Pubblicato il 16 Agosto 2025
di Alex Marè
Una giornata memorabile quella di ieri a Fermo. Nel pomeriggio del 15 agosto, la tanto attesa Corsa al Palio, cuore pulsante della Cavalcata dell’Assunta, ha incoronato la Contrada Molini Girola. Il destriero Chilivanesu, guidato da Sandro Gessa, ha saputo imporsi con autorevolezza, dominando prima le batterie eliminatorie e poi la finalissima, regalando al popolo contradaiolo il prestigioso drappo.

Il clima cittadino era quello delle grandi occasioni: piazza Ostilio Ricci e le vie circostanti gremite, entusiasmo e tensione palpabile, contradaioli pronti a sostenere i propri colori in una delle tradizioni più sentite dell’estate fermana. La gara si è articolata in due batterie eliminatorie, dalle quali sono emerse Molini Girola e Fiorenza nella prima, San Bartolomeo e Castello nella seconda. L’equilibrio è stato rotto però da un episodio clamoroso: la contrada Torre di Palme è stata esclusa dopo due partenze false, con il cavallo fermo al canapo e accese discussioni tra il fantino e il mossiere, un colpo di scena che ha ridisegnato l’andamento della corsa.
Nella finalissima Molini Girola ha mostrato solidità e freddezza. Chilivanesu è scattato con decisione al via e ha mantenuto un ritmo costante, chiudendo con un tempo di 1’04” che ha reso vano ogni tentativo degli avversari. La festa è esplosa subito dopo il traguardo, con i contradaioli in visibilio e il priore portato in trionfo, mentre non sono mancate polemiche e accuse incrociate tra il fantino vincitore e il mossiere per la gestione delle partenze.
Al di là delle tensioni, la Corsa al Palio 2025 resterà negli annali come l’edizione del trionfo di Molini Girola, capace di scrivere una nuova pagina di gloria nella storia della Cavalcata. Una vittoria che ribadisce ancora una volta quanto questa manifestazione rappresenti per Fermo: non solo una competizione equestre, ma soprattutto un rito collettivo, dove tradizione, identità e passione si fondono in un’unica, indimenticabile emozione