E’ online il videoclip di Pietro Sidoti “Ninna Nanna”

Dal 10 giugno, è disponibile su YouTube il videoclip di “NINNA NANNA” (https://www.youtube.com/watch?v=fFsvmrrvbQU),brano del cantautore friulano PIERO SIDOTI, contenuto nell’album “AMORE [FINO A PROVA CONTRARIA]” (https://ampl.ink/83R9p).


Il video, diretto da Rebecca Serafini, è un montaggio di immagini preesistenti, immagini di una Parigi contemporanea ma con uno stile retrò anni venti, a commentare e accompagnare l’atmosfera magica di una ninna nanna in grado di addormentare anche la paura. 


«A vedere queste immagini ora – racconta Piero Sidoti – mi sembra che fossero state girate appositamente per questa canzone!»

«Il video di Ninna Nanna spiega Rebecca Serafini è intriso di una componente affettiva particolare. Gli spezzoni video e fotografici sono la testimonianza di un viaggio fatto anni fa in una deserta, afosa ed onirica estate a Parigi. A pochi giorni dal montaggio, volutamente lasciato così selvatico e manuale, il telefono con cui avevo effettuato le riprese ed immortalato gli scatti, è andato in mille pezzi, cadendo rovinosamente dallo sportello della mia macchina. Tutto irrecuperabile. È così che Ninna Nanna ha per me un significato sentimentale unico ed autentico. È custode di attimi di vita vera».


Scritto dallo stesso Piero Sidoti, “Amore [fino a prova contraria] è un album che ha come comune denominatore i sentimenti e le emozioni, dove si cantano storie d’amore imperfette, sbagliate e splendide, ma soprattutto storie d’amore umane. L’autore decide di mettersi a nudo parlando ed entrando in risonanza con le zone più intime e segrete dell’animo. L’ironia viene utilizzata per creare quella leggerezza che contemporaneamente sa penetrare le profondità dell’io e volare sopra la seriosità e la pesantezza delle banalità e dei luoghi comuni.


Piero Sidoti, nato a Udine nel 1968, è un cantautore e attore di cinema e teatro. Laureato in Scienze Biologiche, intraprende la carriera di insegnante di matematica e scienze, si avvicina alla musica negli anni ’90 e nel 1998 è tra i vincitori del premio “Canta l’autore” e di tre edizioni del “Premio Pavanello”.  Nel 2004 si classifica fra i quattro concorrenti vincitori del “Premio Recanati”, è finalista al premio “L’artista che non c’era” e vince il “Premio Fabrizio De André” come miglior poesia in musica e miglior cantautore. Nel 2005 viene premiato come miglior artista non prodotto al “Festival Domenico Modugno” e nel settembre 2008 si esibisce al “Tenco che ascolta” a Provvidenti. Nel 2010 esce il primo album a distribuzione nazionale “Genteinattesa” prodotto da Produzioni Fuorivia, distribuito da Egea e con la prefazione di Lucio Dalla (editore di diversi brani) che segue direttamente Sidoti durante la registrazione del disco e con cui l’artista ha avuto la fortuna di collaborare a partire dal 2004. L’album si aggiudica, nell’autunno del 2010, la “Targa Tenco” come migliore opera prima. Il secondo disco “Lalala” viene pubblicato, sempre con Produzioni Fuorivia, a cinque anni dal primo lavoro. Al disco partecipa Giuseppe Battiston che firma con Sidoti anche la canzone “Sei meno meno”. Nel 2020 il cantautore partecipa al film “Il grande passo” di Antonio Padovan con Giuseppe Battiston, Stefano Fresi e Vitaliano Trevisan.




Il compositore Fabio Massimo Grosso firma la colonna sonora del film Esterno Notte

Il compositore FABIO MASSIMO CAPOGROSSO firma la colonna sonora del film “Esterno Notte”, scritto e diretto da Marco Bellocchio“Esterno Notte” come film è arrivato nelle sale italiane diviso in due parti, di cui la seconda sarà al cinema da oggi, e poi sarà trasmesso nell’originale formato seriale in autunno su Rai 1.


Edita e prodotta da Edizioni Curci, la colonna sonora originale di “Esterno Notte è disponibile in formato digitale.

Composta e orchestrata da Fabio Massimo Capogrosso, la colonna sonora è stata eseguita dalla Czech National Symphony Orchestra, diretta dal maestro Marek Stilec.


«Pur non avendo vissuto i drammatici giorni del sequestro Moro, la lettura della sceneggiatura e la visione delle immagini sono state fonte di viva e sincera ispirazione per un lavoro orchestrale che si fonda tuttavia sugli stilemi compositivi tipici della mia produzione di musica “pura” – commenta Fabio Massimo Capogrosso (nato a Perugia nel 1984) – Ho provato, attraverso soprattutto l’uso di un’orchestrazione densa e ricca di colori, a esplorare in profondità le articolate dinamiche di una vicenda così drammatica, ma che al contempo presenta anche aspetti tristemente incomprensibili e grotteschi. È un onore essere stato scelto e aver lavorato fianco a fianco con un geniale regista qual è Marco Bellocchio: gli sono immensamente grato per questa esperienza artistica per me molto profonda. Sono stati mesi di intenso lavoro e desidero esprimere la mia profonda gratitudine anche nei confronti di Francesca Calvelli e di tutto il reparto montaggio che mi hanno guidato nella stesura di questa complessa e articolata colonna sonora».


Diretta da Marco Bellocchio e scritta dallo stesso regista, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino, Esterno Notte è una serie Rai prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, con Simone Gattoni per Kavac Film, in collaborazione con Rai Fiction, in coproduzione con Arte France. Il distributore internazionale è Fremantle. Nel cast Fabrizio Gifuni nei panni di Aldo Moro, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi e Daniela Marra.


Fabio Massimo Capogrosso è autore di musica sinfonica, cameristica e teatrale, pubblicata nella collana “Stilnovo” delle Edizioni Curci in collaborazione con CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica. La musica di Fabio Massimo Capogrosso è caratterizzata da uno stile molto personale, denso, potente, altamente comunicativo. Capogrosso è stato il primo compositore in residenza della Filarmonica “Arturo Toscanini” di Parma ed è regolarmente ospite di prestigiose istituzioni musicali, come l’Accademia di Santa Cecilia e il Teatro alla Scala. Ha ottenuto importanti riconoscimenti anche all’estero: negli Stati Uniti ha vinto il Bassoon Chamber Music Composition Competition ed è stato premiato al 9° Discover America Competition, indetto dal Chicago Ensemble, e al 3° Keuris Composers Contest di Amersfoort, in Olanda.




I Calibro 35 presentano il nuovo progetto discografico dedicato ad Ennio Morricone in alcuni luoghi suggestivi italiani

SCACCO AL MAESTRO – VOLUME 1” (https://calibro.lnk.to/SAM) è il primo capitolo del nuovo progetto discografico e live dei CALIBRO 35 dedicato a Ennio Morricone, “SCACCO AL MAESTRO”. In uscita il 10 giugno per Woodworm/Virgin Records Label and Artist Services, questo primo volume sarà disponibile in formato LP, CD, digitale standard e HD e Dolby Atmos.


SCACCO AL MAESTRO” impegnerà i CALIBRO 35 dal punto di vista discografico e live per l’intero anno, dopo un imponente lavoro in studio per le registrazioni. Nell’album in uscita questo venerdì, 10 tracce, tra cui il brano già disponibile dal 1° maggio “LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO” e due importanti featuring: MATT BELLAMY, chitarra e fischio inARENA”, tratta dalla colonna sonora de “Il Mercenario” diretto da Sergio Corbucci; DIODATO, voce in “C’ERA UNA VOLTA IL WEST”, dall’omonimo film diretto da Sergio Leone. Nel disco, oltre a Bellamy, Diodato e ai cinque componenti dei CALIBRO 35, Massimo Martellotta (chitarre e sintetizzatori), Enrico Gabrielli (pianoforte e tastiere), Luca Cavina (basso), Fabio Rondanini (batteria) e Tommaso Colliva (programmazione e sound design), hanno collaborato anche Giuseppe Scardino (sax baritono) e Sebastiano De Gennaro (percussioni), in gran parte del disco, oltre a Valeria Sturba (theremin su “Svegliati e uccidi”), Mirko Cisilino (tromba in “Arena”), Yoko Morimyo (violino), Chiara Ludovisi (viola), Samuele Bianchi (violino), Giovanni Volpe (violoncello).


Questa la tracklist completa di “SCACCO AL MAESTRO – VOLUME 1”:

  1. Arena feat. Matt Bellamy
  2. La classe operaia va in paradiso
  3. Svegliati e Uccidi
  4. Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo
  5. Cosa avete fatto a Solange?
  6. C’era una volta il westfeat. Diodato
  7. Un tranquillo posto di campagna
  8. Una stanza vuota
  9. Trafelato
  10. L’Uomo dell’Armonica

“SCACCO AL MAESTRO” non è solo un omaggio a Ennio Morricone e alla sua straordinaria opera, è il frutto di anni di approfondimenti, ricerche, studio, un’ispirazione che è stata – letteralmente – la spinta propulsiva della nascita della band di Martellotta, Gabrielli, Cavina, Rondanini e Colliva: era il 21 luglio 2007 quando i cinque si ritrovarono per la prima volta in studio, dando forma a un’idea nata nei mesi precedenti, quella di lavorare – ispirandosi anche all’imponente lavoro del Maestro Morricone – sulla musica per immagini, con un respiro e un’ambizione internazionali. Registrarono “Trafelato”, dalla colonna sonora di “Giornata per L’Ariete”: la take presente nel primo disco che prende il nome della band è la primissima registrazione dei CALIBRO 35.


Da quel momento, molti altri episodi morriconiani hanno costellato il percorso dei CALIBRO 35, tra altri brani inclusi nei lavori in studio, campionamenti prestigiosi (la loro versione di “Una stanza vuota” è stata usata come sample in “One Day”, da Child of Lov e Damon Albarn), fino a diverse esibizioni dal vivo, dove la band ha omaggiato il Maestro riproponendo alcuni dei suoi brani. “SCACCO AL MAESTRO” oggi vuole esplorare e approfondire tutte le anime di Ennio Morricone, dal poliziesco al western, fino all’horror: un’impresa ambiziosa e importante, che celebra Ennio Morricone e contemporaneamente racconta un tassello fondamentale della storia dei CALIBRO 35, passata, presente e futura.


SCACCO AL MAESTRO” sarà anche l’occasione per la band di Massimo Martellotta, Enrico Gabrielli, Luca Cavina, Fabio Rondanini e Tommaso Colliva di tornare anche sui palchi. La prima occasione live è stata quella di Uno Maggio Taranto, dove i CALIBRO 35 hanno presentato in esclusiva per la prima volta dal vivo l’estrattogià disponibile sulle piattaforme digitali “LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO”, uscito proprio il 1° maggio.


SCACCO AL MAESTRO – VOLUME 1

TRACCIA PER TRACCIA

1) ARENA feat Matt Bellamy

È quasi impossibile pensare ad un film ambientato nel far west senza avere in mente la paletta sonora che Ennio Morricone sviluppò a cavallo tra gli anni ‘60 e gli anni ‘70. Timbri unici sempre molto riconoscibili, all’epoca assolute novità ma oggi diventati classici in grado di comunicare immediatamente tutto l’immaginario legato agli Spaghetti Western. “Arena”, composto da Morricone per “Il Mercenario” di Sergio Corbucci ed in tempi recenti riutilizzato da Tarantino in “Kill Bill”, ne utilizza con maestria perlomeno tre, iconici ed inconfondibili: il fischio, la tromba e la chitarra twang riverberata. Per la nostra versione, conoscendo la comune passione per la musica del Maestro, si è pensato di coinvolgere Matt Bellamy chiedendogli di essere l’equivalente moderno di Alessandro Alessandroni per fischio e chitarra. Dopotutto quando i Muse ci avevano chiesto per la prima volta di aprire un loro concerto – a San Siro nel 2010 – decidemmo di rompere il ghiaccio con un altro super classico morriconiano come “Milano Odia” e funzionò assai bene. L’entusiasmo, la naturalezza e la semplicità con la quale Matt ha accettato il nostro invito è stata l’ennesima conferma di quanto la musica di Morricone abbia travalicato i confini geografici e dei generi musicali. “Arena” apre il primo volume di “Scacco al Maestro” per dare il benvenuto all’ascoltatore chiarendo fin da subito che l’argomento del disco che seguirà è sconfinato, enorme e bellissimo.


2) LA CLASSE OPERAIA VA IN PARADISO

Nei calibro proveniamo individualmente da background molto diversi e nei 15 anni di strada assieme ognuno di noi ha da sempre portato i propri gusti. Ne scaturiscono quindi visioni diversificate su qualsiasi cosa compresa letteratura, arte e cultura a  tutto tondo. Uno dei pochi punti di accordo generale è Elio Petri, per tutti noi uno degli esempi più alti del cinema italiano. In particolar modo il suo matrimonio artistico con Morricone è sublime e le pellicole in cui il duo ha collaborato sono tutte eccezionali. “Scacco al Maestro” ci ha dato modo quindi di cimentarci anche con alcuni brani che non avevamo mai affrontato prima come il main title per il film “La Classe Operaia va In Paradiso”. Una musica forte, dura, complessa e tridimensionale come la vita in fabbrica che la pellicola racconta attraverso le vicende dell’operaio Gian Maria Volontè. Per realizzare la nostra versione con i suoni massicci e stentorei che cercavamo è stato indispensabile l’apporto di due musicisti eccezionali come Sebastiano de Gennaro alle percussioni e Beppe Scardino al sax baritono.


3) SVEGLIATI E UCCIDI

“Svegliati e uccidi” dall’omonimo instant movie sulle vicende di Luciano Lutring diretto da Carlo Lizzani nel 1966 proviene questo complesso brano “prog-orchestrale”, ottimo esempio di Morricone che qui ricorre alla quasi onomatopea di una chitarra/mitragliatrice per identificare il criminale milanese anche noto come “il solista del mitra” e chiudere il cerchio tra cronaca, musica e cinema. Eseguimmo il brano dal vivo per la prima volta a Londra nel 2018 in occasione del nostro concerto speciale dedicato al Maestro all’interno della rassegna Church of Sound ma non lo avevamo mai registrato prima.


4)Il BUONO IL BRUTTO IL CATTIVO

“Il buono il brutto il cattivo” altra sfida importante – e difficilissima – è stato cimentarsi con brani come questo rendendo a pieno l’avvicendarsi degli strumenti previsti dalle partiture di Morricone: cori, fischi, ocarine, voci, percussioni, chitarre e chi più ne ha più ne metta. Un pezzo divertentissimo da realizzare su cui Enrico si è decisamente sbizzarrito nel trovare le soluzioni migliori.


5) COSA AVETE FATTO A SOLANGE

Brano dall’omonimo film di Massimo Dallamano, ennesima incursione morriconiana nel thriller dopo le colonne sonore per la trilogia degli animali di Dario Argento. Anche qui troviamo i contrasti estremi tra le immagini sanguinolente del film e il groove morbido sul quale si muovono sinuose melodie languide originariamente affidate a Edda Dell’Orso sostituite nella nostra versione dai synth di Massimo Martellotta.


6) C’ERA UNA VOLTA IL WEST feat. Diodato

La vocalità di Edda Dell’Orso è spesso stata un vero e proprio asso nella manica di Morricone. Una voce talmente rara, pura e riconoscibile da rendere ostico, se non impossibile, qualsiasi rifacimento. Per questo per la nostra versione di “C’era una volta il west” abbiamo chiesto aiuto a un vero e proprio fuoriclasse come Antonio Diodato che ha saputo fare sua la canzone regalandoci una performance incredibile che segue le orme dell’originale ma sviluppa il tema in maniera assolutamente personale.


7) UN TRANQUILLO POSTO DI CAMPAGNA

Per questo film di Elio Petri, la partitura viene eseguita originariamente dall’ensemble “Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza” e mostra il lato morriconiano più attento agli stilemi della contemporanea, come atonalità, aleatorietà e dissonanza, per fare da contraltare all’astrattezza dei quadri del pittore protagonista, interpretato da Franco Nero, nel suo progressivo e inesorabile cammino verso la pazzia. L’incedere è giocoso, quasi una riproposizione in chiave completamente “deviata” di certa musica popolare da ballo.

Morricone, snobbato ai tempi dai compositori di area “colta”, coglie probabilmente l’occasione in questa folle pellicola per riversare alcuni degli ingredienti più ostici della sua paletta sonora. 


8) UNA STANZA VUOTA

altro brano da “Svegliati e Uccidi” di Lizzani, ma con un’atmosfera decisamente meno scura del main theme. Per il tema d’amore Morricone si affida alla chitarra solista e ad una delle sue melodie con la capacità di penetrare qualsiasi emozione, classico brano che non ti puoi dimenticare una volta ascoltato. Ne incidemmo una versione anche per il nostro primissimo disco che fu in seguito campionata da Child of Lov per “One Day”, il suo singolo cantato da Damon Albarn.


9) TRAFELATO

“Trafelato” è di fatto il brano con cui i Calibro si sono conosciuti di persona, il primo che abbiamo suonato insieme: era il Luglio del 2007, nello studio di Tommy in zona Bovisa e da allora questa improvvisazione dissonante sopra un groove di basso e batteria (tratta dalla colonna sonora di “Giornata Nera per l’Ariete” di Luigi Bazzoni) non è praticamente mai mancata nelle scalette dei nostri live. Inserirla su questo disco era quindi doveroso, anche solo per chiudere un cerchio.


10) L’UOMO DELL’ARMONICA

“L’uomo dell’armonica” è un brano perfetto per concludere questo primo capitolo della nostra indagine su un artista straordinario come Ennio Morricone.  Racchiude in sé la ricerca costante e le conseguenti idee geniali di arrangiamento del Maestro ma anche la forza iconica della sua musica, comprensibile a tutti e detonante quando accoppiata alle immagini. Un brano che segna la fine primo tempo di “Scacco al Maestro” dandovi appuntamento al secondo volume che sarà ancora più ricco e succoso del primo.


SCACCO AL MAESTRO – VOLUME 1

CREDITS

ENRICO GABRIELLI

pianoforte, organo, clavinet, rhodes, sax, flauto

MASSIMO MARTELLOTTA

chitarre e sintetizzatori

LUCA CAVINA

basso

FABIO RONDANINI

batteria e percussioni

TOMMASO COLLIVA

sound design

MATT BELLAMYchitarra e fischio su “Arena”

DIODATOvoce su “C’era una volta il west”

SEBASTIANO DE GENNAROpercussioni

GIUSEPPE SCARDINO sax baritono

VALERIO STURBAtheremin su “Svegliati e uccidi”

MIRKO CISILINOtromba su “Arena”

YOKO MORIMYOviolino

CHIARA LODOVISI viola

SAMUELE BIANCHIviolino

GIOVANNI VOLPEvioloncello

MUSICHE DI ENNIO MORRICONE

REGISTRATO PRESSO LABORATORI TESTONE, BLACKSTAR, OFFICINE MECCANICHE

REGISTRATO DA TOMMASO COLLIVA E CARLO MADAGHIELE

PRODOTTO E MIXATO DA TOMMASO COLLIVA

MASTERIZZATO DA GIOVANNI VERSARI PRESSO LA MAESTÀ

PRODUZIONE ESECUTIVA: LEONARDO BONDI E GAIA PALLONE PER WOODWORM

ARTWORK DI LUCA MARTINOTTI/SOLOMACELLO

BAND FOTO DI ATTILIO MARASCO

UNA RELEASE WOODWORM/VIRGIN LABEL AND ARTIST SERVICES

SCACCO AL MAESTRO

CALIBRO 35 PLAYS MORRICONE

IL RITORNO LIVE DELLA BAND


CON IL NUOVO PROGETTO DEDICATO A ENNIO MORRICONE

SCACCO AL MAESTRO” sarà anche l’occasione per la band di Massimo Martellotta, Enrico Gabrielli, Luca Cavina, Fabio Rondanini e Tommaso Colliva di tornare anche sui palchi. La storia dei CALIBRO 35 è infatti anche una storia di instancabile attività live e un progetto come “SCACCO AL MAESTRO” non poteva che essere accompagnato da uno spettacolo da un nuovo vivo che la band è pronta a portare in alcuni dei luoghi più suggestivi d’Italia. Insieme al progetto discografico, i CALIBRO 35 hanno annunciato anche le prime date live di SCACCO AL MAESTRO – CALIBRO 35 PLAYS MORRICONE: il tour, prodotto da Vertigo, farà tappa a Siena (Fortezza Medicea) il 22 luglio, a Gardone Riviera, BS (Festival del Vittoriale) il 23 luglio, Vialfaré, TO (Apolide Festival) il 24 luglio, Genova (Transatlantica) il 29 luglio e Roma (Spring Attitude Festival) il 17 settembre. Sul palco con i CALIBRO 35, Paolo Raineri (Nic Cester, Baustelle, Ottone Pesante) – tromba; Sebastiano De Gennaro (Vinicio Capossela, Francesco Bianconi, 19’40”) – percussioni; Valeria Sturba (OoopopoiooO) – theremin, violino, voce: una formazione allargata con per un live ancor più spettacolare, che renderà omaggio al Maestro Morricone ripercorrendo in scaletta i brani del progetto discografico “SCACCO AL MAESTRO” con un allestimento teatrale e imponenente. Le prevendite di SCACCO AL MAESTRO – CALIBRO 35 PLAYS MORRICONE sono disponibili sui circuiti abituali.


