Fano celebra i 150 anni dalla nascita di Ruggero Ruggeri, il programma

Dopo “Fano X Dante”, la città vuole rendere omaggio a Ruggero Ruggeri. A 150 anni dalla nascita del noto attore nella Città della Fortuna, viene proposto un ricco programma di eventi e iniziative dal titolo “Fano con Ruggero Ruggeri, attore ideale di Pirandello”.


Il progetto ha riproposto il medesimo tavolo istituzionale di coordinamento promosso in occasione delle celebrazioni del Sommo Poeta e vede il coinvolgimento dell’Assessorato alla Cultura e Beni Culturali del Comune di Fano, l’assessorato alle Biblioteche, della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, della Banca di Credito Cooperativo di Fano, di RTI Fano Rocca Malatestiana e della Fondazione Teatro della Fortuna. L’obiettivo congiunto di tutti i soggetti è quello di valorizzare la cultura a Fano promuovendo una strategia che sia capace di essere efficienti e di dare risalto alla storia, alla tradizione e alla sua tradizione. Una celebrazione che non si esaurisce nell’anniversario del 14 novembre per i 150 anni dalla nascita di Ruggero Ruggeri, ma che parte da novembre e si articolerà fino a Giugno 2022 con tantissime iniziative, attività ed eventi. 


“Modello che vince non cambia – afferma il sindaco Seri –. Riproponiamo la stessa sinergia che abbiamo promosso durante ‘Fano X Dante attraverso l’impegno dei soggetti e enti che sostengono la cultura nella nostra città. Questa volta puntiamo i fari sull’attore Ruggero Ruggeri, in occasione dei 150 anni dalla sua nascita a Fano. La proposta di iniziative e attività studiata mette in evidenza le nostre peculiarità, facendo leva sulla volontà di continuare a mettere a fattore comune le energie e le esperienze”. 


Giorgio Gragnola, presidente della Fondazione Carifano ribadisce lo spirito di questo tavolo di coordinamento “che intende sostenere in modo unitario la vivacità culturale della nostra città. Dopo la figura del Sommo Poeta, oggi presentiamo un percorso su Ruggero Ruggeri che con le sue capacità e il suo blasone ha promosso la nostra città. Ribadisco quanto sia proficua questa unione di intenti tra diverse istituzioni, enti culturali e associazioni cittadine che hanno continuato a tratteggiare una visione condivisa. La Fondazione Carifano è ben lieta di offrire il proprio contributo affinché si rafforzi e si alimenti lo spessore e il valore socio culturale del territorio”.


“BCC Fano – sostiene Romualdo Rondina, presidente della Bcc – è lieta di sostenere questo nuovo progetto, che celebra l’attore Ruggero Ruggeri, un personaggio importante nato a Fano, che ancora tuttavia tanti concittadini non conoscono. 

L’obiettivo di questa iniziativa è proprio quello di farlo diventare un patrimonio condiviso, un orgoglio di tutti, a cominciare dai più giovani: per questo diverse iniziative in programma sono dedicate ai giovani e alle scuole. Vogliamo infine sottolineare l’importanza della collaborazione tra le principali istituzioni ed enti culturali, che si uniscono per regalare un progetto corale alla città:  è risultato un modello vincente già per “FanoXDante”, siamo sicuri che anche questa nuova proposta incontrerà il gradimento del pubblico”.


Catia Amati, presidente della Fondazione Teatro della Fortuna, afferma: “Il progetto ha valenza triennale perché si vuole costruire un percorso per parlare di Ruggero Ruggeri, approfittando di questo anniversario così da farlo diventare patrimonio dell’intera Città. Vogliamo ricordare le sue grandi interpretazioni mettendo in scena i testi pirandelliani che nel 2022 e nel 2023 compiono 100 anni dalla prima rappresentazione già in programma per il mese di febbraio del 2022, insieme alla rappresentazione dell’Enrico IV, cavallo di battaglia di Ruggero Ruggeri con la partecipazione di Anita Bartolucci e la regia di Luca De Fusco”. 


Massimo Puliani, direttore artistico di Fano Rocca, enfatizza: ”Il nome di Ruggero Ruggeri è  collegato a quello di Luigi Pirandello la cui fama è universale per il teatro e la letteratura e la filosofia. Per questo fantastico connubio di autore e attore, il progetto che abbiamo già avviato sarà sui capolavori interpretati da Ruggeri, da ‘Sei personaggi in cerca d’Autore’ a ‘L Uomo dal fiore in Bocca’, testi popolari, anche affrontati a scuola per le suggestive tematiche di grande attualità. E i progetti saranno realizzati da attori, videomakers e sound designers giovani, tutti sotto 30 anni”. 


Programma di Novembre 2021


Venerdì 12 novembre 2021 ore 18,00

Foyer “Ruggero Ruggeri” del Teatro della Fortuna

Inaugurazione mostra fotografica “Ruggero Ruggeri. L’orizzonte oltre la scena”

 in collaborazione con la Galleria  Spazio e Immagini di Bologna

12 novembre 2021- 20 febbraio 2022


Sabato 13 novembre 2021 ore 17,30

Sala Verdi del Teatro della Fortuna

 “Ruggero Ruggeri, il lavoro dell’attore”

Conferenza a cura della Prof.ssa Donatella Orecchia


Domenica 14 novembre 2021 ore 17,00  

Teatro della Fortuna

“Ruggeri attraverso Pirandello. L’attore e il suo autore”

Giovanni Maria Briganti e Cecilia d’Amico, Pierfrancesco Giannangeli, Alice Cortegiani 


Sabato 20 novembre 2021 ore 17,30

Palazzo Bracci Pagani 

Inaugurazione mostra:  “Aria di  casa”  a cura di Dante Piermattei

20 novembre 2021 – 6 gennaio 2022




Dalla Vigna alla Tavola, a Fano Casa Orazi il 9 novembre e Osteria al 26 l’11 novembre

‘Dalla Vigna alla Tavola – Dalla costa all’Appennino un mangiare divino’, porta sulle tavole la cucina di eccellenza in un tour enogastronomico capitanato da Ristoritalia, finanziato dalla Regione Marche, che vedrà protagoniste la ristorazione e le aziende vitivinicole della provincia di Pesaro e Urbino. Gli appuntamenti di questa settimana sono martedì 9 novembre a Fano a Casa Orazi (Via Giacomo Puccini, 2 – Tel.: 0721-809781) e giovedì 11 novembre a Fano all’osteria Al 26 (Via Gasparoli, 59 – Tel.: 0721-820677). I sapori più buoni in un piatto d’autore firmato dagli chef locali, grandi maestri della cucina marchigiana tipica esaltata da sommelier, produttori e vignaioli. Ecco i menu:


Ristorante Casa Orazi (9 novembre – ore 20.30) presenta un menu dal titolo ‘Il mare incontra l’autunno’. Entratina: Crema di mais con il pescato dei quadri. Antipasto: Fagioli cannellini con ragù di crostacei e molluschi. Primo: Gnocchi al nero di seppia con zucca gialla e calamaretti. Secondo: Scampi e mazzancolle ai Sali con verdure croccanti. Dolce: Mousse di mascarpone con visciole di Cantiano. Acqua, caffè o Moretta Fanese. Cantine: Cignano, Velenosi, Santa Barbara. Prezzo: 39 euro.


Osteria Al 26 (11 novembre – ore 20.30): presenta ‘Il piacere delle Marche all’insegna del gusto’. Per iniziare: Vellutata di cavolfiore, guanciale croccante e caprino del Covo (Az. Beltrami), antipasto: Canederlo ai porcini su fonduta di pecorino “Foglie di noce” (Az. Beltrami), (Cantina Santa Barbara: Verdicchio dei Castelli di Jesi superiore DOC – Stefano Antonucci), Primo: Gnocchi di patate con ragù di bovino IGP di razza marchigiana battuta al coltello, profumato all’alloro e chiodini di garofano, (Canina Velenosi: Rosso Piceno DOP superiore – Solestà) Secondo: Filetto IGP di razza marchigiana scottata ai ferri con purea di zucca gialla, salsa di melograno su spinacini al burro (Cantina Guerrieri: Vino Rosso Marche IGT – Guerriero della Terra). Dolce: Tortino al cioccolato con cuore di cachi e tiepida di zabaione. (Cantina Velenosi: Vino e visciole – Quercia Antica). Prezzo: 38 euro


Con il progetto “Marche: dalla Vigna alla Tavola”, finanziato dalla Regione Marche, iniziativa voluta dal vice Presidente della Regione e assessore all’Agricoltura Mirco Carloni,– la ristorazione della provincia di Pesaro e Urbino si unisce alle eccellenze vitivinicole del territorio con l’obiettivo di sostenere i produttori, destinando risorse per progetti promozionali e di degustazione di produzioni di eccellenza, a partire dai vini a denominazione certificata.


Grazie alla collaborazione con il tour operator TuQuiTour sono disponibili pacchetti turistici dedicati per accompagnare i visitatori alla scoperta delle bellezze artistiche e paesaggistiche della provincia di Pesaro e Urbino.


L’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Marche. Coordinamento della comunicazione a cura del Servizio Politiche Agroalimentari.

INFO: dallavignallatavola.it Fb: dallavignallatavola




Napoleone. Nel nome dell’arte. Il docufilm nei Giometti Cinema dall’8 al 10 novembre

In occasione del bicentenario della morte del celebre politico e generale francese, Napoleone, arriva sugli schermi cinematografici un documentario che si sofferma sulla passione che Bonaparte nutriva per l’arte. “Arte che Napoleone amava e soprattutto saccheggiava nei paesi conquistati con le armi”, si sente affermare da Jeremy Irons, l’attore Premio Oscar che sarà l’eccezionale Cicerone di questa attesissima opera. Un’opera che, per la sua fattura che la rende un vero capolavoro, si rivela essa stessa un’opera d’arte a tutto tondo. Così bella che di certo Napoleone l’avrebbe saccheggiata, c’è da scommetterci…

Prima della morte, in pieno esilio e durante “l’angosciosa deriva di Sant’Elena”, come scrive lo stesso Napoleone nelle sue memorie, il generale francese pensava che i posteri avrebbero nutrito nei suoi confronti una certa ammirazione non soltanto per le battaglie da lui condotte ma anche per aver portato cultura, arte e bellezza al popolo. Per aver creato la scuola pubblica e per quell’idea moderna di museo universale che viene proprio da lui. Scrittore mancato, lettore compulsivo, ammiratore dell’arte, Napoleone fu spinto a intraprendere le sue imprese dalla brama di potere e di gloria ma anche dal bisogno di conoscenza e dall’ambizione di associare la sua immagine alle grandi civiltà del passato.


Durante le campagne militari ha promosso ricerche e colossali furti di opere e scavi archeologici, soprattutto in Italia e in Egitto. Da questi scavi e furti nacquero scoperte come quella della Stele di Rosetta e la fondazione dei primi musei pubblici del mondo: il Louvre di Parigi e, sul suo esempio, la Pinacoteca di Brera di Milano.  A dirigere c’è Giovanni Piscaglia mentre la colonna sonora originale è del compositore e pianista Remo Anzovino;  ci sarà l’esecuzione, per la prima volta da allora, del brano originale composto per la cerimonia di incoronazione di Napoleone, recentemente riscoperto nell’archivio del Conservatorio di Milano.


Giometti cinema Ancona Jesi Pesaro Senigallia Porto Sant’Elpidio lunedì 8 martedì 9 e mercoledì 10 novembre ore 21

Giometti cinema Matelica martedì 9 e mercoledì 10 novembre ore 21

biglietti: € 10

ridotto e convenzioni € 8




Brancaleone di Solari-Galassi l’11 novembre a Osimo, il 12 a Fermo e il 13 a San Severino Marche

Si apre giovedì 11 novembre la stagione del teatro la Nuova Fenice di Osimo, proposta da Comune e A.S.S.O. in collaborazione con AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura con un fuori abbonamento: “Brancaleone. Viaggio di inizio millennio” liberamente tratto da L’armata Brancaleone e Brancaleone alle Crociate di Age-Scarpelli, Monicelli, adattamento e direzione artistica di Giampiero Solari, con un grande cast di attori marchigiani composto da Romina Antonelli, Andrea Caimmi, Sandro Fabiani, Oscar Genovese, Paola Giorgi, Lorenzo Loris, Rosetta Martellini, Massimo Pagnoni e Francesco Trasatti, regia di Paola Galassi, regista collaboratore Oscar Genovese, prodotto da Galassie srl nell’ambito del progetto Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma.


Non si ferma mai Brancaleone. Ha sempre nuove sfide da compiere. Il suo incedere può sembrare lento, a volte confusionario, ma in realtà sa esattamente dove vuole andare e perché: ha una missione, è mosso dal bene. Il suo viaggio, iniziato in piena pandemia, ha toccato i comuni colpiti dal sisma 2016 ed è un poi’ come una luce accesa nelle piazze. “Un viaggio dal ritmo incalzante, con grandi sorprese, incontri che cambiano, solo apparentemente, la rotta, creando paradossi che rendono il dramma ironico e comico”, afferma Giampiero Solari.


Lo spettacolo è in scena anche venerdì 12 al teatro dell’Aquila di Fermo (info 0734/ 284295, inizio ore 21) e sabato 13 al Feronia di San Severino Marche (info e prenotazioni 0733/638414, inizio ore 21).


A Osimo Biglietti di posto unico numerato a 15 euro in vendita alla biglietteria del Teatro La Nuova Fenice (Piazza Marconi 3, tel. 071 7231797 orario 17/20).

Biglietti anche nei punti vendita AMAT e on-line su vivaticket.com

AMAT 071/2072439 www.amatmarche.net.






Casa di bambola di Ibsen alle Muse con un grande Filippo Dini e una meravigliosa Compagnia / VIDEO E FOTOGALLERY

di Stefano Fabrizi

Sono due ore e 40 minuti, ma il tempo scorre catturati da una storia che conosciamo, ma che la regia di Filippo Dini e l’interpretazione di un cast veramente eccellente, ha reso emozionale e partecipativa. 

























Alle Muse di Ancona il capolavoro di Ibsen 

La Stagione di Ancona ha visto in cartellone dal 4 al 7 novembre in esclusiva regionale Casa di bambola di Henrik Ibsen per la regia di Filippo Dini. Il cast: Filippo Dini, Deniz Özdoğan, Orietta Notari, Andrea Di Casa, Eva Cambiale, Fulvio Pepe, scene Laura Benz, costumi Sandra Cardin, luci Pasquale Mari, collaborazione coreografica Ambra Senatore, musiche Arturo Annecchino, aiuto regia Carlo Orlando, assistente costumi Eloisa Libutti, produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Bolzano con il sostegno di Fondazione CRT.

https://youtu.be/OltWu1qRM8w

La trama 

Casa di bambola, scritto durante una permanenza dello scrittore ad Amalfi, fece il suo ingresso nei teatri europei nel dicembre del 1879 e fu subito scandalo e polemica La vicenda. Per salvare la vita e la salute del marito Torvald , la giovane moglie aveva contratto un prestito da uno strozzino, Krogstad, all’insaputa di Torvald. Il gesto d’amore della donna viene disprezzato, sacrificato sull’altare del conformismo borghese di cui il marito rappresenta la quintessenza. Nora, agli occhi di Torvald, se prima era una “allodola”, una “testolina vuota”, un “passerotto sventato”, ora è una moglie indegna. Quando poi il marito si decide a perdonare Nora, salvate le apparenze, è ormai troppo tardi: la moglie scopre, improvvisamente e irreparabilmente, di vivere nella finzione di una bambola che sta nella sua casa, come una marionetta. La ricerca d’identità la spinge ad allontanarsi dalla famiglia e dai suoi stessi figli, diventando agli occhi di tutti, una madre snaturata.

I legami

Il legame importante non è solo quello tra i due coniugi Helmer: fondamentali sono anche le relazioni tra Nora e gli altri personaggi: Krogstad (Andrea Di Casa) tenta perfino di abusare di lei, mentre il dottor Rank (Fulvio Pepe) troverà il coraggio di dichiararle il suo amore. Essenziale per comprendere il tormentato vissuto di Krogstad è il sentimento che nutre per la signora Linde (Eva Cambiale). Testimone discreta delle vicissitudini di una coppia alla deriva è Anne Marie (Orietta Notari), governante di casa Helmer, anche lei con un passato burrascoso alle spalle. 

Quando venne cambiato il finale 

La prima rappresentazione di Casa di bambola di Ibsen, il 21 dicembre 1879, suscitò una vera e propria tempesta nella morigerata borghesia norvegese. Dalla Norvegia lo scandalo si dilagò in tutta Europa. Così, in quello scorcio di XIX secolo, l’attrice Neimann-Rabe arrivò al punto di chiedere a Ibsen di modificare il finale del dramma, perché non se la sentiva di correre il rischio di un insuccesso interpretando un personaggio così anomalo e così pericolosamente rivoluzionario. 

La recensione di Gramsci 

E ancora, quarant’anni più tardi, nel 1917, in Italia il pubblico italiano applaudiva sì l’attrice Emma Gramatica nella parte di Nora, ma restava “sbalordito e sordo” di fronte alla scena conclusiva del dramma: “sbalordito” che una donna potesse abbandonare la casa, il marito e i figli “per cercare se stessa, per scavare e rintracciare nelle profondità del proprio “io” le radici robuste del proprio essere, per adempiere ai doveri che ognuno ha verso se stessa prima che verso gli altri” e “sordo” di fronte alla profonda moralità del gesto della donna. Quella sera in teatro c’era, mescolato tra la folla, uno spettatore d’eccezione, Antonio Gramsci che pubblicò la recensione il 22 marzo 1917 su l’Avanti, la descrizione dello “scandalo” di quei bravi italiani, per i quali le donne potevano sì lavorare nei campi, in casa e nelle fabbriche, ma non pretendere di essere delle persone responsabili e indipendenti. 

La regia di Filippo Dini 

Filippo Dini dirige l’iconico dramma di Ibsen vestendo i panni del protagonista, insieme alla Nora di Deniz Özdoğan. Con loro un cast superlativo, tutti bravi a caratterizzare i diversi personaggi che si muovono sulla scena dell’unica stanza di casa Helmer dove domina un albero (quello dell’Eden, ndr). Il regista non cerca una supremazia finale della donna, ma cerca nel dramma un punto di incontro per capirsi, per dialogare e far pace con l’altro sesso. A Dini non interessa il manifesto femminista: pone sulla stesso piano le incomprensione dell’uomo e della donna. E quando Nora va via lo sguardo di Torvald non è di rancore, ma di speranza che in qualche maniera lascia trapelare la moglie mentre esce dalla porta. Filippo Dini riesce con maestria a tratteggiare un Torvald che non è più un marito pedante e ottuso alle prese con una sposa-bambina da conservare sotto una campana di vetro; diventa, piuttosto, la figura che accompagna Nora lungo il percorso di progressiva consapevolezza che la porterà a conquistare la propria indipendenza. L’apice di questa inedita presa di coscienza è rappresentata dalla lunga tarantella che la protagonista balla alla fine del primo atto. La Özdoğan si esprime con un’energia incredibile. La sua interpretazione di Nora è eccezionale. Dini è perfetto nel suo ruolo che “aggiusta” per la sua regia Andrea Di Casa si cala perfettamente nel viscido ma che poi si riscatta Krogstad. Perdetti nei loro ruoli Fulvio Pepe, Eva Cambiale e Orietta Notari. La pomeridiana del sabato non è da sold out, ma gli applausi sono copiosi e sinceri. 

Qui il trailer dell’opera:

https://www.youtube.com/watch?v=5cVMIu7eysA




Non amarmi, il film di Marco Cercaci girato nelle Marche in anteprima il 9 e 10 novembre al Multiplex Giometti di Jesi

Un film completamente girato nel territorio delle Marche ed in particolare nei comuni di Falconara Marittima, Jesi, Filottrano, Ancona. Si tratta di “Non Amarmi” del regista jesino Marco Cercaci, che verrà proiettato in anteprima nazionale il 9 e 10 novembre presso il cinema “Multiplex Giometti” di Jesi.


Ritornare al cinema dopo il lungo periodo di chiusura. E magari farlo per andare a vedere un film tutto marchigiano, come quello del regista jesino Marco Cercaci, una storia di passione e mistero vissuta alla fine della seconda guerra mondiale. La pellicola, presentata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo delle Marche, verrà proiettata in anteprima nazionale il 9 e 10 novembre presso il cinema “Multiplex Giometti” di Jesi. “Un film – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini – con il quale valorizziamo i territori, ripercorriamo la nostra storia, e siamo lieti di riaprire le porte delle sale cinematografiche per lungo tempo penalizzate a causa delle chiusure obbligate dalla pandemia. Per tutti questi motivi l’Assemblea accoglie con soddisfazione la presentazione di quest’opera libera, indipendente e marchigiana”.


Girato principalmente nei comuni di Falconara Marittima, Jesi, Filottrano, Ancona, “ Non amarmi” è ispirato a una storia vera. Da una vecchia foto ritrovata per caso, Carlo comincia a indagare sulla vita del padre recandosi nei luoghi dove lavorava sul finire della guerra. Nella foto c’è anche una donna di cui Carlo riesce a scoprire l‘identità, Giuliana una partigiana misteriosamente scomparsa poco prima della liberazione.


Non solo luoghi, ma anche un cast tutto marchigiano per un film “realizzato in fortissima sinergia con le istituzioni, i comuni che hanno ospitato le riprese – ha evidenziato Cercaci – che tratta anche un tema particolarmente attuale, quello del femminicidio. Spero sia utile per divulgare un messaggio forte”. Il regista ha anche annunciato un nuovo progetto che sarà sviluppato sempre nelle Marche con l’obiettivo di proseguire nella valorizzazione dei territori.


Sono intervenuti alla conferenza stampa anche il sindaco e l’assessore di Falconara, Stefania Signorini e Clemente Rossi, il primo cittadino di Filottrano, Lauretta Giulioni, il produttore Giorgio Moreschi e Massimiliano Giometti del Gruppo Giometti Cinema, distributore indipendente della pellicola, che ha evidenziato il valore delle produzioni indipendenti e d’autore auspicando di ospitarne molte altre nelle sue sale. Il film è stato anche selezionato come evento speciale al “Noir in Festival” di Milano e Como, mentre il prossimo 18 novembre sarà all’“Universal Film Festival di New York.


Hanno collaborato per le musiche Max Di Carlo, italo americano che vive a Los Angeles; lo jesino Leonardo Paolini, già visual artist per la Marvel, che ha realizzato la scena del bombardamento di Ancona; Valentina Romano per il montaggio.




Scuola Jack London, Carlo Lucarelli il 1° novembre alla Sala dei Ritratti di Fermo inaugura le lezioni

Sarà il noto scrittore e giornalista Carlo Lucarelli ad aprire, con una lezione inaugurale, il 1 novembre, alle ore 18.00, alla Sala dei Ritratti (Palazzo dei Priori) di Fermo il secondo anno della scuola di letteratura e fotografia Jack London.


Lo scrittore dialogherà con Paolo Marzoni, Angelo Ferracuti e Massimo Raffaeli sulle forme del narrare.  


Nata nel 2020 da un’idea dello scrittore Angelo Ferracuti e del fotografo Giovanni Marrozzini, la Scuola di letteratura e fotografia Jack London è riuscita nel suo primo anno di vita a portare a termine il suo obiettivo: insegnare il mestiere del reportage e portare i suoi allievi “sul campo” nella migliore tradizione londoniana, con stages retribuiti e concrete possibilità per il futuro.


Una scuola per imparare un mestiere, quello del raccontare, declinato non solo sulla letteratura e l’arte, ma anche e soprattutto sul giornalismo, sul racconto delle aziende e delle realtà, per dare alla comunicazione il valore etico e sociale che oggi più che mai è necessario.  


La Scuola è stata promossa dall’associazione culturale “Jack London” con il contributo del Comune di Fermo, di Solgas, dell’Ambito Territoriale Sociale XIX delle Marche, con il sostegno di Supermercato Sì Fermo, con la partnership della Fototeca provinciale Fermo e dell’Archivio Mario Dondero, con il patrocinio del Parco nazionale dei Monti Sibillini, e ha trovato poi, lungo il percorso, partner quali Fondazione Lavoroperlapersona e Premio Ghergo a sostegno degli stage formativi, Daca di Tre Elle, Giano, le cantine La Marca di San Michele e Aurora, l’Agenzia France Press, la casa di produzione MaxMan, le testate Rai Radio Tre, Collettiva, Left, Redattore Sociale e Ristretti Orizzonti: proprio grazie a questi partner è stato possibile formulare stage di grande impatto, dai reportage sulla povertà in Italia a quelli sui nuovi lavori, dall’impiego in redazioni giornalistiche fino alla possibilità di essere autori radiofonici o raccontare l’Africa come fotografi insieme a France Press Africa.  


Tra questi, il progetto “Terra Terra” finanziato da Premio Ghergo e Fondazione Lavoroperlapersona: un viaggio a piedi lungo l’Appennino, dalla Liguria alla Calabria. Rai Radio Tre, inoltre, ospiterà i reportage della scuola che saranno protagonisti dei podcast della trasmissione Tre Soldi. Giano, Daca Tre Elle e La Marca di San Michele sosterranno le tre borse di studio in palio per gli iscritti.  

In questo suo primo anno di vita, Jack London oltre ad essere una scuola è stata una comunità che neppure nei mesi bui dell’emergenza ha smesso di esistere e che ha gettato le basi concrete per una rinascita e per un obiettivo comune: quello di vivere per raccontare, quello di farlo bene, come un lavoro, come ciò che si ama.  

Nell’affascinante borgo medievale di Torre di Palme (Fermo) dove otto dei venti allievi hanno deciso di risiedere anche durante il lockdown, la scuola Jack London ha fornito agli allievi, attraverso un corso intensivo di due mesi e in un reale e continuo contatto coi docenti, una formazione tecnica e culturale avanzata, in una logica interdisciplinare, per raccontare storie intrecciando parola e immagine, con l’obiettivo di inserire nel mondo del giornalismo, dell’editoria, ma anche del turismo e dell’impresa pubblica e privata dei veri professionisti della comunicazione “in presa diretta”.  


Gli studenti hanno potuto usufruire di particolari agevolazioni con strutture alberghiere, ristoranti e B&B. Il primo anno di corso ha avuto inizio il 12 ottobre 2020 e si è concluso il 28 febbraio 2021 anziché il 12 dicembre a causa delle restrizioni Covid. Le lezioni, dal 12 ottobre al 12 novembre e dal 1 al 28 febbraio 2020, si sono tenute tutte le settimane da lunedì a venerdì con alcuni appuntamenti di approfondimento anche il sabato. Il corso si è strutturato attraverso lezioni teoriche, laboratori sul reportage, esercitazioni sul campo, concludendosi con un incontro pubblico dedicato all’arte e alla necessità del racconto: “Le forme del narrare” con lo scrittore ed attore Ascanio Celestini.  


Insegneranno alla scuola Jack London nell’anno 2021/2022: Franco Arminio (scrittore), Christian Caliandro (critico d’arte), Giovanna Calvenzi (fotografa e photo editor), Silvia Camporesi (artista e fotografa), Ascanio Celestini, Paolo Di Stefano (giornalista, Corriere della Sera), Francesco Faeta (antropologo), Marco Filoni (Istituto Treccani), Renata Ferri (caporedattore photoeditor di IoDonna), Manuela Fugenzi (photo editor, coordinatrice della Scuola di Fotogiornalismo dell’ISFCI), Massimo Gezzi (scrittore), Simona Ghizzoni (fotografa), Alberto Giuliani (fotografo), Helena Janeczek (scrittrice, Premio Strega 2018), Marco Longari (France Press Africa), Sebastiano Nata (scrittore e ideatore del Premio Mastercard), Massimo Raffaeli (critico letterario), Alberto Rollo (editor Mondadori), Stella Sacchini (traduttrice), Marino Sinibaldi (presidente del Centro per il Libro e la Lettura MIC ed ex direttore Rai Radio Tre).  

Le ore di lezione per l’anno 2021- 2022 previste sono 250. I corsi di questo secondo anno avranno inizio il 1° novembre 2021 con una lezione inaugurale, appunto, dello scrittore e giornalista Carlo Lucarelli.  

Dopo la pausa natalizia (dal 23 dicembre) le lezioni riprenderanno dal 10 al 28 gennaio 2022. Le lezioni si terrà nella stessa location che ha ospitato la prima edizione e quindi nello splendido Borgo di Torre di Palme. Il programma di quest’anno prevede anche importanti appuntamenti aperti al pubblico a Fermo: Ascanio Celestini: lettura dei testi del poeta fermano Luigi Di Ruscio e a seguire la proiezione del documentario “La neve nera”. Franco Arminio: “Discorso sull’Italia interna” il paesologo e fondatore della “Casa della Paesologia” racconta. 3 Angelo Ferracuti: presentazione del libro “Non ci resta che l’amore” – gli anni con Mario Dondero – edito dal Saggiatore, con la partecipazione di Andrea Gentile, direttore editoriale della casa editrice ed il critico letterario Massimo Raffaeli.  


Info sul sito www.jacklondon.it 




Metamorfosi Festival di San Ginesio torna domenica 24 ottobre con il Trio Accordance

La terza edizione del “Metamorfosi Festival – Incontri di Musica da Camera per San Ginesio” presenta il suo secondo evento concertistico domenica 24 Ottobre all’Auditorium S. Agostino di San Ginesio alle ore 17.15 che vedrà protagonista il Trio Accordance in un programma brillante e trasversale. Il concerto sarà aperto dalla performance del quartetto Borsch4Breakfast, composto da quattro giovanissimi interpreti internazionali di svariati generi tra cui il jazz, il Gipsy e il Klezmer.


Il Trio Accordance nasce nell’estate del 2014 in occasione di un spettacolo legato all’immaginario dei film di Fellini. Il repertorio del Trio Accordance spazia dalle musiche di Nino Rota, Ennio Morricone, Astor Piazzola, ai tradizionali folk argentini rivisitati; dalle musiche del barocco italiano fino ad autori contemporanei come J.Tavener e G. Sollima. Il trio è formato dal violoncellista Federico Bracalente, il contrabbassista Giacomo Gradozzi e il fisarmonicista Daniele Cococcioni.


Il Metamorfosi Festival 2021 ha visto come prima data il concerto tenuto dal Cubis Quartet il 26 Settembre all’Auditorium S. Agostino. Il Cubis Quartet viene fondato in occa­sione dell’apertura del co­ncerto  di Jon­ny Greenwood e Tom Yorke il 20 Agosto 2017 all’Ar­ena Sferisterio di Macerata. Il Cubis Quartet è formato da quattro rinomati cameristi, tutti fort­emente legati alle Marche che svolgono una​ significativa attivi­tà discografica pubb­licando per etichette internazionali tra cui ECM, Brilliant Classics, Hyperion, Sony, Amadeus e che collaborano stabilmente con imp­ortanti gruppi camer­istici italiani​.


Il Metamorfosi Festival, nasce grazie all’impegno artistico e organizzativo del violoncellista fermano Federico Bracalente, direttore artistico, e dell’Associazione Selifa. Metamorfosi Festival si prefigge di portare al pubblico una vitale e peculiare proposta in cui la musica non relegata solo alle esecuzioni dei repertori classici, riesca a trasmutare attraverso la sua naturale trasformazione stilistica e di genere. Metamorfosi vuole però soprattutto significare la rinascita del borgo ginesino, già tra i “Borghi più belli d’Italia”, che dopo gli eventi sismici del 2016 intende rinnovarsi anche attraverso le arti e la musica.​


Per scoprire i dettagli degli eventi e tutte le informazioni sugli illustri artisti presenti nelle edizioni del festival:


http://metamorfosi.mystrikingly.com


Per prenotazioni e informazioni: 3476691294 – 3289299907




“Perugino. Il maestro di Raffaello”. Grande successo di pubblico della mostra a cura di Vittorio Sgarbi. Proroga al 1° novembre

Grande successo di pubblico per la mostra “Perugino. Il maestro di Raffaello” che dallo scorso 20 luglio, ha già registrato oltre 25mila visitatori. Per questo motivo il Comune di Urbino, con Civita Mostre e Musei e Maggioli Cultura, hanno deciso di prorogare l’apertura sino al 1 novembre 2021.


