Dal 15 settembre al cinema Nido di Vipere (Beasts Clawing At Straws) diretto da Kim Yong-Hoon
OFFICINE UBU è lieta di rilasciare nelle sale italiane, a partire da domani 15 settembre, il thriller sud coreano campione d’incassi NIDO DI VIPERE (Beasts Clawing At Straws), diretto da KIM YONG-HOON e tratto dall’omonimo romanzo del giallista giapponese Keisuke Sone. Il film verrà proiettato anche nelle seguenti sale delle Marche: al Movieland di Fabriano e al Multiplex Delle Stelle di Ascoli.
Nido di Vipere
In NIDO DI VIPERE, in arrivo nei cinema di tutta Italia a partire dal 15 settembre, i destini di quattro personaggi ai margini della società si intrecciano in modo imprevedibile quando un umile inserviente trova una borsa piena di denaro abbandonata in un armadietto. L’inatteso tesoro diventa ben presto un’arma a doppio taglio, nascondendo dietro di sé un intreccio di storie di spietati malviventi ed esistenze miserabili. Tra omicidi, tradimenti, colpi di fortuna e sfortuna, i destini beffardi dei quattro protagonisti s’incrociano, cacciandoli in guai sempre più profondi, in un disperato gioco senza esclusione di colpi.
Ispirato dalle atmosfere pulp di Tarantino e quelle noir dei fratelli Coen, NIDO DI VIPERE vanta un cast corale in cui spiccano Jeon Do-yeon, premiata come Miglior Attrice a Cannes 2007, la star Jung Woo-sung e Youn Yuh-jung, Premio Oscar per Minari. NIDO DI VIPERE ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria al Festival di Rotterdam.
Sinossi: Un umile inserviente, costretto a prendersi cura della madre malata, trova una borsa piena di soldi in un armadietto della sauna dove lavora. Ignora però che dietro alla borsa si nasconde un intreccio di storie di spietati malviventi: un doganiere indebitato, un feroce strozzino, un’astuta truffatrice, una giovane escort con un marito violento e un immigrato illegale si danno la caccia nel tentativo di mettere le mani sul denaro. Tra omicidi, tradimenti, colpi di fortuna e sfortuna i loro destini beffardi s’incrociano, cacciandoli in guai sempre più profondi, in un disperato gioco senza esclusione di colpi.
Il maestro Bruno Falanga firma la colonna sonora del film “Per niente al mondo” disponibile in digitale dal 16 settembre per Edizioni Curci
Da venerdì 16 settembresarà disponibile in digitale la colonna sonora originale del film di Ciro D’Emilio “Per niente al mondo” (edita da EDIZIONI CURCI), firmata dal giovane Maestro Bruno Falanga.
Classe 1987, Bruno Falanga si è diplomato al Conservatorio di Salerno e con questa colonna sonora consolida il connubio artistico con il regista Ciro D’Emilio, per il quale aveva già composto le musiche dei suoi primi cortometraggi e del film d’esordio “Un giorno all’improvviso”.
Nel film, nelle sale da domani (giovedì 15 settembre), la musica accompagna il protagonista Bernardo (Guido Caprino) nel suo viaggio verso la disgregazione con elementi di elettronica e strumenti non convenzionali.
Bernardo è un uomo affascinante, di successo, pieno di amici, sempre alla frenetica ricerca della sua libertà. Per un brutto scherzo del destino un giorno tutto cambia, mettendolo di fronte a una scelta: accettare quello che è successo o diventare un altro, per riprendersi quello che la vita gli ha tolto.
Una decisione dalla quale non potrà tornare indietro, per niente al mondo. A collaborare artisticamente alla colonna sonora, ospite d’eccezione, anche Dave McDonald dei Portishead, autore del remix di “Aria”.
Tracklist
Miraggio
Fuori dal tempo
Aria
Deserto
Illusione
Per niente al mondo
Vento del magredi
Poetica
Sospiro
Aria remix by Dave McDonald
I brani sono scritti da Bruno Falanga, prodotti da Emilio De Virgilio e Bruno Falanga, mixati da Emilio De Virgilio.
Il film “Per niente al mondo”, con Boris Isakovic, Irene Casagrande, Antonio Zavatteri e Diego Ribon, è una produzione Vision Distribution e Lungta Film. In collaborazione con Sky e Rai Cinema. Distribuito da Vision Distribution.
