Pubblicato il 1 Dicembre 2021
In verità non capita spesso che arrivino dei ringraziamenti da chi viene citato in un articolo. E quando arrivano provo sempre un senso di smarrimento che poi lascia subito spazio a quella della gratitudine per gli apprezzamenti ricevuti. Da chiunque arrivino. In questo caso è Pier Luigi Pizzi. Ho avuto la ventura, grazie all’Amat, di vedere lo spettacolo allestito a Fano dove il regista ha messo in scena “Pour un oui ou pour un non” di Nathalie Sarraute. Qui il link della recensione scritta di getto: dettata dal cuore e filtrata dalla mente.
“Ho letto il suo pezzo e desidero ringraziarla dell’attenzione posta al nostro lavoro e del consenso apprezzatissimo.
Una pièce che ho sentito a Parigi all’inizio degli anni ottanta, che mi ha colpito e che ho subito segnalato all’amico Orsini. Avremmo sempre voluto realizzarla scenicamente, ma l’occasione non si è più presentata. È in pandemia che è riuscita dal cassetto e con la complicità di Branciaroli ci siamo impegnati a portarla sulla scena.
È stato necessario aggiornare la traduzione che avevo fatto quarant’anni fa, adattandola all’età dei miei attori.
Una straordinaria esperienza portata avanti in piena comunione di spirito.
Questo è per noi il Teatro.
Con molta stima”
Pier Luigi Pizzi