SCACCO AL MAESTRO – CALIBRO 35 PLAYS MORRICONE

LE PRIME DATE ANNUNCIATE:

22 luglio 2022, Fortezza Medicea – Siena

23 luglio 2022 TenerAmente, Festival del Vittoriale – Gardone Riviera (BS)

24 luglio 2022, Apolide Festival – Vialfrè (TO)

29 luglio 2022, Transaltantica – Genova

17 settembre 2022, Spring Attitude Festival – Roma


CALIBRO 35

Definiti da Rolling Stone come il progetto più “cool” uscito dal nostro paese negli ultimi anni, i Calibro 35 in poco tempo sono diventati un vero e proprio punto di riferimento della scena nazionale ed internazionale, tanto da essere campionati da giganti del calibro di Dr. Dre in “Compton”, Jay-Z, The Child of lov & Damon Albarn e da vantare ormai una schiera di appassionatissimi fan in tutto il globo, che comprende personaggi del calibrodi Dj Food (Ninja Tune) e Mr Scruff. La band formata da Massimo Martellotta, Enrico Gabrielli, Luca Cavina e Fabio Rondanini sotto l’attenta guida del produttore e membro aggiunto Tommaso Colliva, in oltre dieci anni di frenetica attività ha mosso passi in molti campi e declinato il proprio stile unico su diverse forme di espressione musicale: non solo dischi, ma anche colonne sonore, produzioni tv, sonorizzazioni, library music, libri e spettacoli teatrali, oltre a moltissimi live in giro per tutto il mondo nei quali ha condiviso il palco con artisti del calibro di Muse, Sharon Jones, Sun Ra Arkestra e Thundercat. L’album “MOMENTUM”, pubblicato il 24 Gennaio 2020 su Record Kicks, e il suo spin-offPOST MOMENTUM EP” hanno rappresentato un nuovo punto di partenza per una delle formazioni contemporanee più’ apprezzate sulla scena nazionale ed internazionale, tornata nell’estate 2021 finalmente sui palchi di tutta Italia con POST MOMENTUM TOUR.  Sempre nel 2021 hanno lavorato al loro ultimo importante progetto, la colonna sonora originale della serie tv campione di ascolti Blanca, prodotta da Lux Vide e in onda in prima serata su Rai 1: più di 150 brani interamente composti, prodotti e suonati dai Calibro 35, che si confermano ancora una volta maestri delle colonne sonore e uno tra i progetti più interessanti e versatili del panorama italiano. Nel febbraio 2022 tornano sul palco dell’Ariston, dopo essere stati ospiti di Ghemon nel 2019 insieme a Diodato per “Rose Viola”, questa volta con Rkomi, in un esplosivo medley di Vasco Rossi.  




Pubblicata la colonna sonora integrale del cult movie ” Acqua e Sapone ” composta dal musicista Fabio Liberatori

“Vita da Carlo” di Verdone vince il Nastro d’Argento quale migliore serie original e conferma il sodalizio artistico dell’attore-regista con il compositore Fabio Liberatori, che ha firmato le musiche della serie di successo, tra le più viste e apprezzate dal pubblico in questa stagione. Il tema principale di “Vita da Carlo” – così come le musiche per la divertente serie original – ha avuto consensi praticamente da tutti, pubblico e critica, con migliaia di commenti di congratulazioni e richieste di curiosità sui social del compositore e dei vari motori di ricerca che si sono occupati della serie che racconta la vita di Verdone, mescolando realtà a finzione, in un riuscito mix di battute e riflessioni sulla quotidianità di un personaggio così popolare. Fabio Liberatori e Carlo Verdone, un connubio fortunato e di lunga data, iniziato con le musiche per il film “Borotalco” (nel 1982) e che ha prodotto ad oggi ben 14 colonne sonore – alcune delle quali vincitrici di Nastri d’Argento e David di Donatello – tanto che ora viene pubblicata per la prima volta (su vinile e compact disc, dalla Beat Records) la versione integrale della colonna sonora del film “Acqua e Sapone” (1983), altro cult-movie imperdibile per gli appassionati di Carlo Verdone e del Cinema italiano. Vincitrici del “Premio Colonna Sonora”, le splendide musiche di “Acqua e sapone”, fino ad oggi solo parzialmente disponibili in una raccolta, sono finalmente pubblicate in un’edizione integralmente dedicata a questa colonna sonora dal forte carattere elettronico, un sound che Fabio Liberatori declina disinvolto in una carrellata di atmosfere cesellate sulla sceneggiatura. Una partitura che, da tempo, meritava un’edizione che le rendesse il giusto tributo, ora disponibile anche in una pubblicazione deluxe, con vinile colorato, bianco e rosa, spaccato in due, da 180 grammi che reca in copertina lo splendido disegno realizzato da Renato Casaro per il manifesto dell’epoca, con i volti dei due protagonisti, Carlo Verdone e Natasha Hovey. Intanto si parla di una seconda stagione di “Vita da Carlo”: Verdone ha confermato che ci sta lavorando, e siamo davvero curiosi di ascoltare le nuove musiche che sottolineeranno i momenti salienti della serie original di Amazon Prime. 

Compositore, arrangiatore, pianista e produttore, è stato tra i primi in Italia ad utilizzare generatori elettronici nell’esecuzione di una composizione musicale. Ha lavorato come pianista, tastierista, esperto di strumenti elettronici, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra, al fianco di importanti autori della musica leggera italiana: tra questi, Lucio Dalla (ha suonato in “Anidride solforosa”, “Com’è profondo il mare” e “1983”, in cui ha scritto anche gli arrangiamenti per orchestra), Francesco De Gregori & Lucio Dalla (“Banana Republic”), Ron (“Tutti i cuori viaggianti”, “Al centro della musica”, “Calypso”), Ivan Graziani (“Piknic”), Claudio Baglioni (Q”.P.G.A.”), Luca Carboni (“…intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film”). E’ stato uno dei fondatori degli Stadio, con i quali ha composto evergreen come “Vorrei”, “C’è” e “Un fiore per Hal”, canzoni note al grande pubblico e ai cinefili per essere state incluse in alcuni film di Carlo Verdone (“I due carabinieri”, “Acqua e sapone”, “Borotalco”), e, per il recente “30. I nostri anni”, ha scritto “Bella” (testo di Luca Carboni).Lavora molto nel cinema, è autore di numerose colonne sonore di documentari e film, per i quali ha anche ottenuto i premi più prestigiosi. Tra i registi con cui ha collaborato figurano Carlo Verdone, su tutti; Luciano Salce, Maurizio Ponzi, Carlo Vanzina, Francesca Marciano, Peter Marcias, Claudio Bonivento, Stelio Passacantando. Per Verdone ha composto e musicato la maggior parte delle sue opere, attraverso un proficuo ed entusiasmante sodalizio che – da “Borotalco” a “Posti in piedi in paradiso” e “Vita da Carlo” – dura ormai da più di trent’anni. Tra il 1997 e il 2003, ha pubblicato due album solisti, con ospiti eccellenti come il pianista Arturo Stalteri, Sonja Kristina (vocalist dei “Curved Air”) e lo stesso Verdone. Ha contribuito come arrangiatore e produttore artistico alla realizzazione dell’opera musicale multimediale “Il Poliedro di Leonardo” (presentata alla “Mostra del Cinema di Venezia”), per la TV ha composto, con Gaetano Curreri, le musiche per la serie “I ragazzi del muretto”.Nell 1991 è stato invitato alla rassegna internazionale di musica New Age-Ambient (presso il Palazzo Delle Esposizioni di Roma), insieme a maestri riconosciuti della “nuova musica” come Wim Mertens, Harold Budd, Roger Eno, Hans Joachim Roedelius. Dal 2016 è membro della Reale Accademia Di Musica, storico gruppo prog attivo dal 1972.



A Passaggi Festival dal 20 al 26 Giugno al Pincio di Fano i libri Incontrano la musica nella rassegna Fuori Passaggi Music & Social. Al via anche la quinta edizione di Passaggi tra le Nuvole, rassegna di graphic novel

Saranno musicisti, giovani giornalisti, influencer, personaggi dello spettacolo, artisti e talenti delle graphic novel i protagonisti delle presentazioni librarie in programma al Pincio di Fano, nella seconda grande piazza di Passaggi Festival (San Costanzo 18/19 giugno – Fano 20/26 giugno).


Ricco il calendario degli appuntamenti per la rassegna Fuori Passaggi Music & Social, lo spazio dedicato ai giovani dove i libri incontrano la musica e i nuovi fenomeni del web. 

“Sarà una rassegna ricca e composita –spiegano i curatori Ludovica Zuccarini e Davide Cattarossi–un’affascinante caleidoscopio di sguardi, narrazioni e linguaggi differenti, che prova a relazionarsi con un pubblico giovane su piccoli e grandi temi che interessano il nostro presente, senza mai perdere la leggerezza e l’ironia.”


Si parte dagli esordi letterari di una delle cantautrici più apprezzate nel panorama italiano, Francesca Michielin che presenterà “Il cuore è un organo” (Mondadori) in una conversazione con la cantautrice HU (20/6), a cui seguirà il giornalista e inviato delle Iene Gaetano Pecoraro che parlerà del libro “Il male non è qui. Matteo Messina Denaro. Il romanzo (Sperling & Kupfer), una storia ricca di sorprese all’inseguimento dell’uomo più ricercato d’Italia.


Attesa a Fano la voce controcorrente della ”femminista guastafeste” Giorgia Soleri (21/6), che presenterà “La signorina Nessuno” (Vallardi) in compagnia della giornalista Simonetta Sciandivasci. “Specchio delle mie brame” (Einaudi) di Maura Gancitano sarà il protagonista della discussione con il giornalista Raffaele Vitali (22/6); a seguire, il romanzo d’esordio dell’attrice e creatrice della web series cult “Insopportabilmente Donna”, Tess Masazza (22/6), che converserà sull’omonimo libro (Sperling & Kupfer) insieme con la scrittrice e critica letteraria Giulia Ciarapica. Il giornalista e direttore di Passaggi Festival Giovanni Belfiori e la responsabile culturale di Scuola Passaggi Carolina Iacucci dialogheranno con la pornoattrice Malena (23/6), autrice di  “Pura. Sesso come liberazione” (Mondadori). Arriverà a Fano mercoledì 22 Roberto Saviano, con il libro “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo” (Bompiani), e alle ore 19,30 sarà intervistato dal presidente del Centro per il Libro e la Lettura Marino Sinibaldi.  Tornerà Giulia Ciarapica per conversare con lo scrittore Jonathan Bazzi (finalista Premio Strega, Premio Bagutta opera prima), sul palco venerdì 24 con “Corpi minori” (Mondadori). Non poteva mancare la serata tributo agli Skiantos (24/6) con un’esibizione musicale di Fabio “Dandy Bestia” Testoni e la presentazione dell’edizione riveduta e ampliata dell’autobiografia del gruppo a cura di Gianluca Morozzi e Oderso Rubini, con la partecipazione dell’editore Massimo Roccaforte. Infine, (25/6) il Premio Fuori Passaggi 2022 sarà consegnato da Samuele Mascarin, assessore all’Istruzione e alle Biblioteche del Comune di Fano, alla scrittrice Carlotta Vagnoli che converserà con lo scrittore Lorenzo Pavolini sul libro “Memoria delle mie puttane allegre” (Marsilio). A concludere, una delle più amate cantautrici italiane, Nina Zilli, interverrà al Festival con il suo primo romanzo “L’ultimo di sette” (Rizzoli), con lei Giulia Ciarapica.


Il Pincio ospiterà anche la rassegna di graphic novel giunta alla sua quinta edizione: Passaggi tra le nuvole. “Quest’anno il ciclo di presentazioni prevede 7 incontri e un evento speciale relativo al Premio Renco – La Lettura ‘Una Lettura fra le Nuvole.’  Avremo tanti ospiti illustri e tra le recenti uscite alcune delle più interessanti pubblicazioni di quest’anno,” dichiara il curatore Giovanni di Bari.


In apertura (20/6), sarà ospite Elisa Menini che con “Nippon Monogatari” (Oblomov” conclude la sua esperienza grafica nel mondo della tradizione giapponese. Elisa è stata recentemente premiata al Napoli Comicon con il Premio Micheluzzi per il miglior disegno. Al festival converserà con il critico di fumetti, Alessio Trabacchini. La kermesse proseguirà con Simone Albrigi, in arte Sio, il fumettista italiano più seguito sui social, e Francesco Foti (21/6) che ci faranno conoscere il personaggio di Scottecs, protagonista del libro “Lo chiamavano Scottecs” (People).


Mercoledì 22 arriverà sul palco Sara Garagnani che con il suo ultimo lavoro grafico “Mor. Storia per le mie madri” (ADD editore) ci restituisce un intimo percorso di vita molto intenso. Ne tratterà in compagnia di Virginia Tonfoni, critica di fumetti.  Sarà presente al Pincio anche Stefano Ricci (23/6), autore e fondatore del progetto editoriale Sigaretten, il quale parlerà della trasfigurazione della figura di Bartleby in un cuore astrale pulsante nel suo “BidiBartelby” (Sigaretten), affiancato da Alessio Trabacchini. Sabato 25 i fumetti saranno presenti sul palco due volte. Il primo incontro sarà con Zuzu, presidentessa della giuria del concorso Una Lettura fra le Nuvole, che ci parlerà di “Giorni Felici” (Coconino Press) sua ultima opera grafica, in compagnia di Alessio Trabacchini. Zuzu, al termine del suo incontro, premierà Chiara Croce (fumettinitristini), vincitrice della prima edizione del concorso. Più tardi, l’incontro con Mara Cerri, autrice (assieme a Chiara Lagani) della trasposizione grafica de L’Amica geniale; ne parlerà con Virginia Tonfoni. Marino Neri chiuderà il ciclo di presentazioni, in dialogo con Alessio Trabacchini (26/6), con la sua presentazione de La Tempesta, graphic novel di recente uscita per Oblomov e già tra le più intriganti di quest’anno. 


Tutto il programma su www.passaggifestival.it




La musica germoglia dopo il lockdown: il progetto inedito dei Denys&Chrymon in uscita il 10 giugno

Le colline sono quelle del maceratese ma l’ispirazione musicale viene certamente da lontano, toccando le creste alte delle onde d’oltreoceano o la guglia del Big Ben londinese. I Denys&ChryMon sono un trio recanatese cresciuto a suon di rock, punk e un pizzico di metal. Dopo aver provato singolarmente tanti percorsi diversi e aver collezionato sogni chiusi in un cassetto, Denys Vissani (29 anni), chitarra e voce, Christian Lattanzi (30 anni), batteria, e Monia Affricani (29 anni), al basso, hanno deciso di incidere il loro primo disco autoprodotto, “Lasciati andare”, in uscita il prossimo 10 giugno.


Il trio nasce due anni fa in pieno lockdown, situazione davvero complicata per permettere prove e sperimentazioni live. «Ero alla ricerca di musicisti perché volevo dar vita ad un progetto nuovo che potesse dar vita ad un disco di inediti – racconta Denys – Ho deciso di lavorarci assieme alla mia compagna, Monia e ci siamo messi alla ricerca di un batterista. Così è arrivato Christian, con lui da subito c’è stata forte sintonia ed è nata un’amicizia».

Denys&Chrymon
Denys&Chrymon

Ma se le limitazioni rendevano difficile incontrarsi, la musica certamente ha contribuito a ridurre le distanze. «Abbiamo lavorato anche lontani, provando live assieme solo a lockdown finito e utilizzando la rete come strumento per confrontarci – spiega Christian – La musica in questo è stata una valvola di sfogo importante, vitale.»  


Sono 8 gli inediti registrati al Ganapati Studio di Morrovalle e dentro ci sono i tanti riferimenti con cui la band ha alimentato la propria formazione musicale: dai Dream Theater ai Blink182, dai Foo Fighters a David Bowie. «Non abbiamo mai voluto dare vita ad un progetto da tribute band – evidenzia Monia – L’obiettivo era quello di creare un percorso nostro, certamente ispirato dal nostro mondo musicale che attinge dal rock e dal punk, ma che potesse dire qualcosa in cui tutti noi ci ritroviamo».


E non è un caso che il disco prenda il nome della traccia che guida la sonorità del progetto: “Lasciati andare”. «Si tratta di un messaggio forte e chiaro – puntualizza Denys – quello di fluire, di adattarsi al cambiamento per cogliere possibilità che spesso nemmeno vediamo, presi come siamo dalla routine, dalla corsa sfrenata delle giornate e dai ritmi imposti dal mondo di oggi. Panta rei e carpe diem, per dirla alla latina. Non c’è una giornata uguale alla precedente e in questo continuo cambiare dobbiamo avere la capacità di spogliarci da sovrastrutture, uscire dalla comfort zone, osare, lasciarsi andare e scoprire nuove possibilità».


“Lasciati andare” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali (Spotify, Amazon, Itunes, YouTube). A breve uscirà anche il videoclip del primo singolo estratto.




“Il Canto della Lavatrice” secondo brano estratto dall’album “Canzoni da Museo” di Roberta Giallo anche in digitale

È disponibile in digitale “IL CANTO DELLA LAVATRICE”, secondo brano estratto dall’album “CANZONI DA MUSEO” della poliedrica cantautrice Roberta Giallo. Il brano è disponibile al link di seguito: https://bfan.link/il-canto-della-lavatrice


Roberta Giallo, ph Valerio Mengoli
Roberta Giallo, ph Valerio Mengoli

“Il canto della lavatrice” nasce come componimento ad opera del poeta Roberto Roversi, noto per la forte vocazione sociale e civile e per aver scritto alcuni testi in seguito musicati da Lucio Dalla. Il testo era infatti originariamente destinato al cantautore bolognese ed è stato donato a Roberta Giallo da Antonio Bagnoli, editore Pendragon e nipote del poeta. La cantautrice ha poi deciso di donare nuova vita a questi versi, creandone un’opera musicale inedita, rendendola canzone. L’arrangiamento del brano “Il canto della lavatrice” è a cura della cantautrice Roberta Giallo.


«Questo pezzo nato dagli straordinari versi di Roversi, uniti alla mia musica, è Epos contemporaneoracconta ROBERTA GIALLO a proposito del brano “Il canto della lavatrice” Musicalmente ho cercato di restituirgli quella forza primigenia, come sempre partendo dal piano, per poi aggiungere, synt, elettronica, timpani dell’al di là, cori a volontà, al di là del tempo»


L’album “Canzoni da museo” è disponibile in tiratura limitata in formato vinile (www.yellow-music.it/shop/prodotto.php?id_prodotto=78e in formato CD (https://www.yellow-music.it/shop/prodotto.php?id_prodotto=75).


“CANZONI DA MUSEO” è un progetto visionario che contiene il pensiero poetico di tre poeti di spicco, a partire dal fotografo Giovanni Gastel, passando per Davide Rondoni, fondatore del Centro di Poesia Contemporanea, e il celeberrimo poeta bolognese Roberto Roversi. Arrangiato da Roberta Giallo e Enrico Dolcetto, produttore artistico dell’album, il progetto musicale “Canzoni Da Museo” è stato realizzato con il contributo del Comune di Bologna – City of Music Unesco e Fondazione del Monte, per portare a compimento una congiunzione tra arti performative e figurative, cifra stilistica assoluta della cantautrice Roberta Giallo.


Roberta Giallo, ph Valerio Mengoli

La biografia

Roberta Giallo muove i primi passi nel mondo dello spettacolo aprendo il concerto di Sting in piazza del Plebiscito a Napoli, in diretta su All Music. Viene notata da Mauro Malavasi che la introduce a Lucio Dalla, il quale diventa suo amico e mentore.Roberta Giallo nel corso della sua carriera fa incetta di premi: dal Premio dei Premi MEI al Premio Bindi, passando per “Un Certain Regard” Musicultura. Si esibisce nei più prestigiosi teatri e luoghi della cultura, in Italia e all’Estero, portando in scena numerosi concerti e spettacoli con Federico Rampini, Ernesto Assante, Gino Castaldo, Gnu Quartet e Valentino Corvino.

Roberta Giallo vanta numerose collaborazioni con artisti del calibro di Corrado Rustici e Samuele Bersani, inoltre si interfaccia con alcune delle principaliOrchestre Italiane, tra cui l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo e l’Orchestra Filarmonica Italiana. Nel 2014 esce l’EP “Di luce propria”, mentre l’anno segue vede la pubblicazione del singolo “Animale”, per proseguire nel 2016 con i brani “Start” e “Amore amor”. Nello stesso anno porta in scena ad Hong Kong, allo Youth Square Y-Theatre lo spettacolo “Trip Of A dreaming Soul”, un one woman show: sue la sceneggiatura, la regia e la performance. Nel 2017 pubblica il disco “L’oscurità di Guillaume” e il singolo “In amore muoio di frontale”.Nel 2018 vola ad Hong Kong per rappresentare la Musica italiana nel Mondo in occasione del Festival della musica Europea “Make Music di Hong Kong” svoltosi al Tai Kwun. Il 2018 e il 2019 sono scanditi dal tour mondiale Astronave Gialla World Tour”, in cui la cantautrice porta in scena le canzoni dell’album L’oscurità di Guillaume, facendo tappa a Hong Kong, Mosca, Kiev, Istanbul, Los Angeles, Ho Chi Min, Singapore, Monte Carlo, Porto, Oslo.

Nel 2019 debutta sul grande schermo nelle vesti di attrice protagonista nel film “Il Conte Magico”, di Marco Melluso e Diego Schiavo, per cui riceve la menzione come miglior attrice al Symbolic Art Film Festival di San Pietroburgo. Lavora alla realizzazione di diverse colonne sonore tra cui il film “Il cuore grande delle ragazze”di Pupi Avati. Nel 2020 pubblica il disco “Vicina Vicina” e l’anno seguente debutta come scrittrice con “Web Love Story” (Pendragon) il suo primo romanzo, che ripercorre le vicende che hanno ispirato il disco “L’oscurità di Guillaume”. Il 3 dicembre 2021 esce “Canzoni da museo”, disco in cui propone le liriche musicate di alcuni poeti di spicco, da Giovanni Gastel a Davide Rondoni, passando per Roberto Roversi e viene riconfermata per il secondo anno consecutivo come parte della giuria di Musicultura.

I social

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I mitici Rockets targati Marche: Nicola Convertino nella produzione del nuovo brano “Neve al sole” feat Andrea Annecchini

“Neve al Sole” è il nuovo brano dei mitici “Rockets”, con il Feat di Andrea Annecchini, la Band della Hit mondiale “Galactica” per la prima volta abbraccia il sound italiano, grazie agli arrangiamenti del Maestro Giancarlo Prandelli e la complicità del marchigiano Nicola Convertino, che aveva già prodotto il precedente brano della Band francese “Free”.

Andrea Annecchini
Nicola Convertino

“NEVE AL SOLE ” è ispirato dalla necessità di ritrovare un senso alla propria esistenza, e le cose da troppo tempo abbandonate ci appaiono finalmente indispensabili: “non lo vedi come è semplice?”, bisogna spogliarsi dell’orgoglio per diventare finalmente Bambini. Il lavoro in studio è stato molto intenso, i suoni che si alternano tra originali mini moog anni 70 a suoni campionati in sala di ripresa vede una drum linee insolitamente acustica.


Il videoclip di “NEVE AL SOLE”con la regia di Alberto Alessi ed edito da MUSICAVIVA Edizioni Musicali,è visibile al seguente link: https://youtu.be/5X_RHPvKeD8. Girato al MULTISET di Milano in una sala NEON, il video riprende il vuoto dell’introspezione delle fusioni dei due mondi.

Rockets

Fabrice Quagliotti il leader dei Rockets ci parla del brano“Neve al sole simboleggia e stimola i giovani a non radicarsi, ma sperimentare e mettersi sempre in gioco cosi come abbiamo fatto noi ROCKETS. Dopo avere conosciuto il Maestro Giancarlo Prandelli, tramite l’amico Nicola Convertino, ed essendo sempre alla ricerca di giovani talenti nel settore musicale, quest’ultimo mi ha proposto di lavorare su un brano indie cantato in Italiano da Andrea Annechini. Un brano Italiano lo avevo da una vita in testa, visto che vivo in Italia, ma non avevo mai avuto la l’opportunità di entrare nel merito. Quando ho sentito il brano, che trovo molto bello ed immediato, si è presentato per me un vero  e proprio challange. Come prendere in mano un brano dandogli un’impronta Rockets senza snaturarlo. Credo che il risultato sia perfetto. Un giusto equilibrio delle doti artistiche del Maestro Giancarlo e del sound Rockets. Il brano suona fresco con tanta personalità. Sono convinto che sarà un successo”


Anche Andrea Annecchini espone il suo pensiero: “è stata un’idea interessante e sicuramente innovativa da parte della GNERECORDS, etichetta storica di Brescia, che segue le mie produzioni ormai da diversi anni portando la mia musica sulla strada di successi e eventi importanti. L’interesse per questo storico gruppo mi stuzzicava sin da quando piccolo, ascoltavo le sonorità di questa band e affascinato dal loro poliedrico e creativo modo di mostrarsi, mi divertivo nel vedere tanta energia. Direi rispecchiano in pieno la mia indole di sentirmi “non di questa terra” un pò “Extraterrestre” diciamo.  Per la prima volta nella loro carriera si esibiranno con un brano italiano, e sarà sicuramente grande novità. Ho la buona convinzione che assorbirà l’interesse e la curiosità del pubblico più nostalgico ma anche il più giovane e attento, in questo periodo poi che la musica sta affrontando un grande mutamento trovo geniale questa scelta e di sicura emozione musicale. Con questo “Dio che ritorna da noi” come citato nella canzone, voglio ridare linfa ad una fenice pronta a spiccare il volo nuovamente”. 




Il nuovo album degli Ardecore esce il 3 Giugno su tutti gli store digitali

Esce venerdì 3 giugno “996 – LE CANZONI DI G.G. BELLI – Vol. 1”, il nuovo album degli ARDECORE e primo tassello di quello che sarà un intero progetto dedicato al grande poeta Giuseppe Gioachino Belli, tra gli autori più rappresentativi della letteratura romana, che ha realizzato un’opera enorme composta di oltre 2000 sonetti che hanno dato voce, dignità e “lingua” al popolo di Roma.


Anticipato dai singoli “Er Zagrifizzio D’Abbramo” e “Er cimiterio de la morte”, “996 – LE CANZONI DI G.G. BELLI – Vol. 1”, nei 16 brani che compongono l’album, restituisce nuove emozioni all’opera del Belli, grazie alla straordinaria vena artistica di Giampaolo Felici (affiancato nella composizione musicale da Adriano Viterbini e Gianluca Ferrante), che per i testi del poeta romano ha creato una tessitura musicale perfetta, capace di amplificare e riattualizzare il mai tramontato profondo messaggio insito nella sua scrittura.


Link al videoclip del brano “Er Zagrifizzio D’Abbramo”: https://www.youtube.com/watch?v=XtFlrjPY970

Link al videoclip del brano “Er cimiterio de la morte”: https://www.youtube.com/watch?v=DEU-bQPlgjQ


Nell’album, voce ed espressività sono gli interpreti della descrizione trasposta in melodia e partitura, gli ambienti sonori che determinano lo sfondo e caratterizzano nettamente il contenuto e ogni canzone è una storia che crea un’immagine, un dipinto che circoscrive un sentimento.


Al primo volume, seguirà nei prossimi mesi l’uscita del Volume 2 con altri 12 brani e la pubblicazione dell’opera intera sotto forma di libro, arricchita da speciali illustrazioni e dalla prefazione di Marcello Teodonio, massimo esperto dell’opera del Belli.


Quattro album all’attivo e una Targa Tenco come miglior Opera Prima nel 2007 con “Chimera”, gli ARDECORE hanno l’incontrastato ruolo seminale di un approccio innovativo e originale a quella che è stata la rivalutazione della musica popolare romanesca, depositaria di storie dal profondo respiro storico e sociale, con una vena scura e una narrativa amara.


Ora con “996 – Le canzoni di G. G. Belli – vol.1” gli Ardecore tornano con un nuovo disco a distanza di sette anni dall’ultimo lavoro in studio di questa band che ha operato una rivoluzione senza precedenti nella rilettura della musica popolare.


