Senigallia In Jazz chiude con il botto: sold out per Incognito e tutti a ballare. Apertura con Dadfunk / video, foto backstage e intervista
di Stefano Fabrizi
Con la serata di ieri (4 luglio 2025) si è conclusa la seconda edizione di Senigallia In Jazz che ha visto la direzione artistica di Alberto Braschi con il contributo di Nick the Nightfly di Radio Montecarlo.
Il primo giorno sono saliti sul palco allestito a Piazza Garibaldi Serena Krall Quartet e Amii Stewart (qui l’articolo), il secondo giorno Sagi Rei e Noa (qui l’articolo), il terzo Dadfunk e Incognito. E sarebbe ingiusto dire che è stato un crescendo perché sono stati tutti artisti che hanno pienamente meritato la calorosa accoglienza del pubblico.
Indubbiamente, ieri, l’atmosfera era decisamente caldissima (e non solo come temperatura). In tanti sono venuti anche da fuori regione per sentire (e ballare) gli Incoglito regalando alla kermesse un bellissimo sold out.
https://youtu.be/k0iJu5Cf4VM
Dadfunk
L’apertura della serata del 4 luglio è stata all’insegna del funky & soul con i Dadfunk, un opening act d’eccezione per la serata conclusiva di Senigallia In Jazz. Prima dell’attesissimo live degli Incognito, la band italiana ha regalato un vortice di groove e contaminazioni che fonde soulful groove, acid jazz e sprazzi funk tradizionale. Ottima la “prestazione” dei Dadfunk: Marcello Sutera (basso pulsante e linee funky), Francesco Benotti (chitarre ritmiche con effetti wah-wah), Emiliano Pari (tastiere per atmosfere soul e organiche), Donato Sensini (sezione fiati che aggiunge spessore grafico ai brani), Francesco Mendolia (batteria solida che tiene il groove sempre in tensione), Cleo Stewart (inconfondibile e carica di sfumature). In meno di un minuto, le prime note di “Midnight Groove” entrano in testa e fanno ballare anche chi era solo di passaggio.
Il set dei Dadfunk è un viaggio nel tempo e nelle sonorità: Midnight Groove (introduzione con basso e fiati in dialogo), Soul Resonance (soul-jazz a tutto organo Hammond), Acid Street (spinta acid jazz con synth pulsanti), Funky Sunrise (riff di chitarra alla James Brown rivisitata), Late Night Jam) (brano.. corale). Ogni pezzo alterna momenti asciutti e breakdown improvvisati, regalando sia corpose ondate di groove che istanti di pura estemporaneità jazz. La scenografia naturale della piazza hanno fatto il resto.
https://youtu.be/oHiDcj6t3y0
Incognito
Gli Incognito sono stati accolti da una ovazione. La compagine britannica nata nel 1981, vanta una storia in continuo mutamento guidata dal chitarrista e produttore Jean-Paul “Bluey” Maunick, unico membro stabile fin dall’inizio. Nel corso delle decadi hanno contaminato soul, funk, disco e jazz, producendo hit e conquistando palchi in tutto il mondo. Ogni membro della band ha brillato sul palco, con assoli di chitarra mozzafiato, groove di basso irresistibili e una sezione fiati che ha aggiunto profondità e ricchezza al suono complessivo. La voce potente e soul di Bluey ha guidato il pubblico in un viaggio emozionante, mentre i cori e le armonie vocali hanno creato un’atmosfera di festa e condivisione.
Il repertorio proposto è stata una rassegna dei classici di discografia funky con breakdown improvvisati firmati dalla virtuosa sezione fiati, grooves scanditi dal basso pulsante e dalle tastiere vintage.
Bluey Maunick, con la sua presenza carismatica e la sua direzione impeccabile, ha guidato la serata con passione, interagendo con il pubblico e condividendo l’amore per la musica. Il repertorio ha spaziato dai grandi successi che hanno segnato la loro carriera, come “Always There” e “Don’t You Worry ‘Bout a Thing”, “Deep Waters”, “Colibri” (che ha visto gli assoli dei musicisti), a brani più recenti, tutti eseguiti con una freschezza e una vitalità che hanno smentito il tempo. I ritmi funky incalzanti, le armonie jazzistiche sofisticate e le melodie soul avvolgenti hanno creato un’atmosfera di pura celebrazione.
https://youtu.be/tDbUJ83ACj4
Il pubblico, numerosissimo e visibilmente rapito, ha risposto con entusiasmo, ballando e cantando a squarciagola, dimostrando un’affezione profonda per la musica degli Incognito. L’aria era vibrante di gioia e di energia positiva, rendendo il concerto non solo un evento musicale, ma una vera e propria festa.
https://youtu.be/iK7nNLTuUBk
L’esibizione degli Incognito a Senigallia In Jazz è stata senza dubbio uno dei momenti clou del festival, un’esperienza indimenticabile che ha lasciato un segno nel cuore di tutti i presenti. Il loro talento, la loro professionalità e la loro capacità di connettersi con il pubblico hanno riaffermato il motivo per cui gli Incognito continuano a essere una delle band più amate e rispettate nel panorama musicale internazionale.
https://youtu.be/TdgYAVu9ncc
Backstage e intervista a Braschi
Decisamente una chiusura con il botto che ha visto la soddisfazione dell’amministrazione comunale di Senigallia, guidata dal sindaco Massimo Olivetti, che ha voluto questa seconda edizione. E soddisfatto il direttore artistico Alberto Braschi che abbiamo intervistato nel backstage
Alberto Braschi, direttore artistico di Senigallia In JazzNightfly e Stefano Fabrizi Jean-Paul “Bluey” Maunick e Stefano Fabrizi
La Bobo Summer Cup a Senigallia dal 4 al 6 luglio: sport, solidarietà e l’importanza della lotta al diabete di tipo 1
di Stefano Fabrizi
Senigallia si prepara da oggi a domenica 6 luglio ad accogliere un evento di grande risonanza che unisce sport, turismo e, soprattutto, solidarietà: la Bobo Summer Cup. L’iniziativa, promossa dall’ex calciatore Christian Vieri e il suo team di ex atleti, non è solo un’occasione per divertirsi con il padel, ma anche un momento cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi a favore della ricerca e del supporto alle famiglie colpite dal diabete di tipo 1.
https://youtu.be/AtP3hPVqjZg
Il diabete di tipo 1: una causa che riguarda tutti
Il diabete di tipo 1 è una patologia che in Italia colpisce circa 300.000 persone, con un numero in costante crescita, in particolare tra bambini e giovani. Come sottolineato dalla consigliera regionale Mirella Battistoni, questa malattia richiede un monitoraggio costante della glicemia e trattamenti insulinici continui, impattando profondamente sulla vita quotidiana dei pazienti e delle loro famiglie. L’evento di Senigallia si propone di sostenere non solo la ricerca scientifica per trovare nuove cure, ma anche di offrire un supporto psicologico e un aiuto concreto alle famiglie che affrontano questa sfida.
Quest’estate la Bobo Summer Cup sosterrà “SOStegno 70” e il progetto “Un brutto t1po1”, dedicato alla ricerca e al supporto per bambini e ragazzi affetti da diabete di tipo 1. Ambasciatore d’eccezione, l’ex centrocampista del Milan e della Nazionale, atteso insieme alla famiglia proprio a Senigallia, Massimo Ambrosini che parteciperà ad una charity dinne su prenotazione.
Senigallia, un modello di integrazione tra sport e sociale
L’importanza dell’evento per la Riviera Adriatica è stata evidenziata dal sindaco Massimo Olivetti, dal vicesindaco Riccardo Pizzi e dall’assessore al turismo Simona Romagnoli. Senigallia, definita “al plurale” per la sua capacità di unire diverse dimensioni, si conferma un luogo ideale per ospitare un’iniziativa che coniuga la bellezza della sua “spiaggia di velluto” con un forte impegno sociale. “Uniamo lo sport, la bellezza della spiaggia di velluto, quindi sole, turismo, mare, l’ambiente, ma anche con un occhio al sociale, alla condivisione per sensibilizzare tutte le persone”, ha affermato la vicesindaco Pizzi, lodando l’impegno di Christian Vieri nel mettere la propria immagine al servizio di una causa così nobile. L’assessore Romagnoli ha aggiunto che la risonanza mediatica generata dall’evento, grazie anche ai canali social di Vieri, ha dato a Senigallia una visibilità significativa già da febbraio.
Mirella Battistoni con Christian Vieri
La Regione sostiene l’iniziativa
Da oggi Senigallia si trasforma nel palcoscenico della prima tappa della Bobo Summer Cup Padel 2025, l’attesissimo evento che fonde sport, spettacolo e solidarietà nella suggestiva cornice della “Spiaggia di Velluto”. A dirlo con emozione è la consigliera regionale Mirella Battistoni, ideatrice e sostenitrice dell’iniziativa, che sottolinea l’importanza di portare nelle Marche eventi di respiro nazionale: “Sono felice ed emozionata – ha dichiarato – di vedere finalmente prendere il via un progetto che ho sostenuto con convinzione e che avevamo presentato lo scorso febbraio alla BIT di Milano, riscontrando grande entusiasmo. Oggi, a Senigallia, tutto è pronto per tre giorni davvero speciali”.
La visione di Christian Vieri: dallo sport alla solidarietà
Christian Vieri, visibilmente emozionato, ha espresso la sua gratitudine all’amministrazione comunale e alla Regione Marche per il supporto nell’organizzazione della Bobo Summer Cup. “Siete stati fantastici e ci avete dato una grande mano”, ha dichiarato Vieri, riconoscendo la complessità dell’organizzazione di un evento di tale portata.
L’ex attaccante ha ribadito l’importanza della beneficenza che accompagna ogni tappa del tour: “Noi siamo fortunati perché comunque abbiamo fatto il lavoro più bello del mondo, stiamo bene, facciamo la vita più bella del mondo e noi dobbiamo dare una mano a chi ha bisogno”. azione che si dedica ai bambini diabetici.
Vieri ha anche anticipato i nomi degli ex calciatori che parteciperanno al torneo di padel, tra cui Alessandro Matri, Srefano Torrisi, Thomas Locatelli, Giuseppe Pancaro, Vincent Candela, Simone Pesce e Alessandro Budel, insiema naturalmente a Vieri. Assicurati divertimento e sport di alto livello. L’arena, quasi pronta sul lungomare Mameli, ospiterà sia le partite degli ex professionisti che un torneo amatoriale.
L’essenza della Bobo Summer Cup: divertimento, amicizia e altruismo
Interrogato sul significato più profondo dell’evento, Christian Vieri ha sottolineato il valore di poter riunire gli amici nel divertimento, ma soprattutto di aiutare realtà importanti e delicate. “Noi ci teniamo molto perché comunque, come ho detto prima, noi siamo fortunati, quindi dobbiamo e cerchiamo di dare una mano a chi ha bisogno”, ha ribadito. L’ex calciatore ha espresso il suo piacere nello stare a contatto con il pubblico, con i giovani e nel portare in giro per l’Italia la “grande famiglia” della Bobo Summer Cup, che include anche le famiglie dei partecipanti.
L’ingresso all’arena è gratuito, un invito aperto a tutti a partecipare e a condividere “momenti di gioia” e a sostenere una causa fondamentale. Come Vieri ha concluso, la Bobo Summer Cup rappresenta l’unione di sport, spettacolo e tanta solidarietà. La manifestazione si svolge all’U-Power Arena, struttura appositamente allestita da 1.500 posti sul lungomare Mameli, nel villaggio dedicato, aperto ogni giorno dalle 10 fino a fine evento
E domani sera a Senigallia ci sarà la cena di beneficenza e le emozionanti sfide di padel.
“Cabaret, amoremio!” apre alle prevendite. Ema Stokholma conduce la 40° edizione in programma l’1 e 2 agosto con Andrea Delogu, Massimo Lopez e tanti altri
Abbonamenti in prevendita a partire da lunedì 30 giugno per assicurarsi un posto all’edizione del quarantennale di “Cabaret, amoremio!”. La manifestazione prodotta dalla Città di Grottammare insieme all’AMAT si terrà nei giorni 1 e 2 agosto presso la Terrazza sul Mare (21.15).
Prezzi abbonamenti
Intero: Primo settore €40 – Secondo settore €35
Ridotto: Primo settore €35 – Secondo settore €30
Riduzioni valide per:
Giovani Under 30
Possessori Marche Cultura Card e Carta dello Studente regionale
Carta Europea della Disabilità – Disability Card
Le prevendite dei singoli biglietti si apriranno il 14 luglio:
Prezzi biglietti singoli
Intero: Primo settore €25 – Secondo settore €20
Ridotto: Primo settore €22 – Secondo settore €18
Intero I settore 25 €/ II settore 20 €; ridotto I settore 22 €/ II settore 18 €.
Ema Stokholma
Sotto la direzione artistica di Luca Sestili e la conduzione brillante di Ema Stokholma, saliranno sul palco comici affermati, volti nuovi e ospiti prestigiosi, per celebrare la tradizione del festival della comicità più longevo d’Italia. L’edizione è stata presentata nei giorni scorsi a Palazzo Ravenna.
La prima serata, venerdì 1 agosto, vedrà la partecipazione di Vincenzo Comunale, Tiberio Cosmin, Filippo Giardina, Velia Lalli, Antonio Mezzancella e Andrea Delogu. Con loro Nicola Iannarelli, vincitore dell’edizione 2024 del concorso abbinato al festival.
Sabato 2 agosto sarà la volta del Trio La Ricotta e di Francesco Paolantoni. Nel corso della serata sarà conferita l’Arancia d’oro 2025 a Massimo Lopez, figura iconica dello spettacolo italiano, nel segno dell’indimenticabile trio Marchesini-Lopez-Solenghi.
Non mancherà lo spazio dedicato ai talenti emergenti: durante le due serate si esibiranno i finalisti del concorso “Nuovi comici”, da sempre uno degli elementi distintivi della manifestazione, capace di intercettare e valorizzare le voci più promettenti della scena nazionale.
Grazie al contributo dell’associazione Lido degli Aranci, che ha percorso la penisola in cerca di nuovi volti della comicità, sono già noti gli 8 semifinalisti: Graziana Allegra, Gianluca Arena, Naveen Cassera, Giulia Vittoria Cavallo, Bruno Chessa, Sara Flamment, Monir Ghassem, Serafino Iorli.
BIGLIETTERIE
Ufficio Cultura del Comune di Grottammare (Vicolo Etruria, 12 – tel. 0735-739240)
Tabaccheria Marchionni, via Ischia I, 193/195 – tel. 0735/581318
Bar Tabacchi Angel, via Galilei, 1 – tel. 0735/736064
Nei giorni di spettacolo: biglietteria Terrazza sul Mare dalle ore 19.30
Online su: www.vivaticket.it e punti vendita nazionali Vivaticket (Commissioni vendite online: circa €2)
Servizio Cultura e Turismo Comune di Grottammare: Tel. 0735-739240 / 739238 / 739242 Mail: cultura@comune.grottammare.ap.it – turismo@comune.grottammare.ap.it
LA STORIA DI CABARET, AMOREMIO! su www.cabaretamoremio.it
Cocciaretto straordinaria a Wimbledon: vola al terzo turno
di Alex Marè
Elisabetta Cocciaretto continua a far sognare e a portare in alto il tennis italiano – e quello marchigiano in particolare – sui prati prestigiosi di Wimbledon. Oggi, luglio 2025, la campionessa di Porto San Giorgio ha superato con grande autorità la statunitense Katie Volynets con un netto 6-0 6-4, in poco più di un’ora di gioco.
Una prestazione praticamente perfetta, in cui Cocciaretto ha dominato nel primo set lasciando letteralmente a zero la sua avversaria, con un tennis solido, preciso e ricco di personalità. Nel secondo set, la statunitense ha provato a reagire, ma la sangiorgese ha mantenuto lucidità e sangue freddo, chiudendo il match con grande determinazione.
Con questa vittoria, Elisabetta si qualifica per il terzo turno dello Slam londinese, traguardo prestigioso che conferma l’ottimo momento di forma e la crescita costante della tennista marchigiana, che ora guarda con ambizione al prosieguo del torneo.
La prossima sfida sarà una nuova occasione per scrivere un altro capitolo importante della sua carriera, con gli occhi delle Marche – e non solo – puntati su di lei.
Cocciaretto, impresa storica a Wimbledon: fuori Jessica Pegula
di Alex Marè
Martedì 1° luglio a Wimbledon, Elisabetta Cocciaretto firma una delle imprese più clamorose di questa edizione 2025. La tennista marchigiana, classe 2001, ha eliminato la numero 3 del mondo Jessica Pegula con un netto 6-2, 6-3 in appena 58 minuti, guadagnandosi l’accesso al secondo turno dello Slam sull’erba.
Una prestazione perfetta per l’azzurra, che sul Court Two ha mostrato un tennis solido, concreto e aggressivo fin dai primi scambi. Tre i break messi a segno nel primo set, chiuso con grande sicurezza, mentre nel secondo è bastata una sola occasione sfruttata con intelligenza per archiviare il match. Pegula, sorpresa e disorientata, non è mai riuscita a entrare davvero in partita: appena cinque vincenti a fronte di 24 errori non forzati, segno di una giornata storta ma anche della pressione costante messa in campo da Cocciaretto.
Per Elisabetta, attualmente fuori dalle prime cento del ranking, si tratta della vittoria più importante della carriera, che riaccende speranze e conferma il suo talento, spesso frenato dagli infortuni.
Ora, occhi puntati sul secondo turno dove affronterà l’ungherese Anna Bondar. Con la consapevolezza di poter giocare alla pari con le migliori.
Morrovalle, al via a MorroFestival dal 3 luglio al 7 agosto. Il 3 luglio (ore 21:30) in piazza Vittorio Emanuele Maria Grazia Cucinotta con la prima nazionale di “Malena e il Tango”
Con una prima nazionale inizia domani (3 luglio) MorroFestival. Morrovalle ospita Maria Grazia Cucinotta con lo spettacolo “Malena e il Tango”, regia di Francesco Branchetti. Alle ore 21.30 in Piazza Vittorio Emanuele.
Il debutto nelle Marche è, per Maria Grazia Cucinotta, sia un inizio emozionante sia un ritorno a casa. «Sono particolarmente affezionata alle Marche perché qui ho i miei più cari amici e qui ho trascorso i primi weekend con mia figlia appena nata. La trovo una regione bellissima e dove mi sono sempre sentita a casa», afferma l’attrice. Dalle Marche “Malena e il Tango” di Gianvito Pulzone dà il via alla tournée teatrale in Italia. Entusiasta il regista Francesco Branchetti: «Per me è sempre una grande emozione il debutto di uno spettacolo, la prima nazionale, e sono veramente felice di debuttare a Morrovalle dove non sono ancora mai stato con i miei spettacoli. Le Marche sono però una regione dove sono sempre venuto con grande piacere e dove ho portato tutti i miei spettacoli in oltre venti anni di teatro».
Con Maria Grazia Cucinotta il cast è composto da Gianvito Pulzone, Oscar Bellomo, Claudia Pompili.
Il cartellone di MorroFestival è organizzato dal Comune di Morrovalle e da Morrovalle Turismo. Biglietti in vendita sul circuito TicketOne e anche sul circuito CiaoTickets. Infoline Eclissi Eventi al numero 0733.865994.
MorroFestival racchiude quattro appuntamenti, tutti di giovedì alle 21.30 in Piazza Vittorio Emanuele. Gli altri ospiti sono: 24/7 Pierluca Mariti, 31/7 I Terconauti, 7/8 Amedeo Balbi.
Info: Il festival è promosso dal Comune di Morrovalle in collaborazione con Morrovalle Turismo e realizzato da Eclissi Eventi. Biglietti disponibili su TicketOne e CiaoTickets. Per informazioni e prenotazioni: Eclissi Eventi – 0733 865994.
INFO SU “MALENA E IL TANGO”
“MALENA e il Tango” è un incanto sensuale che si svela in una notte incantata, dove “in una notte avvolta dalla magia del tango, un palco si trasforma in un luogo di passione, nostalgia e poesia”. Non è soltanto uno spettacolo teatrale, ma un viaggio intimo e struggente nell’anima di un genere musicale e poetico che ha incantato generazioni. La protagonista, Malena – ispirata dall’omonimo brano “Malena canta il tango” – diventa la voce di un universo fatto di “storie intrecciate e sentimenti profondi”. Le sue parole conducono il pubblico attraverso un labirinto di emozioni, evocando immagini di vite vissute al ritmo del tango. La sua voce piena d’incanto si fonde con la poesia in un dialogo continuo e avvincente tra parole e musica.
Le musiche sono un omaggio ai grandi maestri del genere: “le note di Astor Piazzolla, Carlos Gardel, Aníbal Troilo e Osvaldo Pugliese risuonano potenti e seducenti, trasportando gli spettatori in un’altra dimensione”. Brani iconici come “Oblivion”, “Volver”, “Vuelvo al sur” e “Malena canta il tango” vivono sulla scena, ognuno raccontando una storia diversa, ma uniti da un filo conduttore comune – “la bellezza, la potenza e la forza del tango”. Il tango si rivela così non solo come danza, ma come una “filosofia di vita, una narrazione collettiva che abbraccia storie di amore, dolore, lotta e speranza”, in cui ogni melodia e ogni passo raccontano di vite vissute, di incontri e separazioni, di sogni e realtà.
Il fascino dello spettacolo – aggiunge il regista Francesco Branchetti – si arricchisce ulteriormente grazie all’ausilio della musica qui vero e proprio attore sin dall’introduzione dalla potente poesia che evoca ‘Oblivion’ di Astor Piazzolla. La melodia è dolce e malinconica e crea l’atmosfera adatta per l’inizio dello spettacolo”. In perfetta sinergia, l’attrice inizia il suo “viaggio” e la recitazione segue l’onda emotiva della musica, di un mondo incantato ed evocato, con “crescendo e decrescendo in diversi punti – musica e interpretazione diventano una sola cosa”.
In questo spettacolo, il tango non è solo danza, ma poesia che prende forma, è una sublimazione dell’amore nello spirito, è la perfetta fusione dei corpi con le anime, è la fantasia che diventa realtà, è la realtà che diventa vita: è poesia in movimento, una filosofia di vita che svela il mistero del desiderio e l’eleganza della nostalgia, invitando lo spettatore a lasciarsi avvolgere dalla magia di un sogno senza tempo attraverso elementi scenografici e simbolici di un mondo magico che lo spettacolo riporta in vita anche attraverso luci meravigliose che evocano attraverso un progetto illuminotecnico, affascinante quanto suggestivo, un mondo di magia, di profumo dell’ignoto, di fascino femminile, di passione eterna, che conduce lo spettatore in un viaggio senza precedenti nell’amore e nelle passioni. La regia restituisce al testo la straordinaria capacità di indagare l’animo umano attraverso la musica, i toni, le atmosfere, i colori e l’interpretazione di una straordinaria attrice.
Il MorroFestival torna a illuminare le calde serate estive di Morrovalle con un cartellone di quattro appuntamenti, tutti in programma di giovedì alle 21:30 in Piazza Vittorio Emanuele, dal 3 luglio al 7 agosto 2025.
Programma ufficiale
3 luglio 2025 – “Malena e il Tango” Prima nazionale con Maria Grazia Cucinotta, Gianvito Pulzone, Oscar Bellomo e Claudia Pompili; regia di Francesco Branchetti. Un viaggio sensoriale nell’anima del tango, tra musica di Piazzolla, Gardel e Pugliese e declinazioni poetiche sul palco.
24 luglio 2025 – Pierluca Mariti Il cantautore presenta il suo ultimo album in un set acustico intimo e coinvolgente.
31 luglio 2025 – I Terconauti Energia rock e testi d’autore per uno dei gruppi indipendenti più apprezzati della scena italiana.
7 agosto 2025 – Amedeo Balbi Serata dedicata all’astrofisica divulgativa: tra scienza e curiosità, un incontro per guardare insieme alle stelle.
Il cortometraggio “Superbi” degli anconetani Brunelli e Mochi in nomination ai Globi d’Oro
Il cortometraggio “Superbi”, degli anconetani Nikola Brunelli (regista) ed Emanuele Mochi (sceneggiatore) e prodotto dall’Associazione Nie Wiem è in nomination ai Globi d’Oro nella sezione dedicata ai film brevi.
“Superbi” è una commedia ambientata ad Ascoli Piceno che racconta, con ironia e delicatezza, la rivalità tra una storica bottega di olive ascolane e un’attività concorrente appena aperta dal giovane Ismail, cuoco di origine africana, esplorando temi come il razzismo e il rapporto tra tradizione e integrazione.
Il corto è già stato selezionato nei principali festival di cinema in Italia e nel mondo e ha vinto diversi premi, tra cui quello per la Miglior Sceneggiatura sia alla XX edizione di Cortinametraggio sia al Roma Creative Contest.
L’Associazione Nie Wiem ha già prodotto negli anni recenti due cortometraggi del maestro Simone Massi, tra cui “In quanto a noi”, vincitore del Nastro d’Argento come “Miglior Corto di animazione”, ed è organizzatrice di Dorico International Film Festival (DIFF) e della Scuola di Cinema per Ragazzi e Ragazze di cui proprio Mochi e Brunelli sono collaboratori e insegnanti.
La cerimonia dei 65º Globi d’Oro, organizzata dall’Associazione della Stampa Estera in Italia, si terrà questa sera nella storica Sala della Protomoteca al Campidoglio. Tra i vari protagonisti del cinema italiano, ci saranno anche il regista e lo sceneggiatore dorici. A contendersi la categoria “Miglior Corto” saranno “Suberbi”, “Chloe” (Matthias Salzburger) e “Mare contro” (Paola Verardi).
Alvaro Vitali, il Pierino della commedia italiana: una vita tra Fellini e risate
Il 24 giugno 2025 si è spento a Roma, a 75 anni, Alvaro Vitali, l’attore che ha fatto ridere intere generazioni con il suo inconfondibile sguardo birichino e il ruolo cult di “Pierino”. Ricoverato per una broncopolmonite recidiva, Vitali aveva scelto di tornare a casa firmando le dimissioni dall’ospedale, ma è morto improvvisamente sui gradini della sua abitazione, tra le braccia di un caro amico assistente.
Nato il 3 febbraio 1950 a Roma, Vitali entrò giovanissimo nel cinema grazie a Federico Fellini, che lo volle in pellicole memorabili come “Satyricon” (1969) e “Amarcord” (1973). Quella collaborazione gli permise di affinare il talento comico e di entrare nel giro del cinema d’autore, facendosi notare per la sua mimica irresistibile e per la profonda cultura cinematografica che custodiva sotto l’apparenza da “maschera” popolare.
La vera celebrità arrivò negli anni Settanta e Ottanta con la serie di film dedicati al personaggio di Pierino: adolescenti scatenati, battute spassose e gag da commedia sexy all’italiana che lo resero un’icona del cinema di genere. Con la sua statura minuta (1,56 m) e un volto asimmetrico dallo sguardo penetrante, Vitali trasformò il suo nome d’arte in un vero e proprio marchio di fabbrica del divertimento italiano.
Negli ultimi anni, dopo un periodo di oblio, Vitali tornò in auge grazie a Carlo Verdone, che lo volle per la quarta e ultima stagione di “Vita da Carlo” su Paramount+. In un video omaggio pubblicato sui canali social, Verdone ricordò con commozione non solo l’amicizia profonda, ma anche il “cassaforte di aneddoti” che Vitali portava con sé di quel cinema felliniano in cui era nato artisticamente.
La notizia della sua scomparsa ha scosso il mondo dello spettacolo. E non sono mancate le polemiche sia tra gli artisti che nell’ambito familiare.
Il 26 giugno si sono svolti i funerali nella chiesa di San Pancrazio a Monteverde Vecchio. Carlo Verdone si è seduto in prima fila, commosso, e un tributo internazionale è arrivato da Mark Ruffalo in occasione di una proiezione di “Amarcord” a Roma, sottolineando come Vitali fosse “un attore scoperto da Fellini” che ha saputo portare il sorriso oltre confine.
Alvaro Vitali lascia un’eredità indelebile: una carriera nata nel grande cinema d’autore, esplosa nella commedia popolare e rinsaldata da un’ultima, tenera partecipazione televisiva. La sua maschera buffa e il cuore colto rimarranno per sempre nel ricordo di chi ha amato ridere con lui.
Ciak a Fermo: in piazza del Popolo e nel palazzo nobile si gira con Ricky Tognazzi, Gabriel Garko e Ricky Tognazzi, Gabriel Garko
di Alex Marè
Fermo si trasforma ancora una volta in set cinematografico: oggi tutta la troupe, guidata da Ricky Tognazzi, gira in piazza del Popolo e all’interno del prestigioso palazzo nobile in centro storico. Protagonisti sul palco? Gabriel Garko e Anna Safroncik, già collaudati nel progetto Se potessi dirti addio, fiction Mediaset diretta da Tognazzi insieme a Simona Izzo.
La scelta di Fermo non è casuale: la Fondazione Marche Cultura–Film Commission aveva anticipato qualche mese fa un’importante collaborazione cinematografica nel Fermano. Nei giorni scorsi il set si sposta tra i portici e le stanze affrescate del palazzo nobile, tra lo sguardo attento di curiosi e residenti. Garko e Safroncik interpretano i personaggi di Marcello ed Elena, impegnati nella scrittura di una sceneggiatura che miscela amnesia, mistero e tensione emotiva, sul filo autorevole della regia di Tognazzi.
In piazza si percepisce già l’aria di grande produzione: fari, telecamere e boom si muovono attorno a un’atmosfera tanto raffinata quanto coinvolgente, che promette di trasformare le vie del centro in una finestra sul dramma e la suspense della fiction. La collaborazione con la Film Commission garantisce alla città non solo visibilità, ma anche un forte impulso culturale e turistico.
La presenza di Garko, Tognazzi e Safroncik conferma l’ambizione del progetto: portare Fermo alla ribalta italiana del piccolo schermo, facendo convivere la bellezza storica del territorio con il linguaggio contemporaneo della fiction di qualità.
Tanti personaggi per questo by night di fine giugno: dj Prezioso, Adolfo Durante, Manuelito a.k.a Hell Raton, Massimo Pericolo, Silent Bob e Sick Budd, A-Clark e Vinny
di Marco Chiatti
Ultimo fine settimana di giugno, con il by night marchigiano che cavalca questa splendida estate 2025 ricca di appuntamenti e serate per tutti i gusti.
VENERDI’ 27
Doppietta di special guest per il weekend dello Shada di Civitanova Marche. Stasera “Spiaggia e Champagne”, special guest in consolle dj Prezioso. A precederlo uno show restaurant unico, Adolfo Durante interpreta Mina, un omaggio raffinato, emozionante e coinvolgente alla grande Mina. Domani special guest Døn Manuelito a.k.a Hell Raton. Dalla tech house alla latin house, il suo sound innovativo ha conquistato palchi in tutta Europa. Il suo talento lo ha portato a essere giudice di X Factor per due anni consecutivi.
Al Casacon Sirolo “Benvenuta estate”, cena show e dj set. Domani “The Club Code”, cena show e dj set. Domenica “Cuvrer house” with musica, arte e street food nel cuore della natura. Music performance: Antonio Am b2b Cristian Volpe. Art Zone: La Maskara (Leonardo Gasparri).
Alla Terrazza di San Benedetto del Tronto Hola Chica, il format con musica reggaeton e hip hop. Domani “Hotel Flamingo”, il sabato della Riviera delle Palme. Domenica “Sofrito Barcelona”, seconda edizione. Spettacoli dal vivo e dj set.
Ancora a San Benedetto è partita a gonfie vele la stagione dei Bagni Andrea, con il patron Sandro Assenti al comando del locale storico della Riviera delle Palme.
Al Cayo Coco di Porto Recanati “Single vs fidanzati”, fluo party edition.
Al Muchacha di Civitanova Marche, “Maracaibo”. Dj Set & Live Performers, show by Carioca Dance Ballet. Domani In consolle Mr Niche.
Al Miu di Marotta “Besame”, ritmi che ti faranno perdere il controllo, una pista scatenata e un’atmosfera caliente.
Al ristorante La Cipolla D’Oro di Porto Potenza Picena, Cepa Loca. Cena video spettacolo. Staff Movimenti Notturni. Ospite il comico anconetano Rana con le sue barzellette.
Al Jonathan di San Benedetto “Encantame”, cena e dj set. Domani “Tulum, cada noche es una fiesta”.
SABATO 28
Al Mamamia di Senigallia arriva una delle combo più potenti della scena rap italiana: Silent Bob e Sick Budd per un concerto che si preannuncia epico.
Altro dj guest all’Akua di San Benedetto del Tronto che ospita Massimo Pericolo, rapper e cantautore noto per la sua narrazione cruda e autentica.
Al Cala Maretto di Civitanova “CalaMore”. Un rituale di connessioni, ritmo e libertà. Si comincia con la cena, si finisce dentro l’energia della notte. Lunedì “Baciami Ancora” cena spettacolo e dopocena discoteca con musica commerciale.
Al Settepuntonove di Porto San Giorgio “Malamente”. Tema “Calzini Spaiati”.
Alla Baia Imperiale di Gabicce Mare, “Gladiator”.
Al Le Gall di Porto San Giorgio quarto evento estate 2025.
Alla Plaza di Camerano in Palm Room: Move It, el ritmo que te mueve. In Garden Room: Afrocircus, la migliore musica afro in circolazione.
Al Petè di Civitanova Marche, Chic e Shock, happy dinner karaoke, disco, dance, video mix con Movimenti Notturni. Dopocena dj set solo grandi successi dagli anni 90 ad oggi.
DOMENICA 29 GIUGNO
Al Porto San Giorgio al Delfino Verde special guests A-Clark e Vinny. Resident Gianluca J.
A Porto Sant’Elpidio il 28 e 29 giugno “90 a Colori Festival”: protagonisti i mitici anni ’90 con musica, mercatini, food, dj Molella e Cristina D’Avena
Porto Sant’Elpidio si prepara per un fine settimana eccezionale, dedicato ai mitici anni ’90 con 90 a Colori Festival che si svolgerà in Piazza Garibaldi e per le vie del centro. Artisti, mercatini, musica e divertimento, food, ospiti attesissimi.
SABATO 28 GIUGNO dalle ore 19 si ripercorreranno i successi degli 883 con Jolly Blu, tribute band, a seguire Dj Molella. DOMENICA 29 GIUGNO dalle ore 21 viaggio nel tempo con DISCO TIME e come special guest Cristina D’Avena. Quando arriva Cristina sul palco l’entusiasmo sale sempre alle stelle.
Maurizio Molella, noto semplicemente come Dj Molella, non è solo un nome iconico per gli appassionati della dance o per gli ascoltatori di Radio Deejay. La sua carriera, ricca di successi, innovazioni e collaborazioni di prestigio, ha avuto un impatto significativo sulla cultura musicale italiana, contribuendo a ridefinire il suono della dance music degli anni Novanta.
Cristina D’Avena ha le Marche nel cuore visto che la mamma era originaria di Jesi. Ha debuttato a soli 3 anni cantando ‘Il valzer del moscerino’ all’edizione del 1968 dello Zecchino d’Oro’. Il successo è arrivato con le sigle dei cartoni animati che sono diventate dei cult per almeno un paio di generazioni regalandole diversi riconoscimenti: la ‘Canzone dei Puffi’ del 1982 è stato disco d’oro con oltre 500mila copie vendute, mentre ‘Kiss Me Licia’ del 1985 è stato disco di platino. Oltre alla musica, si è dedicata alla tv interpretando serie per ragazzi e partecipando a diversi programmi. Ha all’attivo 84 singoli, la sua presenza scatena sempre entusiasmo e Porto Sant’Elpidio è pronta ad accoglierla.
Franco Godi, non solo “Mister Jingle”: un viaggio straordinario tra musica, pubblicità e innovazione ricordando Senigallia / Video intervista
di Stefano Fabrizi
Un piacere rincontrare Franco Godi, che ho avuto modo di conoscere la prima volta nel backstage di un dopo show di Drusilla Foer interpretata da Gianluca Gori. L’occasione venerdì 20 giugno a La Controra di Musicultura a Macerata prima di una diretta su Radio Rai 1 con John Vignola, Marcella Sullo e Duccio Pasqua.
Stanco, ma sempre disponibile Franco Godi (85 anni compiuti il 10 giugno) ci ha aperto il suo mondo fatto di passioni, evoluzioni e ricordi indelebili, offrendo uno sguardo privilegiato sui passaggi fondamentali che hanno segnato una carriera lunga e poliedrica. Una chiacchierata dallo spirito autentico, in cui l’artista racconta con naturalezza come la musica sia stata per lui non solo un mestiere, ma la linfa di un percorso creativo fatto di sperimentazione e coraggio.
https://youtu.be/KT20yNHSa6c
Gli inizi e il mondo dei gruppi. Una delle prime esibizioni a Senigallia
Tutto ebbe inizio quando, a soli 18 anni, Franco si fece strada nel panorama musicale con un gruppo. I primi passi sul palco lo portarono a confrontarsi con l’energia del pubblico, come ricordato con affetto dalla sua esperienza nelle Marche, a Senigallia a Villa Sorriso con Chiostergi che andava in giro con l’auto per fare pubblicità. In quei primi tre mesi, l’atmosfera era diversa: non c’erano concerti “formali”, ma vere e proprie serate in cui l’orchestra trascinava la gente in balli e allegria. Questo periodo rappresentò il primo battesimo di fuoco sul palcoscenico, un momento formativo che gettò le basi per una carriera destinata a trasformarsi e ad evolvere nel tempo.
Dal palcoscenico alla radio e ai jingle
La svolta professionale arrivò con l’ingresso a Radio Firenze, dove, grazie a programmi trasmessi anche dalla Rai, Franco Godi entrò in contatto con il mondo della pubblicità. Fu qui che nacque la passione per i jingle, quella breve melodia capace di racchiudere un messaggio in poche note. Subito si presentò l’opportunità di lavorare al celebre pezzo Datemi un martello di Trine Lopez, occasione che gli permise di affermarsi e di essere soprannominato in seguito “Mister Jingle”. Nonostante le delusioni nel settore discografico – dove un progetto, affidato a Rita Pavoni, non trovò il riscontro sperato – il Maestro decise di concentrarsi sulla pubblicità, ambito in cui i suoi successi presero forma, portandolo a riconoscimenti internazionali.
La ricerca e lo scouting di nuove stelle
La carriera di Franco Godi non si è mai fermata. Dopo anni di successi con i jingle, l’artista ha deciso di dedicarsi allo scouting, mettendo a frutto il suo intuito collaudato per scoprire nuovi talenti. Fu così che nacque l’occasione per incontrare e produrre gruppi come gli Articolo 31, un’avventura in un contesto musicale che inizialmente sembrava destinato a rimanere nell’ombra, ma che col tempo ha saputo sorprendere e lasciare il segno. Da quel percorso sono nati anche altri progetti, con Fedez,Gemelli Diversi e, non da ultimo, Drusilla Foer (artista per caso e per vocazione) con cui collaborare rappresenta oggi un motivo d’orgoglio e una conferma del suo spirito innovativo.
Franco Godi
Musica, evoluzione e accettazione del cambiamento
Nel corso dell’intervista, Franco Godi ha anche sottolineato come il mondo musicale sia profondamente cambiato nel tempo, ma con una riflessione lapalissiana ma che fa riflettere: “Noi non siamo gli stessi di vent’anni fa”. Le innovazioni sono inevitabili e, secondo lui, l’essenza della musica risiede nel fatto che possa essere apprezzata in ogni sua declinazione – dal classico al rap. Con una mente aperta e senza pregiudizi, ha persino abbracciato il rap in una fase in cui altri si mostravano scettici, dimostrando come la musica, in ogni genere, abbia il potere di comunicare messaggi universali. Per Franco Godi, la musica è una sintesi: un’arte che, anche nelle sue forme più brevi – come quella del jingle – è capace di trasmettere emozioni e valori. Questa capacità sintetica gli ha permesso di raccogliere premi e riconoscimenti, a testimonianza di una carriera in cui ogni nota è stata scelta con cura e ogni successo è stato il risultato di una visione chiara. La dedizione a questo linguaggio.
E al termine dell’incontro non sono mancati gli ammiratori che si sono presentati con dei vinili con brani di Godi da far autografare.
