Alla scoperta di Acquaviva Picena con Unione sportiva Acli il prossimo 26 ottobre

Domenica 26 ottobre è in programma un nuovo appuntamento col progetto “Camminata dei musei”.

L’iniziativa si svolgerà ad Acquaviva Picena e prevede la visita del borgo, della Fortezza medievale, del Museo La fortezza nel tempo e del Museo La Pajarola.

La manifestazione si svolgerà dalle 9,30 (ritrovo in Piazza San Nicolò) alle 12 circa, è promossa da Unione. Sportiva Acli provinciale di Ascoli Piceno/Fermo con il sostegno del Bim Tronto e della Regione Marche, in sinergia con il Sistema Museale Piceno e con il patrocinio del Comune di Acquaviva Picena.

La partecipazione è gratuita e aperta a un massimo di 35 persone; per partecipare è necessario prenotarsi entro il 24 ottobre, inviando un messaggio al numero 3939365509 con nome, cognome e il luogo di svolgimento della manifestazione.

Per conoscere il calendario completo delle iniziative del progetto “Camminata dei musei” è possibile consultare la pagina Facebook Unione Sportiva Acli Marche, visitare il sito www.cooperativemarche.itoppure inviare un messaggio WhatsApp al numero 3495711408.

Nel corso del 2025 Unione. Sportiva Acli provinciale di Ascoli Piceno/Fermo, attraverso varie progettualità, ha realizzato 26 visite a varie strutture museali con più di mille presenze registrate. 




Sibillini in Rosa 2025 con le mele, al via la quindicesima edizione a Montedinove il 1 e 2 novembre con Tipicità

Rosa, biologica e romantica, sempre più icona di un territorio sano ed affascinante qual è l’entroterra piceno! Stiamo parlando della Mela Rosa, che torna protagonista a Montedinove.


La quindicesima edizione di Sibillini in Rosa è l’indiscussa star del fine settimana di sabato 1 e domenica 2 novembre, un’ottima occasione per un’escursione golosa nel territorio dei Monti Sibillini. Montedinove, infatti, è parte del progetto Sibillini Romantici, un circuito che vede protagoniste anche Amandola e Rotella attraverso percorsi, paesaggi e suggestioni che, tra belvederi, meleti, laghi e uliveti accompagnano l’ospite in un reame boscoso e magico, quello che un tempo era incontrastato dominio della misteriosa Sibilla Appenninica.


Sono tante le attività in programma nel piccolo ed accogliente centro storico dell’Ascolano. Nei due giorni, questo piccolo e suggestivo borgo si veste a festa per celebrare la regina dei Monti Sibillini: la Mela Rosa!


Sabato, in mattinata, spazio agli approfondimenti tecnici e scientifici intorno al prezioso frutto di montagna che, oltre ad essere annoverato tra i Presidi Slow Food, sta anche compiendo il processo di certificazione biologica, una caratteristica insita nella natura stessa della mela rosa.


Inoltre, fino alla sera di domenica, il centro storico sarà popolato da piccoli produttori custodi delle eccellenze locali e, in particolare, della montagna, mentre negli stand gastronomici si potranno assaggiare le pietanze tipiche del territorio, con un’attenzione speciale riservata proprio a lei, la regina… la Mela Rosa!


Ad animare vicoli e piazzette anche gli artisti di strada con la rassegna “Sibillini in arte” e tante iniziative speciali, tra le quali il tradizionale show cooking in programma domenica pomeriggio, nel corso del quale l’Accademia di Tipicità interpreterà in versione gourmet alcune delle molteplici potenzialità espressive di questo frutto della natura dalla versatilità ineguagliabile e con tante proprietà benefiche per l’organismo umano, grazie all’elevata concentrazione di polifenoli e antiossidanti.


Sibillini in Rosa è promossa dal Comune di Montedinove e fa parte del circuito di eventi selezionati dal Grand Tour delle Marche di Tipicità ed ANCI Marche. Il programma della manifestazione e le informazioni su esperienze ed occasioni uniche per scoprire l’anima delle Marche su www.tipicita.it.




“Un Foro di Birra”, l’appuntamento imperdibile per gli amanti della birra a Senigallia dal 24 al 26 ottobre

Segnatevi le date: dal 24 al 26 ottobre 2025, torna a Senigallia l’atteso evento enogastronomico “Un Foro di Birra”. Organizzata dal Comune di Senigallia in collaborazione con la Pro Loco, la manifestazione promette tre giorni dedicati alla degustazione e alla celebrazione della birra artigianale e non solo, nella suggestiva cornice dell’Ex Pescheria – Foro Annonario.


L’evento, ormai un punto di riferimento per gli appassionati, si svolgerà in un luogo iconico della città, pronto a trasformarsi in una grande “birreria” a cielo aperto. I visitatori avranno l’occasione di assaggiare diverse tipologie di birre, in un percorso di gusto che spazierà dalle produzioni locali alle etichette nazionali e internazionali.


Ecco gli orari per non perdere neanche un sorso:

  • Venerdì 24 ottobre: dalle ore 18:00 alle 24:00
  • Sabato 25 ottobre: dalle ore 17:00 alle 24:00
  • Domenica 26 ottobre: dalle ore 17:00 alle 24:00

“Un Foro di Birra” non è solo degustazione, ma una vera e propria festa che unisce buon bere, atmosfera conviviale e l’incanto di uno dei luoghi storici più belli di Senigallia. L’invito è a partecipare numerosi per brindare insieme all’arrivo dell’autunno. Per restare aggiornati sul programma dettagliato e le birre presenti, è consigliabile seguire i canali social ufficiali dell’evento: “un foro di birra” su Facebook e “unforo2023” su Instagram.




“Una chiesetta nel blu della Baia” trekking urbano che si terrà a Portonovo il 2 novembre. Prenotazioni al via dal 16 ottobre

Una chiesetta nel blu della Baia”. Questo il titolo del trekking urbano che si terrà a Portonovo nella mattina di domenica 2 novembre, tappa dorica della XXII edizione del trekking urbano nazionale intitolato a sua volta “Le vie del Giubileo tra storia, cultura e spiritualità”. Prenotazioni al via a partire da domani giovedì 16 ottobre alle 11 fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Si andrà quindi alla scoperta della Baia più bella dell’Adriatico lungo un percorso che coniuga il verde del Parco naturale regionale del Conero, l’azzurro mare di Portonovo e la storia di un’antica chiesa benedettina.

L’appuntamento, a partire dalle 9 del mattino (partenza del primo gruppo), sarà nel grande spazio verde a margine del parcheggio del Molo e del Lago grande. Segue poi il percorso nella natura lungo il sentiero 309, denominato “anello di Portonovo”, per sbucare nell’area dello splendido gioiellino romanico di Santa Maria, ricca di storia e suggestioni spirituali come da ispirazione data dal Comune capofila del Trekking urbano nazionale, Siena.

La visita alla chiesa di Santa Maria di Portonovo, luogo di pace e serenità a picco sul mare della Riviera del Conero costruita dai benedettini a partire dall’anno 1034, si svolgerà in collaborazione con la cooperativa Abaco, che gestisce la chiesetta. Il trekking si concluderà degnamente con la visita al Fortino Napoleonico, che richiama la recente adesione del Comune di Ancona alla Federazione europea delle città napoleoniche per rievocare scontri di duecento anni or sono tra britannici e francesi per il possesso delle fonti d’acqua della baia.

Per informazioni si può chiamare il 339.2922855 dalle 9,15 alle 18,15 tutti i giorni (anche attraverso WhatsApp), oppure inviare una email a edicola.iat@comune.ancona.it .

Dodici i gruppi previsti, ciascuno guidato da professionisti messi a disposizione dalla cooperativa Opera, e pertanto le partenze saranno scaglionate, grosso modo dalle 9 alle 11.




Inaugurata la mostra Mirabilia Marche sul Ridolfi curata da Andrea Bruciati alla Pinacoteca di Corinaldo / video e foto

di Stefano Fabrizi


La Pinacoteca civica di Corinaldo ha ospitato sabato 18 ottobre la cerimonia inaugurale della mostra dedicata al pittore veneto-marchigiano Claudio Ridolfi, un evento che si preannuncia come un catalizzatore di crescita culturale, sociale ed economica per il territorio. Alla presenza delle autorità comunali, dei rappresentanti regionali e di un folto pubblico, l’iniziativa è stata celebrata come un passo significativo verso la valorizzazione dell’identità marchigiana e del suo ricco patrimonio artistico.


https://youtu.be/X6w65CMJCWQ

Il sindaco di Corinaldo, Gianni Aloisi: la forza dell’arte per la comunità

Il Comune di Corinaldo, guidato dal Sindaco Gianni Aloisi (in carica dal giugno 2022), ha portato i saluti dell’amministrazione comunale in una gremita sala consiliare per inaugurare un’importante rassegna artistica, a dimostrazione dell’attenzione dell’amministrazione per il patrimonio culturale e la crescita della comunità. L’evento, come sottolineato dal sindaco Aloisi stesso nel suo discorso inaugurale, ha visto una calorosa partecipazione di pubblico, un segnale significativo di quanto l’arte sia ancora un elemento capace di coinvolgere e unire i cittadini.

L’arte come specchio della comunità e della storia

Nel suo intervento, il Sindaco Aloisi ha evidenziato come l’apertura di una mostra d’arte sia un “momento di crescita per una comunità“. L’arte non è solo fruizione estetica, ma un processo attivo di interrogazione, riflessione e condivisione. È un ponte tra gli individui e tra l’opera e gli occhi di chi la osserva, in un dialogo che supera le diversità e le “perfezioni”.

“L’arte è parte integrante della storia, del patrimonio culturale di una civiltà,” ha ribadito Aloisi, ricordandoci un valore fondamentale: non hanno valore soltanto le cose che hanno un prezzo.

In mostra l’arte di Claudio Ridolfi

Protagonista della rassegna è l’opera di Claudio Ridolfi (Verona, 1570 ca. – Corinaldo, 1644), un pittore veneto che scelse proprio Corinaldo come sua dimora stabile nelle Marche, dove produsse gran parte della sua arte e dove ancora oggi ha sede una Civica Raccolta d’Arte a lui dedicata .

La mostra attuale non è una semplice riproposizione, ma una vera e propria “lettura scientifica” della sua produzione artistica, frutto del “sapiente lavoro” del curatore, il dottor Andrea Bruciati, al quale il Sindaco ha espresso la riconoscenza dell’intera amministrazione per aver fornito le “coordinate” essenziali per apprezzare al meglio le opere esposte.

Valorizzazione culturale con sostegno istituzionale

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di rilievo fortemente voluto da questa amministrazione, in particolare dall’Assessore alla Cultura. Tale progetto ha potuto contare sul sostegno della Regione Marche, che ha compreso la grande importanza della rassegna per il territorio.

Il Sindaco ha concluso la sua presentazione evidenziando come questo progetto non sia solo di valorizzazione culturale, ma porti con sé anche altri “importanti significati”, in particolare le esperienze sociali che scaturiscono dall’incontro tra arte, storia e comunità. L’arte si conferma così un catalizzatore di identità e un motore per la coesione sociale di Corinaldo.

L’assessore alla Cultura di Corinaldo, Francesco Spallacci: Corinaldo, crogiolo di cultura e identità

Corinaldo si conferma punto di riferimento per la cultura e l’identità marchigiana. L’inaugurazione della mostra dedicata a Claudio Ridolfi non è solo un omaggio a un grande artista, ma un’iniziativa di alto valore culturale che si traduce in un merito didattico e non di meno, in uno stimolo economico per il tessuto sociale. Il progetto, come sottolineato dall’assessore alla Cultura di Corinaldo, Francesco Spallacci, contribuisce in maniera significativa alla crescita della comunità, riconoscendo nella cultura un motore di sviluppo, identità e incontro.

Un omaggio all’arte e al territorio

L’Assessore Spallacci, prendendo la parola, ha espresso “profonda emozione e sincero orgoglio” nell’inaugurare la mostra alla Pinacoteca di Corinaldo, luogo simbolo che diventa il “palcoscenico di un dialogo tra presente e passato”.

Corinaldo, definita “città di memorie antiche, di spirito vivace e da sempre incrocio di bellezza, ingegno e memoria,” offre il contesto ideale. Tra la famosa scalinata, i vicoli in salita e le vedute che si aprono sulle dolci colline marchigiane, si respira quell’armonia tra arte e vita che ha caratterizzato la città nei secoli.

Claudio Ridolfi: tra Veneto e Marche, l’anima ritrovata

La mostra pone in luce le opere di Claudio Ridolfi, “pittore veneto di nascita ma marchigiano di adozione,” che in queste terre ha trovato la sua “seconda patria,” il suo “linguaggio più intimo,” la sua “casa spirituale.”

Questa esposizione, frutto di ricerca, valorizzazione e amore per l’arte, invita il pubblico a riscoprire non solo il talento di Ridolfi ma anche la vitalità culturale che ha sempre contraddistinto Corinaldo, terra che ha dato i natali a numerosi personaggi illustri. L’arte, in questo contesto, torna ad essere un ponte tra generazioni, luoghi e sensibilità diverse, segno di una comunità viva che investe nel patrimonio culturale come elemento di crescita.

Corinaldo: “Borgo più amato d’Italia” e il legame indissolubile con il turismo

L’assessore Spallacci ha colto l’occasione per una breve, ma significativa, digressione: dieci giorni fa Corinaldo ha conquistato il titolo di “Borgo più amato d’Italia”, conferito in occasione della FILDTG Travelling Experience di Lignano. Questo riconoscimento, basato sull’analisi di oltre 29 milioni di contenuti online e 770 mila punti di interesse elaborati con intelligenza artificiale, sottolinea come “oggi più che mai il turismo è strettamente legato alla cultura. “La valorizzazione del patrimonio si dimostra, quindi, una strategia vincente su più fronti”.

Un progetto di comunità

L’Assessore ha concluso ringraziando sentitamente quanti hanno reso possibile l’iniziativa: la Regione Marche per il prezioso contributo, in particolare l’ex Assessore Chiara Biondi; l’ideatore e curatore della mostra, Andrea Bruciati, per “l’estrema professionalità e competenza”;  il sindaco Gianni Aloisi; i dipendenti e responsabili dell’Ufficio Cultura e Turismo (Melissa Riccardi, Luca Latini e Monia di Cosimo), le maestranze, la Pro Loco, lo staff dell’ufficio IAT e i luoghi della cultura. L’auspicio è che questa inaugurazione sia non solo una celebrazione, ma un momento di “riflessione sull’importanza di costruire la bellezza, valorizzare il patrimonio e trasmettere ai giovani il senso profondo di ciò che siamo”. Le “meraviglie delle Marche e quelle di Corinaldo in particolare non appartengono solo al passato, ma continuano a vivere ogni volta che apriamo le porte della cultura, ogni volta che uno sguardo si posa su un’opera d’arte e ne riconosciamo la luce”.

L’Assessore Spallacci ha poi ceduto la parola al curatore della mostra, Andrea Bruciati.

Il curatore Andrea Bruciati riscrive lo spazio museale di Corinaldo

Andrea Bruciati, curatore della mostra dedicata a Claudio Ridolfi a Corinaldo, ringrazia l’amministrazione e tutti coloro che hanno creduto nel progetto, presentandolo non solo come un omaggio all’artista, ma come un’occasione per rinnovare la narrazione e la funzione dello spazio museale civico.

Ridolfi: un pretesto per un dialogo continuo

Bruciaiti definisce Ridolfi una “scusa”, nel senso più nobile del termine: un pretesto per valorizzare il museo. L’artista, sebbene non tra i più noti, è ritenuto “sicuramente interessante” e la sua presenza a Corinaldo all’inizio del Seicento è emblematica. “È un artista che verifica, che aggiorna questo dialogo continuo fra il Veneto e le Marche, lo rinnova”. La scelta di Ridolfi di stabilirsi a Corinaldo per la sua “prolifica” attività è un elemento affascinante, che testimonia la ricchezza culturale di questa “città di memorie antiche”.

Dalla “raccolta” alla “pinacoteca”: la riscoperta dello spazio intimo

L’intenzione di Bruciati va oltre la semplice esposizione temporanea. L’obiettivo primario è stato dare una durata al progetto e trasformare la raccolta civica in una vera e propria Pinacoteca, sottolineando come “le parole sono importanti, le terminologie sono importanti.”

Essendo la collezione priva di una rigida cronologia, il curatore ha voluto sviluppare una “trama aperta” dove ogni visitatore possa “costruire la sua mostra” e instaurare un “dialogo intimo” con le opere. La Pinacoteca di Corinaldo, con i suoi “ambienti privati”, si presta perfettamente a questa “esperienza di visita” che il turismo contemporaneo ricerca.

Un laboratorio di bellezza e interazione

Per migliorare l’esperienza e l’interazione, Bruciati ha trasformato l’allestimento in un “laboratorio di esperienza anche visiva”:

  • Pausa contemplativa: È stata creata una “pausa” davanti ad ogni opera, invitando alla riflessione.
  • Segnaletica e riferimenti: Le opere introdotte sono rese immediatamente riconoscibili anche grazie alla ridipintura delle pareti che le circondano, creando una forte segnaletica visiva.
  • Narrazione interconnessa: Sebbene la mostra estenda il periodo storico oltre Ridolfi, ogni opera aggiunta presenta “punti di riferimento con le tele preesistenti.” Questo meccanismo crea un “altro racconto” e trasforma il museo non più solo in un luogo di contemplazione, ma di interazione, rendendolo parte viva della comunità.

Progetto pilota e prospettive future

Bruciati auspica che questo progetto sia un “progetto pilota” per l’intera regione, credendo che le Marche siano “plurali” e costituite da “tantissimi cerchi di pari importanza” per la loro ricchezza e stratificazione.

La mostra si svilupperà per sei mesi, e il curatore lancia un appello all’amministrazione affinché il museo, in quanto civico, venga reso gratuito per i corinaldesi, diventando parte integrante della loro identità.

Infine, è in preparazione un catalogo che includerà non solo le opere esposte, ma anche quelle di Ridolfi presenti nelle strutture ecclesiastiche corinaldesi. Bruciati conclude augurandosi che questo “saggio” inneschi un “percorso virtuoso” per il futuro, meritato dalla città, come dimostra anche il recente riconoscimento di “Borgo più amato d’Italia”.

Poi, tutti i presenti si sono portati all’ingresso della Pinacoteca per il taglio del nastro e la visita guidata da parte del curatore Andrea Bruciati alla mostra.

https://youtu.be/rdY3Bb2ifZg

La visita alla mostra con Andrea Bruciati, panoramica dell’insegnamento

Lezione-didascalica svolta in occasione di una mostra nella galleria civica dedicata agli artisti del territorio marchigiano, in particolare al percorso tematico su Claudio Ridolfi e altri protagonisti tra il Cinquecento e il Seicento. Obiettivo: offrire agli studenti e visitatori una comprensione completa, sia delle opere esposte che del valore della collezione pubblica e privata, valorizzando la connessione tra arte, storia del territorio e identità culturale. Il gruppo destinatario comprende studenti d’arte, storia e appassionati locali, con particolare attenzione alle diverse preparazioni individuali.

Momenti salienti dell’insegnamento

  • Attenta integrazione tra collezioni civiche e opere private, creando continui rimandi e confronti per una comprensione dinamica.
  • Valorizzazione degli artisti locali, stimolando il recupero delle radici culturali e promuovendo una partecipazione collettiva ed emozionale.
  • Costante ricerca di innovativa modalità espositiva (come l’uso delle pareti blu opaco), per favorire l’intimità e la connessione emotiva con le opere.
  • Presentazione di punti di vista interdisciplinari: senso iconografico, cronologico e approfondimenti sulla committenza e mercato dell’arte.
  • Attivazione di una didattica circolare: più fasi di domande, commenti e input per invitare gli studenti all’approfondimento personale.

Struttura del percorso didattico-espositivo

  • Presentazione del criterio curatoriale: verifica degli intenti tramite confronto tra titoli, opere e allestimento.
  • Spiegazione della nuova disposizione delle opere e colore delle pareti, valorizzazione sia della sezione archeologica che quella pittorica.
  • Approfondimento sul ruolo della collezione privata e sulla selezione delle opere chiave, come il Ridolfi con cornice originale.

Analisi tematica e confronto tra collezioni

  • Esame del ruolo della progressione cronologica vs. allestimento aperto con continui rimandi tra opere pubbliche e private.
  • Focus sull’opera di Claudio Ridolfi come icona e il progetto del catalogo dedicato alla raccolta civica.
  • Discussione del movimento culturale generato dalla valorizzazione degli artisti (diffusione dell’interesse, arrivo di segnalazioni e richieste).

Approfondimento storico-artistico delle opere esposte

  • Presentazione di capolavori come quello di Elisabetta Sirani, riferimento alla grazia e delicatezza anticromatica, confronto iconografico con la Madonna di Ridolfi.
  • Discussione sugli innesti tra grande pittura e influenze stilistiche di scuole quali quella di Tiziano e Raffaello.
  • Narrazione del mito di Niobe e inserimento di soggetti laici e sacri, offerta di una panoramica allargata dei generi e della qualità del periodo storico.

Riflessione sull’allestimento e sul valore dell’esperienza estetica

  • Analisi della disposizione e del “deposito aperto”, valorizzazione delle raffinazioni esecutive come nel paesaggio associato alla scuola di Tiziano.
  • Approfondimento del mito di Apollo e Marsia (scorticamento e innalzamento divino), stabilendo connessioni tra arte cristiana e pagana.
  • Elogio della fruizione emotiva e quasi fisica delle opere, data l’assenza di barriere in vetro.

Approfondimenti specialistici

  • Presentazione delle tematiche sul paesaggio, come nella scuola di Poussin e nell’esperienza del Grand Tour romano.
  • Analisi delle modalità di restauro e delle cornici, come elementi narrativi e visivi che strutturano la mostra.
  • Studio comparato di frammenti, poliittici ritrovati a livello internazionale, valorizzazione dell’unicità di opere normalmente inaccessibili.

Stimolo alla ricerca e valorizzazione

  • Invito allo studio e all’identificazione di attribuzioni sconosciute (opere anonime di grande interesse).
  • Presentazione di Bartolomeo Spenger e la sua Madonna della mela, analisi di collegamenti tra Rinascimento italiano ed Europa centrale.
  • Discussione su dipinti incompleti e attribuzioni di ambito veronese/tintorettiano, osservazioni sulle tecniche di luce e sulla modernità della pittura.

Sezione dedicata al paesaggio e conclusioni didattiche

  • Esplorazione di frammenti attribuiti a Salvatore Rosa, scuola fattorettesca e paesaggi pre-romantici di Rosa da Tivoli.
  • Riflessione sulla circolarità della mostra, presenza di opere che creano rimandi tra passato e presente, tra pubblico e privato.
  • Invito finale alle domande e alla responsabilità del pubblico nella fruizione attiva dell’arte.

Riflessioni e osservazioni critiche

  • La varietà dei livelli di preparazione degli studenti ha richiesto una flessibilità espositiva e spazio per domande e chiarimenti.
  • La presentazione di opere di artisti locali stimola forme di partecipazione proattiva e arricchisce la memoria collettiva.
  • Il ritmo della lezione e il dosaggio degli esempi sono fondamentali per mantenere viva l’attenzione e favorire l’assimilazione delle conoscenze.
  • La riflessione sulla dimensione emotiva della visita (assenza di vetro, vicinanza fisica alle opere) suggerisce un approccio pedagogico esperienziale.
  • La mostra favorisce l’interdisciplinarità, offrendo spunti sia storici, che tecnici, stilistici e di mercato dell’arte.

Feedback degli studenti

  • “L’esposizione ha reso la visita coinvolgente, permettendoci di avvicinarci alle opere come non avviene solitamente nei grandi musei; la varietà delle spiegazioni e la possibilità di porre domande hanno arricchito notevolmente la nostra comprensione dell’arte locale e del suo contesto storico.”



Mercoledì 22 ottobre all’Abbadia di Fiastra ultimo appuntamento con Sapori delle Marche Rurali

Mercoledì 22 ottobre all’Abbadia di Fiastra si tirano le somme di Sapori delle Marche Rurali, progetto che è stato poi lanciato sul mercato con il nome di Marche Custodi del Gusto, che prevede la cooperazione tra i sei GAL marchigiani (GAL Montefeltro, GAL Flaminia Cesano, Gal Colli Esini San Vicino, GAL Piceno, GAL Fermano, GAL Sibilla) finalizzato a promuovere sul mercato turistico il patrimonio enogastronomico di tutte le aree rurali regionali.

Attraverso un intenso lavoro che ha coinvolto direttamente i produttori del territorio, sono stati costruiti cinque itinerari del gusto basati sulle eccellenze del nostro entroterra (Olio, Vino, Birra, Tartufo e Miele) che sono già stati presentati presso i maggiori eventi del turismo a livello europeo ed extra-europeo.

Puntando su pilastri come Qualità, Sapienza e Biodiversità, le Marche sono ora presentate come una destinazione accogliente con un’offerta turistica di eccellenza, legata al cibo, al ben-essere e ai prodotti tipici, dove i sapori diventano punto di incontro con il territorio e la tradizione.

Riscontri molto positivi sono arrivati sin da subito sia dalla promozione sui canali nazionali ed internazionali, offline e online, e nei principali eventi di settore -da New York a Londra, fino a Dubai-, sia da un press tour sul territorio con giornalisti da tutto il mondo che sta raccontando le bellezze delle aree rurali delle Marche.


L’evento sarà occasione per presentare gli importanti risultati raggiunti sinora, con lo sguardo già puntato allo sviluppo futuro degli itinerari, della loro capacità di aggregazione degli operatori e della loro penetrazione nei mercati quali eccellenze di punta dell’offerta turistica delle aree rurali marchigiane.

Questo appuntamento rappresenta, inoltre, un’importante occasione di aggiornamento e confronto per gli operatori già aderenti (numerosi in tutta la Regione tra aziende agricole, cantine vitivinicole, commercianti di tartufi, ristoratori, guide, produttori, tour operator, professionisti del turismo e dell’accoglienza) che usufruiranno dei benefici delle attività svolte.

Alla presentazione si accompagnerà poi un momento di degustazione con l’aperitivo esperienziale curato dagli chef dell’Accademia di Tipicità, provenienti da tutta la Regione, un’occasione in più per far conoscere piatti creati partendo da ricette locali che valorizzano i prodotti dei soggetti che partecipano agli Itinerari del progetto.


LE DICHIARAZIONI

Bruno Capanna, presidente del Gal Montefeltro (capofila del progetto): “Sapori delle Marche Rurali è stata un’occasione formidabile per il territorio rurale marchigiano di promuoversi a livello nazionale e internazionale. Il progetto di cooperazione tra i 6 GAL è stata anche il momento di creare sinergie e mappare il territorio, ricavandone un database di contatti, esperienze e potenzialità che sarà importante portare avanti per la crescita delle Marche rurali. Il connubio tra agricoltura e turismo rappresenta una grande opportunità e questo progetto ha guardato nella direzione giusta”.


Flavia Fagotto, project manager: “Un piano prodotti studiato per l’occasione, tre product manager attivi sul territorio e un grande lavoro di tutte le componenti in causa, coordinati all’interno di una specifica strategia di marketing integrato, hanno permesso di mettere in evidenza le criticità dell’offerta su cui lavorare ma anche di potenziare i punti forti e i valori a partire dai quali poter riscrivere il turismo delle aree interne marchigiane. Le basi per lo sviluppo futuro che lasciamo e il grande riscontro internazionale registrato ci dicono che Sapori delle Marche Rurali deve diventare un’esperienza pilota sul territorio da cui partire per sviluppare un nuovo modello turistico”.




13 Chiocciole, 13 Bottiglie, 5 Monete, 5 Novità: questi i riconoscimenti assegnati alle Marche dalla Guida Slow Wine 2026

Tutti i numeri della regione nella 16esima edizione della guida ai vinidi Slow Food Editore, disponibile in libreria e su slowfoodeditore.it Sabato 18 ottobre dalle 14 la grande degustazione al Superstudio Maxi di Milano con oltre 450 produttori e più di 900 vini da assaggiare da tutta Italia
13 Chiocciole, 13 Bottiglie, 5 Monete, 5 Novità: questi i riconoscimenti assegnati alle Marche dalla Guida Slow Wine 2026, disponibile in libreria e sullo store online di Slow Food Editore.  Con oltre 250 collaboratori che, lungo la penisola, visitano tutte le cantine recensite, la 16esima edizione si conferma una guida corale e un punto di riferimento per chi cerca nel vino non solo qualità, ma anche valori, territorio e visione. In un contesto segnato da crisi ambientali, tensioni economiche e profonde trasformazioni sociali, Slow Wine sceglie di non limitarsi alla selezione delle migliori etichette, ma di offrire una lettura critica e costruttiva del settore, invitando a riflettere e ad agire, per costruire un futuro più sostenibile e autentico per tutta la filiera vitivinicola. Una delle principali novità di Slow Wine 2026 è l’inserimento in guida della grammatura del vetro delle bottiglie,

informazione ora presente per tutti i vini recensiti che contribuisce ad aiutare il lettore verso una scelta di maggiore sostenibilità, non riguardante solo il vino. Una scelta coerente con il percorso avviato nell’ultima Slow Wine Fair con la guida Unpacking Wine, che ha puntato i riflettori sull’importanza del packaging e sul suo impatto ambientale. In particolare, Slow Wine lancia una call to action che riguarda i vini fermi, invitando i produttori a ridurre il peso medio delle bottiglie da 0,75 l a meno di 450 grammi entro la fine del 2026. Un aspetto rilevante che rafforza l’impegno della guida per una viticoltura sempre più consapevole e sostenibile. Le Marche da Slow Wine 2026 Il Verdicchio continua a rappresentare l’anima vinicola delle Marche, sia nei Castelli di Jesi che a Matelica, con nuove realtà e produzioni da singola vigna che valorizzano al meglio le peculiarità territoriali. Crescono in qualità anche denominazioni come Colli Maceratesi Ribona, Bianchello del Metauro e Pecorino del Piceno.

Tra i rossi, ottime prove dal Conero, con vini eleganti e agili. Nel Piceno, alcuni rossi risultano meno centrati, forse penalizzati dalle recenti annate calde. I rosati si confermano in ascesa, tanto che entreranno ufficialmente nella Docg Conero dal 2025.

Da segnalare infine i 50 anni della Doc Falerio dei Colli Ascolani, occasione utile per rilanciare una denominazione storica ma oggi un po’ in ombra. Tutti i dettagli di tipologie, annate e zone di produzione e tutti i riconoscimenti che Slow Wine ha assegnato alle cantine marchigiane sono disponibili qui. La presentazione di Slow Wine 2026 Sabato 18 ottobre a Milano, negli ampi spazi di Superstudio Maxi, si svolge la presentazione nazionale dedicata alle cantine premiate, ai giornalisti e ai collaboratori della guida. Si comincia alle 10 con l’incontro dal titolo Il futuro è leggero. Ridurre il peso, aumentare l’impatto positivo, un momento di dialogo dedicato al tema del packaging sostenibile nel mondo del vino. La bottiglia leggera, infatti, rappresenta oggi una scelta concreta per ridurre consumi ed emissioni, trasformandosi in uno strumento chiave per accrescere l’impatto positivo della filiera.

A partire dalle 14 e fino alle 20, segue la grande degustazione aperta al pubblico. Oltre 450 banchi di assaggio con la presenza diretta dei produttori, e più di 900 vini da assaggiare. Tra i protagonisti di quest’anno anche 133 aziende “novità”,  aziende non recensite nella passata edizione, che per la prima volta saranno presenti alla degustazione milanese, portando con sé storie, territori e vini, tutti da scoprire. Il costo del biglietto d’ingresso è di 49 euro (39 euro per i soci Slow Food e i soci Fisar), e comprende anche una copia della guida Slow Wine 2026.  Sono 40 le realtà marchigiane che hanno confermato la loro partecipazione alla degustazione.

Scopri l’elenco in continuo aggiornamento di tutte le cantine premiate presenti

I numeri di Slow Wine 2026 7972 vini recensiti • 1172 cantine che praticano agricoltura biologica/biodinamica certificata o sono in conversione • 3023 vini in bottiglia dal peso inferiore o uguale a 450 grammi • 133 aziende “novità” • 242 Chiocciole, le cantine buone, pulite e giuste • 188 Bottiglie, le cantine i cui vini esprimono un’eccellente qualità organolettica • 49 Monete, le cantine i cui vini hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo • 153 Best Buy, selezione di Top Wine con un prezzo vantaggioso • 196 locali del Bere Slow • 227 video delle visite in cantina visualizzabili attraverso un QR Code • 439 cantine che offrono ospitalità • 294 cantine che offrono ristoro • 845 cantine che offrono lo sconto del 10% sull’acquisto dei vini 




Torna la Festa dell’Autunno di Acquasanta Terme il 18 e 19 Ottobre. Arriva alla 54esima edizione uno degli eventi più attesi del piceno

Ritorna uno degli eventi più attesi dell’autunno nella provincia ascolana: 54ª Festa d’Autunno ad Acquasanta Terme. Torna il grande appuntamento con i sapori e le tradizioni della montagna!

Due giorni di musica, folklore e buon cibo tra castagne, funghi, tartufi e formaggi! Il 18-19 Ottobre 2025 ad Acquasanta Terme (AP) avremo musica dal vivo, prodotti tipici, artigianato e tanta allegria per tutta la famiglia!

L’inizio dell’evento è fissato al sabato pomeriggio con l’accensione dei braceri per la cotture delle castagne e l’assaggio del vino cotto. Ad accompagnare tutto ciò musica e spettacoli itineranti.
La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di Acquasanta Terme in collaborazione con il Comune, è fonte d’orgoglio e di riconoscimento per la comunità acquasantana. Un evento che oggi rappresenta qualcosa in più per questa gente: è la ripartenza, la rinascita e la riaffermazione di un territorio che, dopo le conseguenze del sisma del 2016, continua a credere e diffondere, come tradizione viva, le proprie risorse naturali e culturali.
Il tutto immerso in uno scenario di grande fascino, tra boschi di faggi e castagni, acque termali, grotte carsiche e borghi storici.

Di seguito gli eventi canori che caratterizzano la festa d’autunno:

E non dimenticare, se il parcheggio ti preoccupa Bus navetta gratuito locale! Ti aspettiamo per vivere insieme l’autunno più gustoso delle Marche




Nel weekend dal 17 al 19 ottobre il gran finale della Fiera Nazionale del Tartufo di Pergola

Terzo e ultimo appuntamento, domenica 19 ottobre, della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola. Dopo lo straordinario successo delle prime due giornate, si chiude in bellezza una edizione, la 28esima, che conferma Pergola come una delle principali “Capitali italiane del Tartufo Bianco”.

Qualità, gusto e cultura gli ingredienti vincenti di una kermesse che attira migliaia e migliaia di visitatori da tutta Italia e non solo e che tanto fa bene all’economia, basti pensare che domenica scorsa alcuni stand hanno fatto registrare il sold out già a metà pomeriggio, e al turismo.

Ricchissimo il programma della giornata, tra degustazioni, spettacoli, animazione, visite guidate.

Il week-end scatterà già sabato. Alle 17 nella Piazza del Gusto si terrà il convegno “Il fungo: un alleato della salute e dell’ambiente”. Interverranno: Adriano Facchini, agronomo e promotore tessitura sociale, e Andrea Giovanni Daprà, fisico e micologo. Modera Villiam Breveglieri. A seguire degustazione del Pergola Doc.


Domenica la giornata inizierà con la Camminata del Tartufo a cura della Pro loco. Alle 10 l’apertura della manifestazione, dove, come sempre, brilleranno gli ‘Ori di Pergola’, il tartufo bianco pregiato e i Bronzi dorati, il gruppo equestre unico al mondo: 9 quintali di bronzo e oro magistralmente forgiati duemila anni fa.

Tartufo da gustare nella Piazza del Gusto “Marche da Mangiare”, con la professionalità di Mas­simo Biagiali e nei ristoranti del centro storico. Con lo Speciale Pacchetto “Cultura & Cucina”: degustazione di un menù al tartufo e visita al Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola.

Nel centro storico di uno dei Borghi più Belli d’Italia una piacevole passeggiata tra eccellenze enogastronomiche e chiese e palazzi incantevoli. Il diamante della terra nella Casa del Tartufo, dove troveranno spazio i migliori produttori, rivenditori ed espositori, lungo corso Matteotti, via Don Minzoni e viale Martiri della Libertà, tipicità da tutta Italia.

Musica, spettacolo e animazione in piazza Fulvi. Alle ore 17.30 l’omaggio a Zucchero Fornaciari di cui verranno riproposti i brani storici e più emozionanti, in un’interpretazione ricca di personalità e di grinta con Sergio Casabianca e Le Gocce. Senza una donna, Dune mosse, Così celeste, Diavolo in me, Con le mani, Rispetto e tanti altri successi, portati in scena in un concerto imperdibile! L’ingresso è gratuito.

Per i più piccoli in piazza Leopardi, un’area con laboratori e gonfiabili a cura della Pro loco. Questa domenica ci sarà da divertirsi con il laboratorio ‘Knock on wood’: potrete dare forma alla fantasia con il legno e gli attrezzi da falegname.

Grazie al gruppo ‘I viaggiatori’ sarà possibile visitare chiese e palazzi.


Programma completo e tutte le informazioni sulle pagine social e pergolaturismo.it.




Il 17 18 e 19 un weekend ricco di gusto e di musica con Leguminaria: sapori, arte e festa nel cuore di Appignano

Al via la XXIII edizione di Leguminaria che celebra con una grande festa nel weekend i principali patrimoni storici e culturali di  Appignano: i legumi e la ceramica.

L’edizione 2025, organizzata dal Comune di Appignano con la Pro Loco si aprirà venerdì 17, proseguirà a ritmo serrato sabato 18  e domenica  19 ottobre e  offrirà ai visitatori un calendario fitto di degustazioni nelle numerose locande del borgo, performance musicali, spettacoli di strada, eventi e dimostrazioni dei maestri vasai nelle suggestive vie di Appignano.


Protagonisti di Leguminaria sono i legumi autoctoni raccontati attraverso ricette tradizionali e rivisitazioni contemporanee, serviti nelle caratteristiche ceramiche locali, realizzate appositamente dai maestri vasai del paese, veri e propri souvenir da collezione da portare a casa come ricordo.


“Siamo pronti ad accogliere i visitatori di Leguminaria , il cuore del nostro borgo batterà a ritmo dei sapori e delle sapienti mani che creano. – Ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita – Sarà un fine settimana immersivo in cui il profumo dei legumi antichi e il calore delle ceramiche dei maestri vasai racconteranno radici e storie di memoria. Oltre 20 quintali di legumi saranno serviti sulle ceramiche locali dai figuranti in costume, il tutto condito da spettacoli ed eventi fino a notte fonda.  Invito tutti a vivere con noi questa grande festa con curiosità, appetito e voglia di condividere il divertimento


Si parte venerdì 17 dalle ore 17, in piazza Umberto I, con l’inaugurazione ufficiale dell’edizione 2025, l’apertura delle cantine e gli intrattenimenti musicali con il concerto Okarinò e lo spettacolo I dei Briganti di Terra d’Otranto: tanta pizzica e taranta del Salento da ballare in piazza.

Tra i principali eventi di Leguminaria, nelle giornate del 17 e 18   ottobre nel Palazzo comunale, si terrà la mostra e la premiazione della prima edizione del Concorso Pittorico Nazionale “Biennale – PitturAppignano 2025” organizzato dall’associazione culturale AppCreativa con il Comune di Appignano.

Un concorso sul tema “Magia tradizione evoluzione”, un richiamo profondo all’antica leggenda della Sibilla Appenninica, che vedrà la premiazione di due distinte sezioni: artisti professionisti e non, artisti premio giuria popolare dove  saranno i voti del pubblico presente a designare il vincitore di categoria.


Tanti gli appuntamenti con la ceramica organizzati dall’Associazione Scuola di Ceramica Maestri Vasai Appignanesi ( MAV), si parte venerdì 17 ottobre alle ore 21 in Via Roma 37, presso i locali della Scuola Comunale di ceramica con le dimostrazioni dei maestri vasai e l’apertura della mostra di ceramiche.


Sabato 18 ottobre dalle ore 21,30 sempre in Via Roma andranno in scena le performance di giocoleria con il fuoco della compagnia “La Zandella” che culmineranno con l’apertura spettacolare di una grande fornace, alta un metro e mezzo, appositamente allestita all’esterno, che permetterà la nascita tra le fiamme vive della nuova opera corale eseguita dalla MAV sul tema della pace.


Domenica 19 ottobre, nella via dei Vasai, dalle ore 10 alle ore 19 “Borgoceramica” mostra mercato della ceramica dove l’atmosfera della tradizione artigiana dei vasai appignanesi rivivrà nella sua via storica con dimostrazioni di lavorazioni di ceramica e performance di maestri al tornio.


Ricchissimo di eventi è il programma degli spettacoli per tutte le età e dei concerti di musica live che si terranno nella tre giorni di Leguminaria  in giro per le vie del borgo e nelle piazze principali di Appignano. Dalle prime ore del pomeriggio fino a notte fonda le vie del borgo e il palco centrale di Piazza Umberto I saranno animati da spettacoli quotidiani: artisti di strada, concerti live e dj set si susseguiranno per offrire un intrattenimento continuo.

Oltre alla presenza dei coloratissimi mercatini artigianali sono tante le iniziative collaterali organizzate per tutti i gusti, tra cui la V edizione della Legu-bike, i giochi, le animazioni dedicati ai più piccini, laboratori esperienziali, spettacoli teatrali, teatrali, esibizioni di gruppi musicali itineranti e Dj set nel centro storico, nonché il concerto del Corpo Bandistico Città di Appignano che si terrà domenica 19 alle ore 11 in piazza Umberto I,  dedicato alla memoria e al genio di Peppe de Birtina a 100 anni dalla sua nascita e 20 anni dalla sua scomparsa, lo storico cantastorie e musicista che ha saputo immortalare l’anima e le vicende del borgo. Un omaggio sentito e riconoscente ad un artista che ha lasciato un segno indelebile nel patrimonio culturale appignanese che attraverso un repertorio che intreccia le marce bandistiche con i ritmi e le melodie care a Peppe de Birtina, la banda cittadina si farà portavoce di una tradizione che continua a vivere e a risuonare nelle piazze.


E per gli appassionati di auto d’epoca da ricordare l’immancabile appuntamento di domenica 19 ottobre dalle ore 9 presso il parcheggio nel piazzale Fabrizio De André di Appignano dove verranno esposte oltre 120 auto d’epoca, dagli anni 60 fino al 2000, sesta edizione del “Raduno auto e moto d’epoca” organizzato dal moto club Appignano “Gli scellerati”.


Per l’occasione sarà aperto al pubblico, ogni giorno con ingresso libero, il Museo dell’Arte Ceramica di AppignanoMarC l’affascinante percorso museale nel mondo della ceramica del borgo che parte dalla storia della produzione e giunge fino ai nostri giorni e il Museo del Telaio.

È possibile consultare l’intero programma di Leguminaria sul sito www.leguminaria.it e nei social




Dal 16 al 26 di Ottobre a Porto Sant’Elpidio, tanti eventi per festeggiare San Crispino, patrono della città.

Ben 41 appuntamenti a coprire tutto il mese di ottobre, 11 giorni consecutivi di iniziative nella fase clou, dal 16 al 26 del mese, ben 180 attività economiche e commerciali coinvolte, un lavoro di squadra tra associazioni e quartieri. Presentato il 4 Ottobre al polo culturale Beniamino Gigli il cartellone 2025 dei festeggiamenti patronali in onore di San Crispino.
“San Crispino è il fulcro di una storia cittadina che si rinnova di anno in anno – esordisce il sindaco Massimiliano Ciarpella – Ogni città ha il suo patrono e declina in modo diverso gli appuntamenti, magari dando maggior peso ad un particolare aspetto. Noi abbiamo la fortuna di abbracciare tutti gli ambiti della comunità: c’è la sacralità, c’è la musica, c’è la cultura, c’è l’attenzione al sociale, l’intera città è coinvolta, dobbiamo essere orgogliosi di un tessuto sociale ed economico che risponde e supporta questa festa e grati alle tantissime persone che si mettono in gioco”.
In collegamento video, il consigliere regionale Andrea Putzu si congratula “con San Crispino Eventi per l’eccellente lavoro che rende questo programma un punto di riferimento non solo per la città, ma anche per il Fermano e le Marche. Intelligente la scelta di un nome forte e molto seguito come Serena Brancale per il concerto del 18 ottobre”.
Al presidente dell’associazione San Crispino Eventi, Mirco Catini, il compito di presentare il cartellone.
“Siamo orgogliosi di una festa in piena sintonia con tutta la città e di un grande lavoro di squadra, dalle istituzioni alle associazioni ai partner. Avremo cultura, sport, momenti di riflessione, spazio al volontariato, spiritualità, tradizione e divertimento. Nel programma si inseriscono anche il premio giornalistico Francesco Valentini e il festival Marchestorie”.
Si complimenta anche il direttore di Cna Fermo Andrea Caranfa: “Siamo felici e grati di partecipare e lavorare insieme ad una grande macchina organizzativa. Proporremo all’interno del cartellone il mercatino dei mestieri e dei sapori, ci fa piacere poi che un appuntamento storico come il Premio de lu cazolà abbia al suo interno il memorial Giorgio Iachini, una figura a cui siamo legati e che ha dato tanto alla città e al mondo artigiano”.

Il 16 ottobre si accendono le luminarie e si celebrerà un altro appuntamento consolidato, il premio giornalistico Francesco Valentini. Entra in San Crispino anche Sacro e profano, concerto della Corale polifonica città di Porto Sant’Elpidio, il 17 ottobre. Sabato 18 un pomeriggio dedicato al sociale, con la presentazione del libro di Rosanna Vittori Ti aspettavo: era la vigilia di Natale, a cura dell’Unità pastorale San Crispino. Sempre nel pomeriggio appuntamento in piazza a cura della Croce Verde, “Le tue mani per il cuore degli altri”. In serata il concertone di Serena Brancale in piazza Garibaldi, con Anema e core tour. Nel pomeriggio Domenica 19 la Cicloskatenata a cura dell’Asd Skatenaty al mattino e nel pomeriggio la 28° edizione del Premio de lu cazolà, ospite il duo comico Lando e Dino. Concerto d’organo alla chiesa dell’Annunziata lunedì 20, inserito nella rassegna Il Fermano in musica. Martedì 21 al polo Gigli Trame di pelle, trame di vita, con la presentazione del libro di Luca Pacini, Leather touch. Mercoledì 22 una serata dedicata alle società di volontariato Avis Admo e Aido dedicata all’approfondimento sulla donazione. Giovedì 23 protagonista la gastronomia con il Cooking show dedicato allo stoccafisso alla Perla sul mare, venerdì 24 torneo di calcetto San Crispino a lu campittu de li preti e in serata Moda in movimento, sfilata e spettacolo in viale Battisti.
Sabato 25 ottobre, giorno di San Crispino, tanti giochi e laboratori per bambini per l’intera giornata, nel pomeriggio alle 18 la messa solenne e la processione per le vie della città. In serata torna Dance all night, serata dedicata alla musica dance con i Dj form mars.
Si chiude domenica 26 ottobre con la tradizionale fiera mercato, che vedrà anche l’esibizione di sbandieratori e musici della Cavalcata dell’Assunta. Grande novità i fuochi d’artificio, che non si svolgeranno dopo il concerto del sabato, ma domenica 26 alle 19 a conclusione del programma.




Benvenuti nel “laboratorio della passione”, è in onda lo spot tv di Olio Costa d’Oro


Olio Costa d’Oro svela al grande pubblico il suo rilancio globale di marca, un progetto iniziato la scorsa primavera che ha visto l’introduzione di una nuova visual identity, un packaging più premium e contemporaneo e il lancio dei recenti oli a Zero Pesticidi Residui. A coronare questo percorso è la nuova campagna TV intitolata “Il Laboratorio della Passione”.


Il rebranding e la comunicazione sono stati affidati all’agenzia di design e advertising Marimo, che ha lavorato a stretto contatto con il team marketing dell’azienda umbra per creare un racconto dell’olio che fosse nuovo e distintivo. Da qui l’idea di rappresentare la costante ricerca di gusto e qualità all’interno del “Laboratorio della Passione”: un innovativo oil bar che trasporta gli spettatori nell’universo visivo della mixology, tra extreme tasting, gesti sapienti e l’arte della continua sperimentazione degli esperti Master Blender Costa d’Oro.

Una nuova visione per l’olio extra vergine

La campagna ha l’ambizione di superare i cliché tradizionali della comunicazione di categoria, che ha spesso fatto leva su elementi legati alla nostalgia, al paesaggio e a simboli rassicuranti, ma ormai poco rappresentativi di un settore in profonda trasformazione.

Costa d’Oro sceglie invece una direzione diversa, mettendo al centro innovazione e ricerca. L’olio extra vergine viene raccontato come un prodotto di alto valore, frutto di competenze tecniche e sensibilità sensoriali che, al pari del vino, merita di essere conosciuto e apprezzato in tutta la sua complessità. Lo spot sottolinea come per Costa d’Oro produrre olio non sia solo tradizione, ma un’arte capace di coinvolgere anche i palati e le sensibilità gastronomiche più evolute, attente alle nuove tendenze e al benessere.


La pianificazione media e l’impegno per la sostenibilità

La pianificazione media, curata da Wavemaker, media agency del gruppo WPP Media, prevede uno spot di gamma da 30’’ e due soggetti da 10’’ dedicati ai prodotti Zero Pesticidi e Grezzo. La campagna è in onda fino a fine ottobre sui principali canali televisivi, tra cui Mediaset, le reti Rai, La7 Cinema, SKY (Sky Uno, Sky Atlantic, Sky Serie, Sky Investigation) e il canale tematico Gambero Rosso in Prime Time e Access Prime Time.

Grazie a un posizionamento innovativo e all’impegno concreto per la sostenibilità della filiera, l’azienda olivicola nata 57 anni fa a Spoleto guarda più che mai al futuro. Attraverso il piano di sostenibilità “Planet O-live”, Costa d’Oro collabora con enti autorevoli come Confagricoltura, Assoprol Umbria, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’Università di Perugia per promuovere la ricerca scientifica e lo sviluppo sostenibile della filiera olivicola italiana, garantendo tutela ambientale, qualità e sicurezza del consumatore.


GUARDA LO SPOT: https://youtu.be/_AEKi_5STNg


L’olio come prodotto d’alto valore

L’olio extra vergine viene raccontato non più solo come frutto della terra e della tradizione, ma come un prodotto di alto valore, che merita di essere conosciuto e apprezzato in tutta la sua complessità, al pari del vino. È il risultato di competenze tecniche avanzate e di una spiccata sensibilità sensoriale.

Questo approccio testimonia come per Costa d’Oro produrre olio extra vergine di oliva non sia semplicemente un atto di tradizione, ma una vera e propria arte. Un’arte capace di dialogare e coinvolgere i palati e le sensibilità gastronomiche più evolute, attente alle nuove tendenze e al benessere. L’azienda umbra, con questo sguardo unico nel settore, conferma la sua posizione di pioniere.

Visione e sostenibilità per il futuro

Nata 57 anni fa a Spoleto, Costa d’Oro unisce a questo posizionamento comunicativo fortemente innovativo un impegno concreto a favore della sostenibilità della filiera. È grazie a questo mix strategico – un linguaggio fresco e proiettato al futuro unito a un impegno tangibile – che l’azienda olivicola umbra guarda con fiducia al domani, ridefinendo il modo in cui l’olio extra vergine può e deve essere percepito dai consumatori contemporanei.


Il settore olivicolo, pur affondando le radici in una lunga tradizione millenaria, è oggi un ambiente dinamico e in profonda trasformazione, attrattivo per nuove generazioni di imprenditori, taste makers e consumatori. In questo scenario, Olio Costa d’Oro sceglie di superare i cliché comunicativi che hanno dominato la categoria, proponendo un nuovo universo evocativo per l’olio extra vergine d’oliva.


Tradizionalmente, la comunicazione del mondo dell’olio ha fatto leva su elementi legati alla nostalgia, all’idillio del paesaggio e a simboli rassicuranti ormai poco rappresentativi dell’evoluzione del settore. La nuova campagna di Costa d’Oro, al contrario, segna una netta inversione di rotta: al centro vengono poste l’innovazione e la ricerca.




Aperta Cantiano Fiera Cavalli, prima giornata di grande successo con migliaia di visitatori. Seconda e ultima giornata: domenica 19 ottobre

Prima giornata di grande successo (12 ottobre) per l’apertura di Cantiano Fiera Cavalli, 46° Mostra Mercato regionale del Cavallo e 39° rassegna del Cavallo del Catria, presa d’assalto da migliaia e migliaia di visitatori, complice anche il bel tempo autunnale. In uno scenario naturale di circa 20 mila mq, con oltre 200 esemplari in mostra, 1500 capi allevati dall’Associazione Allevatori Cavallo del Catria, centinaia di allevatori del territorio, ospiti acrobati, addestratori e cavalieri che hanno partecipato alle competizioni di equitazione a cura del Centro Ippico La Badia, cinque aree dedicate (Agorà del Catria, Area Cavallo del Catria, Arena Coperta, Area Mercato & Tipicità), più quaranta appuntamenti, tra esibizioni, show e dimostrazioni per il pubblico, Cantiano Fiera Cavalli si conferma l’unica manifestazione regionale per il mondo equestre, seconda in Italia dopo Verona Fiera Cavalli e l’unica in Italia a tenersi in uno spazio all’aperto, nello splendido contesto naturale di Chiaserna, a sud-ovest del Monte Catria, tra le cime più alte dell’Appennino italiano.


È stato il sindaco Alessandro Piccini a tagliare il nastro inaugurale insieme ai membri dell’amministrazione comunale, Andrea Montresor, Area Economica di Coldiretti Marche, il presidente dell’associazione Allevatori Cavallo del Catria Giuseppe Travagliati, quello del Centro Ippico La Badia Paolo Vitali, il vicepresidente Anareai Giacomo Romitelli, il sindaco di Frontone e assessore Unione Montana Catria e Nerone, Daniele Tagnani, Mirco Ravaioli, Presidente Azienda Del Catria, il Comandante Danilo Ciufoli della stazione carabinieri forestali di Cagli. Per la Regione Marche ha partecipato il consigliere Giacomo Rossi, firmatario della legge sulla tutela e valorizzazione del Cavallo del Catria. “Si apre oggi la prima domenica di evento – ha esordito il sindaco Alessandro Piccini – per noi il Cavallo del Catria è l’elemento attrattivo con il quale raccontare un territorio, il suo patrimonio di bellezze ambientali, agroalimentari e della tradizione, unica in Italia che si svolge in un contesto naturalistico di grande qualità, luogo dove il cavallo vive storicamente. L’obiettivo è mettere insieme tutti gli attori della filiera e creare ricadute economiche reali per tutti attraverso la messa a terra di una serie di azioni organiche e integrate, anche con il sostegno pubblico, che possano accompagnare il cavallo dall’allevamento, all’addestramento fino alle strutture ricettive, affinché sappiano accogliere percorsi promozionali e turistici legati all’ippovia”.


“E’ una manifestazione incredibile – è intervenuto Giacomo Rossi, consigliere della Regione Marche – che attira persone non solo dal nostro territorio, ma addirittura da fuori regione e ho visto anche tanti turisti stranieri. È la testimonianza della validità di questo evento sostenuto anche dalla Regione Marche attraverso una legge regionale apposita sul Cavallo del Catria, che in questi anni ha acquisito una centralità regionale importante, a partire dalle premialità riconosciute agli allevatori al fine di supportare questa razza. Una filiera da sostenere e per la quale dovremmo fare ancora tanto, soprattutto per il turismo equestre, quindi cercheremo di valutare una nuova normativa che regoli le ippovie nonché sviluppare attorno al cavallo del Catria una filiera turistica che abbina l’equitazione alla riscoperta del territorio a stretto contatto con l’ambiente naturale, proponendosi di migliorare e promuovere l’offerta turistica in questo settore”.


Il Cavallo del Catria è una vera testimonianza del passato, fino a pochi anni fa a rischio estinzione, oggi grazie all’attività dell’associazione Allevatori Cavallo del Catria conquista un successo dopo l’altro: da 700 esemplari si è passati a quasi 1.500. “Siamo partiti qualche anno fa – racconta Giuseppe Travagliati, presidente dell’associazione Allevatori Cavallo del Catria – con la volontà di soli quattordici allevatori, oggi la nostra associazione conta cinquantaquattro soci. Per la prima volta, i nostri allevatori sono diffusi in tutta la regione Marche. Il Cavallo del Catria non è un simbolo di un territorio limitato ma un asset fondamentale e strategico di tutta la regione che porta reddito per noi allevatori, ma attraverso di esso c’è una riscoperta straordinaria dell’intero territorio da parte di tutta Italia”


Promosso dal Comune di Cantiano con il contributo della Regione Marche e con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Cantiano Fiera Cavalli torna con un programma altrettanto ricco nella giornata di domenica 19 ottobre 2025 (seconda e ultima giornata).

Ingresso a pagamento 5 euro, biglietto Family 15 euro, under 12 e over 75 ingresso gratuito.

INFO: FB cantiano.fiera.cavalli | IG Cantiano Fiera Cavalli




Cinema e sapori, le Marche conquistano il TTG di Rimini: il cineturismo che fa gola al mondo

“Cineturismo e Cinefood, incontro con gli operatori del cinema e gli artigiani del cibo” ha acceso il palco della Fiera di Rimini con un dialogo vivace e concreto tra mondo audiovisivo e le eccellenze enogastronomiche della Regione.


Organizzato da CNA Turismo e Commercio Marche e da CNA Cinema e Audiovisivo Marche nell’ambito del TTG 2025, dedicato a “Terra meta che unisce”, l’incontro ha messo al centro il potenziale della regione come set cinematografico e come protagonista di un racconto culinario di qualità.  Il cinema ha sempre raccontato il Paese anche attraverso il cibo, i riferimenti al riguardo sono numerosi, unire le eccellenze enogastronomiche della regione assieme a quelle paesaggistiche, artistiche e storiche può diventare un propellente straordinario in termini di racconto e di promozione turistica.


Andrea Agostini, Alessandro Tarabelli, Claudio Salvi

“Promuovere un territorio attraverso il cinema è una sfida straordinariamente stimolante ma  non è un salto nel buio – Ha spiegato il presidente della Fondazione Marche Cultura Marche Film Commission Andrea AgostiniCifre alla mano, c’è un evidente effetto moltiplicatore per ogni euro investito nel settore audiovisivo. Il cineturismo è una frontiera affascinante e conquista crescenti fette di mercato nelle scelte di chi viaggia. I sapori rappresentano una parte importante nell’identità e nel fascino di un luogo. Inoltre il cinema ha una potenza evocativa straordinaria che spesso ha reso iconici dei cibi o dei drink, legandoli a personaggi e scene memorabili. Investire risorse e professionalità per dare opportunità al settore audiovisivo significa anche raccontare, attraverso le sequenze di un film, chi siamo, la nostra storia, cosa sappiamo fare, le specialità che raccontano ed esprimono le Marche e l’identità dei marchigiani”.


Alessandro Tarabelli, Claudio Salvi, Maurizio Paradisi

Il panel è stato aperto dal presidente CNA Marche, Maurizio Paradisi: “Il cineturismo – ha detto  – è una leva strategica per lo sviluppo locale. Film e serie TV non solo raccontano storie, ma trasformano luoghi in mete di viaggio. Le Marche, con i suoi borghi, paesaggi e tradizioni, offrono scenari ideali capaci di attrarre pubblico e turismo.”  


Il Cineturismo e cinema legato ai prodotti del territorio possono e debbono vedere protagoniste le imprese dell’audiovisivo marchigiano: “è’ importante – ha affermato Alessandro Tarabelli, presidente di CNA Cinema e Audiovisivo Marche – che le istituzioni (Regione in primis), ci credano ed investano in un settore che potrà portare beneficio a tutti. Per questo credo che il cinema marchigiano non sia solo più cultura ma anche economia e promozione; per questo rivolgiamo un appello a tre assessorati, Cultura, Turismo e Attività economiche: investite nel cinema!”


A relazionare sul tema dell’incontro, moderato dal giornalista Claudio Salvi sono intervenuti anche Anna Olivucci, art director di “Dimore in cerca d’autore” e Cecilia Romani Adami, responsabile del progetto che mira a far diventare sei film altrettanti itinerari turistici capaci di ridare impulso a territori colpiti dal sisma. Francesca Petrini, presidente nazionale di CNA Agroalimentare  ha rimarcato l’importanza culturale e strategica del cibo, citando esperienze positive come “Cinefood”, iniziativa che ha portato vetrine di prodotti enogastronomici nelle hall delle sale cinematografiche.


Grande successo ha riscosso anche il workshop con degustazione: le eccellenze enogastronomiche, tra cui le olive all’ascolana e la coppa di testa, sono state presentate e degustate dal pubblico. Tra i protagonisti del workshop Antonio Scipioni, ristoratore e produttore (olive all’ascolana e tartufo di Roccafluvione) nonché presidente nazionale CNA Ristoratori e Franco Properzi, salumiere e produttore di coppa di testa di Monturano.




“Gli Sgariglia ad Ascoli: i fasti dei palazzi di famiglia” in occasione della Domenica di carta aperto il 12 Ottobre il palazzo nobiliare

In occasione della “Domenica di carta”, promossa dal Ministero della Cultura, domenica 12 ottobre si terranno diverse iniziative culturali tra loro connesse all’interno della manifestazione “Camminata dei musei”.
È prevista una visita guidata alla Pinacoteca Civica, seguita da un percorso urbano con guida. Durante l’iniziativa verrà raccontata la storia di una delle più antiche e nobili famiglie della città, gli Sgariglia, con esposizione di documenti dell’Archivio di stato.
“Gli Sgariglia ad Ascoli: i fasti dei palazzi di famiglia”, è questo infatti il titolo dell’iniziativa promossa da Unione Sportiva Acli provinciale APS e Ascoli Musei, sostenuta dal Comune di Ascoli Piceno e realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato.
Il ritrovo è fissato per le ore 15 in Piazza Arringo, proprio davanti al municipio.
Per partecipare alla manifestazione occorre effettuare la prenotazione esclusivamente tramite un messaggio al numero 3939365509 indicando il nome e cognome di chi sarà presente. E’ previsto un numero massimo di 35 partecipanti, le iscrizioni dovranno pervenire entro il 10 Ottobre.




A Sant’Angelo in Vado torna la Mostra del Tartufo Bianco: un weekend l’11 e il 12 ottobre tra gusto, arte e scienza. E c’è l’omaggio a Nanni Valentini

Sant’Angelo in Vado è pronta a celebrare il suo tesoro più prezioso con l’inaugurazione della 62ª Mostra Nazionale del Tartufo Bianco, un evento che, come annunciato dal Sindaco Stefano Parri e dal direttore scientifico Francesco Martinelli, quest’anno alza il sipario non solo sulla gastronomia ma anche sui temi di habitat, ambiente e territorio, attraverso contenuti di alto valore scientifico e divulgativo.

L’apertura, prevista per sabato 11 ottobre, e la giornata di domenica 12 ottobre promettono un weekend intenso, unendo la tradizione del tartufo con l’arte contemporanea, la cultura e il divertimento.


Sabato 11 Ottobre: inaugurazione e frittata da Guinness

L’opening ufficiale della Mostra è fissato per le ore 18.00 in Piazza del Tartufo (Piazza Umberto I). La giornata sarà ricca di eventi che anticipano il nuovo format:

  • Ore 14.30: Un’anteprima del format con il talk e l’esperienza di cerca collettiva al tartufo “C’era una volta il tartufo”, ospitata presso la storica azienda Martelli Fabiano Tartufi.
  • Ore 16.30: Spettacolo di falconeria con “Le Ali della Terra” in Piazza delle Erbe – Area Kids, un viaggio nella natura dedicato ai più piccoli, a cura dell’associazione Girotondo.
  • Ore 17.00: Ai Giardini Avis si inaugura la mostra d’arte diffusa “Ai Posteri” dell’associazione culturale Avernì, un omaggio dei giovani artisti locali ai tartufai di Sant’Angelo in Vado attraverso la rivisitazione di foto d’archivio.

Dalle ore 16.00, Piazza Umberto I si riempirà con gli stand dei commercianti di tartufi freschi. Dopo il taglio del nastro (ore 18.30), il momento clou gastronomico: lo spettacolo della Frittata al Tartufo da guinness, con assaggio finale per il pubblico, realizzato in collaborazione con l’Associazione Professionale Cuochi Italiani, guidata da Antonio Bedini, e Martelli Fabiano Tartufi.

La serata prosegue con l’apertura delle cantine gastronomiche e dell’Osteria di Palazzo Mercuri. Corso Garibaldi si trasforma nella Via dei Mercanti con artigiani e hobbisti, ristoranti e stuzzicherie locali, animandosi poi alle ore 21.30 con il dj set Marangana Disco Project e, in Piazza Umberto I, con l’animazione di Accademia On Tour.


Domenica 12 Ottobre: Nanni Valentini, Oscar Farinetti e cooking show

La domenica si intensifica con una fitta programmazione che spazia dalla tradizione all’arte:

  • Dalle ore 10.00: Possibilità di partecipare a esperienze di cerca al tartufo, il 33° Raduno delle auto storiche “Le Strade del Tartufo”, lo spettacolo di falconeria per bambini e l’apertura di “Tartufarte, il Festival dell’Arte – Contaminazioni” in via Maremma.
  • Ore 11.30: Un momento per i buongustai con il cooking show di Roberto Dormicchi alias Triglia di Bosco, che offrirà una spaghettata collettiva in collaborazione con Pasta Girolomoni e Fabiano Martelli Tartufi in Piazza Umberto I.

Il pomeriggio sarà dedicato alla cultura e agli ospiti di prestigio:

  • Ore 16.00: Omaggio a Nanni Valentini. In occasione del quarantennale della morte dell’artista (1932-1985), Sant’Angelo in Vado ospita il convegno “Nanni Valentini. Eredità di un Maestro” nell’Auditorium di Santa Caterina “delle Bastarde”. Per tutta la durata della Mostra, sarà inoltre esposta al Punto IAT l’opera “Annunciazione di Urbania”, concessa dal Comune di Urbania. (Vedi approfondimento in calce)
  • Ore 17.30: Premio Tartufo d’Oro a Oscar Farinetti. L’imprenditore italiano, noto divulgatore della cultura del cibo e della sostenibilità, riceverà il premio in Piazza Umberto I e presenterà il suo ultimo libro, il romanzo “La regola del silenzio”.

Per gli appassionati d’arte, saranno aperte diverse mostre, tra cui “Pensieri leggeri come la carta” (Sacrestia Chiesa di San Filippo) e le esposizioni di Angelo Marini e Rodolfo Boccioni.

Saranno inoltre visitabili i principali siti culturali della città, come la Domus del Mito, Palazzo Mercuri, il Museo dei Vecchi Mestieri e le Chiese storiche.

La 62ª Mostra Nazionale del Tartufo Bianco è promossa dal Comune di Sant’Angelo in Vado con il sostegno di Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino e altri partner istituzionali, confermando il suo ruolo di punta tra gli eventi enogastronomici e culturali del territorio.


Nanni Valentini. Eredità di un maestro: Sant’Angelo in Vado omaggia il genio del Novecento

Sant’Angelo in Vado celebra uno dei suoi figli più illustri, il maestro della scultura in ceramica Nanni Valentini, a quarant’anni dalla sua scomparsa (Sant’Angelo in Vado, 1932 – Vimercate, 1985). La città natale rende omaggio alla personalità singolare e vivida dell’artista marchigiano con un convegno e un’esposizione di alto profilo, inseriti nel calendario della 62ª Mostra Nazionale del Tartufo Bianco.


Un convegno per l’eredità di un Maestro

L’appuntamento centrale è fissato per domenica 12 ottobre 2025 alle ore 16.00 presso l’Auditorium di Santa Caterina “delle Bastarde”. L’ingresso è libero per il convegno intitolato “Nanni Valentini. Eredità di un Maestro”, che mira a illuminare i tratti di novità e l’approccio ancora attuale di un artista riconosciuto tra i maggiori esponenti della scultura in ceramica del secondo dopoguerra.

Ad aprire i lavori saranno i saluti del sindaco Stefano Parri e del vice sindaco e assessore alla Cultura Massimo Guerra. A coordinare l’incontro sarà il giornalista e scrittore Dario Biagi.

Il parterre di ospiti vanta nomi di rilievo nel panorama artistico e accademico:

  • Alice Lombardelli, direttrice dei Musei Civici e della Biblioteca di Urbania
  • Irene Biolchini, docente di Storia e Metodologia della critica d’arte, Accademia Albertina di Torino
  • Paolo Mazzuferi, ex docente ISA (attuale liceo artistico Nanni Valentini), Monza
  • Orlando S. Riva, Archivio Nanni Valentini, Arcore

Sarà inoltre presente Tiziana Valentini, figlia dell’artista, a testimoniare il legame affettivo con l’opera paterna.


La carriera da Pesaro a Fontana e la Biennale

La carriera di Nanni Valentini fu un percorso inarrestabile di ricerca e affermazione. Dagli studi di ceramica a Pesaro, all’Istituto d’Arte di Faenza e all’Accademia di Bologna, l’artista si è distinto per la sua capacità di innovazione. La sua evoluzione artistica lo portò a stringere amicizie fondamentali, entrando nella cerchia della Galleria La Salita di Liverani con figure come Gastone Novelli ed Emilio Villa, e successivamente, dopo il trasferimento a Milano sul finire degli anni Cinquanta, legandosi a personalità di spicco come Giò e Arnaldo Pomodoro, Tancredi e il maestro Lucio Fontana, con cui collaborò per la realizzazione della monumentale Tomba Melandri a Faenza.

Valentini collezionò numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Premio Faenza (nel 1956, 1961 e 1977) e il premio del Syracuse Museum of Fine Arts (1958). La sua definitiva consacrazione sulla scena milanese arrivò nel 1976 con la memorabile personale alla Galleria Milano di Carla Pellegrini, dove il suo singolare approccio alla materia, al colore e alla figura emerse in tutta la sua potenza.

Il culmine internazionale si toccò nei primi anni Ottanta, con personali in gallerie internazionali e il cruciale invito ad esporre con una sala personale alla Biennale di Venezia nel 1982, seguito dall’esposizione a “La sovrana inattualità” al Museum des XX Jahrhunderts di Vienna. Nonostante il successo e le mostre al Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano e al Museu de la Ceràmica di Barcellona, l’artista lasciò prematuramente il mondo dell’arte nel 1985.


In mostra l’Annunciazione di Urbania

Per l’intera durata della 62ª Mostra Nazionale del Tartufo Bianco, nello spazio espositivo del Punto IAT di Sant’Angelo in Vado, sarà esposta l’opera Annunciazione di Urbania di Nanni Valentini.

L’opera è stata concessa grazie alla proficua collaborazione con il Comune di Urbania, al quale il Comune di Sant’Angelo in Vado rivolge un sentito ringraziamento nelle persone del sindaco Marco Ciccolini, dell’Assessore alla Cultura Andrea Alessandroni, e della direttrice dei Musei Civici Alice Lombardelli. La mostra sarà visitabile tutti i giorni (per gli orari, consultare il Punto IAT).

L’evento, promosso dal Comune di Sant’Angelo in Vado con il sostegno di Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino e altri partner istituzionali, si inserisce nella cornice della 62ª Mostra Nazionale del Tartufo Bianco, un’occasione imperdibile per celebrare non solo Sua Maestà il Tartufo Bianco, ma anche il genio di un maestro che ha segnato in modo indelebile l’arte del Novecento.


La 62^ Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di Sant’Angelo in Vado è promossa dal Comune di  Sant’Angelo in Vado con il sostegno della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino,  dall’Unione montana Alta Valle del Metauro, Camera di Commercio delle Marche, in collaborazione con  l’associazione nazionale Città del Tartufo.

Info: mostratartufo.it | IG: mostratartufosantangeloinvado | FB: Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di  Sant’Angelo in Vado




La Fiera Nazionale del Tartufo di Pergola concede il bis domenica 12 ottobre / il programma della giornata

La Fiera Nazionale del tartufo bianco pregiato di Pergola e dei prodotti tipici è pronta a concedere il bis, dopo l’ottima partenza, nonostante il maltempo, di domenica scorsa. La qualità del re della tavola e di una kermesse diventata tra le più importanti a livello nazionale, ha battuto anche la pioggia della giornata inaugurale che ha visto nel pomeriggio la presenza di migliaia di visitatori. Ricchissimo il programma di domenica 12 ottobre: cucina e cultura, ma anche spettacoli, animazione, visite guidate, cene di qualità.


Come sempre in vetrina gli ‘Ori di Pergola’, il tartufo bianco pregiato e i Bronzi dorati, il gruppo equestre unico al mondo: 9 quintali di bronzo e oro magistralmente forgiati duemila anni fa. Ori che saranno valorizzati, nella piazza del Gusto ‘Marche da Mangiare’, dello speciale pacchetto ‘Cultura & Cucina’: degustazione di un menù al tartufo e visita al museo dei Bronzi dorati. Si potrà pranzare, inoltre, nei ristoranti del centro.


La manifestazione scatterà alle 9.15 con la Cicloturistica del Tartufo. Alle 10, sempre da Piazza Fulvi, prenderà il via la quinta edizione della “Camminata Rosa”, organizzata da Avis Pergola Frontone Serra Sant’Abbondio, a sostegno della ricerca sul tumore al seno.

Alle 10 l’apertura ufficiale della kermesse. Il diamante della terra al centro dell’evento: nella Casa del tartufo troveranno spazio i migliori produttori, rivenditori ed espositori anche di altre specialità. Per il tartufo si prospetta un’ottima stagione: la raccolta è buona e così come la qualità.

Lungo corso Matteotti, via Don Minzoni e viale Martiri della Libertà, tipicità ed eccellenze enogastronomiche si intrecceranno con la fiera commerciale. Prodotti di qualità da tutta Italia e anche dalla Germania, con lo stand della città gemellata di Gernsbach, che sarà presente con una delegazione guidata dal sindaco.


Grandi protagonisti arte e cultura con le Giornate Fai d’Autunno. Sia sabato che domenica apriranno le porte il teatro e la chiesa di San Francesco. Il Gruppo FAI Pergola – Valle del Cesano, in collaborazione con il Comune, aprirà per la prima volta il Teatro Angel Dal Foco (sec. XVIII), con l’attigua e suggestiva Sala dell’Abbondanza che accoglie una grande opera-installazione del maestro pergolese Walter Valentini, eccellente esponente dell’astrattismo lirico italiano ed europeo. Inoltre si potrà visitare la chiesa di San Francesco, fondata dai Francescani nel 1255. Il teatro e la chiesa potranno essere visitati dalle 10 alle 12:30 e dalle 14 alle 17:30. Grazie al gruppo ‘I Viaggiatori’ l’occasione per ammirare anche altre chiese e palazzi storici, per un pieno di bellezza.


Musica, spettacolo e animazione in Piazza Fulvi, pronta a cantare, ballare e divertirsi, come domenica scorsa. Alle 17.30 spazio al “Michael Jackson Show”, protagonista il poliedrico artista Roy Paladini, noto al grande pubblico per essere stato il vincitore dell’edizione 2023 del programma “Tali e Quali Show”.

Per i più piccoli in piazza Leopardi, l’area con laboratori e gonfiabili a cura della Pro loco. Questa domenica ci sarà da divertirsi con il laboratorio ‘Marche Brick’: grandi scatole di Lego aspettano solo la fantasia dei bambini che potranno costruire tutto ciò che desiderano.

La giornata si concluderà al Ristorante ‘Marche da Mangiare’ con la Cena di qualità al tartufo bianco pregiato di Pergola, a cura dello chef Lucio Pompili, in collaborazione con il ristorante Giardino. Prenotazione: 0721.776803.


L’ingresso alla Fiera è gratuito. La terza e ultima domenica della manifestazione è in programma il 19 ottobre. Ulteriori informazioni nelle pagine social della Fiera e nel sito web pergolaturismo.it.




Leguminaria 2025, Appignano celebra i legumi e la ceramica dal 17 al 19 ottobre

Torna Leguminaria, la kermesse che da ventitré anni mette in scena ad Appignano l’incontro tra le prelibate varietà leguminose locali e l’eccellenza della ceramica artigianale. L’edizione 2025 si svolgerà nei giorni 17 -18 – 19 ottobre e propone un calendario fitto di degustazioni, performance musicali, spettacoli di strada e dimostrazioni dei maestri vasai nelle suggestive vie del borgo circondato dalle antiche mura a forma di cuore.


Il programma, presentato in conferenza stampa nella sede della Provincia di Macerata, è organizzato dal Comune di Appignano con la Pro Loco. Tra gli ingredienti dell’evento spiccano i legumi autoctoni raccontati attraverso ricette tradizionali e rivisitazioni contemporanee, serviti nelle caratteristiche ceramiche locali: oggetti d’uso e souvenir che testimoniano la lunga tradizione artigiana del paese.


“Appignano si prepara ad accogliere una nuova edizione di Leguminaria, la festa che unisce i sapori antichi e l’arte della ceramica del nostro borgo. – Ha dichiarato il sindaco Mariano Calamita – I legumi del territorio, proposti in ricette tradizionali e con varietà a rischio di scomparsa, incontrano i manufatti dei maestri vasai locali: ciotole e cocci in ceramica da portare via come ricordo. È questo connubio vincente  tra cucina popolare e artigianato d’eccellenza che ogni anno richiama migliaia di visitatori, appassionati e buongustai. Anche quest’anno il borgo offrirà un’esperienza immersiva pensata per raccontare la sua storia, le radici e le eccellenze di ieri e di oggi”.


