Pubblicato il 3 Maggio 2024
Gli psicologi marchigiani incontrano la popolazione in occasione della Fiera di San Ciriaco, l’obiettivo non è valutare un disagio ma puntare i riflettori su come si fa a stare bene. Un’iniziativa resa ancor più necessaria dal fatto che nella nostra regione l’età media di chi manifesta disagio e richiede supporto psicologico, come spiega il consigliere dell’Ordine degli Psicologi delle Marche Aquilino Calce, tende ad abbassarsi: nel post-Covid riguarda infatti moltissimi adolescenti e la fascia di età compresa tra i 20 e i 40 anni.
L’evento dell’OPM si inserisce quest’anno all’interno della fiera. Sabato 4 maggio, infatti, i professionisti saranno presenti con uno stand all’ingresso di piazza Cavour dalle 14 alle 19. In quell’occasione chiunque vorrà potrà “misurare” gratuitamente il proprio livello di benessere attraverso test e sondaggi. “Abbiamo voluto organizzare la seconda edizione del festival della felicità perché crediamo che la popolazione abbia bisogno di un messaggio positivo dalla psicologia- spiega Katia Marilungo, presidente OPM- una psicologia volta al benessere e alla promozione di un corretto stile di vita. La scorsa edizione era stata svolta a Senigallia per una vicinanza alle popolazioni alluvionate”.
“Ringraziamo il Comune per averci supportato in questa iniziativa concedendoci uno spazio all’interno della fiera- sottolinea Aquilino Calce– Spesso andare dallo psicologo è visto ancora come un tabù e questa è un’idea che lentamente stiamo cercando di eliminare. E’ bene che la gente non si avvicini a noi solo quando una situazione è esplosa, ma che lo faccia già dai primi sintomi. Il nostro obiettivo è fare cultura psicologica avvicinandoci alle persone”.
Tra i disagi ricorrenti dei marchigiani, spiega ancora Calce, c’è l’ansia crescente legata al post-Covid o alle diverse emergenze quali terremoto o alluvioni che sono state vissute nella nostra regione. Sempre di più si parla di eco-ansia e di preoccupazione per i cambiamenti climatici. A tutto ciò si aggiungono le difficoltà legate all’ansia da prestazione favorite da modelli sociali e mediatici, soprattutto per i più giovani, che non sono vicini alla realtà quotidiana. Infine, le difficoltà legate alla ricerca di un lavoro stabile o di una casa per favorire l’autonomia personale.




