Il 23 novembre l’Ippodromo di Montegiorgio ospiterà il XXXVII Palio dei Comuni. La corsa per assicurarsi il trottatore migliore è già cominciata

Pubblicato il 17 Novembre 2025

C’è un brivido che corre lungo le strade di venticinque comuni, un’aspettativa che trasforma sindaci in manager e segreterie comunali in scuderie. È la caccia al portacolori, la scelta che precede il boato della folla. Domenica 23 novembre l’Ippodromo San Paolo di Montegiorgio ospiterà il XXXVII Palio dei Comuni, prova di Gruppo 1 attesa non solo in Italia, ma seguita con rispetto dai media ippici internazionali. E mentre si attende la possibile conferma di due cavalli francesi e uno svedese, la corsa segreta per assicurarsi il trottatore migliore è già cominciata.

La cartina agonistica comprende i Comuni delle tre province marchigiane affiancati da ospiti di Umbria e Abruzzo. Dalla provincia di Macerata arrivano Civitanova Marche, Corridonia e Macerata; dalla provincia di Fermo partecipano Belmonte Piceno, Falerone, Fermo, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Magliano di Tenna, Montappone, Monte Urano, Montegiorgio, Montegranaro, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano e Sant’Elpidio a Mare, oltre a Servigliano che gareggia in gemellaggio con Civitanova Marche; dalla provincia di Ancona saranno in pista Filottrano, Jesi e Loreto. A completare il quadro istituzionale, la presenza di Gualdo Tadino per la provincia di Perugia e di Lanciano per la provincia di Chieti.

Il gemellaggio tra Civitanova Marche e Servigliano merita una nota particolare: per il Palio i due Comuni si comporteranno come un’unica entità sportiva.

Il conto alla rovescia è iniziato e i Comuni hanno depositato le prime scelte per il XXXVII Palio dei Comuni: una lista di binomi che promette spettacolo, cuore territoriale e battaglie tattiche sul miglio. Di seguito una presentazione ufficiale, corredata da brevi annotazioni tecniche sui cavalli scelti, per offrire a operatori, appassionati e stampa un quadro immediato delle potenzialità in campo.

Falerone si affida a Enaoz, soggetto di categoria A allenato per correre con equilibrio tra avvio e tenuta. Enaoz offre partenze affidabili e una discreta continuità di passo lungo i 1.600 metri: la sua missione per il Comune sarà presidiare una posizione di classifica e sfruttare eventuali errori altrui nel finale.

Fermo schiera Joconde Sybey, profilo dalla tattica interessante che, se ben guidato, può trasformare una buona partenza in una zona di copertura dentro la prima curva. La sua forza sta nella capacità di mantenere un ritmo elevato senza cedimenti improvvisi.

Filottrano presenta Ziguli dei Greppi, cavallo di pura reattività che ama il colpo secco nel rettilineo conclusivo. Ziguli è pericoloso nelle volate brevi e può ribaltare gerarchie quando la corsa si compatta negli ultimi 300 metri.

Francavilla d’Ete porta in pista Dolce Viki, finisseur elegante e sensibile ai cambi di ritmo: la sua ottica è giocare la progressione tra gli ultimi 400 e 200 metri, approfittando di un ritmo medio–lento o di una corsa tattica.

Gualdo Tadino propone Ideal San Leandro, cavallo tattico con buona lettura della corsa e una volata solida. Ideal è il tipo di soggetto che sfrutta le traiettorie migliori e può emergere se trova la scia giusta nella parte finale.

Jesi si presenta con Dimitri Ferm, la scelta più ambiziosa del lotto: cavallo di categoria S, esperienza internazionale e polso agonistico. Dimitri è capace di dettare la gara o di rispondere all’occorrenza, e per Jesi rappresenta la carta più solida per la vittoria.

Macerata punta su Cienfuegos Laumar, interprete da fondo che eccelle per continuità di passo e resistenza: meno incline allo scatto secco, ma affidabile per incunearsi tra i piazzamenti se la gara si svolge a ritmo vivo.

Magliano mette in campo Callisto, cavallo regolare e adattabile che saprà lavorare per il ritmo della corsa e provare a inserirsi nella lotta per il podio con un finale ordinato.

Montappone sceglie Dubhe Prav, soggetto reattivo sul rettilineo che può sfruttare spazi e corridoi nella fase conclusiva: la sua efficacia dipenderà molto dall’uscita dalla curva.

Monte Urano affida le speranze a Emma dei Vetri, finisseur puro con un cambio di velocità incisivo negli ultimi 400 metri. Emma necessita di gestione prudente nei primi passaggi per esprimere al meglio il suo scatto finale.

Montegiorgio, comune ospitante, indica Devillish Hill come figura di riferimento: cavallo elegante con uno sprint netto, capace di fare la differenza se collocato in una posizione di attacco libera nella seconda metà di gara.

Petritoli corre con Ernesto Spritz, velocista dal lancio bruciante, arma letale in contesti di retta corta: fondamentale per il suo binomio sarà evitare il traffico e trovare spazio al momento giusto.

Porto Sant’Elpidio deposita Dany Capar, ben allenato e dotato di grande intelligenza di corsa: finitore affidabile che, se trova la scia utile, può trasformare una piazza in una vittoria con una chiusura calibrata.

Porto San Giorgio punta su Dali Prav, cavallo di categoria A che mostra buone doti di cambio di ritmo e adattabilità tattica; partenza pulita e posizione sono i due elementi che ne determineranno l’efficacia.

Rapagnano si affida a Don Rodrigo, profilo da rincorsa con capacità di sfruttare aperture nella retta finale: la carta è rischiosa ma potenzialmente remunerativa in caso di scenari caotici.

Sant’Elpidio a Mare porta Betting Pager, scelta che assume soprattutto valore simbolico e di partecipazione alla grande festa del territorio: il cavallo avrà il compito di rappresentare la città e provare a giocare le sue chance nella mischia della corsa.

Queste prime scelte consegnano una mappa tattica variegata: la presenza di numerosi soggetti di categoria S e A garantisce un equilibrio di grande qualità, mentre i binomi da rincorsa potranno sfruttare eventuali imprevisti. La vera battaglia si giocherà nelle prime fasi, con partenze, traiettorie in curva e gestione del ritmo a dettare gli scenari. All’Ippodromo San Paolo, oltre alla competizione agonistica, si celebrerà ancora una volta il legame tra comunità e ippica: il Palio resta infatti un momento di identità collettiva oltre che di sport.

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