A Passaggi Festival di Fano consegna del Premio Passaggi 2022 a Dacia Maraini con il suo libro "Caro Pier Paolo"

A Passaggi Festival di Fano consegna del Premio Passaggi 2022 a Dacia Maraini con il suo libro “Caro Pier Paolo”

Pubblicato il 27 Giugno 2022

Caro Pier Paolo: i ricordi di una grande amicizia tra Dacia Maraini e Pier Paolo Pasolini

Era già scritto nel suo nome, un sigillo del destino, Dacia Paola Maraini, conosciuta come Dacia Maraini, l’incontro con Pier Paolo Pasolini che avrebbe segnato la vita della scrittrice, poetessa e saggista italiana.

A cent’anni dalla sua nascita e a quasi cinquanta dalla sua morte, il rapporto tra i due è ancora nitido e vivo tra noi.

“Non so se siano le tue apparizioni nei miei sogni che danno questa impronta vaga e nuvolosa ai miei pensieri o se l’dea di scrivere questa memoria mi porti a rendere liquidi e scorrevoli i pensieri” (pag.13).

Il libro “Caro Pier Paolo”(Neri Pozza Editore) ha ricevuto il Premio Passaggi 2022 durante il  festival della saggistica italiana Passaggi Festival di Fano giunto alla sua decima edizione premiato dall’assessora alla cultura della regione Marche Giorgia Latini.

"Caro Pier Paolo" di Dacia Maraini Premio Passaggi 2022

Prima di salire sul palco , Dacia Maraini viene accompagnata per qualche intervista all’interno del bellissimo Teatro della Fortuna di Fano, e tra un accenno storico della ristrutturazione  del teatro e l’ammirazione del sipario dipinto dal pittore romano Francesco Grandi raffigurante l’ingresso di  Cesare Ottaviano Augusto in Fanum Fortunae, le chiediamo cosa l’ha spinta a pubblicare le sue 37 lettere  riguardanti il rapporto intimo e confidenziale con il suo carissimo amico fraterno Pier Paolo.

"Caro Pier Paolo" di Dacia Maraini Premio Passaggi 2022

Inizialmente scettica, la scrittrice racconta di aver fatto un vero e proprio esercizio di recupero di ricordi e memorie per scrivere questo libro e descrivere il loro rapporto fatto di confidenze, discrezioni  e confessioni rendendoci partecipi dei suoi racconti “aperti”, svelando tratti sconosciuti e anche insoliti del grande Pasolini scomparso nel 1975.

È solo in nome di un’ amicizia vissuta “come una grazia lunare”, che ha legato e lega tutt’ora i due anche dopo la scomparsa di Pasolini, che spinge Dacia Maraini a scrivere un libro con un approccio schietto alla vita, con cui definisce la stessa vita del suo caro amico.

“Cosa le direbbe se Pier Paolo fosse qui…?”

“Gli chiederei di pensare , di riflettere insieme con me su questa guerra, perché è una delle cose più gravi in questo momento. Il grande problema è questo: come si reagisce di fronte ad un invasione e ad una guerra voluta, bisogna in qualche modo resistere o bisogna semplicemente cedere !? Questa è la discussione di questo momento nel nostro paese ,c’è chi pensa che bisogna cedere tutto per non aumentare la guerra e c’è chi pensa che chi è stato invaso abbia il diritto di difendersi.”

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