Un dipinto di Nicola Convertino Dalle Tenebre alla Luce, il dilemma dell’umanità
Scrive Nicola Convertino:“Questo dipinto, da me realizzato, è titolato: “DALLE TENEBRE ALLA LUCE”. Il significato è il dilemma della nostra umanità; se passiamo dalle tenebre alla luce, probabilmente ci portiamo dietro un passato oscuro che è la nostra eredità (lo si può notare dalla mano destra fumante, con le unghie pronte a graffiare), ma non necessariamente è negativo, è interpretabile. La luce necessita del buio altrimenti non potrebbe mettersi in evidenza appieno, come Giuda era necessario affinché si realizzasse il disegno divino. Pertanto Luce e Tenebre possono convivere in “esseri” pregni di una “grande conoscenza”, come in una particolare “natura” gli Androgini. Come nel caso del Baphomet (l’idolo associato ai Cavalieri Templari, poi divenuta l’immagine iconica creata dall’alchimista Eliphas Levi), spesso ritratto nelle iconorafie antiche con entrambi i sessi, una sorta di combinazione di attributi maschili e femminili (con seni e fallo) e le braccia e mani rivolte verso l’alto e verso il basso, che rappresenta l’unione degli opposti e i processi alchemici di trasformazione (dissoluzione e coagulazione). Per farla breve… L’UNIONE DEGLI OPPOSTI, dove l’androgino è visto come il culmine della realizzazione spirituale, simboleggiando l’equilibrio e l’armonia tra le polarità”.
Nicola Convertino consegna il premio del “Sanremo Music Awards” a Sean White al Teatro Arcinboldi di Milano per il gemellaggio Italia/Cina
Sean White quale Direttore del Centro Interscambio Italia/Cina (ICCX) riceve il Premio del Sanremo Music Awards per il gemellaggio tra le due strutture. Al Teatro Arcinboldi di MilanoSean White ha ricevuto il Premio del “Sanremo Music Awards” da parte del Patron Nicola Convertino. Tale premio rappresenta l’inizio della collaborazione è gemellaggio tra il Sanremo Music Awards e il Centro Interscambio Italia/Cina (ICCX) del quale Sean White è il Direttore.
Zhang Changxiao, in arte Sean White, è scrittore, critico musicale, mediatore culturale fra Italia e Cina, promotore e organizzatore di eventi. Il suo primo libro, Creuza de Mao, dedicato ai cantautori italiani, è il primo volume a far conoscere la musica di Fabrizio De André nel paese asiatico, dove è diventato un bestseller da 200mila copie.
Precedentemente professore presso la Shandong University of Arts, oggi Sean White è direttore del Centro interscambio culturale Italia-Cina (ICCX). Anche fondatore della China Week di Milano, organizzatore del Mandorla Music Festival (a cui hanno partecipato anche Enrico Ruggeri e Cristiano de André), direttore dell’agenzia di comunicazione Long Morning e fra i promotori del Capodanno cinese in tutta Italia. Ha organizzato più di 200 eventi in Italia e in Cina, portando in Oriente artisti come Diodato, Malika Ayane e Giovanni Allevi. Nel 2016, grazie all’attività di mediatore culturale tra Italia e Cina, ha vinto il Premio Nazionale G. Falcone e Borsellino.
Il Sanremo Music Awards ha premiato Sean White per la promozione e la divulgazione che sta facendo della musica italiana in Cina e in tutti i paesi asiatici.
Inaugurata la mostra di Nicola Convertino ad Amandola, presenti il sindaco Marinangeli e l’assessore Sciamanna. Sarà visitabile fino al 28 agosto
Si è inaugurata ieri in Amandola la mostra delle opere di Nicola Convertino, con la presenza del Sindaco Adolfo Marinangeli e l’assessore alla cultura Enrico Sciamanna: in Piazza Risorgimento dal 14 al 28 agosto si potranno visionare le nuove opere del Maestro Convertino, dal figurativo moderno all’informale.
Tante opere con tematiche nascoste che vanno interpretate e lette con la consapevolezza che la natura umana e cangiante. Convertino negli occhi delle donne che dipinge apre una finestra in un mondo lontano, raggiungibile attraverso le lunghe ciglia di queste splendide creature che disegna e dipinge. Questo mondo è raggiungibile solo da anime sensibili, consapevoli, atte a ricevere i segnali giusti per connettersi. Dalla combinazione tra la teoria della relatività di Einstein e la fisica quantistica siamo ormai consapevoli che ci sono innumerevoli universi paralleli dall’esistenza simultanea, come connettersi con il nostro alter ego di un altro universo parallelo?
Il Convertino fantastica con la sua arte e si pone l’interrogativo se la morte esiste veramente oppure esiste la variante che ci porta a vivere tante vite in tanti universi paralleli. Con la loro ciglia infinite le sue donne spaziano in questi universi rimanendo però radicate in questa realtà, ancora insicure se cambiare direzione, ma la possibilità rende l’uomo libero di scegliere e quel famoso libero arbitrio in questo caso ci rende immortali, liberi di spaziare in tante combinazioni di vite diverse ma fondamentalmente tutte con una radice comune. L’io di partenza siamo noi o al contrario è generato da un altro io completamente diverso….
Ma noi non siamo in grado di percepire questi universi paralleli perché siamo limitati dai nostri sensi, i nostri 5 sensi non ci permettono di cogliere le 3 dimensioni, ce ne vorrebbero molti di più per catturare altre realtà. Ma il Convertino permette alle sue donne di raggiungere le altre dimensioni attraverso le ciglia, una sorta di terminanze nervose che fanno quasi da sinapsi con il mondo ultraterreno.
Sembra fantascienza, ma la fantascienza spesso a suggerito o letto il futuro, molti scrittori della cosiddetta fantascienza hanno ispirato gli scienziati? Hanno letto il futuro prima che accedesse? O si sono connessi con il proprio io in qualche combinazione di universo parallelo? Temi affascinanti che il Convertino inserisce, in maniera crittografica, all’interno delle sue opere, insieme ad elementi mistici che ci danno la possibilità di cambiare la realtà delle cose, di violentarla in maniera positiva o negativa…dipende dall’animo con quale ci poniamo di fronte ad essa.
In questo periodo è possibile incontrare l’artista per colloquiare con lui su questi temi ed altri con la relativa spiegazione della sua arte.
Convertino è figlio d’arte, la madre, modella in arte è stata una grande pittrice, ma “Anna” è rimasta nella storia dell’arte per aver posato per i più grandi pittori e scultori di questo secolo: Da Emilio Greco a Guttuso, Purificato, Trubbiani, Manzù, Montanarini, Remo Brindisi e tanti altri.
Nicola fin dall’età di 5 anni, seguendo la madre nelle migliori accademie d’Italia, apprendeva tutte le tecniche pittoriche che questi grandi maestri insegnavano agli studenti, pertanto, anche senza volerlo, ha acquisito tecniche, fantasie e tutta la creatività che scaturiva dalle menti sia dei maestri che degli allievi.
Una scuola immensa che ha forgiato la mente e ha guidato le mani del giovane artista e lo ha portato dolcemente verso una visione globale dell’Arte a 360 gradi.
Ma ciò non è bastato, il Convertino ha inglobato all’arte anche i concetti, la cultura, ha studiato in maniera convulsa tutto ciò che si poteva studiare, frequentando l’Università di Geologia, poi quella di Biologia, scrive libri, si documenta in maniera manicale di tutti i misteri che da sempre circolano nel pianeta.
Il padre architetto e miniaturista del Vaticano gli ha trasmesso nel DNA la voglia di sapere, la voglia della ricerca, ciò lo ha portato a inserire nelle sue opere dei concetti forti, dovuti a questa sua continua ricerca della verità.
Nelle sue opere quindi non ci dobbiamo sorprendere se si alternano momenti fortemente apocalittici a momenti di pura beltà, dove le donne fanno da sfondo ad un mondo quasi irreale, fiabesco.
La donna per il Convertino rappresenta l’inizio e la fine di tutto; a volte è Lilith a volte è la Maddalena a volta è una strega ammaliata dai gatti.
Gli occhi li dipinge con delle ciglia lunghissime quasi a simboleggiare una natura aliena, una natura che allunga le sue propaggini all’infinito alla ricerca di un’altra dimensione dove mettere le radici.
In realtà tutto ciò è simile alla sua natura di ricercatore, sempre volta a scoprire nuovi mondi da esplorare, nuove verità su cui investigare, nuove dimensioni dove ritrovare l’altra parte di se, un altro Nicola, diverso ma nel contempo sempre radicato a se stesso.
Lui allunga le ciglia verso l‘ignoto ma le radici rimangono in questa dimensione, cerca delle risposte dal futuro ma gli piace rimanere ancorato al presente. In Amandola avremo modo di scoprire una parte del suo mondo, quello fantastico, filtrato attraverso gli occhi di un bambino.
Trionfo del Mosaic Dance Fest a Dubai: un esordio brillante con i migliori ballerini del mondo. Le Marche presenti con il direttore artistico Nicola Convertino
Due giorni pieni di Arte, Danza, Musica e meeting per programmare quello che si annuncia essere uno dei più grandi Festival dedicati alla Danza Classica e Contemporanea. Dubai in due giorni è entrata in osmosi con il mondo del balletto; i migliori ballerini provenienti da tutto il mondo si sono dati appuntamento per confrontarsi tra loro e creare il concept del “Mosaic Dance Fest”. Il tutto si è svolto al “Belcanto” del Dubai Opera, dove le scenografie e le coreografie curate dal Team di Georgi Gotsiridze hanno suggellato la qualità della manifestazione.
Il Mosaic Dance Fest nasce da un’idea di Valery Kapeikin, che ha voluto un Team d’eccezione a dirigere il Festival: Nicola Convertino, Victor Logai, Georgi Gotsiridze e Konstantin Panfilov, la mission del Festival è quella di creare un “palcoscenico” per le nuove generazioni e nel contempo assegnare degli “Awards” ai Big della Danza mondiale.
In attesa della prossima edizione, che si terrà a Dubai a Novembre 2024, il Comitato organizzatore del Mosaic lavorerà alacremente per rendere il Festival importante, autorevole e ricco di innovazioni.
Le contaminazioni saranno la parte integrante di questo progetto e tutti i ballerini che hanno partecipato in questa prima edizione saranno uniti per trasformare il progetto da “theoretical theory” ad un progetto finito e realizzabile.
E’ doveroso a questo punto citare i principali “attori” che sono stati coinvolti in questa prima edizione dell’8 e 9 Novembre:
Dal Giappone Arisa Hashimoto Prima ballerina del teatro nazionale di Kyoto.
Dal resto del mondo molte stelle del balletto: Dal Brasile Alfredo Ligabue, da Mosca la grande Anna Tikhomirova prima ballerina del teatro Bolshoi, Reece Clarke (Royal Ballet), Daria Pavlenko (Mariinsky Theater), Jason Kittelberger (Choreographer), Joseph Kudra (Theatre Rambert London), Dall’Inghilterra l’Orchestra Birmingham Royal Ballet, Alexander Trush (Hamburg Ballet), Alice Renavand (Paris Opera), Anna Osadcenko (Stuttgart Ballet), Oleg Ivenko (Munich State Ballet), Jason Reilly (Stuttgart Ballet), Lyudmila Konovalova (Vienna State Ballet), Madoka Sugai (Hamburg Ballet), Ksenia Shevtsova (Munich State Ballet), Yasmin Nagdi (Royal Ballet), Yonah Acosta (The Bavarian State Ballet), Alejandro Virelles (Berlin State Ballet), Florian Magnenet (Paris Opera).
Dall’Italia gli ambasciatori della danza sono molteplici: Raffaele Paganini e Kledi Kadiu hanno aderito all’iniziativa, a rappresentare la moda vediamo Federica Balestra figlia del grande Renato Balestra che ha vestito alcune modelle presenti all’evento, poi Tonino Lamborghini uno dei partner del Festival che ha vestito tutto il personale e alcune modelle presenti, AirDP di Alessandro del Piero, altro partner importante con la sua linea di occhiali sempre all’avanguardia, DJ Aniceto, il DJ di Piero Chiambretti faceva parte del parterre e protagonista nel cocktail di benvenuto sulla nave la mattina dell’8, allietando i Vip e gli artisti presenti, Alessandro Safina si è esibito alla serata di Gala tenutasi al Ristorante “Belcanto” e la conduzione è stata affidata all’attrice ed ex Miss Italia Denny Mendez per dare un pizzico di brio alla manifestazione.
Da Roma la troupe di Fashion Tv, attraverso la Collaborazione con la CR Movie Production rappresentata dal suo amministratore Patrizia Ceruleo e la regia di Giuseppe Racioppi, ha ripreso le parti salienti della manifestazione che metterà in differita, con la Regia Giuseppe Racioppi rappresenta anche RAI World, la cui messa in onda è prevista anch’essa in differita.
Racioppi seguirà anche la realizzazione di un programma televisivo in 2 puntate che sarà messo in onda in differita in 30 paesi nel mondo e in 150 tv private e 200 radio private in Italia.
Dalla Cina abbiamo una rappresentanza di Tik Tok Cina, chiamato Douyin, con la presenza del responsabile Youghua Hu e Francesca Ferrini, nota influencer italiana ma popolare in Cina; Tik Tok metterà in onda diversi video delle parti essenziali della manifestazione cogliendo anche i gossip e il backstage del Festival. Sempre dalla Cina ci sarà Tang Chaowei della rivista Dreams e Harper’s Bazaar China.
Dal Cile la Tv Nazionale cilena riprenderà tutto l’evento con la presenza della produttrice Ximena Ravani e la star della danza cilena Juan Carlos Melendez.
Sotto la Direzione di Georgi Gotsiridze poi la Band degli Slang, supportati dall’Orchestra Nazionale dell’Uzbekistan, diretti dal Maestro Alibek Khabdurakhmanov e la insostituibile organizzazione logistica di Konstantin Panfilov.
Il mondo della danza è stato presente in maniera massiccia a quest’evento di presentazione del Mosaic Dance Fest ed è l’inizio di un percorso che sia il Presidente Valery Kopeikin che il Direttore Nicola Convertino vogliono rendere il più glorioso possibile.
Dubai capitale del balletto per due giorni con Natalia Osipova. Nicola Convertino porta dall’Italia Raffaele Paganini, Kledi Kadiu e Alice Bellagamba
Dubai diventa la capitale del balletto per 2 giorni: l’8 e il 9 novembre 2023 alla Dubai Opera Natalia Osipova, prima ballerina del Royal Ballet di Londra, e le stelle della Nureyev Legend and Legacy faranno da ambasciatori a tanti ospiti e Vip provenienti da tutto il mondo.
Anche la danza italiana si sposta a Dubai. Il Mosaic International Dance Festival si arricchisce di due figure di rilievo della danza italiana: Raffaele Paganini e Kledi Kadiu saranno nel parterre al Dubai Opera, grazie al direttore artistico Nicola Convertino, che ha voluto inserire l’arte coreutica italiana: “Il Mosaic International Dance Festival ormai si prepara ad essere uno dei maggiori Festival della Danza Classica e Contemporanea nel mondo, e l’Italia non poteva mancare all’appello presentando due personaggi che nella danza in Italia hanno fatto dei numeri importanti. Raffaele Paganini, insieme a Carla Fracci ha sempre rappresentato un étoile nel mondo della danza e non solo, nel corso della sua carriera è riuscito a crearsi anche un personaggio televisivo partecipando ai programmi più gettonai Rai e Mediaset, ora si dedica con passione all’insegnamento nella propria scuola “Ateneo Arte e Danza” di Raffaele Paganini. Kledi Kadiu, quasi in maniera paritetica a Paganini, modula le sue esperienze non solo nel mondo della danza e dei teatri ma anche nel mondo della televisione partecipando a programmi come “Amici”, “Buona Domenica”, “C’è posta per te” e altri”.
Nicola Convertino
“Il nostro festival mira a mostrare al pubblico di Dubai il meglio del mondo del balletto classico e contemporaneo”, si legge in un comunicato stampa diffuso dagli organizzatori.
Il primo giorno del festival, la star mondiale del balletto Natalia Osipova eseguirà brani di balletto classico e danza contemporanea, ineguagliabili per virtuosismo e bellezza. Per i duetti è affiancata dalle stelle del Royal Ballet (la compagnia del Royal Covent Garden Theatre, Londra) e dai ballerini del Rambert Theatre (Londra), nonché dal famoso ballerino e coreografo statunitense Jason Kittelberger. Osipova eseguirà brani classici, come Giselle Act II pas de deus (Coralli/Adam), di cui il New York Times ha scritto: “Molte Giselle, ma solo una Osipova“, oltre a nuovi brani. Tra questi ci sono Ashes, co-coreografato da Osipova e Kittelberger. Il pubblico vedrà i brani prodotti dai coreografi preferiti della ballerina, in particolare Sidi Larbi Cherkaoui, che ha collaborato con Beyoncé e Alanis Morissette; e Alexey Ratmanski, un rinomato coreografo neoclassico, le cui opere sono messe in scena in molte compagnie in tutto il mondo. Per questo particolare programma Ratmanski ha creato il duetto Valse Triste.
Annunciando l’evento, Natalia Osipova ha dichiarato: “In questo progetto è importante per me riunire persone creative che lavorano in vari generi e campi dell’arte: neoclassico, classico e contemporaneo. Sono felice di poter mostrare questo programma per primo Dubai nell’ambito del Mosaic International Dance Fest.”
Il 9 novembre, secondo giorno del Festival, il palco dell’Opera di Dubai ospita un progetto di produzione unico: l’eredità del leggendario ballerino Rudolph Nureyev, che ha letteralmente oltrepassato tutti i confini di genere. Il programma Nureyev Legend and Legacy, organizzato in collaborazione con la Fondazione Rudolf Nureyev, presenta una serie di brani eccezionali del repertorio di Nureyev, oltre a nuovi brani eseguiti dal cast di ballerini delle compagnie di balletto più acclamate, come il Royal Ballet, Parigi Balletto dell’Opera, Balletto Nazionale Olandese, Balletto Nazionale del Canada, Balletto di Stoccarda, Balletto di Zurigo, Balletto Nazionale Inglese, ecc.
Ogni brano del programma riflette vari aspetti della creatività di Nureyev: dal repertorio classico che ha cercato di arricchire con nuovo slancio, alle opere di coreografi moderni, apprezzando la ricerca di novità di Nureyev, ampliando il panorama della danza.
Dall’Italia arriveranno anche Alice Bellagamba, ballerina e attrice molto presente nelle fiction. L’organizzazione ha invitato Federica Balestra (figlia dello stilista Renato Balestra), Garrison Rochelle (giudice di Amici per balletto) e dj Aniceto
In questi giorni si presenterà il futuro del Festival in una sorta di presentazione e anteprima di quello che poi sarà il Festival che si svolgerà, sempre a Dubai, nel mese di gennaio 2024.
E’ morto Francesco Sanavio: uno dei più grandi manager musicali italiani. Il ricordo di Nicola Convertino: Con lui si chiude un’epoca
Scrive il produttore e manager marchigiano Nicola Convertino:
Oggi (10 luglio 2023) scompare una delle figure più importanti del panorama musicale italiano, un grande manager ma anche una grande persona. Per me è stato come un padre, mi ha guidato nei primi passi in questo mondo difficile e complesso dello show business.
Mi ha dato la possibilità di organizzare concerti che ogni organizzatore di eventi può sognare, lo ha fatto con amicizia, con umiltà, senza farti pesare mai nulla…lui era un grande ed io ero piccolino, alle prime armi, ma per lui ciò non contava, lui mi leggeva l’anima, capiva le mie potenzialità e mi ha data fiducia.
Oggi quello che sono in gran parte lo devo a lui, alla sua amicizia, alla sua generosità, alla sua esperienza che mi ha trasmesso senza remore…
Era una bella persona, geniale, dalle mille risorse, non si arrendeva mai anche di fronte all’impossibile…mi ha trasmesso anche questo: Io non mi arrendo mai anche di fronte alle più grandi difficoltà, lui questo lo diceva sempre, si trova sempre una soluzione…
Insomma oggi si chiude un’epoca, cala il sipario, si volta pagina…non ci sono più uomini come lui, manager come lui…il mondo dello spettacolo è cambiato, sono cambiate le regole, sono cambiati i protagonisti, sono cambiati i centri di potere…è cambiata la musica.
La musica che proponeva Francesco era quella vera, quella suonata, i grandi live, i grandi artisti, parliamo di Ray Charles, James Brown, Barry White, Lisa Stansfield, Donna Summer, Earth Wind & Fire, Al Jarreau….e potrei continuare all’infinito, perché sono tanti gli artisti che Francesco ha portato in Italia e in Europa.
La cosa che ci accomunava era il carattere; eravamo 2 arieti, con la testa dura e con la voglia di fare solo cose grandi, grandi eventi.
Francesco pensava sempre alla grande, aveva sempre la mente avanti, il pensiero gli viaggiava veloce e la cosa più divertente era vederlo discutere (amichevolmente) con Tasinato, il suo socio della Franton Music; due personaggi distanti ma vicini nel business, ma anche grandi amici.
Averli conosciuti e lavorato con loro mi ha dato tanto, anche a livello personale.
Ultimamente avevo sentito Francesco che non stava molto bene e percepivo nella sua voce la rabbia, perché uno come lui non poteva stare male, non poteva dipendere da nessuno, il suo carattere forte non lo poteva concepire…ed io ho sofferto per lui, ma preferisco ricordarlo per la sua verve, le sue passioni, il suo grande amore per questo lavoro.
Arrivederci Francesco, sento che ci incontreremo di nuovo…
Francesco Sanavio, Sarah Jane Morris, Nicola Convertino
Inaugurato il Piper a Macerata: un locale dove arte e movida si fondono in un’unica atmosfera
Tanta Arte creata dal poliedrico Nicola Convertino ma anche un locale dove si vivono le atmosfere suffuse e intime tipiche dei migliori night club.
A Macerata si è inaugurato il Piper, un nuovo locale notturno dove l’Arte di Nicola Convertino ha creato lo scenario adatto alle atmosfere tipiche dei migliori night club d’Italia.
Un locale interamente dipinto a mano; Dai soffitti, alle pareti scolpite nel gesso, ai quadri che adornano le pareti, ai lampadari antichi adeguatamente addobbati, le pareti del Bar scolpite nel gesso e affrescate a mano dall’Artista.
L’ingresso preannuncia già l’atmosfera che si potrà vivere all’interno, dove le ragazze che intrattengono i clienti si calano nell’ambiente leggero e un po’ rococò.
Il Convertino, con la sua Arte, ha saputo coniugare l’artificio con la leggiadria del locale, creando un’armonia e un’eleganza tipica dei locali francesi della prima metà del settecento.
All’inaugurazione tanta bella gente, affluita per la curiosità ma anche per la fama che il locale ha stimolato ancora prima di aprire: l’insegna con una testa di donna alta due metri che troneggia all’entrata, l’immagine della Patty Pravo dell’omonimo locale romano…e tante chiacchiere benevole sugli affreschi artistici che man mano si andavano a formare.
L’arte di Nicola Convertino al Piper di Macerata
Insomma il Piper non ha deluso le aspettative,anzi, a detta di molti avventori, le ha superate tanto che saranno in molti a tornare a completare il percorso per godersi i particolari artistici disseminati per tutto il perimetro del locale, ma anche per intrattenersi con le nuove ragazze immagine in arrivo nel periodo natalizio.
Al Caffè Piazza Leopardi di Recanati venerdì 5 agosto si cena come nell’antica Roma ricordando la Dea Athena
Venerdì 5 Agosto al Caffè Piazza Leopardi a Recanati dalle 20 in poi si pasteggia come nell’antica Roma, a suon di focacce, vino, cereali e pollo ai datteri, parliamo del Panis romano, il Libum o focacce al formaggio e il Puls o zuppa di cereali il tutto annaffiato con il buon vino della cantina del locale. Un tuffo quindi nel convivio dell’antica Roma, la Roma pagana dove i rapporti con le divinità erano costanti e presenti nella quotidianità della popolazione.
Il Caffè Piazza Leopardi, dunque, farà rivivere quel momento storico deliziando il palato dei commensali e attraverso i racconti di Nicola Convertino si capirà anche il momento storico e i legami con le tradizioni sia religiose che storiche. Sappiamo che ogni festa affonda le radici nella storia, nelle tradizioni, nella religione e anche nelle superstizioni , spesso capirne le motivazioni ci avvicina ad una consapevolezza della nostra vita e quello che ha accompagnato i migliori anni della nostra infanzia; chi non ricorda il Natale in famiglia, il ferragosto al mare da adolescente?Le cosiddette “feste comandate” sono quelle che segnano i ricordi migliori della nostra esistenza ma raramente ci si sofferma a pensare perché ci sono queste feste, il perché si festeggiano e chi le ha create.
E alcune di esse hanno un significato magico ed esoterico che si confonde con la religione (spesso sincretica) e venerdì Nicola Convertino ci farà capire alcune di esse, deliziando il palato e ampliando la mente dei presenti alla cena. Ma i commensali non devono preoccuparsi, si cenerà seduti normalmente e non sdraiati come facevano gli antichi romani, quello che varierà dalla normale cena sarà il menù.
I mitici Rockets targati Marche: Nicola Convertino nella produzione del nuovo brano “Neve al sole” feat Andrea Annecchini
“Neve al Sole” è il nuovo brano dei mitici “Rockets”, con il Feat di Andrea Annecchini, la Band della Hit mondiale “Galactica” per la prima volta abbraccia il sound italiano, grazie agli arrangiamenti del Maestro Giancarlo Prandelli e la complicità del marchigiano Nicola Convertino, che aveva già prodotto il precedente brano della Band francese “Free”.
Andrea AnnecchiniNicola Convertino
“NEVE AL SOLE ”è ispirato dalla necessità di ritrovare un senso alla propria esistenza, e le cose da troppo tempo abbandonate ci appaiono finalmente indispensabili: “non lo vedi come è semplice?”, bisogna spogliarsi dell’orgoglio per diventare finalmente Bambini. Il lavoro in studio è stato molto intenso, i suoni che si alternano tra originali mini moog anni 70 a suoni campionati in sala di ripresa vede una drum linee insolitamente acustica.
Il videoclip di“NEVE AL SOLE”, con la regia di Alberto Alessi ed edito da MUSICAVIVA Edizioni Musicali,è visibile al seguente link:https://youtu.be/5X_RHPvKeD8. Girato al MULTISET di Milano in una sala NEON, il video riprende il vuoto dell’introspezione delle fusioni dei due mondi.
Rockets
Fabrice Quagliotti il leader dei Rockets ci parla del brano: “Neve al sole simboleggia e stimola i giovani a non radicarsi, ma sperimentare e mettersi sempre in gioco cosi come abbiamo fatto noi ROCKETS. Dopo avere conosciuto il Maestro Giancarlo Prandelli, tramite l’amico Nicola Convertino, ed essendo sempre alla ricerca di giovani talenti nel settore musicale, quest’ultimo mi ha proposto di lavorare su un brano indie cantato in Italiano da Andrea Annechini. Un brano Italiano lo avevo da una vita in testa, visto che vivo in Italia, ma non avevo mai avuto la l’opportunità di entrare nel merito. Quando ho sentito il brano, che trovo molto bello ed immediato, si è presentato per me un vero e proprio challange. Come prendere in mano un brano dandogli un’impronta Rockets senza snaturarlo. Credo che il risultato sia perfetto. Un giusto equilibrio delle doti artistiche del Maestro Giancarlo e del sound Rockets. Il brano suona fresco con tanta personalità. Sono convinto che sarà un successo”
Anche Andrea Annecchini espone il suo pensiero: “è stata un’idea interessante e sicuramente innovativa da parte della GNERECORDS, etichetta storica di Brescia, che segue le mie produzioni ormai da diversi anni portando la mia musica sulla strada di successi e eventi importanti. L’interesse per questo storico gruppo mi stuzzicava sin da quando piccolo, ascoltavo le sonorità di questa band e affascinato dal loro poliedrico e creativo modo di mostrarsi, mi divertivo nel vedere tanta energia. Direi rispecchiano in pieno la mia indole di sentirmi “non di questa terra” un pò “Extraterrestre” diciamo. Per la prima volta nella loro carriera si esibiranno con un brano italiano, e sarà sicuramente grande novità. Ho la buona convinzione che assorbirà l’interesse e la curiosità del pubblico più nostalgico ma anche il più giovane e attento, in questo periodo poi che la musica sta affrontando un grande mutamento trovo geniale questa scelta e di sicura emozione musicale. Con questo “Dio che ritorna da noi” come citato nella canzone, voglio ridare linfa ad una fenice pronta a spiccare il volo nuovamente”.
Riccardo Cocciante guest star a Cuba dei Sanremo Music Awards di Nicola Convertino
Si è svolto (dal 5 al 10 aprile) all’Habana de Cuba nel Teatro Nacional il Sanremo Music Awards organizzato dal promoter marchigiano Nicola Covertino. Guest star della manifestazione Riccardo Cocciante. Nei 5 giorni della manifestazione Coccoante è stato anche in giuria per selezionare i vincitori cubani del contest e per presentare i suoi brani più famosi. L’artista è considerato uno dei maggiori cantanti e autori italiani e la sua presenza a Cuba ha rappresentato un momento di unione delle due culture: quella sudamericana e quella mediterranea. Cuba ha la particolarità di rendere ogni evento musicale grandioso e di respiro internazionale, quando si crea un evento in questa magica terra ne parla tutto il mondo, in particolare negli ambienti culturali più vivaci.
Per la prima volta il Sanremo Music Awards è approdato all’Habana e lo ha fatto portando le perle generate dal nostro mitico stivale: moda, gastronomia e musica. Per la musica il patron del Sanremo Music Awards Nicola Convertino, il responsabile per le relazioni estere Flavio Ferrari e Jorge Luis Robaina, Direttore Artistico hanno puntato il dito sul grande Riccardo Cocciante come miglior rappresentante della musica italiana. Riccardo nel corso della sua carriera ci ha regalato delle delizie musicali uniche: Da “Margherita” a “bella senz’anima”, “quando finisce un amore”, “se stiamo insieme” e tante altre, senza parlare del capolavoro realizzato con “Notre Dame De Paris”.
Il Sanremo Music Awards Cuba è anche un evento mediatico che andrà in onda su tutte le maggiori tv delle 3 Americhe: un nuovo “Vina del Mar” si prepara a mettere le radici in terra americana!
Il SanRemo Music Award sbarca a Cuba dal 5 al 10 aprile 2022
Un grande e caloroso abbraccio culturale tra l’Italia e Cuba, si sta organizzando per la settimana dal 5 al 10 aprile all’Avana, con l’edizione del SanRemo Music Awards Cuba 2022. I principali palchi de L’Avana, dichiarata dall’UNESCO come Città Creativa della Musica, saranno a disposizione per l’evento. Si distinguono in questo senso il Teatro Karl Marx, l’Hotel Nacional di Cuba, il Club 500 e il Teatro América (situato sull’Avenida Italia, Centro Habana).
Nicola Convertino durante la presentazione
«Nonostante il periodo di crisi a causa della pandemia, il Festival SanRemo Music Awards sceglie proprio Cuba, paese con un forte legame culturale e di simpatia con l’Italia, per un grande evento di promozione della musica italiana nei Caraibi e in Latinoamerica. – dichiarano all’unisono il patron Nicola Convertino e il manager artistico Flavio Ferrari – Consideriamo Cuba un palcoscenico importante per cementare le collaborazioni tra artisti italiani e i più importanti esponenti della musica cubana e latina in generale. L’incontro incoraggia lo scambio di modi e di stili di vita di Cuba e dell’Italia attraverso varie espressioni di arte, la società e l’economia. Durante i 6 giorni dell’evento, i visitatori potranno godere di un concorso d’interpretazione con presentazioni artistiche, grandi concerti con figure di primo livello, sia cubane che straniere, così come esclusive fiere culinarie, di moda e di affari».
Il SanRemo Music Awards Cuba 2022 «si proietta come un evento culturale e sociale di grande impatto per le relazioni tra l’Italia e Cuba», secondo quanto riferito dall’Ambasciatore cubano Josè Carlos Rodrìguez Ruiz. Ecco cosa ne pensa l’attivissimo e eccezionale promotore di eventi su tutto il territorio cubano Jorge Luis Robaina, il Direttore Artistico Generale del SRMA Cuba 2022.
Jorge Luis Robaina e il Ministro Cultura di Cuba Lis Cuesta Peraza moglie del presidente cubano
«Il SanRemo Music Awards cuba 2022, si terrà a L’Avana, Cuba, – afferma Jorge Luis Robaina, e sarà l’opportunità perfetta per continuare a stringere legami culturali tra Italia e Cuba. L’evento costituirà la cornice in cui confluiranno nuovi giovani interpreti musicali, cosi come attività collaterali legate alla canzone, alla cucina e alla bella moda italiana. Per l’industria musicale è una occasione per creare opportunità per le nuove generazioni di artisti cubani”.
Ne parliamo con l’attivissimo e eccezionale promotere di eventi su tutto il territorio cubano Jorge Luis Robaina, il Direttore Artistico Generale del SRMA Cuba 2022».
Jorge Luis Robaina durante la presentazione
In che modo il SanRemo Music Awards è entrato a far parte degli sforzi di un promotore culturale come te all’interno del circuito degli eventi cubani?
Jorge Luis Robaina: «Il mio continuo impegno per il mercato spagnolo è noto, soprattutto dal punto di vista artistico-musicale. Per questo, mosso anche dalla volontà di promuovere la musica cubana e dal desiderio di organizzazione di eventi che si trasformino in “Un Ponte Verso L’Avana”, ho incontrato molti promotori e manager durante questo itinerario, sia in Spagna che nel resto del vecchio continente. Organizzatori di festival, di un circuito di eventi e festival in cui abbiamo fatto parte anche noi e dove abbiamo conosciuto tanti artisti che ora sono colleghi. E proprio per questo, 4 o 5 anni fa, ho conosciuto dei promoter italiani che mi hanno decisamente fatto la proposta di portare a Cuba artisti che sono stati la colonna sonora di tanti cubani. L’ho subito proposto alla mia Agenzia di Rappresentanza Artistica, Musicuba, alla mia casa discografica EGREM, per sviluppare e far approdare nella nostra isola il SanRemo Music Awards».
A Cuba si terrà il SanRemo Music Awards, anche se qualcuno lo ha confuso con il Festival della Canzone di Sanremo.
Jorge Luis Robaina: «Penso che ci sia stata una certa confusione nel comunicarlo. Ovviamente, Sanremo, il Concorso della Canzone Italiana che ha cessato la sua edizione da pochi giorni, è il più conosciuto e per molti anni è stato fonte di ispirazione e opportunità per molti cantanti. Nel caso dei SanRemo Music Awards, questo ha come riferimento quel famoso concorso canoro italiano, ma con un adattamento, ovviamente, con un altro modello davvero molto particolare ed è considerato un’esportazione della filosofia di vita italiana nel resto del mondo. In effetti, è stato un evento che ha avuto più edizioni, soprattutto in Europa. È stato un evento che si svolge in parallelo, indipendentemente dal fatto che abbia un nome simile, e con nostro grande orgoglio, ad aprile, si terra per per la prima volta a Cuba».
Jorge Luis Robaina
Quali saranno gli ingredienti di questa festa di fratellanza tra Italia e Cuba?
Jorge Luis Robaina: «Esattamente. Il SanRemo Music Awards Cuba 2022 ha tutta l’energia che sogniamo. È importante sottolineare che da due anni stiamo lavorando alla produzione vera e propria dell’evento. E proprio il centro dell’attenzione è il concorso. Riteniamo che validi giovani cubani, sia professionisti che dilettanti, debbano avere l’opportunità di mostrare il loro talento. Per questo abbiamo organizzato un casting lungo e intenso in cui abbiamo ricevuto oltre novecento video da tutto il paese, perché lo abbiamo fatto nel bel mezzo della pandemia. Quindi, il processo di costruzione del concorso è stato super interessante ed è proprio questo l’obiettivo, poter internazionalizzarsi, poter far arrivare questi nuovi talenti cubani in Italia e nel mondo. Sono state preparate quattro bellissime serate di gala, ognuna con le sue particolarità. Indipendentemente dal concorso stesso, ci sono molti artisti italiani che sono stati la colonna sonora nella vita di molti cubani, come Raffaella Carrá, su cui vogliamo soffermarci con un tributo postumo. A casa mia abbiamo sempre ascoltato cantanti come Nicola di Bari, Eros Ramazzotti e, naturalmente, Carrá, che ci sono molto vicini dal punto di vista musicale».
AItalia e Cuba condividono un’identità latina e sappiamo che i legami risalgono a secoli fa. E’ chiaro che, oltre al concorso artistico, ci saranno altri approcci.
Jorge Luis Robaina: «Noi cubani siamo affascinati dal gusto creativo italiano: la moda, l’enogastronomia e in generale dello stile di vita italiano. A proposito dell’arte sartoriale italiana, delle tradizioni italiane, è indubbio, che ci hanno sempre affascinato, e attirato. Proprio per questo verranno proposti anche eventi collaterali. Uno dedicato alla moda, un altro specializzato in cultura culinaria, e notare come piatti e sapori si fondono tra i nostri paesi. E chiaramente è una occasione che deve diventare anche luogo per l’incontro tra aziende e uomini d’affari».
Allora appuntamento ad aprile per continuare ad avvicinare Italia e Cuba e scoprire nuovi interpreti della musica.
Jorge Luis Robaina: «Ovviamente. In questo momento stiamo consolidando la struttura artistica. Abbiamo aggiunto dei luoghi, uno spazio ben noto a tutti gli havanani, come Avenida Galiano, che è anche Avenida de Italia, e proprio lì abbiamo programmato uno spettacolo che sarà molto seguito, molto vicino alla gente, dove la cultura italiana raggiunge le strade del La Avana. Mi preme sottolineare che in questo momento ci sono molti artisti, amici, colleghi, sia del patio, cioè artisti cubani, sia internazionali, che ci hanno dato la loro approvazione e proprio per questo stiamo mettendo insieme l’intera struttura artistica che abbiamo progettato. Stiamo lavorando al consolidamento di ogni spazio dal punto di vista della produzione di tutto ciò che fa spettacolo, come l’abbiamo sognato. Fatto molto importante e che ci incoraggia, abbiamo il supporto di molti settori del turismo, della cultura, dell’imprenditoria che sono davvero disposti a sostenere una festa veramene necessaria affinché Cuba, dopo un momento così complicato con Covid-19, possa godere di quel legame tenero tra Italia e Cuba, e ovviamente tanta buona musica per il popolo, perché la musica ci unisce».