Il concerto di Raf al Teatro La Fenice di Senigallia del 6 novembre 2025 è stato un trionfo di emozioni e nostalgia, celebrando i 40 anni di “Self Control” con intensità e raffinatezza

Pubblicato il 7 Novembre 2025

di Stefano Fabrizi

Cosa resterà degli Anni 80, sicuramente lui Raffaele Riefoli nato a Margherita di Savoia il 29 settembre 1959, in arte Raf: un ragazzino di 66 anni che si muove sul palco con la disinvoltura di un ventenne e che ha conquistato il pubblico de La Fenice di Senigallia.


 Raf ha portato in scena il suo “Self Control 40th Anniversary – Tour Teatrale”, trasformando il teatro senigalliese (terza data del tour dopo Orvieto e Firenze) in un luogo di celebrazione intima e potente. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, riempiendo il teatro e accompagnando l’artista in un percorso che ha unito i grandi successi del passato con brani più recenti, in un’atmosfera calda e coinvolgente.


Scaletta ricca e ben bilanciata

La scaletta ha incluso classici come Self Control, Ti pretendo, Infinito, Due, Un’emozione inaspettata, Battito animale e Iperbole, alternati a momenti più riflessivi e arrangiamenti teatrali che hanno valorizzato la voce e la sensibilità interpretativa di Raf. Ogni brano è stato accolto con applausi scroscianti, in particolare Self Control, che ha chiuso il concerto in un’esplosione di cori e luci.

ecco la scaletta

Iperbole

Un’emozione inaspettata

Due

Dimentica

Non è mai un errore

Passeggeri distratti

Liberi

Ossigeno

Gente di mare

Il battito animale

Cosa resterà degli anni ’80

Sei la più bella del mondo

Inevitabile follia

Stai con me

Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è

Ti pretendo

Self Control

BIS:

Infinito


Atmosfera teatrale e intima

Il format teatrale ha permesso a Raf di instaurare un dialogo diretto con il pubblico. “Nei teatri, ogni nota e ogni parola trovano spazio per respirare”, ha dichiarato l’artista, e il concerto ha confermato questa visione: luci soffuse, arrangiamenti eleganti e una regia attenta hanno reso ogni momento intenso e personale, in particolare nella prima parte dove la band si è esibita in acustico. La band era composta da tre chitarre, una tromba, una batteria e una tastiera. Se nella prima parte del concerto l’atmosfera era intimistica, nella seconda, con l’aiuto di luci laser e schermi led ad alta risoluzione, ha creato la base per un prodotto più da disco, senza però snaturare il concetto di base di essere in un teatro.


Connessione con il pubblico

Raf ha dimostrato una grande capacità comunicativa, alternando momenti di racconto e riflessione a performance energiche. Ha condiviso aneddoti sulla sua carriera e sul significato delle sue canzoni, creando un legame autentico con i fan, molti dei quali lo seguono da decenni. E non è mancato anche l’aneddoto calibrato per la spiaggia di velluto: “Non ero mai venuto, ma ne avevo sentito parlare da mio padre che qua aveva un amico con il quale era stato in prigionia durante la campagna d’Africa. Si sono sempre scritti e questa cosa mi ha sempre emozionato. Ed ora io sono qui”. Inoltre, durante il concerto celebra i due autori con il quale ha collaborato “volentieri” con Bigazzi e Tozzi e a questo punto come non presentare Gente di mare.


Conclusione

Il live di Raf a Senigallia è stato più di un concerto: è stato un tributo alla sua carriera, un regalo ai fan e una dimostrazione di come la musica possa attraversare il tempo senza perdere forza. Un evento memorabile per chi ama la musica italiana e per chi ha vissuto gli anni ’80 con Self Control come colonna sonora. E al termine autografi e selfie non sono mancati.

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