“Il contenitore c’è, ora occorre riempirlo”, presentata da Luigi Gallo la chiusura (prima nelle Marche con i fondi del PNRR)) dei lavori della Rocca Roveresca di Senigallia

Pubblicato il 13 Dicembre 2024

di Stefano Fabrizi

“Il contenitore c’è, ora occorre riempirlo”, con questo mantra il direttore della Galleria Nazionale delle Marche a Urbino e della direzione Regionale Musei delle Marche Luigi Gallo ha presentato la chiusura dei lavori della Rocca Roveresca di Senigallia affermando che è stato “un restauro all’avanguardia”.

la direttrice della Rocca Roveresca di senigallia Alessandra Pacheco

L’incontro è avvenuto nella sala convegni della Rocca il 10 dicembre 2024. Ad accogliere gli intervenuti la direttrice della Rocca Alessandra Pacheco che ha sintetizzato il lavoro fatto. “Dopo diciotto mesi di intensi lavori, senza mai chiudere al pubblico, la Rocca Roveresca di Senigallia ha completato il suo primo cantiere finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Questo intervento – ha detto Pacheco -, iniziato a giugno 2023, ha visto un investimento di oltre 800.000 euro per adeguare, implementare ed efficientare gli impianti di climatizzazione delle sale espositive. La complessità del cantiere è stata affrontata con successo, conciliando le esigenze tecniche con le caratteristiche storiche del monumento. Sono state adottate soluzioni innovative e rispettose dell’ambiente, come l’eliminazione dei battiscopa e l’utilizzo di materiali eco-sostenibili”.

Claudia Plattegger, Rup (Responsabile Unico del Procedimento) per i lavori alla Rocca Roveresca di Senigallia

Poi, la parola è passata Claudia Plattegger, nel ruolo di Rup (Responsabile Unico del Procedimento) che, foglio alla mano “per non dimenticare nessuno”, ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato a questa impresa. “Mi sono trovata catapultata in questo progetto di grande portata. Questa esperienza mi ha permesso di mettere alla prova le miei competenze e di crescere professionalmente. Il successo del progetto è stato possibile grazie alla collaborazione con il direttore e alla fiducia reciproca che si è da subito istaurata. Ora la Rocca Roveresca, grazie ai fondi del PNRR e all’impegno di molte persone, sta rinascendo e si prepara a diventare un polo culturale di grande rilievo per la città di Senigallia e per tutta la regione Marche”.

il direttore della Galleria Nazionale delle Marche a Urbino e della direzione Regionale Musei delle Marche Luigi Gallo

A chiudere gli interventi, il direttore Luigi Gallo. “L’intervento di ristrutturazione della Rocca Roveresca – ha esordito Gallo – ha visto il completamento di un importante progetto di rinnovamento degli impianti di climatizzazione e riscaldamento. Questo intervento è il primo nelle Marche a raggiungere un importo così considerevole e rappresenta un primato nella realizzazione dei progetti del PNRR. La caratteristica più rilevante del progetto è la completa transizione della Rocca a fonti di energia rinnovabile, eliminando completamente la dipendenza dai combustibili fossili. Immediatamente dopo l’attivazione del nuovo impianto, l’allacciamento al gas è stato disattivato, rendendo l’edificio completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Non meno la rivisitazione di aspetti estetici e funzionali degli ambienti. Le sale della Rocca sono ora dotate di sistemi di climatizzazione all’avanguardia, in grado di garantire temperature e umidità costanti, ideali per la conservazione delle opere d’arte. L’installazione di sistemi di sanificazione a plasma freddo assicura un ambiente pulito e salubre per visitatori e opere d’arte. Gli impianti sono stati ottimizzati per ridurre i consumi energetici e garantire un minore impatto ambientale.  Grazie a un sistema di controllo avanzato, è possibile monitorare e regolare in tempo reale le condizioni ambientali delle sale espositive. E’ indubbio che ora la Rocca abbia una maggiora attrattività turistica. Il contenitore, un bel contenitore, è fatto, ora è necessario riempierlo e certificati alla mano potremo allestire mostre di alto valore che prima non sarebbero stato possibile concretizzare”.

image_pdfApri PDFimage_printStampa PDF

A cura di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *