“Il manager e l’arcobaleno – Adriano Olivetti un’altra idea di impresa” il 23 settembre a Castelfidardo

Torna, a partire da settembre, la rassegna teatrale A più voci a cura di Rovine Circolari con la direzione artistica di Isabella Carloni, in collaborazione con la Regione Marche, il Comune di Castelfidardo, il Comune di Osimo e Amat.


Il 23 settembre alle 21.00 al Teatro Astra di Castelfidardo è in programma ” Il manager e l’arcobaleno – ” prima tappa della nuova produzione dedicata ad Adriano Olivetti e alla sua idea di impresa sociale. La serata è inserita all’interno di una giornata dedicata al rapporto fra impresa e territorio e all’incontro dei linguaggi artistici con il mondo dell’impresa, realizzata in collaborazione con Officine Soprani.


Oggi la sua lungimirante visione e le sue parole tornano a interrogarci su temi fondamentali: la questione ambientale, la sostenibilità e i diritti del lavoro, la centralità del territorio. Il suo appello all’impresa etica e alla “comunità concreta” appare strategico alle nostre sfide contemporanee.


Il titolo della performance “Il Manager e l’Arcobaleno” è ispirato a Tiziano Terzani e alle sue riflessioni, dopo la sua esperienza alla Olivetti, intorno alla felicità pro-capite nelle nostre società post-industriali.


In scena Isabella Carloni, che cura anche la drammaturgia del progetto, in dialogo con il pubblico e con gli itinerari musicali di Paolo Bragaglia che consentono allo spettatore incursioni nel mondo della elettronica – che ha conosciuto interessanti sviluppi proprio negli anni del dopoguerra.

I biglietti possono essere acquistati su Eventbrite.

https://lnkd.in/eVq-4kMT



Alla mostra “FREE HUGS. L’abbraccio a fumetti” il finanziamento di “Promozione Fumetto 2021”. L’esposizione fino al 10 ottobre è a Jesi

L’abbraccio a fumetti, dell’associazione Vasta gamma APS di Pordenone 4 -realizzata in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Fondazione Pergolesi Spontini e Acca Accademia di comics, creatività e arti visive di Jesi -si aggiudica il terzo posto su dodici progetti finanziati dell’avviso pubblico “Promozione Fumetto 2021” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, per la diffusione della Cultura del Fumetto e del Fumetto contemporaneo in Italia e all’estero.


“Sono uscite le graduatorie del bando promozione fumetto pubblicato dal Ministero della Cultura su iniziativa del Ministro Dario Franceschini. La mostra FREE HUGS che ha come capofila il PAFF! Palazzo Arti Fumetto Friuli si è piazzata al terzo posto su dodici finanziati su un totale di 136 partecipanti a livello nazionale confermando la qualità, l’autorevolezza, la credibilità conquistata in un così breve lasso di tempo dal suo nascere (3 anni) e l’efficacia del progetto. Esprimo un profondo ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso il realizzarsi di questo importante risultato”.


Queste le parole del Direttore Artistico del PAFF! Giulio de Vita che ha presentato un’anteprima dellamostra al Festival di Venezia appena concluso nell’ambito delle Giornate degli Autorii nsieme a Giorgio Gosetti Delegato Generale delle Giornate che commenta: “Siamo felici di aver contribuito alla riuscita di questo progetto ambizioso quanto significativo. La versione ‘virtuale’ della mostra, proposta nel contesto della Mostra di Venezia ne è presto diventata una sorta di bandiera, un marchio di qualità e umanità che conferma il fumetto come arte maggiore del nuovo secolo”.


Sì perché Free hugs. L’abbraccio a fumetti è una mostra itinerante che vuole essere l’attesa di un abbraccio reale, lo spazio in cui riflettere su questo atto ora per necessità negato, esplorarne le declinazioni, tentare di provarne il calore. Nel percorso espositivo infatti, il visitatore incontrerà le tante forme dell’abbraccio a fumetti e al tempo stesso una panoramica sulla varietà stilistica e sulla grande energia creativa del fumetto contemporaneo.


La mostra è itinerante e, dopo l’anteprima veneziana, è stata inaugurata il 3 settembre a Jesia Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi in collaborazione con Acca-Accademia di comics, creatività e arti visive di Jesi e con il XXI Festival Pergolesi Spontini e a novembre approderà al P.A.F.F. Palazzo Arti Fumetti Friuli di Pordenone, di cui Giulio De Vita è ideatore e direttore artistico dal 2018,nella prestigiosa sede di Villa Galvani.


La curatela di Free Hugs è affidata ad Alessio Trabacchini –critico, editor e docente presso la ACCA Academy Fondazione Cassa Di Risparmio Jesi di Roma, dal 2013 tra gli organizzatori del Festival internazionale di fumetto di Bologna Bil BOlbule dal 2018 collaboratore del festiva lPassaggi di Fano – in collaborazione con Giulio De Vita – fumettista di fama internazionale.


“Questo è un progetto corale ”– commenta Mauro Tarantino, direttore della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi –“in cui la collaborazione e la sinergia che si è creata tra i nostri enti è stata premiata da questo finanziamento”. E gli fa eco Cristian Carrara, direttore artistico del Festival Pergolesi Spontini: “Il titolo dell’edizione 2021 del nostro festival è “Tutti per uno” e proprio da qui è nata l’idea del tema della mostra e poi tutto il progetto espositivo legato al fumetto”. Non da ultima anche Graziella Santinelli, direttore di Acca-Accademia di comics, creatività e arti visive di Jesi ribadisce: “Questo progetto coinvolge diverse città e territori e anche diverse professionalità che hanno contribuito a creare la mostra e tutto il programma di eventi collaterali ad essa connessi e siamo felici che questo impegno congiunto sia stato premiato”.


FREE HUGS – L’abbraccio a fumetti
Enti promotori: Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi
Acca-Accademia di comics, creatività e arti visive di Jesi, PAFF! Palazzo Arti Fumetto Friuli di Pordenone
in collaborazione con le Giornate degli Autori nell’ambito della 78^ Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia

3 settembre – 10 ottobre 2021
Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi
Palazzo Bisaccioni, Jesi (AN)
www.fondazionecrj.it
Ingresso libero
Orari di apertura: tutti i giorni

9:30 – 13:00 / 15:30 – 19:30

Per Info 0731 207523 / info@fondazionecrj.it





Danza protagonista al Teatro Pergolesi di Jesi il 17 settembre con “50min/50mq” di E.sperimenti Dance Company

La compagnia di danza E.sperimenti Dance Company, che fino al febbraio 2020 ha calcato palcoscenici di festival e teatri in Italia e all’estero (da Budapest a Helsinki, da Hong Kong a Singapore, da Jakarta a Kuala Lumpur), da marzo 2020 si è ritrovata come tutti tra le “mura di zoom” a costruire nuovi spettacoli, giocare con nuovi spazi claustrofobici e dare vita a nuove coreografie, protagoniste anche di #WeAreItaly promosso dal Ministero degli Affari Esteri. Da qui è nato un piccolo gioiello come “50min/50mq” con le coreografie di Federica Galimberti, una performance intelligente, ironica, interattiva e giocosa nata nei giorni della pandemia e che racconta la dimensione dei 50 mq di un palco, ma anche dei monolocali dove tanti artisti hanno trascorso le settimane di quarantena.


Venerdì 17 settembre ore 21 lo spettacolo di danza arriva al Teatro Pergolesi di jesi nell’ambito della 21esima edizione del Festival Pergolesi Spontini e di un cartellone eterogeneo e multidisciplinare costruito dalla Fondazione Pergolesi Spontini intorno al tema “Tutti per uno”.


La produzione è firmata dal Gruppo Danza Oggi, i danzatori sono Monica Castorina, Luca Parolin, Alessandro Pustizzi, Daniele Toti, Giorgia Lolli, Silvia Pinna.


