Acquaroli vs Ricci: duello finale per le Marche in diretta dal Corriere Adriatico

Pubblicato il 25 Settembre 2025

di Stefano Fabrizi

Un confronto serrato, a tratti teso, quello andato in scena il 25 settembre nel Museo Storico del Corriere Adriatico, dove i candidati alla presidenza della Regione Marche, Francesco Acquaroli (centrodestra – governatore uscente – oggi festeggiava il compleanno) e Matteo Ricci (centrosinistra – aspirante allo scranno più alto dell’assise regionale), si sono sfidati in diretta video nel faccia a faccia conclusivo prima del voto del 28 e 29 settembre.

 

Ha moderato il direttore dello storico quotidiano  Giancarlo Laurenzi, il dibattito ha seguito un format rigoroso:

  • 7 domande su temi cruciali per le Marche (che sono state poste dai redattori del giornale)

  • 2 minuti e mezzo per rispondere, 30 secondi per replicare.

  • Moderazione del direttore Giancarlo Laurenzi, che ha sedato momenti di tensione.

Lolita Falconi, Martina Marinangeli, Yuri Rosati, Stefano Rispoli, Lorenzo Sconocchini, Maria Teresa Bianciardi, il tavolo dei relatori, Mario Paci

Temi principali trattati (in sintesi)

  • Sanità, economia, turismo e infrastrutture:

    • Acquaroli ha rivendicato i progressi fatti in 5 anni nonostante pandemia, terremoto e alluvioni.

    • Ricci ha criticato l’assenza di opere concluse e ha proposto una visione più ambiziosa per la regione.

  • Aeroporto e trasporti:

    • Acquaroli: nuovi voli per Milano, Roma, Napoli, e mete europee come Monaco e Bruxelles.

    • Ricci: critica ai voli “vuoti” e proposta di alleanza tra aeroporti del Centro Italia.

  • Alta velocità ferroviaria:

    • Acquaroli: sostegno al progetto solo se coinvolge tutta la provincia di Pesaro.

    • Ricci: accusa di aver perso 2 miliardi di investimenti stanziati dal governo Draghi.

  • Zona Economica Speciale (ZES) e ricostruzione post-sisma:

    • Acquaroli: la ZES è una misura concreta.

    • Ricci: dubbi sull’efficacia e critica alla gestione dei fondi.

Sanità, economia e turismo: visioni opposte

Il presidente uscente Acquaroli ha rivendicato i risultati ottenuti nel suo mandato, sottolineando le difficoltà affrontate: pandemia, terremoto, alluvioni. “Abbiamo lavorato per dare stabilità e concretezza”, ha dichiarato, difendendo le scelte fatte in ambito sanitario e infrastrutturale.

Di contro, Ricci ha accusato l’amministrazione di immobilismo: “Cinque anni senza un’opera conclusa. Le Marche meritano ambizione e visione”. Ha proposto un piano di rilancio economico basato su innovazione, turismo integrato e investimenti mirati.

Aeroporto e trasporti: voli e polemiche

Tema caldo quello dell’aeroporto di Falconara. Acquaroli ha elencato i nuovi collegamenti attivati: Milano, Roma, Napoli, Monaco, Bruxelles. “Abbiamo reso l’aeroporto più competitivo”, ha affermato.

Ricci ha ribattuto con sarcasmo: “Voli vuoti e senza strategia. Serve un’alleanza tra gli aeroporti del Centro Italia per evitare sprechi e duplicazioni”.

Alta velocità 

Sulla questione dell’alta velocità ferroviaria, Acquaroli ha espresso cautela: “Sì, ma solo se coinvolge tutta la provincia di Pesaro”. Ricci ha attaccato duramente: “Avete perso 2 miliardi di euro stanziati dal governo Draghi. Un’occasione storica sprecata”.

Zona Economica Speciale e ricostruzione post-sisma

Acquaroli ha difeso l’introduzione della ZES come strumento concreto per attrarre investimenti e rilanciare le aree colpite dal sisma. Ricci ha sollevato dubbi sull’efficacia della misura, accusando la giunta di lentezza nella gestione dei fondi per la ricostruzione.

Conclusioni: continuità o cambiamento

Nel segmento finale, i due candidati hanno sintetizzato le rispettive visioni. Acquaroli ha puntato sulla continuità e sulla stabilità: “Abbiamo seminato, ora è il momento di raccogliere”. Ricci ha rilanciato con forza: “Le Marche devono tornare a correre. Serve coraggio, non gestione ordinaria”.

I 70 minuti di contraddittorio sono terminati con un bicchiere di spumante offerto dal direttore Laurenzi

Il confronto, pur acceso, ha offerto agli elettori un quadro delle differenze tra i due sfidanti. Ora la parola passa alle urne.

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