Bruno Falanga, diplomato al Conservatorio di Salerno sotto la guida di Lucia Ronchetti, compone le Musiche di Un giorno all’improvviso, diretto dal regista Ciro D’Emilio, film che consoliderà il connubio artistico nato già dai primi cortometraggi dell’autore.
In questa occasione nasce anche la collaborazione con Emilio De Virgilio, Sound Engineer laureato alla SAE di Londra, fonico degli Air, Rufus Wainwright, e collaboratore di Dave McDonald dei Portishead.
Recentemente Falanga ha firmato le musiche per la serie L’ora – Inchiostro contro piombo diretta da Piero Messina, Ciro D’Emilio e Stefano Lorenzi, prodotta da Rti e Indiana Production.
Cinema Italia di Ancona: la programmazione dal 15 al 21 settembre
Cinema Azzurro di Ancona: la programmazione dal 15 al 21 settembre
Cinema Margherita di Cupra Marittima dal 15 al 17 + Cinema in festa dal 18 al 22 settembre
Il Cinema Margherita di Cupra Marittima inizia la programmazione della settimana con Nido di vipere, il debutto alla regia di Kim Yong-hoon che costruisce con finezza un thriller neo-noir intrecciato di elementi pulp che guarda alla lezione di Tarantino. Contemporaneamente prosegue la proiezione del Signore delle formiche di Gianni Amelio, già un successo presso il nostro pubblico. La drammatica vicenda del processo intentato a Aldo Braibanti emoziona e commuove raccontando “la violenza e l’ottusità della discriminazione”.
Entrambi i film faranno parte del programma del Cinema in Festa, iniziativa promossa da Anica e Anec con il supporto del MiC e la collaborazione del David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano. Il format, ispirato alla “Fête du Cinéma” francese, prevede una “festa” di cinque giorni in cui il biglietto costerà soltanto 3,50€ da domenica 18 a giovedì 22. In questi cinque giorni si affiancheranno nuove uscite, anteprime, laboratori dedicati al pubblico giovane, film restaurati e grandi successi anche in lingua originale.
Si parte domenica con una giornata di totale immersione nel cinema strutturata secondo il modello di una maratona di 13 ore, dalle 11 a mezzanotte. Continua il nostro impegno nel presentare capolavori del passato, nella versione restaurata e distribuita dalla Cineteca di Bologna.
Per il Cinema in festa proponiamo due pere iconiche, caratterizzate da una modernità assoluta di visione, da scoprire per la prima volta o apprezzare di nuovo: Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard e Videodrome di David Cronenberg. Sul Cinema in festa soffia anche l’atmosfera fiabesca di un film non meno classico e non meno cult il capolavoro di Hayao Miyazaki, La città incantata, che ha ottenuto una vittoria schiacciante in un sondaggio che abbiamo proposto al nostro pubblico.
Nelle nostre scelte di programmazione di questa settimana abbiamo deciso di riservare spazio alle proiezioni in lingua originale: i nostri spettatori potranno così apprezzare tutte le sfumature linguistiche di Elvis, Top Gun e Maigret. Oltre ai recuperi ci saranno anche nuove visioni e anteprime: i già citati Nido di vipere e Maigret e Le buone stelle- Broker, ultimo lavoro di Hirokazu Kore’eda che questa svolta si sposta in Corea del Sud.
Nonostante i promotori ci sostengano nella campagna stampa, l’iniziativa è autofinanziata. Non è stata una decisione facile, il nostro settore è già stato fiaccato dal periodo pandemico, ma il nostro amore per il cinema, la calorosa risposta del nostro pubblico e la volontà di fare gruppo e di lavorare in comunità con le associazioni di categoria e con i nostri colleghi hanno prevalso su tutto.
Sono seguiti incontri e riunioni in cui abbiamo lanciato proposte (purtroppo a volte ci siamo lasciati guidare più dall’entusiasmo che dalla fattibilità), pensato a figure da coinvolgere, elaborato strategie comunicative. Vogliamo che il Cinema in Festa sia molto di più che il prezzo ridotto del biglietto.