E.sperimenti GDO Dance Company è un’effervescente eccellenza italiana, generosa ed innovativa, composta da danzatori dalle dinamiche più diverse e dagli stili più vari. Esprime un linguaggio contaminato, coinvolgente, originale, pronto al ‘sorriso’ in ogni sua espressione artistica. Tra le compagnie di danza italiane più attive in Estremo Oriente, già all’interno di #WeAreItaly promosso dal Ministero degli Affari Esteri, il gruppo torna a danzare con uno spettacolo positivo ed emozionale, in cui l’artista che è dentro ciascuno di noi, stretto in cinquanta metri quadrati, travalica le pareti, corre da stanza a stanza e disegna un invisibile filo immaginario che continua ad unire tanti corpi, menti, linguaggi ed emozioni in cui l’Arte non ha barriere, né costrizioni, né confini ed è capace di aprire tutte le porte, diventando ponte per arrivare finalmente live, in scena. Ambientando il tutto, tra gioco e ironia, in un supermercato, attraverso la coreografia di Federica Galimberti i danzatori durante il lockdown hanno ridisegnato on line il proprio essere performer per farne oggi una creazione live: riemerge così l’incontenibile ironia, leggerezza, teatralità caratteristica di E.sperimenti Dance Company pur nelle limitazioni che la normativa vigente impone.




Aldo Ascani, direttore artistico dello Shada, fa un consuntivo della stagione e parla dei programmi futuri /VIDEO

Tempo di consuntivi e di guardare al futuro per Aldo Ascani direttore artistico dello Shada di Civitanova, uno dei punti di riferimento della movida marchigiana, e non solo, di questa estate 2021. E ce ne parla in una intervista realizzata da Marco Chiatti dove annuncia che a metà ottobre riaprirà La Serra.




Premio Utopie di Bellezza in ricordo di Giuliano De Minicis, 200 partecipanti

Si sono da poco chiuse le iscrizioni al Premio Utopie di Bellezza in ricordo del grande creativo marchigiano Giuliano De Minicis e c’è stata una grande partecipazione da parte dei giovani artisti tra i 18 e i 30 anni a cui è rivolto. Sono arrivate quasi 200 candidature, provenienti da tutte le regioni italiane con anche qualche partecipazione estera.


I vincitori di questa prima edizione dedicata alla pittura saranno selezionati da una prestigiosa giuria composta dal presidente Luca Bertolo – artista e docente all’Accademia delle Belle Arti di Firenze, Paola Capata – direttore della galleria d’arte contemporanea Monitor, Luca Cesari – docente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, Rossella Ghezzi – direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e Massimiliano Tonelli – direttore di Artribune.


Oltre al premio in denaro, il primo classificato avrà la possibilità di organizzare una mostra personale presso uno spazio espositivo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. Un Premio speciale è riservato agli artisti residenti nelle Marche, regione molto amata e in cui ha operato tutta la vita Giuliano De Minicis.


In occasione delle premiazioni, il 4 dicembre 2021 sarà inaugurata una mostra collettiva delle opere dei finalisti allestita presso lo spazio “le grotte” di Palazzo Bisaccioni che resterà aperta fino al 9 gennaio.


Il premio Utopie di Bellezza è promosso e organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, con la collaborazione della Fondazione Succisa Virescit – Maria Baldassarri e di dmpconcept.

Patrocinato dalla Regione Marche e dai Comuni di Colli al Metauro, Corinaldo, Jesi, Mondolfo, Montappone, Pieve Torina, Senigallia, Trecastelli, ed altri enti privati, il premio vuole stimolare la riflessione sull’arte e valorizzare il genio e il talento dei giovani.


Utopie di bellezza vuole in primis ricordare la figura di un grande creativo marchigiano che un anno fa è mancato: Giuliano De Minicis. Un artista poliedrico, un art director di fama e soprattutto un valente comunicatore che con la sua attività – lavorativa e volontaristica – ha sempre contribuito alla valorizzazione del territorio, della cultura e dell’arte nelle Marche. Non solo, è stato protagonista e promotore di numerose azioni di solidarietà autentica, coinvolgendo aziende sensibili alla crescita della propria comunità di riferimento e sostenendo con umanità e grande professionalità numerose associazioni ed enti no profit.


Giuliano De Minicis è stato un grande professionista, ma soprattutto una persona straordinaria in tutte le sue molteplici espressioni umane, lavorative, artistiche e sociali. Una curiosità inesauribile, una grande intelligenza creativa e una ricchezza culturale che hanno lasciato un segno indelebile in tutti coloro che l’hanno conosciuto e un premio a lui dedicato è il miglior modo per continuare a seguire il suo esempio e tenere sempre vivo il suo ricordo.




Corinaldo protagonista de “I Borghi Animati – L’Italia come non l’avresti mai immaginata”

Il Comune di Corinaldo protagonista de I Borghi Animati – L’Italia come non l’avresti mai immaginata, il progetto vincitore di Viaggio in Italia, il contest lanciato dal Ministero della Cultura, in collaborazione con Invitalia, per promuovere il turismo lento e di prossimità nei borghi italiani, attraverso una modalità di racconto digitale e innovativa.  Le illustrazioni, realizzate da venti autori tra i più attivi della scena italiana, prendono spunto da leggende, storie antiche e tradizioni popolari legate a ciascun territorio. Un viaggio digitale che, attraverso opere statiche e animate, proporrà agli internauti percorsi inediti tra i borghi italiani durante tutta l’estate.


Corinaldo è rappresentato dai famosi “polentari” che cuociono la polenta nel Pozzo posto al centro  di via La Piaggia, una delle scalinate più conosciute delle Marche e d’Italia.


È un’antica diceria che i corinaldesi usassero fare la “polenta nel pozzo”, la verità è che in tempi oramai lontani un uomo saliva la bellissima, quanto lunga, scalinata del paese con un sacco di farina di granoturco sulle spalle. Giunto nei pressi del pozzo, sfinito, appoggiò il sacco sul bordo per riprendere fiato. Per colmo di sfortuna, il sacco cadde all’interno del pozzo. Il pover’uomo nel tentativo di recuperarlo si calò nel pozzo e ciò non passò inosservato alle pettegole di paese che, non vedendolo riaffiorare, incominciarono a dire che si stava mangiando la polenta nel pozzo. Alcune giuravano di aver visto buttare anche delle salsicce di maiale nel pozzo.La diceria che voleva far passare i corinaldesi come “picchiatelli” e “polentari”  superò in breve i confini dell’intera regione. Da “picchiatelli” a geniali il passo è breve.




Recanati Comics Festival dal 27 al 29 agosto con Sudario Brando

La prima edizione del Recanati Comics Festival in programma nei giorni 27, 28 e 29 agosto si apre con l’inaugurazione della mostra di tavole a fumetti e illustrazioni di uno dei più significativi esponenti del fumetto italiano Sudario Brando il 27 agosto alle ore18, nei prestigiosi spazi espositivi del Museo Civico Villa Colloredo Mels, visitabile fino al 26 settembre.


Si definisce “simile a un’arpa” e crea fumetti con lo pseudonimo di Sudario Brando, che non è semplicemente un alias di Francesco Siena, ma un vero e proprio alter ego artistico, incontrollabile nel flusso di pensiero e non riducibile a un genere definito; immagini e testi dalla dimensione surreale ed esplosiva, sempre personale, imprevedibile, una capacità di narrare originalissima, che attinge alla tradizione rifoderandola completamente di nuove idee e tecniche, di guizzi di genio e di follie standardizzate per quello che è diventato l’esclusivo marchio di fabbrica: “Sudario Brando”.


La mostra “Sudario Brando. Da Fgius a Bracci di Ferra”, nata  dalla collaborazione tra Comune di Recanati, Associazione Arcadia e Sistema Museo, una prima assoluta per gli spazi di Villa Colloredo Mels, offrirà oltre 80 tavole di uno tra i più significativi esponenti del fumetto italiano: opere raccolte in importanti progetti come Bracci di Ferra e la rivista FGIUS!, in aggiunta a opere miste che, anche grazie ai testi curati da Niccolò Pugliese, permetteranno di raccontare più compiutamente la variegata arte di Sudario Brando.


“Siamo molto felici di ripartire con le mostre d’arte negli spazi di villa Colloredo Mels con le tavole dell’artista fumettista Sudario Brando. – Ha dichiarato Rita Soccio, Assessora alle Culture e Turismo – Il fumetto come linguaggio artistico rappresenta un unicum dove immagini e parole si fondono in un connubio ideale a servizio della narrazione. Questa esposizione inaugura un nuovo percorso che intendiamo portare avanti nei nostri musei e che include nuove forme d’arte contemporanee in modo da offrire alla cittadinanza e ai visitatori una programmazione culturale diversificata e in continua evoluzione. Ringrazio Sistema Museo e L’Associazione culturale Arcadia per l’ottimo lavoro di squadra.”


