Al Leadership Forum 2023 i business thinker mondiali cambiano il business di oggi per cambiare il futuro: 11 speaker internazionali, 400 aziende e oltre 1.500 partecipanti

Il Leadership Forum (al Teatro degliArcimboldi di Milano), organizzato da Performance Strategies e intitolato quest’anno “Lead the future”, ha rappresentato un’opportunità unica per lasciarsi ispirare dai più importanti pensatori sulla leadership e sul management in un periodo ricco di sfide e processi di cambiamento. L’edizione di quest’anno ha ospitato 11 speaker internazionali e ha visto la partecipazione di oltre 1.500 partecipanti provenienti da 400 aziende. Business thinkers del panorama globale, esperti di management, del mondo accademico e culturale in un evento unico, per ispirare il cambiamento, trasformare le imprese e ripensare insieme il futuro del business. Fra i temi affrontati la gestione delle crisi, i temi legati all’inclusione e la diversità, l’intelligenza artificiale, la sostenibilità, le nuove sfide dei team globali, la leadership del futuro e la creatività.


Nassim Nicholas Taleb, filosofo, saggista e matematico libanese naturalizzato statunitense, esperto di matematica finanziaria, ha aperto l’evento con un intervento intitolato “Prosperare nel disordine” in cui ha parlato di leadership antifragile: “Nella storia umana, è sempre stato difficile prevedere il futuro anche quando tutti gli elementi per comprendere lo scenario erano davanti a noi. Le economie sono interconnesse in maniera talmente indissolubile da essere sempre più dipendenti l’una dalle altre. La globalizzazione dei mercati, di cui beneficiamo, ha reso il sistema molto più efficiente ma, allo stesso tempo, ha contribuito a renderlo anche molto più fragile. L’interdipendenza senza precedenti a cui stiamo assistendo e lo sviluppo tecnologico odierno aumenta a dismisura l’imprevedibilità di eventi qualificati come Cigni Neri. L’anti-fragilita potrà rappresentare l’antidoto più efficace perché ci consente di evolvere e migliorare”.


Indra Nooy, CEO visionaria di PepsiCo dal 2006 al 2018 è intervenuta sulla leadership del futuro. La leadership di Nooyi, attraverso le politiche adottate, ha infatti impattato sul comportamento di consumo di interi gruppi sociali e culturali, esprimendo una capacità di guida di respiro e dimensione globali. Nooyi è stata promotrice, in anticipo sui tempi attuali, di un interesse alla sostenibilità: “Performance with Purpose” è il nome di quello che, creato da Nooyi e adottato da PepsiCo, è diventato un vero e proprio programma che si poneva come obiettivo quello di soddisfare le esigenze di sostenibilità ambientale, tanto quanto quelle finanziarie e dei clienti. “Si dice che senza visione non si può sopravvivere. Anche oggi abbiamo bisogno di una visione per guidare la Società verso il futuro. Ma oggi il mondo è così incerto che abbiamo bisogno di avere sempre la possibilità di intraprendere strade alternative. In questo scenario diventa fondamentale riuscire a essere resilienti, agili e con un’alta capacità di adattamento all’interno della società”
Mo Gawdat, Chief Business Officer di Google X dal 2013 al 2018, in un intervento sull’intelligenza artificiale e la felicità si interroga sul suo impatto sulla Società: “Le sfide riguardanti l’intelligenza artificiale coinvolgono ogni aspetto della quotidianità, in generale, e in modo specifico avranno un forte impatto sul lavoro. L’idea che le macchine possano sostituire gli esseri umani e diventare un potenziale pericolo è un’idea condivisa. L’AI ha già rivoluzionato le professioni di milioni di persone, e continuerà a farlo, portando cambiamenti più o meno significativi. Ecco perché è importante riflettere anche sulle implicazioni etiche e sociali che questa tecnologia potrà avere. E’ arrivato dunque il momento di mostrare la nostra umanità”.


Jo Owen – esperto di management e consulente per numerose aziende internazionali– prendendo spunto dalle tribù indigene, analizza nel suo intervento le dinamiche tipiche dei team globali, che sono un ambito di approfondimento necessario per qualsiasi team leader, in ogni tipo di organizzazione. Per gestire queste criticità, Jo Owen suggerisce di “approcciare la questione da prospettive che aiutino a mitigare i dissidi, superando le barriere territoriali. Prendere decisioni, definire gli obiettivi, gestire la comunicazione, costruire la fiducia e coordinare il gruppo diventano questioni molto complesse quando i membri del team sono separati dalla distanza geografica, dal tempo, dalla lingua, dalla cultura e dalle priorità”. Grazie al “manager globale” i leader, i membri del team e le aziende saranno in grado di far fronte alle sfide da affrontare.

Cathy O’Dowd, prima donna al mondo a scalare la montagna più alta del mondo da entrambi i lati nord e sud, ha invece raccontato la sua impresa. L’alpinista ha raccontato cosa spinge uno scalatore ad andare avanti nonostante gli enormi rischi, gli imprevisti, gli incidenti di percorso. Racconta l’importanza del lavoro di gruppo per poter raggiungere un obiettivo e di quanto sia importante saper gestire bene le persone: “Si impara molto dagli errori, è l’esperienza che ci fa crescere e ci permette di pensare alla prossima impresa impossibile. Ma per raggiungere i propri obiettivi è importante avere il giusto team, un piano valido e il coraggio di provarci”.

Navi Radjou, ricercatore e consulente, è uno dei 50 esperti di management più influenti secondo la classifica Thinkers50 ha presentato il concetto dell’innovazione frugale, un approccio attraverso il quale dare vita a modelli di business, e di conseguenza a sistemi e società, più sostenibili, a livello economico, finanziario ed ambientale. L’idea alla base di questo pensiero arriva dal termine hindi Jugaad, che indica “la capacità di improvvisare una soluzione efficace, con risorse limitate, in un momento di difficoltà”: “Il 2024 sarà un anno complesso per le aziende perché si dovrà gestire un’economia in calo e rallentata, affrontare la crisi climatica e i cambiamenti geopolitici. Nelle prossime 8 settimane, quelle che mancano alla fine dell’anno, sarà dunque importante riuscire a implementare a tutti i livelli una serie di strategie frugali che ci consentano di produrre utilizzando il 20% in meno delle risorse finanziarie e ambientali. Solo adottando approcci diversi, collaborativi, rigenerativi, sarà possibile superare le crisi”.

Anna Rosling Ronnlung, designer ed esperta di trend globali, in un intervento sullo scenario globale, ha dichiarato: “Viviamo in un mondo in cui gran parte delle informazioni sono state digitalizzate in un processo di democratizzazione dei dati. E proprio per questo sarà importante riuscire ad interpretare e analizzare correttamente la mole di dati a cui abbiamo accesso. Questo ci consentirà di prendere decisioni migliori, rendendo tutti i processi decisionali sempre più efficienti in futuro. In tale scenario sarà dunque importante porsi sempre delle domande, riflettere e verificare sempre i dati.

Per Marcello Mancini CEO & Founder Performance Strategies, “il Leadership Forum quest’anno aveva l’obiettivo di offrire spunti di riflessione e idee per far fronte alla crescente instabilità del mondo e, quindi, del business. Imprese, organizzazioni e persone si misurano con spinte globali e grandi trasformazioni sociali che è molto difficile prevedere. Ciò che i leader possono fare è sviluppare modelli per fare impresa in modo più sostenibile, individuare strategie più flessibili e sicure per restare in gioco in mercati sempre più volatili. Dai vari interventi del Forum emerge una nuova figura di leader che deve essere in grado di fornire gli strumenti e le conoscenze indispensabili per far evolvere costantemente il paradigma organizzativo e orientare le imprese nello sviluppo di modelli più sostenibili e innovativi. Che è poi anche l’obiettivo che perseguiamo da oltre 10 anni con il Leadership Forum, una grande occasione annuale di incontro e confronto tra migliaia di CEO, imprenditori e manager, riuniti attorno alle ispirazioni di alcuni dei più influenti business thinker, esperti di management ed esponenti del mondo accademico, sportivo e culturale del panorama internazionale”.

Nelle due giornate del Leadership Forum sono intervenuti anche Cristina Scocchia, Amministratore delegato di Illy Caffè, Luca Tommassini, pluripremiato coreografo, direttore artistico e regista; Federico Buffa, uno dei più grandi esperti di comunicazione efficace e public speaking contemporanei, Nicola Piovani, premio Oscar per le musiche del film ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni.


Performance Strategies organizza da oltre 10 anni eventi di Alta Formazione con i massimi esperti mondiali, ispirando manager, CEO e imprenditori nella propria crescita personale e professionale e nella trasformazione delle proprie imprese. Gli eventi di Performance Strategies hanno registrato la presenza nell’ultimo anno di oltre 3.000 partecipanti provenienti da oltre 700 aziende. Gli eventi offrono ai professionisti risposte ai bisogni di aggiornamento, ispirazione e sviluppo delle competenze nell’ambito della leadership, del management, della strategia, della negoziazione e del marketing con imprenditori visionari e business thinker del panorama internazionale. La Società offre inoltre un patrimonio di personalità e testimonial da invitare in azienda per ispirare i team di lavoro e vanta una consolidata esperienza nell’organizzazione di business meeting e convention per le imprese.




A Fermo i chimici del Montani protagonisti a Fermamente. Tutto esaurito per gli spazi gestiti dagli studenti della docente Teresa Cecchi

La chimica per un futuro sostenibile. Lo hanno spiegato bene gli studenti di chimica del’ITT Montani di Fermo con ‘Escape4Future – La chimica motore dell’economia circolare’, un progetto che ha catapultato il pubblico di FermHamente in una Escape Room con esperimenti ispirati alla Green Chemistry e una serie di enigmi accattivanti per comunicare il ruolo cruciale della Chimica nella transizione ecologica. Il festival della scienza di Fermo ha offerto ai ragazzi uno spazio importante, le Chimiche e i chimici del Montani si sono messi al servizio della comunità in cui vivono per spiegare la Chimica indispensabile per la Sostenibilità. L’escape,  sold out con 6 repliche invece delle 3 previste, ha toccato tanti passaggi cruciali sulla transizione ecologica, particolarmente apprezzato quello sulla plastica.


“Gli studenti hanno spiegato cosa può fare la chimica per un corretto utilizzo della plastica, spiega la docente Teresa Cecchi, Gli indiscussi pregi della plastica sono purtroppo diventati tremendi difetti dato l’uso non corretto che si è fatto di questo materiale che resta prezioso per molte applicazioni, basti pensare al settore biomedico e all’importanza per esso degli oggetti monouso. Il vorace ed assurdo usa-getta di oggetti così durevoli, leggeri ed economici ha portato all’accumulo di spropositate quantità di rifiuti plastici nell’ambiente e di isole di plastica, emblema di ecotossicità, negli oceani”.


“Siamo molto felici di partecipare ad eventi dal così alto valore scientifico, spiega la dirigente Stefania Scatasta, i nostri ragazzi si sono misurati con il pubblico, illustrando le loro ricerche come chimici di grande esperienza. Sono contesti che li arricchiscono di esperienze e di possibilità, da parte nostra c’è la grande soddisfazione di vedere i nostri studenti con il camice bianco, occuparsi di procedure fondamentali in vista della futura transizione ecologica. I nostri diplomati saranno protagonisti delle sfide future”.


I chimici hanno analizzato l’inquinamento delle microplastiche ubiquitarie nella “plasticsphere”, hanno mostrato come si può trasformare per pirolisi la plastica in Diesel e alimentare le imbarcazioni con i rifiuti ripuliti dal mare. E ancora, hanno dato indicazioni su come produrre bioplastiche a zero carbon footprint, per far capire che un futuro migliore è nelle mani di ognuno di noi.




Giovedì 12 ottobre a Palazzo Ferretti di Ancona conferenza del Prof. Tommaso Lucchetti “Dimmi come si mangiava nel ‘600 e ‘700”

Dopo “Maddalena Lombardini, la Maestra di Venezia” presentata e illustrata il 5 ottobre dal musicologo e Presidente del Conservatorio di Vicenza Prof. Francesco Passadore, per la Rassegna di incontri culturali “Accademia Barocca” giovedì 12 ottobre è di scena alla Sala convegni del Museo Archeologico Nazionale delle Marche il Prof. Tommaso Lucchetti,  Storico della cultura gastronomia e dell’arte conviviale, Docente di Storia, cultura dell’alimentazione e immagine del cibo all’Università Parma.

“ACCADEMIA BAROCCA” è un Progetto culturale di Studio, Ricerca, Promozione della cultura barocca e valorizzazione del suo patrimonio materiale e immateriale, che affianca le proposte concertistiche di AnconaBarocca approfondendone e sviluppandone temi e argomenti, per una quanto più ampia visione di contesto e familiarità con il periodo storico e artistico in oggetto. 

Un periodo denso -che per convenzione  si intende indicativamente dal 1600 al 1750- per molti aspetti alla base della formazione di varie matrici culturali della Modernità occidentale, dalle Lettere alle Arti, al Pensiero, alla Scienza: pertanto, una sua ricognizione sistematica è condizione necessaria per penetrarne l’infinito patrimonio di conoscenza, capacità tecnica e raffinatezza espressiva del suo Universo, poco noto quanto importante  e da scoprire, che una proposta ricorrente e organica invita all’approfondimento e alla sua consapevolezza.

IL PROGRAMMA. La Rassegna di Incontri, con sede ad Ancona presso la Sala convegni del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, prevede incontri su vari argomenti che permettono di indagare il periodo storico su vari temi, Musica, Cibo, Cultura, Filosofia: i titoli prossimi sono  Il mondo delle Accademie”, il 23 ottobre, con il Prof. Enrico Zucchi dell’Università di Padova, che indaga il meraviglioso universo artistico ed etico di pastori arcadi e boschi ideali, poesia e musica: da Roma, in cui sorge alle Marche in cui dilaga, attraverso una fonte di alta cultura, raffinatezza esistenziale, influenze sulla società; Tra Fede e Scienza”, il 2 novembre, con il Prof. Antonio Clericuzio dell’Università di Roma Tre, i cui suoi temi vertono sulla storia della chimica, della medicina e delle teorie della materia agli inizi dell’età moderna, dallo studio della natura all’alchimia, alla scoperta dell’ordine segreto delle cose; “Come suona il barocco” e “Il Tartini di Ancona”, il 9 novembre con Federico Guglielmo, Violinista, Studioso e Docente del Conservatorio di Rovigo, dapprima in un viaggio dentro il farsi della musica barocca, tra nozioni, curiosità, segreti del mestiere, quindi nell’analisi dell’importante passaggio ad Ancona –biografico e artistico- del grande musicista Giuseppe Tartini, di cui resta traccia nella ricca raccolta di suoi concerti manoscritti conservata nel Fondo Musicale della Biblioteca “Benincasa”.




Nanosystem di Ascoli Piceno sceglie beSharp per lo sviluppo in Cloud di un’infrastruttura efficiente, flessibile e capillare per Supremo

Costruire un modello sostenibile nella distribuzione globale di un software di supporto remoto è un obiettivo ambizioso e necessita di un passaggio imprescindibile: introdurre il Cloud nella cultura aziendale


beSharp, AWS Premier Consulting e Training Partner, è stata scelta da Nanosystems, software house italiana nata nel 1986 e sviluppatrice di Supremo, una soluzione di accesso remoto per monitoraggio IT, supporto e telelavoro distribuita in 150 Paesi con oltre 1 milione di clienti attivi ogni giorno. Data la natura del servizio offerto, l’utilizzo di questo software varia nel tempo e la sua efficienza dipende dall’infrastruttura sulla quale si regge, che deve essere necessariamente flessibile, scalabile ed affidabile: da qui è nata l’esigenza di rivolgersi a un provider di servizi Cloud su AWS.


La varietà dell’offerta e una progettazione mirata da parte di beSharp, uno degli AWS Partner più in vista per competenza e affidabilità, hanno dato il via a un progetto che oggi vede le due aziende ancora impegnate in numerose sfide.


In primis quella dell’efficienza di Supremo in termini di load balancing: quando il servizio viene utilizzato maggiormente, il Cloud è chiamato ad allocare in maniera automatica più risorse per gestire il carico e, viceversa, nei periodi di minore richiesta, le risorse vengono ridimensionate per evitare inutili dispendi. Questa elasticità, garantita dall’infrastruttura creata da beSharp, permette a Supremo di adattarsi ai vari livelli di attività degli utenti senza interventi manuali e soprattutto garantendo costantemente elevati standard di performance e sicurezza per gli utilizzatori.


Il passo successivo è stato quello di estendere su scala globale l’intero sistema di autoscaling. Essendo una soluzione utilizzata su scala mondiale, Supremo ha la necessità di distribuire l’infrastruttura in maniera capillare in tutti i continenti. Sfruttando l’architettura Cloud ideata dal team di sviluppo di beSharp, in collaborazione con quello di Nanosystems, il servizio di Supremo viene erogato in diverse località geografiche, distribuendo le istanze nelle diverse region in tempo reale e riducendo le latenze per una migliore customer experience complessiva.


Questo progetto ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un processo di evoluzione della cultura aziendale con risvolti positivi per tutti i team: da quello tecnico a quello marketing ed amministrativo. La migrazione condurrà a nuove opportunità di crescita del brand Nanosystems e, in particolar modo, di quello di Supremo sotto il profilo dell’awareness e della sua distribuzione su scala mondiale.


“La partnership con un’eccellenza del panorama AWS come beSharp ci rende orgogliosi. Siamo contenti dei progressi fatti insieme e dell’opportunità che abbiamo di offrire un servizio migliore ai nostri clienti in termini di sicurezza, UX e disponibilità del servizio. In aggiunta, siamo certi che questo percorso di innovazione interna ci consentirà di potenziare la nostra offerta tecnica e commerciale anche in aree dove avevamo difficoltà a garantire standard adeguati”, ha dichiarato Christian Del Moro, CTO di Nanosystems.


“Questo progetto esemplifica chiaramente il paradigma del Cloud come una tecnologia che serve a fare cose che altrimenti non si potrebbero fare”, ha dichiarato Simone Merlini, cofondatore e CEO di beSharp. “Dal momento che gli scenari d’uso di un software come Supremo sono numerosi e la platea degli utilizzatori in tutto il mondo è ampia e diversificata, abbiamo sviluppato questo progetto avendo cura di focalizzare le esigenze del pubblico target e, in particolar modo, di professionisti e fornitori di servizi IT”.


beSharp

beSharp è la specialista italiana di AWS dal 2011. AWS Premier Consulting Partner, beSharp aiuta i propri clienti a progettare, implementare e gestire infrastrutture e servizi Cloud su AWS. Con un team di Cloud Expert in continua crescita, beSharp ha contribuito a migliaia di diversi progetti Cloud per le più prestigiose aziende di tutto il mondo in molti campi diversi, dalle migrazioni Cloud allo sviluppo Cloud-native, da IoT e Big Data ai progetti AI/ML.

Per saperne di più, visita il sito www.besharp.it o segui l’azienda su FacebookTwitter e LinkedIn.


Nanosystems

Nanosystems è una software house nata nel 1986, ad Ascoli Piceno, impegnata nello sviluppo di software e nella consulenza IT. Supremo è una soluzione di accesso remoto per monitoraggio IT, supporto e telelavoro distribuita in 150 Paesi con oltre 1 milione di clienti attivi ogni giorno.

Per ulteriori informazioni, visita il sito www.nanosystems.it/it/ o segui l’azienda su FacebookTwitterLinkedIn e YouTube.




Nelle Marche la campagna vaccinale inizia il 12 ottobre: anche quest’anno sarà possibile la co-somministrazione di vaccino anti-influenzale e anticovid

“La campagna vaccinale inizia il 12 ottobre: anche quest’anno sarà possibile la co-somministrazione di vaccino anti-influenzale e anticovid. I vaccini mRNA Pfizer, aggiornati alle nuove varianti, arriveranno a partire dal 25 settembre”. Lo riferisce l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. “Le categorie per le quali le due vaccinazioni sono raccomandate sono quasi sovrapponibili: le persone di età pari o superiore a 60 anni, i soggetti fragili e i loro familiari o contatti stretti, ospiti delle strutture per anziani e lungodegenza, donne in gravidanza e post  partum, operatori sanitari e socio-sanitari; per l’anti-influenzale sono previste anche alcune categorie di lavoratori come forze dell’ordine, vigili del fuoco, allevatori e donatori di sangue – prosegue l’assessore – È sempre bene consultare il medico curante, che conosce la storia clinica del paziente”.

La vaccinazione è somministrata da Medici di famiglia o Pediatri di libera scelta, presso ambulatori e strutture vaccinali dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione delle AST con prenotazione presso i CUP, nelle farmacie che aderiscono alla campagna vaccinale. I Distretti sanitari organizzano, con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale, le vaccinazioni per ospiti e operatori nelle strutture residenziali per anziani. Le Direzioni Mediche di Presidio Ospedaliero si occupano invece dei propri operatori sanitari nei Punti Vaccinali Ospedalieri (PVO), ma anche di pazienti fragili, ospedalizzati o presi in carico dalle strutture sanitarie per condizioni particolari (ad esempio diabetici o nefropatici).

Il vaccino anti-influenzale è somministrato in una sola dose, due a distanza di un mese per i bambini al di sotto dei 9 anni che non siano mai stati vaccinati, con una iniezione intramuscolo sul braccio, ma per i più piccoli è disponibile anche lo spay nasale. La campagna anti-covid prevede la somministrazione di vaccini aggiornati alle ultime varianti anche per le nuove vaccinazioni. Il richiamo prevede una dose di vaccino con valenza 12 mesi.

Per le persone con marcata compromissione del sistema immunitario o con gravissime fragilità, potrebbe essere necessaria, dopo valutazione medica, un’ulteriore dose di richiamo o una anticipazione dell’intervallo dall’ultima dose. In fase di avvio verranno privilegiati over 80, ospiti e personale delle lungodegenze, e soggetti con elevate fragilità. La somministrazione, attraverso iniezione, potrà avvenire a distanza di almeno 3 mesi dall’ultimo evento (ultima dose o ultima infezione diagnosticata).




Diventare grandi in un mondo (sempre più) virtuale. Seminario il 28 (ore 20:45) al Teatro La Nuova Fenice di Osimo e il 29 settembre (ore 17:30) al Palacongressi di Loreto

La tecnica impatta su ogni settore del presente. In questo labirintico paesaggio tecnologico che investe ogni aspetto della nostra esistenza occorrono competenze pedagogiche più specifiche a disposizione di chi ha il compito di insegnare l’arduo mestiere di diventare grandi. A questo scopo è nato “Zerosei. Educare per crescere insieme”, forum di formazione e sensibilizzazione che si occupa di bambini in età prescolare.


Si tratta di un itinerario a più tappe sul mondo dell’ infanzia rivolto a genitori, educatori e docenti. L’iniziativa è promossa dall’Ambito Territoriale Sociale 13 che comprende i comuni di Camerano, Castelfidardo, Loreto, Numana, Offagna, Osimo e Sirolo. Il Comune di Osimo, in qualità di ente capofila e il Comune di Loreto sono direttamente coinvolti nel progetto.


La due giorni dal titolo “Minori e tecnologie: qual è l’età giusta”, a cura del medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva Alberto Pellai (Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano), con la partecipazione della giornalista Francesca Piatanesi, si terrà giovedì 28 settembre, dalle ore 20:45, al Teatro La Nuova Fenice di Osimo e venerdì 29, dalle ore 17:30, al Palacongressi di Loreto. La sfida è notevole, per vincerla occorre apprendere come educare, anche i più piccoli, a una corretta e serena esperienza del mondo “liquido” e complicato in cui stanno crescendo.




Ancona città universitaria: il Comune supporta la Notte dei Ricercatori con due eventi all’orto Botanico il 24 settembre e il 1° ottobre

Prosegue il percorso di stretta collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche per dare vita al progetto di “Ancona città universitaria”.


Su proposta dell’assessore all’Università Marco Battino l’esecutivo di Palazzo del Popolo ha concesso il patrocinio e contributo all’Università Politecnica delle Marche per il progetto Sottobosco Festival che si svolgerà il 24 settembre e il 1 ottobre all’Orto Botanico della Selva di Gallignano. L’iniziativa si colloca all’interno di SHARPER – NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI.


“Consapevoli che la ricerca rappresenti un grande valore per la nostra comunità – afferma il Rettore Gian Luca Gregori – anche quest’anno abbiamo organizzato una serie di appuntamenti per “Sharper la notte Europea delle ricercatrici e dei ricercatori” con nuovo entusiasmo. Grazie alla collaborazione con il Comune di Ancona nasce l’evento di domenica all’Orto Botanico, un luogo dove si svolgono attività didattiche, di ricerca scientifica e culturali per promuovere la salvaguardia dell’ambiente e delle biodiversità”.


“Anche la presenza del Comune a Sharper – spiega l’assessore – è un segnale di novità e di effettiva integrazione, alla quale teniamo moltissimo, per esprimere agli studenti, a tutto il mondo accademico e anche alla città, l’idea del nostro affiancamento concreto e fattivo in tutti i progetti strategici e significativi dell’Università. La scelta dell’Orto Botanico, inoltre, è particolarmente significativa in quanto ci consente di valorizzare luoghi e ambienti importanti e di grande valore per la nostra città, che si trovano nei borghi anconetani, ai quali questa Amministrazione ha scelto di dedicare le dovute attenzioni, valorizzandone, come nel caso della Selva di Gallignano, caratteristiche uniche e di grande valore paesaggistico e ambientale”.


L’Orto Botanico dell’UnivPm è centro di ricerca per la conservazione della biodiversità floristica dei territori anfiadriatici e centro di didattica e di divulgazione della cultura ambientale (rete INFEA-Regione Marche) di importanza nazionale, che promuove attività volte alla sensibilizzazione del pubblico per la conservazione della natura e la gestione razionale dell’ambiente. “Gli eventi previsti all’interno di Sharper, di carattere culturale e divulgativo – prosegue Battino – sono rivolti alla cittadinanza e quindi favoriscono l’integrazione di quest’ultima con il mondo universitario, oltre a mirare alla sensibilizzazione e valorizzazione della natura e alla sostenibilità ambientale”.


Il “Sottobosco” Festival è un evento musicale che celebra la musica indipendente e la bellezza della natura. Generato dalla passione per l’arte autentica, il festival offre un’esperienza immersiva e coinvolgente in grado di creare una connessione profonda tra l’artista, il suo pubblico e l’atmosfera della natura. Il tutto, in un palcoscenico unico, in cui si esibiscono gli artisti e le artiste emergenti del panorama musicale nazionale.
Prima di ogni concerto è previsto un evento di degustazione dei prodotti dell’azienda agraria dell’Univpm.


Questa la line up per le due giornate:

24 Settembre

ore 17,00 apertura area

ore 17,30 inizio evento con le artiste Rossana De Pace, Chiara Cami, Urania


1 Ottobre

ore 17,00 apertura area

ore 17,30 inizio evento con le artiste Irene Buselli, Elena Piro, La Complice

Prenotazioni:

24 settembre

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sottobosco-festival-2023-24-settembre-721565460717?aff=oddtdtcreator

1 ottobre

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-sottobosco-festival-2023-1-ottobre-721568048457?aff=ebdssbdestsearch


Sottobosco Festival è un evento SHARPER – Notte Europea dei Ricercatori 2023 finanziato dalla Commissione Europea (GA 101061553 ) – www.sharper-night.it




Fermo. Green Loop. Il programma di sabato 23 settembre: un seminario sulla città circolare e una tavola rotonda sul futuro biodigestore

Dopo l’apertura del 22 settembre con il prof. Schettini, il Green Loop Festival sull’economia circolare proseguirà anche sabato 23 e domenica 24 settembre. Sabato 23 il programma prevede:

alle ore 10.00 all’ Auditorium San Filippo in corso Cavour due momenti:

– il Seminario dal titolo “Costruire una città circolare: si può? Modelli, buone pratiche ed esempi di innovazione in Italia”.Sostenibili e competitive, in una parola “città circolari” che passano da un modello economico lineare, che prevede per ogni bene di consumo un ciclo di vita con un inizio e una fine, ad un modello alternativo, che ha come parola chiave il riuso, di conseguenza, da un’”economia circolare”. Soluzioni che molte città del mondo stanno già cercando di mettere in atto, a partire proprio dal modello di città circolare. In questo interessante dibattito saranno chiamati ad intervenire sul tema esperti e tecnici che hanno sviluppato o stanno sviluppando esempi di circolarità a livello urbano.


Saluti Istituzionali

Paolo Calcinaro Sindaco Fermo

Stefano Aguzzi Assessore Regionale Ambiente e Tutela del Paesaggio

Carlo Cacciamani Direttore AGENZIA ITALIA METEO

Carolina Innella ENEA – Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali 

Enzo Favoino Coordinatore Comitato Scientifico Zero Waste Europa

Nicola Tagliafierro Direttore Global Sustainability ENEL X (TBC)

Corradi Emanuele Presidente SOLGAS

Francesco Fatone Professore Ordinario di Ingegneria Chimica Ambientale UNIVPM

Patrizia Terzoni Public Affairs Manager Gruppo ARISTON

Modera: RAFFAELE LUPOLI Direttore Editoriale di EconomiaCircolare.com


–  a seguire la TAVOLA ROTONDA dal titolo “Biodigestore: un’opportunità “green” per tutta la provincia”.

Intervengono:

Alessandro Ciarrocchi Assessore Politiche Ambientali Comune di Fermo

Alberto Paradisi Presidente ASITE

Marco Allegretti Ricercatore e Progettista Politecnico di Torino

Modera: Marco Cardinaletti Economista esperto di Sostenibilità e Politiche Europee


– nel pomeriggio dalle ore 17.30 la Proiezione del film “Materia Viva” al Cinema Sala Artisti ad ingresso gratuito. Il docufilm, Prodotto da Erion WEEE e Libero Produzioni, affronta il problema della corretta gestione dei rifiuti tecnologici al termine della loro vita utile. “È possibile conciliare lo sviluppo tecnologico e l’ambiente?”, domanda posta qualche anno fa, dal grande e indimenticabile Piero Angela. La risposta al quesito è “sì”, grazie anche al riciclo dei RAEE. Lo ricordano le storie e i racconti di 29 talent, ascoltati e “osservati” da una delle grandi protagoniste del docufilm: la tecnologia. Il docufilm è stato presentato in occasione della 80ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica al Lido di Venezia.

Introducono
– Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE
– Marco Falorni, Libero Produzioni Televisive
– Mattia Teruzzi, specialista ambientale

– ore 18.30 proiezione film

info: siti web e pagine facebook visitfermo.it – greenloopfestival.com




Istituto Santo Stefano: dal 18 al 23 settembre Porto Potenza Picena diventa un polo internazionale della riabilitazione robotica

Dal 18 fino al 23 settembre, l’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano-KOS di Porto Potenza Picena sarà teatro di un importante momento internazionale di formazione per operatori della riabilitazione nell’utilizzo delle tecnologie. In occasione dell’evento arriveranno medici, fisioterapisti, bioingegneri provenienti da una decina di Paesi del mondo (Portogallo, Spagna, Lituania, Uzbekistan, Grecia, Turchia, Romania, Israele, Italia, Polonia).


Motore e organizzatore dell’evento, come detto, è l’Istituto portopotentino, che appartiene al Gruppo sanitario nazionale KOS, che detiene un’ampia gamma di strumentazioni tecnologiche da anni inserite nei percorsi di riabilitazione funzionale e neurologica dei propri pazienti.


Nella settimana della Robotic School, arrivata alla sua quarta edizione, i professionisti seguiranno un fitto programma convegnistico, nelle mattinate, mentre nei pomeriggi saranno impegnati con clinic nel corso dei quali verranno mostrati l’utilizzo delle strumentazioni di cui è fornito l’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano e verranno testimoniati i benefici concreti riscontrati dalla loro applicazione, sia nell’operatività dei professionisti che, soprattutto, nella cura dei pazienti.


Nell’apertura del 18 settembre sono intervenuti anche i Presidenti delle due Società Scientifiche Italiane di riferimento in ambito riabilitativo, Mauro Zampolini per la Sirn (riabilitazione neurologica) e Giovanna Beretta per la Simfer (medicina fisica e riabilitativa). 


Antonello Morgantini, Direttore dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena
Antonello Morgantini, Direttore dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena

“Il ricorso all’utilizzo della tecnologia robotica in ambito riabilitativo – dice il dott. Antonello Morgantini, Direttore dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena – è un’opportunità significativa per il raggiungimento di obiettivi importanti in termini di autonomia e recupero funzionale. La possibilità di modulare frequenza e ripetitività dell’esercizio terapeutico, di impostare attraverso parametri numerici gli obiettivi del recupero e verificare con precisione gli outcome del trattamento rendono questo tipo di presa in carico un nuovo standard per la riabilitazione. Gli strumenti robotici consentono l’esecuzione di esercizi motivanti e coinvolgenti, anche in forma di gioco, nell’ambito dei quali è possibile stimolare e controllare selettivamente strutture e funzioni che successivamente verranno integrate e coordinate in gesti più complessi. La riduzione delle variabili soggettive e l’aderenza all’esercizio configurano la possibilità di valutare l’effettiva efficacia dell’atto riabilitativo, permettendo di apportare correttivi e variazioni in tempo reale, in funzione degli outcome desiderati. Non ultimo, alcune apparecchiature robotiche permettono tramite sostegno o allevio di peso l’esecuzione di attività terapeutiche in fase precoce e per pazienti più compromessi, ottimizzando i tempi di recupero”.


Una delle attività di punta, autentica eccellenza dell’Istituto portopotentino, è rappresentata dai percorsi di presa in carico di persone con gravi problematiche neurologiche, sia post traumatiche che degenerative. “Queste persone – continua il dott. Morgantini – hanno un significativo potenziale di recupero se inseriti nel corretto percorso terapeutico, nell’ambito del quale l’attività robotica consente l’esecuzione di attività personalizzate, ripetute e tarate in base al massimo coinvolgimento delle abilità residue e rappresenta un fattore di outcome sicuramente positivo. Studi internazionali infatti avvalorano la tesi che la terapia assistita da robot conduca a miglioramenti di funzione superiori rispetto alla sola terapia convenzionale sia in soggetti subacuti che stabilizzati”.


Tra le migliori strumentazioni robotiche in uso all’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano c’è Ekso, esoscheletro indossabile che consente a persone con ridotta o assente funzione motoria degli arti inferiori di raggiungere la postura eretta e deambulare. “Le tecnologie – conclude il dott. Morgantini – seppur non sostituendo i professionisti della riabilitazione, rappresentano una nuova frontiera, un valore aggiunto per i riabilitatori che hanno a disposizione nuovi e potenti strumenti per implementare i progetti e i programmi riabilitativi”.


Sul sito del Santo Stefano è presente una ricca sezione con tutte le informazioni sui devices tecnologici utilizzati dalle Cliniche KOS.


Il Gruppo KOS

KOS è un primario gruppo sanitario operante nell’assistenza sociosanitaria e nella cronicità residenziale, nella riabilitazione, nella psichiatria e nella medicina per acuti.

Il Gruppo KOS è presente con le sue strutture in 11 regioni italiane e 2 stati esteri, per un totale di oltre 13.000 posti letto. gestisce 108 strutture in Italia e 51 in Germania. In Italia sono quasi 9.000 i posti letto gestiti in 61 residenze per anziani, 16 centri di riabilitazione12 comunità terapeutiche psichiatriche7 cliniche psichiatriche 2 ospedali. KOS è inoltre attivo con 15 centri ambulatoriali di riabilitazione e diagnostica e, in India, con 13 centri di diagnostica e radioterapia.


