Pubblicato il 17 Aprile 2022
di Federica Buroni
Il laser, elisir di eterna giovinezza? Ci sono tecnologie di ultima generazione che possono rallentare la comparsa dei segni del tempo. Parola di Patrizia Sacchi, medico estetico di Ancona, con studi nella provincia e in tutte le Marche.
Il laser
Intanto, una premessa: “Non c’è un laser universale, quelli più impiegati in medicina estetica sono i vascolari, i pigmentati, quelli ablativi, i frazionali e i nuovi potenti per l’epilazione medica permanente”. Tra le novità, per una pelle bella, sana e di porcellana, c’è un trattamento non invasivo, rapido e indolore: è il Carbon peel. Con risultato garantito. Sottolinea, infatti, Sacchi: “E’ molto amato dalle star americane tanto da essere ribattezzato Hollywood peel o anche Red carpet peel”. Il top, insomma.

Il Carbon peel
E’ una tecnologia capace di donare alla pelle del viso un aspetto fresco, compatto e tonico. Spiega l’esperta: “Può essere utilizzato per vari problemi cutanei dal momento che pulisce a fondo e rigenera la pelle del viso”. E’ molto efficace “sulla pelle grassa ed opaca, quando si è in presenza di pori dilatati o in caso di acne, rughe sottili e texture irregolare”. Non solo: si può fare su ogni tipo di pelle, “migliora la compattezza e la grana della cute e le conferisce, senza effetti collaterali, grande luminosità”.

Contro invecchiamento e inestetismi
In pratica, chiarisce Sacchi, “il Carbon laser peel mixa i benefici del carbone vegetale all’efficacia del laser Q-Switched con modalità picolaser, così da combattere l’invecchiamento cutaneo e molte altre problematiche sempre legate alla pelle”. E questo perché “pulisce a fondo e rigenera l’epidermide”. Inoltre, questo tipo di trattamento è in “grado di intrappolare tutte le tossine responsabili della pelle impura consentendo una detersione cutanea ottimale”.

Come funziona
L’esperta indica i vari step. La seduta “si divide in due parti: durante la prima fase si applica sul viso direttamente la polvere o un prodotto base di carbone naturale, che viene lasciato asciugare e questo permette di portare in superficie tante tossine. Il colore nero del prodotto aumenta l’effetto fototermico dell’area trattata”. Il carbone penetra dentro i pori e si asciuga, poi viene eseguito un passaggio con un laser Pico q-switched che rimuove le cellule morte, il sebo e le impurità. Ultimo step: “L’energia laser stimola la cute attraverso il riscaldamento e alla fine si crea un effetto di skin-resurfacing e di profonda esfoliazione. Un successivo passaggio laser rimuove la maschera di carbone”. Risultato? Pelle pulita, ringiovanita e radiosa.