Il 10 settembre a Monsano Keigo Mukawa e il Duo Althea aprono i 4 concerti RESIDART
Mercoledì 10 settembre ore 21 alla Chiesa degli Aroli di Monsano il pianista Keigo Mukawa e il Duo Althea danno il via ai concerti “Residart” nell’ambito del Festival Pergolesi Spontini.
Giovani artisti ed ensemble da camera sono ospiti del Festival grazie a Residart, la prima rete di Residenze d’Artisti nata nelle Marche, e a Orlando European Summer Course for Chamber Music, uno dei più prestigiosi festival di musica da camera dei Paesi Bassi.
Si prosegue l’11 settembre al Teatro di Montecarotto con il Trio Rinaldo, il 12 settembre all’Auditorium del Polo Scolastico ‘M.L. King’ di Maiolati Spontini con il Trio Chimera, e il 13 settembre al Teatro Pergolesi di Jesi con il Duo Althea, Trio Rinaldo e Trio Chimera.
Prende il via all’interno del 25/o Festival Pergolesi Spontini il ciclo di concerti “Residart”, quattro appuntamenti musicali con giovani artisti ed ensemble, ospiti grazie a Residart, la prima rete di Residenze d’Artisti nata nelle Marche, e a Orlando European Summer Course for Chamber Music, uno dei più prestigiosi festival di musica da camera dei Paesi Bassi. Con i due enti, la Fondazione Pergolesi Spontini ha sottoscritto un partenariato per produzioni musicali e corsi di specializzazione di Musica da Camera, che comprende borse di studio, programmi di formazione e opportunità di partecipare al Festival. Sponsor dei quattro concerti è Enel Spa.
Di grandissimo livello i partecipanti di questa edizione, tutti under 35.
Il pianista giapponese Keigo Mukawa (ormai ospite fisso al Festival) e il talentuoso Duo Althea (clarinetto Paolo Pellegrini, pianoforte Nicola Possenti), vincitore della borsa di studio Residart nel 2024, sono i protagonisti del primo appuntamento, mercoledì 10 settembre ore 21 alla Chiesa degli Aroli di Monsano (concerto SOLD OUT). Nella prima parte del concerto, Mukawa esegue tre brani di Ravel (la Sonatine Op. 40, Pavane pour une infante défunte, Valses nobles et sentimentales), quindi il Duo Althea suona la Suite K88 per clarinetto e pianoforte di Busoni, la Première Rhapsodie di Debussy, la Sonata op. 167 di Saint-Saëns.
Giovedì 11 settembre ore 21 al Teatro Comunale di Montecarotto si esibisce il Trio Rinaldo (violino Leonardo Ricci, violoncello Rebecca Ciogli, pianoforte Lorenzo Rossi), ensemble italiano vincitore della Borsa di studio 2025 e vincitore del Premio “Piero Farulli”, assegnato nell’ambito della 44ª edizione del Premio della critica musicale “Franco Abbiati”, dedicato ai migliori talenti emergenti. In programma il Trio in do maggiore n. 43 Hob:XV:27 di Haydn, il Trio per pianoforte n. 2 op. 67 di Shostakovich, il Trio per pianoforte n. 4 “Dumky” op. 90 di Dvorak.
Venerdì 12 settembre ore 21 all’Auditorium del Polo Scolastico “M.L. King” di Maiolati Spontini c’è il Trio Chimera composto dal violinista Stefano Raccagni al violino, Giorgio Lucchini al violoncello, Marta Ceretta al pianoforte. I tre giovani musicisti sono i vincitori della borsa di studio Residart 2023 e del Concorso Nazionale Alberto Burri 2025; il loro nome è un omaggio ai Grillen di Robert Schumann, appunto “chimere” (il quarto Phantasiestücke op. 12) con cui iniziano il programma del concerto; a seguire brani di Aaron Copland (“Vitebsk”. Study on a Jewish Theme), di Giorgio Colombo Taccani (Clessidra), e di Schubert con il Trio per pianoforte n. 2 op. 100.
Infine, sabato 13 settembre ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi (solo platea) gran finale del tour Residart con tutti e tre gli ensemble in concerto: Duo Althea, Trio Rinaldo e Trio Chimera. In programma brani dal 900 ai nostri giorni, quali la Sonatina per clarinetto H 356 (1957) di Bohuslav Martinů, “Impressioni da giardini diversi” di Tommaso D’Agostini, Sicilienne et Burlesque op. 23b di Alfredo Casella, pezzi da Tierkreis – Zodiaco (1974) di Stockhausen, e Vier Stücke op. 5 di Alban Berg; di Johannes Brahms, il celebre Trio n. 3 in do minore, op. 101.
BIGLIETTI
RESIDART concerti: posto unico euro 10, ridotto euro 8.
Miss Italia 2025. Svelati i nomi della giuria. La finale nazionale il 15 settembre al Pala Sport di Porto San Giorgio
Alba Parietti, Francesca Pascale, Bianca Luna Santoro, Maurizio Casagrande, Rossella Erra. Sono questi i nomi dei giurati della finale di Miss Italia 2025, in programma lunedì 15 settembre alle ore 21:30 dal Palazzetto dello Sport di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo.
Le 40 finaliste saranno divise in due squadre, capitanate da Miss Italia 2005 Edelfa Chiara Masciotta e dall’attuale Miss Italia Ofelia Passaponti. I due team si sfideranno portando sul palco abilità, passioni e attitudini delle singole concorrenti, tra cui il canto, la danza, la recitazione ma anche le arti marziali e la musica, ognuna con piena libertà di esprimere il proprio talento.
“Miss Italia – commenta la patron, Patrizia Mirigliani – non è solo un concorso di bellezza ma un pezzo di storia del nostro Paese, è il talent per antonomasia della storia della televisione, che ha promosso e fatto emergere nomi illustri e autorevoli nel panorama del cinema e dello spettacolo. Miss Italia è la tradizione che attraversa generazioni, si rinnova ogni anno, sa parlare al presente e guardare al futuro”.
La finale sarà trasmessa in diretta in eurovisione su RTV San Marino (canale 550 DTT, Sky e Tivùsat) e su RaiPlay.
Prima nazionale il 13 settembre alle 21:15 alla Rocca Malatestiana di Fano con Lodo Guenzi e i Musici di Guccini per celebrare un concerto/disco di Francesco Guccini: “Fra la via Emilia e il West”
Prima nazionale alla Rocca Malatestiana di Fano con Lodo Guenzi e i Musici di Guccini per celebrare un concerto/disco di Francesco Guccini: “Fra la via Emilia e il West” che contiene le canzoni che hanno fatto la storia della canzone d’autore italiana, da “La Locomotiva a “Eskimo” ecc.
Sabato 13 Settembre 2025 alle ore 21.15, saliranno sul palco i grandi protagonisti di quell’evento: Flaco Biondini, Vince Tempera, Ellade Bandini e Antonio Marangolo, e nel ruolo di attore, “narratore” e cantante, Lodo Guenzi, ormai consacrato attore cinematografico e teatrale e noto conoscitore della realtà bolognese e fine studioso gucciniano, per uno spettacolo che non sarà solo celebrazione, ma anche riscoperta e rilettura di un’eredità musicale.
Con questo evento si chiude la rassegna “Comizi d’Amore – Musicology Live” diretta da Massimo Puliani e sarà un sold uout come nei precedenti 5 eventi presentati nella stagione di ben 21 concerti e spettacoli.
Il concerto/racconto “Fra la via Emilia e il West” intreccia la musica (con la scaletta originale di quel concerto), parole e memoria, raccontando non solo quell’evento, ma anche ciò che ha rappresentato per Bologna, per il mondo del cantautorato e per un’intera generazione.
Un’occasione imperdibile per chi quegli anni li ha vissuti, per chi c’era, per chi quel disco l’ha consumato e per chi vuole scoprire la magia di un’epoca in cui la musica sapeva raccontare il mondo. Lodo Guenzi, che è il leader del gruppo “Lo Stato sociale” nella conferenza stampa nazionale tenutasi a Fano ha dichiarato che le canzoni di Guccini sono state il suo “grande amore e che non c’è un passato, un presente per cantarle, perché le canzoni di Francesco Guccini sono Eterne”.
L’evento alla Rocca Malatestiana di Fano è prodotto da Jm Production e Eagenzy ed èorganizzato da RTI Fano Rocca Malatestiana (Opera Onlus, Nuovi Orizzonti, Coop Culture), con il sostegno del Comune di Fano, Assessorato alla Cultura e della Regione Marche e della Schnell Spa.
Biglietti disponibili On line su Liveticket.it e al Botteghino del Teatro della Fortuna (T.0721.800750)
Venerdì 12 settembre Moreno il Biondo e Pierdavide Carone sul palco della serata conclusiva della 10ª Notte del Liscio a Gatteo Mare
Venerdì 12 settembre alle 21:00 secondo e ultimo appuntamento della 10a edizione de “La Notte del Liscio” all’Arena Rubicone di Gatteo Mare (FC) con Moreno il Biondo e la sua “Orchestra Grande Evento”– Special guest della serata a ingresso gratuito, aperta dalla Young Orchestra della Notte del Liscio con i “Santa Balera” e “La Giovane Romagna”, il cantautore Pierdavide Carone, vincitore dell’edizione 2025 di Ora o Mai Più – Gran finale con “Trionfo Romagnolo”, “Le Sirene Danzanti” e il “Gruppo Folk Italiano alla Casadei” – La serata anticipa la “Settimana del Liscio” (14-19 settembre) – Info: www.notteliscio.it/; visitgatteomare.it/portfolio-item/settimana-del-liscio/
Dopo il grande successo della serata di apertura della 10a edizione de “La Notte del Liscio” a Rimini (lunedì 1 settembre) che ha visto Piazza Cavour gremita di pubblico per il concerto dei Nomadi, ospiti d’onore di Mirko Casadei e la sua “Mirko Casadei POPular Folk Orchestra”, venerdì 12 settembre alle 21:00 secondo e ultimo appuntamento (a ingresso gratuito) a Gatteo Mare (FC), Capitale del Liscio, del Festival dedicato alla tradizione musicale popolare della Romagna e alle sue contaminazioni in chiave moderna. Sul palco dell’Arena Rubicone, ospite d’onore di Moreno il Biondo – direttore artistico dell’evento – e la sua “Orchestra Grande Evento” sarà il cantautore romano Pierdavide Carone, proveniente dalla scuola di Lucio Dalla e vincitore dell’edizione 2025 di Ora o Mai Più, programma televisivo musicale di grande successo, in onda su Rai 1.
Sul palco Carone e Moreno il Biondo fonderanno la musica d’autore italiana con la melodia e la passione per il folklore e la cultura musicale della Romagna, creando un connubio unico ed emozionante. Ad aprire le danze sarà la Young Orchestra della Notte del Liscio con i “Santa Balera” (gruppo costituito dai giovanissimi Matilde Montanari, Emanuele Tedaldi, Loris Casadei, Andrea Medri e Kevin Cimatti) e i talenti dell’Orchestra “La Giovane Romagna” Matteo Tortora, Riccardo Scarabattoli, Elia Righini, Flaminia Boscolo, Silvano Fava e Cesare Valis, a testimoniare la capacità del Liscio di rinnovarsi e reinventarsi costantemente. La serata si concluderà con jam session musicale “Trionfo Romagnolo”, le scuole di ballo romagnolo “Le Sirene Danzanti” e il “Gruppo Folk Italiano alla Casadei”, per far ballare a ritmo di mazurka, valzer e polka tutti gli amanti del Liscio sulle due grandi piste a disposizione.
L’evento anticipa la Settimana del Liscio – dal 14 al 19 settembre all’Arena Rubicone di Gatteo Mare – grande festa che trasformerà la località nella più grande balera a cielo aperto. La Notte del Liscio è organizzato dalla Società “Materiali Musicali” di Giordano Sangiorgi, con il sostegno di APT Servizi Emilia-Romagna, di Visit Romagna e del Comune di Gatteo.
La visita a Fermo con una vista tra montagna e colline e una incredibile una biblioteca
di Ines Macchiarola
Due giorni ed una notte con tappa a Porto San Giorgio, sono pochi per descrivere il panorama di suggestioni storico-letterarie ispirate dalla Marca Fermana. Un corso di formazione, una cena sobria, alcuni scatti ancora impressi nella memoria senza il bisogno di estrarli dall’archivio, e via.
A distanza di un anno, ritorno con la memoria davanti alla finestra del B&B “Le Terrazze”, dove ho avuto la ventura di soggiornare. .
Così, fisso in agenda l’esplorazione della Biblioteca civica di Fermo.
Telefono. Drin. Risponde Elisabetta, titolare della struttura
Con Elisabetta uno scambio di battute e il suo punto di vista per far divettare sempre più attrattiva tutta la zona
Le Terrazze al suo interno diventa una finestra che si tuffa sul fiabesco paesaggio della Marca Fermana. Che sfide deve affrontare un approdo con vista, ma resiliente alle logiche ‘business as usual’?
“Il turismo di Fermo da qualche anno è rappresentato da molti olandesi e persone che vengono dal nord Italia come milanesi, bergamaschi, ma anche umbri e toscani. Sono attratti dalla quiete della città di Fermo e dai borghi medievali adiacenti, ma anche dalle vicine Ascoli e Macerata. Purtroppo usano Fermo solo per uno o massimo due giorni per spezzare il viaggio da nord a sud e poi al ritorno da sud a nord Italia. Io chiamo questo periodo ironicamente della transumanza, come facevano i pastori quando spostavano le pecore da nord a sud e viceversa”.
“In questo contesto, un’oasi di ospitalità come Le Terrazze, situata nel cuore del prestigioso polo museale delle scienze ornitologiche e sull’Artico tra Corso Cavour e la Prefettura, deve affrontare sfide profonde e stratificate. Deve innanzitutto resistere alla tentazione di adattarsi passivamente a un turismo di passaggio, funzionale e breve, che consuma luoghi senza radicarvisi. La sfida vera è trasformare la transitorietà in appartenenza, l’attraversamento in immersione”.
“Essere punto di riferimento storico, culturale e produttivo in una città resiliente come Fermo significa non cedere alle spinte opportunistico-predatorie che privilegiano l’uso immediato del patrimonio a scapito della sua conservazione e valorizzazione a lungo termine. Le Terrazze, con la sua posizione simbolica e fisica, diventa una finestra non solo sul paesaggio fiabesco della Marca Fermana, ma anche su un modello alternativo di accoglienza: lenta, consapevole, radicata nel territorio”.
“La sfida è quindi duplice: da un lato, educare il turista a non essere un semplice passante, ma un ospite curioso e rispettoso; dall’altro, mantenere viva l’identità locale, promuovendo un’economia dell’ospitalità che non si svende alla logica del consumo rapido, ma investe sulla qualità, sulla narrazione autentica e sul legame tra cultura, natura e comunità. Solo così Fermo potrà smettere di essere una tappa e diventare una meta”.
La Biblioteca civica è tappa obbligata del turismo scolastico sostenibile.Attraversando la sede storica universitaria della Politecnica delle Marche, affiorano dalla pietra le crepe e i segni come a scolpire nel tempo e nello spazio cambiamenti di dimensioni epocali. Attività attrattive culturali e scientifiche come Fermo Forum rendono La Marca una meta che attrae tutto l’anno.
“A Fermo e dintorni si organizzano ormai da qualche anno iniziative interessanti e ben congegnate: “Fermhamente”, che coinvolge tutte le scuole, “Tipicità” con le eccellenze enogastronomiche locali, concerti di band e artisti anche di fama internazionale, attività teatrali e laboratori diffusi. Eppure, queste iniziative richiamano soprattutto un pubblico locale o turisti di passaggio – ancora una volta, ospiti per un giorno o due, in transito come nella metafora della ‘transumanza’”.
L’industria calzaturiera, un tempo fiorente e capace di generare marchi di prestigio, vive oggi una profonda crisi strutturale. Non basta più puntare solo sull’artigianato o sulle fiere di settore: serve una rigenerazione culturale ed economica che sappia coniugare tradizione e innovazione”.
Allora, alcune idee per fare di più, potrebbero essere:
1. Potenziare il ruolo dell’università come motore di rigenerazione
Aprire nuove facoltà – non solo scientifiche, ma anche in ambito umanistico, ambientale, digitale e di gestione del patrimonio culturale – potrebbe trasformare Fermo in una città universitaria attrattiva. Portare più professori, ricercatori, dottorandi e studenti da fuori significa creare una comunità stabile, dinamica, con consumi culturali e residenziali duraturi. L’università deve essere un luogo vivo di produzione di pensiero e di innovazione sociale.
2. Ospitare mostre e progetti culturali di respiro internazionale
L’esempio della mostra dedicata a Steve McCurry al Palazzo dei Priori è illuminante: ha attirato migliaia di visitatori da tutta la regione e non solo. Bisogna ripetere e ampliare questa strategia. Mostre di fotografia, arte contemporanea, archeologia, scienza o clima, magari in collaborazione con istituzioni come il MAXXI, il Museo Egizio o il British Museum, possono posizionare Fermo come destinazione culturale di qualità, capace di richiamare pubblico stanziale, non occasionale.
3. Creare un circuito culturale permanente e stagionale
Invece di eventi isolati, servirebbe un calendario annuale strutturato: una “stagione culturale” che unisca Fermo, i suoi borghi, il litorale e l’entroterra. Immaginiamo un ‘Fermo Festival’ in più capitoli: primavera (natura e scienza), estate (musica e teatro nei cortili), autunno (enogastronomia e storia), inverno (filosofia, lettura, cinema). Con un branding forte e una comunicazione mirata anche al nord Europa.
4. Collegare cultura, territorio e sostenibilità
Il Polo delle Scienze Ornitologiche e sull’Artico, con la sua vocazione scientifica e ambientale, può diventare un Hub europeo per lo studio del cambiamento climatico, della biodiversità e della sostenibilità. Laboratori aperti, residenze per scienziati, programmi scolastici internazionali: tutto ciò attirerebbe non solo turisti, ma studiosi, famiglie interessate all’educazione ambientale, viaggiatori consapevoli”.
5. Trasformare il turismo occasionale in turismo esperienziale
Invece di accogliere chi passa, bisogna offrire esperienze che trattengono: corsi di carta fabriana, percorsi filosofici ispirati a Spezioli, trekking culturale tra i borghi, soggiorni-ricerca per studenti universitari, residenze creative per artisti. Servono pacchetti turistici tematici, con pernottamenti, guide locali, collaborazioni con agriturismi e botteghe artigiane”.
Se i castelli sono meta di bibliofili, filantropi, e ricercatori enogastronomici, allora la “Fermo Learning City dell’UNESCO” sfida una condivisione del sapere senza frontiere.
Ma la domanda di ospitalità e’ cambiata, mentre l’Università Politecnica delle Marche e’ pronta per ciberspazio ed intelligenza artificiale.
Come rendere sostenibile l’offerta di ospitalita’?
“Fermo ha tutti i tasselli per diventare non solo una tappa, ma un centro di gravità culturale, educativo e sostenibile. Basta smettere di subire il passaggio e cominciare a offrire una ragione per restare. La Marca Fermana non deve essere solo uno sfondo fiabesco visto da una terrazza: deve diventare un luogo in cui si vive, si studia, si crea, si pensa. E Le Terrazze, con la sua vista sul paesaggio e sul tempo che scorre, può essere il punto di osservazione perfetto per immaginare – e costruire – questo futuro”.
“La candidatura di Fermo a ‘Learning City’ UNESCO ha rafforzato il suo ruolo come centro di apprendimento internazionale, attirando studenti Erasmus, gruppi accademici, filosofi, storici dell’arte ed esperti di sostenibilità. Questo turismo culturale è più stanziale, meno impattante e profondamente legato a progetti di rigenerazione urbana e culturale”.
“Fermo ospita inoltre la sede nazionale di AFS Intercultura, associazione mondiale che promuove scambi scolastici tra studenti italiani e stranieri. Ogni anno, ragazzi da Paesi come Stati Uniti, Germania, Giappone e Svezia vivono a Fermo con famiglie del posto, trasformando la città in un vero laboratorio di cittadinanza globale.
A completare questo ecosistema di scambio, l’associazione locale ‘Language Swap Fermo’ organizza incontri informali per praticare l’italiano e l’inglese tra residenti, turisti e studenti internazionali. Un modo semplice e gratuito di abbattere barriere linguistiche e costruire relazioni autentiche”.
“Maggiore attenzione alla sostenibilità e al basso impatto. Il turista straniero post-pandemia cerca autenticità: predilige Bed and Breakfast, strutture familiari e mobilità sostenibile. A Fermo, questa sensibilità si fonde con l’anima del territorio — piccolo, radicato, accogliente. La sfida ora è trasformare la città non in una meta di massa, ma in un luogo di apprendimento, relazione e bellezza condivisa, dove cultura, natura e umanità si incontrano”.
Cultura è cittadinanza: Ledo Prato presenta il suo libro il 10 settembre alla Pinacoteca Civica di Ancona
Mercoledì 10 settembre alle ore 18.30 la Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona ospita un nuovo appuntamento del ciclo di conferenze Ancona Cultura Aperta, percorso che accompagna la candidatura della città a Capitale Europea della Cultura 2028. Protagonista dell’incontro sarà Ledo Prato, Segretario Generale dell’Associazione Mecenate 90 ed esperto in politiche per i beni culturali, dialogando con Diego Voltolini, Direttore del Museo Nazionale Archeologico delle Marche.
Nel corso della conferenza Prato presenterà il volume “Cultura è cittadinanza”, edito da Donzelli Editore nel 2024. Il saggio, nato dal dialogo con lo scrittore Paolo Di Paolo, riafferma il ruolo cruciale della cultura come leva di cambiamento in un presente attraversato da disuguaglianze, crisi ambientali e sociali, conflitti e disorientamento. Prato attinge alla sua pluridecennale esperienza nell’ambito delle politiche culturali e condivide una profonda riflessione sul rapporto tra politica e cultura, sulla lotta alla povertà educativa e su come conciliare cultura e impresa anche nei contesti periferici. In questo contesto la cultura può e deve essere un motore per generare una vera ed effettiva cittadinanza, una cittadinanza attiva.
Ledo Prato è esperto di politiche per i beni e le attività culturali e Segretario Generale dell’Associazione Mecenate 90. Svolge attività nell’ambito della programmazione territoriale, della valorizzazione dei sistemi culturali e della gestione dei musei. Tra i progetti promossi figurano la riapertura del Palexpò a Roma e del Palazzo Ducale a Genova. È anche Segretario Generale dell’Associazione delle Città d’arte e di cultura (Cidac), con la quale promuove reti e progetti culturali. Insegna Governo e gestione delle istituzioni dell’arte e dei beni culturali al Master MaRAC dell’Università Iulm di Roma e collabora con quotidiani e riviste culturali.
Grand Tour delle Marche. Il Grappolo d’Oro torna a far brillare Potenza Picena il 12 e 13 settembre
Dal 12 al 21 settembre, Potenza Picena (MC), balcone naturale affacciato sul mare Adriatico, celebra una nuova edizione del Grappolo d’Oro, storica manifestazione che da oltre sessant’anni rende omaggio alla cultura contadina e ai riti della vendemmia.
Come da tradizione, l’evento si aprirà con il vernissage di venerdì 12 settembre alle 18:30 presso l’Auditorium Scarfiotti: condurranno David Romano e Sara Santacchi che guideranno il pubblico in un viaggio alla scoperta delle tante attrattive turistiche del luogo. Un vero e proprio “borgo delle meraviglie” capace di sorprendere con le sue molteplici sfaccettature: dai vigneti alla musica, dalla pop art alle arti antiche. Potenza Picena è una destinazione che, tra mare e campagna, è in grado di accogliere il visitatore in tutte le stagioni.
Per otto giorni, il centro storico si trasforma in un grande teatro a cielo aperto: locande, spettacoli, musica, artisti di strada, mostre fotografiche, mercatini, buon cibo e ottimo vino danno vita a un’esperienza che intreccia festa e convivialità, offrendo a turisti e residenti l’occasione perfetta per scoprire Potenza Picena. Spazio anche per la discussione sulla programmazione di territorio, con l’avvio del progetto Enoteca Ribona Colli maceratesi DOC.
Quest’anno ritornano anche le tanto attese “cene rionali”, con le rappresentanze rionali radunate in piazza tutte insieme in una grande spettacolare cena. L’intenso programma prevede anche la tradizionale gara della pigiatura, con il gran finale rappresentato dalla scenografica “Corsa delle Botti” nel corso della quale le rispettive compagini si contenderanno il Palio dei Rioni.
Il Grappolo d’Oro è organizzato dalla Pro Loco di Potenza Picena con il sostegno dell’Amministrazione Comunale. La manifestazione è sede di tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi ideato da Tipicità e ANCI Marche che da maggio a dicembre valorizza le comunità marchigiane attraverso gli eventi più identitari.
“La rivoluzione delle donne” con Paola Turci e Gino Castaldo giovedì 11 settembre al Teatro Gentile di Fabriano
Giovedì 11 settembre al Teatro Gentile di Fabriano arriva in scena La Rivoluzione delle Donne, uno spettacolo con Paola Turci e Gino Castaldo di parole, immagini e musica per celebrare le voci femminili della canzone italiana che hanno segnato la storia della musica, personalità d’eccezione, modelli di libertà e bellezza: da Mina a Ornella Vanoni, da Milva a Patty Pravo, da Caterina Caselli fino a Mia Martini, Loredana Bertè, Alice e tante altre.
Lo spettacolo è proposto nell’ambito di Fabriano Carta è Cultura, manifestazione promossa dal Comune di Fabriano e giunta alla sua terza edizione, un evento che mette al centro la carta non soltanto come elemento identitario della città, ma come materia viva, generativa, capace di connettere mondi diversi e costruire ponti tra passato e futuro. Se Fabriano, Città Creativa UNESCO dal 2013 e già Coordinatrice nazionale del network delle Città Creative italiane, ha fatto della carta il simbolo di un saper fare che attraversa i secoli, Carta è Cultura si conferma come lo spazio in cui quel sapere si apre al dialogo con le sfide del presente.
Lo spettacolo La Rivoluzione delle Donne è promosso in collaborazione con AMAT, narrazioni, filmati memorabili e interpretazioni live, celebrano il lascito di queste straordinarie artiste e la loro influenza sulla cultura musicale italiana.
Gino Castaldo, giornalista, critico musicale e voce storica di Rai Radio2, porta sul palco la sua capacità di analisi e racconto per restituire il contesto storico, sociale e artistico di queste protagoniste, mentre Paola Turci, cantautrice tra le più raffinate e impegnate del panorama italiano, interpreta dal vivo i brani che hanno fatto la storia della musica, con la sensibilità e la passione che da sempre la contraddistinguono. La Rivoluzione delle Donne è un viaggio emozionante tra narrazione, immagini d’archivio e performance dal vivo. Un omaggio sentito e potente a tutte quelle artiste che, con scelte musicali coraggiose e anticonformiste, hanno rivoluzionato i costumi, contribuendo all’emancipazione della donna nella società italiana.
“Questo nuovo spettacolo – racconta Gino Castaldo – prende spunto dallo scorso appuntamento con Il Tempo dei Giganti in cui ci siamo accorti della mancanza di donne in quel panorama che prendevamo in considerazione, da qui il desiderio inespresso di omaggiare anche le voci femminili. In Italia e non solo le donne da sempre hanno usato la propria voce per essere presenti nella società, imporsi e imporre una nuova immagine di sé in un mondo spesso prettamente maschile, compreso quello musicale”.
“Durante il tour Il Tempo dei Giganti tra Gino e me – prosegue Paola Turci – si faceva sempre più forte il desiderio di raccontare le donne che, in musica, hanno rivoluzionato i costumi, la società Italiana dagli anni 60 in poi. Queste grandi artiste mi hanno cresciuta e formata. È un privilegio per me suonare e cantare le loro canzoni, ascoltare il racconto delle loro avventure e ringraziarle per la bellezza e il coraggio che ci hanno tramandato”.
La Rivoluzione delle Donne è un evento prodotto e realizzato da Elastica in collaborazione con L’Eredità delle Donne, la manifestazione punto di riferimento in Italia sui temi dell’empowerment femminile. Rai Radio2 è la radio ufficiale del tour.
Informazioni: AMAT 071 2072439, Teatro Gentile 0732 3644. Biglietti on line su vivaticket.com. Inizio spettacolo ore 21.
Anteprima di Frankenstein_diptych (love story + history of hate) di Motus il 27 settembre al Teatro Gentile di Fabriano
Teatro Gentile di Fabrianocasa degli artisti, conferma la sua vocazione di luogo privilegiato per la creazione artistica ospitando– su iniziativa del Comune di Fabriano con l’AMAT – la compagnia Motus, uno dei gruppi più amati e seguiti a livello internazionale, in residenza di creazione. Una anticipazione per il pubblico della stagione teatrale del Gentile – che verrà presentata a breve – è sabato 27 settembre (ore 21) l’anteprima che conclude la residenza di Frankenstein_diptych (love story + history of hate)della compagnia riminese, un progetto ideato e diretto da Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande.
Motus presenta per la prima volta insieme i due capitoli del proprio progetto dedicato alla figura di Frankenstein: Frankenstein_diptych (love story + history of hate). Se nel primo capitolo la solitudine della scrittrice Mary Shelley e delle sue creature diventa spunto per esplorare il confine tra umano e non-umano, in History of hate tratta di quell’inceppo del meccanismo amoroso che provoca un ribaltamento dalle conseguenze irreversibili. È qui che l’amore, inaspettatamente, si trasforma in odio, la benevolenza in violenza, e le creature, inascoltate e isolate, si fanno mostri. Come nel romanzo di Shelley, dove la creatura è un “infelice”, qui il mostro nasce dalla solitudine, dalla sofferenza, e dal rifiuto, in un continuo, doloroso tentativo di trovare un posto nel mondo. Motus nasce a Rimini nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, producendo sin dalla fondazione spettacoli di grande impatto, capaci di prevedere e raccontare le più aspre contraddizioni del presente. Il lavoro della compagnia, fatto di teatro, performance e installazioni, viene presentato in tutto il mondo. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi UBU e prestigiosi premi speciali.
Frankenstein (a love story)con Silvia Calderoni, Alexia Sarantopoulou, ed Enrico Casagrande, drammaturgia Ilenia Caleo, produzione Motus con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, TPE – Festival delle Colline Torinesi, Kunstencentrum VIERNULVIER (BE) e Kampnagel (DE), residenze artistiche ospitate da AMAT & Comune di Fabriano, Santarcangelo Festival, Teatro Galli-Rimini, Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale”, Rimi-Imir (NO) e Berner Fachhochschule (CH), con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna.
Frankenstein (history of hate)con Tomiwa Samson Segun Aina, Yuan Hu, Enrico Casagrande, in video Silvia Calderoni e Alexia Sarantopoulou, drammaturgia Daniela Nicolò, ricerca e collaborazione drammaturgica Ilenia Caleo, riprese e montaggio video per la scena Vladimir Bertozzi, musiche Demetrio Cecchitelli, assistenti alla regia Astrid Risberg e Juliann Louise Larsen, produzione Motus con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova, Snaporazverein (CH) e Romaeuropa Festival, residenze artistiche ospitate da AMAT & Comune di Fabriano, Sardegna Teatro e IRA institute.
Frankenstein_diptych (love story + history of hate) debutterà in prima assoluta dal 22 al 26 ottobre a Romaeuropa Festival e proseguirà la sua tournée al Festival delle Colline Torinesi (Torino 1-2/11/2025), al Teatro Nazionale di Genova (4-9/11/2025), al Festival TeatrOltre (Pesaro, Teatro Sperimentale 6/2/2026), a Viernulvier (Gent, Belgio 26/2/2026), all’Arena del Sole (Bologna marzo 2026).
Informazioni e prevendite biglietti (posto unico numerato 10 euro) presso rivendite circuito vivaticket e on line su vivaticket.com, Teatro Gentile 0732.3644.
Curiosità dalle finali di Miss Italia. Storie particolari dell’edizione 2025. E i profili delle 40 miss in gara
Ecco alcune curiosità dalle finali di Miss Italia. Storie particolari dell’edizione 2025.
Guardate i casi della vita: la geometra Martina Fiore, operatore tecnico specializzato nella manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria, è alle prese ogni giorno con problemi complessi, pronta a rispondere ad ogni chiamata. Questa volta è lei ad attendere una chiamata: si trova, infatti, a Numana come seconda riserva. Martina, 24 anni, di Muro Leccese, è felice: ”In ferrovia mi piace essere la prova concreta che una donna può affrontare certe attività con competenza e professionalità”.
Tutt’altra storia è quella di Angelica Parma che ha 1 milione e 300 mila follower su Instagram e TikTok. Titolo di Miss Eleganza Emilia Romagna, 19 anni, di Riccione, diploma di perito in Economia aziendale, Angelica è la prima riserva tra le finaliste di Miss Italia 2025. La sua passione, quasi un lavoro, è costituita dai social: nonostante la giovane età, è un’influencer molto popolare. La patron, Patrizia Mirigliani, l’ha eletta Miss Influencer 2025, la prima nella storia del Concorso. “Costanza, cuore, passione e soprattutto originalità” sono, secondo Angelica, le caratteristiche, le qualità, per avere tanti follower. “Devi essere attivo tutti i giorni, con pubblicazioni e idee. La mia collaborazione con i social riguarda brand di abbigliamento, gioielli e tutto ciò che attiri attenzione, interesse e curiosità. Mai fermarsi se non vuoi ridurre i tuoi follower con il rischio di azzerarli”. Si tratta di un mestiere nuovo che attrae tante ragazze e Miss Italia coglie questa occasione per indicare il modo per seguire questo percorso
“Sono incinta di quattro mesi, lavoro regolarmente e non rinuncio a Miss Italia”. Nata a Roma, Alice Petagna, 29 anni, si è presentata al concorso in Abruzzo (vive a Ovindoli) e ha vinto il titolo di Miss Abruzzo. L’equitazione è il suo sport e il suo lavoro. In casa sua si parla di Miss Italia dal 1950, da quando la nonna paterna, Liliana Spagno, si classificò terza a Salsomaggiore, ove Sofia Loren vinse il titolo di Miss Eleganza. La nonna di Alice ebbe un posto in classifica migliore della quindicenne Sofia Scicolone.
“Sono un arbitro di calcio della prima categoria, sia maschile che femminile”, spiega Chiara Cenci, Miss Trentino Alto Adige, 18 anni appena compiuti, studentessa di Ingegneria informatica. “Ci manca il Var – spiega – che sarebbe alquanto inutile nelle nostre categorie. Ma il pubblico mi rispetta e vorrei anzi che tante altre ragazze seguissero la mia strada”.
Desiree Collini, 18 anni, di Termoli, Miss Molise, ha un’idea fissa: aprire una scuola per ragazze con handicap. “La danza è vita, musica, felicità e nessuno che lo desideri deve essere escluso”, afferma.
“Viaggio spesso, si può dire che vivo praticamente in aereo”. Parla Sara Fidani, Miss Eleganza Roma, diplomata al liceo linguistico e all’accademia musicale. Cantante e modella, ama le arti marziali e pratica karatè da 14 anni. Sara è la più alta tra le concorrenti, 1,80 metri.
Airly Esther Santos, nata a Santo Domingo ma residente a Gallarate (VA), assomiglia nei tratti somatici a Denny Mendez, la Miss che quasi 30 anni fa divise l’Italia. Frequenta il terzo anno di scultura all’Accademia di Brera, fa la modella e vende anche giornali in edicola.
C’è poi la ballerina di Novara, Beatrice Sartori, 25 anni il prossimo 22 settembre, in finale con la fascia di Miss Framesi Piemonte e Valle D’Aosta. “Ballo da quando ne ho memoria”, dice orgogliosa, raccontando di aver mosso i primi passi di danza fin dall’età di cinque anni. Abita nelle colline tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta ma ha studiato alla Scuola del Musical di Milano. “Vivo di arte e ho ballato in tanti teatri, ma il mio sogno è quello di esibirmi come performer all’Ariston di Sanremo”.
Gloria Confalonieri, 24 anni, di Carugo (CO), Miss Sport Givova Lombardia, è una barlady. La sua aspirazione è quella di poter viaggiare, ma intanto è felice del percorso che ha compiuto a Miss Italia. Alla commissione tecnica delle prefinali ha preparato il cocktail “Mia Cara Miss”, un drink di sua invenzione a base di sciroppo di sambuca, succo d’arancia, gin e tonica al pompelmo.
Miriam Del Contrasto, 21 anni di Besana in Brianza, Miss Lombardia, studia fisioterapia. Per 12 anni, ha praticato pattinaggio su ghiaccio sincronizzato a livelli agonistici, diventando campionessa italiana e partecipando a mondiali con la maglia azzurra.
Un concorso che unisce generazioni e diversità. In passerella ci sono infatti otto diciottenni, tra cui la più giovane, Alessia Pelliccioni, nata il 22 agosto 2007. Due le concorrenti più grandi: Alice Petagna e Monica Russo, entrambe ventinovenni, nate rispettivamente il 27 maggio e il 5 luglio 1996.
Le altezze presentano un ventaglio altrettanto ampio: si va dai 165 centimetri di Miriam Del Contrasto, Miss Lombardia, ai 180 centimetri di Sara Fidani, Miss Eleganza Roma.
Anche sul fronte dei colori, la varietà è protagonista. Fra i capelli dominano le 29 castane in gara, seguite da 9 bionde, 2 more e una solarossa. Lo sguardo rivela altre sfumature: 22 occhi castani, 9 azzurri, 6 verdi e persino un raro paio di occhigrigi (Beatrice Sartori), a rendere ancora più speciale la parata di bellezza.
Dietro le passerelle e i sorrisi c’è un mondo fatto di studio e ambizioni diverse. Tra le finaliste di Miss Italia, la maggior parte ha già completato il percorso di studi superiori: 21 ragazze hanno già il diploma o lo stanno conseguendo, tra licei linguistici, scientifici, delle scienze umane e istituti tecnici.
Il passo successivo porta all’università: 12 concorrenti frequentano un corso di laurea triennale, spaziando dalle lingue moderne alla giurisprudenza, dalle scienze politiche alle professioni sanitarie. Ben 5 ragazze sono già iscritte a corsi di laurea magistrale o a ciclo unico. Gli indirizzi prescelti sono economia, scienze della nutrizione e scienze della formazione primaria. In sintesi, 19 finaliste hanno scelto percorsi tecnico-scientifici, economia, ingegneria, medicina, odontoiatria, dietistica, agraria e scienze motorie. Altre 16 sono invece orientate verso l’area umanistica e sociale, tra lingue, comunicazione, lettere, scienze politiche, servizi sociali e discipline artistiche.
Il quadro che emerge è quello di giovani donne preparate e determinate, che non si limitano all’aspetto estetico ma portano in passerella la ricchezza del loro percorso di studio: un mix di bellezza e preparazione culturale, che rende il concorso lo specchio delle nuove generazioni.
BREVI PROFILI 40 FINALISTE MISS ITALIA 2025
Miss Piemonte | Beatrice Bo, 21 anni, di Brandizzo (TO). Alta 1,78. Diplomata al liceo linguistico, pratica a livello agonistico il tennis, sport di cui è anche allenatrice. Curiosa e dinamica, Beatrice è immersa nella cultura spagnola grazie all’infanzia vissuta in un ambiente ispanico
Miss Valle d’Aosta | Alicya Ferrero, 19 anni, di Borgaro Torinese (TO). Alta 1,70. Diplomata in ambito informatico-aziendale, lavora come barista. Problemi familiari l’hanno costretta a crescere in fretta, ma con un carattere forte
Miss Lombardia | Miriam Del Contrasto, 21 anni, di Besana in Brianza (MB). È alta 1,65. Al primo anno universitario di Fisioterapia, è stata per diversi anni campionessa italiana di pattinaggio sul ghiaccio sincronizzato e ha partecipato ai mondiali rappresentando l’Italia. Determinata e simpatica, si caratterizza per la sua “voglia di fare”
Miss Liguria | Sara Dellepiane, 21 anni, di Arenzano (GE). Alta 1,75. Studia Economia Aziendale e lavora come cassiera in un supermercato. Ha vissuto sei mesi all’estero con l’Erasmus ed è una ragazza molto sportiva
Miss Veneto | Alice Zambon, 18 anni, di Rovigo (RO). Alta 1,74. Frequenta il quarto anno del liceo delle Scienze Umane e ha due fratelli più grandi. Si definisce una ragazza intraprendente, amante dell’eleganza e della moda.
Miss Trentino Alto Adige | Chiara Cenci, 18 anni, di Rovereto (TN). Alta 1,75. Studia Ingegneria Informatica. È arbitro di calcio di prima categoria e di Serie D nel calcio a 5. Partecipa per mettersi alla prova, dicendo: “O dentro o fuori”
Miss Friuli Venezia Giulia | Michela Bertossi, 21 anni, di Cervignano del Friuli (UD). Alta 1,74. Laureata in Scienze politiche e dell’amministrazione, lavora come cassiera e referente in un locale. Si ritiene una “brava figlia e brava amica”, fiera della persona che è
Miss Emilia Romagna | Greta Passini, 19 anni, di San Cesario sul Panaro (MO). Alta 1,78. Frequenta il corso di laurea triennale in Scienze Giuridiche, dell’Impresa e della Pubblica Amministrazione. “L’impegno, anche duro, non mi spaventa e il modo di affrontarlo, dice, caratterizza la mia persona”. Gli animali sono una parte essenziale della sua vita
Miss Toscana | Gaia Pardini, 23 anni, di Pescia (PT). Alta 1,73. Impiegata amministrativa, è prossima alla laurea in Scienze dei Servizi Sociali all’Università di Firenze. Ha un forte interesse per la psicologia e la sociologia ed è affascinata dallo studio del comportamento umano
Miss Marche | Asia Campanelli, 19 anni, di Monte Roberto (AN). Alta 1,68. Diplomata al liceo linguistico, è allenatrice di ginnastica ritmica e intende proseguire gli studi
Miss Abruzzo | Alice Petagna, 29 anni, nata a Roma (RM) e residente a Ovindoli (AQ). È convivente e incinta di quattro mesi. Diplomata al liceo linguistico, è un’atleta professionista di equitazione (salto a ostacoli). Sua nonna, Liliana Spagno, si classificò terza a Salsomaggiore nel 1950, in un’edizione storica in cui una giovanissima Sofia Scicolone (la futura Sofia Loren) vinse il titolo di Miss Eleganza
Miss Umbria | Fanny Tardioli, 24 anni, di Campello sul Clitunno (PG). Alta 1,70. Studentessa all’ultimo anno del Corso di Lettere Moderne, lavora come barista. Ama l’arte ed è appassionata di pittura e disegno
Miss Lazio | Valentina Beraldo, 21 anni, di Vitorchiano (VT). Studentessa in Scienze della Comunicazione, lavora come modella. Molto ambiziosa, intende raggiungere gli obiettivi che si pone, come quello di “uscire dal guscio” e conoscere il mondo
Miss Molise | Desirée Collini, 18 anni, di Termoli (CB). Alta 1,76. È studentessa. Si definisce generosa e altruista e la danza è la sua passione più grande
Miss Campania | Annarosa Cascone, 18 anni, di Sant’Antonio Abate (NA). Alta 1,73. Diplomata in Fashion Design, lavora come stilista e promuove aste di moda per beneficenza. Si ritiene una persona molto concreta e intende raggiungere i suoi obiettivi
Miss Puglia | Roberta Molinini, 25 anni, di Terlizzi (BA). Alta 1,77. Laureata in Lingua e Cultura per il Turismo. Modella da otto anni, ha collaborato con brand importanti. Svolge volontariato nel canile del suo paese
Miss Basilicata | Katia Buchicchio, 18 anni, di Anzi (PZ). Alta 1,75. Diplomata al liceo scientifico, è una studentessa di Odontoiatria e la sua passione è l’arte del ricamo e del cucito
Miss Calabria | Manuela Pugliese, 27 anni, di Cassano allo Ionio (CS). Alta 1,73. Laureata in Scienze dell’Amministrazione, ha in corso la laurea magistrale in Economia e Commercio. Pratica danza e spiega: “Non smetterò mai di sognare perché i sogni fanno parte e sostengono la mia vita”
Miss Sicilia | Giada Stabile, 19 anni, di Catania (CT). Alta 1,76. Studia Scienze e Lingue per la Comunicazione. “La vita – spiega – mi ha messo ben presto di fronte a sfide difficili che mi hanno aiutato a crescere e rafforzarmi”
Miss Sardegna | Sofia Pintore, 18 anni, di Nuoro (NU). Alta 1,78. Diplomata al liceo linguistico, è sportiva e giocatrice di pallavolo, con la passione per le lingue e le culture straniere. Oltre allo studio e allo sport, ha anche la passione per la moda
Miss Framesi Piemonte e Valle D’Aosta | Beatrice Sartori, 24 anni, di Invorio (NO). Alta 1,74. Ha il diploma superiore di Grafica e comunicazione, ma lavora come ballerina e performer. “Danzo da quando ho memoria”, dice. Nel 2021 si è diplomata alla Scuola del Musical di Milano e ha partecipato a vari spettacoli come ballerina, attrice, cantante. Ha calcato la scena di importanti teatro italiani ma sogna di esibirsi all’Ariston di Sanremo
Miss Eleganza Lombardia | Arlyn Esther Santos, 24 anni di Gallarate (VA). Nata a Santo Domingo, ha una certa somiglianza a Denny Mendez. Alta 1,73. Diplomata al liceo artistico, è al terzo anno del Corso di scultura all’Accademia di Brera. Lavora come fotomodella e hostess e ha fatto anche l’edicolante a Milano
Miss Framesi Lombardia | Arianna Garofalo, 20 anni, di Milano. Alta 1,75. Studia Relazioni internazionali e aspira a diventare una funzionaria diplomatica delle Nazioni Unite. Esperta di cucina e di dolci, vorrebbe aprire un “centro di recupero” per animali abbandonati. Ogni estate lavora in un ristorante, occupandosi in particolare di accoglienza
Miss Sport Givova Lombardia | Gloria Confalonieri, 24 anni, di Carugo (CO). Alta 1,78. Curiosa, intraprendente, aperta ad ogni esperienza professionale, è una barlady professionista. La sua aspirazione è quella di poter viaggiare, ma intanto è felice del percorso che ha compiuto a Miss Italia. Alla commissione tecnica delle prefinali ha preparato il cocktail “Mia Cara Miss”, di sua invenzione.
Miss Rocchetta Bellezza Trentino Alto Adige | Sofia Todeschi,18 anni, di Civezzano (TN). Alta 1,77. Studia estetica. Nuotatrice a livello professionale, lavora come bagnina. “Sono una ragazza che cerca sempre di mettersi nei panni degli altri”. Testarda, fa di tutto per raggiungere i suoi obiettivi
Miss Cinema Trentino Alto Adige | Kora Libardi, 23 anni, di Levico Terme (TN). Alta 1,73. Ha il diploma in relazioni internazionali per il marketing, è segretaria e front-office in una concessionaria di auto. Pratica il dragon boat, uno sport nautico cinese, a livelli professionali. Kora è cresciuta visitando ľAsia con i genitori, soprattutto ľIndia. Dopo anni di teatro, si diverte interpretando piccoli ruoli o come comparsa.
Miss Eleganza Friuli Venezia Giulia | Francesca Drì, 23 anni, di Udine. Alta 1,78. Ha la laurea triennale in Economia e gestione aziendale, lavora come barista. La timidezza e la paura di non riuscire nei suoi scopi frenano talvolta il suo cammino. Ogni volta, però, riprende il cammino con coraggio.
Miss Rocchetta Bellezza Veneto | Anastasia Orrù, 22 anni, di Ceggia (VE). Alta 1,78. Ha una laurea in Scienze motorie e si sta specializzando in Scienze della nutrizione. Maestra di Snowboard, lavora anche come modella. Si definisce sensibile e simpatica.
Miss Cinema Liguria | Greta Caula, 20 anni, di Savona. Alta 1,75. Frequenta la facoltà di Economia aziendale alľUniversità di Genova. Fin da bambina pratica danza in diversi stili e ha la passione per la moda e per il mondo dello spettacolo. Si ritiene una ragazza determinata, umile e ambiziosa
Miss Colli Emiliano Romagnoli | Francesca Zanasi, 20 anni, di Bentivoglio (BO). Alta 1,68. Diplomata in Produzioni e trasformazioni all’ Istituto agrario, è una brava violinista. Insegna propedeutica musicale ai bambini dai 3 ai 6 anni. Si definisce una persona creativa, curiosa e estroversa.
Miss Framesi Toscana | Chiara Festeggiante, 20 anni, di Poggibonsi (SI). Alta 1,74. Ha in corso la laurea in Dietistica all’Università di Siena, lavora saltuariamente nel ristorante di famiglia. Ritiene che l’alimentazione sia importante, specialmente per i bambini. E aggiunge: “Sono una ragazza coraggiosa, sensibile e determinata”.
Miss Rocchetta Bellezza Marche | Alessia Pelliccioni, 18 anni, di Ascoli Piceno. Alta 1,73. È iscritta al quinto anno di ragioneria, pratica pattinaggio artistico a livello agonistico e nei week-end fa la cameriera in un ristorante della sua città. Dice di essere una ragazza decisa, carismatica e competitiva, pronta a raggiungere i propri traguardi.
Miss Miluna Abruzzo | Sofia Capone, 23 anni, di Chieti. Alta 1,73. Lavora come insegnante di danza ed è una ballerina professionista. Ha conseguito la laurea triennale in economia e management e sta per iniziare l’ultimo anno per ottenere la laurea magistrale.La sua aspirazione è quella di diventare una brand manager preferibilmente nel mondo della moda
Miss Sport Givova Lazio | Carola Danesi, 20 anni, di Roma. Alta 1,79. Sta studiando per ottenere la laurea magistrale in Scienze della formazione primaria. Lavora come modella e le sue più grandi passioni sono il canto, il pianoforte e la pallavolo. Il suo obiettivo è quello diventare un’ insegnante e lasciare un segno nelle nuove generazioni
Miss Eleganza Roma | Sara Fidani, 27 anni, di Roma. Alta 1,80. Si è diplomata al liceo linguistico e all’ accademia musicale. “ Sono cantante e modella. Viaggio spesso e si può dire che vivo praticamente in aereo. Amo le arti marziali e pratico karatè da 14 anni, da 3 ho scoperto la kick-boxe”, dice
Miss Sorriso Campania | Maria Chiara Volpe, 19 anni, di Salerno. Alta 1,76. Diplomata in Amministrazione finanza e marketing. Pratica danza a livello agonistico e lavora come modella, hostess e babysitter. È una ragazza che persegue i suoi obiettivi senza mai fermarmi.
Miss Eleganza Campania | Ludovica Lombardi, 18 anni, di Ascea (SA). Alta 1,75. Frequenta le scuole superiori e lavora come receptionist in un villaggio. Rivela di essere “una persona molto timida con il desiderio costante di crescere”.
Miss Comuni Vesuviani | Monica Russo, 29 anni, di Cercola (NA). Alta 1,72. Si occupa del censimento dei grandi immobili del comune di Napoli. Sta inoltre frequentando il terzo anno della facoltà di ingegneria civile. Racconta di sé: ”Nella mia vita mi sono sempre messa in gioco e ho studiato tanto, svolgendo una lunga gavetta”. Ha ottenuto il diploma in arti performative alla Scuola del Musical di Milano, ha lavorato a un film e a vari musical, due dei quali al teatro nazionale di Milano.
Miss Parco dell’Etna | Viviana Mudò, 19 anni, di Scordia (CT). Alta 1,75. Raccontandosi dice: “Le sfilate per me non rappresentano solo la moda ma la libertà. Ogni passerella è una sfida con me stessa e un’ occasione per trasformare l’emozione in forza. Una sua curiosità? Memorizza ogni dettaglio delle persone che incontra.
Miss Sorriso Sicilia | Giusi Maugeri, 19 anni, di Catania. Alta 1,74. Diplomata al liceo scientifico, è iscritta alla facoltà di Medicina e Chirurgia. La sua grande passione è il karatè, che pratica a livello agonistico. Lavora inoltre come indossatrice presso uno showroom. Si definisce: “Una ragazza con la testa sulle spalle e i sogni ben nascosti nel cuore”: Dice di avere “una forza silenziosa” che la guida nei momenti più difficili. “So bastarmi ma apprezzo chi sa starmi accanto senza invadermi”
Paola Giorgi presenta le iniziative per MArCHESTORIE che coinvolgono sei comuni sotto il tema del nostos, il ritorno / i video degli interventi
di Stefano Fabrizi
La gelateria-pasticceria Brunelli a Marzocca è il luogo della conferenza stampa dove il direttore artistico di Bottega Teatro Marche Paola Giorgi ha presentato il programma realizzato nell’ambito di MArCHESTORIE e che toccherà sei comuni. Alla riunione erano presenti il sindaco di Genga Marco Filipponi, il sindaco di Monte Cavallo Pietro Cecoli, l’assessore di Numana Rossana Ippoliti e il consigliere con deleghe di Servigliano Elia Frullà.
La Giorgi prima di iniziare ha voluto sottolineare come questa conferenza è servita anche per far incontrare amministratori che non si erano mai visti prima. Il dialogo spontaneo tra i rappresentanti delle amministrazioni locali non era solo una formalità. Ha dimostrato l’efficacia del filo conduttore che quest’anno unisce progetti e territori, mettendo in luce la scelta di consolidare relazioni e creare una rete virtuosa tra piccoli centri delle Marche.
https://youtu.be/QaAaHzSYYP0
Il contesto: MArCHESTORIE, alla quinta edizione
MArCHESTORIE, nato nel 2020 su iniziativa della Regione Marche in collaborazione con Fondazione Marche Cultura, AMAT e Consorzio Marche Spettacolo, si propone di valorizzare le piccole comunità e destagionalizzare il turismo culturale. Negli anni il festival ha evoluto missione e format, arricchendosi ora di una nuova partecipazione significativa del settore turistico, elemento che conferma l’attenzione verso un approccio integrato tra spettacolo e promozione del territorio.
Le due grandi novità del 2025
Spostamento del calendario: da metà settembre a metà novembre, per confermare l’impegno nella destagionalizzazione.
Tematica unica: il tema portante “nostos” (il ritorno) declinato in chiave poetica, letteraria e politica.
Valorizzazione del turismo: partecipazione attiva degli operatori turistici regionali.
Incentivo alle direzioni artistiche aderenti al Consorzio Marche Spettacolo tramite un punteggio dedicato.
Il ruolo di Bottega Teatro Marche e del Consorzio
Bottega Teatro Marche per il quinto anno consecutivo, collabora con decine di amministrazioni comunali che riconoscono nella compagnia un partner affidabile e creativo. La scelta della Regione di premiare le direzioni artistiche facenti parte del Consorzio Marche Spettacolo rafforza il lavoro di sistema. Bottega Teatro Marche non è solo socia del Consorzio, ma ne rappresenta anche i membri all’interno dell’Assemblea, contribuendo a definire strategie e progetti per lo spettacolo dal vivo nella regione.
Professionisti marchigiani in scena
Un tratto distintivo di ogni progetto ideato da Paolo Giorgi e dalla sua squadra è l’utilizzo esclusivo di artisti professionisti marchigiani. Musicisti, danzatori, attori e autori locali trovano così palcoscenico e valorizzazione, in un contesto dove il professionismo rischia di restare in ombra. Questa scelta condivisa con le amministrazioni comunali sostiene il tessuto culturale regionale e offre nuove opportunità di sviluppo e visibilità ai talenti del territorio.
I comuni coinvolti e il tema del “nostos”
I settori artistici di Bottega Teatro Marche spaziano in tre province: Ancona, Macerata e Fermo. Ed è così che Paola Giorgi ha creato un primo, autentico momento di rete trovando un filo conduttore: il tema “nostos”, declinato secondo le tradizioni e peculiarità di ciascun comune, diventa un comun denominatore capace di stimolare creatività poetica, riflessione politica e partecipazione collettiva.
Un festival nel festival
MArCHESTORIE 2025 assume la forma di un “festival nel festival”: ogni comune propone un evento diverso ma connesso dal tema comune, dando vita a un percorso unitario che attraversa il cuore delle Marche e ne valorizza le storie nascoste. Con questa formula, Paolo Giorgi e Bottega Teatro Marche confermano la capacità di innovare e al tempo stesso radicare la proposta culturale nei centri più piccoli.
Conclusioni e prospettive
Ringraziando Paolo Brunelli per l’ospitalità e tutti i sindaci per la presenza, si apre ora un nuovo capitolo di MArCHESTORIE. L’invito è a seguire il calendario fino a metà novembre, a scoprire come il tema del “ritorno” prende vita nei borghi e a partecipare attivamente agli eventi, per contribuire alla crescita culturale e turistica delle nostre comunità.
https://youtu.be/2dCVgBJ5__8
Genga: “nostos, il viaggio che non torna” – Un debutto inedito (13–14 settembre)
Genga inaugura la quinta edizione di MArCHESTORIE con un’apertura fuori dal comune. Per il terzo anno consecutivo il borgo marchigiano rompe gli schemi: anziché chiudere il calendario, ne diventa il punto di partenza. La scelta consolida Genga come meta culturale e turistica, offrendo ai visitatori un’esperienza unica che supera il classico itinerario delle Grotte di Frasassi.
Il progetto “nostos”
Il titolo rimanda all’idea del ritorno impossibile, declinata attraverso le voci femminili del mito. Attraverso una lezione-spettacolo, il pubblico viene accompagnato in un viaggio tra antico e contemporaneo. L’obiettivo è rinnovare la narrazione dei luoghi, riscoprendo radici e memorie attraverso linguaggi performativi.
Il percorso tra grotte, castello e tempio
Grotte di Frasassi Apertura tra le stalattiti e le stalagmiti: l’impatto scenografico delle grotte è la cornice perfetta per immergersi nel mito.
Castello di Genga Nella suggestione delle mura medievali, la lezione-spettacolo dedicata a Orfeo ed Euridice e al messaggero Hermes, riletti secondo la poetica di Rainer Maria Rilke.
Santuario di Valadier Nel pomeriggio della domenica, il tempio ottocentesco ospita un focus sulle eroine di Ovidio, tra musica e parola.
Il sindaco Filipponi ha sottolineato il valore strategico dell’evento per la promozione turistica di Genga. Ha ringraziato Bottega Teatro Marche e Paola, curatrice degli spettacoli, per la qualità garantita fin dall’origine del progetto. Ha infine ribadito quanto MArCHESTORIE offra uno sguardo inedito sul territorio, catalizzando interesse e partecipazione.
Il team artistico
Paola Giorgi Curatrice e anima organizzativa delle proposte di Genga.
Cesare Catà Partner artistico con un binomio consolidato in anni di collaborazioni.
Musica dal vivo Cristian Riganelli; Davide Padella; Luca Mengoni.
il sindaco di Genga Marco Filipponi
Conclusioni e invito
Nostos a Genga è molto più di un evento: è un percorso esperienziale che intreccia mito, territorio e performance. L’appuntamento del 13 e 14 settembre offre un’occasione imperdibile per chi vuole scoprire angoli segreti delle Marche sotto una luce nuova. Partecipate per vivere il fascino delle Grotte di Frasassi, la storia del borgo e l’arte che trasforma lo spazio in racconto.
https://youtu.be/GCEKFAqqpWE
Monte Cavallo: nostos, la festa del ritorno tra cammini, parole, sapori e comunità – Il 20 settembre nel borgo più piccolo delle Marche
Dopo l’inaugurazione a Genga, il 20 settembre MArCHESTORIE approda a Monte Cavallo, il comune più piccolo delle Marche e profondamente segnato dal terremoto. Qui prende vita nostos, la festa del ritorno, un progetto che unisce cammini, parole, sapori e comunità in un unico percorso esperienziale.
Professionisti marchigiani in scena
Anche a Monte Cavallo Bottega Teatro Marche schiera solo artisti professionisti marchigiani, per valorizzare il talento locale in un contesto di riatto culturale e sociale. Con loro:
Paolo Giorgi in veste di narratore e guida del viaggio poetico
Cristian Riganelli e Fabio Battistelli alle musiche dal vivo
Paola Giorgi in coordinamento artistico
Il percorso tra Sentiero Europa e Valle della Madonna
Il ritrovo è alle 9:30: il cammino parte lungo il Sentiero Europa e confluisce nella ciclovia della Sibilla, un tracciato che collega natura e leggenda. Si raggiunge la Valle della Madonna percorrendo sentieri immersi nei boschi, a piedi o in bicicletta, per ascoltare il racconto dell’imprenditrice di ritorno da Parigi e riscoprire il comune attraverso i suoi occhi.
Il ritorno imprenditoriale e la forza delle donne
Per la prima volta un’imprenditrice ritorna a Montecavallo per rilevare la storica azienda di famiglia, rinata con un nuovo laboratorio e un finanziamento UE per una libreria femminile. La sua esperienza diventa metafora collettiva di un ritorno possibile, capace di rigenerare tradizioni e idee in un territorio che vuole rinascere.
Sapori di Monte Cavallo: il ciauscolo in festa
Il pranzo celebrerà il legame tra cucina e memoria:
Ravioloni ripieni di ciavuscolo accompagnati da moschetta
Degustazione del celebre salume di Monte Cavallo, considerato tra i migliori della regione
Prodotti locali a km zero
Un’occasione per sperimentare piatti leggeri ma sostanziosi, frutto della sapienza contadina riaffermata attraverso la festa.
Bacco e Venere: spettacolo tra musica e poesia
Alle 15:30 la piazza si trasforma in palcoscenico per Bacco e Venere, un viaggio tra letteratura, mitologia e gastronomia. Storie d’amore e divino si intrecciano in un allestimento contemporaneo, con reading, musica dal vivo e suggestioni liberamente ispirate al mito classico.
Il paniere delle parole e il brindisi finale
Durante lo spettacolo prende vita il gioco poetico Il paniere delle parole:
Il pubblico pesca dal cesto cartigli con piccole poesie
Chi vuole può leggerle e condividere la propria voce
Si chiude con il brindisi accompagnato dall’ouverture della Traviata
Il culmine di una giornata dedicata alla partecipazione attiva e alla gioia collettiva.
L’omaggio a Vivaldo Grasselli
Nel borgo rimane allestita la mostra a pannelli delle satire di Vivaldo Grasselli, il poeta-pastore che con ironia e precisione raccontava la vita politica e sociale. Un affresco storico e poetico da riscoprire mentre si vive il presente di Monte Cavallo.
il sindaco di Monte Cavallo Pietro Cecoli
Un invito al ritorno
Nostos a Montecavallo è il ritorno ai luoghi, alle storie e alle comunità che resistono e si rinnovano. Prendetevi un giorno per camminare, assaporare e ascoltare: il piccolo borgo vi accoglierà con la forza di un grande racconto da vivere insieme.
https://youtu.be/V-76Ry-RWWE
Numana: “Nostos, storie di mare, di ritorni e di attese” – Dal 10 al 12 ottobre
Per il secondo anno MArCHESTORIE approda sulle coste di Numana, borgo marinaro trasformato in rinomata meta turistica. Dal 10 al 12 ottobre, il comune ci accompagna in “Nostos, storie di mare, di ritorni e di attese”, un percorso che intreccia il tema del ritorno con l’elemento marino, risorsa preziosa e identitaria per la comunità numanese.
Il mare di Numana tra storia e comunità
L’assessore Rosanna Ippolito ricorda come il mare abbia plasmato il volto del borgo, passando da piccola realtà di pescatori a meta di richiamo internazionale. Conservare l’autenticità delle tradizioni locali significa ascoltare le voci dei pescatori e i versi dei poeti di Numana, una comunità di poco più di tremila residenti dove ognuno conosce tutti.
Conversazioni con i pescatori e mostra fotografica
Dialoghi con i protagonisti del mare: i pescatori racconteranno storie di vita e di ritorno, dall’alba in barca alla conservazione delle tecniche antiche.
Mostra a pannelli dedicata a “Barabba”, caratteristico pescatore numanese soprannominato come il personaggio evangelico per il suo aspetto da “barbone”: uno sguardo autentico sulle tradizioni in via di trasformazione.
Teatro e destagionalizzazione
Numana punta a destagionalizzare l’offerta culturale attraverso il suo cinema-teatro, cuore delle manifestazioni invernali. Tutti gli spettacoli, a eccezione delle degustazioni, si terranno all’interno della sala teatrale per prolungare l’attrattività del borgo oltre la stagione estiva.
Il programma degli spettacoli
Venerdì 10 ottobre
“Nell’abbraccio di Penelope” Lezione-spettacolo sulla regina di Itaca, testo di Cesare Catà, con Paolo Giorgi e il duo musicale Unconventional Affair.
Sabato 11 ottobre
Ore 17: inaugurazione della mostra fotografica
Lettura di poesie dei poeti numanesi
Conversazione tra gli eredi dei pescatori e il pubblico
“La dimenticanza, l’incanto, le onde” Lezione-spettacolo sul mito delle ondine di Cesare Catà, musiche di Cristian Riganelli e danza di Valentina Di Sant.
Aperitivo diffuso nel centro storico con assaggi delle specialità locali.
Domenica 12 ottobre
“Atelier Ulisse” Restituzione del laboratorio di lettura poetica svolto con l’Istituto Comprensivo di Camerano e Sirolo, condotto da Paolo Giorgi e Cesare Catà.
Esibizione della Corale Cristo Re di Numana.
l’assessore di Numana Rossana Ippoliti
Conclusioni e invito
“Nostos, storie di mare, di ritorni e di attese” a Numana è un invito a riscoprire l’anima di un borgo che si racconta attraverso le sue acque, il suo teatro e la sua gente. Prendete nota delle date 10, 11 e 12 ottobre e immergetevi in un’esperienza di partecipazione collettiva, capace di restituire il calore di una comunità che sa accogliere ogni ritorno.
https://youtu.be/KGXKTRkiLmk
Servigliano: Nostos Tracce di Circe, viaggio tra monti incantati, visioni teatrali e memorie future
Per il quinto anno consecutivo Servigliano è il Comune capofila di MArCHESTORIE nel Fermano. “Nostos Tracce di Circe” intreccia il tema del ritorno con l’incanto del magico femminile, coinvolgendo anche Monteleone di Fermo e Belmonte Piceno in un percorso teatrale, poetico e culturale tra monti e memorie.
Il nuovo Teatro Ideale e “La ragione dei teatri”
Il 10 ottobre Servigliano inaugura ufficialmente il suo Teatro Ideale, simbolo della rinascita culturale post-sisma. Alle 17.30 apre “La ragione dei teatri”: conversazione con Alessandro Gobardi (Teatro Brancaccio, Roma), Gianmario Longoni (Teatro Arcimboldi, Milano) e Gilberto Santini (AMAT), per discutere residenze, indotto economico e futuro dei teatri marchigiani.
Serata inaugurale: Amore e oblio
Alle 21.15, in prima assoluta al Teatro Ideale, “Amore e oblio, Odisseo fra Circe e magico femminile” di Cesare Catà. In scena Cesare Catà con la danza di Manuela Recchi, la voce e il canto di Ludovica Gaspari e Anna Greta Giannotti, colei che ha suonato per Vasco Rossi. Dopo lo spettacolo, aperitivo diffuso nel foyer per assaggiare le specialità del Fermano.
Monteleone di Fermo: Penelope in lettere
Il 18 ottobre, dalle 11 alle 15, il piccolo Museo della Civiltà Contadina ospita letture a intervalli regolari della “Lettera di Penelope a Ulisse” di Ovidio, per un pubblico ristretto. Alle 16.30, in piazza Mazzini, replica dello spettacolo “Amore e oblio” per chi non ha potuto assistere a Servigliano.
Belmonte Piceno: atelier e mitologia
Domenica 19 ottobre, alle 11, il Museo Archeologico di Belmonte Piceno ospita “Circe è una parola”, atelier poetico condotto da Andrea Tonetani sul tema della scrittura e del magico. Alle 17, nella chiesa romanica di Santa Maria in Muris, Isabella Carloni presenta “Circe, un’altra Odissea” con musiche registrate di Francesco Savoretti.
il consigliere con deleghe di Servigliano Elia Frullà
Invito alla scoperta
“Nostos Tracce di Circe” è un invito a riscoprire l’intreccio tra mito, comunità e paesaggio. Il Fermano si anima di poesia, teatro e sapori autentici: prendete nota delle date – 10, 18 e 19 ottobre – e lasciatevi incantare da queste memorie future.
Festa dello Sport animata e speciale a Porto San Giorgio con ospite Miss Italia 2024 Ofelia Passaponti
di Alex Marè
La Festa dello Sport è tornata a Porto San Giorgio con un’edizione ricca e partecipata, svoltasi dal 6 al 7 settembre. La città ha brillato grazie a una due giorni vibrante, segnata dall’esposizione di discipline di ogni tipo, dalla mostra dedicata al campione Gaetano Scirea all’allestimento della piazza con campi da basket, aree giochi e postazioni per diverse attività sportive.
Alle attività di domenica 7, la manifestazione ha accolto un ospite d’eccezione: Ofelia Passaponti, Miss Italia 2024, eletta proprio a Porto San Giorgio lo scorso anno. La giovane reginetta nazionale ha partecipato all’avvio dell’evento, offrendo al pubblico un momento di visibilità e fascino e sottolineando il legame tra sport, cultura e territorio.
La Festa ha mostrato la vitalità del tessuto sportivo sangiorgese, con numerose associazioni locali in campo per promuovere le discipline, animare la piazza e coinvolgere grandi e piccini nel segno dell’attività, del benessere e del divertimento.
Civitanova Marche celebra i giganti della strada: il raduno di camion d’epoca conquista la città
di Alex Marè
Un weekend carico di fascino e motori ha animato Civitanova Marche sabato 6 settembre: al centro dell’attenzione il raduno dedicato ai giganti della strada camion, corriere e autoarticolati storici organizzato dalla Lega Antichi Motori. I mezzi d’epoca hanno animato la città con colori vivaci e rombi di motore, raccontando la storia del trasporto su gomma attraverso mezzi restaurati e ancora perfettamente funzionanti.
La giornata è iniziata con il raduno dei partecipanti nella zona industriale, da dove una lunga sfilata ha attraversato le colline marchigiane fino al centro cittadino, richiamando lo sguardo incuriosito di residenti e passanti.
I mezzi pesanti, protagonisti della giornata, sono rimasti in esposizione in Piazza a Civitanova Marche offrendo ai visitatori la possibilità di ammirarli da vicino.
Un evento riuscito che ha valorizzato il patrimonio motoristico locale, combinando passione per i motori, cultura e identità. Un appuntamento da ricordare per chi ama la bellezza delle cose autentiche e le storie che raccontano il nostro passato su strada.
Demood ha acceso la notte di Porto San Giorgio
di Alex Marè
Sabato 6 settembre 2025 lo chalet Calafalò di Porto San Giorgio si è trasformato in un vero e proprio tempio della musica e del divertimento grazie a Demood, il format che ormai da tempo fa ballare la costa fermana.
Protagonista assoluto della serata è stato Riccardo Prosperi, che dalla consolle ha guidato il pubblico in un viaggio musicale capace di mescolare energia, ritmo e suggestione anche attraverso la creazione grafica trasmessa sul ledwall posto dietro al dj. Dalle 23.30 fino alla domenica mattina, le sue selezioni hanno acceso l’entusiasmo dei presenti, regalando una lunga notte d’estate da vivere e ricordare.
La cornice unica del lungomare sangiorgese, con il mare a pochi passi e l’atmosfera vibrante del Calafalò, ha reso ancora più speciale l’evento. Una festa di suoni e sorrisi che ha confermato ancora una volta il successo di Demood, diventato punto di riferimento per le notti estive del Fermano.
“Vai Italia”, l’inno di Mogol e Al Bano per la sfida Unesco della cucina italiana
AL BANO e MOGOL hanno inciso mercoledì 3 settembre con cinquanta bambini del coro di Caivano e dell’Antoniano, “VAI ITALIA”, canzone che accompagnerà l’Italia verso il riconoscimento della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Umanità UNESCO atteso per il prossimo dicembre a Nuova Delhi.
L’iniziativa è promossa dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Agricoltura ed è realizzata in collaborazione con l’Antoniano di Bologna.
Il brano, scritto da Mogol su musica di Oscar Prudente, sarà presentato da MARA VENIER, domenica 21 settembre, nel corso della prima puntata di “Domenica In”.
In quello stesso giorno si festeggerà in tutta Italia il PRANZO DELLA DOMENICA, con tavolate nelle principali piazze a sostegno internazionale della candidatura.
Antoniano, oggi diretto da Fr. Giampaolo Cavalli, nasce nel 1954 a Bologna dal desiderio di Padre Ernesto Caroli di mettersi al servizio dei più svantaggiati, valorizzando in parallelo il talento dei più giovani. Alla distribuzione di pasti caldi presso la mensa di Bologna e alle attività di sostegno per i più bisognosi, si affiancano lo Zecchino d’Oro (1959) e il Piccolo Coro dell’Antoniano (1963): due realtà nate dal desiderio di diffondere valori quali solidarietà, accoglienza, fraternità e cura per gli altri e per la terra.
Grazie alle attività dello Zecchino d’Oro e di tanti generosi donatori, negli anni è stato possibile sostenere i numerosi progetti sociali di Antoniano e ampliare la rete di mense francescane che, in Italia e nel mondo, offrono pasti e cure attraverso la campagna “Operazione Pane”. Attualmente si contano 20 mense nella Penisola, 1 in Siria, 3 in Ucraina e 1 in Romania. Musica e solidarietà trovano spazio anche nelle attività del Centro Terapeutico aperto a Bologna negli anni Ottanta, dove, attraverso un approccio multidisciplinare, si accompagnano e supportano bambini con diverse fragilità per favorirne lo sviluppo fisico e cognitivo.
Oltre al Pane per chi è affamato, l’Antoniano realizza diverse iniziative culturali, proponendosi comeconnettore e strumento di coesione sociale, per riprendere a immaginare il futuro e per farlo come atto di benessere, connessione, cura.
CNA Cinema Marche e Coordinamento delle rassegne rivolgono un appello alla Regione: “Non ci può essere cinema senza i festival”
Festival e rassegne di cinema e audiovisivo delle Marche lanciano un grido di allarme. Nonostante le Marche siano diventate terra di cinema, con tante produzioni che hanno scelto di girare nelle città e nei borghi delle Marche film, docufilm, serie tv (grazie alla Regione Marche che negli ultimi anni ha mostrato un’attenzione particolare per il cinema), è altrettanto vero che – a dispetto di questa nuova identità – la stessa Regione ha deciso improvvisamente di cancellare un sostegno economico fondamentale. Si tratta proprio dei fondi destinati a tutto il segmento dei festival, delle rassegne e dei premi cinematografici. Una scelta che ha spiazzato tutti e che non è stata motivata da alcuna spiegazione ma che finirà per penalizzare irrimediabilmente il lavoro e la programmazione di tanti festival.
E’ stato infatti completamente azzerato il fondo destinato al settore della promozione (festival, rassegne, premi) del cinema e dell’audiovisivo tranne quelli destinati ai festival di valenza nazionale: Mostra del nuovo cinema di Pesaro, Corto Dorico e Premio Libero Bizzarri.
CNA Cinema e Audiovisivo Marche, che nei giorni scorsi ha promosso un confronto con i maggiori festival della regione, parla di “colpo durissimo per tante iniziative di promozione cinematografica che, anche grazie ai contributi della Regione riuscivano, bene o male, a proseguire la loro attività. Nell’elenco ci sono tanti festival storici e tanti altri che sono nati: tutti con l’intento di promuovere giovani autori, film, docufilm, corti che spesso trovano difficoltà ad essere inseriti nella normale circuitazione dei mercati”.
“I festival nelle Marche rappresentano un segmento che va dalla produzione, con artisti, maestranze e professionisti del settore, fino agli esercenti e ai festival di cinema di rilievo nazionale e regionale, che promuovono il cinema sui territori creando consapevolezza, attrazione turistica e raccordo con le istituzioni culturali e il mondo della scuola. Una proficua azione di fertilizzazione, sottolineata da tutta la letteratura accademica e dai report di settore che riconoscono l’apporto sostanziale dei festival nella creazione del tessuto sociale e culturale delle società contemporanee”.
“Ci si chiede come possa esistere una filiera se l’anello della promozione sul territorio viene così annullato. Vogliamo credere che si sia trattato di una dimenticanza e non di una precisa scelta politica”.
CNA Cinema e Audiovisivo Marche e il Coordinamento dei festival chiede dunque che il lavoro e la preziosa attività di questi festival siano sostenuti dalla Regione Marche, riconosciuti nella loro dignità e non spazzati via senza un dialogo con le associazioni del terzo settore che da anni li organizzano con passione e dedizione”.
Citiamo, a titolo di promemoria, le principali trame di questo tessuto culturale che innerva la nostra regione rendendola vivace e tutt’altro che omologata.
Fabriano Film Festival, Civitanova Film Festival, Scollinare Film Festival (Tolentino) , Cineoff (Ancona), Incanto Film Festival (Pesaro), Festival del cinema Pirata (San Benedetto del Tronto) CineFortunae – Capolavori restaurati by the Sea (Fano) La Poesia che si vede–Festival internazionale di Videopoesia (Ancona), Sinfonie di Cinema ( Montefiore dell’Aso), CROC Una specie di cinema (Ussita) , Premio Internazionale Alma (Pesaro), Assai Essai-Cine Contagi (Fermo), Non è vero, Pianeta donna: ieri, oggi e domani, Conero + ADV ( Ancona), Videobox; Hangarfest Festival (Pesaro); Overtime Film Festival 2024, Festival del Cinema di Senigallia, San Benedetto International Film Fest, Cinesophia, Ma non farmi ridere! Cine-corti-comici nella regione dei 100 teatri, Corti al castello, Cinema sotto le stelle, Cinema sotto le torri, Grifo Festival- Orange the world. International short Film (Chiaravalle).
De Gregori affascinato dallo Sferisterio di Macerata affascina i suoi fans con due ore di concerto in onore di Rimmel / recensione e foto
di Gianluca Fenucci
«I compleanni si festeggiano tutti, quelli delle persone e anche quelli dei dischi». Francesco De Gregori, reduce da Venezia dove venerdì in anteprima alla 82^ Mostra Internazionale del Cinema è stato presentato il film “Francesco De Gregori. Nevergreen”, celebra allo Sferisterio il 50° anniversario dall’uscita di “Rimmel”, suo quarto album in studio pubblicato nel 1975, divenuto una pietra miliare della musica italiana. Lo fa alla sua maniera, con un concerto indimenticabile, dove tra le 24 canzoni che compongono la scaletta di 2 ore, trovano posto tutti gli 8 brani di Rimmel.
Ma De Gregori non finisce di sorprendere e apre la festa allo Sferisterio con “Via della povertà”, un luogo abbandonato e morto dove ogni esistenza è vuota di spirito e materia, traduzione della celebre “Desolation Row” di Bob Dylan, frutto della collaborazione che il cantautore ebbe con Fabrizio De Andrè. E’ la prima perla di un concerto che ne proporrà a iosa con il cantautore che più volte sottolinea lo splendore e la magnificenza dello Sferisterio, colpito anche lui da tanta bellezza.
Le sorprese proseguono con “Cercando un altro Egitto”, sogno fatto da De Gregori nel 1974 che divenne canzone (sempre attualissima) sulle piccole e grandi violenze del nostro tempo. Gli aficionados si stropicciano gli occhi sulle onde di “Atlantide”, storia di un uomo incapace di avere abbastanza coraggio nell’inseguire il suo sogno d’amore, che si ritira in un isolamento metaforico, ad Atlantide, vivendo nella malinconia e nel tormento dei ricordi.
De Gregori è a suo agio, si scioglie in spiegazioni e ironie, parlando delle sue “canzoni d’amore irrisolto che proprio per questo fanno vendere dischi e album”. E’ la volta di “Caldo e scuro” (“ho imparato che l’amore insegna ma non si fa imparare”) e poi di “Caterina” (“arrivò il mattino e col mattino un angelo e quell’angelo eri tu”).
Non c’è la torta con le candeline ma, come aveva promesso, De Gregori snocciola una dietro l’altra le 8 canzoni di Rimmel, compresa la title track scritta a 24 anni dopo la conclusione di una storia d’amore giovanile.
Applausi ed emozioni al ritmo e ai versi di Piano Bar, Quattro Cani, Pezzi di Vetro (“Non conosce paura, l’uomo che salta e vince sui vetri perché ferirsi non è possibile, morire meno che mai”), Il Signor Hood, Piccola Mela, Le storie di ieri, Pablo.
E’ il momento della presentazione della band: il capobanda Guido Guglielminetti al basso e contrabbasso, Carlo Gaudiello al pianoforte, Primiano Di Biase, hammond, tastiere e fisarmonica, Paolo Giovenchi alle chitarre, Alessandro Valle chitarra, pedal steel e mandolino, Simone Talone alla batteria e percussioni e le coriste Francesca La Colla e Cristina Greco.
Il viaggio prosegue con brani indimenticabili: La valigia dell’attore, Sempre e per sempre, Generale, Il vestito del violinista, Adelante adelante, La storia, Bufalo Bill e con il bis prezioso e dolente con “La donna cannone”.
Si finisce ballando, con De Gregori che esorta tutti a baciarsi, abbracciarsi, unirsi al suo indimenticabile “Fiorellino” mentre una luna, piena e rotonda, bacia l’indimenticabile notte maceratese dello Sferisterio in un dolce e tenue settembre marchigiano.
La nostra regione tra le star dell’82ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Presentato da Agostini il nuovo short film “Marche, the place to be”
Alla chiusura dell’82ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, bilancio positivo per le Marche protagoniste dei principali eventi con la Fondazione Marche Cultura- Marche Film Commission in prima fila. Tra le anteprime è stato presentato con successo il nuovo short film “Marche, the place to be” per la promozione della Regione, come migliore scenografia naturale ed artistica per il mondo del cinema e della televisione.
Un innovativo “biglietto da visita”, ideato e realizzato per la prima volta in Italia dalla Marche Film Commission, per presentare ai professionisti del cinema i luoghi e le location più belle e suggestive delle Marche.
“Marche, the place to be” è il sequel del primo cortometraggio “Infinite storie, infiniti luoghi” che mostrava per la prima volta il territorio marchigiano attraverso una storia d’amore. Nel nuovo corto, il territorio diventa la cornice della produzione cinematografica e si sviluppa attraverso oltre dieci location nelle cinque province marchigiane: dalle Marmitte dei Giganti a Palazzo Bonaccorsi, dal Monte Vettore fino alla spiaggia delle Due Sorelle. Uno storytelling emozionante che prosegue narrativamente il primo corto accompagna le nuove meravigliose immagini alla scoperta della straordinaria varietà di paesaggi della Regione. Le Marche, quindi, presentate non solo come terra di cinema dove lavorare ma anche come il luogo dove vivere e sognare “Marche, the place to be”.
L’evento di presentazione all’ Hotel Excelsior, nella gremitissima sala dell’Italia Pavillon, condotto dal giornalista Federico Pontiggia, ha visto gli interventi del Presidente della Fondazione Marche Cultura l’avv. Andrea Agostini e del Fondatore e CEO del Gruppo Rainbow Iginio Straffi.
Agostini ha messo in rilievo come oggi la Marche Film Commission si presenta nel panorama cinematografico italiano: con un attivo di ben 66 produzioni girate nelle Marche in soli due anni e mezzo tra film, serie TV e documentari e un indotto economico di ricaduta sul territorio valutato in 50 milioni di euro, secondo le stime di Cassa Depositi e Prestiti.
Un percorso d’eccellenza frutto di una sinergia con le istituzioni, con i Comuni e con le professionalità locali che hanno reso la Regione sempre più “cinema friendly”, identitaria e conosciuta in Italia e nel mondo, pronta più che mai a continuare questo percorso con nuove produzioni e nuove storie da raccontare.
Per la speciale occasione è stato proiettato anche il video backstage del cortometraggio d’autore “Sakura サクラ – Land of Symphony”, realizzato da Poliarte del Gruppo Rainbow con il supporto della Marche Film Commission e presentato con successo in anteprima mondiale all’Expo di Osaka, attualmente in lizza nei concorsi internazionali.
Il Presidente Agostini è inoltre intervenuto nei principali incontri ed eventi in programma a Venezia, tra i quali: il panel organizzato da Box Office “Audiovisivo italiano e tax credit: sostenibilità possibile con meno incentivi?”; il panel dell’ Industry Filming Italy Venice Award “Il cinema e le serie TV per il territorio”; l’incontro con i distributori ed esercenti cinematografici promosso da ANEC-FICE-ACEC sul tema “Gli eventi dell’esercizio cinematografico” dove Agostini ha annunciato in anteprima la partecipazione della Marche Film Commission alle giornate professionali di Sorrento di dicembre, con il nuovo progetto “Casa Marche”.
Nell’ambito del Filming Italy Venice Award, il Presidente Agostini ha inoltre consegnato il premio all’attore Marco Giallini, omaggiandone il talento e il contributo alla scena cinematografica nazionale ed internazionale.
Da segnalare nell’intensa maratona veneziana, il successo della presentazione fuori concorso del film Il Maestro, diretto da Andrea Di Stefano e girato in parte nelle Marche. Protagonista del film è Pierfrancesco Favino che durante la lavorazione del lungometraggio ha conosciuto ed apprezzato molto la bellezza della Regione.
Riportiamo quanto ha scritto su PrimaOnline la senatrice Lucia Borgonzoni
Così il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni in un messaggio di saluto all’incontro “Marche, the place to be” a cura di Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission, organizzato in occasione della 82ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia all’Italian Pavilion, Lido di Venezia.
“La presenza di Marche Film Commission alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia racconta un percorso chiaro: le Marche hanno scelto di puntare su cinema, audiovisivo e animazione come motori di crescita. In pochi anni la Regione è diventata attrattiva per produzioni nazionali e internazionali, con investimenti che hanno rafforzato le imprese locali e valorizzato un patrimonio culturale e paesaggistico unico. Accanto al cinema, c’è un settore che ha portato le Marche nel mondo: l’animazione. Qui ha trovato radici una realtà creativa straordinaria, guidata dall’imprenditore Iginio Straffi, che con visione e talento ha saputo trasformare un’idea in un’eccellenza mondiale. È la dimostrazione che cultura e industria – se lavorano insieme – possono generare occupazione qualificata, innovazione e al contempo forte identità. Questo è il modello che vogliamo sostenere: un’Italia che non si limita ad accompagnare il cambiamento, ma che lo guida, dando spazio ai territori, alle professionalità e alla creatività che ci rendono unici”.
La casa in riva al mare. I vincitori di Musicultura 2025 in concerto il 9 settembre al carcere di Barcaglione di Ancona
“La casa in riva al mare” l’importante progetto a tutela della dignità umana dei detenuti e a favore del loro reiserimento, già segnalato nel 2024 come Best Practice dal Ministero della Giustizia, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, approda al suo atteso atto conclusivo con il concerto dei vincitori della XXXVI edizione di Musicultura all’internodella casa di reclusione Barcaglione di Ancona, martedì prossimo 9 settembre.
Il progetto, promosso dal Garante regionale dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli, per il secondo anno consecutivo ha visto le canzoni in concorso a Musicultura 2025 entrare nel carcere di Barcaglione e coinvolgere attivamente i detenuti con un programma di laboratori musicali e di scrittura coordinati dal direttore artistico di Musicultura Ezio Nannipieri, assistito dal prof. Edoardo Bartolini.
Sono stati gli stessi detenuti, costituiti in giuria, a designare tra gli 8 vincitori del concorso Alessandra Nazzaro con il brano “Ouverture”, quale vincitrice del Premio “La casa in riva al mare”,Il riconoscimento, del valore di € 2.000, è stato consegnato lo scorso giugno sul palco dello Sferisterio di Macerata, alla presenza del Garante Giancarlo Giulianelli, da due rappresentanti della giuria di detenuti, Petrit Krypa e Valerio Santoni, che hanno letto al pubblico la motivazione e raccontato la loro esperienza di giurati.
Il progetto prevedeva come atto finale il concerto all’interno della casa di reclusione della vincitrice del Premio, Alessandra Nazzaro, Come lo scorso anno, l’iniziativa è entrata a tal punto nel cuore dei vincitori, che tutti hanno deciso di partecipare uniti a questa occasione d’incontro in musica con e a favore dei detenuti che nei mesi scorsi con emozione hanno ascoltato, analizzato, discusso le loro canzoni. Un bell’esempio di sensibilità e di responsabilità da parte di questi giovani artisti.
Assieme alla vincitrice del Premio “La casa in riva al mare 2025” Alessandra Nazzaro, si esibranno al Barcaglione Elena Mil, Frammenti, Ibisco, Moonari, Abat-jour e Silvia Lovicario. La Direttrice Manuela Ceresani ha messo per l’occasione a disposizione il piazzale interno della casa di reclusione, con la vista del mare che, non a caso, farà da sfondo alle canzoni. II concerto della reunion deii vincitori di Musicultura sarà aperto a tutti i detenuti, con inizio dalle 17.30. Seguira un momento conviviale allietato da un rinfresco a cura di Artis Cibaria. All’organizzazione dell’evento collaborerà anche la Caritas di Ancona.
Banca Macerata è Main Partner di Musicultura 2025.
La manifestazione ha il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Macerata e della Regione Marche.
Rai è media partner del festival, Rai Radio1 la Radio Ufficiale.
Partner culturali sono l’Università di Camerino, l’Università di Macerata, l’Accademia di Belle Arti di Macerata. PMI è partner di settore. Grotte di Frasassi è Environment Partner, Paoloni Fashion Partner.
PATROCINI
Garante regionale dei diritti della persona – Regione Marche
Fondazione Marche Cultura
Contribuisce alla realizzazione della manifestazione la Camera di Commercio delle Marche.
Dalle Marche con amore: Natasha Stefanenko presenta il suo libro il 7 settembre in piazza a Filottrano
Dalle Marche con amore: Natasha Stefanenko presenta il suo libro il 7 settembre 2025 alle 18:30 in Piazza Mazzini a Filottrano.
Natasha Stefanenko, nota per il suo poliedrico percorso tra televisione, cinema e moda, arriva nelle Marche per condividere il suo ultimo lavoro editoriale. Il volume Dalle Marche con amore raccoglie aneddoti, scorci autentici e riflessioni intime sulla regione che l’ha accolta e ispirata.
Tra le pagine emergono tesori nascosti, tradizioni millenarie e storie di comunità che custodiscono l’essenza marchigiana. Il racconto si dipana tra piccoli borghi e città d’arte, restituendo al lettore un viaggio sensoriale fatto di sapori, profumi e immagini vivide.
Maurizio Socci, giornalista e curatore culturale, coordinerà l’incontro con l’autrice. La sua esperienza nel raccontare eventi letterari garantirà un dialogo coinvolgente, capace di toccare le corde più profonde del pubblico.
L’evento è promosso dall’Associazione Pro Loco Filottrano in collaborazione con Attivamente Associazione Culturale No Profit. Grazie al loro impegno, la serata sarà allestita nel cuore della piazza, valorizzando il patrimonio storico e architettonico della città.
L’appuntamento è aperto a chiunque desideri scoprire le Marche attraverso lo sguardo di una protagonista dello spettacolo. Vi aspettiamo per un tuffo nella cultura locale, tra parole, domande e l’atmosfera unica di Piazza Mazzini.