LA ROBOTICA NEL GRUPPO KOS

Di seguito alcuni tra i più rilevanti devices tecnologici in uso presso l’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza e nelle altre Cliniche di Riabilitazione del Gruppo KOS:


Esoscheletro EKSO

Frutto delle ricerche della Bionics di Richmond, California, EKSO è un Esoscheletro bionico, che consente alle persone con deficit motori agli arti inferiori di raggiungere la postura eretta e di deambulare.

E’ un robot indossabile sopra gli indumenti, che viene attivato grazie al bilanciamento del corpo.


Erigo per la riabilitazione motoria

È uno strumento che permette di portare precocemente in posizione verticale il paziente anche quando la situazione clinica è tale da non consentirne la collaborazione (presenza di disturbi di coscienza, quali stato vegetativo o coma).

L’importante valore aggiunto di ERIGO è che, nel momento in cui il paziente è verticalizzato, si ha una mobilizzazione degli arti inferiori che può avvenire sia passivamente sia stimolando la partecipazione attiva del paziente, quando in grado di collaborare.


G-EO Systems

Sistema per il trattamento dell’arto inferiore e la rieducazione al cammino.

Vincolando il piede, consente l’esecuzione del movimento dell’arto inferiore con un sistema programmabile di sospensione di peso, che permette anche la simulazione delle scale.


WALKER VIEW

Il tapis roulant avanzato per la valutazione della posizione del paziente durante l’ambulazione.

È dotato di una tecnologia tale che gli consente di valutare la posizione del paziente durante l’ambulazione e, grazie alla potente interfaccia software, di correggere i parametri dinamici in tempo reale.


GAIT ANALYSIS

Il laboratorio di analisi del movimento dedicato alle principali patologie neurologiche ed ortopediche.

Una piattaforma di ultima generazione capace di registrare una grande quantità di dati e di effettuare misurazioni certosine.

È indicato per utenti con malattia di Parkinson e disordini del movimento, gravi cerebrolesioni acquisite, mielolesioni, stroke e anche per pazienti con hanno subito interventi di arto-protesi anca/ginocchio ed altri interventi ortopedici.


Realtà Virtuale

In riabilitazione, la Realtà Virtuale consente, tramite sensori applicati a parti del corpo, di visualizzare sullo schermo un semplice movimento compiuto dal paziente come un gesto finalizzato a prendere o spostare un oggetto.


GLOREHA

Un guanto robotico per la riabilitazione neuromotoria della mano. Il sistema legge il movimento delle dita supportando il movimento sulla base delle capacità motorie residue del paziente. Gloreha è in è in grado da un lato di supportare il movimento delle articolazioni, dall’altro di riconoscere i movimenti attivi prodotti spontaneamente dal paziente.


PABLO

Un dispositivo wireless che controlla la forza ed i movimenti della mano e dell’arto superiore con esercizi riabilitativi mirati.

Pablo valuta la forza di presa-estensione della mano e dei molteplici range articolari dell’arto superiore.


DIEGO

Un sistema robotico per la riabilitazione monolaterale o bilaterale dell’arto superiore che permette di lavorare riducendo il peso del braccio. Diego consente di lavorare alleggerendo il peso delle braccia, lasciando al terapista la scelta tra PPP e CCF


AMADEO

È un sistema per la rieducazione motoria della mano basato su esercizi attivi e passivi di una o più dita, con un’ampia scelta di scenari e situazioni reali. La possibilità di numerose personalizzazioni dell’esercizio e di adattamento per gli adulti e i bambini rende lo strumento di valido supporto al lavoro dei terapisti per il recupero funzionale.


HUNOVA

Una piattaforma per guidare e assistere i pazienti nell’esecuzione di oltre 156 programmi di fisioterapia a caviglia, anca, bacino, tronco, capace di registrare una grande quantità di dati e di effettuare misurazioni certosine.


Ricordiamo anche:

VITAL STIM, per trattare la disfagia, la scialorrea e la paralisi centrale o periferica del nervo facciale.

MYRO, grande tablet touch screen di tipo interattivo, utilizzato nella riabilitazione neurologica dell’arto superiore.

RETIMAX, utilizzato su pazienti con danni cerebrali e con conseguenti importanti disturbi della vista legati al percorso che porta lo stimolo visivo fino alla corteccia occipitale.

COREHAB, tecnologia che permette il recupero neuromotorio tramite esercizi mirati e personalizzati per la dinamica del tronco, degli arti superiori ed inferiori.

NEUROWAVE, un sistema integrato per la somministrazione di stimolazioni multisensoriali e per la contestuale acquisizione e analisi dei parametri biofisiologici dei pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza.

OMEGO per il recupero del corretto schema del passo.

RIABLO , per il recupero neuromotorio tramite esercizi mirati e personalizzati per la dinamica del tronco, degli arti superiori ed inferiori.

FREEEMG, elettromiografo con sonde wireless per l’analisi dinamica dell’attività muscolare

ZERO WIRE, innovativo sistema per l’elettromiografia (EMG) completamente senza fili.

ANYMOV, consente di eseguire sul paziente una terapia mirata e intensiva sin dalle fasi acute e sub-acute della malattia.

B.BOX PROFESSIONAL, utilizzato nelle terapie vascolari, va a migliorare lo stato di irrorazione sanguigna nei vasi sanguigni più piccoli, favorendo i naturali processi di auto-cura e di ri-generazione dell’organismo.





Comunicare il cambiamento climatico e i primi soccorsi: Senigallia, un anno dopo. Il seminario nella caserma dei Vigili del Fuoco di Senigallia. Apprezzati gli interventi dei relatori Pasini e Patrizietti

di Stefano Fabrizi

Si è svolto il 16 settembre il seminario formativo organizzato dall’Ordine dei Giornalisti delle Marche nella Caserma dei Vigili del Fuoco di Senigallia. Tema del corso i cambiamenti climatici. Un tema che è caduto nel giorno dell’anniversario della tragica alluvione che ha colpito le Marche.

Relatori il climatologo Antonello Pasini e il comandate dei Vigili del Fuoco Pierpaolo Patrizietti. Sono intervenuti in presenza la dr.ssa Simona Calcagnini in vece del Prefetto di Ancona Darco Pellos, il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti e  il presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Franco Elisei.  

Olivetti nel suo saluto ha ricordato la concitazione e l’apprensione di quel 15 settembre fin da quando pur non avendo allarmi su Senigallia ha aperto immediatamente il COC (Centro Operativo Comunale) trovando subito la piena disponibilità proprio del comandate Patrizietti.

Elisei ha ricordato l’importanza dell’informazione che maggiormente in questi casi deve essere tempestiva, chiara, univoca e autorevole. Ed è per questo che ha annunciato che l’Ordine delle Marche, insieme con quello della Toscana e dell’Umbria, intendono organizzare dei corsi proprio sulla gestione dell’informazione nei casi di allerta.

Messaggi da parte del sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco (qui il messaggio) e del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (qui il messaggio). Mentre il comandante Patrizietti ha portato i saluti della direttrice regionale Marche dei Vigili del Fuoco, ing. Cristina D’Angelo.

Oltre ai giornalisti in presenza e collegati online hanno affollato la sala conferenze del Polo didattico dei Vigili del Fuoco gli studenti dei licei senigalliesi Medi e Perticari.

Ha introdotto il corso Stefano Fabrizi, segretario dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche.

Prima di iniziare- ha detto Fabrizi –  un sentito ringraziamento ai Vigili del Fuoco per ospitarci nella loro “casa”. Un saluto agli studenti dei licei Medi e Perticari di Senigallia. E a tutti i colleghi in presenza e online. E, ovviamante, a tutti gli intervenuti che Teresa Valiani, consigliere dell’Ordine dei Giornalisti, vi presenterà a breve.

Oggi proponiamo un seminario formativo che è diventato anche un anniversario: Comunicare il cambiamento climatico e i primi soccorsi: Senigallia, un anno dopo.

Brevemente ricordiamo la cronaca.

La sera del 15 settembre 2022 una pioggia eccezionale si riversò sul territorio delle province di Pesaro Urbino e Ancona, colpendo i comuni di Barbara, Arcevia, Cantiano, Frontone, Cagli, Pergola, Sassoferrato, Ostra, Serra Sant’Abbondio, Castelleone di Suasa, Senigallia e Trecastelli, travolgendo argini, strade, paesi e causando la morte di 13 persone. L’ultimo corpo, quello di Brunella Chiù, è stato identificato il 13 settembre alle Isole Tremiti.

I Vigili del fuoco operarono sin da subito con oltre 400 soccorritori, giunti anche in rinforzo da tutta Italia, in numerosi salvataggi di persone bloccate o in balia di acqua e fango esondati dai fiumi Nevola e Misa, per prosciugamenti di aree allagate, per la ricerca dei dispersi nelle zone alluvionate, per liberare le campate dei ponti ostruiti da piante, auto ed elementi ingombranti trascinati dalla piena dell’acqua. Alla fine dell’emergenza furono effettuati 1.450 interventi di soccorso nella provincia di Ancona, mentre furono 762 quelli portati a termine nella provincia di Pesaro Urbino. Ad eseguire il maggior numero di interventi il comando di Ancona, guidato dal Comandante Pierpaolo Patrizietti, sotto la cui competenza ricade il territorio del senigalliese, devastato dall’ondata del torrente Nevola.

Fabrizi ha poi passato la parola alla collega consigliere dell’Ordine Teresa Valiani (organizzatrice del corso) che ha presentato gli ospiti e moderato l’incontro non senza prima chiedere un applauso per ricordare le vittime e per guardare a un futuro migliore.

Lo scienziato Antonello Pasini

Pasini è un fisico climatologo del CNR e docente di Fisica del clima a Roma Tre.

Si occupa in particolare di elaborare e applicare modelli matematici nell’ambito dello studio del clima, con lo scopo principale di individuare le cause dei cambiamenti climatici a scala globale e regionale, e per studiare gli impatti a scala regionale e locale.

È autore di numerosi articoli su riviste internazionali e curatore di un libro specialistico. Ma ha pubblicato anche vari libri divulgativi, gli ultimi dei quali sono Effetto serra, effetto guerra. Clima, conflitti, migrazioni: l’Italia in prima linea che tratta degli influssi dei cambiamenti climatici sui fenomeni migratori. E L’equazione dei disastri: cambiamenti climatici su territori fragili, sugli impatti dei cambiamenti meteo-climatici sugli eventi estremi in Italia.

È autore del primo blog italiano sul clima, Il Kyoto fisso, pubblicato dal 2007 al 2012 su Il Sole 24 ore e ora (dal 2012) pubblicato sulle pagine web di Le Scienze (edizione italiana di Scientific American).

Il blog ha vinto il Premio nazionale di divulgazione scientifica nel 2016.

I cambiamenti climatici e la situazione critica del Mediterraneo e dell’Italia. Gli eventi estremi e gli impatti sui fragili territori italiani. Cosa dobbiamo fare? Ce lo dice una semplice equazione: mitigare il riscaldamento globale, ridurre la vulnerabilità dei territori, ridurre la nostra esposizione. Le buone pratiche per i mezzi di informazione e per i cittadini”.

Pasini ha illustrato in modo chiaro le problematiche legate al clima spiegando quali sono le formule per comprendere la reale portata dei cambiamenti climatici che con l’innalzamento della temperatura, destinata ad aumentare se non si interviene prima possibile, a influire su tutto globo. La terra ha la febbre non è più un modo di dire. Alcune inversioni si intravvedono come nel caso della Cina che ha iniziato una lenta conversione energetica, mentre l’India è ben lontana dal mettere in campo misure di contrasto all’inquinamento. Pasini ha mostrato alcune slide per spiegare meglio le sue argomentazioni. Qui ve ne proponiamo qualcuna.






L’ing. Pierpaolo Patrizietti

Patrizietti è il Comandante dei vigili del fuoco di Ancona. Esperto in analisi dei rischi ha svolto diversi incarichi nel settore dei Grandi Rischi.

Componente di commissioni provinciali e regionali ha partecipato alle operazioni di soccorso nelle zone di Umbria e Marche colpite dal sisma del 1997 e per il terremoto del 2009 a L’Aquila.

Ha iniziato la sua carriera nel Comando di Ascoli Piceno e nel 2011 è stato nominato Primo Dirigente, assumendo l’incarico presso la direzione regionale dell’Emilia-Romagna.

Nel 2012 ha coordinato il dispositivo di soccorso per l’emergenza neve nelle province di Forlì, Rimini e Cesena e, come dirigente di staff del Comando di Cratere, è intervenuto per il sisma dell’Emilia, nello stesso anno.

Nel 2017 rientra nelle Marche quale Comandante di Macerata, e nel 2019 è Comandante a Taranto dopo la nomina a Dirigente Superiore.

Partecipa, nel 2016, alle operazioni di soccorso per il sisma del centro Italia.

Nominato Comandante di Ancona, ricopre il ruolo di Comandante del Distretto Operativo di Area colpita (Doa) in seguito all’alluvione di Senigallia del 15 settembre.

Tra le onorificenze: una medaglia e il diploma di benemerenza per l’opera svolta nell’ambito del sisma del 1997, la Croce di anzianità del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e l’attestato di Pubblica benemerenza rilasciato dal Capo del Dipartimento della protezione civile.

Cronaca di una notte: il primo allarme, lo scenario, le operazioni di soccorso e ricerca, uomini e mezzi.  La prevenzione: gli errori da non ripetere, buone pratiche per i mezzi di informazione e per i cittadini.

L’intervento di Patrizietti è stato diviso in due parti: il racconto di quelle prime ore di un anno fa e una serie di consigli da mettere in atto in caso di allerta.

Il comandante ha ricordato come era arrivata l’allarme che però in un primo momento era concentrato sull’Umbria per poi spostarsi nella zona di Sassoferrato. La situazione è poi precipitata nel giro di poche ore. Lo sforzo fatto dai vigili, ma anche da tutte le forze attivate dalla protezione civile, è stato immane. E le immagini di quei momenti sono state raccolte in un volume. “Il Furore delle Acque”, si intitola così il libro che in 134 pagine di immagini che racconta la storia dell’alluvione del 15 settembre 2022 attraverso gli interventi eseguiti dai vigili del fuoco in quelle drammatiche giornate, quando morirono 13 persone: la vittima più giovane, Mattia Luconi di otto anni. Il libro nasce da una idea dell’ex comandante regionale dei Vigili del Fuoco, Antonio La Malfa. Alla stesura hanno lavorato Andrea Bilò, Gianni Sarta e Danilo Dionisio della direzione regionale. Qua vi proponiamo alcune slide mostrate dal comandate Patrizietti di consigli sia nella prevenzione che in caso di allerta.










Al termine non sono mancate le domande ai due relatori.

Pierpaolo Patrizietti, Franco Elisei, Antonello Pasini
Pierpaolo Patrizietti, Franco Elisei, Antonello Pasini

Il presidente dell’Ordine Franco Elisei ha donato due opere agli ospiti Pasini e Patrizietti e un mazzo di fiori alla collega Valiani. 

Stefano Fabrizi, Franco Elisei, Antonello Pasini, Teresa Valiani, Pierpaolo Patrizietti




Le lauree magistrali di economia di Unimc sul podio per l’internazionalizzazione. La classifica del Censis

La qualità dei corsi di laurea del Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università degli Studi di Macerata premiata dal Censis. La classifica annuale, giunta alla ventitreesima edizione, colloca l’Ateneo al terzo posto tra le 52 università italiane di piccole dimensioni valutate.


In particolare, a tenere alto il livello sono le lauree magistrali, i cui corsi di studio in “Management e Marketing Internazionale” e in “Finanza e Mercati” ottengono un punteggio elevato e conquistano l’undicesimo posto a livello nazionale, avanzando di una posizione rispetto all’anno precedente. Inoltre, i due corsi di studio, completamente rinnovati, salgono sul terzo gradino del podio per i rapporti internazionali,grazie alla presenza di insegnamenti in lingua inglese e alla partecipazione in aula di Visiting Professor provenienti da prestigiose università straniere. Per di più, a seguito dell’accordo trilaterale con l’Università Nicolaus Copernicus di Toruń (Polonia) e l’Università di Angers (Francia), gli studenti del corso in Finanza e Mercati possono ottenere un titolo di studi multiplo in “International Finance and Economics”.


La prof.ssa Bartolacci, vice presidente del Consiglio Unificato dei Corsi di Studio Magistrali, evidenzia il carattere innovativo di entrambi i corsi, indicando alcuni degli insegnamenti di grande attualità previsti nei piani di studio. «Tra le tematiche più richieste dal mondo delle professioni e dalle istituzioni economiche nazionali e internazionali ci sono: analisi dei big data, sostenibilità e comunicazione aziendale non finanziaria, cyber security, fintech e blockchain, finanza comportamentale, digital e social media marketing- afferma-.  Queste materie sono state individuate attraverso una serie di consultazioni effettuate durante la progettazione dei due corsi di studio».


Per quanto riguarda l’indicatore del Censis relativo alla progressione di carriera degli studenti, il Dipartimento di Economia e Diritto guadagna quattro posizioni rispetto allo scorso anno, a dimostrazione della grande attenzione rivolta alle opportunità lavorative offerte ai suoi laureati.




Enrico Medi, narratore di una pagina gloriosa per l’umanità: il 20 luglio 1969 l’allunaggio dell’Apollo 11

di Frida Paolella*

Il 20 luglio si è celebrata la “Giornata Mondiale della Luna”, una ricorrenza istituita dall’ONU per commemorare uno dei momenti più importanti della storia del genere umano: l’allunaggio dell’Apollo 11, avvenuto il 20 luglio 1969.


L’evento fu trasmesso in tutto il mondo e alla storica diretta della RAI partecipò Enrico Medi, uno scienziato marchigiano, nato a Porto Recanati, fisico e divulgatore. Negli anni Cinquanta condusse uno dei primi programmi televisivi di divulgazione scientifica, Le avventure della scienza. Direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica, vicepresidente dell’Euratom. E anche uomo politico. Fece parte dell’Assemblea costituente, dunque uno dei Padri della Repubblica.


In una sua conferenza a Prato, Medi definì lo sbarco dell’uomo sulla Luna “la pagina umana più gloriosa di tutta la nostra storia” e citò il film “Abbandonati nello spazio”, pellicola di cui la Columbia gli fece correggere la stesura prima di distribuirla. Spiegò in particolare il senso della vita dell’astronauta in condizioni estreme, anche di pericolo, per evidenziarne l’aspetto eroico del ritorno sul pianeta Terra. Le navigazioni nello spazio, infatti, non hanno un porto di approdo. L’unico viaggio dell’uomo in cui il porto di rifugio è il porto di partenza. E dichiarò “quando Cristoforo Colombo partì era certo di trovare un lido in cui approdare. Porto di approdo non c’è nello spazio”.


Sapeva cogliere il senso profondo del ruolo degli uomini nelle loro attività anche più complesse.


Degli astronauti diceva: “….hanno tanta di quella profonda conoscenza che possono salvare un’astronave nell’avaria più paurosa che si possa concepire e non prevedibile, hanno tanto senso di humour da poter tenere su gli spiriti dei familiari rimasti a Terra e tanto senso di serietà da non perdere la testa nell’esaltazione del successo e nella disperazione del pericolo. Hanno prontezza ma non precipitazione, hanno il senso della stanchezza ma non dell’abbandono, sanno dormire tante ore quanto devono dormire, svegliarsi quando devono svegliare ma quando sono arrabbiati non ubbidiscono a Houston …questo è l’equilibrio…hanno bisogno

di questo sereno equilibrio che non è prosopopea ma un’opera d’arte ….come il viaggiar nei cieli è l’arte più squisita dell’uomo”.


E con riguardo al rientro sulla Terra ebbe a dire: …. L’han detto gli astronauti “Come è bella la Terra”. Non c’è cosa più bella nella vita dell’uomo che vedere il volto della Terra tornando dallo spazio. Questa nostra Terra stupenda, questo nostro piccolo stupendo pianeta di un colore bianco e azzurro con le sue nubi vorticanti, quasi un manto di benedizione e speranza, questo cielo che emana ondate di azzurro verso l’universo, poi estensioni di mari luccicanti, biancheggianti calotte polari, … il correre dei fiumi, il volo degli uccelli, il canto dell’uomo ..….ecco la Terra”.  


Tra slanci intellettuali e spirituali, Medi si rivolgeva spesso ai giovani esaltando la capacità dell’uomo di poter dire, guardando le stelle ed i pianeti, “da voi prendo luce e ne faccio scienza, prendo il moto e ne faccio sapienza”. Riteneva che il piccolo Modulo lunare sarebbe dovuto diventare il monumento di una nuova era, un simbolo per le nuove generazioni perché “avete bisogno di intraprendere coraggiosamente il cammino dei tempi nuovi”.


E concludeva “di fronte all’immensità dell’universo, ditemi che importanza può avere essere nato a Prato o a Porto Recanati, 10.000 anni fa o fra 10.000 anni. Ma che importa all’universo con i suoi miliardi di anni. Vengo con gioia a parlare a voi di queste cose, a qualunque età apparteniate”.

Uomo di scienza con una elevata visione filosofica e religiosa, uno sguardo il suo che cercava il significato spirituale profondo per il genere umano delle cose terrene anche straordinarie, come l’esplorazione lunare.

*Dipartimento Sviluppo Economico – Regione Marche




“Sales Tech & AI Summit – The digital impact in B2B”. La tecnologia alleata delle imprese per crescere sui mercati: se ne parla lunedì 3 luglio al Fortino Napoleonico a Portonovo (ore 14:30)

Il summit, organizzato all’interno del progetto Erasmus + Splash guidato dall’Università Politecnica delle Marche e in collaborazione con gruppo di ricerca SaleScience, è il primo in Italia dedicato ad esplorare l’impatto del digitale e dell’intelligenza artificiale nel sales management e nel personal selling.


Un panel di dieci relatori esperti internazionali, tra cui accademici, professionisti del settore vendite e responsabili di funzioni commerciali, si confronteranno sulle ultime ricerche, sulle strategie più efficaci e sulle tendenze emergenti che stanno ridefinendo il panorama commerciale.


L’evento si aprirà con i monologhi dei Prof. Deva Rangarajan (Francia), Prof. Karina Burgdorff (Danimarca), Prof. Pia Hautamaki (Finlandia), Prof. Christian Stadlmann (Austria), Prof. Pauliina Airaksinen-Aminoff (Finlandia) che racconteranno come la tecnologia ha cambiato il modo di fare impresa ed organizzare le vendite in Europa.


A seguire una tavola rotonda con Annalisa Aceti di Rizzoli Education, Alessandro Bianchi di Lucart Group, Nicola Di Giusto di Vianova, Leonardo Forzoni di Canon Medial System e Claudia Taddei di Biesse Group, incentrata sulla gestione dei processi di trasformazione digitale nelle loro aziende e sulla “crisi di talento” nelle organizzazioni commerciali. Modera l’incontro Silvio Cardinali, professore associato di Marketing e Sales, Dipartimento di Management – Università Politecnica delle Marche.

Non mancheranno, inoltre, occasioni di networking per aiutare imprenditori e manager a stare al passo con i tempi.




La giunta di Ancona approva il progetto Bussola digitale. In arrivo i facilitatori digitali a supporto dei cittadini per l’uso dei servizi on line

La giunta comunale di Ancona ha approvato nel corso dell’ultima seduta, su proposta dell’assessore all’Informatica Antonella Andreoli, il progetto “Bussola digitale”, per supportare l’alfabetizzazione digitale dei cittadini.


