De/frammentazione di dramma assoluto di Servomutoteatro inaugura la rassegna Fair Play il 27 febbraio al teatro studio Valeria Moriconi di Jesi

Pubblicato il 25 Febbraio 2025

Con uno sguardo alla scena contemporanea, il Teatro Studio Valeria Moriconi di Jesi inaugura giovedì 27 febbraio con De/frammentazione di dramma assolutodi Servomutoteatro Fair Play, rassegnapromossa dal Comune di Jesi con la Fondazione Pergolesi Spontini e l’AMAT, in collaborazione con Teatro Giovani Teatro Pirata, con il contributo di Regione Marche e MiC.


Frammenti scomposti di un drammatico interno familiare nel testo di Fabio Pisano De/frammentazione di dramma assolutomesso in scena da Michele Segreto. Lo spettacolo – sostenuto nell’ambito di NEXT 2024/2025 progetto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – è proposto anche nel cartellone di TeatrOltre, festival ideato e realizzato all’insegna della multidisciplinarietà dall’AMAT con 10 Comuni del territorio e la Fondazione Pergolesi Spontini.


Tre attori interpretano i diversi ruoli di una vicenda calata nel quotidiano di una coppia. Zero e Uno sono amici, ma amici di vecchia data. La moglie di Uno è moglie, ma non di così vecchia data. Vorrebbero un figlio, marito e moglie, ma la natura, si sa, non è sempre benigna e in più, il caso vuole, si sta parlando di personaggi e dunque, se anche fosse, la pancia sarebbe nient’altro che un cuscino. Che cosa avviene, dunque? Chi ci può aiutare a rendere possibile una storia di impossibilità? Un amico, certo. Ma anche delle didascalie.


“La prima lettura del testo di Fabio Pisano – racconta Michele Segreto –lascia sorpresi dalla vivacità lessicale dei personaggi e dalle intuizioni, squisitamente drammaturgiche e meta-teatrali che contiene. E tuttavia, la prima lettura termina con l’impressione che la regia sia almeno in parte già scritta: sono descritte le azioni, è descritto lo spazio scenico (pressoché vuoto), sono descritti (meglio: sono detti) i silenzi, le emozioni, i pensieri. Ma sarebbe un errore fermarsi a queste prime impressioni. Perché nella griglia prestabilita di azioni e reazioni, che il testo delinea, esiste in realtà la possibilità di far germinare, nella penetrazione del testo da parte degli attori, le situazioni e gli sguardi, di significare i silenzi in linea o in contrasto, di porre la scena, commentata dal didascalista, in lotta con le sue indicazioni. In altri termini, si può scegliere di tradire o di assecondare. Questo tipo di lavoro, che prevede di muoversi nella costruzione registica quasi una riga alla volta, diviene necessario, a mio avviso, perché il testo sprigioni tutte le sue potenzialità e non rimanga artificio retorico, esperimento letterario; così da traboccare di teatro”.


Gli interpreti dello spettacolo sono Francesca BorrieroMichele MagniRoberto Marinelli, assistente alla regia Irene Latronico, i costumi sono di Alessandra Faienza, il disegno luci di Martino Minzoni, la produzione di servomutoTeatroLiberaimago, con il sostegno di AMAT, in collaborazione con RAM – Residenze Artistiche Marchigiane progetto promosso da MiC Regione Marche, con il supporto del progetto di residenza artistica Teatro Le Forche – Futuro Prossimo Venturo 2024, con il sostengo di Circuito CLAPS/IntercettAzioni.


Informazioni e biglietteria Teatro Pergolesi 0731 206888, circuito biglietterie AMAT / vivaticket, anche on line.

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