Pubblicato il 11 Giugno 2021
di Stefano Fabrizi
“È bello ritornare su un palco e per me è una emozione in più essere qui al Teatro Rossini di Civitanova dato che sono per metà marchigiano, la mia mamma Marisa è di Porto Potenza Picena”. Questo l’esordio di Paolo Cevoli che giovedì 10 giugno in oltre un’ora di spettacolo ha divertito il pubblico, accuratamente distanziato e tutti con le mascherine, raccontando aneddoti della sua vita.
Dell’etnia dei figli di albergatori in una delle tante pensioncine nate negli anni ’60. La mamma Marisa che apre la sua cucina agli ospiti della Pensione Cinzia a Riccione. Il babbo Luciano che fa lo showman della sala, mentre lui e il fratello Luca servono ai tavoli i piatti della Marisa: lasagne e tagliatelle; seguono grigliate di pesce, piadine, braciolate. Cevoli poi racconta delle sue esperienze come gestore di alberghi e ne approfitta per presentare il suo libro “Manuale di marketing romagnole”.
E poi della sua adolescenza tra Riccione e Loreto dove c’era una zia manesca e burbera, alla sua famiglia: la moglie Elisabetta e i figli Giacomo e Davide. Lui, annata ’58, si definisce anziano in quanto nonno, ma è una scusa per confrontare quello che si faceva al tempo in cui era bambino a quello che succede oggi. La parlata è marcatamente romagnola e l’incedere del suo soliloquio è volutamente tentennate seguendo le orme di uno dei suoi personaggi più famosi: l’assessore Palmiro Cangini del comune di Roncofritto. Inevitabile i riferimenti all’attualità. “Con l’isolamento dovuto al Covid ho riscoperto una complicità inaspettata con mia moglie e abbiamo fatto molte cose insieme. Nel dramma è stato una esperienza insperata”, confessa l’attore al pubblico.
I ricordi si intersecano con le riflessioni sulla superiorità della donna. E qui ci sta una barzelletta che regala al pubblico nel congedarsi: “Muoiono tutti gli uomini e vanno in cielo. San Pietro dice: gli uomini che sono stati succubi della moglie tutti a destra, quelli che non lo sono stati tutti a sinistra. Ed è così che una massa compatta si sposta tutta a destra. Solo uno è a sinistra. San Pietro sorpreso va da lui e gli chiede: come mai sei a sinistra? E l’uomo: mia moglie mi ha detto che dovevo mettermi qua”. Risate, applausi e un arrivederci.
Il prossimo spettacolo al Rossini di Civitanova è martedì 15 giungo con una anteprima nazionale: Buoni da morire (ore 21) con Debora Caprioglio, Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti.