Pubblicato il 11 Settembre 2025
La Sala del Durantino ha ospitato un evento musicale unico nel suo genere, che ha saputo distinguersi dalla ritualità tipica dei concerti. L’Ensemble Arc en Ciel, con il suo spettacolo “Viaggio tra lo Spazio e il Tempo, da Steve Reich a Johann Sebastian Bach”, ha offerto al pubblico un’esperienza d’ascolto “straordinaria”, pensata per esplorare nuove prospettive musicali e intellettuali.
L’idea di “straordinario” è stata al centro della serata, come sottolineato nell’introduzione all’ascolto di Nicola Semprini Cesari. L’intento non era solo presentare un programma musicale, ma creare un vero e proprio percorso sonoro, dove la musica è diventata un mezzo per viaggiare attraverso il tempo e lo spazio, guidati dalla figura di Johann Sebastian Bach. Questo approccio ha messo in discussione la percezione tradizionale della musica contemporanea, spesso etichettata come “avanguardia”, per proporre invece un’esperienza più profonda e coesa. Il concetto di “affabulazione sonora” di Aldo Vianello, unito alle letture di Angelo Trezza e alle coreografie di Alessia Bastianini, ha arricchito ulteriormente la performance, fondendo diverse discipline artistiche.
Il programma ha sapientemente intrecciato epoche e stili apparentemente distanti. Si è passati dalle opere contemporanee di Steve Reich (con Nagoya Guitars e Electric Counterpoint) ai classici intramontabili di Johann Sebastian Bach (Aria BWV 988 e 14 Canoni BWV 1087). Il repertorio ha incluso anche brani di Tito Lucrezio Caro e Luis de Narváez, creando un dialogo continuo tra passato e presente.

L’Ensemble Arc en Ciel ha dimostrato un grande talento e una notevole sensibilità artistica, guidato dal maestro e fondatore Aldo Vianello e composto da musicisti di talento come Signe Kull (flauto), Arjada Hasanaj (violino), Simonetta Pesaresi e Roberta Pari (tastiere digitali) e molti altri. La loro performance non è stata solo un’esecuzione, ma una vera e propria interpretazione che ha coinvolto il pubblico in un modo inatteso.
Il concerto, dedicato alla memoria di Michelangelo Severi, è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Alfredo Speranza APS e ha visto il sostegno di numerosi enti e associazioni, tra cui il Comune di Mondaino e il Comune di San Giovanni in Persiceto.

Unitamente alla musica, alle letture e alla coreografia grande sorpresa ha destato la performance dell’artista Mario Rei Cannito, già presente alla Ribo 104 dimora d’Arte, che con il suo segno pittorico unito alla musica ha emozionato ulteriormente.