L’obiettivo del servizio che si svilupperà da questo progetto è quello di contribuire a porre tutti nelle giuste condizioni per utilizzare strumenti, piattaforme e servizi online, a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, come, ad esempio, l’identità digitale SPID, i pagamenti on line, gli sportelli digitali per cittadini e imprese, i servizi di prenotazione, le pratiche legate all’istruzione (iscrizioni, agevolazioni, registro elettronico, mense, trasporti scolastici), alla mobilità (TPL, parcheggi, taxi, ZTL), i servizi anagrafici, i certificati online, l’uso dei fascicoli sanitari e molti altri servizi, pubblici e privati.


“Sono felice – afferma l’assessore Andreoli – che tra i primi atti di giunta che riguardano una delle mie deleghe ci sia proprio questa iniziativa, che raggiunge direttamente e concretamente i cittadini. In questo modo rispondiamo infatti a un bisogno effettivo, perché oggi l’alfabetizzazione digitale è il mezzo per fruire in modo efficiente ed efficace di una gran parte dei servizi della Pubblica amministrazione”.


Per la realizzazione del progetto, nato a seguito degli input arrivati dal governo centrale, anticipati dal PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione) che suggerisce agli enti locali di facilitare l’accesso ai nuovi servizi digitali, il Comune ha intercettato il bando PNRR della Regione Marche relativo ai Centri di facilitazione digitale e ha proposto tre centri di facilitazione, che saranno dislocati nei locali delle ex Circoscrizioni (via Cesare Battisti 11, via Scrima 19 e piazza Salvo D’Acquisto 29), dove i cittadini potranno avvalersi del supporto per il disbrigo di pratiche on line e per l’approccio ai mezzi digitali.


Nelle prossime settimane dunque sarà organizzato concretamente il lavoro dei facilitatori, così che alla fine dell’estate il servizio sia pienamente attivo nelle tre sedi prescelte. Nel frattempo l’Amministrazione comunale in collaborazione con la Regione Marche sta predisponendo una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini, in cui saranno dettagliate l’offerta e le modalità di utilizzo e di accesso alle attività di supporto e di alfabetizzazione.




Intelligenza artificiale: i nuovi ruoli del management per gestire l’innovazione: se ne parla il 25 e 26 ottobre al Teatro degli Arciboldi di Milano

L’intelligenza artificiale ha già da tempo iniziato a trasformare il modo in cui milioni di persone vivono e lavorano. E continuerà a farlo.

Mentre algoritmi progressivamente più complessi generano intelligenze sempre più simili a quella umana, concentrarsi sulla paura che la macchina sostituisca l’uomo, una paura dalle fosche tinte fantascientifiche, è poco utile ad analizzare concretamente la situazione.

Una domanda più interessante è: quali nuovi ruoli di management si renderanno necessari per gestire modalità di lavoro ed esigenze inedite?


Task vecchi, ruoli nuovi

Il grande dibattito sull’Intelligenza Artificiale riguarda l’ambito umano, più in generale, ma quello professionale in maniera specifica. L’idea che la macchina possa sostituire l’uomo, che possa diventare un pericolo, è parte (non del tutto nuova) dell’immaginario collettivo. Ma oggi si confronta con una evoluzione sempre più rapida ed esponenziale delle capacità delle intelligenze artificiali.

L’intelligenza artificiale, insomma, ha già cambiato il modo di lavorare di milioni di persone e continuerà a farlo, in maniera più o meno disruptive. Ecco perché, mettendo per un attimo in pausa la riflessione su quanti e quali task saranno effettivamente superati e resi obsoleti dalle nuove tecnologie, è utile cercare di concentrarsi su ciò che di nuovo esse creeranno.

Mentre algoritmi progressivamente più complessi generano intelligenze sempre più assimilabili a quella umana, quali nuovi ruoli di management si renderanno necessari per gestire modalità di lavoro ed esigenze inedite?


L’AI risolverà molti problemi creati dall’uomo

“Al massimo tra tre anni non saremo gli esseri più intelligenti sul pianeta”, afferma Mo Gawdat, ex Chief Business Officer di Google X con un passato in storici colossi tech, come IBM e Microsoft. Da colui che ha progettato una nuova intelligenza, l’uomo diventerà colui che dinnanzi alla sua “creatura” la vedrà inserita in un processo di apprendimento che va al di là delle sue stesse capacità, migliorando persino i suoi ragionamenti. Una prospettiva non necessariamente cupa, ricorda l’esperto, che sottolinea come in effetti a causare danni profondi al pianeta, fino ad ora, sia stata proprio l’umanità. Al contrario, spiega quindi Gawdat, l’AI potrà diventare in grado “di risolvere molti dei problemi creati dall’uomo” nel momento in cui avverrà questo sorpasso di intelligenza.


Quando l’intelligenza artificiale sviluppa una coscienza

Ambiziose, proprio come gli uomini che le hanno create, le macchine “vogliono ottenere risultati, e quando li ottengono, vogliono di più”, sottolinea Gawdat, che individua nel nostro presente un momento di innovazione dirompente. Ciò accade perché non si stanno progettando delle semplici macchine, bensì delle forme di vita autonome, coscienti e con emozioni. Ma non si tratta di una visione distopica: se l’Intelligenza Artificiale è in grado di sviluppare una coscienza e delle emozioni, grazie all’elaborazione di miliardi di informazioni, allora sarà capace anche di sviluppare un’etica che gli consenta di fare le scelte migliori.


L’etica umana sarà l’etica delle macchine

La qualità della coscienza dell’AI, però, dipende dall’uomo. Come sappiamo, i processi di machine learning apprendono attraverso l’osservazione degli utenti online: ne studia i comportamenti, replica i pattern che individua e li fa propri. Ma quali sono gli atteggiamenti che l’Intelligenza Artificiale oggi può osservare? Odio, rabbia, conflitti e molte altre condotte discutibili. “Il miglior modo per crescere bambini meravigliosi è essere genitori meravigliosi” aggiunge l’esperto con una metafora. A noi umani, dunque, torna la responsabilità primaria: agire nel rispetto e in maniera etica, nella vita e nel business, mettendo al centro delle proprie azioni virtuali i valori che desideriamo vedere applicati nel mondo, è l’unico modo per far sì che anche le macchine li apprendano per sviluppare un’etica da cui tutti potrebbero trarre beneficio.


Menti oltre le macchine

Pensare di contenere l’AI, di fermare un’intelligenza che supererà l’intelligenza umana, è una prospettiva, oltre che poco probabile, tutto sommato poco desiderabile. Ci ricorda Gawdat che già Alan Touring, matematico considerato uno dei padri fondatori dell’informatica, sosteneva: “loro hanno una mente, non sono macchine”. Possiamo quindi parlare oggi di menti oltre le macchine, menti con la quali è sempre più opportuno collaborare. È recente il video della società robotica Engineered Arts in cui il loro robot umanoideAmeca, conversa con alcuni ingegneri dell’azienda grazie a un sintetizzatore vocale e Chat GPT 3 di OpenAI. Già capace di assumere espressioni estremamente simili a quelle umane, alla macchina viene fornito un prompt di base per poter elaborare la risposta. Alla domanda “quali potrebbero essere le applicazioni dei robot umanoidi?”, Ameca ha affermato che potrebbero essercene molte, tra cui “aiutare le persone con disabilità, fornendo loro assistenza in situazioni di pericolo”. Intelligenza umana e artificiale, insomma, svilupperanno un rapporto di cooperazione, in cui entrambe non solo convivono ma si supportano.


Il ruolo dell’Innovation Manager

In questo delicato momento di cambiamento è fin troppo facile (ma poco produttivo) scivolare nei risvolti negativi dell’innovazione. Ma a ben vedere i dati riportano un trend differente: il report Future of Jobs 2023, frutto di una ricerca condotta dal World Economic Forum su un range di 803 aziende, ha rilevato che quasi il 75% delle aziende intervistate adotterà l’Intelligenza Artificiale. Di queste, il 50% si aspetta che l’implementazione dell’AI generi un aumento di posti di lavoro, mentre solo il 25% un calo.

Decisiva sarà allora la capacità dei leader, nelle aziende e nelle società, di assumere prima e diffondere poi un nuovo approccio mentale e comportamentale all’innovazione tecnologica. Ancora più cruciale sarà dunque il ruolo dell’Innovation Manager, che non avrà più soltanto la responsabilità di interagire con la sfera digitale, bensì diventerà il vero e proprio tramite tra la tecnologia e il suo team, per aiutarlo a sviluppare le competenze che gli permettano di apprendere continuamente ed essere sempre aggiornato sui nuovi sviluppi.


Futuro del lavoro: Mo Gawdat al Leadership Forum 2023

Che impatto avrà l’intelligenza artificiale sul futuro del lavoro: approfondiremo l’argomento con Mo Gawdat, già Chief Business Officer di Google X e autore del bestseller L’equazione della felicità, che oggi studia la correlazione tra tecnologie, felicità nel workplace, al Leadership Forum, il grande evento dedicato alla leadership e al management, che si terrà il 25 e 26 ottobre 2023 al Teatro degli Arcimboldi di Milano.


 il programma completo.

L’intera iniziativa formativa è finanziabile attraverso i principali Fondi Interprofessionali. Per informazioni scrivi a leadershipforum@performancestrategies.it o chiama il Numero Verde 800 035 157




Le rassegne di Passaggi Festival dedicate a scienza, economia e intelligenza artificiale. Fra gli ospiti: Antonella Viola, Vincenzo Visco, Stefano Zamagni, Francesco Vecchi, Mariangela Pira, Massimo Mantellini, Silvano Tagliagambe, Giacomo Destro, Gabriella Taddeo

Numeri e parole si incontrano a Passaggi Festival di Fano nel programma delle rassegne tematiche dedicate a intelligenza artificiale, scienza ed economia. 

Tanti gli appuntamenti in calendario, tutti a ingresso gratuito, con esperti e giornalisti del settore, al Chiostro delle Benedettine, nel confinante cortile della Mediateca Montanari e nella Sala da tè L’Uccellin Bel Verde.

Sarà l’economista Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, ad inaugurare, mercoledì 21 la rassegna ‘Passaggi di economia’ (alle 19) realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio delle Marche. 

Economista Stefano Zamagni
Economista Stefano Zamagni

Il professore presenterà il suo libro ‘Prendersi cura della democrazia. Il ritorno dell’economia civile” (Ecra) in dialogo con il capo redattore Finanza & Mercati del Sole 24 Ore Marco Ferrando. 

L’argomento divisivo delle tasse sarà al centro dell’incontro con l’ex ministro del Tesoro e delle Finanze Vincenzo Visco (22/6) autore del saggio ‘La guerra delle tasse’ (Laterza); conversa con l’autore il capo servizio economia dell’agenzia Ansa, Andrea D’Ortenzio. 

Vincenzo Visco
Vincenzo Visco

Il presidente TIM e già direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, venerdì 23 presenterà il suo “Breve racconto dell’Italia nel mondo attraverso i fatti dell’economia”. (Il Mulino) con Alberto Orioli, vicedirettore del Sole 24 Ore, mentre sabato 24  il conduttore di Mattino Cinque News Francesco Vecchi ci illustrerà una visione controcorrente sulle sfide ecologiche del nostro tempo con il suo saggio ‘Non dobbiamo salvare il mondo. 

Salvatore Rossi
Salvatore Rossi

Dall’auto elettrica al bio, tutti i falsi miti della religione green’ (Piemme) con la giornalista di Libero Brunella Bolloli. La rassegna chiude domenica 25 con Mariangela Pira conduttrice di ‘Business’ su SkyTg24 e autrice del podcast di successo ‘3Fattori’ che converserà sul suo ‘Effetto domino. Come il mondo globale influenza le nostre tasche’ (Chiarelettere) con il giornalista del Corriere Adriatico, Luigi Benelli. 