Quindi l’intervista è passata alle “voci” del trio giornalistico della Rai, affiancati da Francesco Tricarico (Io sono Francesco è il brano che lo ha reso celebre) che con Franco Godi sta affrontando una nuova rinascita artistica.
https://youtu.be/1fv14dn_fAU
Il valore artistico della pubblicità e dei jingle
Franco Godi, musicista e autore di colonne sonore e jingle, evidenzia come la pubblicità, in particolare i Caroselli, sia stata un’espressione artistica negli anni ’60 e ’70. La creazione di jingle richiedeva una sintesi efficace di immagini e parole per colpire il pubblico. Godi sottolinea come il divertimento e la passione fossero elementi chiave nella creazione di questi jingle memorabili, che, nonostante la loro brevità, rimanevano impressi grazie alla loro originalità e gioia. Ricorda anche la sua collaborazione con Bruno Bozzetto per “Allegro ma non troppo” e la sperimentazione che ha portato alla creazione di “Supergulp!”, un esempio di come i fumetti venivano portati in televisione con soluzioni innovative.
L’omologazione nella musica contemporanea
Si osserva un cambiamento significativo nel panorama creativo attuale. Se in passato c’era una costante ricerca di novità e diversità, oggi si tende all’omologazione, con artisti che imitano i successi altrui. Godi e Tricarico concordano sul fatto che la curiosità e la passione siano diminuite, portando a un appiattimento dei gusti e a una minore propensione alla sperimentazione. Franco Godi, pur riconoscendo la libertà artistica, preferisce creare musica che intrattenga e diverta, evitando temi eccessivamente cupi.
Francesco Tricarico
La collaborazione tra generazioni e la ricerca dell’originalità
Francesco Tricarico, cantautore, esprime la sua gratitudine per l’incontro con Franco Godi. Questa collaborazione gli ha permesso di ritrovare la sua libertà espressiva e di combattere la frustrazione dovuta all’appiattimento dell’industria musicale. Entrambi credono nell’importanza di creare qualcosa di autentico e originale, anche se a volte ciò significa andare contro le tendenze del mercato. La discussione si conclude con l’auspicio di un rinnovato interesse per la musica più particolare e originale, che si discosti dalla ripetizione, auspicando che le nuove generazioni, come il figlio sedicenne di Tricarico, possano contribuire a questo cambiamento.
Francesco Tricarico e Stefano Fabrizi
Franco Godi, l’uomo dietro le note: Benvenuti nel mondo di Mister Jingle
Franco Godi, nato a Milano il 10 giugno 1940, è un nome che forse non tutti conoscono immediatamente, ma la sua musica ha permeato le case degli italiani per decenni. Compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra e produttore discografico, Godi è universalmente riconosciuto come “Mister Jingle”, un soprannome che testimonia la sua indiscussa maestria nel creare quelle brevi e accattivanti melodie che hanno reso indimenticabili innumerevoli spot pubblicitari e sigle televisive.
Il Re dei Caroselli e oltre
L’appellativo “Mister Jingle” affonda le sue radici negli anni Sessanta, l’epoca d’oro di Carosello, lo storico contenitore pubblicitario televisivo che ha segnato un’intera generazione. Franco Godi è stato tra i compositori più prolifici e innovativi di quel periodo, dando vita a jingle come il celeberrimo “Bidibodibu” e “Bella dolce cara mammina”. La sua capacità di sintetizzare l’essenza di un prodotto o di un programma in poche, memorabili note lo ha reso un punto di riferimento nel settore. Ma la sua influenza va ben oltre i confini della pubblicità. Godi ha firmato anche le colonne sonore di celebri cartoni animati e film d’animazione, tra cui le indimenticabili musiche de “Il Signor Rossi” e di “La Linea” di Bruno Bozzetto, opere che hanno fatto il giro del mondo e sono diventate cult. Ha anche composto sigle di programmi televisivi di successo, come quella di “Uno Mattina”, che ancora oggi risuona familiare a molti.
Dalla pubblicità all’Hip Hop italiano
L’eclettismo di Franco Godi non si è fermato al mondo dei jingle e delle colonne sonore. Negli anni ’70, in un’epoca di grande fermento musicale, fonda l’etichetta discografica Best Sound. Questa lungimirante iniziativa si rivelerà fondamentale per il panorama musicale italiano, in quanto Best Sound è stata una delle prime etichette a credere e a produrre gruppi hip hop emergenti, lanciando nomi che sarebbero diventati pietre miliari del genere, come gli Articolo 31 e i Gemelli Diversi. Un segno distintivo della sua capacità di cogliere le nuove tendenze e di valorizzare il talento emergente, dimostrando una visione che andava oltre i generi consolidati.
L’intuito, la passione e la perseveranza
Dietro il successo di “Mister Jingle” c’è un mix inconfondibile di intuito, passione e perseveranza. Franco Godi ha sempre dimostrato una spiccata capacità di “vedere ciò che gli altri non vedono e di fare ciò che gli altri non fanno”, come lui stesso ha affermato. Questa innata sensibilità per il talento nascosto, unita a un’instancabile dedizione, lo ha portato a esplorare nuove strade musicali e a lasciare un segno indelebile nella cultura pop italiana.
Innovazione, collaborazioni e nuove prospettive
Non mancano in questo racconto anche i momenti che hanno unito il teatro, la televisione e il cinema. Un esempio emblematico è la storia di come, durante un festival a Prato, la ricerca di un presentatore abbia portato alla nascita di un personaggio teatrale destinato a lasciare il segno: Drusilla. Quella serata, insieme a figure iconiche come Renzo Arbore, fu il preludio di una collaborazione duratura, che ha poi visto confrontarsi capacità di intrattenere e innovare anche su palchi del calibro di Sanremo. Oggi, pur continuando ad affinare la sua arte, Franco Godi si mantiene sempre in attesa del “signor caso”, ossia dell’imprevisto che possa dare vita a nuove e stimolanti avventure musicali, con lo sguardo sempre rivolto a progetti futuri come quello con l’artista Tricarico.
Una preziosa testimonianza
A 85 anni, Franco Godi è la testimonianza vivente di una vita dedicata alla musica, capace di adattarsi, innovarsi e abbracciare ogni sfumatura dello spettacolo. La sua storia, fatta di esperienza, passione e coraggio, è un invito a non smettere mai di cercare, valorizzare e reinventare il potere della creatività. Concludendo l’intervista con un sentito “grazie” e un “in bocca al lupo” per il futuro, l’artista ci ricorda che nel mondo della musica – come in ogni altro ambito della vita – l’essenza sta nel saper cogliere l’attimo e nell’incontrare, ogni giorno, nuove opportunità per emozionarsi e far emozionare. Ancora oggi, Franco Godi è una figura attiva e ispiratrice, che continua a condividere la sua esperienza e la sua visione. La sua storia è un esempio di come la creatività, l’innovazione e la passione possano plasmare non solo carriere di successo, ma anche interi settori dell’intrattenimento e della comunicazione.
Castelraimondo si illumina con il Premio Ravera: una canzone è per sempre, un tributo immortale alla musica italiana. Gli ospiti, le foto, le interviste video
di Stefano Fabrizi
Il 22 giugno 2025, Castelraimondo si è trasformata in un palcoscenico vibrante e colmo di emozioni, ospitando la decima edizione del “Premio Ravera – Una canzone è per sempre”. L’evento, ideato per celebrare la figura indimenticabile di Gianni Ravera, ha riunito artisti di fama nazionale, appassionati di musica e giovani talenti, in una serata che ha unito tradizione e innovazione. Il leggendario innovatore della musica e della televisione italiana, celebrato per aver diretto ben 24 edizioni del Festival di Sanremo e aver lanciato numerose carriere, è stato onorato in un tributo che ha voluto mantenere vivo il suo spirito lungo la sua eredità culturale e artistica.
Renzo Marinelli
Renzo Marinelli e Francesco Acquaroli
Pasquale Mammaro
Miro Riga
Lo stadio di Castelraimondo e le autorità
Il colpo d’occhio di inizio kermesse era veramente impressionante: lo stadio di Castelraimondo gremitissimo, suggellando l’importanza di questa manifestazione che ha saputo evolversi e conquistarsi un posto speciale nelle attenzioni del pubblico. Così grazie alla lungimiranza dell’ex sindaco della cittadina, ora consigliere regionale, Renzo Marinelli che ha ospitato la kermesse dopo gli esordi a Tolentino, e la mano della direzione artistica di Pasquale Mammaro, l’evento ha conquistato una visibilità che va ben oltre ai confini regionali. Il tocco magico poi di Carlo Conti ha fatto il resto. Tante le autorità presenti tra le quali il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, il presidente del Consiglio regionale Dino Latini e l’assessore Goffredo Brandoni. Non è passato inosservato Miro Riga, noto promoter, dopo che ha appeso al chiodo i guantoni.
Un viaggio nella storia e nel significato del tributo
Nato dalle passioni e dalle esperienze personali di artisti come Michele Pecora e Melissa Di Matteo, il Premio Ravera ha avuto sin dall’inizio l’obiettivo di fondere il ricordo di un grande innovatore con la valorizzazione delle nuove generazioni. Gianni Ravera, marcatore di un’epoca d’oro della musica italiana, ha lasciato un’impronta indelebile grazie alla sua visione e all’abilità di scoprire e far emergere talenti. L’evento, che da quasi un decennio si conferma appuntamento fisso, ha saputo trasformarsi in un laboratorio creativi: nei giorni precedenti l’evento, Castelraimondo ospitava residenze artistiche dove emergenti talenti da tutta Italia sperimentavano, si confrontavano e si preparavano a esibirsi sullo stesso palco dei grandi nomi.
Dario Salvatori e Melissa Di Matteo
https://youtu.be/B0FF17t2gvM
La serata: dettagli di un evento straordinario
Alle 21:15, le note incalzanti di “Ma che musica maestro”, accompagnate dal dinamico corpo di ballo Joy Dance, hanno dato il via alla serata, seguite dall’ingresso trionfale di Melissa (dopo un siparietto con Dario Salvatori), che ha saputo scaldare l’atmosfera con la sua verve e l’accompagnamento impeccabile dell’Orchestra Mediterranea, diretta dal maestro Michele Pecora.
Stefano Fabrizi e Marcella Bella
L’arrivo di Carlo Conti ha ufficialmente inaugurato la kermesse, introducendo la prima grande ospite: Marcella Bella. L’icona della musica italiana ha incantato con l’intensa “Pelle Diamante” (presentata a Sanremo 2025) e l’intramontabile “Montagne Verdi”. Al termine delle sue esibizioni, Marcella Bella è stata insignita del Premio Gianni Ravera, un riconoscimento prestigioso realizzato da Michele Affidato. Carlo Conti come sempre ha sfoggiato una abbronzatura da… Carlo Conti. Impeccabile come sempre, è sembrato anche divertirsi nel dietro le quinte con gli ospiti.
Jessica Morlacchi
La serata è proseguita con l’esibizione di Jessica Morlacchi, che ha reinterpretato con toccante intensità “La voce del silenzio” per poi scatenare il pubblico con il suo nuovo singolo, “Ambaradan”. Anche a lei è stato conferito il Premio Gianni Ravera “Una canzone è per sempre”.
Sal Da Vinci
Un momento di grande suggestione è stato offerto da Sal Da Vinci, che ha portato sul palco l’energia di “Rossetto e Caffè” e la dolcezza de “L’amore e tu” (2025), ricevendo il Premio Speciale Gianni Ravera.
Il giornalista Rai Silvio Vitelli e Nino Frassica
Spazio poi alla comicità intelligente di Nino Frassica, protagonista di un’esilarante intervista doppia che gli è valsa il Premio Speciale Gianni Ravera.
The Kolors
Il ritmo è salito con l’attesissimo medley dei The Kolors, un concentrato dei loro più grandi successi, culminato con il nuovo singolo “Pronto Come va”. La band è stata premiata con il Premio Speciale Gianni Ravera.
Giordana Angi e Stefano Fabrizi
A seguire, la delicatezza e la potenza vocale di Giordana Angi, che ha emozionato con “Piazza Grande” e il suo nuovo brano “Strade”, anch’essa premiata con il Premio Gianni Ravera “Una canzone è per sempre”. Con lei una piacevole intervista dove ha ricordato il suo esordio con Sting.
https://youtu.be/kv4Bj9ANThA
I Gemelli Diversi e Stefano Fabrizi
I Gemelli Diversi hanno fatto cantare l’intera piazza con un mix dei loro cavalli di battaglia, “Mary” e “Dammi solo un minuto”, prima di ricevere il loro meritato Premio Gianni Ravera “Una canzone è per sempre”.
Stefano Fabrizi e Michele Zarrillo
Un momento particolarmente commovente è stato dedicato a Michele Zarrillo, che ha ripercorso la sua carriera attraverso brani iconici come “Una rosa blu” (legata al Festival di Sanremo di Gianni Ravera nel 1982), “Cinque giorni” e “Mani nelle mani”, un’esibizione che gli è valsa il Premio Gianni Ravera.
Ditonellapiaga e Stefano Fabrizi
La serata ha continuato a sorprendere con l’originalità di Ditonellapiaga, che ha infiammato il palco con “Chimica” e il suo brano più recente, “E’ tutto vero”, ricevendo il Premio Gianni Ravera “Una canzone è per sempre”.
Filippo Graziani e Stefano Fabrizi
Emozioni intense sono arrivate dal medley di Filippo Graziani e Michele Pecora, un tributo ai capolavori di Ivan Graziani, che ha preceduto la consegna del Premio Speciale Gianni Ravera “80 anni Ivan” a Filippo Graziani, un omaggio toccante nel ricordo del padre.
