Pubblicato il 19 Giugno 2021
di Stefano Fabrizi
Caravaggio, Mille, The Jab, Lorenzo Lepore hanno superato la selezione del pubblico dello Sferisterio di Macerata nella prima serata di Musicultura. Applausi anche per Luk, Brugnano, Cio Sono Vale ed Elasi che vedranno la finalissima dalla platea. Premio per il miglior testo selezionato dagli studenti delle Università di Macerata e Camerino a Lepore e premio Afi a Caravaggio. La serata di venerdì ha visto anche il debutto come conduttrice del concorso di Veronica Maya, accanto a un ormai padrone di casa Enrico Ruggeri. Promossa a pieni voti: padronanza del palco e brava nel superare alcuni “buchi” che sono dietro l’angolo quando si va in diretta. Soddisfatto il direttore artistico della manifestazione Ezio Nannipieri: «direi che nonostante tutto la prima serata l’abbiamo portata in porto».
Ospiti in sintonia con l’evento
«È stata piacevole la presenza – ci dice Nannipieri – della sempre goliardica Marisa Laurito che ha fatto cimentare nella “lingua” napoletana Ruggeri. Sempre all’altezza del suo livello artistico Ermal Meta che ha offerto una inedita versione di un brano di Bob Marley. Commozione per il ricordo di Claudio Coccoluto offerto dal figlio Gianmaria. Coinvolgenti i Subsonica al gran completo che hanno scelto il palco di Musicultura per la loro prima data del tour che li vede di nuovo insieme. Bella la cover di “Patriot to arms” per ricordare Franco Battiato (il Maestro recentemente scomparso è stato tra i tanti ospiti della manifestazione, ndr). E ai Subsonica è andato il premio alla carriera consegnato dai rettori delle università di Macerata e Camerino Claudio Pettinari e Francesco Adornato. Insomma, gli applausi e il coinvolgimento del pubblico sono stata la testimonianza di una serata riuscita».
Un successo costruito in tanti mesi di preparazione
«Se vogliamo andare a ritroso nel tempo – afferma il direttore artistico – direi che Musicultura non si è arresa mai. Pur seguendo le limitazioni imposte dalla pandemia, siamo andati avanti con il nostro progetto. Prima le audizioni “live” fatte in streaming e poi l’allestimento della settimana della Controra non sapendo cosa in realtà potevamo fare e quali limitazioni avremmo dovuto rispettare. Con il senno del poi sarebbe bastato spostare la manifestazione di una settimana per entrare in zona bianca. Ma quando si allestisce una manifestazione come questa occorre partire da molti mesi prima. È stato comunque un bel riconoscimento la proroga di due ore al coprifuoco ottenuta per le due serate finali».
La Controra, evento collaterale di primo piano
«La Controra era nata – evidenza Nannipieri – come evento collaterale alle due serate finali, ma nel corso degli anni è diventata una presenza importante e di grande spessore culturale che fa vivere più intensamente per sei giorni la città di Macerata. Anche quest’anno abbiamo avuto ospiti che hanno fatto sempre il sold out: da Beatrice Antolini, a Lorella Cuccarini, da Antonella Ruggiero a Maria Grazia Calandrone e agli stessi Subsonica, solo per citarne alcuni. E questi appuntamenti servono anche a far conoscere il nostre territorio non solo agli ospiti, ma anche ai finalisti che così hanno modo di ambientarsi. Inoltre, è servita a far ritornare il pubblico alle manifestazioni, agli incontri dal vivo. E anche in questo, volenti o nolenti, siamo stati precursori. Insomma, le nostre sono state prove tecniche di normalità».
Una famiglia chiamata Musicultura
«Diciamo che – conferma il patron della manifestazione – il nostro è un concorso “atipico”. E mi spiego. Chiunque viene a contatto con il nostro staff dai concorrenti, agli ospiti, dagli addetti ai lavori ai tecnici si ritrova a essere coinvolto nel gruppo. È questa la filosofia e la magica impronta che ha voluto dare il fondatore di Musicultura, Piero Cesanelli (scomparso 2 anni fa, ndr). Piero trattava i concorrenti al suo stesso piano, dava consigli, correggeva, spronava. Una figura irripetibile che cerchiamo di avere sempre accanto, in particolare io. E poi, credo, che l’amalga del tutto sia la gentilezza: tutto lo staff si prodiga verso gli ospiti senza mai lamentarsi, sempre con il sorriso in viso, e… senza fingere. Poi, è ovvio, che possa capitare l’attimo in cui partono i cinque minuti, ma sono una rarità. E per ricordare la figura di Cesanelli, dopo che il Comune gli ha voluto dedicare una sala dello Sferisterio (la sala stampa, ndr) da quest’anno è stato istituito il premio in suo nome che sarà assegnato dai giornalisti. Come dire, Piero è sempre con noi».