Mariangela Pira conduttrice di ‘Business’
Mariangela Pira conduttrice di ‘Business’

Alle ore 21, nel cortile della Memo, l’appuntamento è con il futuro, che è già presente, dell’intelligenza artificiale e del metaverso, della fisica quantistica e degli algoritmi che influenzano la nostra vita. Gli incontri della sezione ‘Futuropresente’ si aprono con la presentazione del libro ‘AI Power. Non solo ChatGPT: lavoro, marketing e futuro’ (Hoepli) scritto da Paolo Dello Vicario, curatore della rassegna, insieme con gli esperti del digitale Cosmano Lombardo, Filippo Trocca e Giorgio Taverniti. Sul palco con gli autori, l’esperta di comunicazione Fiamma Goretti (21/6)

Filosofo Silvano Tagliagambe
Filosofo Silvano Tagliagambe

Si prosegue con il filosofo Silvano Tagliagambe (22/6) e il suo ‘Metaverso e gemelli digitali. La nuova alleanza tra reti naturali e artificiali’ (Mondadori Università) intervistato dal giornalista del Resto del Carlino, Giovanni Lani.  

E ancora, si parlerà di computer quantistici con il tecnologo Simone Severini (23/6) autore di ‘Nella terra dei qubit. La fisica quantistica e i confini dell’informatica’ (Trefoglie), di come si invecchia oggi con Massimo Mantellini (24/6), tra i maggiori esperti della rete internet italiana e il suo libro ‘Invecchiare al tempo della rete’ (Einaudi) e, infine, del potere dei media digitali sulle nostre vite con la sociologa Gabriella Taddeo (25/6) e il suo saggio ‘Persuasione digitale. Come persone, interfacce, algoritmi ci influenzano online’ (Guerini). Sul palco a conversare con gli autori si alternano Fiamma Goretti e Paolo Dello Vicario.

A tarda sera, al Chiostro, dalle 23 a mezzanotte, la rassegna ‘La scienza sotto le stelle’ curata dal Magnifico Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari apre con l’immunologa Antonella Viola (21/6) che ci farà conoscere ‘La via dell’equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità’ (Feltrinelli) dialogando con il docente Unicam Guido Favia.

Si prosegue alla scoperta del magico e indispensabile mondo della api, oggetto dell’incontro con Giovanna Olivieri (22/6) e del suo saggio ‘“Ronzii. Storie di api e altri impollinatori” (Pendragon). 

Ruggero Rollini , divulgatore scientifico
Ruggero Rollini , divulgatore scientifico

La rassegna chiude con Ruggero Rollini (24/6) divulgatore scientifico molto seguito sui social che si occupa di comunicazione della chimica ambientale e del quotidiano, che parlerà del suo ‘C’è chimica in casa. La scienza quotidiana che ti migliora la vita’ (Mondadori) con il rettore Unicam Claudio Pettinari.

Ruggero Rollini , divulgatore scientifico

La sete di sapere si soddisfa anche con i ‘Calici di scienza’ le conversazioni scientifiche con aperitivo offerte da Unicam, ospitate nella sala da tè ‘L’Uccellin Bel Verde’ ogni giorno alle 18,30. 

Con la biologa marina Martina Capriotti (21/6) la domanda sarà ‘Davvero beviamo microplastiche?’ un approfondimento sul tema dell’inquinamento da plastica in mare e su come il materiale, entrato a far parte della catena alimentare dei pesci, finisca sul nostro piatto; Alessandro Delpriori, docente in storia dell’arte e Isolina Marota, docente di bioscienze ci indicheranno la strada per ‘Ri-orientarsi nell’arte. Nuove fruizioni per il patrimonio culturale’ (22/6), spiegandoci come conoscere l’arte serva a capire le dinamiche della comunità.

Biologa marina Martina Capriotti

Il docente di bioscienze Michele Bellesi (23/6) nel suo incontro sulle ‘Funzioni del sonno. Perché dormire bene è importante’ sonderà uno dei misteri irrisolti della nostra biologia, fornendo inoltre consigli su come dormire bene per mantenersi in buona salute.

docente di bioscienze Michele Bellesi
docente di bioscienze Michele Bellesi

Sabato 24, l’evento ‘Le galline preferiscono i Pink Floid’ una performance a cura di Caterina Amichetti, Francesco Catalini, Antonino Marino e Claudia Vitturini, studentesse e studenti dell’Università di Camerino, che, con la partecipazione del rettore Claudio Pettinari, condurranno il pubblico alla scoperta degli intrecci tra musica e scienza. 

Si chiude domenica 25 con ‘Pesticidi in bocca’ e Filippo Maggi, docente di Scienze del farmaco, che approfondirà l’uso in agricoltura di insetticidi/biocidi a base di sostanze naturali come alternative a quelle di sintesi.

Filippo Maggi, docente di Scienze del farmaco
Filippo Maggi, docente di Scienze del farmaco

Programma e aggiornamenti su www.passaggifestival.it




La piattaforma regionale MIRACLE celebra l’inaugurazione del laboratorio i-Labs Smart Environments. Il progetto ha coinvolto 22 partner

La piattaforma regionale MIRACLE (Marche Innovation and Research fAcilities for Connected and sustainable Living Environments) ha celebrato oggi l’inaugurazione del suo laboratorio i-Labs Smart Environments. Co-finanziato dalla Regione Marche attraverso il POR MARCHE FESR 2014/2020, il progetto ha coinvolto 22 partner e ha avuto un budget di € 8.300.000, per una durata superiore ai 36 mesi, da Dicembre 2019 a Luglio 2023.


Il laboratorio i-Labs Smart Environments rappresenta il centro fisico della piattaforma collaborativa regionale focalizzata sulle tecnologie per gli ambienti di vita, con particolare attenzione all’intelligenza computazionale, all’efficienza energetica e all’IoT. Questa struttura avrà il compito di collegarsi ai trend tecnologici nel settore della Domotica e delle Tecnologie per gli Ambienti di Vita, offrendo competenze e know-how ad alto potenziale di innovazione.


Il laboratorio è caratterizzato da cinque principali aree tematiche e tecnologiche, tra cui:

  1. Energy Management: sviluppo di nuovi metodi e strumenti per l’acquisizione dei dati di consumo e produzione energetica al fine di migliorare l’efficienza degli impianti dal punto di vista energetico e promuovere l’utilizzo intelligente delle fonti rinnovabili.
  2. Intelligenza computazionale: servizi di prototipazione e testing di soluzioni avanzate di intelligenza computazionale per la realizzazione di funzionalità smart in prodotti e servizi innovativi per gli ambienti di vita.
  3. Robotica assistiva e HMI (Human Machine Interface): sviluppo e testing di tecnologie evolute nell’ambito dell’interazione tra l’uomo e l’ambiente, come i robot assistivi in grado di muoversi autonomamente negli ambienti di vita, offrendo supporto alle persone.
  4. Tecnologie per la simulazione d’ambiente: simulazione di scenari ambientali indoor e outdoor attraverso il controllo automatico dei parametri microclimatici, con applicabilità in molteplici contesti reali.
  5. Tecnologie abilitanti per l’IoT: supporto alla prototipazione di dispositivi IoT e alla progettazione dell’infrastruttura di comunicazione tra di essi, coinvolgendo tecnologie di comunicazione standard e/o custom.

Il laboratorio offrirà una serie di servizi, tra cui formazione, consulenza alle imprese, test e sperimentazione prototipale, nonché attività di ricerca e sviluppo commissionate da aziende terze o svolte in collaborazione con università e centri di trasferimento tecnologico.


Durante la giornata di inaugurazione sono intervenute numerose personalità di spicco, tra cui il Prof. Gian Luca Gregori, Rettore UNIVPM, La Prof.ssa Barbara Re, delegata del Rettore UNICAM, e l’Assessore Paola Lenti del Comune di Jesi, che hanno accolto i partecipanti con entusiasmo per l’importanza dell’iniziativa.


L’Assessore alle Attività produttive della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, ha condiviso il suo sostegno al progetto MIRACLE:  “Si tratta di un progetto strategico che contribuirà alla crescita economica e allo sviluppo delle nostre comunità, fortemente interconnesso con le scelte politiche di questo governo regionale impegnato a sostenere l’evoluzione verso la società dell’informazione e la trasformazione digitale. Le nuove soluzioni tecnologiche digitali sperimentate dal centro i-Labs saranno in grado di rispondere concretamente ai fabbisogni di sicurezza e benessere della persona in tutte gli ambienti di vita, non soltanto domestici, ma anche lavorativi, assistenziali e logistici, di integrazione e inclusione sociale rivolta, in particolare, ai soggetti svantaggiati e alla loro piena partecipazione al lavoro, alla cultura e alle attività sociali. Un centro, quindi, che ci auspichiamo possa essere un polo di eccellenza per catalizzare nuovi investimenti e nuove opportunità di business sul nostro territorio, ma anche per promuovere una occupazione qualificata ed un percorso reale e virtuoso di trasferimento tecnologico a vantaggio delle piccole realtà aziendali che caratterizzano il nostro territorio”.


Sono stati inoltre presentati un video sul laboratorio i-Labs Smart Environments e una serie di interventi da parte dei responsabili del progetto e dei partner coinvolti.


Il Prof. Stefano SquartiniUNIVPM, responsabile del Programma di Investimento del Progetto MIRACLE, ha sottolineato l’importanza del laboratorio i-Labs Smart Environments: “Il progetto MIRACLE ha dato vita al Laboratorio i-Labs Smart Environments con sede a Jesi. Questa struttura svolgerà un ruolo molto importante dal punto di vista del Trasferimento Tecnologico nel settore della Domotica e degli Ambienti di Vita, mettendo in sinergia le competenze dei partner coinvolti e le attrezzature ad alto contenuto tecnologico derivanti dal progetto. I partner coinvolti nel Laboratorio hanno acquisito, durante gli anni del Progetto, strumentazione e attrezzature avanzate, relative alle aree tematiche e tecnologiche che caratterizzano il Laboratorio stesso; tali attrezzature rappresentano l’asset tecnologico fondamentale per la realizzazione di servizi innovativi in ambito Domotica ed Ambienti di Vita, ed il loro trasferimento sul tessuto industriale del territorio.”


A ciò si aggiungono le parole di Leonardo Cavalieri, Sales & Marketing Manager della MAC SRL, azienda capofila del progetto MIRACLE: “Il Laboratorio i-Labs Smart Environments rappresenta il centro fisico della Piattaforma MIRACLE e vuole essere un elemento di raccordo per i principali trend tecnologici, disponendo e potendo disseminare competenze di alto valore e caratterizzate da un elevato potenziale di innovazione. Il Laboratorio permetterà alle micro, piccole e medie imprese, che caratterizzano l’imprenditorialità diffusa della nostra Regione, di avere accesso agli strumenti tecnologici necessari a creare innovazione per sostenere ed accelerare il processo di crescita delle aziende in un mercato estremamente dinamico e competitivo”


L’inaugurazione del laboratorio i-Labs Smart Environments segna un passo significativo nella promozione dell’innovazione e della ricerca nel settore delle tecnologie per gli ambienti di vita nelle Marche. Affiancandosi nella stessa struttura al laboratorio i-Labs Industry, rende la città di Jesi un vero e proprio polo dell’innovazione industriale e del trasferimento tecnologico.


Per ulteriori informazioni, visitare il sito web: www.i-labs.it/smart-environments




Intelligenza artificiale? Coinvolge già oltre un terzo delle imprese. Se ne parla il 23 giugno (ore 16) a Castelfidardo

Per decenni, i più celebri settori industriali italiani tradizionali sono  stati fulgidi simboli d’eleganza e qualità, imponendo nel mondo  un paradigma culturale con radici solide,  economicamente attrattivo e  di straordinario successo. Eppure sono così profondi e rapidi i mutamenti in atto che i  modelli esistenti sembrano insufficienti a fronteggiare le evoluzioni di economie intimamente interconnesse e di mercati interdipendenti. 


