Nella sala Castellani la mostra di foto e opere pittoriche dal titolo “Due mondi” o “Dell’occhio e dell’anima” di Marina Talyzina.

Pubblicato il 30 Maggio 2025

Domenica alle ore 21,30 sarà inaugurata nella sala Castellani la mostra di foto e opere pittoriche dal doppio titolo “Due mondi” o “Dell’occhio e dell’anima” di Marina Talyzina.

L’autrice è una giovane donna. Appassionata di pittura e con un gran talento per la fotografia, porta questi mezzi espressivi con sé nel suo “viaggio oncologico” e quindi nel suo mondo.

Racconta la sua esperienza attraverso immagini con un potenziale emotivo che apre spiragli di riflessione ed è in grado di far scattare qualcosa di potente in chi ne fruisce.

Per Michaela Vitarelli, presidente dell’Anpof, “l’associazione si fa promotrice di questa mostra con la ferma convinzione che le opere di Marina siano utili a far conoscere la sue esperienza in tutte le sfumature ma anche le inaspettate risorse che emergono nel viverla. L’intento è quello di contribuire alla rimozione di stigmi e tabù che relegano la parola ‘cancro’ all’interno delle dimensione di una etichetta, ‘malato’, dimenticando di osservare e comprendere le mille sfaccettature emotive ed esistenziale di chi lo vive. Insomma di abbattere quella linea di demarcazione tra due mondi: quello dei sani e quello dei malati”.

Secondo il curatore della mostra Diego Paride Della Valle “ q𝑢𝘢𝑛𝘥𝑜 𝑀𝘢𝑟i𝑛𝘢 𝘮𝑖 ℎ𝘢 𝘪𝑛𝘷𝑖𝘵𝑎𝘵𝑜 𝑎 𝑐𝘢𝑠𝘢 𝘴𝑢𝘢 𝘱𝑒𝘳 𝘭𝑜 𝑠𝘵𝑢𝘥𝑖𝘰 𝘷𝑖𝘴𝑖𝘵, 𝑑𝘰𝑝𝘰 𝘶𝑛 𝑝𝘳𝑖𝘮𝑜 𝑐𝘰𝑙𝘱𝑜 𝑑’ 𝘰𝑐𝘤ℎ𝘪𝑜, 𝘭’𝘪𝑑𝘦𝑎 𝑑𝘦𝑙 𝑡𝘪𝑡𝘰𝑙𝘰 (𝑒 𝑛𝘰𝑛 𝑚𝘪 𝘤𝑎𝘱𝑖𝘵𝑎 𝑚𝘢𝑖) 𝘦̀ 𝘨𝑒𝘳𝑚𝘰𝑔𝘭𝑖𝘢𝑡𝘢 𝘴𝑢𝘣𝑖𝘵𝑜 𝑛e𝑙𝘭𝑎 𝑚𝘪𝑎 𝑚𝘦𝑛𝘵𝑒. 𝐷𝘶𝑒 𝑙𝘪𝑛𝘨𝑢𝘢𝑔𝘨𝑖, 𝘲𝑢𝘦𝑙𝘭𝑜 𝑑𝘦𝑙𝘭𝑎 𝑟𝘢𝑝𝘱𝑟𝘦𝑠𝘦𝑛𝘵𝑎𝘻𝑖𝘰𝑛𝘦 𝘧𝑜𝘵𝑜𝘨𝑟𝘢𝑓𝘪𝑐𝘢 𝘪𝑛 𝑏𝘪𝑎𝘯𝑐𝘰 𝘦 𝘯𝑒𝘳𝑜 𝑒 𝑙’𝑒𝘴𝑝𝘳𝑒𝘴𝑠𝘪𝑜𝘯𝑖𝘴𝑚𝘰 𝘥𝑒𝘭𝑙𝘢 𝘱𝑖𝘵𝑡𝘶𝑟𝘢 𝘴𝑖 𝑖𝘯𝑐𝘰𝑛𝘵𝑟𝘢𝑣𝘢𝑛𝘰, 𝑑𝘢𝑛𝘥𝑜 𝑣𝘪𝑡𝘢 𝘢𝑑 𝑢𝘯 𝘥𝑖𝘢𝑙𝘰𝑔𝘰 𝘴𝑒𝘮𝑎𝘯𝑡𝘪𝑐𝘰 𝘳𝑖𝘷𝑒𝘭𝑎𝘵𝑜𝘳𝑒. 𝘐𝑙 𝑠𝘶𝑜 𝑜𝘤𝑐𝘩𝑖𝘰 𝘪𝑛𝘵𝑒𝘳𝑝𝘳𝑒𝘵𝑎 𝑖𝘭 𝘳𝑒𝘢𝑙𝘦; 𝑙𝘢 𝘴𝑢𝘢 𝘢𝑛𝘪𝑚𝘢 𝘥à 𝑣𝘪𝑡𝘢 𝑎𝘭𝑙’𝑒𝘴𝑝𝘳𝑒𝘴𝑠𝘪𝑜𝘯𝑒.

𝘔𝑎𝘳i𝘯𝑎 𝑐𝘪 𝘢𝑐𝘤𝑜𝘨𝑙𝘪𝑒𝘳𝑎̀ 𝑐𝘰𝑠𝘪̀: 𝑙𝘦 𝘴𝑢𝘦 𝘰𝑝𝘦𝑟𝘦 𝘤𝑖 𝑟𝘢𝑐𝘤𝑜𝘯𝑡𝘦𝑟𝘢𝑛𝘯𝑜 𝑑𝘪 𝘭𝑒𝘪, 𝑑𝘪 𝘤𝑜𝘮𝑒 𝑣𝘦𝑑𝘦 𝘪𝑙 𝑚𝘰𝑛𝘥𝑜 𝑒 𝑑𝘪 𝘤𝑖𝘰̀ 𝘤ℎ𝘦 𝘴𝑒𝘯𝑡𝘦”.

L’assessore Carlotta Lanciotti invita i cittadini alla visione della mostra che rimarrà aperta fino all’8 giugno, dalle ore 18 alle 23: “Sono opere che parlano di sofferenza e speranza, aprendo la visione anche sulla cultura della prevenzione”.

Marina ha deciso di devolvere parte del ricavato della mostra all’associazione Anpof che opera nel reparto oncologico dell’ospedale Murri di Fermo.

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