La mostra sarà l’occasione per presentare il nuovo progetto dell’artista, Bracci di Ferra, che nasce dalla volontà di restituire a una delle icone più riconoscibili degli ultimi decenni il suo spirito originale, travisandola totalmente e traducendola in qualcosa di completamento diverso, un unicum nel Fumetto italiano e un omaggio che Sudario ha voluto dedicare a Elzie Crisler Segar, creatore di Braccio di Ferro (Popeye). “L’Associazione Arcadia è felice di poter essere tra gli organizzatori di un’esposizione personale di Sudario Brando, rappresentante poliedrico dell’illustrazione contemporanea – spiega  la Presidente Alice Fabretti – lo ringraziamo per aver accettato il nostro invito a questa prima edizione del Recanati Comics Festival per presentare il suo nuovo lavoro Bracci di Ferra e di aver arricchito col fumetto il polo museale di Villa Colloredo Mels”.


Da tempo stavamo lavorando all’ipotesi di una mostra dedicata al fumetto – ha aggiunto Luigi Petruzzellis, responsabile del circuito museale civico per conto di Sistema Museo – e quella di Sudario rappresenta sicuramente un’ottima partenza, e l’inizio di un percorso dedicato alle molteplici espressioni del contemporaneo.”


Ampio risalto verrà poi dato alle tavole della rivista FGIUS!, ideata e realizzata interamente dall’autore e divenuta oramai iconica. Principale caratteristica di questo singolare prodotto editoriale è la doppia copertina, che ne cambia il prezzo a seconda del verso in cui viene acquistata la rivista. La testa dal profilo rosso su sfondo bianco è di fatto personalizzabile, e Sudario ha così regalato ai suoi fan più di 300 copertine personalizzate. Politici, supereroi, protagonisti del fumetto, del cinema e delle serie tv, personaggi storici, ritratti e autoritratti e tanti altri hanno reso FGIUS! una rivista dai mille volti e un’opera concettuale in divenire di dimensioni considerevoli, rendendo al contempo Sudario Brando uno dei copertinisti più prolifici di sempre.                                                                                                                          


La mostra “Sudario Brando. Da Fgius a Bracci di Ferra” è dunque un invito a emulare l’eroe Bracci, ovvero a levare le ancore, abbandonare i porti del Reale e salpare nell’immenso mare dell’Arte di Sudario.


Sudario Brando è un fumettista e illustratore. Nasce in Israele e in Francia. Alla fine degli anni 70 si trasferisce in Italia e grazie alle pubblicazioni della Corno si appassiona al mondo del fumetto. Esordisce nel 2015 con “Crom, il Segreto dell’Acciaio”, edizioni Play Seven. Nel 2016 pubblica i Tarocchi di Sudario Brando, una rivisitazione degli Arcani Maggiori. Nel 2017 per l’editore “Le Piccole Pagine”, viene pubblicato il saggio illustrato “Chi è Sudario Brando?”, scritto da Niccolò Pugliese e Tommaso Filighera. Di recente ha collaborato con Sergio Bonelli Editore su “Dragonero Adventures” e con Bugs Comics, sulla testata “Mostri”. Esordisce come autore completo nel 2018, con la rivista a fumetti “FGIUS!”, per Edizioni Vitercomix. Nel 2019 collabora con “il Manifesto” e “Alias Comics”, creando il personaggio di SUPERMARX. Al momento è all’opera sul progetto “Bracci di Ferra”.


Info orari e biglietti: www.infinitorecanati.it recanati@sistemamuseo.it Tel. 0717570410




All’alba, al Passetto di Ancona, AdMed presenta Andrea Vettoretti con Paolo Giommi: interazione con i suoni cosmici

È iniziato Adriatico Mediterraneo Festival 2021 (18-22 agosto). L’Albania tra passato e presente al centro della XV edizione della manifestazione.


Martedì 17 l’anteprima con il docufilm Portolani di Paolo Zitti. Mercoledì 18 l’inaugurazione: il Duo Bottasso per il concerto all’alba al Passetto, gli incontri negli spazi del Lazzaretto nel pomeriggio, Danilo Rea protagonista della serata alla corte della Mole


Il 19 agosto spazio alla pizzica al Passetto nella. Il pezzo di chiusura del concerto all’alba di Maria Moramarco insieme al Trio Barocco (Marco Ambrosini, Angela Ambrosini ed Eva-Maria Rusche)ed al chitarrista Luigi Bolognese trascina con il suo inconfondibile ritmo il pubblico della scalinata e del Monumento ai Caduti. È il congedo della cantatrice pugliese dopo il suo excursus tra i canti della tradizione sia sacra sia contadina della terra le dà i natali. Dal palco naturale del Passetto, Moramarco dedica anche un pensiero alle donne afgane con il suo canto Chiangi Chiangi. Sono state, invece, le note di Danilo Rea a chiudere la giornata inaugurale del Festival (mercoledì 18 agosto). Il pianista, accompagnato dall’Orchestra femminile del Mediterraneo, ha incantato la corte delle Mole con il suo Verso Sud, dodici brani originali di Rea arrangiati dal violinista Marcello Sirignano. A completare il programma la consegna in Sala Boxe alla Mole del Premio Adriatico Mediterraneo al professore Roberto Morozzo della Rocca, ordinario di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma, e massimo esperto italiano di Albania. Alle 19, invece, a Spazio Cinema Mole, il primo incontro a cura dell’Associazione italiana di Cultura Classica.La professoressa Filomena Giannotti dell’Università di Siena proporrà una lettura attuale del mito di Enea: Dalle migrazioni nel Mediterraneo alla pandemia: attualizzazioni di Enea.  La Fanfara transadriatica di Nostos, il duo composto da Irida Gjergji (viola e voce) e Flavia Massimo (violoncello, voce ed electronics), ha chiuso la seconda giornata di AdMed alla Corte della Mole. 


Il 20 agosto, il secondo appuntamento con gli approfondimenti sull’Albania, paese a cui l’edizione numero 15 del Festival è dedicata, alle 18 in Sala Boxe alla Mole con 1991 e oltre: gli albanesi in Italia. Un dialogo a più voci con: Francesca Mandese, giornalista brindisina che seguì gli sbarchi del ’91 (che sarà collegata via Skype essendo in quarantena) e Artur Spanjolli, scrittore albanese autore di romanzi in lingua italiana, modera la giornalista Margherita Rinaldi. Alle 18.30 alla Sala Boxe Omero alla Mole lo spettacolo I quaderni di Malte, uno studio con Sonia Antinori e Giacomo Lilliù, mentre alle 19 a Spazio Cinema, sempre alla Mole, un’altra riflessione sulle attualizzazioni della letteratura greca e latina con il secondo incontro dell’Associazione italiana di Cultura Classica: Dare (falsa) voce alla donne. Falsificazioni di testi femminili dall’Atene classica a oggi. Ospiti la professoressa Lucia Floridi e il professor Federico Condello. A concludere la giornata, il viaggio immaginario tra flamenco e jazz con il Maestro della chitarra a 8 corde Livio Gianola alle 21.30 alla Corte della Mole.


IL PROGRAMMA DELLA QUARTA GIORNATA VENERDÌ 21 AGOSTO

Il weekend di Adriatico Mediterraneo Festival si apre con una giornata densa di appuntamenti.

Le chitarre di Filippo Cosentino per l’alba al Passetto

Filippo Cosentino, tra i più interessanti chitarristi italiani, in continua evoluzione, darà il buongiorno alla città alle 6 alla scalinata del Passetto. La scelta di strade non ovvie e il conseguente rigore artistico che contraddistinguono il musicista hanno contribuito a creare uno stile personale, consentendogli, in ogni lavoro, di apporre il suo timbro di originalità. Il tutto accompagnato alla crescita sullo strumento, che sia chitarra elettrica, classica o baritona.

