di Lorenza Cappanera
“Il coraggio – canzoni e ballate tratte dalla poetica di Pasolini”, torna ad essere un concerto e inizia a girare l’Italia. È in programma, martedì 19 agosto, ore 21.30 all’Arena Gigli di Porto Recanati (ingresso libero), la prima nazionale del lungo tour del cantautore e musicista Fabrizio Consoli accompagnato dal grande fisarmonicista Fausto Beccalossi tratto dall’omonimo album (Aereostella) uscito all’inizio dell’estate, proprio nel cinquantennale della scomparsa dell’intellettuale del ‘900.
Chi è per lei Pier Paolo Pasolini?
«Pasolini non è solo e semplicemente uno dei pochi, veri geni che il ‘900 italiano abbia espresso. È la voce che nella società in cui vivo sento mancare di più. E non mi manca solo lui. Il suo silenzio assordante, mi ricorda che mi manca quella società in cui la voce di un poeta, per quanto scomoda e capace di accendere passioni anche fortemente contraddittorie, poteva comunque esistere ed esprimersi, e diventare così importante da toccare e segnare profondamente la coscienza collettiva».
Come nasce il progetto?
«Il direttore del Roma Jazz Festival, conoscendo il mio amore per Pasolini e la sua opera, mi propose di immaginare un concerto- omaggio, da presentare al RJF successivo. Dopo un breve e necessario periodo di riflessione mi sono reso conto che non potevo creare ennesime versioni delle poche canzoni di Pasolini esistenti, o cantare quelle in dialetto romanesco. Se proprio dovevo accettare la sfida, dovevo farlo su un piano diverso. La prima cosa che ho fatto è chiamare Fausto Beccalossi, la sua adesione entusiasta mi ha convinto che, una volta scritte le canzoni, avrei avuto con me uno degli esponenti più importanti di un linguaggio che, pur praticando poco, amo e frequento appena posso, che mi avrebbe aiutato a portare il mondo minimale che la tempistica mi costringeva a scegliere, a un livello più alto».
Com’è avvenuta la scelta dei testi dell’album?
«Ho semplicemente passato mesi a leggere e rileggere tutto il lavoro poetico di Pasolini. Da qui una prima scelta, a tratti più politica, di una cinquantina di testi. La scelta successiva ha avuto due motivazioni definitivamente determinanti. L’eventuale “cantabilità” di una poesia, del suo essere più o meno in una metrica che rendesse possibile immaginare una linea vocale più semplice possibile, in primis, e subito dopo, la corrispondenza del testo ad occuparsi di una tematica non ancora affrontata, o affrontata diversamente da altre canzoni. È stato molto importante per me, infatti, cercare di fare un lavoro che, partendo dalle sue poesie, mi permettesse di proporre una visione di insieme più ampia possibile (nel piccolissimo ambito di un disco!!) della poetica pasoliniana».
E ora il tour…
«Un album che nasce da un concerto e che sta per ritrasformarsi in live. A differenza di molti, come le dicevo, questo progetto è stato ideato per prendere vita dal vivo. Ed ora c’è un “ritorno” inevitabile alle origini che non a caso riparte da Porto Recanati, un luogo a me caro da sempre. Spero che, nelle varie forme, questo progetto arrivi a più persone possibili perché penso che Pasolini sia il più “jazz” tra gli intellettuali del 900 italiano, dalle molteplici capacità di lettura della società, capace di raccontare il suo tempo senza omologarsi all’ortodossia del pensiero comune, e senza mai temere di essere controcorrente».
Quali brani porterà a nelle Marche?
«Tutti quelli dell’album e in più qualche sorpresa!»
Perché la scelta di partire da Porto Recanati e come mai è così affezionato a questo luogo?
«Abbiamo scelto di partire da qui perché c’è un’arena bellissima e prestigiosa. Personalmente, è una città che ho nel cuore da anni. Per me è la seconda casa. Da 20 anni vengo qui per le vacanze estive, sin da quando i miei figli erano piccoli. Ho un rapporto stretto con questa cittadina ed è davvero un piacere suonare con questi presupposti».
LA SCALETTA DEI LIVE – Nella scelta delle canzoni da proporre dal vivo, i cui testi sono poesie prese integralmente o parte di esse, Consoli ha fatto una selezione delle tematiche rappresentative la poetica di Pasolini e allo stesso tempo a lui a cuore. Come ne “Il nuovo mondo” in cui si parla della vita e delle regole degli ultimi o in “Ballata delle madri” o “Che cosa sono le nuvole”, che Pasolini scrisse assieme a Domenico Modugno e che, nel disco è ispirata alla versione degli Avion Travel, diventa l’occasione per un omaggio a Fausto Mesolella. Oppure in “Senza occhi per il cielo” con la contrapposizione tra la bellezza innocente della vita giovane e il silenzio immobile del dogma religioso.
PROSSIMI APPUNTAMENTI – Il viaggio live proseguirà il 2 settembre in cui Fabrizio Consoli sarà ospite dello spazio della Regione Veneto durante il Festival del Cinema di Venezia.
Il 3 settembre live al prestigioso locale “Al vapore” di Marghera (Venezia).
Il 18 ottobre è prevista una presentazione al Music Door di Lugano.
Inoltre, a partire da novembre aprirà i concerti della PFM, prodotti da D&D Concerti, nelle seguenti date:
il 29 novembre a Bergamo – ChorusLife Arena
il 29 dicembre a Roma – Auditorium Conciliazione
il 12 gennaio a Torino – Teatro Alfieri
il 13 gennaio a Milano – Teatro Dal Verme
il 21 febbraio a Varese – Teatro di Varese
Molti altri appuntamenti sono in fase di definizione.
ALCUNE NOTE SULL’ ALBUM “IL CORAGGIO” E LE PAROLE DI PASOLINI – Il cantautorato contaminato da sfumature jazz incontra l’intellettuale più coraggioso e anticonformista del ‘900. Undici in totale i brani contenuti al suo interno che, oltre a Beccalossi, vanta altre due prestigiose collaborazioni in altrettante canzoni di Consoli riproposte e riarrangiate per l’occasione: Dado Moroni al pianoforte nel brano “Il Coraggio” (dall’album “Live in Capetown) e Patrizio Fariselli in “Sirena” (dall’album “10”).
Il lavoro si ispira agli scritti di Pasolini dagli anni ’50 in poi. Otto nuovi brani che, partendo da altrettante poesie, vanno a formare il corpo di una ricerca sulla sua poetica e sul suo immaginario. A queste nuove canzoni, Fabrizio ha aggiunto una “cover” di “Cosa sono le nuvole” (Pasolini-Modugno), richiamo e omaggio alla versione degli Avion Travel.
IL PROGETTO – Pier Paolo Pasolini è, da sempre, uno degli autori più amati da Fabrizio Consoli che considera «il più “jazz” tra gli intellettuali del 900 italiano, dalle molteplici capacità di lettura della società, capace di raccontare il suo tempo senza omologarsi all’ortodossia del pensiero comune, e senza mai temere di essere controcorrente».
Il sodalizio tra Consoli e Fausto Beccalossi nasce nel backstage del Teatro Pavarotti di Torino, durante la registrazione del live album di Fabrizio Consoli, “Con Certo Jazz”, e quella sera, si ripromettono di ritrovarsi per un’occasione speciale. Quando un amico gli propone di immaginare un concerto per Pasolini, Fabrizio si rende conto che l’occasione è proprio questa. Immaginando di mettere al servizio della poetica dell’intellettuale il proprio mondo musicale e un linguaggio come il jazz – ma non solo -, chiama Fausto, che accetta con entusiasmo, diventando determinante nella costruzione del paesaggio sonoro del progetto. Da qui parte una ricerca e un’immersione profonda negli scritti pasoliniani, culminate in un concerto al Roma Jazz Festival del novembre successivo che, prima di essere un omaggio, vuole essere un’assoluta dichiarazione d’amore per la vita, la figura artistica e il pensiero di Pasolini.
Il risultato è così convincente ed emozionante da spingere Fabrizio a tentare il cammino, difficilissimo per molti versi, della produzione della musica scritta per quell’unica occasione.
Dopo anni di ricerca, lettura, studio e scrittura, le emozioni si sono così trasformate in un disco.
Fabrizio Consoli è protagonista, dagli anni ’80, di un’intensa attività come session man al fianco di artisti di primo piano della scena musicale italiana, quali Eugenio Finardi, Alice, Cristiano De André, Mauro Pagani, PFM, solo per citarne alcuni. Nel 1993, con l’omonimo album di esordio, inizia un percorso che lo porterà e vincere la selezione di Sanremo Giovani ‘94 – e a portarlo sul palco del Teatro Ariston per il 45° Festival della Canzone Italiana -, scrivere e produrre diverse canzoni di successo per artisti quali Dirotta Su Cuba ed Eugenio Finardi, creare “Forgive us”, un progetto che vedeva alla voce Giovanni Paolo II, vincere il premio Ciampi 2004, scrivere colonne sonore. Nel 2006/7 recita sul palco con Max Pisu, nella commedia teatrale di e con Max Pisu “Autogrill”. A 18 Piccoli anacronismi (2004) e Musica Per Ballare (2009), segue Live In Capetown (2012), e una intensa attività live europea, soprattutto in Germania, Austria e Svizzera, dove il suo concerto, un raffinato “crossover” tra jazz, canzone d’autore, tango e word music, è molto apprezzato. In questi anni sono numerosissimi i suoi concerti e le partecipazioni a grandi festival d’oltralpe. Nel 2016, dopo una lavorazione durata 5 anni, esce 10, un concept album che, rimarcando la sua vocazione per sonorità internazionali e radici italiane, rilegge in chiave laica e contemporanea i 10 Comandamenti. 10 sarà pubblicato e distribuito anche nei territori di lingua tedesca dall’etichetta dei Bauer Studios di Ludwigsburg (famosi per aver registrato i più grandi jazzisti del panorama mondiale). Il disco ottiene recensioni entusiastiche, e viene promosso da una nuova lunga serie di concerti in Europa, che si sono chiusi con il suo primo tour in Russia (che ha riscosso un inaspettato successo) e a cui è seguita la partecipazione al Roma Jazz Festival. Nel 2018, dopo un secondo e più lungo tour in Russia – che lo ha portato a suonare in alcuni tra i migliori Jazz Clubs e Teatri Filarmonici, così come nelle università e nei musei russi, Fabriziodecide di “cristallizzare” il momento magico. Con il suo quintetto, e col prezioso contributo della Fisa di Fausto Beccalossi, registra il concerto al Millers Theater di Zurigo. Il risultato, “Con Certo Jazz–Live from the heart of Europe”, è un live album potente e raffinato (2020). La sua attività non si è fermata neppure durante la pandemia da Covid19: Sessions From Detention (2022), registrato nella soffitta di casa, risulterà essere testimonianza di resilienza, così come di grande amore verso un mestiere interrotto a causa dell’arresto forzato delle esibizioni dovuto alla quarantena.
La serata “Il coraggio – canzoni e ballate tratte dalla poetica di Pasolini” all’Arena B. Gigli di Porto Recanati, patrocinata dal Comune, avrà inizio alle ore 21.30. L’ingresso è libero.
Tutte le informazioni su:www.fabrizioconsoli.it