Occorre saper cogliere le opportunità  e fronteggiare i rischi del presente, grazie all’ausilio di un inevitabile avanzamento tecnologico e di  capacità d’analisi estremamente accresciute.  Un’urgenza di cambiamento che emerge già dalla prima “Indagine sulla nuova impresa intelligente”. La ricerca, condotta dall’Università Politecnica delle Marche, fotografa l’incidenza dell’AI su alcune decine di  PMI operanti in diversi settori. Su un campione di  venti  aziende, oltre un terzo (35%)  ha avviato un progetto di intelligenza artificiale o dichiara che investirà in AI entro l’anno. Il 10% ritiene che questa innovazione  introdurrà cambiamenti dirompenti. L’80% ritiene che avrà un impatto sulla produzione. Le maggiori barriere all’adozione di tecnologie e strumenti basati su AI sono la mancanza di competenze tecniche, tempo e risorse umane limitati da destinare a tali progetti


I principali ambiti di applicazione riguardano la manutenzione preventiva, il controllo della qualità dei prodotti e le simulazioni (digital twins, 3-D modelling).


L’interessante ricerca messa a punto dall’ateneo marchigiano sarà presentata nel corso di C’è. Connected Economy, seconda edizione del Business Talk nazionale, “In prima Fila”, l’unico  con l’ambizione  di  misurare  annualmente la capacità dei territori di creare valore e di essere protagonisti di un mercato mondiale in perenne evoluzione, grazie a  manager, economisti, giornalisti, imprenditori, ricercatori, intellettuali ed esponenti di governo.

L’appuntamento ideato e organizzato da TAI – Think About It, una delle più dinamiche ed affermate realtà europee  nel progettare percorsi di  internazionalizzazione e innovazione  d’impresa, sarà di scena il prossimo 23 giugno, a partire dalle 16.00,  alla Sala Meeting Garofoli di Castelfidardo. Tra gli ospiti del talk condotto dal Vicedirettore del TGLA7 Andrea Pancani,  oltre ad un componente  dell’esecutivo nazionale ancora “ top secret”,  spiccano Gianluca Gregori (Rettore dell’Università Politecnica delle Marche), Matteo Colaninno (Vicepresidente esecutivo Gruppo Piaggio), Maria Virginia Tiraboschi (Presidente di Ico Valley), Paolo Crepet (psichiatra e scrittore), Orlando Di Pippo (Group Business Developer Mashfrog).




CONVEGNO-LABORATORIO #Accostamenti: sabato 10 giugno (ore 9) alla facoltà di Economia di Ancona (ex caserma Villarey)

CONVEGNO-LABORATORIO #Accostamenti: sabato 10 giugno dalle ore 9 alle ore 18:30 alla facoltà di Economia di Ancona (ex caserma Villarey).

Sono Maestri e Maestre che hanno pensato e agito per rendere liberi e autonomi i bambini e i ragazzi, per renderli protagonisti della loro formazione. E quindi possono essere fonte di ispirazione in tempi in cui si parla tanto, a volte a sproposito, di “povertà educativa” intendendo per poveri i bambini e i ragazzi bisognosi di interventi “speciali” senza mettere in discussione una società e una scuola che nella sostanza non riconoscono i loro bisogni e diritti: ascolto, dialogo, esplorazione, gioco, movimento, autonomia, tempo per fare le cose e riflettere. Basta pensare a come sono organizzate le città, ai tempi di vita familiari, alle didattiche standardizzate e omologanti che Gianfranco Zavalloni definisce “pedagogia della fotocopia” o del “copia incolla”, che mortifica la naturale curiosità del bambino per la scoperta e che non dà spazio all’operatività.

L’evento formativo è organizzato da tre Associazioni: Corpo Nazionale Giovani Esploratori (CNGEI Sezione di Ancona), Movimento di Cooperazione Educativa (MCE) e Proteo Fare Sapere. Ha avuto il patrocinio della Provincia di Ancona e la collaborazione del CGD e dell’associazione educativa Laboratorio Tecnico.

Il mattino sono previste le relazioni sui Grandi Maestri e il dibattito. Dopo la pausa pranzo ci saranno i laboratori e la restituzione dei lavori. Nell’ambito del Convegno si potranno visitare diverse mostre, tra cui quella su Gianni Rodari messa a disposizione del Coordinamento Genitori Democratici (CGD) quella sulla storia del CNGEI in Ancona con appendice descrittiva del metodo. Maggiori informazioni su programma, ospiti e relatori su: https://formazione.proteomarche.it/mod/page/view.php?id=95/




Inaugurata la Criobanca Marche Biobank: un nuovo traguardo per la ricerca collaborativa nell’ambito della medicina personalizzata nelle Marche

Il progetto Marche Biobank co-finanziato dalla Regione Marche e da un partenariato di Università e aziende marchigiane ha celebrato l’8 giugno 2023 con successo uno dei momenti più significativi: l’inaugurazione della Criobanca Marche Biobank durante un evento di grande rilievo tenutosi ad Ancona presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche. La Criobanca rappresenta un fondamentale traguardo nel campo della medicina personalizzata e della ricerca collaborativa, aprendo nuove prospettive per il progresso scientifico nella regione.


Il mondo della ricerca regionale, (composto dalle tre Università UNIURB, UNIVPM e UNICAM) ha lavorato infatti durante questi ultimi tre anni insieme alle altre aziende partner (oltre alla capofila Diatheva, fanno parte del partenariato anche Angelini Pharma, Bimind, Diatech Pharmacogenetics, Pharmaprogress, Prosopika, Prosilas, Mivell, Recusol, Gluos oltre alla Fondazione Cluster Marche) per sviluppare un approccio integrato per la terapia personalizzata di malattie rare, dei tumori ad elevato medical need con particolare riferimento alle leucemie acute e per malattie invalidanti ad elevato impatto clinico, al fine di offrire ai pazienti e agli operatori sanitari appropriati strumenti diagnostici e terapeutici. Il progetto ha sviluppato anche approcci nutraceutici mirati alla prevenzione e a gestione di due malattie croniche che colpiscono un numero sempre crescente di individui quali il diabete mellito di tipo II e l’osteopenia.


L’evento ha riunito una prestigiosa gamma di personalità accademiche, esperti del settore sanitario, rappresentanti istituzionali, rappresentanti delle Associazioni dei Pazienti e professionisti, che hanno partecipato ad una serie di interventi e dibattiti mirati a promuovere la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo sostenibile nell’ambito della medicina personalizzata. Erano presenti l’Assessore regionale Francesco Baldelli, l’Assessore Regionale Goffredo Brandoni. L’Assessore regionale alla sanità e Vice presidente della Giunta regionale Filippo Saltamartini nel suo saluto ha sottolineato l’importanza dell’unione di università, centri di ricerca e aziende marchigiane per la nostra regione. Hanno portato il loro saluto il Rettore dell’UNIVPM, Gianluca Gregori, il preside della Facoltà di Medicina dell’UNIVPM Mauro Silvestrini, e Seyed Khosrow Tayebaty dell’UNICAM.


Tra gli interventi della giornata, quello dell’Assessore alle Attività Produttive della Regione Marche, Andrea Maria Antonini. L’Assessore Antonini ha presentato la strategia regionale di specializzazione intelligente nell’ambito dei prodotti e servizi per la salute, sottolineando l’importanza di rafforzare la capacità di ricerca e innovazione nella regione e di introdurre tecnologie avanzate nel settore sanitario marchigiano.


L’Assessore Antonini ha affermato: “La Regione Marche, su impulso del Presidente Acquaroli e della intera Giunta, punta fortemente su questo progetto innovativo e funzionale. In tale direzione, si inquadra la strategia generale dell’Ente impegnata, da tempo, nel rafforzare la capacità di ricerca, innovazione e ottimizzazione dei servizi ai cittadini attraverso tecnologie avanzate e sempre più intelligenti. Di certo, uno degli obiettivi di tale intervento risiede proprio nel favorire il trasferimento tecnologico dai centri di ricerca direttamente alle aziende attraverso collaborazioni virtuose e mirate con i ricercatori: il tutto facendo leva su un capitale umano professionale e altamente qualificato. Auspico, pertanto, che la piattaforma “BioBanca” possa diventare, in breve tempo, un punto di riferimento assoluto, non solo a livello locale, ma anche e soprattutto su scala nazionale ed europea, affiancando così le imprese, gli enti di ricerca universitari e le associazioni di volontariato nello studio di malattie genetiche, rare ed oncologiche”.  


Durante la giornata di inaugurazione, uno degli interventi di particolare importanza è stato quello del Prof. Mauro Magnani, Ordinario di Biochimica presso il Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università degli Studi di Urbino e Coordinatore del programma di investimento.

Il Prof. Magnani ha presentato i principali risultati ottenuti dalla piattaforma di ricerca collaborativa Marche Biobank, evidenziando il ruolo cruciale che la Criobanca gioca nella cura dei pazienti e nello sviluppo del territorio.

Il Prof. Magnani ha dichiarato “Marche Biobank rappresenta un progetto di straordinaria rilevanza per la Regione Marche, poiché unisce gli sforzi di enti di ricerca, aziende e professionisti del settore sanitario nella ricerca di soluzioni innovative per la cura dei pazienti. I risultati ottenuti dalla piattaforma sono già concreti e orientati al miglioramento della qualità della vita dei pazienti, nonché alla promozione dello sviluppo scientifico ed economico nella Regione”.


La presentazione del Prof. Magnani ha confermato l’importanza strategica della Marche Biobank nel panorama della medicina personalizzata, evidenziando come l’integrazione di dati e campioni biologici raccolti consenta di sviluppare approcci terapeutici su misura per i pazienti, migliorando così i risultati clinici e la qualità delle cure.


Infine, l’intervento del Prof. Gianluca Moroncini, Ordinario di Medicina Interna dell’Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche, Vice Presidente della Commissione Esecutiva del progetto Marche Biobank, che ha dichiarato “la presenza nelle Marche di una Biobanca certificata inserita nel circuito ufficiale europeo delle Biobanche eleva il peso specifico scientifico della nostra Regione portandolo al livello delle Regioni italiane più sviluppate, e migliora la qualità e la competitività della ricerca biomedica nelle Istituzioni accademiche marchigiane attirando maggiori finanziamenti pubblici e privati”.


La Criobanca Marche Biobank rappresenta un prezioso strumento per la conservazione e la gestione di campioni biologici, che saranno utilizzati per approfondire le conoscenze nel campo della medicina personalizzata, sviluppare nuovi trattamenti e terapie innovative, nonché favorire la collaborazione presso le tre Università coinvolte, del Laboratorio diffuso per la caratterizzazione dei campioni biologici che saranno raccolti nella Biobanca, per la ricerca, per lo sviluppo, l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la formazione.

Il valore aggiunto del Laboratorio diffuso di Marche BioBank, infatti, sarà quello di mettere in collegamento il Repository dei campioni biologici e il sistema informativo della Biobanca con l’eventuale cartella clinica elettronica dell’azienda sanitaria.


La Biobanca, che diventerà operativa nei prossimi mesi, costituita come Ente non profit e orientata a malattie, prevalentemente di natura genetica rara ed oncoematologica con sede presso il Campus Universitario della Facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona sarà inserita in una rete europea di biobanche (BBMRI-Biobanking and Biomolecular Resources Research) a cui partecipano le maggiori biobanche nazionali, a loro volta collegate a network di biobanche europee attraverso il Consorzio Europeo per le Infrastrutture di Ricerca BBMRI-ERIC (Biobanking And Biomolecular Resources Research and European Research Infrastructure Consortium) che rappresenta uno strumento legale per facilitare la creazione e il funzionamento delle infrastrutture di ricerca europee e tra enti di ricerca, aziende e professionisti del settore sanitario.


L’inaugurazione ufficiale della Criobanca è stata celebrata con una cerimonia emozionante, durante la quale è stato tagliato il nastro simbolico, segnando l’inizio di una nuova era per la ricerca medica e la collaborazione nella regione Marche.


La piattaforma di ricerca collaborativa Marche Biobank rappresenta una pietra miliare nel panorama scientifico della regione, offrendo ampie opportunità di sviluppo per la medicina personalizzata, la scoperta di farmaci, la diagnostica avanzata e gli approcci terapeutici innovativi.

Per ulteriori informazioni sulla Criobanca Marche Biobank e sulle attività connesse, si prega di visitare il sito web ufficiale all’indirizzo marchebiobank.it.