Leguminaria, indicata dal portale turistico del Ministero della Cultura tra gli appuntamenti di rilievo nel panorama enogastronomico e culturale nazionale è stata anche protagonista di trasmissioni televisive Rai come “Linea Verde” e  “E’ sempre mezzogiorno!” della Clerici”. Ogni anno la manifestazione richiama appassionati, turisti e buongustai, attratti dall’unicità del binomio cibo‑artigianato e dall’atmosfera del centro storico animato da numerosi e colorati eventi.


A Leguminaria il gusto e l’artigianato si incontrano in un percorso sensoriale unico. – Ha detto il Vicesindaco Stefano Montecchiarinicon delega al turismo e alle attività produttive – Tra le proposte di quest’anno spiccano il cece quercia, varietà che rischiava l’estinzione e che è stata recuperata grazie all’impegno dei nostri agricoltori, e il fagiolo solfì, dal tipico colore giallo zolfo, dalla buccia sottilissima e dall’elevata digeribilità. Accanto a queste eccellenze, le locande del centro storico proporranno piatti a base di lenticchia serviti nelle ceramiche originali tornite dai maestri vasai del borgo e presentati da figuranti in costumi tipici locali. Un viaggio tra tradizione e innovazione gastronomica e ceramica, ricco di sorprese anche in questa nuova edizione”.


Tra le novità le ricette per il nuovo matrimonio tra i legumi e il ciauscolo di Sarnano.


“Dopo il successo dell’abbinamento con il pescato dell’Adriatico della scorsa edizione, quest’anno Leguminaria amplia il suo orizzonte gastronomico con l’accostamento di sapori  tra i legumi e il ciauscolo di Sarnano, salume spalmabile eccellenza del territorio – ha spiegato Angelo Serri direttore di Tipicità -Grand Tour delle Marche-  L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Grand Tour delle Marche, Leguminaria,  il Comune di Sarnano e l’Istituto alberghiero “Varnelli” di Cingoli: chef, studenti e produttori proporranno ricette e preparazioni pensate per valorizzare questa nuova unione di sapori”.


Presente in conferenza stampa l’Assessore al turismo del Comune di Sarnano Giorgio Eleuteri “siamo lieti di celebrare questo nuovo matrimonio del gusto tra i legumi di Appignano e il ciauscolo di Sarnano, mi complimento con gli organizzatori per il denso programma di eventi che valorizza  le nostre eccellenze enogastronomiche e culturali, volani fondamentali per la promozione turistica della regione”.


Tra i principali eventi della XXIII edizione di Leguminaria, nelle giornate del 17 e 18   ottobre nel Palazzo comunale, si terrà la fase conclusiva e la premiazione della prima edizione del Concorso Pittorico Nazionale “Biennale – PitturAppignano 2025” organizzato dall’associazione culturale AppCreativa con il Comune di Appignano.

Un concorso sul tema “Magia tradizione evoluzione”, un richiamo profondo all’antica leggenda della Sibilla Appenninica, che vedrà la premiazione di tre distinte sezioni: artisti professionisti e non, artisti premio speciale under 25 e artisti premio giuria popolare.


“Abbiamo aperto il concorso a tutte le categorie perché crediamo fermamente che l’arte debba essere accessibile a tutti e che ogni voce meriti di essere ascoltata – Ha detto Silvana Paris presidente dell’AppCreativa – Le opere sono state selezionate da una giuria di esperti presieduta dal direttore artistico David Miliozzi e durante Leguminaria saranno i voti del pubblico presente a designare il vincitore del Premio giuria popolare”.

Tra i giovanissimi artisti anche i bambini della Scuola Primaria Dante Alighieri dell’I.C. Luca della Robbia di Appignano hanno realizzato delle tele ispirate alla leggenda della Sibilla con la collaborazione del prof. Nazzareno Fratini. I lavori, espressione di creatività e di appartenenza alla comunità, saranno esposti domenica 19 ottobre in via dei Vasai.

“È con piacere che la Mav l’Associazione Scuola di Ceramica Maestri Vasai Appignanesi offrirà al pubblico di Leguminaria un ampio e suggestivo programma di appuntamenti dedicati alla tradizione e alla creatività della nostra antica arte- ha spiegato   Anna Gagliardini presidente della Mav.- Si parte venerdì 17 ottobre alle 21 in Via Roma 37, nei locali della Scuola Comunale di Ceramica, con l’inaugurazione della mostra dedicata alle nostre produzioni. Sabato 18, sempre in Via Roma, dalle 21:30 la compagnia La Zandella accenderà la serata con suggestive performance di giocoleria col fuoco che culmineranno nell’apertura spettacolare di una grande fornace esterna di 1 metro e mezzo di altezza: tra le fiamme nascerà una nuova opera corale realizzata dalla MAV sul tema del contrasto alla guerra. Domenica 19, nella storica Via dei Vasai, dalle 10 alle 19, la mostra-mercato riporterà in vita l’atmosfera artigiana con dimostrazioni e performance dei maestri al tornio. Un programma che unisce memoria, tecnica e spettacolo invito tutti a partecipare per scoprire i segreti dei nostri maestri vasai”.


Ricchissimo di eventi è il programma degli spettacoli e dei concerti di musica live che si terranno nella tre giorni di Leguminaria  in giro per le vie del borgo e nelle piazze principali di Appignano.

“Ci prepariamo a vivere giorni intensi con una programmazione molto ricca e variegata, pensata per coinvolgere pubblici di tutte le età. – Ha detto la Presidente della Pro Loco di Appignano Mariella Carnevali – Dalle prime ore del pomeriggio fino a notte fonda le vie del borgo e il palco centrale di Piazza Umberto I saranno animati da spettacoli quotidiani: artisti di strada, concerti live e dj set si susseguiranno per offrire un intrattenimento continuo. Nei locali storici saranno serviti ben oltre 20 quintali di legumi e l’intero evento potrà contare sull’impegno instancabile dei nostri numerosi volontari, ai quali desidero rivolgere fin da subito un sentito ringraziamento”.

Oltre alla presenza dei coloratissimi mercatini artigianali sono tante le iniziative collaterali organizzate per tutti i gusti, tra cui la V edizione della Legu-bike, i giochi, le animazioni dedicati ai più piccini, laboratori esperienziali, spettacoli teatrali, esibizioni di gruppi musicali itineranti e Dj set nel centro storico, nonché il concerto del Corpo Bandistico Città di Appignano in omaggio a Peppe de Birtina storico cantastorie e musicista appignanese.


E per gli appassionati di auto d’epoca da ricordare l’immancabile appuntamento di domenica 19 ottobre dalle ore 9 presso il parcheggio di “Si con te” nel piazzale Fabrizio De André di Appignano dove verranno esposte oltre 120 auto d’epoca, dagli anni 60 fino al 2000, sesta edizione del “Raduno auto e moto d’epoca” organizzato dal moto club Appignano “Gli scellerati”.


Per l’occasione sarà aperto al pubblico, ogni giorno con ingresso libero, il Museo dell’Arte Ceramica di Appignano – MarC l’affascinante percorso museale nel mondo della ceramica del borgo che parte dalla storia della produzione e giunge fino ai nostri giorni e il Museo del Telaio.

È possibile consultare l’intero programma di Leguminaria sul sito www.leguminaria.it e nei social




L’Itinerario della Bellezza in vetrina al TTG Travel Experience di Rimini

Dal World Tourism Event di Roma al Ttg Travel Experience di Rimini: prosegue il viaggio di Confcommercio Marche Nord tra i più importanti eventi per la promozione turistica e per l’industria dell’ospitalità.

In vetrina, come sempre, l’Itinerario della Bellezza, il progetto di promozione e valorizzazione turistica ideato e curato dall’associazione che mette in rete ben 28 Comuni delle Marche.


Dall’incoming all’outgoing, TTG Travel Experience è l’appuntamento di riferimento per chi fa viaggiare il mondo: tour operator, agenzie di viaggio, buyer internazionali, strutture ricettive, fornitori di servizi, tecnologie e soluzioni innovative per l’industria del turismo.

Con circa 2.700 brand espositori, oltre 1.000 buyer esteri provenienti da 75 Paesi – tra cui Stati Uniti, Canada, Germania, Gran Bretagna, Sud America, India e Cina – e 66 startup pronte a presentare nuove soluzioni per il settore, i padiglioni riminesi ospiteranno tre giorni di incontri, contrattazioni e visioni sul turismo globale.


Fino a venerdì Confcommercio sarà presente nello stand della Regione Marche. Giornate dense di appuntamenti, prova concreta del crescente interesse per il nuovo Itinerario della Bellezza, unico ed originale, che da grande visibilità allo splendido territorio marchigiano.


Alla giornata inaugurale hanno partecipato il presidente Angelo Serra, la vicepresidente vicaria Barbara Marcolini, il direttore Agnese Trufelli, il presidente Federalberghi provinciale Paolo Costantini, il presidente di Alberghi Consorziati Fano Luciano Cecchini e il presidente dell’associazione Ristoratori Pesaro Urbino Mario Di Remigio.




Torna l’appuntamento con l“OktoBeerfest” l’edizione n. 17 della festa della birra, in programma a Fermo dal 9 all’11 ottobre 2025

Si rinnova l’appuntamento con l“OktoBeerfest” l’edizione n. 17 della festa della birra, in programma in Piazza del Popolo a Fermo dal 9 (inaugurazione alle ore 19.00 con la spillatura) all’11 ottobre 2025, dalle ore 18.00 alla mezzanotte.

L’appuntamento, che si rinnova ogni anno con successo, è organizzato dal Comune di Fermo – Assessorato al Commercio con la preziosa ed instancabile collaborazione dell’Associazione “Amici di Ansbach”, presieduta da Francesco Gismondi e dell’Associazione “Amici di Fermo e del Fermano”.

Un evento che, come ogni anno, conferma e consolida i sempre proficui rapporti di collaborazione e di amicizia con la città tedesca di Ansbach, con cui Fermo è gemellata da 20 anni (celebrazioni nel 2026), città tedesca alla quale dal 2022 è intitolato il belvedere fermano di viale Ciccolungo (allegata foto d’archivio).

L’iniziativa avrà come protagonista la birra bavarese e le specialità franconi provenienti da Ansbach con le tipiche salsicce (bratwurst) con crauti, i dolci tipici della Franconia, il tutto allietato dalla musica tipica bavarese.

A mettere in evidenza il gemellaggio e la collaborazione con Ansbach il Sindaco Paolo Calcinaro e l’Assessore al commercio Mauro Torresi che ringraziano per la sempre fattiva e dinamica collaborazione l’associazione Amici di Ansbach ed il suo Presidente Francesco Gismondi per coordinare un evento con il massimo impegno, lo stesso con cui cura da sempre i rapporti con Ansbach e tiene sempre vivo il legame con la città tedesca.

“Questo evento è un appuntamento fisso, con cui sempre con grande amicizia accogliamo i nostri amici di Ansbach. Inoltre ci stiamo preparando con grande dedizione ai festeggiamenti per il ventennale del gemellaggio in programma nella primavera del 2026, celebrazioni a cui stiamo lavorando nei minimi dettagli per allestire un programma di tutto rispetto nel nome di un gemellaggio che è sempre proficuo, che teniamo vivo perché è una relazione con cui negli anni si sono costruiti scambi culturali, sociali, sportivi, turistici, una reciproca conoscenza sotto tanti aspetti – ha detto Francesco Gismondi, Presidente dell’Associazione Amici di Ansbach.