Pubblicato il 20 Aprile 2023
di Frida Paolella*
Il 20 aprile presso l’Ambasciata di Italia a Washington, alla presenza dell’Ambasciatrice Mariangela Zappia, si è celebrata la “Giornata della Ricerca italiana nel mondo”, data che ricorre il 15 aprile in coincidenza del giorno di nascita di Leonardo da Vinci.

Una partecipazione porta anche le Marche in Ambasciata: Eleonora Tubaldi, tra i relatori dell’evento “Materiali intelligenti per una vita migliore”. Ingegnere aerospaziale, Professoressa al Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Maryland Robotic Center all’Università del Maryland.
E’ marchigiana, di Recanati e conserva un forte legame con la terra d’origine, promuovendo le materie scientifiche tra gli studenti all’estero e, quando si trova a tornare, anche nella nostra terra, che ama tanto e a cui la legano tradizioni e cultura. Porta sempre con sé le poesie di Giacomo Leopardi e ricordi che la accompagnano: sempre con le Marche nel cuore, come lei dice.
Eleonora con il suo gruppo di ricerca svolge studi su materiali biocompatibili, utilizzabili nei settori della meccanica applicata e della cardiologia come le protesi per le arterie.
La sua partecipazione all’incontro consente di accendere i riflettori sul contributo femminile alle materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica) e sull’importanza di incoraggiarne l’interesse. Se c’è bisogno di modelli ai quali ispirarsi, di immagini, percorsi, esempi, ebbene Eleonora è da incontrare per competenza, capacità riconosciute e disponibilità a svolgere tra i giovani attività di divulgazione scientifica e di narrazione del proprio percorso di vita, studio e ricerca.

E’ importante darne evidenza proprio per mettere in luce il contributo femminile al progresso dell’umanità, in ogni campo e in ogni tempo, pur nella scarsa partecipazione che nei secoli passati è stata consentita alle donne.
Dei tempi antichi ben poche figure femminili possono essere ricordate e affidiamo la riflessione alla rappresentazione di Ipazia ne “La Scuola di Atene” di Raffaello, l’unica donna e la sola tra i protagonisti a guardare l’osservatore, immagine evocativa di un messaggio universale sul quale tutti siamo chiamati a riflettere: rendere visibile ciò che spesso è invisibile.
Scopriamo così che modelli di emancipazione come Elena Lucrezia Cornaro Piscopia e Cornelia Fabri sono state incoraggiate e supportate da scienziati marchigiani, rispettivamente dai matematici Carlo Rinaldini e Vito Volterra. Continuando a parlare di questa terra, come non citare Maria Montessori, tre volte candidata al Premio Nobel per la Pace, per arrivare a Marica Branchesi, con il suo contributo alla scoperta delle onde gravitazionali e la pesarese Maria Luisa Righini Bonelli, importante storica della scienza, Luigia Carlucci Aiello pioniera dell’Intelligenza artificiale in Italia.
Molta strada c’è ancora da percorrere, ma esempi e modelli sono fondamentali per far uscire dal cono d’ombra l’altra metà del cielo facendone emergere il contributo allo sviluppo di tutta la società. Ecco l’importanza del percorso di Eleonora Tubaldi e del suo impegno nella divulgazione scientifica.
Nello stesso evento è stato celebrato anche il centenario del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha avuto come primo presidente Vito Volterra, fisico matematico, nato ad Ancona, la cui allieva Cornelia Fabri fu prima donna a laurearsi in matematica all’Università di Pisa, e di fatto contribuì ad aprire una nuova era con l’entrata in campo della scienza di eminenti personalità femminili.
Eleonora, marchigiana nel mondo, percorre la stessa strada, delle donne che aprono una nuova era con la loro attività nelle materie STEM: inclusione e partecipazione di tutti, senza barriere di qualsiasi natura, affinché le giovani ed i giovani possano guardare con fiducia e dare il proprio contributo allo sviluppo, che non è solo crescita economica, ma soprattutto umano e sociale.
*Dipartimento Sviluppo Economico – Regione Marche




1 commento su ““Giornata della Ricerca italiana nel mondo” a Washington. Le Marche in prima fila con la recanatese Eleonora Tubaldi (ingegnere aerospaziale)”
Articolo chiaro e scritto bene. Le eccellenze italiane vanno fatte conoscere sempre.