Pubblicato il 20 Novembre 2025
di Stefano Fabrizi
Ripatransone inaugura ufficialmente la sua ambiziosa stagione teatrale, denominata “Ripatransone Ripana”, presentata come l’innesco di un processo culturale di lungo termine. Cuore dell’iniziativa è il progetto “Ripatransone Community Hub”, finanziato dal PNRR – Borghi Linea B, che unisce il restauro di immobili storici a un’innovativa programmazione culturale, con l’obiettivo di generare valore sociale e civico. Per farlo una conferenza stampa dove abbiamo conosciuto due amministratori che con le loro parole (e impegno) hanno dimostrato il grande amore per la loro città.
Un progetto a duplice binario: struttura e contenuti
Avviato nel marzo 2022, il progetto si sviluppa su due fronti complementari, come sottolineato dal Sindaco Alessandro Luciarini De Vincenzi:
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Intervento infrastrutturale: Il recupero e la rifunzionalizzazione di edifici storici come il Palazzo del Podestà e l’antico Teatro Mercantini (circa 150 posti), destinati a ospitare formazione e nuove attività culturali.
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Iniziativa culturale immateriale: Una programmazione di spettacoli e laboratori teatrali di comunità volti a coinvolgere attivamente la popolazione locale. “Questa del PNRR è un’ottima opportunità che si presenta: siamo stati beneficiari di interventi sia strutturali sia culturali, con il recupero di spazi che saranno destinati a formazione e a nuove attività culturali. Un progetto unico”, tiene a precisare il sindaco della cittadina con il vicolo più stretto d’Italia.
Partnership strategica e coinvolgimento giovanile
Un punto focale del rilancio è la partnership strategica con AMAT (Associazione Marchigiana Attività Teatrali), scelta per la curatela degli spettacoli.
Stefano Fraticelli, Presidente del Consiglio Comunale e delegato PNRR, ha evidenziato l’obiettivo: “Volevamo cogliere l’occasione per far sì che il PNRR fosse davvero foriero di un’opportunità di sinergia e di percorso virtuoso.” Il direttore di AMAT, Gilberto Santini, ha ribadito il valore di questa unione: “Quando un Comune con una storia e una dotazione culturale parte per un progetto, è sempre un viaggio che ci auspichiamo lungo e senza fine.”
Un elemento distintivo è il forte legame con gli istituti scolastici, promosso attraverso la “Scuola di Platea”: percorsi di formazione, visioni e incontri con le compagnie che mirano ad avvicinare i giovani all’esperienza teatrale e a creare “valore per le future generazioni”.
La Stagione teatrale: tre appuntamenti con ingresso gratuito
La stagione, curata da AMAT, si articola in tre appuntamenti di alta qualità, tutti ospitati nello storico Teatro Mercantini. (in calce un approfondimento sull’edifico, ne vale la pena).
Data |
Spettacolo / Tema |
Artisti Principali / Descrizione |
14 dicembre |
La Mandragola |
Omaggio alla commedia classica di Machiavelli. |
25 gennaio |
Spettacolo Concerto |
Con Monica Guerritore e Giovanni Nuti, dedicato alla poetessa Alda Merini. |
22 febbraio |
Divulgazione Culturale |
Con Cesare Catà, intellettuale e stand-up comedian marchigiano. |
La decisione di offrire l’ingresso libero e gratuito per tutti e tre gli eventi è stata definita una “scelta politica e progettuale” e un vincolo PNRR, pensata per abbattere ogni barriera e favorire la partecipazione di tutta la comunità, in particolare giovani e categorie fragili.
Visione per il futuro: il belvedere culturale
L’obiettivo condiviso è che la stagione teatrale sia solo lo “start” di una trasformazione duratura. Ripatransone intende rafforzare la sua componente sociale e culturale, utilizzando il PNRR come innesco di processi che continueranno a produrre valore nel tempo.
Il logo stesso del Community Hub, che stilizza il torrione, simboleggia il ruolo del centro storico come “belvedere del futuro”. La stagione 2023-2024 si configura come un manifesto della volontà di Ripatransone di investire nella cultura come elemento centrale di sviluppo civico, rendendo la città protagonista nel panorama regionale.
IL COMUNICATO STAMPA UFFICIALE
Tre appuntamenti da dicembre 2025 a febbraio 2026 per la rassegna del Teatro Luigi Mercantini di Ripatransone realizzata da AMAT all’interno dell’intervento Laboratorio Teatrale di Comunità nell’ambito del progetto Ripatransone Community Hub (RCH) del Comune di Ripatransone.
Il 14 dicembre il trittico di proposte si inaugura con La Mandragola. Facetissima commedia dell’arte di Stivalaccio Teatro liberamente tratto da Mandragola di Niccolò Machiavelli, con Pierdomenico Simone e gli attori e le attrici della Compagnia Giovani, regia e canovaccio di Michele Mori. Mandragola è definita da molti la “commedia perfetta”. In effetti, è la più famosa e imitata commedia del Rinascimento. Machiavelli ci regala un’opera unica, in cui lo stile alto dell’Umanesimo e quello basso del patrimonio popolare si mescolano alla perfezione. Un’operazione talmente riuscita da risultare, appunto, “perfetta”, e da considerarsi di diritto un classico della nostra letteratura. La messa in scena proposta da Stivalaccio Teatro, definita dalla critica “un piccolo gioiello”, si rifà ai comici dell’arte e lascia grande spazio alla maestria degli attori.
Il 25 gennaio il Teatro Mercantini accoglie Mentre rubavo la vita, uno spettacolo commovente che unisce per la prima volta sul palco due grandi interpreti dello spettacolo e della musica, Monica Guerritore e il cantante e musicista Giovanni Nuti con la regia di Mimma Nocelli. I due protagonisti cantano, accompagnati da una band, gli appassionati, dolorosi e ironici versi della grande Alda Merini. Un’esperienza appassionante e coinvolgente fatta di immagini, parole, musica e passione. «Nessuna donna resta indifferente davanti alla forza, all’energia libera, vitale, colorata, sensuale di Alda Merini – nota Monica Guerritore –. La musica di Nuti rende travolgenti i suoi testi. Io stessa ne rimango stupita. Al pubblico piacerà enormemente: ballerà, riderà e piangerà insieme a noi!». Giovanni Nuti, che firma anche le musiche dello spettacolo, ha avuto una collaborazione unica e irripetibile, durata sedici anni, con la grande poetessa, che lei stessa amava definire un «matrimonio artistico».
Mescolando i linguaggi della filosofia e della stand-up comedy, Se Giasone fosse rimasto single. Lezione-spettacolo sul viaggio degli Argonauti di e con Cesare Catà si presenta il 22 febbraio come un anomalo e mirabolante monologo nel quale la storia di Medea, di Giasone e degli Argonauti è narrata con costanti riferimenti all’universo delle relazioni amorose nel mondo contemporaneo e della vita da “single”. Lo storytelling dell’epica antica si interseca con le contraddizioni dei tempi moderni. Gli spettatori sono invitati a compiere un viaggio mirabolante come quello degli Argonauti, in un percorso che ricerca, con ironia ma con attenzione filologica, i significati simbolici nascosti dei testi classici ellenici.
Il progetto è finanziato tramite Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici, da finanziare nell’ambito del PNRR finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura.
L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Informazioni: AMAT 071 2072439, Ufficio Turistico Ripatransone 0735 99329, ufficioturismo@comune.ripatransone.ap.it . Inizio spettacoli ore 21.
DOMENICA
14 DICEMBRE 2025
LA MANDRAGOLA
FACETISSIMA
COMMEDIA DELL’ARTE
liberamente tratto da Mandragola di Niccolò Machiavelli
con Pierdomenico Simone
e con gli attori e le attrici della Compagnia Giovani
Francesco Lunardi, Daniela Piccolo
Elisabetta Raimondi Lucchetti in alternanza con Francesca Boldrin, Elia Zanella
regia e canovaccio Michele Mori
scenografia e attrezzeria Alvise Romanzini
costumi Licia Lucches
disegno luci Matteo Pozzobon
maschere Stefano Perocco di Meduna e Tullia Dalle Carbonare
arrangiamenti musicali Pierdomenico Simone
coreografie acrobatiche Giulia Staccioli
produzione Stivalaccio Teatro
si ringraziano Teatro Comunale Città di Vicenza
Elisabetta Granara e Diego Dalla Via, Sergio e Costanzo
Il risultato è la riconsegna alle nostre scene di un pezzo di storia della drammaturgia teatrale che riprende vita con una notevole capacità comica e la solita meticolosa e artigianale ricerca di Stivalaccio.
Andrea Pocosgnich, “Teatro e Critica”
La commedia che vi si agisce è un piccolo gioiello, chiara come certe mattinate di primavera fiorentina, che lavora la trama machiavelliana con tutto l’armamentario dei comici dell’arte e dei funamboli.
