Pubblicato il 31 Luglio 2022
di Teresa Valiani
“Aiutato dalla tipica musicalità della sua lingua, presenta il personaggio originale del disoccupato veneto richiamando la postura scenica del grande Karl Valentin, con testi di grande simpatia non del tutto scontati e recitati con tempi calibrati”. Con questa motivazione, Mauro Lazzarin (classe ’79) è stato proclamato vincitore della 37ma edizione di “Cabaret Amore Mio”, il Festival Nazionale dell’Umorismo che si conferma evento di punta del cartellone estivo di Grottammare. E, insieme alla targa, il vincitore porta a casa anche un assegno da mille euro e la possibilità di realizzare tre eventi promossi dall’associazione Lido degli Aranci.
Mauro Lazzarin: “Il mio primo concorso”
“È stato il primo concorso a cui ho partecipato – il commento a caldo di Lazzarin -. Sono appassionato di comicità da sempre. Ho frequentato workshop, corsi, scuole di comicità, con professionisti. Ho fatto molti sacrifici, ma sapevo che sarebbero valsi a qualcosa. So che questo è un punto di partenza, ma sono felice di poter dedicare tempo della mia vita a questa mia grande passione. Oggi, riuscire a coltivare le proprie passioni e dedicargli tempo non è facile, soprattutto per chi viene come me dal Veneto, in cui c’è una cultura che prevede che il lavoro sia di un altro tipo”.
È tempo di ricaricare le energie
Se il dictat era “ricaricare le energie”, le due serate del 29 e 30 luglio hanno centrato l’obiettivo. In lotta con il meteo fino all’ultimo minuto, l’appuntamento ha fatto il pieno di pubblico accogliendo turisti e residenti nell’Arena Parco dei Principi.
I sei finalisti in concorso
Una marcia in più nella prima serata, il Festival ha alternato ilarità e riflessioni proponendo temi importanti che hanno scandagliato il concetto di “diversità”: dalla disabilità all’omosessualità, dal razzismo all’inclusione, senza mai perdere il filo dell’ironia. E senza dimenticare i fatti che negli ultimi giorni hanno portato le Marche alla ribalta della cronaca nazionale. Sul palco, in gara con Lazzarin, sono saliti Franceso Porcu, Daniela Carta, Vincenzo Emmanuello, Alessandro Bisonni e Silvia Priscilla Bruni.
Premi alla carriera per Valerio Lundini e Cinzia Leone
Dalla ‘D’ di Domodossola (“ho sempre creduto che in quella città ci fosse un monumento gigante a forma di ‘D'”) dell’atteso e dissacrante Valerio Lundini, al traffico romano e alla commozione dell’impeccabile Cinzia Leone (“Quando vorrò ricordare quello che ho fatto nella mia vita, rileggerò questa motivazione”), entrambi ‘Arancia d’Oro 2022’, due momenti irripetibili del festival.
Gli ospiti e il backstage
La ricarica di energie è passata attraverso la valanga di buonumore firmata Piero Massimo Macchini, Adel, Daniele Gattano, ‘Nduccio e Gianfranco Phino, ospiti e spalla del direttore artistico Stefano Vigilante. “Sarà un Festival politicamente scorretto, corretto da noi” aveva annunciato Vigilante presentando la nuova edizione. Promessa mantenuta.