Stefano Fabrizi e Serena Brancale
Serena Brancale, con la sua interpretazione di “Anema e core” (Sanremo 2025) e il brano “Serenata”, ha confermato il suo talento, guadagnandosi il Premio Gianni Ravera “Una canzone è per sempre”.
Stefano Fabrizi e Luisa Corna
A seguire, la versatilità di Luisa Corna, che ha riproposto la storica “Eternità” per poi presentare “Il giorno giusto”, anch’essa premiata con il Premio Gianni Ravera “Una canzone è per sempre”.
Chiara Galiazzo e Stefano Fabrizi
Settembre e Stefano Fabrizi
Stefano Fabrizi e Clara
Le nuove generazioni musicali sono state rappresentate da Settembre con “Vertebre” e Chiara Galiazzo che, dopo la celebre “Straordinario”, ha presentato il suo nuovo singolo “Allegria Bugiarda”. Entrambi gli artisti sono stati insigniti del Premio Gianni Ravera “Una canzone è per sempre”. Anche Clara, con “Febbre” e “Diamanti grezzi” (da Sanremo 2025 e 2024), ha ricevuto il prestigioso riconoscimento.
Un momento di grande commozione è stato il “Momento speciale Gianni Ravera”, con la presenza di Daniele e Michela Ravera, i quali, attraverso un “album di famiglia” in RVM, hanno condiviso ricordi e aneddoti legati al Maestro, ricevendo il Premio Speciale Gianni Ravera.
Beppe Carletti e Stefano Fabrizi
A chiudere in bellezza la serata, l’intramontabile energia dei Nomadi, premiati con il Premio Speciale Gianni Ravera alla carriera. La band ha offerto al pubblico un’esibizione indimenticabile, spaziando da “Io voglio vivere” all’inno generazionale “Io vagabondo”. La consegna del premio è stata affidata allo scrittore e paroliere Marco Rettani, co-autore del libro “Soldi in tasca non ne ho ma lassù mi è rimasto Dio”, che celebra i 60 anni della band. Con Beppe Carletti, sempre gentilissimo, uno scambio di battute dove ha ricordato che in un loro album hanno interpretato il brano del cantautore marchigiano Raffaele Mazzei Costa dell’Est.
https://youtu.be/4BtsDq1260k
Stefano Fabrizi e Carlo Conti
Produzione, impatto e visione per il futuro
La direzione artistica di Pasquale Mammaro ha garantito una produzione curata nei minimi dettagli: dalla scenografia alla scelta degli ospiti, ogni elemento è stato studiato per evocare le emozioni legate alla memoria di Gianni Ravera, pur guardando al domani. Il supporto mediatico, con Radio Subasio che ha trasmesso in diretta l’evento, ha permesso a un vasto pubblico di condividere l’esperienza in tempo reale, confermando il ruolo fondamentale degli eventi dal vivo nel tessuto culturale italiano. Oltre a rendere omaggio a un pilastro della musica nazionale, il Premio Ravera si è affermato come una piattaforma per scoprire e valorizzare nuovi talenti, sottolineando come innovazione e rispetto per la tradizione possano convivere armoniosamente e alimentare la crescita culturale del Paese.
Un patrimonio da rinnovare
Il Premio Ravera 2025 ha rappresentato ben più di una semplice cerimonia: è stato un manifesto dell’amore per la musica, un tributo alla memoria di un grande innovatore e una vetrina per il futuro della creatività italiana. Con la giusta miscela di emozione, professionalità e innovazione, la manifestazione ha saputo riaffermare il valore degli eventi dal vivo, evidenziando come ogni canzone – e ogni gesto creativo – possa restare eterno. In un panorama musicale in continuo mutamento, iniziative come questa ricordano a tutti noi che l’eredità culturale non è soltanto un ricordo del passato, ma una preziosa linfa per il futuro. L’evento solleva interrogativi interessanti sul futuro degli omaggi musicali in Italia e sul modo in cui il patrimonio storico e la promozione dei giovani talenti possano continuare a integrarsi. Approfondire come la memoria e l’innovazione quotidiana possano influenzare non solo il panorama musicale, ma anche la cultura popolare, offre spunti per ulteriori discussioni e analisi future. Per chi desidera esplorare come altri eventi culturali abbiano saputo reinventarsi per mantenere vivo lo spirito del tempo, vale la pena investigare il percorso di iniziative simili nel corso degli anni e il loro impatto sulla società contemporanea.
È scomparso Arnaldo Pomodoro, maestro della scultura contemporanea
di Alex Marè
Si è spento oggi (23 giugno 2025) Arnaldo Pomodoro, nato nel 1926 a Morciano di Romagna, grande scultore italiano mondiale. La sua scomparsa segna la perdita di un gigante dell’arte moderna, capace di fondere geometria, profondità simbolica e materiali sofisticati.
Tra le sue opere più celebri spiccano le iconiche “Sfere con sfera”, imponenti globi in bronzo aperti da intricate incisioni. La versione originale, realizzata per l’Expo di Montréal nel 1967, oggi arricchisce Piazza della Farnesina a Roma. Versioni simili si trovano nei Musei Vaticani, al Trinity College di Dublino e di recente anche a Pesaro, dove la “Sfera Grande”, realizzata nel 1998 e collocata su una fontana nel Piazzale della Libertà, è diventata un simbolo urbano amato dai pesaresi .
La “Sfera Grande” di Pesaro, con i suoi 3,5 metri di diametro, riflette il paesaggio circostante e mostra, attraverso una grande fenditura, un intrico meccanico di ingranaggi che esplodono all’interno, incarnando la poetica della rottura e della scoperta propria dello stile di Pomodoro.
Oltre a questa, Pomodoro ha firmato numerose installazioni simbolo in Italia e nel mondo: la “Colonna del Viaggiatore” a Spoleto, il “Disco Solare” a Mosca, e la scultura in memoria di Fellini a Rimini. In Italia è ampia la serie di “Sfere con sfera”, presenti in sedi internazionali come il quartiere generale dell’ONU a New York.
La poetica di Pomodoro era centrata sul contrasto tra l’esterno levigato e specchiante delle sfere e l’interno frastagliato, quasi meccanico, sintetico della condizione umana moderna. Con il suo lavoro ha portato in alto la scultura italiana, intrecciando arte e riflessione sul tempo, sul vuoto, sul cuore pulsante della materia.
Arnaldo Pomodoro, fratello maggiore di Giorgio ‘Gio’ Pomodoro, anche lui sculture, fa dapprima studi da geometra per scoprire presto la sua passione per il metallo e la scultura. Orafo in un primo momento, è negli anni Cinquanta che inizia a realizzare le prime grandi forme dopo il trasferimento a Milano dal 1954 quando inizia a tessere le sue trame segniche in rilievo creando situazioni visive al limite tra bi-dimensione e tridimensione. Con Lucio Fontana ed altri fonda il gruppo Continuità. Oggi le sue opere sono esposte ovunque nel mondo.
Con la sua scomparsa, le Marche e il mondo intero piangono la perdita di uno dei suoi figli più illustri. Rimarranno le sue opere, grandi installazioni che continueranno a raccontare la sua visione di equilibrio tra perfetta forma e complessità interiore.
Le Grotte di Frasassi premiano Ibisco tra i vincitori Musicultura 2025
Le Grotte di Frasassi celebrano la grande musica d’autore a Musicultura con la consegna del Premio “Grotte di Frasassi” a Ibisco, uno degli otto vincitori del Festival 2025, sul palco dello Sferisterio di Macerata nelle serate finali della XXXVI edizione del Festival condotte da Carolina Di Domenico e Fabrizio Biggio in diretta su Rai Radio 1.
“E’ per noi un grande piacere premiare Ibisco il giovane cantautore bolognese tra i vincitori di Musicultura 2025– ha dichiarato sul palco dello Sferisterio il sindaco di Genga Marco Fillipponi – Le Grotte di Frasassi a Genga e Musicultura allo Sferisterio di Macerata sono dei simboli d’eccellenza, due patrimoni unici della Regione e dell’Italia nei rispettivi campi. Avremo il piacere di accogliere Ibisco a Frasassi con una residenza artistica dove potrà lasciarsi ispirare dalla incredibile magia e bellezza delle Grotte e dei nostri luoghi”.
Il premio “Grotte di Frasassi” oltre alla somma in denaro di 2.000 euro, prevede per Ibisco una residenza e una restituzione artistica site specific presso le Grotte di Frasassi, tra i siti naturalistici più spettacolari d’Europa.
Ibisco è il nome d’arte del bolognese Filippo Giglio. Nella sua canzone “Languore” precise scelte sonore e di vocalità evocano una ritualità ancestrale e insieme riflettono le inquietudini di un “oggi” col quale ci si confronta con sincerità, con autentica apertura sui lati oscuri dell’anima, scolpendo parole che lasciano tracce e immagini che sfidano le convenzioni.
Ibisco, tra gli otto vincitori di Musicultura 2025, è stato selezionato su 1.176 artisti iscritti al Concorso e sui 16 finalisti del festival dal prestigioso Comitato di Garanzia di Musicultura, i cui primi firmatari furono nel 1990 Fabrizio De André e Giorgio Caproni, e che in questa XXXVI edizione, è composto da: Francesco Amato, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Giulia Caminito, Luca Carboni, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Dardust, Teresa De Sio, Cristina Donà, Giorgia, Mariangela Gualtieri, La Rappresentante di Lista, Ermal Meta, Mariella Nava, Susanna Nichiarelli, Piero Pelù, Vasco Rossi, Ron, Sydney Sibilia, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi e Margherita Vicario.
Le Grotte di Frasassi sono da sempre vicine al mondo della musica come suggestiva location di numerosi eventi di risonanza internazionale, tra gli ultimi tenutisi tra le gigantesche stalattiti e stalagmiti ricordiamo l’emozionante concerto di Natale “Silent Night: A Christmas Prayer” di Andrea Bocelli andato in onda il 25 dicembre 2020 su Canale 5 e nel Natale 2021 il toccante concerto deil trio de Il Volo, in onda su Rai 1 in prima serata.
Il sito naturalistico di Genga offre ai visitatori un vero e proprio spettacolo unico al mondo, un’immersione nella bellezza e nella maestosità della natura. Con una piacevole passeggiata di un chilometro e mezzo nel ventre della terra, tra le gigantesche stalattiti e stalagmiti, i cristalli i drappeggi e le volute di alabastro del fiabesco paesaggio del sito carsico è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.
Elena Mil è la Vincitrice Assoluta di Musicultura 2025 / reportage e foto
di Stefano Fabrizi
Sguardo incredulo, poi il pianto liberatorio. Non ci può credere. L’abbraccio degli altri concorrenti. Gli applausi. Un momento che Elena Mil ricorderà per tutta la vita. Nella splendida cornice dello Sferisterio di Macerata, la giovane cantautrice milanese Elena Mil, 24 anni, ha trionfato nella XXXVI edizione di Musicultura 2025, conquistando il titolo di Vincitrice Assoluta con la sua struggente “La ballata dell’inferno”.
Accompagnata soltanto dal suo ukulele, Elena ha regalato al pubblico un’esibizione intensa e piena di autenticità, dichiarando con emozione: “Ho iniziato a fare musica appena un anno fa, tutto questo non mi sembra vero. Ringrazio di cuore il pubblico qui presente: i loro sguardi mi hanno dato un’energia pazzesca”.
Il successo ottenuto, frutto del voto di 4.800 spettatori nelle due serate finali, le assicura il Premio Banca Macerata di 20.000 euro – denaro che verrà investito nel lancio del suo primo album – e il riconoscimento per il miglior testo, assegnato dalle giurie universitarie per 2.000 euro.
Il percorso di Elena Mil a Musicultura 2025 si è caratterizzato da un’energia spontanea e autentica. Elena Caglioti, in arte Elena Mil, ha saputo trasformare un flusso di coscienza in un testo originale e intenso, mettendo in scena una (strana) discesa agli inferi che racconta il dolore e l’ambiguità di un “niente” all’origine di un tormento indefinito. La sua prima canzone, nata otto anni fa durante un afoso pomeriggio, ha incantato il pubblico per la sua sincerità e novità, confermandola come una delle voci emergenti più promettenti della scena musicale italiana.
Il Festival ha visto la partecipazione di otto talenti. Accanto alla giovane milanese, si sono distinti Alessandra Nazzaro di Napoli, con la canzone “Ouverture”, Frammenti di Treviso con “La pace”, Ibisco di Bologna con “Languore”, Me July di Benevento con “Mundi”, Moonari di Roma con “Funamboli”, la band Abat-jour di Rieti con “Oblio” e Silvia Lovicario di Nuoro con “Notte”. Ciascuno di questi artisti ha portato sul palco la propria visione creativa, contribuendo a rendere la finale una vera vetrina del talento giovanile italiano.
Targa delle Critica Piero Cesanelli a Abat-Jour
Un particolare successo è andato alla band Abat-jour, formata da giovani nati dopo il 2004, che ha raccolto doppi riconoscimenti. Con la canzone “Oblio” il gruppo ha ottenuto sia La Targa della Critica Piero Cesanelli – un premio di 3.000 euro – sia il Premio Nuovo Imaie, che assegna 10.000 euro per finanziare una tournée. Questo doppio riconoscimento testimonia l’originalità e l’innovazione che i giovani artisti portano in dote al panorama musicale.
