Pubblicato il 17 Maggio 2022
Federica Buroni
E’ sempre più diffuso e rappresenta una delle rivoluzioni più significative del nuovo millennio. Stiamo parlando del green che ha ormai conquistato le menti e i mercati di tutto il mondo. Ma cosa sono i cosmetici bio? E quelli naturali o i cruelty free? Domande alle quali è importante dare una risposta, specie oggi in un mondo globalizzato, stracolmo di prodotti di ogni tipo e natura, talora nociva.

Cosmetici naturali
Va detto che, per il settore, la legislazione è carente nel senso che non ci sono ancora parametri precisi che stabiliscano cosa possa essere definito naturale oppure no. Per questo, sono sorti enti e certificazioni che si occupano di dettare delle regole. Così è Natrue, Cosmos, Ecocert, Icea, Aiab, Ccpb e altri ancora. Individuano criteri non univoci, che variano. Così per esempio Natrue sostiene la naturalità del prodotto sulla base della categoria cui appartiene mentre Ccpb definisce naturale il prodotto che contiene almeno il 90% degli ingredienti naturali. In linea generale, come sottolineano numerosi esperti, si classificano come naturali i cosmetici che non contengono ingredienti di derivazione chimica ma solo di derivazione vegetale.

Cosmetici biologici
Anche in questo caso, non esiste una normativa ad hoc. Di nuovo, quindi, i vari “bollini” delle certificazioni che si trovano sui prodotti da parte di enti che, da parte delle aziende, si occupano di verificare che il prodotto sia davvero biologico. Ccpb, per esempio, considera bio i cosmetici con almeno un 95% di ingredienti provenienti da agricoltura biologica. Oggi, circa il 10% dei cosmetici sul mercato italiano ha una certificazione bio. Tra bio e naturali c’è comunque differenza. Il cosmetico naturale non dovrebbe contenere ingredienti di derivazione chimica, il bio invece ha alla base la naturalità dei suoi ingredienti e deve contenere una significativa percentuale d’ingredienti estratti da piante coltivate secondo criteri biologici.

Cosmetici green, cruelty free e vegani
Con il termine green s’intende una serie di prodotti con ingredienti naturali, privi di sostanze chimiche. Quindi, senza profumi, conservanti, sostanze chimiche, parabeni, che sono un tipo di conservanti, ma anche i peg, composti molto inquinanti. In realtà, le norme attuali non forniscono una definizione di cosmetico green ma, tra il 2016 e il 2017, è stato costituito lo standard internazionale Iso 16128 che offre linee guida e criteri comuni in materia. Quanto ai cosmetici cruelty free, si tratta di quei prodotti creati senza mai effettuare test su animali sia per quanto riguarda i singoli ingredienti sia il composto finito. Una dicitura diversa da “prodotto non testato su animali” che significa solo che non sono stati compiuti esperimenti sugli animali per quanto concerne il prodotto finito. I cosmetici vegani, invece, sono quelli che non contengono alcun ingrediente derivato da animali ma questo non significa che siano necessariamente naturali.

Cosmetico sostenibile e olio di palma
L’ultimo capitolo, se così si può dire, riguarda il cosmetico sostenibile ovvero quando l’azienda che lo produce mette in atto una serie di scelte per ridurre al minimo l’impatto della produzione sull’ambiente. La questione, invece, dell’olio di palma nei cosmetici è tuttora aperta. Infatti, è una sostanza necessaria alla produzione degli stessi perché serve come emulsionante. Nel 2004, però, è stata istituita la Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibile, anche se non viene ritenuta affidabile da molti.