Carlo Lei, “Liminateatri”
Riuscire ad avere un figlio che possa portare avanti il nome della famiglia è diventata un’ossessione per il vecchio e avido Messer Nicia. Non si dà pace: è disposto a tutto pur di avere un erede. Ma non al punto di dover morire. Se però a sacrificarsi può essere qualcun altro, tutto cambia. Ha così inizio una beffa dal sapore boccaccesco, in cui chi si crede furbo sarà gabbato da chi lo è davvero.
La Mandragola è definita da molti la “commedia perfetta”. In effetti, è la più famosa e imitata commedia del Rinascimento. Machiavelli ci regala un’opera unica, in cui lo stile alto dell’Umanesimo e quello basso del patrimonio popolare si mescolano alla perfezione. Un’operazione talmente riuscita da risultare, appunto, “perfetta”, e da considerarsi di diritto un classico della nostra letteratura. Nonostante la materia leggera, Machiavelli cela nelle sue parole un’aspra denuncia nei confronti dell’ipocrisia della chiesa rinascimentale e mette in discussione i valori familiari, provocando nello spettatore un riso amaro che fa riflettere. La nostra messa in scena si rifà ai comici dell’arte, a quel teatro fatto con un piccolo praticabile e un fondale logoro, che lascia tanto spazio alla maestria degli attori. A loro quindi l’arduo compito di far rivivere la commedia, andando a frugare nei vecchi bauli pieni di maschere, dialetti, duelli, canti, musiche e pantomime. Un omaggio al testo di Machiavelli, o meglio, un “liberamente tratto da”, attraverso quel grande gioco che è la Commedia dell’Arte.
DOMENICA
25 GENNAIO 2026
MENTRE RUBAVO LA VITA
testo e drammaturgia Monica Guerritore
con Monica Guerritore, Giovanni Nuti
testi delle canzoni Alda Merini
musiche Giovanni Nuti
regia Mimma Nocelli
e con José Orlando Luciano pianoforte e tastiere Massimo Germini chitarra
Simone Rossetti Bazzaro violino Carlo Giardina basso Emiliano Oreste Cava batteria
programmazione video Lucilla Mininno
costumi Walter Azzini
disegno luci Alessandro Capellini
produzione Sagapò e Lumina MGR
da un’idea di Rossella Martini
distribuzione Reggio Iniziative Culturali s.r.l.
Uno spettacolo commovente che unisce per la prima volta sul palco due grandi interpreti dello spettacolo e della musica, Monica Guerritore e il cantante e musicista Giovanni Nuti. I due protagonisti cantano, accompagnati da una band, gli appassionati, dolorosi e ironici versi della grande Alda Merini. Un’esperienza appassionante e coinvolgente fatta di immagini, parole, musica e passione.
«Nessuna donna resta indifferente davanti alla forza, all’energia libera, vitale, colorata, sensuale di Alda Merini – dice Guerritore. La musica di Nuti rende travolgenti i suoi testi. Io stessa ne rimango stupita. Al pubblico piacerà enormemente: ballerà, riderà e piangerà insieme a noi!».
Nuti, che firma anche le musiche dello spettacolo, ha avuto una collaborazione unica e irripetibile, durata sedici anni, con la grande poetessa, che lei stessa amava definire un “matrimonio artistico”.
Per il recente film Folle d’Amore – Alda Merini (2024) di Roberto Faenza, Nuti ha composto ed interpretato anche il brano Lirica antica, parte della colonna sonora.
«Solo un’artista eclettica e sensibile come Monica può trasmettere a pieno l’intensità, il carattere, l’ironia, lo struggimento, la magica follia di una personalità immensa come quella di Alda Merini – dice Nuti –. Sentirla per la prima volta cantare i suoi versi sulle mie note è stato emozionante».
DOMENICA
22 FEBBRAIO 2026
SE GIASONE FOSSE
RIMASTO SINGLE
lezione-spettacolo
sul viaggio degli Argonauti
di e con Cesare Catà
produzione Lagrù
Mescolando i linguaggi della filosofia e della stand-up comedy, la lezione spettacolo si presenta come un anomalo e mirabolante monologo nel quale la storia di Medea, di Giasone e degli Argonauti è narrata con costanti riferimenti all’universo delle relazioni amorose nel mondo contemporaneo e della vita da “single”. Lo storytelling dell’epica antica si interseca con le contraddizioni dei tempi moderni. Gli spettatori sono invitati a compiere un viaggio mirabolante come quello degli Argonauti, in un percorso che ricerca, con ironia ma con attenzione filologica, i significati simbolici nascosti dei testi classici ellenici.