La rassegna espositiva si è arricchita nell’ultimo mese con l’arrivo del prestigioso San Girolamo Penitente (1515 – 1520) proveniente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. La tela inizialmente fu attribuita alla bottega del Perugino, solo successivamente alla fine del secolo scorso, il riconoscimento all’unanimità come opera del maestro, più precisamente alla sua produzione più tarda.


Ritroviamo in primo piano San Girolamo inginocchiato, un po’ arretrato alla sua destra un leone dallo sguardo mansueto a far da guardia alla croce piantata nel terreno. All’alta croce corrispondono gli alberi slanciati sulla sinistra del paesaggio, molto semplice e privo di ulteriori elementi decorativi. L’attenzione dello spettatore è inevitabilmente focalizzata sul gesto del santo e sul suo sguardo rivolto al Crocifisso: un dialogo silente, intriso di pietismo devozionale che ben si addice al contesto in cui si concluse la carriera del Perugino, lontano dalle corti e dai grandi committenti a contatto soprattutto con le realtà religiose perugine o del contado umbro.


La mostra affronta, attraverso una ventina di opere, uno dei momenti più alti nella storia dell’arte rinascimentale. Perugino è uno dei maggiori maestri del suo tempo e dopo aver guidato il cantiere della Cappella Sistina, è in assoluto il più quotato.


Ma la mostra intende cogliere un momento particolare della sua vicenda artistica, quando gli equilibri del Quattrocento sono ormai alle spalle e Perugino è all’apice della carriera, quando emerge nella sua stessa bottega il genio precoce del giovane Raffaello.


Il rapporto tra i due maestri del Rinascimento è affrontato in un video, a cura di Alberto Rossetti, che prende le mosse dagli affreschi del Collegio del Cambio, nel cui cantiere è possibile immaginare l’incontro tra i due e si conclude mettendo a confronto le due tavole dedicate allo Sposalizio della Vergine, quella di Perugino, dipinta per la Cattedrale di Perugia (oggi al Musée des Beaux Arts di Caen) e quella di Raffaello per la chiesa di San Francesco a Città di Castello (oggi alla Pinacoteca di Brera).


La rassegna, con prestiti dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, dal Museo di Arte Antica e di Arte Sacra di Sutri, dal museo del tesoro della Basilica di San Francesco di Assisi e dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, si snoda in un percorso narrativo articolato in sezioni allestite nelle Sale del Castellare.


Frutto della collaborazione tra la Regione Marche e il Comune di Urbino, curata da Vittorio Sgarbi e organizzata da Civita Mostre e Musei e Maggioli Cultura, la mostra completa idealmente le celebrazioni per il quinto centenario della morte di Raffaello e anticipa il quinto centenario della morte di Perugino che si celebrerà nel 2023.


La mostra è infine accompagnata da un catalogo scientifico edito da Maggioli Cultura.




Il 16 ottobre le disco e i ristoranti-music hall: Mamamia, Miu, Mirage, Le Gall, Sottovento e Harena

di Marco Chiatti

Il momento è di grande trepidazione. Al via, a distanza di 20 mesi, il primo weekend dopo le riaperture delle discoteche e locali da ballo nelle Marche. Seppur con una capienza ammessa solo del 50% rispetto a quella totale. E con diversi altri vincoli. Ma si riparte e l’entusiasmo è palpabile. Tanti locali hanno rimandato il re-opening al prossimo weekend, ma altri riaprono le porte già da questo fine settimana. Vediamo quali sono le scelte per sabato 16 ottobre.


“Freedom liberi di ballare” è il titolo dell’inaugurazione alla Discoteca Mamamia di Senigallia. Tracciamento Obbligatorio tramite l’App del Mamamia – Ingresso con Green pass o tampone negativo entro 48 ore.


Opening Winter Season al Miu Disco Dinner di Marotta. Certi amori fanno un giro immenso, ma alla fine tornano sempre. In Main room: Elegibó, Housezone. Restaurant Capri – Show Dinner, cena spettacolo dalle ore 21:00.


Riapertura di un’altra location storica marchigiana: Re-opening del Mirage di Passo San Ginesio, “Welcome back home”: Djs Giuliano V e Dos, Voice Tony C.


Torna il Le Gall di Porto San Giorgio, con la sua Opening Winter Season: Ma che ne sanno i 2000? Hip Hop – Reggaeton – Commerciale, Drink E Dj Set from 23:00, finalmente si balla in pista. In consolle: Francesco Luv, Mat Vox.


Al Sottovento di Numana il sabato è territorio de I Movimenti Notturni che animeranno con il loro inconfondibile stile la cena spettacolo e dopocena.


A San Benedetto del Tronto l’Harena è ormai un must per chi vuole fare serata abbinando al buon cibo anche l’ambiente giusto e perché no buona musica da ascoltare.


Al Santa Monica di Ancona domani gli anni 90 tornano imponenti con: ’90 Special, il nuovo format pensato per rivivere tutta la magia dei favolosi anni 90! “Gira i dischi” Davide Domenella, Lead vocal e vocalist Veronica Key.




Nati per leggere, si inizia il 12 ottobre alla Biblioteca per Ragazzi di Fermo

Torna il Progetto di “Nati per leggere” con le letture condivise per famiglie alla Biblioteca per Ragazzi di Fermo. Ricco il programma con iniziative ad hoc da ottobre a dicembre.  


Si comincia martedì 12 ottobre dalle ore 17.00 alle ore 18.00 e per questo mese si prosegue il 19 ed il 26 ottobre.   Si tratta di un’iniziativa che nelle scorse edizioni ha riscosso sempre successo e che, dopo l’esperienza estiva all’aperto al Girfalco, accompagna ora la ripresa scolastica creando occasioni di svago intelligente per i pomeriggi dei bambini e delle loro famiglie.   Prosegue ed è ripresa intanto anche l’attività delle visite guidate alla Biblioteca Ragazzi in presenza, ma su prenotazione.  


Info: Biblioteca Civica Romolo Spezioli – Sezione Ragazzi Piazza del Popolo n. 63 – Fermo Tel. 0734.284466 – biblioteca.ragazzi@comune.fermo.it




L’Immacolata concezione di Ubaldo Gandolfi, il 9 ottobre il dipinto torna a Cingoli

Nella mattinata di sabato 9 ottobre 2021 a Cingoli sarà presentato il compimento di un importante progetto culturale voluto e sostenuto dal Comune di Cingoli: un progetto con al centro il restauro di uno dei capolavori della quadreria comunale: l’Immacolata concezione realizzata tra il 1769 e il 1771 dal celebre Ubaldo Gandolfi per la chiesa di S. Spirito in Cingoli. La presentazione si articolerà in due momenti:


– una conferenza di presentazione presso il Cinema-Teatro Farnese alle ore 10.30, che sarà aperta dal Sindaco Michele Vittori e dall’Assessore alla Cultura Martina Coppari, e che avrà al centro le relazioni: 1) delle restauratrici Nadia Senesi e Silvia Barcaioni: sulla descrizione tecnica dell’intervento di restauro e 2) del curatore della quadreria comunale Luca Pernici: dedicata alla contestualizzazione storico-artistica dell’opera.

– a seguire, alle ore 12, nell’Auditorium di Spirito, la cerimonia di scopritura del dipinto restaurato.

GREEN PASS OBBLIGATORIO


Nelle giornate di sabato (16.00 – 19.00) e domenica (10.00 – 12.00 / 16.00 – 18.00) presso l’Auditorium Santo Spirito sarà possibile vedere il dipinto.

Prenotazioni presso Pro Loco, 0733.602444

info@prolococingoli.it




Inizia sabato 9 ottobre la rassegna Autunno Musicale al Museo del Giocattolo di Senigallia

Senigallia si veste di musica classica. Prende avvio sabato 9 ottobre il progetto “Autunno Musicale Internazionale”, che vedrà protagonisti concertisti provenienti da varie regioni italiane e da paesi europei, come Spagna e Norvegia. E’ una manifestazione che vuole collocarsi ad un livello artistico pregevole, tenendo conto dei nomi presenti in cartellone.


L’autunno Musicale è organizzato dal Museo del Giocattolo antico di Senigallia, che ha al suo interno il piacevolissimo e antico Teatro Fatati, molto adatto per organici cameristici classici. Situato nel centro storico della città, al Palazzo Monti – Malvezzi, in via Maierini 13, il teatro da tempo favorisce iniziative culturali e principalmente musicali, che hanno sempre riscosso successo di pubblico.


Sabato 9 ottobre, alle ore 21, ci sarà il concerto inaugurale, con la presenza di un duo flauto e chitarra, composto dalla giovanissima flautista Carmela Mastroianni e dal chitarrista Claudio Fittante. Il concerto, particolarmente interessante, sarà eseguito su strumenti d’epoca ottocenteschi.


Il Duo Fittante – Mastroianni, entrambi musicisti con affermata esperienza nazionale ed internazionale, collaborano con diverse formazioni cameristiche. Per questa serata il programma è imperniato sulla figura del chitarrista, didatta e compositore Ferdinando Carulli, napoletano, di cui si è appena concluso il 250° anniversario dalla nascita.
I prossimi appuntamenti dell’Autunno Musicale saranno con concertisti internazionali, e si svolgeranno nei giorni 16 ottobre, 23 ottobre e 31 ottobre.


La partecipazione agli eventi è libera, ma si consiglia prenotazione dei posti in tempo utile, considerata la ridotta capienza del Teatro. L’affluenza ai concerti sarà garantita con osservanza delle regole anti-covid attualmente in vigore. A fine concerto sarà offerta una degustazione di vini tipici locali, a cura del Teatro del giocattolo.
Inizio quindi sabato 9 ottobre, alle ore 21.




Porto San Giorgio, l’antropologo Francesco De Melis nominato direttore del Museo della civiltà marinara

L’antropologo Francesco De Melis è stato incaricato direttore del Museo della civiltà marinara di Porto San Giorgio.


“Oltre ad aver sviluppato il principio ispiratore dei Cantieri – ha comunicato la Giunta comunale –  risulta la persona adeguata a svolgere il ruolo di direttore per la formazione accademica acquisita nel settore e per l’esperienza professionale nel campo dell’antropologia culturale, in particolare legata al mare e alla tradizione marinara. De Melis ha vasta esperienza per quanto riguarda i beni culturali immateriali, oltre ad aver preso parte a set di molteplici lavori cinematografici, all’allestimento di musei, alla realizzazione di mostre fotografiche personali, alla gestione delle risorse umane nel campo della produzione, all’organizzazione e divulgazione di eventi cultuali”.


L’incarico è valido 5 anni, a titolo gratuito fino al 31 dicembre 2022, nell’ottica della fase di lancio dei Cantieri di palazzo Trevisani ad un anno dall’apertura.




Elena Sofia Ricci in La dolce ala della giovinezza per la regia di Pizzi il 30 settembre allo Sperimentale di Pesaro

Si apre il sipario del Teatro Sperimentale di Pesaro giovedì 30 settembre su La dolce ala della giovinezza di Tennessee Williams, traduzione di Masolino D’Amico, con Elena Sofia Ricci per la regia di Pier Luigi Pizzi, spettacolo che inaugura la stagionedi prosapromossa dal Comune e dall’AMAT, in scena fino al 3 ottobre.


“La proposta del Teatro della Toscana di pensare a un progetto di regia per La dolce ala della giovinezza – afferma il Maestro Pizzi al lavoro con la compagnia in questi giorni al Ventidio Basso per l’allestimento dello spettacolo -, è stato di grande stimolo e dopo un’attenta lettura, ho accettato, forte del fatto che avrei avuto la presenza nel cast, di Elena Sofia Ricci, nel ruolo della protagonista. Come d’abitudine il mio progetto comprende l’ambientazione e i vestiti. Williams ha una straordinaria abilità a costruire personaggi femminili al limite del delirio, sul bordo dell’abisso. Alexandra del Lago, star del cinema in declino, non più giovanissima, alcolizzata e depressa, in fuga da quello che crede un insuccesso del suo ultimo film, cerca un rimedio alla solitudine nelle braccia di un gigolò, giovane e bello, un attore fallito in cerca di rilancio, ma destinato a una triste fine, una volta che ha perduto il suo unico bene, la gioventù. Ma Williams, da grande drammaturgo è capace sempre di stupirci, sovvertendo genialmente il destino della nostra eroina”.


Ad affiancare in scena l’attrice ci sarà Gabriele Anagni con Chiara Degani, Flavio Francucci, Giorgio Sales, Alberto Penna, Valentina Martone, Eros Pascale, Marco Fanizzi. Le scene e i costumi sono di Pier Luigi Pizzi, le musiche composte da Stefano Mainetti, la produzione è di Fondazione Teatro della ToscanaBest Live.


Venerdì 1 ottobre alle ore 18 al Teatro Sperimentale con la compagnia de La dolce ala della giovinezza torna anche Oltre la Scena, ciclo di incontri con i protagonisti della stagione che offre momenti di approfondimento su testi e personaggi che hanno ispirato gli artisti. Gli appuntamenti in calendario arricchiscono la proposta culturale del teatro e della città, invitata a partecipare per conoscere meglio il fascino della grande macchina dello spettacolo.


Per informazioni: biglietteria del Teatro Sperimentale 0721 387548. Inizio spettacoli feriali ore 21, sabato ore 19, domenica ore 17.




Chiara e Giovanni in lizza per gli Oscar Green nazionale: il 29 settembre la premiazione a Roma

Marchigiani in lotta per gli allori degli Oscar Green. Hanno dovuto attendere un anno di tempo Giovanni Togni e Chiara Meriti per prendere parte alla cerimonia di premiazione per le migliori idee in agricoltura ma finalmente ci siamo.


Slittata causa Covid, ecco finalmente la premiazione degli Oscar Green 2020. Si recupera il 29 settembre a Roma il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato agli under 40 capaci di far sposare innovazione e tradizione. E non solo in agricoltura.


Chiara Meriti, ad esempio, è impegnata nel settore della pesca e dal peschereccio Adriana III della marineria di Porto San Giorgio lancia una testimonianza di amore per il pianeta blu raccogliendo e separando tutta la plastica che tira su con le reti. I rifiuti vengono poi stoccati all’interno di una vera e propria isola ecologica mobile. Un progetto etico di difesa dei mari delle microplastiche. E il pesce? Quello lo si può trovare a miglio zero, fresco e in base alla stagionalità, sui banchi del mercato coperto di Campagna Amica ad Ascoli Piceno.


Chiara Meriti è in nomination per la categoria Sostenibilità mentre compete nella categoria Campagna Amica l’altro marchigiano in finale nazionale.


Giovanni Togni dell’Antica Fattoria a Santa Maria Nuova (Ancona) negli ultimi 10 anni è stato un esempio di crescita nella multifunzionalità. Partendo da un semplice allevamento ha saputo ampliare la sua azienda con il punto vendita, poi con l’agriturismo (diventando il primo cuoco contadino diplomato delle Marche), agricampeggio, area pic nic e infine fattoria didattica. Al lockdown della primavera 2020 ha reagito attivandosi per la consegna a domicilio dei piatti raggiungendo risultati davvero insperati e poi imitati da tanti altri suoi colleghi.


Chiara e Giovanni saranno dunque domani a Palazzo Rospigliosi, sede nazionale di Coldiretti, per questo salone della creatività Made in Italy che si svolge con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e di quello delle Politiche Giovanili.


L’evento è stato organizzato in occasione dello Youth4Climate che anticipa la riunione dei ministri della Cop26, la conferenza mondiale dell’Onu sui cambiamenti climatici in programma a Glasgow dall’1 al 12 novembre. Saranno presenti tra gli altri, il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la Delegata Nazionale del Movimento Giovani Imprese Coldiretti Veronica Barbati, il Ministro degli Affari Regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini, il ministro delle Politiche giovanili Fabiana Dadone, il Sottosegretario per le Politiche Agricole Francesco Battistoni, il vice direttore della Fao Maurizio Martina e il presidente di Ismea Angelo Frascarelli. insieme ai rappresentanti delle organizzazioni giovanili di tutto il mondo imprenditoriale, dall’industria all’artigianato fino al commercio. Ancora da definire, invece, la data per la cerimonia degli Oscar Green 2021 che, lo scorso 13 settembre ha visto concludersi la fase regionale con la premiazione che si è tenuta al Monastero di Fonte Avellana.


I marchigiani da Oscar: le precedenti edizioni nazionali tra vittorie (in grassetto) e nomination

2009

Massimo Maffeo, azienda agricola Terra Grata, Montecarotto (an)

Finalista nella categoria “Stile e cultura d’impresa”

Patrizia Francioni, agriturismo Colle Regnano, Recanati (mc)

Finalista nella categoria “Energia per il futuro”


2011

Giorgio Poeta, azienda agricola Poeta, Fabriano (an)

Finalista nella categoria “In generation”


2012

Paolo Guglielmi, azienda agricola Il Lago nella Valle, Monte San Vito (an)

Finalista nella categoria “Non solo agricoltura”

Vivai Balestra, Grottammare (ap)

Finalista nella categoria “Stile e cultura d’impresa”


2013

Martina Buccolini, azienda agricola Si.Gi., Macerata

Vincitrice nella categoria “Esportare il territorio”

2014

Coop Oasicolori, Lamoli di Borgo Pace (pu)

Finalista nella categoria “In filiera”


2015

Alessandro Magagnini, florovivaio a Recanati (mc)

Finalista nella categoria “We green”


2016

Marika Socci, azienda Vitivinicola Socci, Castelplanio (an)

Finalista nella categoria “Impresa 2.Terra”


2017

Mattia Di Nicolò, azienda agricola Nuove Radici, Fermo

Finalista nella categoria “We Green”


2018

Jeffery Osoiwanlan, azienda agricola Fattoria di Campagna, Montecarotto (an)

Vincitore nella categoria “Noi per il sociale”

Sandra Quarantini, azienda agricola Color Off, Belvedere Ostrense (an)

Finalista nella categoria “Creatività”


2020

Giovanni Togni, azienda agricola Antica Fattoria Togni, Santa Maria Nuova (an)

Finalista nella categoria “Campagna Amica”

Chiara Meriti, azienda Marì Narò, Porto San Giorgio (fm)

Finalista nella categoria “Sostenibilità”





Il 23 settembre al Pergolesi di Jesi giovani talenti suonano nel concerto “Beethoven celebration”

Giovedì 23 settembre ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi, per il XXI Festival Pergolesi Spontini, l’appuntamento è con il Piano Trio Larisa, il Piano Trio Sphera e lo String Quartet Viride, tre giovani compagini di talenti internazionali in un omaggio a Beethoven, in collaborazione con Residart Festival diretto dal M° Henk Guittart.


Il concerto, dal titolo “Beethoven Celebration”, è in collaborazione con Residart Festival, la prima rete di Residenze d’Artisti nata nelle Marche. In programma, il Quartetto per archi n. 11 in fa minore (“Serioso”), op. 95, a cura del Quartetto Viride, il Trio per archi e pianoforte n. 1 in mib maggiore, op. 1 n. 1 con il Trio Sphera, e il Trio per archi e pianoforte n. 7 in sib maggiore (“L’Arciduca”), op. 97 eseguito da Larisa Trio.


Il Quartetto Viride, costituitosi nell’aprile 2017, è formato da Salomé Bonnema (primo violino), Iris Kengen (secondo violino), Sedna Heitzman (viola) e Jurre Koopmans (violoncello). I giovani musicisti si sono conosciuti alla School for Young Talent del Royal Conservatory dell’Aia, dove hanno continuato i loro studi di diploma. Non solo suonano insieme regolarmente, ma sono anche legati da anni da una solida amicizia. Nel 2018 il Viride Quartet ha vinto il secondo premio alle finali nazionali del Prinses Christina Concours. Si sono esibiti più volte al Podium Witteman, un programma della televisione nazionale, ed hanno suonato in sale famose come la Spiegelzaal e la Kleine Zaal del Royal Concertgebouw, il Muziekgebouw Eindhoven e il Stadsschouwburg Nijmegen. Nel 2019 hanno ricevuto una borsa di studio per quartetto d’archi dal Kersjes Fund.


Il Trio Sphera è un giovane trio con pianoforte di recente formazione, formato da Ilja Venema (violino), Nil Domenech Fuertes (violoncello) ed Ellyne Wieringa (pianoforte). I tre musicisti si sono incontrati durante i loro studi al Prince Claus Conservatoire di Groningen (Paesi Bassi), dove hanno anche costituito l’ensemble all’inizio del 2020. Il Trio realizza la sua preparazione con numerosi e importanti musicisti da camera dei Paesi Bassi, e si perfeziona come ensemble presso il Royal Conservatory dell’Aia. Durante il primo anno di attività, il Trio Sphera ha incrementato e reso professionale il suo suonare in ensemble, già distinguendosi per il suo suono raffinato, la sua eccezionale musicalità e la sua sincera dedizione alla musica da camera.


Il Larisa Piano Trio è un pluripremiato gruppo da camera formatosi nel 2016 presso il Royal Northern College of Music (RNCM) di Manchester. Tra i suoi successi ricordiamo il prestigioso Premio Christopher Rowland Chamber Music Ensemble of the Year e il Premio RNCM Weil.  Oltre ad eseguire concerti di musica classica a livello nazionale, il Trio, come parte integrante della sua etica, collabora con artisti di altre discipline. Excessive Human Collective, un gruppo di danza contemporanea, è da lungo tempo partner del Trio grazie al finanziamento dell’RNCM Entrepreneurship Award.


Scopri di più: https://festival.fondazionepergolesispontini.com/

Info e Prenotazioni: tel. 0731 206888 – biglietteria@fpsjesi.com – acquisto on line: www.vivaticket.com




Concerti Oro – Malibran classica, il 26 settembre il duo Mandolini – Rebaudengo

Concerti Oro – Malibran classica, in collaborazione con in collaborazione con TAM (Tutta un’Altra Musica), domenica 26 settembre 2021 ore 18,00 Altidona – Accademia Malibran – Sala Colonna: Marco MANDOLINI Violino e Andrea REBAUDENGO Pianoforte eseguiranno musiche di Szymanowsky, Ravel
Ingresso €10.00


INFO E PRENOTAZIONI 3388219079


Programma

Karol Szymanowsky (1882-1937)
Mythes , Trois Poèmes pour violon et piano op 30
1) La Fontaine d’Arethuse
2) Narcisse
3) Dryades et Pan

Maurice Ravel (1875-1937)

Sonate pour violon et piano
Allegretto
Blues
Perpetuum mobile


MARCO MANDOLINI violinista

Nato a Montréal nel 1968, ha studiato al conservatorio della sua città con Johanne Arel e Raymond Dessaints, diplomandosi brillantemente in violino e in musica da camera. Premiato in vari concorsi nazionali, ha ottenuto borse di studio governative in Québec e in Olanda. Si è perfezionato al conservatorio di Utrecht (Olanda), conseguendo il diploma sotto la guida di Philippe Hirschhorn, all’Accademia Mozart di Praga e alla Hochschule für Musik und darstellende Kunst di Vienna con Günter Pichler. Ha seguito corsi di perfezionamento con Boris Belkin all’Accademia Chigiana di Siena, con Viktor Liberman, Gerhard Schulz e con il quartetto Alban Berg. È stato membro della European Community Chamber Orchestra e della Wiener Kammerorchester (1995-1997). In qualità di spalla dei primi violini ha collaborato con l’orchestra del teatro comunale di Bologna, l’orchestra del teatro lirico di Cagliari, l’Orquesta Filarmónica de Gran Canaria, l’Orquesta Sinfónica de Galicia (Spagna), l’orchestra del teatro alla Scala e la Filarmonica della Scala di Milano nonché l’orchestra del teatro La Fenice di Venezia, suonando con direttori quali Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Valery Gergiev e Peter Eötvös. Dal 1997 Marco Mandolini è spalla dei primi violini dell’orchestra Haydn di Bolzano e Trento, con la quale è apparso numerose volte come solista e primo violino concertatore.


ANDREA REBAUDENGO pianista

E’ nato a Pesaro nel 1972. Ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini.
Ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998, il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau nel 2000 e al Premio Venezia 1993.
Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane, tra cui il Teatro alla Scala di Milano, l’Unione Musicale di Torino, il Festival di Ravello, il Bologna Festival, il Ravenna Festival. Si è esibito in tutti i paesi europei, Stati Uniti, Canada, Colombia, Argentina, Russia, Uzbekistan ed Emirati Arabi.
Ha suonato come solista con numerose orchestre e ensemble, tra cui l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, l’Orchestra Filarmonica di Torino, gli ottoni della Scala. Il suo repertorio spazia da Bach ai giorni nostri, con una particolare predilezione per la musica scritta negli ultimi cento anni, e viene invitato anche in progetti che lo coinvolgono come improvvisatore.
E’ il pianista dell’ensemble Sentieri selvaggi, con il quale si è esibito all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, “Bang-on-a-can Marathon” di New York, Dom di Mosca, Sacrum Profanum di Cracovia, Festival MITO, Biennale di Venezia, I Concerti del Quirinale presentando spesso prime esecuzioni di autori contemporanei e collaborando con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan, Julia Wolfe, Mark-Anthony Turnage, Luca Francesconi e Ivan Fedele.
Suona in duo pianistico con Emanuele Arciuli, in duo con la violista Danusha Waskiewicz, con l’oboista Fabien Thouand, con la cantante Cristina Zavalloni, con il percussionista Simone Beneventi, ed è il pianista dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia.
E’ il pianista di Solo Goldberg Improvisation, spettacolo con Virgilio Sieni in cui esegue le Variazioni Goldberg di Bach.
Come solista ha inciso per Stradivarius (Stanze/Miroirs) e Bottega Discantica (All’aria aperta), con Sentieri Selvaggi per Deutsche Grammophon (Le Sette Stelle) e Cantaloupe Records (Child, ACDC, Zingiber), con Danusha Waskiewicz per Decca (Songs for viola and piano), con l’Altus Trio per Limen (Schumann-Donizetti), con Cristina Zavalloni per Egea (Tilim-bom), con Simone Beneventi per Stradivarius (Duals).
Insegna al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e tiene un seminario al Conservatorio di Lugano.




“Le Notti Bianche” per la regia di Luca Guerini il 24 settembre a Montefiore Conca

Verrà  messa in scena il 24 settembre alle ore 21 presso la Rocca Malatestiana di Montefiore Conca (RN) “Le Notti Bianche”, l’adattamento del regista Luca Guerini del romanzo di Fëdor Dostoevskij, interpretato da Giorgio Filippetti e Ybel Cruz. 


Il protagonista è un Sognatore che passa le notti a vagare inquieto per la città isolandosi dal resto del mondo, durante una di queste sue passeggiate incontra una giovane. I due inizieranno a conoscersi e l’uomo comincerà a provare dei sentimenti per la ragazza che però sta aspettando il ritorno del suo promesso sposo anche se ormai sta perdendole speranze. Lo spettacolo di Luca Guerini porta la vicenda fuori dal tempo e dallo spazio in cui si svolge il romanzo conservando però l’intento e lo spirito  dell’opera originale.


Il Sognatore è interpretato da Giorgio Filippetti. “La timidezza, caratterizza il mio personaggio. E tutto ruota intorno ad essa. Per la verità in parte mi assomiglia e non ho dovuto faticare troppo per immedesimarmi, ho solo  amplificato una parte del mio carattere.” Ha dichiarato l’attore.


La protagonista femminile è invece impersonata dall’attrice Ybel Cruz “Una Donna forte, astuta, che crede totalmente nella forza del amore e romantica. Nonostante sia  cresciuta in un ambiente austero, mantiene il suo candore, tenerezza e fiducia nelle meraviglie della vita.”


Realizzare una pièce tratta da un testo come  “Le Notti Bianche” è molto complesso. “La difficoltà del portare in scena un’opera conosciuta – racconta Giorgio Filippetti – dipende dal fatto che inevitabilmente si generano dei paragoni. Si pensi alle tante performance teatrali, o al film interpretato da Mastroianni, Si ha sempre una sensazione di inadeguatezza, di non essere all’altezza, almeno per quel che mi riguarda”.


La regia dello spettacolo è di Luca Guerini che ha guidato gli attori durante il loro percorso. “Luca Guerini ci dà grande libertà nella interpretazione dei personaggi – ha dichiarato Ybel Cruz – ed è molto interessante confrontarci con ogni scoperta che viene fuori durante la costruzione di questi. Personalmente è stato quasi un parto. Intenso e particolare”.


Si può prenotare al 3311688812 (solo whp) oppure sul sito www.liveticket.it/skenexodia anche con Carta Docenti e 18app.




“Numero della Camera” scritto e diretto da Luca Guerini in scena il 23 settembre a Pesaro

Si parla di violenza contro le donne il 23 settembre alle ore 21 presso SportEat in via dell’Acquedotto di Pesaro dove andrà in scena lo spettacolo “Numero della Camera” scritto e diretto da Luca Guerini.


La piece prodotta dalla Realtà teatrale Skenexodia vede protagoniste le attrici Manuela Debartoli, Cecilia Mezzabotta ed Eleonora D’Agostini Ferrari ed ha avuto il patrocinio della FIDAPA di Pesaro. 


La storia si svolge sulle rive del lago Champlain situato tra Canada e Stati Uniti, dove si racconta che viva un leggendario mostro preistorico. Il vero mostro però risponde al nome di Paul Ridge e vive nel paesino limitrofo al lago. Le protagoniste della vicenda sono tre donne ( due sorelle e la cugina) che entreranno in relazione con quest’uomo pericoloso.


“Il mio personaggio Janet – racconta Manuela Debartoli – è alquanto subdolo, fortemente frustrato per la sua vita andata un po’ a male “per la debolezza di amare un uomo vigliacco , egoista e traditore” . Ma Janet è anche scaltra e bugiarda nei confronti delle due rivali d’amore, pur di tenere per sé  un po’ di quell’amore bugiardo. Per riuscire ad indossare quei panni, ho lavorato molto sulla rabbia repressa , i rancori vissuti mi hanno aiutato a rendere più credibile il dialogo con questo mezzo uomo” .


“Corinne –  spiega Eleonora D’Agostini Ferrari – è, invece,  una donna molto complessa e soprattutto fiera. È  perennemente in lotta con la sorella, continuamente in conflitto anche con se stessa nel tentativo (a volte vano) di sembrare forte, indipendente e superiore. L’unico metodo che ho trovato per cercare di impersonarla al meglio è stato cercare di capirla, comprendere perché avrebbe dovuto comportarsi in un certo modo e cercare una sorta di ponte empatico tra me e lei.”


Cecilia Mezzabotta, infine, interpreta Vivienne. “Una giovane ragazza francese che si è trasferita in Nord America, dalle cugine.- dichiara l’attrice- È alla ricerca di sé stessa, delle sue origini. Questa ricerca è anche un’ossessione e porta il personaggio a vivere la sua fragilità tra conversazioni accese tra cugine e comportamenti al limite della stabilità mentale. Mi sono ispirata ai tipici comportamenti adolescenziali che alternano tratti trasognanti o spensierati, ad altri irrequieti..”

“Ritengo che abbiamo il dovere morale di affrontare questi argomenti – dichiara il regista/autore Guerini – perché purtroppo le pagine di cronaca sono piene di notizie di questo genere. Ho voluto affrontare l’argomento in una maniera nuova senza mostrare al pubblico la violenza, ma raccontarla in una maniera leggera per quanto possibile, che possa dare adito a riflessioni. Il teatro ha questo compito: tutti dovremmo uscire migliori rispetto a quando siamo entrati”.


Si può prenotare al 3311688812 (solo whp) oppure sul sito www.liveticket.it/skenexodia anche con Carta Docenti e 18app.