Crossroads, la Storia del Rock tra video, voce e musica con 30 chitarre sul palco. La band marchigiana il 28 agosto a Serra de’ Conti

Crossroads, la Storia del Rock tra video, voce e musica con 30 chitarre sul palco. La band marchigiana il 26 agosto a Serra De’ Conti

Pubblicato il 24 Agosto 2022

di Stefano Fabrizi

Non è un semplice concerto, ma una vera e propria storia della musica rock-pop mondiale attraverso lo strumento più conosciuto e utilizzando in questo genere di musica: la chitarra. E a farlo è una band di sei elementi che ha voluto mettere in piedi un progetto ambizioso che sta catturando l’attenzione del pubblico: sono i Crossroads.


Il loro spettacolo, che verrà proposto il 26 agosto alle ore 21 in Piazza Gramsci a Serra De’ Conti, è un viaggio-documentario musicale che ripercorre l’intera Storia del Rock con protagonisti i più grandi chitarristi di sempre. Oltre due ore di show che vede sul palco 30 chitarre elettriche faranno eco ai suoni di queste epoche leggendarie, con filmati e aneddoti dal 1938 ad oggi.


Crossroads
Crossroads

I Crossroads sono tutti marchigiani: Ennio Mircoli di Castelfidardo alle chitarre, David Pucci di Osimo alla voce e chitarre, Diego Garbuglia di Filottrano alla batteria, Fabiano Pierfederici di Senigallia alle tastiere – chitarre e cori, Alessandro Nardi di Recanati al basso, Francesca Di Dionisio di Castelfidardo vocalist. Inoltre ci sono Simone Carletti di Numana (backliner) e Fabio Cicalè di Ancona (regista).


Che cos’è Crossroads? Uno show incredibile che ripercorre la storia della chitarra elettrica evidenziando e sviscerando al meglio tutte le hits, gli assoli e i suoni più famosi che hanno reso immortali i più grandi chitarristi della Storia del Rock, le loro bands, dagli albori fino ad oggi…un viaggio fra canzoni conosciutissime, reinterpretate al meglio da questa band di 6 elementi con un backliner che dietro le quinte si occupa di ben 30 chitarre, scambiandole, ognuna per ogni brano diverso dello show ed 1 regista audio/video. Ogni canzone viene infatti intervallata da dialoghi che narrano la storia del chitarrista, il contesto storico ed i suoni utilizzati.


Uno spettacolo da ascoltare ma anche da vedere: non ci sono effetti scenografici o coreografici, ma tanta buona musica per emozionarsi. Da non perdere.

image_pdfApri PDFimage_printStampa PDF

A cura di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *