“Terra, Acqua, Aria”, al MuBi di Macerata in mostra la biodiversità della storica collezione dell’Istituto Salesiano “San Giuseppe”

Pubblicato il 26 Ottobre 2025

Il MuBi Museo della Biodiversità e della Storia Naturale di Macerata, in qualità di hub educativo del Museo Civico di Storia Naturale “Rita Ramazzotti e Romano Dezi” , rinnova i propri apparati allestitivi e didattici ospitando la mostra temporanea “Terra, Acqua, Aria – La biodiversità nella storica collezione dell’Istituto Salesiano di Macerata”, curata da Alessandro Blasetti, membro dell’Associazione Amici del Museo di Storia naturale, in collaborazione con il CEA – Parco di Fontescodella e l’associazione Amici del Museo di Storia Naturale di Macerata.


Presenti alla cerimonia di inaugurazione la vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro che ha portato i saluti del sindaco Parcaroli, l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori, il Direttore della Comunità Salesiana di Macerata don Francesco Paolo Galante, Emanuele Dezi  presidente degli “Amici del Museo di Storia Naturale” e figlio di Romano Dezi  fondatore del Museo Civico di Storia Naturale, Alessandro Battoni del CEA  Parco di Fontescodella e Alessandro Blasetti curatore della mostra.


La mostra inaugurata oggi nasce a seguito della donazione al Comune di Macerata della collezione scientifica dell’Istituto Salesiano “San Giuseppe”, che va ad arricchire in modo significativo il patrimonio del Museo Civico di Storia Naturale. Grazie a questo importante incremento delle raccolte, il MUBI consolida la propria funzione educativa e si apre a nuovi percorsi espositivi e laboratori didattici dedicati ai temi della biodiversità, dell’ambiente e del rapporto tra uomo e natura.


Le collezioni naturalistiche dei Salesiani, note a generazioni di maceratesi che le ricordano esposte nei corridoi dell’Istituto, rappresentano una testimonianza di grande valore storico e scientifico. La loro valorizzazione all’interno del MUBI non solo restituisce alla città un patrimonio culturale di grande rilievo, ma rafforza la missione del museo come luogo di apprendimento, ricerca e divulgazione scientifica rivolto a scuole, famiglie e visitatori di ogni età.


“E’ con profondo senso di gratitudine che oggi accogliamo e restituiamo alla nostra comunità un patrimonio scientifico, educativo e affettivo di inestimabile valore: la collezione naturalistica dell’Istituto Salesiano – dichiara l’assessore alla Cultura Katiuscia Cassetta -. Una collezione che per decenni ha accompagnato la formazione scolastica di intere generazioni di maceratesi, diventando parte del loro immaginario e contribuendo a radicare in molti l’interesse per le scienze, per la natura e per il sapere. Quella che a prima vista poteva sembrare una scenografia scolastica, si rivela oggi – in tutta la sua ricchezza – come un patrimonio scientifico vero e proprio, frutto di confratelli appassionati, che hanno saputo raccogliere, studiare e valorizzare reperti provenienti dai quattro angoli del mondo. Dopo la chiusura della scuola – anche se l’istituto salesiano rimane una realtà importante e vivace grazie alle tante attività che svolge – rimane il timore era che anche questa collezione potesse andare dispersa. E invece, grazie all’impegno di chi ha creduto nella sua importanza, è stata salvaguardata e oggi trova finalmente una nuova casa nel Museo Civico di Storia Naturale, dove viene custodita tornando a essere uno strumento di conoscenza e di meraviglia per tutti. La mostra che inauguriamo oggi, la seconda allestita dall’inaugurazione di questo hub educativo – rappresenta solo una parte di questo straordinario lascito che ci racconta non solo la biodiversità animale e vegetale del nostro pianeta, ma anche la storia della nostra città, del suo rapporto con l’educazione, la ricerca e la divulgazione scientifica. Riportare alla luce e rendere fruibile questa collezione significa dare un nuovo significato a parole come memoria, sostenibilità, conservazione. In un momento storico in cui le sfide ambientali si fanno sempre più urgenti, avere a disposizione uno strumento educativo come questo è un’occasione preziosa per coinvolgere le nuove generazioni in una riflessione seria e appassionata sul nostro rapporto con la natura e sul futuro del pianeta. Oggi Macerata può riscoprire una parte importante di sé, con lo sguardo rivolto alla scienza e al futuro, ma con solide radici nella sua storia”.


“A nome della Comunità Salesiana di Macerata che oggi, insieme alle consorelle Figlie di Maria Ausiliatrice e a tanti giovani e laici impegnati, anima le due Comunità Educative Pastorali di Macerata e Civitanova Marche – afferma il Direttore della Comunità Salesiana di Macerata don Francesco Paolo Galante – accolgo con gioia e riconoscenza la volontà della città di Macerata di continuare a rendere fruibile il patrimonio scientifico per lunghi anni costruito e custodito all’interno degli spazi della Casa Salesiana ed oggi donato a tutti. Credo che ciò che stiamo vivendo attraverso questa esperienza ci ricordi ancora una volta il valore che ha dato fondamento all’esperienza educativa e spirituale di don Bosco: sapersi e sentirsi custoditi per custodire. Quanto viene oggi offerto ai nostri occhi e alle nostre vite ci ricorda che custodire non vuol dire limitare, ma al contrario, è l’esperienza di chi mette l’altro nelle condizioni di essere valorizzato per il Bene che è, e per quello che può fare. Custodire il sistema preventivo di don Bosco ci ha permesso di affrontare e superare la ferita della chiusura della scuola per accogliere oggi la realtà di un oratorio-Centro Giovanile capace di essere luogo di incontro e di crescita grato del passato, protagonista del presente, affidato al futuro. Restituiamo alla città la memoria di tanti confratelli che con la loro vita hanno saputo custodire giovani, cultura, scienza, amore per la vita. Una custodia che continua ancora oggi nel tempo e nell’eternità”.


Poter esporre una parte di tale collezione consentirà alla città di rientrare in possesso di un patrimonio che, raccolto con fatica e dedizione negli anni dai quattro angoli della Terra, permetterà di affrontare temi di sostenibilità e conservazione della biodiversità difficilmente affrontabili in altro modo.


“Un patrimonio che torna a disposizione della Città, con immagini e storie di biodiversità che ci aiuteranno a gestire questa realtà naturale in continuo mutamento” interviene il curatore dell’esposizione Blassetti mentre Alessandro Battoni del Cea dichiara che “la peculiarità del MuBi è data dal fatto che per ogni anno scolastico si allestisce una differente mostra tematica così da offrire alle scuole una proposta didattica sempre nuova”


La collezione salesiana di Macerata nacque all’interno dell’Istituto “San Giuseppe”, dove religiosi e docenti raccolsero minerali, fossili e animali a fini didattici ed educativi. Nel corso degli anni la raccolta si arricchì grazie a donazioni di confratelli appassionati divenendo un prezioso strumento per la formazione scientifica degli studenti.


La collezione, ora custodita dal Museo Civico di Storia Naturale di Macerata, è composta da 5 sezioni: botanica, geomineralogica, lichenologica, paleontologica e zoologica per un totale di più di 1300 tra reperti, strumenti scientifici e materiale didattico. La mostra presenta una selezione dei reperti naturalistici più interessanti legati alla biodiversità animale in tutto il mondo.


Orari apertura MuBi

Ottobre | Novembre | Dicembre

Sabato pomeriggio 15:00 – 18:00

Domenica mattina 10:00 – 13:00


Aprile | Maggio | Giugno | Settembre

Sabato mattina 10:00 – 13:00 pomeriggio 16:00 – 19:00

Domenica mattina 10:00 – 13:00


Accesso con visita guidata gratuita ogni 30 minuti


Periodi di chiusura:

Gennaio | Febbraio | Marzo | Luglio | Agosto

Giorni di chiusura: sabato 25 aprile

Per informazioni o prenotazioni: ceamacerata@risorsecoop.it

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