Premio La Casa in riva al mare a Alessandra Nazzaro
Ad Alessandra Nazzaro, invece, è stato assegnato il Premio “La casa in riva al mare” di 2.000 euro, decretato da una giuria composta da detenuti della Casa di reclusione di Barcaglione di Ancona. Questo speciale riconoscimento, consegnato sul palcoscenico grazie a un permesso speciale, rappresenta un’importante iniziativa di integrazione culturale e un segnale forte di come la musica possa diventare strumento di riabilitazione e speranza.
La finalissima di Musicultura 2025 non è stata soltanto una sfida tra giovani talenti, ma anche una celebrazione della tradizione musicale italiana.
La conduzione brillante di Carolina Di Domenico e Fabrizio Biggio ha accompagnato performance indimenticabili che ha visto sul palco tre artisti amati dal pubblico.
Antonella Ruggiero
Antonella Ruggiero, esibendosi con brani come “Amore lontanissimo” e “Una miniera”, ha incantato il pubblico con la sua voce cristallina e la sua intensità emotiva, mentre l’inaspettata esibizione comica di Valerio Lundini che ha suonato “Oh! Susanna” utilizzando i tasti di un vecchio telefono fisso – ha regalato un momento surreale e divertente durante la serata finale.
Carolina Di Domenico Valerio Lundini e Fabrizio Biggio
Non meno emozionante è stata la partecipazione dell’extraterrestre della musica italiana, Eugenio Finardi. Il cantautore milanese, che considera le Marche la sua regione del cuore, ha portato in scena due brani tratti dal suo album “Tutto” – “La battaglia” e “I venti della luna” – per poi concludere con la celebre “Extraterrestre”. Con la sua performance, Finardi ha lasciato un messaggio di autenticità e impegno: “Cercate la vostra verità – niente scorciatoie o furbate … esprimete sempre la vostra verità e non ve ne pentirete mai”, un consiglio saggio per tutti i giovani artisti in ascesa.
Eugenio Finardi
E ricordiamo che durante Musicultura 2025, l’evento non si è limitato a dare spazio ai giovani finalisti ma ha visto la partecipazione di artisti di spicco della musica italiana, che hanno donato alla kermesse momenti di grande intensità ed emozione. In particolare, tra gli ospiti che si sono esibiti troviamo, oltre ad Antonella Ruggiero, Eugenio Finardi e Valerio Lundini, Francesco Tricarico che ha portato sul palco originalità e significato, Simone Cristicchi che ha aperto La Controra con Andrea Scanzi e nell’ultima serata ha proposto in streaming dalla suggestiva biblioteca di Macerata, una performance speciale recitando una poesia di Trilussa La ninna nanna della guerra, che ha arricchito il mosaico artistico dell’evento, Riccardo Cocciante: il Maestro ha regalato una performance coinvolgente, consolidando la sua fama di icona della canzone d’autore italiana, e Vinicio Capossela: il suo stile unico e la profondità emotiva della sua esibizione hanno arricchito la serata con un tocco di originalità e poesia.
Questi ospiti, intervenuti durante le serate finali tenutesi nello storico Sferisterio di Macerata, hanno saputo dare nuova linfa e autenticità all’evento, creando un dialogo profondo tra la musica dei giovani talenti e l’esperienza consolidata dei grandi artisti italiani.
Inoltre, tra i personaggi ospiti de La Controra Niccolò Fabi, Edoardo Camurri, Pop X, Franco Godi, DonPasta, Roberta Giallo, Danila Satragno, Giorgia Pagliuca, Silvia Cecchi, Beatrice Achille, Giorgiomaria Cornelio, Beatrice Zerbini, Mariachiara Rafaiani e gli ex vincitori del concorso Yosh Whale, The Snookers, Nico Arezzo, Anna.
Lo Sferisterio è stato anche la cornice per gli interventi di Lucia Chiatti, sovrintendente, e Marco Vinco, direttore artistico del Macerata Opera Festival, che hanno lanciato la stagione con le tre opere in cartellone: La vedova allegra (18 luglio), Il rigoletto (19 luglio) e Macbeth (26 luglio). Info QUI
Ezio Nannipieri, direttore artistico di Musicultura, ha commentato l’evento sottolineando come il pubblico e i grandi ospiti abbiano compreso e apprezzato l’unicità della formula del Festival, riconoscendo in ogni esibizione un contributo sincero e personale alla storia della canzone italiana.
Il Festival, che si è svolto in diretta su Rai Radio 1, ha visto anche gli interventi di altri ospiti di rilievo, come Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola, completando così una serata ricca di emozioni e momenti indimenticabili.
Le intense emozioni delle serate finali di Musicultura 2025 non sono destinate a svanire: il 15 luglio, in seconda serata, Rai 2 trasmetterà una ricarica inedita nel programma diretto da Duccio Forzano. Inoltre, Rai Italia presenterà uno speciale Musicultura firmato da Roberta Ammendola, che porterà l’atmosfera del Festival in tutti e cinque i continenti, mentre approfondimenti, rubriche e servizi saranno disponibili su Rainews24, Rainews.it e TgR.
Musicultura 2025 dimostra ancora una volta come la musica possa essere protagonista di intrecci culturali e sociali, offrendo una piattaforma preziosa ai giovani talenti e celebrando la creatività in tutte le sue forme. In quest’edizione, il maestoso Sferisterio di Macerata si è trasformato in un teatro di sogni, emozioni e storie da raccontare, lasciando un segno indelebile nella memoria di tutti gli appassionati che hanno partecipato, dal vivo o da casa.
Umberto Smaila conquista lo Shada, inossidabile ci regala qualche battuta / Intervista
di Marco Chiatti
L’età che inesorabilmente passa per tutti (anche per lui) non ha minimamente scalfito l’energia e la serendipity con cui Umberto Smaila affronta la vita e il palcoscenico. Mantenendo una lucidità ed una chiarezza di visione impressionante, dall’alto dei suoi 75 anni (che compirà fra qualche giorno), e che ne spiega il successo multidisciplinare (attore, cabarettista, musicista, showman, conduttore televisivo e imprenditore) e ultracinquantennale.
Era infatti il 1971 quando muoveva i primi passi con i Gatti di Vicolo Miracoli. E ancora oggi calca i palcoscenici dei locali Vip italiani ed internazionali con la sua musica.
Venerdì scorso è stato protagonista di “Sabbia e Champagne”, l’appuntamento con la musica più bella di tutti i tempi, con la direzione artistica di Aldo Ascani allo Shada di Civitanova Marche.
E sulla sua carriera musicale Smaila ha regalato qualche simpatica battuta.
Umberto Smaila allo Shada 250620, ph Agostinelli
Per chi ancora non lo sapesse possiamo confermarlo: è lei che ha inventato le cene spettacolo?
“Almeno in Italia direi di sì. Intorno all’87. Un genere che in America andava da un po’ ma da noi non esisteva. Certo, ci mancavano Las Vegas e Frank Sinatra”.
Eppure ha avuto un successo clamoroso…
“Non da subito. Sono partito dalla Sardegna, dove il clima vacanziero e la predisposizione al divertimento sicuramente aiutavano. Eppure anche lì quando mi vedevano sul palco durante la cena non capivano, restavano sorpresi. Era una cosa che non esisteva. O c’era la cena o c’era la discoteca. Ma cantare e ballare durante la cena no”.
Da lì si è aperto un mondo…
“Esattamente, ci sono stati anni in cui letteralmente non riuscivo a rispondere a tutte le richieste. Ora la cosa è un po’ rallentata, anche se non ci fermiamo mai”.
E non si stanca di girare sempre?
“Assolutamente no, semmai mi stanco di stare a casa!”.
Nel frattempo c’è stata anche l’avventura dei suoi locali, gli Smaila’s. Sono ancora attivi?
“Come locali veri e propri no, sono stati chiusi con il Covid, però è rimasto il loro spirito nelle serate che faccio, che hanno qualcosa di unico”.
Sarebbe?
“Un modo di fare musica live senza interruzioni né pause”.
Una cosa diversa quindi anche da quello che fa il suo ex collega Gerry Calà?
“Sì, il suo spettacolo è molto più parlato del mio. Io non parlo, canto, coinvolgo il pubblico cantando e facendolo ballare”.
Le Marche sono tappa frequente delle sue serate, cosa la lega alla nostra regione?
“I marchigiani hanno gusto, sanno apprezzare le cose belle. Poi qui ho una grande amicizia con la famiglia Ascani, mi fanno sentire a casa”.
20^ edizione del Festival Internazionale di Poesia. Al via dal 21 giugno La punta della lingua fino al 2 luglio. Diverse le location
Al via dopodomani la 20^edizione del Festival Internazionale di poesia totale “La punta della lingua”: le Marche della poesia, per il ventennale della manifestazione, accoglieranno più di 80 autori italiani e stranieri per 12 giorni di eventi, con anteprime e code, nel programma ideato dai direttori artistici Valerio Cuccaroni e Luigi Socci. Il Festival si svolgerà tra i comuni di Ancona, Jesi, Fermo, Macerata, Offagna, Polverigi e Grottammare, con appuntamenti successivi a Apecchio (PU), Castelfidardo e Casette d’Ete.
L’edizione 2025 sarà dedicata a Federico Sanguineti, autore, poeta e attore recentemente scomparso.
IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA “LA PUNTA DELLA LINGUA 2025”
Oltre 80 gli autori e le autrici presenti nel programma ideato dai due direttori artistici Luigi Socci e Valerio Cuccaroni, organizzato da Nie Wiem.
POESIA TOTALE – A vent’anni dalla sua nascita, anche quest’anno il Festival prosegue nella sua missione di esplorare l’arte poetica in tutte le sue declinazioni: dai reading alle performance, agli spettacoli, alle escursioni poetiche, al Pj set, ai laboratori per ragazzi e molto altro. Dalle espressioni più classiche alle forme più moderne e contemporanee.
Il ricco calendario di ospiti prevede il regista, attore e sceneggiatore Abel Ferrara che sarà ospite del Festival martedì 1° luglio, alle ore 19, alla Pinacoteca civica di Jesi, dove leggerà le poesie di Gabriele Tinti editeda La nave di Teseo di fronte alla Deposizione di Lorenzo Lotto (posti limitati, biglietti disponibili dal 27 giugno alle ore 18). A seguire, Ferrara parteciperà alla proiezione del suo film cult “Il cattivo tenente” (biglietti acquistabili in loco a partire dalle 21, capienza massima: 150 posti).
Anche una grande attrice italiana sarà protagonista del festival: con lo spettacolo “Vita meravigliosa”, sabato 28 giugno, alle 21.30, presso la Corte della Mole Vanvitelliana,Iaia Forte omaggerà, conun ritratto in versi e in musica, Patrizia Cavalli (1974-2022), una delle poetesse contemporanee più amate. Musiche e canzoni di Diana Tejera(Spettacolo a pagamento, biglietteria AMAT).
Quest’anno il festival, da sempre attento al Teatro di Poesia, produrrà due spettacoli, che presenterà in anteprima nazionale: uno dedicato a Charles Baudelaire, con Milo De Angelis e Viviana Nicodemo, l’altro ad Andrea Zanzotto, con Lello Voce e Luigi Cinque, entrambi rappresentati nella meravigliosa Corte della Mole Vanvitelliana, costruita sul mare, nel 1700, dall’architetto della Reggia di Caserta, Luigi Vanvitelli.
Il grande poeta Milo De Angelis sarà ad Ancona mercoledì 25 giugno alle 21.30 per “Invito al viaggio”: uno spettacolo in cui introdurrà le poesie di Baudelaire dedicate al viaggio, da lui tradotte nei Fiori del male, in un dialogo con altri grandi artisti ispirati dal capolavoro di Baudelaire, di cui si ammireranno e ascolteranno le opere, proiettate ed eseguite dal vivo dal pianista Mattia Merighi e dalla soprano Alice Capriglione, mentre ad interpretare le poesie sarà l’attrice Viviana Nicodemo (in collaborazione con Amici della Musica, biglietteria AMAT). De Angelis sarà protagonista di nuovo, il giorno successivo, giovedì 26 giugno, alle 19, alla Sala Boxe della Mole Vanvitelliana, per un incontro con il critico Massimo Raffaeli.
Domenica 29 giugnoalle ore 21.30, allaCorte della Mole Vanvitellianaandrà in scena lo spettacolo “Gli sguardi i fatti e senhal”, dedicato a Senhal, uno dei testi più originali, intensi e, insieme, meno conosciuti del poeta Andrea Zanzotto (1921-2011).Con Lello Voce: spoken word; Luigi Cinque: fiati, pianoforte, tastiere, elettronica; Giovanna Famulari: violoncello, canto; Urna Chahar Tugchi, canto. Introduzione letteraria del Premio Strega Poesia Stefano Dal Bianco(Anteprima nazionale, spettacolo a pagamento, biglietteria Associazione Spazio Musica, in collaborazione con Ancona Jazz).
Antonella Anedda, autrice considerata tra le maggiori della poesia europea contemporanea, arriverà con un reading lunedì 30 giugnoalle ore 21.30 a Portonovo, all’Agriturismo Accipicchia. Questo attesissimo appuntamento sarà preceduto dagli Itinerari poetici, condotti ad Ancona e nei comuni della Riviera del Conero dalla prof.ssa Danila Saracini (in collaborazione con il Liceo Scientifico Galilei di Ancona).
Eugenio De Signoribus, figura tra le più nobilmente appartate e apprezzate della poesia italiana dal secondo Novecento a oggi, incontrerà il pubblico martedì 24 giugnoa Offagna alle 19 ai Giardini Monastero S. Zita. A seguire, “Di pancia (e altri organi vitali)” della poeta e performer Alessandra Racca. Accompagnata da sonorizzazioni e voci registrate. La Racca sarà anche ad Ancona, il giorno successivo, per un laboratorio per ragazzi e adulti: “Coro Poetico” (posti limitati prenotabili scrivendo a info@lapuntadellalingua.it Mole Vanvitelliana-Aula Didattica).
