Pubblicato il 9 Gennaio 2025
Nei giorni scorsi la sottoscrizione del documento che assegna a ciascuna delle 4 realtà 2000€ l’anno per «sostenerle nelle loro attività che permettono di avvicinare persone, soprattutto giovani, che con altri canali non si appassionerebbero mai alla musica»
Il Coro San Carlo, il Coro Filarmonico Rossini, il Complesso bandistico autonomo di Candelara, il Gruppo Bandistico Colombarone. Sono le quattro realtà «che incarnano i valori, la mission e la creatività artistica di Pesaro, Città creativa della Musica UNESCO e Capitale italiana della cultura» che il Comune continua a sostenere anche tramite una convenzione dedicata, «che valorizza la loro insostituibile capacità di promuovere la cultura della musica e per la loro funzione sociale».
Il sindaco Andrea Biancani e il vicesindaco assessore alla Cultura Daniele Vimini, spiegano: «È un atto importante che facciamo per riconoscere la preziosa attività svolta dai cori e dai complessi bandistici locali sia per la diffusione della cultura e della didattica musicale», sia per la funzione sociale, «trasversale fra le generazioni e capillare nel territorio, che gli stessi svolgono arrivando a coinvolgere persone, soprattutto giovani, che con altri canali non si avvicinerebbero e appassionerebbero alla musica» sottolinea Biancani.
La firma della convenzione si inserisce anche nel percorso di “Coltiva la Capitale”, «voluto per conservare il patrimonio ereditato da Pesaro 2024, la grande visibilità che ha portato e l’opportunità che ha dato per mettere in mostra le nostre ricchezze culturali e artistiche – precisano Biancani e Vimini -. La sfida è coglierla e utilizzarla come trampolino di lancio per lo sviluppo culturale e sociale negli anni a venire».
Una spinta in questo senso arriverà anche dal Coro San Carlo, dal Coro Filarmonico Rossini, dal Complesso bandistico autonomo di Candelara e dal Gruppo Bandistico Colombarone-Fiorenzuola a cui l’Amministrazione, tramite la Convenzione, attribuisce un contributo annuale di 2.000€ ciascuna «per sostenere le spese per le rilevanti attività di interesse culturale, musicale, educativo e sociale svolte a vantaggio delle comunità».
«Se oggi Pesaro, che ha sempre investito tanto sulla musica, è riconosciuta per questo suo elemento distintivo in tutto il mondo, è anche grazie a realtà storiche del territorio, come i cori e le bande con cui oggi sigliamo la convenzione, riconoscenti del loro valore culturale e sociale e consapevoli che tanto daranno anche nel prossimo futuro» concludono Biancani e Vimini.