La collezione Picca Arte Contemporanea inaugura al Conventino di Monteciccardo

La collezione Picca Arte Contemporanea inaugura al Conventino di Monteciccardo

Pubblicato il 1 Ottobre 2025

Sabato 11 ottobre al Conventino dei Serviti di Maria a Monteciccardo inaugura la Collezione Picca-Arte Contemporanea . L’evento curato da Elisa Di Domenicantonio e Giuseppe Tomasello, è stato realizzato in collaborazione con Pesaro Musei, Municipio di Monteciccardo, Pro Loco di Monteciccardo. L’appuntamento è fissato per le ore 18.00.

Picca – Arte Contemporanea inaugura al Conventino dei Serviti di Maria di Monteciccardo la propria Collezione, un nucleo espositivo costituito dalle opere donate dagli artisti che, tra il 2021 e il 2025, hanno esposto nello spazio fondato e curato dagli artisti Elisa Di Domenicantonio e Giuseppe Tomasello. Picca -Arte Contemporanea è un progetto artistico nato a Pesaro, in Via Diaz 18, un piccolo spazio di 9 mq. che si trova a pochi passi da Piazza del Popolo. Dal 2021 propone mostre e incontri a cadenza quasi mensile che hanno trasformato lo spazio in un punto di riferimento per appassionati e cittadini, fatto di arte, dialogo e convivialità. Dalle esperienze espositive è nata la Collezione Picca Arte Contemporanea in continuo incremento grazie alle opere donate dagli artisti invitati.
Picca Arte inoltre è il nome di un sodalizio creativo tra i due artisti Elisa e Giuseppe, un progetto artistico per il quale collezionare diventa un gesto creativo, ciascuna opera donata non è solo un oggetto, ma un frammento di relazione, di tempo condiviso, di fiducia. Pertanto, la vera opera è la collezione stessa, un autoritratto collettivo, costruito senza commissioni e mercato ma solo con ospitalità, condivisione e sincerità. E’ facile comprendere che Picca non collezioni arte quanto piuttosto   momenti.
Per questa occasione, Picca Arte ha realizzato un intervento artistico pensato in dialogo con lo spazio e la sua identità, dal titolo Eight Light / La stanza di Maria. Ispirandosi agli elementi architettonici della stanza, dominata da una volta decorata con stella a otto punte e fasci irradianti, l’opera si manifesta soltanto al calare del buio: la stella ottagonale e i suoi otto raggi emergono dalla struttura, pervadendo lo spazio di una luce inattesa e trasformandolo in un’esperienza rivelatrice. L’intervento artistico è nato durante l’allestimento della collezione, nel momento in cui i due artisti si sono sdraiati sul pavimento in un momento di relax. Volgendo lo sguardo verso il soffitto, i due artisti, hanno recuperato un frammento mnemonico appartenuto all’infanzia, quando cioè si osservavano le stelline fluorescenti attaccate al soffitto delle camere. E’ proprio in quel frangente essi hanno subito una sorta di trasfigurazione sentendosi proiettati oltre quella stanza, ritrovandosi idealmente sotto una volta stellata.
In Eight Light /La stanza di Maria l’antico viene attualizzato: la decorazione della volta, carica di significato simbolico, è divenuta traccia mutevole che vive di un dualismo naturale: presenza silente alla luce, rivelazione luminosa al buio. La scelta della fluorescenza enfatizza proprio questo dialogo tra visibile e invisibile. Nelle ore diurne, la decorazione sembra assorbita dalla volta mentre in quelle notturne, la geometria si accende e, guidando lo sguardo verso l’alto, restituisce centralità alla struttura architettonica. Gli otto fasci irradiati dalla stella generano una percezione dinamica dello spazio, come se l’architettura stessa respirasse luce. Nella tradizione occidentale, la stella a otto punte è associata a Venere, visibile come prima luce del mattino e ultima della notte, evocando così la natura dell’opera: un segno che appare e scompare, oscillando tra visibile e invisibile. Allo stesso tempo, questo simbolo è profondamente legato all’iconografia classica usata per rappresentare Maria, la stella a otto punte è infatti parte della simbologia che l’accompagna. Pare che la stanza fosse originariamente dedicata al culto mariano, il che rafforza il legame tra luogo, intervento artistico e sacralità.
Da questa doppia valenza simbolica nasce il titolo dell’opera: Eight Light / La stanza di Maria, sintesi visiva e concettuale di un segno che abita il confine tra luce e tenebre, tra materia e spirito. Si tratta di un’opera che lavora sulla soglia tra memoria e contemporaneità, la volta non viene modificata, ma rivelata: la stella e i suoi fasci irradianti ne esaltano la geometria e ne restituiscono la presenza.
L’inaugurazione è in collaborazione con Pesaro Musei, Municipio di Monteciccardo e Pro Loco di Monteciccardo, che per l’occasione offrirà un assaggio di prodotti del territorio. La presentazione della mostra è di Alessandro Giovanardi, accompagnata da un testo di Franco Pozzi. Gli artisti in mostra della collezione sono: Gianluigi Antonelli, Maurizio Battaglia, Giovanni Bianco, Kiril Cholakov, Vittorio D’Augusta,Giuliano Del Sorbo, Giorgio Donini, Massimiliano Fabbri, Alessandro Giampaoli, Federico Guerri, Takako Hirai, Enrico Nanni, Emanuela Palazzi, Franco Pozzi, Sara Principi, Massimo Pulini, Andrea Salvatori, Patrizia Zelano, Abel Zeltman, Collettivo Quarantene, Picca Arte. 

piccartecontemporanea@gmail.com
Info:0721.387541/info@pesaromusei.it
Prenotazione obbligatoria visite guidate: 349.231.5640/ servizimuseali@pesaromusei.

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