Anche altri grandi personaggi dello spettacolo saranno ospiti del festival: il drammaturgo, regista e attore romano pluripremiato,Daniele Timpano,sarà a Polverigi, nel Cortile di Villa Nappi,domenica 22 giugno, alle ore 21.30, con i “Poemi Focomelici”in cuiparlerà del suo rapporto con la parola poetica, sia nel ruolo di lettore di poesia moderna e contemporanea, sia in quello, finora inedito, di autore di versi in proprio. “La Cantautrice Fantasma” è il particolare spettacolo di e con Ivan Talarico (venerdì 27 giugno, ore 21.30, Piazza Amedeo Lattanzi, Torre di Palme) dedicato a A. F. cantautrice veneta, nata nel 1923 e scomparsa dalle scene nel 1969, plagiata dai maggiori cantanti italiani e non (ma nessuno lo sa e lei è rimasta, almeno finora, un “fantasma”). Rossella Or presenterà, in anteprima assoluta, nello stile performativo che la contraddistingue, la sua opera di poesia pura “Come l’amore di un timpano e una pupilla”, mercoledì 25 giugno, alle ore 19, nella Sala Boxe della Mole Vanvitelliana. Spetterà, infine, al comico, scrittore e attore Claudio Morici la chiusura del Festival mercoledì 2 luglio con il monologo “La malattia dell’ostrica” (ore 21.30, Jesi, Piazza delle Monnighette).
PROGRAMMA DI SABATO 21 GIUGNO – PRIMA GIORNATA –
Ad inaugurare il festival sarà un’escursione poetica tra le vie di Grottammare alta, con un omaggio a Francesco Scarabicchi. Sabato 21 giugno alle ore 18.30, da Piazza Peretti, i versi dei poeti risuoneranno per le vie del borgo con Vito M.Bonito, Marco Fazzini, Letizia Polini, Marilena Renda, candidata al Premio Strega con l’opera Cinema Persefone, edito da Arcipelago Itaca. Teatro naturale e storico, affacciato sulla costa tra il verde delle sue pinete, degli aranceti, delle palme e le sue spiagge bagnate dal mare, Grottammare ha origini remote, risalenti al Neolitico. Oltre ai versi dei quattro poeti ospiti del festival, tra le quinte monumentali del paese alto risuoneranno anche i versi di Francesco Scarabicchi, in un omaggio sentito al poeta che trascorse in città i primi nove anni della sua vita, e quelli del poeta beat Lawrence Ferlinghetti che a Grottammare dedicò una poesia. L’evento è realizzato in collaborazione con UTES.
L’OMAGGIO A PATRIZIA CAVALLI – Un’immersione nell’universo della poetessa, una delle contemporanee più lette e amate. Oltre allo spettacolo “Vita meravigliosa”, già citato, sempre il 28 giugno, ma alle ore 19, nella Sala Boxe della Mole Vanvitelliana,Iaia Forte e Diana Tejera, dialogheranno in “Guida all’ascolto di Patrizia Cavalli”. E alle ore 23, all’Arena Cinema della Mole Vanvitelliana, la proiezione del documentario “Le mie poesie non cambieranno il mondo” diretto da Francesco Piccolo e Annalena Benini.
IL RICORDO DI FRANCESCO SCARABICCHI – Oltre all’escursione poetica a Grottammare, giovedì 26 giugno, alle ore 17, alla Sala Boxe della Mole Vanvitelliana, ci sarà la presentazione di “Dico piano il tuo nome. Voci per Francesco Scarabicchi”, un volume corale per onorare la sua memoria, presentato dai curatori Massimo Raffaeli e Cristina Babino.
“La punta della lingua 2025” è anche:
LE POESIE DA GAZA – La poesia come resistenza e salvezza. Da Gaza arriveranno i suoni di 32 poesie, in gran parte scritte dopo il 7 ottobre 2023, da autori palestinesi, due dei quali uccisi nei bombardamenti: un vero e proprio testamento poetico raccolto in antologia da Fazi Editore ad aprile di quest’anno. Domenica 29 giugno, alle ore 19 (Mole Vanvitelliana-Sala Boxe,)il volume verrà presentato nell’incontro “Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza” con i curatori Antonio Bocchinfuso, Mario Soldaini e Leonardo Tosti. Interverrà Fabio Burattini di Amnesty International; in collegamento un operatore di Emergency, impegnato sul campo, e alcuni degli autori. Per ogni copia venduta, 5 euro saranno donati a Emergency per le sue attività di assistenza sanitaria a Gaza.
PREMIO FRANCO SCATAGLINI/LA POESIA CHE SI VEDE –
Giovedì 26 giugno alla Mole Vanvitelliana (ore 21.45, Arena Cinema), ci sarà la quinta edizione delConcorso internazionale di videopoesia Premio Franco Scataglini. Dopo il successo delle prime quattro edizioni, torna anche quest’anno il concorso “La poesia che si vede” dedicato ai migliori cortometraggi di videopoesia. A contendersi il Premiosaranno opere provenienti da tutto il mondo, accuratamente selezionate da un nucleo di esperti di cinema e di poesia.
La Giuria di Qualità 2025 sarà composta da: Cristina Babino, Valerio Cuccaroni,, Rossella Inglese, Luigi Socci e Ivan Talarico. L’Associazione Catap assegnerà il premio alla Migliore Videopoesia Italiana e il pubblico presente in sala voterà per decidere il vincitore del Premio del Pubblico e, novità di quest’anno, il Premio Giuria Giovani.
ORA D’ARIA –
La poesia entrerà nella casa di reclusione di Fossombrone il 2 luglio e nella casa circondariale di Pesaro – Villa Fastiggi il 3 luglio. Saranno 6 gli incontri complessivi realizzati nel 2025 con gare di poesia ad alta voce tra detenuti e poeti slammer, nel progetto del Garante regionale dei Diritti della Persona delle Marche, realizzato da Nie Wiem. Le gare di poetry slam saranno valide per il campionato nazionale organizzato dalla Lega Italiana Poetry Slam.
LA POESIA INTERNAZIONALE: FOCUS SULLA SVIZZERA E SULLA POESIA AMERICANA – Oltre al poeta lettone Sergej Timofeev (sia in veste di poeta che di PJ), La Punta della Lingua, per un appuntamento dal titolo “Voci nel bosco”, ospiterà, lunedì 30 giugno, alle ore 19, all’Agriturismo Accipicchia di Portonovo due giovani, ma già pluripremiate promesse della poesia americana di cultura Latinx: Sara Daniele Rivera, artista, scrittrice, traduttrice ed educatrice di origini cubano-peruviane di stanza ad Albuquerque (New Mexico) ed Elisa Gonzalez,di origini messicane, il cui primo libro, Grand Tour, è stato nominato tra i migliori del 2023 dal prestigioso The New Yorker.
E martedì 1° luglio a Jesi, alle ore 18, nella Pinacoteca civica, ci sarà il focus su “La nuova poesia svizzera”: reading dei poeti svizzeri di lingua francese e tedesca, Odile Cornuz e Michael Fehr, in collaborazione con Pro Helvetia.
LA RISCOPERTA DI LAURA CERETA –
Poetessa del XV secolo, Laura Cereta (1469-1499), con il suo acume di umanista e la sua coraggiosa penna, racchiude in poche, incisive parole l’ingiusta disparità tra i sessi nella società del suo tempo. Domenica 29 giugno, alle ore 17 (Mole Vanvitelliana-Sala Boxe,), Sara Lorenzetti presenta “Laura Cereta. Lettere scelte”: nel cuore del suo epistolario, Cereta analizza con lucidità e passione la condizione delle donne, opponendosi al loro confinamento ai margini della vita culturale e intellettuale. Argolibri presenta la prima traduzione delle lettere latine di Cereta a oltre cinquecento anni dalla sua morte. Interviene il traduttore SandroPrinciotta.
LA POESIA AI TEMPI DEI SOCIAL E DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE:
Lunedì 23 giugno, alle ore 17 online, ci sarà la XVIII edizione del laboratorio telematico di poesia Facebook Poetry, dedicato quest’anno al fenomeno del brainrot e condotto da Antonio Francesco Perozzi e Marzia D’Amico. Sabato 28 giugno,alle ore 18, Gilda Policastro presenta, in dialogo con Emanuele Franceschetti, il proprio saggio “Metaverso” sulla poesia al tempo di internet dei social, quando ancora è identificata con quella forma che in massima parte va a capo e “suona” in un certo modo (Mole Vanvitelliana-Sala Boxe). Di rapporti tra poesia e tecnologia parlerà anche Valerio Cuccaroni che domenica 29 alle ore 18 presenterà il suo libro Poesia ibrida, dedicato a poesia visiva, videopoesia, poesia elettronica e pj set, in dialogo con Salvatore Ritrovato (Mole Vanvitelliana-Sala Boxe).
Mercoledì 2 luglio nella Piazza delle Monnighette di Jesi, alle 18, arriverà la TEXT2TRAP. Esplorando l’interazione tra musica trap e intelligenza artificiale, Andrea Capodimonte trasforma testi di recupero in prompt creativi per generare sonorità inedite. Una performance, in collaborazione con Stefano Teodori, dove materiali testuali non convenzionali – spam, pubblicità, scritti senza copyright – vengono convertiti in tempo reale attraverso l’AI in basi trap e flow improvvisati sul momento.
ITINERARI POETICI –
Anche quest’anno sono ripartiti gli appuntamenti con Adotta l’autore.Itinerari poetici: una serie di incontri, dal 6 al 27 giugno, dedicati ai ragazzi delle scuole e aperti a chiunque, in un percorso itinerante per i più bei luoghi di Ancona e del Conero alla scoperta della grande poetessa italiana Antonella Anedda, ospite speciale del Festival. A cura di Danila Saracini. In collaborazione con Liceo Scientifico Galilei di Ancona. Il primo incontro si è svolto il 6 giugno alle 14.30 presso il Giardino del Liceo Galilei (per partecipare scrivere a info@lapuntadellalingua.it).
LABORATORI DI SCRITTURA UNDER 35 ALLA PRESENZA DEI CRITICI –
Terza edizione del laboratorio “Vivaria. Officina di nuove scritture poetiche under 35” (sabato 28 e domenica 29 giugno ore 10, Agriturismo Accipicchia, Portonovo di Ancona).Vivaria chiama a raccolta critici affermati e in via di formazione per confrontarsi con alcune delle voci più promettenti della poesia italiana under 35. Un quarto d’ora di letture di inediti e quarantacinque minuti di discussione a testa, per entrare nella sala macchine della poesia che si fa.
I critici di questa edizione saranno: Gilda Policastro, Renata Morresi, Salvatore Ritrovato, Riccardo Socci, Alessandro Minnucci. Incontro aperto al pubblico.
Nato nel 2006, il Festival “La Punta della Lingua” ha ospitato negli anni autori provenienti da: Stati Uniti, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Polonia, Romania, Ucraina, Russia, paesi balcanici e paesi baltici. Più di 600 gli eventi complessivi con ibridazioni tra poesia, web, teatro, musica e cinema. Tra i nomi che hanno partecipato al Festival, in ordine sparso: Paolo Rossi, Nanni Balestrini, Alessandro Bergonzoni, Patrizia Cavalli, Toni Servillo, Adam Zagajewski, Antonio Rezza, Vivian Lamarque, Ascanio Celestini, Durs Grünbein, Marco Paolini, Mariangela Gualtieri, Billy Collins, Ron Padgett, Tony Harrison, Ana Blandiana, Milo De Angelis, Jolanda Insana, Patrizia Valduga, Antonella Anedda, Aldo Nove, Tiziano Scarpa, Mario Benedetti, Roger McGough, Gian Mario Villalta, Sergej Gandlevskij, Boris Chersonskij, Carol Ann Duffy, Liz Lochhead, Valerio Magrelli, John Giorno, Walter Siti e molti altri.
“La Punta della Lingua”, che quest’anno ha ricevuto il Premio Antonio Prenna al concorso sulla traduzione Annibal Caro, è organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Nie Wiem, con il sostegno e il patrocinio della Regione Marche e dei Comuni di Ancona, Jesi, Fermo, Castelfidardo, Offagna, Grottammare, Polverigi con il contributo del Garante dei Diritti della Persona Regione Marche, e decine di partner, tra cui Cooss Marche e Radio3.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero e gratuito, fino a esaurimento posti, eccetto: “Invito al viaggio” (biglietto: euro 10) e “Vita Meravigliosa” (biglietto: euro 12), info prevendite online su www.vivaticket.com e presso tutte le biglietterie e punti vendita Vivaticket sul territorio nazionale, la sera dello spettacolo la biglietteria sarà aperta dalle ore 20, info: AMAT, tel. 0712072439); e “Gli sguardi i fatti e senhal” (biglietto: 10 euro), prevendite sul circuito nazionale Vivaticket e presso le biglietterie convenzionate con Associazione SpazioMusica.
