Pubblicato il 27 Ottobre 2025
IL LIBRO. La poesia dialettale marchigiana deriva da una situazione linguistica con caratteristiche determinate da un territorio variegato, per lunghi tratti impervio, con i monti dell’Appennino e le balconate collinose, le vallate in cui scorrono ripidi fiumi, i brevi tratti di pianura e il litorale sull’Adriatico. Una struttura che per secoli ha reso difficoltose le comunicazioni, favorendo l’isolamento e ostacolando, quindi, anche lo scambio linguistico, che si è fatto attivo soltanto dalla fine degli anni Sessanta. Per comprendere la presenza e
l’affermarsi di diversificati lessici dialettali, e l’evolversi di una letteratura dialettale originale e plurima, sono poi da considerare i complessi avvenimenti storici che, a partire dal XII sec. a.C. e fino al 1600, hanno contribuito a dividere la regione e a far convivere tradizioni culturali diverse.
Questa antologia si concentra su nove figure poetiche particolarmente significative e rappresentative del panorama della poesia dialettale delle Marche: Odoardo Giansanti detto
Pasqualon (Pesaro, 1852-1932), Franco Scataglini (Ancona, 1930-Numana, 1994), Gabriele Ghiandoni (Fano, 1934-2018), Leonardo Mancino (Camerino, 1939-2010), Maria Lenti
(Urbino 1941), Rosanna Gambarara (Urbino, 1942), Anna Elisa De Gregorio (Siena 1942-Ancona 2020), Nadia Mogini (Perugia, 1947), Fabio Maria Serpilli (Ancona, 1949). Nel profilo
di ciascun poeta è stato necessario il commento anche delle loro opere in lingua, poiché sono strettamente collegate e intrecciate con quelle in dialetto, sia nei contenuti che nello stile.
L’AUTORE. Francesco Piga è nato nel 1951 all’Isola d’Elba dove risiede. Laureato in Lettere all’Università di Firenze, è stato ricercatore presso la cattedra di Letteratura Italiana
contemporanea del professor Giorgio Luti.
Ha pubblicato Il mito del superuomo in Nietzsche e D’Annunzio (Vallecchi, Firenze 1979) e La poesia dialettale del Novecento (Vallardi, Padova 1999), vari articoli, tra gli altri su Nievo,
Leopardi, Savinio, Bufalino e Zanzotto, e recensioni su riviste letterarie italiane e straniere, dalla “Nuova Antologia” a “Italianistica”, “Quaderni del Vittoriale”, “Revue des études italiennes”.
Ha collaborato ad alcuni volumi di Storie letterarie per l’Università di Firenze, Poeti italiani del Novecento, Narratori italiani del secondo Novecento, e Critici, movimenti e riviste del ’900 letterario italiano (tutti editi da La Nuova Italia, Firenze 1985), Storia letteraria d’Italia (Vallardi, Padova 1993). Ha diretto per la casa editrice Prova d’Autore una collana di poesia dialettale, e la rivista “Gazzetta Ufficiale dei Dialetti”. Ha scritto le postfazioni alle memorie di Lucette Destouches Céline segreto (Lantana, Roma 2012) e al romanzo di Salvatore Adamo La notte… l’attesa (Fazi, Roma 2015). È tra i curatori dell’antologia Dialect Poetry of Northern & Central Italy (Legas, Quebec 2001) ed è presente nell’antologia céliniana Céline’s Big Band (Edizioni de Roux, 2015). Con Edizioni Cofine ha pubblicato, nel 2017, l’antologia Poeti nei dialetti dell’Umbria fra Novecento e Duemila.
Il Presidente di COFINE EDIZIONI è Vincenzo Luciani, che organizza anche il Premio di poesia dialettale italiano a Ischitella (FG) ed è direttore della rivista “Periferie” e di “Poeti del Parco”. Poeta e critico letterario lui stesso. Vincenzo LUCIANI nato a Ischitella (FG) risiede a Roma.




