Pubblicato il 9 Luglio 2023
di Stefano Fabrizi e Marco Chiatti
Cosa rimarrà del concerto di Tiziano Ferro ad Ancona? Una grande festa corale della musica, sicuramente. Quello che abbiamo assistito è stato un evento lungamente atteso e per questo ancor più apprezzato. Bloccato oltre tre anni fa dalla pandemia, riprogrammato l’anno successivo e di nuovo bloccato: ed ora, finalmente, l’8 luglio 2023 lo Stadio Del Conero ha potuto ospitare i 26 mila fans accorsi anche da fuori regione e alcuni dall’estero. E c’è chi mostrava con orgoglio il biglietto acquistato tre anni fa e gelosamente conservato.
Gradinate quasi al gran completo, bordo palco gremitissimo e prato pieno: insomma il colpo d’occhio c’è tutto. Io e Marco ci siamo conquistati la gabbia della regia suono-luci, ben attenti a non disturbare i tecnici capitanati da Marco Monforte. Computer sulle ginocchia: uno sguardo al video e uno al palco. Raccontiamo in diretta lo show. Anche questa è un bella sensazione per chi questo lavoro (quello del giornalista) gli piace e molto. Pc e cellulare hanno sostituito da tempo block notes e biro.

Il concerto scorre via anche troppo velocemente pur contando 29 brani e gli interventi di Tiziano. Inizio alle 21:20 termine 10 minuti alle mezzanotte. Inevitabile cantare all’unisono: un coro da… stadio appunto. E ogni presente ha la sua canzone del cuore, quella che sblocca un determinato ricordo: ma questa è la forza della musica.

Il servizio d’ordine è imponente tra polizia locale, forze dell’ordine, security (qualcuno per l’occasione è stata fatto venire da fuori regione per rafforzare la “truppa”), croce rossa e volontari. Ingorghi inevitabili, ma la macchina ha funzionato grazie alla competenza del nazionale Live Nation e del locale Comcerto di Eric Bagnarelli. Al termine un deflusso lento, ma ordinato: tutti (a sentir quelli in coda all’uscita) soddisfatti con la consapevolezza di poter dire: io c’ero.

 
															 
								 
															