Il pomeriggio alla Mole: lo spettacolo innovativo Dreams traces travelling container: The dance of fire, ancora l’Albania al centro dei dibattiti, lo spettacolo I quaderni di Malte

Il pomeriggio della Mole si apre con l’innovativo spettacolo Dreams traces travelling container: The dance of fire. Un progetto (finanziato da Europa Creativa) che si propone di raccontare le storie positive di realizzazione in un paese diverso da quello di nascita. L’idea si sviluppa a partire da una raccolta di storie, antiche e contemporanee che prendono vita sul palco grazie a cinque diversi spettacoli realizzati da altrettante compagnie teatrali di differenti paesi. «Il nostro progetto si propone di fare un’analisi creativa della circolarità della storia antropologica dei flussi umani e tracciare le rotte dei sogni che da sempre muovono le donne e gli uomini alla ricerca di un cambiamento felice. Investigare l’energia scaturita dai sogni è anche un modo per capire come riattivare la nostra creatività, e speranza di un futuro possibile da realizzare» si legge nelle note dello spettacolo. Si inizia con la Grecia e Omnia Studio Theatre, regia: Antonis Diamantis, attori: Irene Koutsaki, Antonis Diamantis,alle 17.30 al Canalone della Mole. Alle 20, sempre all’interno del progetto, andrà in scena, sempre al Canalone, lo spettacolo italiano del Teatro Valmisa, regia e scenografie: Marco Nateri, attori: Ivan Castiglione, Lucia Bendia, Domizia Russo, Gabriele Di Stadio.


Alle 18 in Sala Boxe alla Mole si torna a parlare di Albania, paese a cui è dedicata l’edizione 2021 di Adriatico Mediterraneo Festival, con l’incontro L’Albania ed il sogno europeo: a che punto siamo? con Gentiola Madhi dell’Osservatorio Balcani e Caucaso, Ronald Car, docente di Storia delle istituzioni politiche Università di Macerata, Fabio Pigliapoco, capo del Segretariato permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica, moderatore Alfredo Bardozzetti, segretario della sezione di Ancona del Movimento Federalista Europeo. Un percorso lungo e accidentato, quello dell’ingresso del paese balcanico nella UE, fatto di dure riforme ma anche di importanti esperienze di cooperazione. Tra queste, la Strategia europea per la Macroregione Adriatico Ionica.


Alle 18.30 alla Sala Boxe Omero alla Mole replica de I quaderni di Malte, uno studio con Sonia Antinori e Giacomo Lilliù.Un percorso dentro la parola di Rainer Maria Rilke, che dall’affaccio adriatico di Duino cantava l’indicibile. Cento anni dopo, sulle acque dello stesso mare su cui il poeta cantava il tremendo e bellissimo angelo, ci si interroga sui fattori della creazione, sul suo senso e i suoi percorsi, insieme a chi permette che il teatro appaia: il pubblico. La tappa del cantiere I quaderni di Malte, proposta al Festival Adriatico Mediterraneo, sarà ospite in uno degli spazi del Museo Omero, perché anche ciò che avviene prima dello spettacolo possa essere toccato da chi ha mani per vedere. Una produzione Malte, in collaborazione con Adriatico Mediterraneo Festival 2021, Museo Tattile Statale Omero, La Mole Cultura Presente, Comune di Ancona, Ministero della Cultura.


Tornano i concerti al tramonto nel nuovo spazio de La Banchina al Porto Antico

La Banchina al Porto Antico è la nuova location del Festival per i concerti al tramonto tanto cari al pubblico di Adriatico Mediterraneo Festival. I primi a salire sul palco del molo Rizzo, i Barodrom Orkestar, alle 19.30. Con più di seicento concerti in Europa, tra festival, teatri e club, con tre dischi all’attivo e tantissime collaborazioni, la Barodrom Orkestar, è una delle più belle realtà nel panorama della world music. Il quartetto, nato con la passione per le ritmiche infuocate dell’est Europa e per le melodie del Mediterraneo, ha negli anni sviluppato un proprio linguaggio originale. Nelle nuove composizioni si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e ritmiche africane. Ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con le melodie della fisarmonica e del violino, sentire vecchi farfisa e un contrabbasso distorto cadenzare il passo di danze ipnotiche.


L’atteso concerto di James Senese Napoli Centrale dirompente miscela di jazz, funk, Africa, con la radice musicale partenopea

Ad accendere la serata della Corte della Mole alle 21.30, l’attesissimo concerto di James Senese con Napoli Centrale. Il musicista napoletano, figlio di un soldato americano, che ha suonatoinsieme a Pino Daniele, festeggia i cinquant’anni di carriera girando i palchi di tutta Italia, regalandosi e regalando al suo pubblico performance che uniscono padri e figli in un rito che trascende il semplice concerto. I quasi settantacinque anni di James Senese diventano venti sulle scene e la sua musica è una dirompente miscela che unisce stilemi jazz, funk, Africa, con la radice musicale partenopea.


Il gran finale dell’alba con Real…mente Napoli, sabato 22 agosto

Gran finale per i concerti al sorgere del sole, domenica 22 agosto, con Realmente Napoli, un concerto di brani selezionati dal grande repertorio della “Canzone Classica Napoletana”. Canzoni universali che appartengono al pubblico per le profonde suggestioni che suscitano, ascoltandole, con Tommaso Chimenti, voce, Luciano Damiani,mandolino, Michele Libraro,chitarra.


Un festival sicuro, per tutti

Anche quest’anno Adriatico Mediterraneo intende garantire ai partecipanti un’esperienza piena e sicura. Come disposto dal decreto legge del 23 luglio 2021, n. 105, dal 6 agosto l’accesso agli spettacoli sarà consentito solo ai possessori di Green Pass. Ciò significa alternativamente:

  • aver effettuato la prima dose di vaccino o il vaccino monodose da 15 giorni
  • aver completato il ciclo vaccinale
  • essere risultati negativi ad un tampone molecolare o antigenico nelle 48 ore precedenti lo spettacolo
  • essere guariti da COVID-19 nei sei mesi precedenti

> I minori di 12 anni e gli esenti con idonea certificazione medica possono accedere senza esibire il Green Pass.

Il personale del Comune di Ancona è autorizzato alla verifica dei documenti richiesti nelle modalità prevista dalla legge.

Biglietteria e prezzi

I biglietti per i concerti alla Corte della Mole (10 euro – James Senese euro 20) saranno in vendita su www.vivaticket.com . La biglietteria sarà aperta anche sul luogo degli eventi da 1 ora prima.

I biglietti per lo spettacolo I quaderni di Malte (5 euro) saranno acquistabili sul luogo dell’evento a partire dalle ore 18, è comunque consigliata la prenotazione alla mail prenotazioni@maltezoo.eu.

Gli eventi gratuiti alla Mole saranno prenotabili su https://www.eventbrite.it/, max posti disponibili 85. Per gli eventi alla Mole in Sala Boxe e in Sala Polveri max 40 posti.

Per gli eventi gratuiti a La Banchina non è necessaria la prenotazione.

Infoline: +393534139087

Il FESTIVAL INTERNAZIONALE ADRIATICO MEDITERRANEO 2021 è un progetto di Associazione Adriatico Mediterraneo in collaborazione con AMAT e Museo Tattile Omero

CON IL SOSTEGNO DI: MIC, Regione Marche, Comune di Ancona, Adriatic & Ionian Initiative , Amat, Museo Tattile Omero, La Banchina

PARTNER: Amnesty International, AICC Associazione Italiana di Cultura Classica, La Feltrinelli, Ent, Medici Senza Frontiere, Arci, Consorzio Marche Spettacolo, Fondazione Cetacea, Spaziomusica, Comunità Ebraica di Ancona, Traces, Dreams, Containers, Travellings.




Linda Valori sul palco dell’Hortus di Cingoli racconta la sua nuova avventura musicale / INTERVISTA, VIDEO E FOTO

https://youtu.be/F_KeXGT4Ym4https://youtu.be/goL1-HefDYMhttps://youtu.be/YEhk3s4bf4E
















di Stefano Fabrizi

Aria, poco meno di due anni, ciuccio in bocca, osserva e ascolta. Non perde una nota. E alla fine anche lei applaude Linda Valori sul palco dell’Hortus di Cingoli per il concerto nell’ambito della rassegna San Severino Blues. La bambina è la figlia del sindaco Michele Vittori: “Voglio educarla alla bella musica”, mi dice, mentre mi fa notare la facciata della biblioteca comunale, dove ha trovato spazio anche la pinacoteca, completamente restaurata. Un bel lavoro di recupero. Intanto l’assessore Martina Coppari da una mano ai volontari, Pro Loco in testa, per sistemare il pubblico: le restrizioni anti covid non danno respiro, fortuna il venticello che si è levato giusto giusto per l’inizio del concerto della Valori, dopo una giornata da Lucifero anche sul Balcone delle Marche.


Linda, ringrazia questo improvviso e inaspettato refrigerio, scherza sul suo sovrappeso e spiega questo nuovo progetto che la vede sul palco con una bad di musicisti marchigiani e abruzzesi: Samuele Garofoli (tromba), Gianluca Esposito (sax), Emanuele Evangelista (tastiere ed elettronica), Ivano Sabatini (basso) e Dante Melena (batteria).


Interprete tra le migliori del panorama europeo, ed oltre, ha proposto una scaletta di brani dove la sua voce soul-blues si fonde con ritmi jazz. Da pelle d’oca alcuni brani tratti dalla tradizione africana: “Eyala” del cantante e bassista Richard Bona, definito lo“Sting africano” alla struggente e suggestiva “As-Agua” di Lura, cantante portoghese di origine capoverdiana, fino ad un grande classico come “At Last” di Etta James. Una piccola notazione: anche nel concerto di Branduardi viene inserita un brano africano: Kyrie della Missa Luba, composta negli anni ‘50 dal padre francescano Guido Haazen in Congo. Una riscoperta della cultura “nera”.  E qua la memoria vola fino a Manu Dibango, ma questa è un’altra storia. Di grande intensità anche Hallelujah. A me è piaciuta particolarmente Io ti porto sulla Luna, brano in italiano. Una canzone, come mi ha  raccontato, nata durante la pandemia. Si parla di sentimenti e dell’importanza di avere una persona che ti voglia bene e che sia disposta a darti la Luna.


Ancora una volta Mauro Binci, ideatore e patron della rassegna che quest’anno festeggia i 30 anni, ha centrato l’obiettivo: solo il meglio del repertorio blues e soul internazionale. Bravo!




Una festa per ricordare Giuliano Bartoloni, in arte Giubartò, a Pesaro

di Vito Piepoli

A un anno dalla scomparsa di Giuliano Bartoloni, in arte Giubartò, domenica 8 agosto la nipote Nicol ha invitato amici e conoscenti del sarto e stilista pesarese a partecipare a una serata pubblica in suo onore, in cui si sono alternati interventi di chi lo ha conosciuto, tra musica e letture. “Musica e parole in ricordo di Giubartò” si è tenuto in via del Fallo, il luogo dove lo stimato stilista aveva la sua notissima bottega di moda.


Giubartò
Giubartò

Giuliano Bartoloni, in arte Giubartò, l’uomo che ha disegnato camicie, e non solo, per mezza Pesaro amava la poesia, la musica, il cinema e il teatro. Ma anche amante smisurato dei profumi e della pittura con la sua lunga amicizia con il pittore e ceramista Tonino Naponelli. Era stato anche un uomo trasgressivo, irriverente e divertente, ma mai volgare.


La vita di Giubartò ha viaggiato soprattutto su due binari: quello dello stilista e quello di un uomo che ha girato nel mondo dello spettacolo. Ha vestito con le sue camicie mezza Pesaro, andare da lui, per anni, era diventato uno status symbol.


L’appuntamento è stato promosso dall’Amministrazione comunale, come ha sottolineato Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza di Pesaro: “Siamo felici di prendere parte a questo momento così sentito dai numerosi pesaresi che hanno gravitato intorno allo studio di Giuliano, crocevia d’arte, cultura, provocazioni e stimoli intellettuali che tanto ci manca. Anche per questo ci ritroviamo nella sua via, con i suoi amici di sempre, con la famiglia, con gli artisti, nei giorni del Rof, ma anche nei giorni della ricerca di nuove libertà e diritti realmente realizzati”.


OASI davanti la bottega di Giubartò ne Il Soffio della Nuova Vita
OASI davanti la bottega di Giubartò ne Il Soffio della Nuova Vita

Nel ricco programma dell’evento c’è stata la presentazione del libro di Jacopo Cesari “Siamo ovunque. Memoria omosessuale marchigiana”, visto che lo stilista era gay. E l’esibizione del quartetto OASI ne “Il Soffio della Nuova Vita”, emozionante e coinvolgente opera di Parole e Musica, di cui Roberta Arduini è voce recitante e autrice dei testi e della scelta dei brani musicali magistralmente eseguiti dai valenti maestri musicisti, che completano il quartetto: Paride Battistoni al violino, Jacopo Mariotti al violoncello e Alceste Neri al pianoforte.


Al momento l’autrice Roberta Arduini ha nel suo percorso professionale la composizione di ben quattro recital di successo. Oltre a “Il Soffio della Nuova Vita” andato in scena nel ricordo dello stilista Giubertò, “Echi antichi nella Voce di Madre Terra”, “La Verità negli occhi dell’Amore” e “Dal buio della notte all’alba della Vita”. Gli spettacoli con il quartetto OASI, dell’autrice Roberta Arduini, prevedono un emozionante connubio di parole e musica di alto livello: importanti colonne sonore, famosi brani classici e moderni, che rievocano, intensamente immagini e profumi del nostro importante vissuto, registrato nel profondo dell’anima. I testi toccano in profondità i diversi aspetti dell’esistenza umana e del suo mondo interiore, sviscerando dolcemente i lati psicologici profondi che regolano i comportamenti, creando una sorta di riflessione che induce verso una maggiore consapevolezza interiore.


Il violoncello di Jacopo Mariotti ha fatto anche da sottofondo armonico ai ricordi della regista Giuliana Gamba.


Giuliana Gamba sul set di Burraco fatale con Claudia Gerini e Mohamed Zouaoui
Giuliana Gamba sul set di Burraco fatale con Claudia Gerini e Mohamed Zouaoui

“Ho conosciuto lo stilista Giubertò che avevo 14 anni – ha riferito la regista – e lui già parlava delle poesie di Prevert e Baudelaire, del teatro e di cinema. Con lui e la Carlina feci un docufilm che venne trasmesso su Rai3 e che fece storia tanto che mi chiamò anche il direttore del Corriere della Sera dell’epoca. Era amico da ragazzo dell’attore e regista Memè Perlini, nato a Montecchio. Quindi di Paolo Poli, di Pierluigi Pizzi, di Giorgio Gaber, di Mariangela Melato. Tutti personaggi dello spettacolo che quando arrivavano a Pesaro passavano serate in sua compagnia. Ad un certo punto della sua vita ha avuto anche la tentazione di scrivere una commedia con la Carlina, aveva già prenotato lo Sperimentale, ma il tutto svanì nel nulla, perché lui le cose invece di semplificarle, le complicava”.


Giuliana Gamba è una libertaria e un’avventuriera. Lo dimostrano i suoi film, ma anche la sua vita. Coraggiosa, ironica ma anche pragmatica, Giuliana è nata a Pesaro, ha studiato a Firenze e infine ha preso il treno per Roma, per fare cinema. È talmente brava che le viene proposto da D’Amato, caso più unico che raro per una donna, di girare degli hard.

Poi un improvviso cambio di rotta all’insegna dell’impegno sociale, unito a un sano pragmatismo in qualità di produttrice, promuovendo autori curiosi e trasgressivi come Carmine Amoroso, realizzando documentari o film per la televisione contrassegnati da una non banale intensità drammatica: ‘Gli anni ’70 sogno e tragedia’ (1996), ‘Una farfalla nel cuore’ (1999), ‘La casa dell’angelo’ (2002), ‘Sound of Marocco’ (2009), ‘La cortina di Jannis Kounellis – Berlino 1990’ (2018), ‘Burraco fatale’ (2020) con Claudia Gerini che ha visto nel cast anche Angela Finocchiaro, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Mohamed Zouaoui e la grande Loretta Goggi.


“Lo zio è sempre stato una forte presenza in città – ha raccontato infine la nipote Nicol – per me era la prima telefonata del mattino e l’ultima della sera. Manca tantissimo la sua profonda cultura, la sua ironia. Forse era anche ‘scomodo’ per qualcuno a causa della sua sincerità. Manca tantissimo ai suoi amici, a noi, a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo: una mente brillante e colta che continueremo a ricordare con affetto e stima”.




La Radio 2 Social Band allo Shada, interviste ad Anna Tantagelo, Stefano Cenci e Tahnee Rodriguez / VIDEO

https://youtu.be/IrxxNTa-qhAhttps://youtu.be/9rYjA_BXG5Uhttps://youtu.be/5RW2oW7WzNc




































di Marco Chiatti

Serata fra le più attese dell’estate Shada quella del 6 agosto che ha visto protagonista Anna Tatangelo, uno dei personaggi più chiacchierati del momento. Chiacchiere positive, nel suo caso, visto che sarà proprio lei da settembre ad ereditare un timone importante, che è quello della domenica pomeriggio di Canale 5 con la sua trasmissione Scene da un Matrimonio, succedendo quindi a Barbara D’Urso.


La cantante di Sora è stata ospite della Radio 2 Social Band, il gruppo musicale che ormai da 13 anni accompagna dal vivo la trasmissione radiofonica Radio 2 Social Club, condotta da Luca Barbarossa con Andrea Perroni. Nella sua breve incursione sul palco, applauditissimi i suoi più grandi successi fra cui “Essere Una Donna”, “Colpo Di Fulmine”, “Ragazza Di Periferia” così come il suo ultimo successo Sangria feat. Beba.


I riflettori del locale civitanovese sono stati poi tutti per la Radio 2 Social Band. Lo aveva anticipato il maestro e direttore del gruppo Stefano Cenci: “Vogliamo incontrare con la nostra genuinità quanta più gente possibile, incontrare le persone, farle stare bene, divertire con noi, semplicemente”. Promessa mantenuta.


Molto apprezzata la cantante Tahnee Rodriguez che di tanto in tanto sostituisce Frances Alina Ascione. Come già evidenziato anche in Propaganda Live, la trasmissione de La 7 in cui la Rodriguez è la “frontwoman” della band, un talento cristallino che unisce sonorità soul, R&B, presenza sul palco, oltre ad una innata simpatia.




Macerata Opera Festival, Le divine donne di Dante di Neri Marcorè il 6 agosto allo Sferisterio

Il Macerata Opera Festival partecipa alle celebrazioni internazionali per i 700 anni della morte di Dante Alighieri venerdì 6 agosto alle ore 21 allo Sferisterio con Le divine donne di Dante, nuovo spettacolo con Neri Marcorè su testi di Francesca Masi, una commissione del Ravenna Festival in coproduzione con Mittelfest e col festival maceratese. La serata è sostenuta da ENGIE, player mondiale dell’energia e dei servizi, che opera nel territorio per lo sviluppo di un’economia decarbonizzata e che è partner del Macerata Opera Festival.


Si ricorda che a partire dal 6 agosto l’accesso agli spettacoli sarà consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Green Pass secondo quanto stabilito dal D.L. 23 luglio 2021 n. 105 relativo a “misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”. Per tutte le informazioni dettagliate è possibile consultare la sezione dedicata Sferisterio Sicuro (sferisterio.it/sferisteriosicuro) oppure scaricare il comunicato a questo link https://tinyurl.com/jcbysysn


Dopo il debutto lo scorso 22 luglio a Cervia nel programma della rassegna ravennate, Neri Marcorè torna quindi allo Sferisterio con Le divine donne di Dante, omaggio al poeta attraverso le figure femminili della Divina Commedia: una serie di canzoni i cui titoli si legano, per libera – e spesso divertita – associazione, ai temi e alle presenze di volta in volta evocate e richiamate dall’aldilà dantesco. Quarantadue personaggi femminili, da Cleopatra a Pia de’ Tolomei, da Cunizza a Francesca, per dare voce a chi, nella Commedia, ne ha poca: è questo l’obiettivo del progetto. Nel poema infatti i personaggi femminili sono in netta minoranza, ma forse proprio per questo motivo finiscono per essere memorabili – dalle donne dell’epoca di Dante alle figure mitologiche, a quelle simboliche, a quelle storiche. Con loro, e attraverso di loro, l’argomento principe è spesso l’amore, che sia quello fatale e peccaminoso dei dannati o quello idealizzato, virtuoso e finanche divino del Paradiso. Da Cardiologia di De Gregori a Vince chi molla di Niccolò Fabi, passando per Fields of Gold di Sting, si ricostruisce un paesaggio umano denso di suggestioni e significati.


Quindici saranno i momenti per intrecciare memoria, racconto, emozione e invenzione. Al fianco di Neri Marcorè – in questo caso nella doppia veste di narratore e cantante – l’Orchestra Arcangelo Corelli diretta da Jacopo Rivani impegnata negli arrangiamenti di Stefano Cabrera, anche in scena al violoncello, Domenico Mariorenzi alla chitarra e al pianoforte, Beppe Basile alle percussioni; le vocalist sono Flavia Barbacetto e Angelica Dettori.
 
Grazie al sostegno di ENGIE l’evento è totalmente “plastic free”. Tutti i lavoratori e artisti del Festival sono stati dotati di borracce e sono stati messi a disposizione dispenser di acqua per il refill in tutte le zone di lavoro. Un’azione simbolica che ha l’obiettivo di veicolare, attraverso l’arte, un appello alla presa di coscienza sull’importanza che ogni gesto ha per ridurre l’impronta di ciascuno di noi e su quanto sia fondamentale essere consapevoli che l’azione di ogni persona può avere un risvolto positivo o negativo a livello collettivo e per la vita sul nostro pianeta.


 «Alcune sinapsi venivano naturali, altri collegamenti erano più sorprendenti anche per me – racconta Neri Marcorè – Pensando a Francesca da Rimini, ho scelto Il bacio sulla bocca di Ivano Fossati, essendo il bacio la scintilla che fa nascere tutta la storia tra i due amanti. E aggiungendo la canzone di Ron, Non abbiamo bisogno di parole, si rende omaggio anche al silenzio di Paolo, che nel canto non prende mai la parola. Tra gli accostamenti imprevedibili c’è anche L’odore del sesso di Ligabue, collegata alla figura di Didone che tradisce la memoria del marito per l’amore irresistibile verso Enea… E la luminosità della cananea Raab nel IX canto del Paradiso ha richiamato la canzone della luce per eccellenza, cioè Here Comes the Sun dei Beatles. Un’altra analogia che mi piace è quella che si stabilisce tra Enjoy the Silence dei Depeche Mode e Pia de’ Tolomei, sul godimento del silenzio».


Prima ancora di diventare attore, imitatore e conduttore, Neri Marcorè ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo proprio guidato dalla musica. Produzioni teatrali come Un certo signor GBeatles SubmarineQuello che non ho e concerti di varia natura e formazioni diverse lo hanno portato a frequentare con assiduità il repertorio di De André, Gaber, Gianmaria Testa e altri artisti – progetti come quello commissionato dal Festival si inseriscono dunque nel solco di una passione mai spenta per la canzone italiana. Dotato di un camaleontico ingegno e una garbata leggerezza che l’hanno reso un beniamino del pubblico, Marcorè ha inoltre all’attivo una nomination ai David di Donatello e un Nastro d’Argento come migliore attore protagonista per Il cuore altrove di Pupi Avati, nonché più di 35 opere tra fiction e cinema, a cui si aggiungono numerosi impegni come doppiatore. È ideatore e direttore artistico del festival Risorgimarche, sviluppato a sostegno delle comunità colpite dal sisma del 2016.  


Il Macerata Opera Festival è realizzato dall’Associazione Arena Sferisterio con Comune di Macerata, Provincia di Macerata, Ministero della Cultura, Regione Marche e grazie a un gruppo di privati fra cui il Banco Marchigiano come Major Sponsor. Un ringraziamento particolare e ai Cento Mecenati che sostengono attraverso Art Bonus l’attività del festival.  


INFO e BIGLIETTERIA
La vendita dei biglietti è attiva online sul sito sferisterio.it e presso la biglietteria a Macerata in Piazza Mazzini 10 (martedì-sabato ore 9-12/17:30-19:30) tel. 0733 230735 boxoffice@sferisterio.it.
 




Mun, “…E ti senti pulsare nel sangue” all’Anfiteatro del Parco Miralfiore di Pesaro

di Elisabetta Liz Marsigli

Ultimo appuntamento per Mun, Music Notes in Pesaro, la rassegna di musica classica, curata da Eugenio Della Chiara, che, dopo i concerti al Conventino di Monteciccardo, approda questa sera (2 agosto, ore 21,30) all’Anfiteatro del Parco Miralfiore con “…E ti senti pulsare nel sangue”, un melologo, per la prima volta nella storia della rassegna, con Federica Fracassi, Andrea Dieci e Piercarlo Sacco (quest’ultimo nella duplice veste di musicista e autore della drammaturgia) che guidano il pubblico in un sorprendente itinerario attraverso pagine poco conosciute di Astor Piazzolla e poesie scelte di Cesare Pavese, autore di cui quest’anno ricorre il settantesimo anniversario della scomparsa.

Mun, fin dalle prime stagioni ha scelto di lavorare il più possibile per una musica diretta alle nuove generazioni: è la rassegna simbolo di un percorso sviluppato attraverso una serie di figure soliste che possa contribuire a portare a Pesaro il meglio della scena musicale contemporanea. «In questo evento conclusivo – spiega Della Chiara – ho pensato di unire musica e parole, in un esperimento mai tentato a Mun fino ad ora. Ci saranno testi meno noti di Cesare Pavese, comprese poesie censurate, che si accompagneranno a brani meno noti di Piazzolla. Uno spettacolo tutto da scoprire, nota per nota».

Interprete sensibile alle nuove drammaturgie, votata alle scritture più visionarie, feroci, poetiche degli ultimi anni, fin dagli esordi Federica Fracassi disegna un percorso indipendente nel panorama del teatro di ricerca. Si forma giovanissima alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi e segue il lavoro di Carmelo Bene, Luca Ronconi, Thierry Salmon, Romeo Castellucci, Cesare Ronconi. Intraprende anche un percorso parallelo al teatro, costellato di letture poetiche in dialogo con musica dal vivo insieme a compositori e musicisti contemporanei tra cui Lamberto Curtoni (violoncello), Piercarlo Sacco (violino e viola), Andrea Dieci (chitarra classica), Manuel Buda (chitarra classica), l’ensemble Sentieri Selvaggi. Piercarlo Sacco si è formato sotto la guida di Ivan Krivenski, Pavel Vernikov, Salvatore Accardo e, per la musica da camera, con Rocco Filippini, Bruno Giuranna, Alexander Lonquich, Klaus Schilde e il Trio di Trieste. Andrea Dieci ha studiato nella classe di Paolo Cherici al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, ed è stato efinito “an impressive guitarist” dal “Times Herald”.

Info Biglietteria al Parco Miralfiore 334.3193717 dalle 20,30. 




Chiara Giacobelli presenta “Le Marche romantiche e misteriose” alla Rocca di Senigallia/video

Chiara Giacobelli, giornalista e scrittrice, presenta il suo nuovo libro “Le Marche romantiche e misteriose”, da poco uscito in libreria per Ciabochi Editore nella collana Le guide in tasca. Trenta racconti per riscoprire personaggi affascinanti e celebri nella loro epoca, purtroppo caduti nell’oblio: pittori, mecenati, scultori, poeti, registi, regine e mogli di illustri compositori. Ad accompagnarli itinerari turistici per svelare le Marche inedite e misteriose, tra castelli, parchi, musei e molto altro. Il tutto corredato da un ricco apparato fotografico. Sabato 31 luglio alle 21 la presentazione alla Rocca di Senigallia.




Musica MIA: un omaggio a Mia Martini con Chiara Civello e l’Orchestra Rossini

La canzone italiana e una delle sue artiste più amate saranno protagoniste, insieme ad un’interprete d’eccezione e all’Orchestra Sinfonica G. Rossini,  di un doppio appuntamento a Pesaro e Fano.

“Musica MIA. Chiara Civello omaggia Mia Martini e la canzone italiana è il progetto che la Rossini porta sul palco del Parco Miralfiore di Pesaro, per “I Concerti Xanitalia”,  lunedì 12 luglio alle 21.30, e al “Symphony Pop Festival” alla Rocca Malatestiana di Fano, mercoledì 14 luglio alle 21.30, con gli arrangiamenti e la direzione di Roberto Molinelli. Il titolo “Musica MIA” evoca non solo l’indimenticabile Mia Martini, i cui intramontabili successi pervaderanno i due teatri all’aperto, ma anche la musica mia di Chiara Civello, cantautrice e interprete di origine romana.

Chiara Civello

“Ho sempre scritto le mie canzoni e qui ho cantato alcune di quelle che avrei voluto scrivere. Ho scoperto un’altra parte di me, quella che trova un posto dentro le parole degli altri, che poi diventano sue”. Così la Civello racconta l’album “Canzoni”, suo quinto album in studio in cui si presenta nell’inedita veste di sola interprete. Uscito nel 2014, torna protagonista in questo progetto con la Rossini come fil rouge che lega le canzoni di Chiara e quelle dei più grandi nomi della canzone italiana, rendendogli omaggio con una freschezza assolutamente emozionante. Nel doppio appuntamento di Pesaro e Fano l’evocatività interpretativa della Civello promette di restituire tutta l’emozione dei grandi della canzone italiana, da Lucio Battisti a Francesco De Gregori. Nata a Roma, dove scopre la musica, Chiara Civello a 18 anni lascia la Capitale alla volta dell’America, per frequentare il Berklee College of Music. Qui diventa la prima artista italiana nella storia ad esordire con la leggendaria etichetta Verve Records, sotto la produzione di Russ Titelman. Billboard Magazine scrive: “la bellezza, lo charme e il carisma del debutto discografico della cantautrice Chiara Civello sono certamente un inizio promettente e segnalano al mondo la prima rivelazione del nuovo anno”. L’International Herald Tribune dichiara: “la combinazione di personalità, profondità e sofisticatezza…impressionanti”. Nel 2012 Chiara partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo, nella categoria BIG, con il brano “Al posto del mondo”. A maggio scorso ha l’onore di cantare al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla presentazione dei candidati ai Premi “David di Donatello” per l’anno 2021.

I Concerti Xanitalia” è la stagione concertistica voluta da Franco Signoretti, patron della nota azienda pesarese, con il supporto del Comune di Pesaro, Assessorato alla Bellezza, e l’organizzazione dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, che giunge quest’anno alla settima edizione. Il concerto è inserito nel cartellone “Miralteatro d’Estate”, coordinato da AMAT.

Il “Symphony Pop Festival” è realizzato con il sostegno di Comune di Fano, Assessorato alla Cultura e Beni Culturali; Regione Marche, Assessorato alla Cultura; Ministero della Cultura; Banca di Credito Cooperativo di Fano; Enereco S.p.A.; Azimut Capital Management SGR S.p.A.; Fano Rocca Malatestiana e Amici dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini.


BIGLIETTI

Posto unico numerato € 15 – Ridotto (under 30) € 10

I Concerti Xanitalia

BIGLIETTERIA TIPICO.TIPS – Via Rossini, 41 – Pesaro – Tel. 0721 34121

aperta tutti i giorni 09.30-13.00 / 15.15-20.00 / 21.15-23.00

Online su Vivaticket.it e nei punti vendita autorizzati

BIGLIETTERIA PARCO MIRALFIORE

ingresso via Respighi – 334 3193717

aperta il giorno di spettacolo dalle ore 20

Symphony Pop Festival

BOTTEGHINO Teatro della Fortuna – Piazza XX Settembre – Fano – Tel. 0721 800750

aperto dal mercoledì al sabato 17.30-19.30, mercoledì e sabato e giorni di spettacolo anche 10.30-12.30

Online su Vivaticket.it e nei punti vendita autorizzati




Non a voce sola, dodicesima edizione: Donne ch‘avete intelletto d‘amore dal 2 luglio- 25 settembre 2021

di Chiara Morini

Nell‘anno di Dante Non a Voce Sola non poteva non scegliere il verso de’ La vita nova “donne ch’avete intelletto d’amore” per far ripartire la sua ricerca sul mondo femminile e sulle sue infinite declinazioni. La rassegna di filosofia, poesia, narrativa, musica ed arti  alla sua dodicesima edizione corre quest’anno di nuovo lungo le Marche con incontri reali e stimola in ogni suo incontro una riflessione sulle donne scatenando il dialogo tra i generi, si rivolge una domanda fondamentale: cosa significa per le donne del nostro tempo avere intelletto d’amore?

          La visione stilnovistica

  Per la direttrice artistica Oriana Salvucci bisogna partire dalla visione stilnovista e andare oltre essa, bisogna partire dal concetto d’amore dantesco come scoperta, una scoperta che scardina l’animo dal suo stato di quiete, che lo agita e lo porta alla ricerca della bellezza e alla contemplazione della bellezza. Ma si sa, le donne conoscono l’amore, secondo Dante, in una maniera profonda, e sanno che il piacere nasce dalla conoscenza e l’esperienza d’amore è un’esperienza conoscitiva. Le donne che hanno intelletto d’amore danno una nuova lettura della realtà e del mondo, sono portatrici di una nuova visione che scardina il già detto, il già pensato, il pensiero unico maschile universale, neutro, totalizzante. Un pensiero altro  che si fa carico dei corpi sessuati e delle loro elaborazioni, un pensiero aperto alle differenze e prima fra tutte quella sessuale. Un pensiero che riconosce l’alterità e la relazione, un pensiero che reca le stimmate  del cammino faticoso delle donne verso la libertà, una libertà che fa paura. 

Tredici incontri in programma

Partendo da questa riflessione quest’anno Non a Voce Sola interrogherà in 13 incontri 15 grandi ospiti che racconteranno la loro visione del femminile e della scoperta dell’amore attraverso l’intelletto. Ad aprire le danze, in una anteprima che si prefigura pirotecnica,  sarà il 2 Luglio a Loreto, presso il Parco delle Rimembranze alle ore 21,15, la poliedrica Barbara Alberti con un intervento dal titolo Donne ch’avete intelletto d’amore; seguirà il 5 luglio l’Apertura della Rassegna   alle ore 18.30  presso il prestigioso Teatro della Fortuna di Fano con la presenza di tre splendide ospiti. La  scrittrice Laura Imai Messina presenterà il suo ultimo libro, Le vite nascoste dei colori, e successivamente il dialogo scenico tra l’attrice teatrale Isabella Carloni e la scrittrice Lucia Tancredi dal titolo Le irriverenti, chiuderà la serata. Il 16 luglio alle ore 21,15 presso Piazza del Santuario a Numana sarà la volta della autorevole giornalista Tiziana Ferrario con un intervento dal titolo Uomini, è ora di giocare senza falli.  Il 20 luglio a Piazza Garibaldi a Porto Sant’Elpidio toccherà a Gad Lerner, alle ore 21,15 a parlare della sua visione delle donne e dell’intelletto d’amore in un intervento dal titolo L’Infedele; Il 23 Luglio alle 21,15 a Piazza del Santuario a Numana e il 24 luglio, ore 19, a Piazza Perfetti a Sarnano, ci sarà un doppio appuntamento con il giornalista Riccardo Iacona, che dialogherà con il pubblico sul tema L’Italia in presa diretta. Il 29 luglio alle ore 21,15, presso l’Arena Gigli di Porto Recanati, la poetessa Mariangela Gualtieri porterà in scena una lettura teatrale titolata Il quotidiano innamoramento. Francesca Mannocchi, invece, sarà protagonista della rassegna il 30 luglio alle ore 21,15, a Mondolfo, presso i Giardini della Rocca, di un incontro in cui racconterà al pubblico di Non a Voce Sola la sua esperienza di intelletto d’amore attraverso la scrittura del romanzo Bianco è il colore del danno. Il poeta Franco Arminio sarà invece mattatore dell’incontro previsto a Monterubbiano, al Chiostro di San Francesco, il 4 agosto alle ore 21,15, in cui leggerà la sua lettera aperta all’amore dall’enigmatico titolo Lettera a chi non c’era. Il 2 settembre alle ore 21,15, al Teatro Comunale di Montecosaro, il tandem formato da Elisabetta Rasy e Lucia Tancredi traccerà un intricato origami di figure femminili alla ricerca della bellezza di vivere, in un dialogo dal titolo Le indiscrete; seguirà il 10 settembre alle ore 21,15, al Teatro Comunale di Urbisaglia, un altro duo ovvero l’economista Francesco  Maggio e la scrittrice Lucia Tancredi che racconteranno l’economia attraverso un interessante intervento dal titolo Post Economia. Sarà, il pensoso filosofo Umberto Galimberti, il protagonista della tappa maceratese, il 16 settembre alle 21,15, al Teatro Lauro Rossi con un intervento che lega intelletto d’amore e felicità, dal titolo Il mito della felicità. A chiudere la Rassegna, il 25 settembre a Porto Sant’Elpidio al Teatro delle Api, alle ore 18, sarà l’illustre e amata scrittrice Dacia Maraini, con un intervento titolato, La scuola ci salverà. Questo ultimo incontro sarà la fine del percorso di Non a Voce Sola e l’anteprima della Rassegna Parlare Futuro.

La Rassegna è patrocinata dalla Regione Marche, dalla Commissione Pari Opportunità Regionale, dalle Università delle Marche , da un circuito di undici Comuni( Loreto, Fano, Numana, Porto Sant’Elpidio, Sarnano, Porto Recanati, Mondolfo, Monterubbiano, Montecosaro, Macerata) e da numerosi sponsor privati.

            La scrittrice Lucia Tancredi, colei che da sempre traccia la rotta della Rassegna Non a Voce Sola, ha salutato così il fil rouge di Non a Voce Sola 2021: “Nelle celebrazioni dell’anno dantesco, la rassegna Non a voce sola di quest’anno vuole citare il Poeta ispirandosi al titolo della sua canzone ” Donne ch’avete intelletto d’amore”. Per le donne intelletto e amore non sono una polarità distante e antitetica, ma una compresenza attiva e partecipata. L’amore è scienza, il sentire è conoscenza: questa armonia è la vocazione e il talento delle donne, fondamentale oggi per ricreare un tessuto di memoria, una progettualità di futuro, un presente vivo e condiviso. Le donne sono ” maestre d’amore” anche nel rettificare una lingua che, attraverso il racconto, può dirsi e può dire, comunicando i saperi della letteratura, dell’arte, della filosofia, della politica e dell’economia. Non a voce sola continua quest’anno il suo percorso al femminile, in nome della differenza, occupando le piazze e i luoghi della polis dove, in sicurezza, stare l’uno in presenza dell’altra, esercitando quell’ intelletto d’amore di cui le donne sono maestre e testimoni.

            Oriana Salvucci, direttrice artistica della Rassegna, ha così definito l’intelletto d’amore dantesco del mondo femminile da lei scelto come riflessione al centro della manifestazione, e la selezione di ospiti che ha ingaggiato per sviluppare un sano dialogo tra i generi: ” Le donne maestre e testimoni di quell’intelletto d’amore che esercitano quotidianamente, lo fanno agire ogni volta che abitano i terreni salini, resistono alle tempeste, sopravvivono alla negazione simbolica del loro essere differenti. Il cammino di Non a Voce Sola continua con una nuova linea direttrice che è percorso e direzione, pellegrinaggio laico fra ottiche e prospettive diverse. E’ percorso di cambiamento, è cammino della  viandante in ricerca, è labirinto e caleidoscopio, ma soprattutto racconto e narrazione. Un luogo dove le donne si danno il diritto di scrivere un nuovo destino, un luogo dove è possibile un dialogo fra donne e uomini nel rispetto della comune e differente libertà. Uno spazio che come ogni anno ha l’ambizione di promuovere un dialogo, di suscitare interrogativi, di aprire varchi anche impossibili. Del resto vi è stato sempre un dialogo fecondo fra le donne e l’impossibile. E’ con queste premesse che si avvicenderanno  le varie ospiti e i vari ospiti. Da Barbara Alberti a Laura Imai Messina, da Lucia Tancredi a Isabella Carloni, da Elisabetta Rasy a Francesco  Maggio, da Tiziana Ferrario a Riccardo Iacona, da Gad Lerner a Umberto Galimberti, da Francesca Mannocchi  a Franco Arminio, da Mariangela Gualtieri a  Dacia Maraini. Un percorso labirintico fatto di echi e richiami dove ci si può smarrire, ma anche ritrovare, un nuovo inizio e un buon presagio, ne abbiamo bisogno.”