Pubblicato il 4 Settembre 2025
di Alex Marè
Oggi, 4 settembre, il mondo della moda piange una delle sue figure più iconiche: Giorgio Armani è scomparso all’età di 91 anni. È stato il fondatore di una rivoluzione nell’eleganza, grazie a uno stile senza tempo che ha saputo fondere lusso e sobrietà.
Armani è morto serenamente, circondato dall’affetto dei suoi cari, ma ha continuato a lavorare instancabilmente fino alla fine. Un uomo che ha dedicato la sua vita al suo lavoro, alla sua estetica e a una visione chiara della moda.
Da Piacenza, dove nacque nel 1934, al successo mondiale con la fondazione del marchio nel 1975, Armani ha lasciato un segno indelebile. Ha introdotto il power suit, reso celebri personaggi come Richard Gere in American Gigolo e rivoluzionato il guardaroba femminile, portando classe made in Italy nelle passerelle e nel quotidiano. Il suo impero comprendeva collezioni come Emporio e Privé, e si estendeva al design, profumi, gioielli e ospitalità di lusso.
L’ultimo saluto si svolgerà in una cerimonia privata a Milano, città a cui Armani era profondamente legato nel cuore e nell’estetica.
Per me, Alex Marè, questo addio ha un valore ancora più personale: ho avuto l’onore di incontrarlo molte volte alle settimane della moda di Milano e di fotografarlo in più occasioni. Era un uomo di grande eleganza non solo nello stile, ma anche nei modi, capace di trasmettere sempre una lezione di sobrietà e raffinatezza.
Quella di oggi non è solo la fine di una straordinaria carriera, ma il tramonto di un’intera epoca. Armani non sarà più fisicamente, ma il suo stile, la sua disciplina e la sua visione continueranno a distinguere la moda e il bello — di domani.