La Punta della Lingua Poesia Festival – 20^ edizioneè organizzata dall’associazione non-profit Nie Wiem
Direzione artistica: Luigi Socci e Valerio Cuccaroni con il contributo di: Regione Marche | Comune di Ancona | Comune di Jesi | Comune di Fermo | Comune di Offagna | Comune di Grottammare | Comune di Castelfidardo | ProLoco di Polverigi con il sostegno di: Garante dei Diritti della Persona – Regione Marche | COOSS Marche | The Mole Ancona | Cantine Moroder
in collaborazione con: AMAT | Civitella Ranieri | Libreria Catap | Associazione Magazzino d’arte | Associazione Culturale La Locura | ARCI Ancona | Associazione Spazio Betti | Pro Helvetia | LIPS – Lega Italiana Poetry Slam | Ente Parco Regionale del Conero | Cooperativa LUDUS | Museo Tattile Statale Omero | Fermo Musei | Museo della Liberazione di Offagna | Liceo Scientifico Galileo Galilei di Ancona | Società Amici della Musica Guido Michelli | Associazione SpazioMusica | Ancona Jazz | Circolo Erèsia | Casa delle Culture | Associazione SantaCroce | AVIS Jesi | Istituto Italiano di Cultura di Lisbona | Università di Lisbona | Circolo ARCI La Serra di Recanati | Associazione Ephemera | UTES | Emergency
partner tecnici: Grand Hotel Palace | Hotel Fortuna | Libreria laFeltrinelli Ancona | Ristorante Le Donzelle | Rosticceria La Piada | Trattoria della Fortuna di Jesi
media partner: Rai Radio 3 | Argo
Musicultura 2025. Tricarico e Capossela incantano lo Sferisterio. Standing ovation per Cocciante. A Ibisco il Premio Grotte di Frasassi a Moonari il Premio PMI e a Elena Mil il Premio per il miglior testo delle Università
“Amo i giovani artisti che propongono cose nuove perché la musica deve andare avanti, bravi. Rispettate sempre la vostra natura non cercate di diventare qualcos’altro… il successo arriva se si fanno le cose con amore, bisogna osare, osare e osare” con queste parole Riccardo Cocciante ha lodato i giovani artisti dal palcoscenico di Musicultura nella serata inaugurale della XXXVI edizione del Festival.
Riccardo Cocciante
L’artista italo-francese, attesissimo allo Sferisterio di Macerata, ha offerto al pianoforte un’emozionate esibizione del brano “Se stiamo insieme ci sarà un perché” vincitore del Festival di Sanremo 1991 e “Poesia” (1973) “questo è il primo brano che ho scritto – ha raccontato – non sapevo ancora suonare, conoscevo solo due, tre accordi mi sono bastati per scrivere Poesia”. Ha chiuso con “Margherita” una performance indimenticabile, il pubblico in visibilio ha tributato a Cocciante una standing ovation e l’artista ha invitato i 2.400 presenti a cantare con lui, un momento corale collettivo a cappella, di intensa connessione emotiva che ha avvolto lo Sferisterio in un abbraccio unico di musica e passione.
Riccardo Cocciante è stato insignito dell’Onorificenza per Alti Meriti Artistici istituita dall’Università di Macerata e dall’Università di Camerino, partner culturali di Musicultura, dai rispettivi Rettori John McCourt e Graziano Leoni.
Carolina Di Domenico e Fabrizio Biggio
Applauditissimi, da perfetti padroni di casa, Carolina di Domenico e Fabrizio Biggio hanno presentato le esibizioni dei vincitori di Musicultura 2025, in lizza per l’ambito titolo di Vincitore Assoluto del Festival e il Premio Banca Macerata di 20 mila euro, decretato dai voti dal pubblico delle due serate finali.
Questi i nomi, le città di provenienza e i titoli delle canzoni degli otto vincitori di Musicultura:
Alessandra Nazzaro, Napoli – Ouverture; Elena Mil, Monza – La ballata dell’inferno
Frammenti, Treviso – La pace; Ibisco, Bologna – Languore ; ME JULY, Benevento – Mundi
Ibisco ha conquistato il “Premio Grotte di Frasassi” un nuovo riconoscimento che unisce due realtà che dal cuore delle Marche parlano all’Italia e al mondo: Musicultura e il favoloso sito naturalistico delle Grotte di Frasassi. Il Sindaco di Genga, Presidente dell’ assemblea Grotte di Frasassi, avv. Marco Filipponi ha consegnato il premio a Ibisco che oltre alla somma in denaro di 2000 euro prevede una residenza e una restituzione artistica site specific nelle spettacolari Grotte di Frasassi.
Premio PMI a Moonari
Moonari si è aggiudicato il Premio PMI per miglior progetto discografico del valore di 2.000 euro
Premio Miglior Testo a Elena Mil
Ad Elena Mil Il Premio per il miglior testo di 2.000 euro assegnato dalle giurie degli studenti delle Università di Macerata e Camerino.
Tricarico
Sul palco di Musicultura Francesco Tricarico, accompagnato al pianoforte da David Cabi ha offerto il suo brano simbolo “Sono Francesco” (2000) e “Mi manchi negli occhi” , la poesia in musica della ballad intima e profonda del 2020.
“Musicultura è una roccaforte fondamentale per difendere tutto un percorso disinteressato onesto e sincero della canzone d’autore– ha detto Tricarico – è bellissimo esser qui, sono convinto che questo momento così disumano e caotico finirà e lascerà germogliare anime straordinarie che daranno risalto sempre più alla poesia nelle canzoni”.
Vinicio Capossela
A distanza di dieci anni Vinicio Capossela ritorna sul palco del Festival: “chiamerei Musicultura con la “o” Musicoltura, perché è come un laboratorio di coltura biologica che permette di vedere lo stato di vitalità della musica, cosa emerge dal tessuto del Paese e la condivide come esperienza vitale” ha detto l’artista.
Capossela, accompagnato dai suoi musicisti si è esibito con un medley sulle note di “Bardamù” e della “Polka di Warsava”.
Ha proseguito con una toccante esibizione del brano “Il povero cristo” e concluso con “Staffette in bicicletta” “dedicata alle donne che hanno preso parte alla resistenza un testimone che siamo sempre chiamati a raccogliere…” ha spiegato Capossela.
Gran finale a sorpresa con “Il tempo dei regali” per ricordare a tutti l’importanza di coltivare il sentimento della gratitudine “un esercizio importante da praticare” ha aggiunto Capossela tra gli scroscianti applausi del grande pubblico dello Sferisterio.
La serata del Festival, in diretta su Rai Radio 1, ha visto anche gli interventi dalla Stazione Bus del canale di Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola.
Questa sera finalissima di Musicultura con Valerio Lundini, Eugenio Finardi e Antonella Ruggiero e la proclamazione del Vincitore assoluto.
Main Media Partner del Festival della Canzone Popolare e d’Autore è la Rai, con Rai Radio1, Rai 2, TgR, Rainews24, Rainews.it, Rai Italia e RaiPlay.
Si potranno rivedere le immagini delle serate finali di Musicultura 2025 sul programma diretto da Duccio Forzano, in onda su Rai 2, il 15 luglio.
Rai Italia diffonderà uno speciale Musicultura, firmato da Roberta Ammendola, nei cinque continenti: America Asia Europa Africa e Oceania.
Approfondimenti, dirette, rubriche e servizi sulla XXXVI edizione di Musicultura si possono seguire su Rainews24, Rainews.it e TgR.
Musicultura 2025. Finalissima con Eugenio Finardi, Antonella Ruggiero e Valerio Lundini sabato 21 giugno a Macerata
Countdown finale per conoscere il nome del Vincitore assoluto di Musicultura 2025 che grazie ai voti del pubblico delle serate, presente allo Sferisterio, si aggiudicherà l’ambito Premio Banca Macerata di 20.000 euro.
Attesi ospiti della finalissima di domani sera sabato 21 Valerio Lundini, Eugenio Finardi e Antonella Ruggiero che si esibiranno sul suggestivo palcoscenico Maceratese con gli otto vincitori di Musicultura, a seguire i nomi le città di provenienza e i titoli delle canzoni:
Alessandra Nazzaro, Napoli – Ouverture; Elena Mil, Monza – La ballata dell’inferno
Frammenti, Treviso – La pace; Ibisco, Bologna – Languore ; ME JULY, Benevento – Mundi
La finalissima sarà condotta dalla coppia Carolina Di Domenico e Fabrizio Biggio e verrà trasmessa in diretta da Rai Radio1 con le voci di Marcella Sullo, Duccio Pasqua e John Vignola.
Si potranno rivedere le immagini delle serate finali di Musicultura 2025 sul programma diretto da Duccio Forzano, in onda su Rai 2 il 15 luglio.
Rai Italia diffonderà uno speciale Musicultura, firmato da Roberta Ammendola, nei cinque continenti: America Asia Europa Africa e Oceania.
Approfondimenti, dirette, rubriche e servizi sulla XXXVI edizione di Musicultura si potranno seguire su Rainews24, Rainews.it e TgR.
Il pubblico di Musicultura potrà incontrare e conoscere Antonella Ruggiero e Eugenio Finardi prima della finalissima allo Sferisterio, grazie agli appuntamenti pomeridiani, ad ingresso libero, de La Controra
Alle 18,45 nel Cortile di Palazzo Buonaccorsi Antonella Ruggiero e Roberto Colombo saranno ospiti di “A tu per tu” ai microfoni di Rai Radio 1 con Duccio Pasqua e Marcella Sullo.
Antonella Ruggero, una delle voci più raffinate e virtuose in Italia, ex voce dei Matia Bazar,con l’album “Libera” (1996) apre la carriera da solista all’insegna della continua ricerca nei linguaggi musicali: dalla musica sacra al tango, dal jazz alla canzone italiana d’autore, dalla musica elettronica, a sonorità classiche, ai musical di Broadway, reinterpretando il suono attraverso le sue personalissime corde per creare progetti sempre unici. Protagonista al Festival di Sanremo con “Amore lontanissimo” (1998) e “Non ti dimentico” (1999), nel corso della sua lunga carriera pubblica numerosi dischi. Nel 2024 esce “Altrevie”, album visionario nato da frammenti vocali di “Libera”, processate leggendo il nastro al contrario, e “Puccini?” con la reinterpretazione elettronica delle celebri arie del compositore.
Roberto Colombo, tastierista, arrangiatore, produttore discografico e direttore artistico dell’etichetta musicale Liberamusic, è noto per le sue numerose collaborazioni con i protagonisti della musica italiana tra cui PFM, Fabrizio De Andrè. Adriano Celentano, Edoardo Bennato. Ha prodotto dischi di Alberto Camerini, Garbo, Enzo Jannacci, le Orme, i Matia Bazar, Miguel Bosè, oltre a tutta la discografia solista di Antonella Ruggiero.
Alle ore 19 in Piazza Mazzini, nella postazione di Radio 1 Lounge Eugenio Finardi sarà protagonista dell’incontro “A tu per tu” ai microfoni di John Vignola per ripercorrere e festeggiare insieme cinquant’anni di carriera.
Voce libera e inconfondibile della musica italiana, Eugenio Finardi è da sempre un esploratore sonoro fuori dagli schemi. Negli anni ’70, dopo l’esordio con la Numero 1 di Mogol e Battisti, entra alla Cramps di Gianni Sassi dove pubblica cinque dischi fondamentali per il rock italiano. Con brani come “Musica ribelle”, “La radio” ed “Extraterrestre”, introduce una nuova scrittura, ruvida nei testi e sofisticata nella tessitura musicale ma dal ritmo tipicamente italiano.
Dagli esordi nel fermento underground milanese ai progetti più recenti, Finardi ha attraversato decenni di musica con coerenza e curiosità, spaziando dal rock alla musica d’autore, dal blues fino alla canzone d’arte con Il cantante al microfono, ottenendo la targa Tenco per l’interpretazione.
Con “Euphonia Suite”(2022) , raggiunge un nuovo apice espressivo: la celebrazione della voce come strumento totale, capace di raccontare ed emozionare.
Nel 2025, Finardi festeggia i cinquant’anni dal suo debutto con l’album “Tutto “e il tour “Tutto ’75–’25”, un viaggio tra passato e presente che esplora le canzoni più significative del suo repertorio e propone nuovi brani dalle sonorità innovative.
Ma La Controra si aprirà alle 13.30 nel Cortile di Palazzo Buonaccorsicon un evento speciale “DonPasta – Food Sound System” in collaborazione con Treccani Esperienze. DonPasta, il dj, economista, appassionato di gastronomia e considerato dal New York Times uno dei più inventivi attivisti del cibo guiderà il pubblico in un’esperienza multisensoriale, dove il ritmo si mescola ai profumi e ai sapori con il suo spettacolo tra cucina e musica dal vivo. Nel contempo, la chef Michela Domizi preparerà, per tutti i partecipanti, un menù dedicato di piatti della tradizione seguendo il tempo lento del racconto e della melodia.
DonPasta, aka Daniele De Michele, ha scritto cinque libri: “Food Sound System” (Feltrinelli, 2006); “Wine Sound System” (Feltrinelli, 2009), “La Parmigiana e la Rivoluzione” (Stampa alternativa, 2013); “Artusi Remix” (Mondadori, 2014) e “Kitchen Social Club” (Altraeconomia, 2016). Nel 2018 ha presentato al Festival del Cinema di Venezia il suo primo film-documentario sulla cucina italiana “I Villani”. Collabora con La Repubblica, Corriere della sera, Manifesto, Left e da 5 anni con il programma tv Geo su Rai3. Per Treccani e Il Corriere della Sera ha pubblicato la webserie “Le Nonne d’Italia in cucina”. Grazie al progetto Artusi Remix con Casartusi, sulla cucina popolare italiana, ha ricevuto il Premio “Marietta ad Honorem”.
Gli aggiornamenti su Musicultura 2025 ed il programma completo de La Controra sono reperibili su www.musicultura.it
I biglietti per il 20 e 21 giugno sono acquistabili online su vivaticket.it presso la Biglietteria dei Teatri di Macerata e in tutti i rivenditori del circuito vivaticket.