Carmen, ph Imbrescia MOF2023

Il MOF2023 debutta con una Carmen che esce dall’inferno in un caleidoscopio di simbologie. Un’opera audace con un arlecchino parlante. Sicuramente da vedere / FOTO E VIDEO

Pubblicato il 21 Luglio 2023

di Stefano Fabrizi

La fabbrica delle sigaraie è l’ingresso di un inferno da dove si sprigionano fuoco e fumo. Il toro vinto è decapitato e la testa viene portata in giro come trofeo. C’è sangue. C’è sudore. C’è sporcizia. C’è il sapore di Quentin Taratino. E’ una Carmen che divide: lontana dal libretto originale, ma molto più vicina allo spirito di un’anima ribelle. Una regia quella di Daniele Menghini (coadiuvato dal drammaturgo Davide Carnevali) che porta sulla scena dello Sferisterio una eroina tormentata, fiera e indomita: una femminista ante litteram che paga con la vita la sua voglia di libertà, la libertà di poter scegliere sempre anche quando sa che fa del male.

Il debutto del Macerata Opera Festival 2023 con Carmen, il capolavoro di Bizet,  fa storcere il naso ai melomani puri, ma in fondo piace. Il pubblico gradisce e applaude. Tante le simbologie messe in campo da Menghini ad iniziare dagli zingari-contrabbandieri che sono vestiti da arlecchino, una maschera allegra, ma che nasconde animi inquieti. Così come è l’arlecchino recitante che introduce, sottolinea durante e chiude l’opera. Un arlecchino che parla dell’amore con le note di canzoni celebri. Un arlecchino che alla fine si spoglierà degli abiti dai mille colori per rimanere con lo stesso vestito in bianco e nero. La parabola della vita e della morte.  Un plauso particolare all’attrice Valentina Picello.

Dicevamo delle simbologie: centurioni romani, le bandiere dei crociati, un dragone cinese, fuochi d’artificio improvvisi, una testa di un toro incorniciata in un sacro ostensorio. E i costumi di tanti modelli. Un caleidoscopio continuo con cori e figuranti che portano una gran massa di persone sul palco.

Sul lato artistico le voci femminili sono state migliori di quelle maschili. Podio sicuramente per Roberta Mantegna nel ruolo di Micaëla. Ottima la prestazione di Ketevan Kemoklidze (Carmen).

Bene le scene di Davide Signorini e i costumi di Nika Campisi. Bravo e impeccabile il direttore Donato Renzetti che ha diretto una sempre splendida Form. Ci è sembrato un po’ dismesso il ritmo dell’intera opera e se è così va bene perché ha interpreato perfettamente quello che accadeva in scena.

Le repliche, sempre alle ore 21, sono in programma domenica 23 e venerdì 28 luglio, quindi domenica 6 agosto.

Sabato 22 luglio 2023 la seconda opera in cartellone: La traviata.

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