“Scuola all’Opera” ideato da Chiara Ciceroni. Un battesimo musicale per gli studenti del CPIA di Senigallia con la lirica

Pubblicato il 3 Aprile 2025

Un battesimo musicale per gli studenti del CPIA di Senigallia, sede associata
del CPIA Ancona (Centro Provinciale Istruzione per Adulti). Studenti
stranieri di tutto il mondo hanno potuto assistere ad opere liriche allestite
in due fra i teatri più belli delle Marche, nell’ambito del progetto “Scuola
all’Opera” ideato e organizzato dalla docente di lettere Chiara Ciceroni.

Il primo appuntamento è stato con l’opera più celebre e più rappresentata
di Verdi, “La Traviata”, al Teatro Pergolesi di Jesi, grazie alla collaborazione
con “Musicadentro”, progetto di educazione musicale della Fondazione
Pergolesi Spontini di Jesi, in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica
Marchigiana. L’iniziativa del Pergolesi è indirizzata ai ragazzi delle Scuole
secondarie di I e II grado della provincia di Ancona ma la docente del CPIA di
Senigallia si è adoperata affinché anche gli studenti adulti potessero
usufruire di questa preziosa opportunità, creando un progetto scolastico ad
hoc.

“MUSICADENTRO” è un percorso di guida all’ascolto a cura del segretario
artistico dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, il musicologo Cristiano
Veroli, dedicato all’approfondimento delle Opere liriche e dei loro
compositori con un approccio multidisciplinare e multimediale. Oltre alla
presentazione di trame e vicende, vengono illustrati aspetti caratterizzanti
del melodramma e della storia della musica ad esso inerente. Il progetto è
propedeutico alla partecipazione alle anteprime, dedicate alle scuole, delle
Opere in programma nelle Stagioni Liriche del Teatro Pergolesi.


Prima di assistere all’Opera, pertanto, il Maestro Veroli è venuto nella sede CPIA di
Senigallia per una lezione preparatoria dal titolo “La Traviata dalla
prostituzione alla redenzione” che è stata seguita con grande interesse dagli
studenti extracomunitari, la maggior parte dei quali non conosceva il
melodramma, non aveva mai assistito a un’opera e non era mai entrata in
un teatro di tradizione italiano. Alla Traviata è seguita “Madama Butterfly”
di Giacomo Puccini, al Teatro della Fortuna di Fano. Anche la Rete lirica delle
Marche, che ha prodotto lo spettacolo, rivolge un’ampia attenzione al
pubblico giovane e alle scuole. Pertanto, dopo l’incontro con Veroli che ha
preceduto l’Opera di Verdi, gli studenti sono stati preparati alla
partecipazione all’Opera di Puccini da altri due incontri con esperti.


Il primo con Stefano Gottin, Presidente della Wunderkammerorchestra di
Pesaro, Associazione che promuove la conoscenza della musica, organizza
concerti e facilita la partecipazione degli iscritti ad eventi musicali in tutta
Italia. “Giacomo Puccini: l’uomo e il musicista” il titolo del suo intervento,
che ha permesso a Gottin di accompagnare gli studenti attraverso i
momenti salienti della vita di Puccini, alternando il racconto avvincente
della parabola biografica del compositore ad ascolti tratti dalle sue opere
più celebri.


A chiudere la galleria di incontri, la neo Direttrice artistica della Rete lirica
delle Marche, il soprano Stefania Donzelli che ha portato i corsisti del CPIA
nel cuore della “Butterfly”, altro capolavoro di Giacomo Puccini, con una
lezione dedicata all’infelice protagonista dal titolo “Madama Butterfly: la
speranza e il coraggio”. Durante l’incontro, il soprano ha sottoposto
all’attenzione degli studenti alcuni estratti dal video della stessa Opera che
aveva come protagonista il celebre soprano Renata Scotto, scomparsa due
anni fa. La Scotto era stata la regista dell’allestimento della “Butterfly”,
ripreso da Renato Bonajuto, cui le classi del CPIA hanno assistito al Teatro
della Fortuna di Fano.


Chi si affaccia per la prima volta alla lingua e alla cultura italiana, non può
prescindere dal patrimonio operistico che, troppo spesso, viene relegato ad
un ruolo marginale o subalterno rispetto alle ricchezze artistiche e
architettoniche che hanno reso il nostro Paese celebre in tutto il mondo. Il
melodramma, invece, come la pittura, la scultura e l’architettura, incarna
una parte essenziale del nostro capitale culturale, connotativo e
identificativo dell’Italia dal momento che le opere di compositori quali
Verdi, Rossini, Puccini, Bellini, Donizetti ecc. sono le più rappresentate nei
teatri di tutto il mondo.


Ma anche i teatri storici rappresentano un elemento imprescindibile del nostro patrimonio, tanto più nelle Marche
che detengono, tra le regioni italiane, il primato di quella con il più alto
numero di teatri, tanto da meritarsi l’appellativo di “Regione dai cento
teatri”. Un dato sorprendente, più volte messo in evidenza ed apprezzato
da musicologi insigni come Quirino Principe e Alberto Mattioli, ma anche da
Paolo Grassi che con Giorgio Strehler e Mario Apollonio aveva fondato il
Piccolo Teatro di Milano.


Un’esperienza interessante e coinvolgente, dunque, all’insegna di Opere
celeberrime ma sconosciute agli studenti stranieri adulti: tutti sono rimasti
colpiti e coinvolti dalla musica trascinante di Verdi e di Puccini, dalle vicende
estremamente commoventi delle due opere, dalla fascinazione
spettacolare degli allestimenti e dalla bellezza del Teatro Pergolesi di Jesi e
del Teatro della Fortuna di Fano. In questi piccoli, grandi gioielli di
architettura e di acustica i corsisti hanno potuto vivere di persona forme
della cultura italiana in contesti nuovi, e scoprire contenuti artistici non
comunemente alla portata di cittadini stranieri.


Ancora una volta, il Centro per l’Istruzione degli adulti dimostra di non
limitarsi a offrire l’opportunità di conseguire diplomi e certificazioni pure
indispensabili alla vita degli extracomunitari in Italia. Il CPIA inserisce gli
studenti in una dimensione sociale e culturale quanto più integrata e
inclusiva permettendo di vivere una cittadinanza attiva.


Un ringraziamento sentito ai tre relatori, Stefania Donzelli, Stefano Gottin e
Cristiano Veroli, al Teatro Pergolesi di Jesi nelle persone di Laura Nocchi,
responsabile del marketing e di Simona Marini, responsabile dell’ufficio
stampa, e a Rachele Puglisi, segretaria generale della Fondazione Lirica
delle Marche e responsabile per le scuole del Teatro della Fortuna di Fano.
Un grazie al collega Armando Missadin per il supporto tecnico e
informatico.

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1 commento su ““Scuola all’Opera” ideato da Chiara Ciceroni. Un battesimo musicale per gli studenti del CPIA di Senigallia con la lirica”

  1. Fabio Ciceroni

    Benché padre di Chiara, sono rimasto colpito e felice di una impresa tanto impensabile quanto perfettamente mirata. Alunni adulti di lingua e di culture diverse riescono ad entrare più. propriamente nel cuore della nostra proprio grazie al linguaggio universale della musica. complimenti immensi per l’ incredibile felice risultato, Fabio Ciceroni.

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