Con Giampaolo Felici in questa nuova avventura ci sono alcuni dei più importanti musicisti del rock indipendente italiano e internazionale:

Adriano Viterbini (I Hate My Village, Bud Spencer Blues Explosion) Jacopo Battaglia (Zu, Bloody Beetroots), Giulio Favero (Teatro Degli Orrori), Massimo Pupillo (Zu), Geoff Farina (Karate), Ludovica Valori (Nuove Tribù Zulu), Gianluca Ferrante (Kore), Marco Di Gasbarro (Squartet) e la partecipazione di Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) nei brani “Er cimiterio de la morte” e “Campa e llassa campà”.


“996 – LE CANZONI DI G.G. BELLI” – NOTE SUL PROGETTO

Sono le storie che diventano canzoni, in una raccolta che descrive in modo passionale un viaggio, solo apparentemente interno ai confini di Roma. Immagini e sentimenti di una società cristallizzata da secoli, colti nel loro ultimo istante, prima dell’unificazione del tardo ottocento.


Una sequenza di soggetti e racconti che, filtrati dal popolo in modo istintivo (sorgente fondamentale nell’opera Belliana), attraversano nella successione delle canzoni i temi del quotidiano e quelli dello Spirito, in modo da tenerli sullo stesso piano.


Una realtà tangibile mostrata con la forza della gente comune, che la racconta con tutta la crudezza e la sincerità di cui era capace allora e che rivive oggi all’interno dei brani.


“996 – LE CANZONI DI G.G. BELLI – Vol. 1” esce per l’etichetta La Tempesta dischi, con cui sono già stati recentemente ripubblicati i primi due album degli Ardecore, contenenti alcune bonus tracks live del primo periodo 2005 / 2007.


In occasione dell’uscita di questo nuovo lavoro, gli Ardecore torneranno anche in concerto, con un tour curato da Pentagon. La line up sarà composta da Giampaolo Felici, Gianluca Ferrante, Adriano Viterbini, Ludovica Valori, Jacopo Battaglia, Marco Di Gasbarro e Giulio Favero.


Crediti Album:

Testi di Giuseppe Gioachino Belli

Musiche composte da Giampaolo Felici con la collaborazione di Gianluca Ferrante e Adriano Viterbini


Registrato tra il 2018 e il 2022 presso studio HB, Ardecore studio, Angelo Mai, Studiolo di Albano,

da Giampaolo Felici, Gianluca Ferrante e Adriano Viterbini, Francesco Fazzi, Marco Di Gasbarro

Missato da Giampaolo Felici, Gianluca Ferrante, Giulio Favero, Francesco Paradisi

Mastering Francesco Paradisi


Tracklist:

Volume 1

Campo Vaccino

Er cimiterio de la morte

Er zagrifizzio d’Abbramo

La strega

Er decoro

La poverella

L’aribbartato

Campa e llassa campà

Uno mejo dell’antro

Er confortatore

Er codisce novo

La carità

Er negoziante fallito

La creazzione der monno

La fin der monno

Er giorno der giudizzio

Etichetta: La Tempesta dischi

Distribuzione: Believe Italia

Booking: Pentagon

Ufficio stampa e promozione: Big Time


ARDECORE – BIOGRAFIA

Ardecore è lo straordinario progetto nato da un’idea del cantautore folk blues GIAMPAOLO FELICI. Un laboratorio artistico in piena espansione che dal 2005, anno del folgorante esordio omonimo, ha macinato musica, chilometri e consensi, operando una rivoluzione senza precedenti nella rilettura della musica popolare romanesca.


Nel corso della sua storia la band ha avuto molti avvicendamenti al suo interno, sottolineando così la sua natura mutevole a seconda delle esigenze, all’interno della quale convivono in armonia molti musicisti di diversa estrazione, tutti accomunati da una straordinaria creatività.

Il gruppo ha inciso quattro album e vinto una Targa Tenco come Miglior Opera Prima nel 2007 con Chimera, il loro secondo lavoro in studio:


ARDECORE (il manifesto cd – 2005) nasce dall’amore per la radice popolare della cultura romanesca, dalla capacità di mettere anima e cuore nel ricollocare questa musica in un contesto più ampio di quello in cui è stata relegata nell’ultimo scorcio di storia. Le particolarità della sua struttura negli arrangiamenti, come nei testi, la rendono unica e il bisogno di darle nuova visibilità è la scintilla che ha “riacceso il cuore” verso i suoni e le storie di Roma.


CHIMERA (il manifesto cd – 2007) è il passo evolutivo successivo, con un organico ancora più ampio. Una straordinaria prova di scrittura originale e di arrangiamento personale e ineguagliabile, nel nostro paese, per quello che concerne la rilettura e l’attualizzazione della tradizione romanesca. Al lavoro di produzione e scrittura di Giampaolo Felici si affianca la collaborazione preziosa di Luca Venitucci (suoi gli arrangiamenti delle sezioni archi e fiati).


Il disco vince la Targa Tenco 2007 come miglior opera prima.

La loro assoluta originalità li porta nel 2008 a partecipare ad una produzione speciale del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale italiana: “Luigi Tenco e la Canzone Popolare”. Agli Ardecore è affidata la riscrittura musicale e l’orchestrazione della produzione con ospiti le Faraualla, Elena Ledda, Antonella Ruggiero e Peppe Voltarelli.


Nel 2009 partecipano alla compilation “Luigi Tenco, gli inediti” pubblicata dall’etichetta Alabianca in collaborazione con il Club Tenco.


SAN CADOCO (Sol / Goodfellas 2010) è il terzo capitolo del gruppo che ha recuperato i temi della tradizione musicale italiana partendo da quella dialettale romana e dalle prime incisioni italiane pre-guerra, ampliandoli con composizioni proprie che da queste radici si sono sviluppate, fino ad intraprendere un percorso fortemente originale.


VECCHIA ROMA (Sol / Goodfellas – 2015) è il quarto disco che ritorna sui passi dell’esordio, con sette brani pescati quasi totalmente della tradizione romanesca pre-guerra, profondamente reinterpretati, questa volta in una direzione più spirituale, con uno stile che sembra trarre spunto dal Gospel degli anni ‘50 e ‘60, ma senza allontanarsi dalle sonorità tipiche del gruppo.


L’organico di Ardecore è fin dalla sua nascita in movimento, come la creatività che ne ha accompagnato l’evoluzione artistica. Attraverso i solchi dei dischi precedenti, così come sui palchi dei concerti, si sono avvicendati in questi anni molti personaggi


L’attuale line up vede, oltre a Giampaolo Felici, Adriano Viterbini (I Hate My Village, Bud Spencer Blues Explosion) Jacopo Battaglia (Zu, Bloody Beetroots), Giulio Favero (Teatro Degli Orrori), Massimo Pupillo (Zu), Geoff Farina (Karate), Ludovica Valori (Nuove Tribù Zulu), Gianluca Ferrante (Kore), Marco Di Gasbarro (Squartet).


DISCOGRAFIA

2005 – Ardecore (il manifesto cd)

2007 – Chimera (il manifesto cd) Targa Tenco 2007 miglior opera prima

2010 – San Cadoco (Sol / Goodfellas)

2015 – Vecchia Roma (Sol / Goodfellas)

2022 – 996 – Le Canzoni di G. G. Belli – Vol. 1 (La Tempesta Dischi / Believe)