Vogliamo che diventi un’occasione per avvicinare al cinema chi non lo frequenta abitualmente, per rafforzare la passione di chi passerebbe tutto il suo tempo con gli occhi sul grande schermo, per far scoprire anche ai più piccoli il potere della macchina dei sogni. Speriamo che questa iniziativa ci consenta di realizzare tutto questo, ma ci teniamo comunque a dire che per noi la festa del cinema è ogni giorno, che ogni volta che introduciamo gli spettatori in sala e li sentiamo farsi sempre più silenziosi, ogni volta che vediamo partire i titoli di coda noi stiamo festeggiando il cinema.
Per chi ci vuole sostenere saranno messi a disposizione i nostri prodotti: manifesti, locandine, magliette e shopper. Ringraziamo il nostro sponsor Pomorilla Pizza, Pizzetta & co. per il sostegno.
Programma dal 15 al 17 settembre
NIDO DI VIPERE di Kim Yong-Hoon (KOR 2020, 109′)
Le storie di quattro personaggi alla deriva che, alla ricerca disperata di soldi, finiranno per macchiarsi le mani di sangue.
giovedì 15/9 ore 21,15
venerdì 16/9 ore 19,00
sabato 17/09 ore 21,15
IL SIGNORE DELLE FORMICHE di Gianni Amelio (ITA 2022, 130′)
Il poeta, drammaturgo e regista italiano Aldo Braibanti viene incarcerato nel 1968 in base a una legge dell’era fascista che criminalizza l’attività gay.
venerdì 16/9 ore 21,15
sabato 17/9 ore 19,00
Programma Cinema in Festa – dal 18 al 22 settembre
Domenica 18/9 CineMaratona
ore 11,00 TOP GUN di Joseph Kosinski (USA 2022, 131’)
ore 15,30 MINIONS 2 di K. Balda, B. Ableson, J. del Val (USA 2022, 90’)
ore 17,10 IL SIGNORE DELLE FORMICHE di Gianni Amelio (ITA 2022, 130′)
ore 19,20 NIDO DI VIPERE di Kim Yong-Hoon (KOR 2020, 109′)
ore 21,30 ELVIS di Baz Luhrmann (USA 2022, 159’)
lunedì 19 /09
ore 18,30 NIDO DI VIPERE di Kim Yong-Hoon (KOR 2020, 109′)
ore 20,30 CINEPIZZA
ore 21,15 VIDEODROME di David Cronenberg (CAN 1983, 90’) Nuova edizione 4K approvata dal regista versione OV sott. in ita – Commento a cura di Arianna Laurenti – ( replica il 26 /9 ore 18,30)
martedì 20 /09
ore 17,00 MINIONS 2 di K. Balda, B. Ableson, J. del Val (USA 2022, 90’)
ore 18,30 FINO ALL’ULTIMO RESPIRO di Jean-Luc Godard (FR 1960, 90′)- Nuova edizione 4K OV sott. in ita – Commento a cura di Arianna Laurenti
ore 20,30 CINEPIZZA
ore 21,15 ELVIS di Baz Luhrmann (USA 2022, 159’) versione OV sott. in ita
mercoledì 21/09
ore 17,00 LABORATORIO DI CINEMA PER RAGAZZI a cura di Lunastorta Produzioni (2h costo 10€) età consigliata dai 13 ai 18 anni
ore 19,00 LA CITTA’ INCANTATA di Hayao Miyazaki (JPN 2001, 125’) introduzione di Arianna Laurenti e Fabio Michettoni
ore 20,30 CINEPIZZA
ore 21,15 LE BUONE STELLE – BROKER di Kore’eda Hirokazu (KOR 2021, 129’) -ANTEPRIMA
giovedì 22 /09
ore 18,30 MAIGRET di Patrice Leconte (FR 2022, 89) versione OV sott. In ita(il film sarà in programma fino al 25)
ore 20,30 CINEPIZZA
ore 21,15 TOP GUN di Joseph Kosinski (USA 2022, 131’) versione OV sott. In ita
Biglietto 3,50 a proiezione
CINEPIZZA : FILM +PIZZETTA 5€
Alla Mostra del Cinema di Venezia un libro con le location anconetane selezionate per il cinema
La spiaggia di Mezzavalle, il Passetto, il Mercato delle Erbe, il Porto, l’Arco di Traiano sono i luoghi della città di Ancona proposti come location per la produzione di film internazionali all’interno del libro fotografico My Marche, prodotto da Stefano Antonelli con il contributo di Marche Film Commission e realizzato da Giuseppe Nardi.
Dedicato ai produttori internazionali, il volume è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Stefano Antonelli con il libro di Nardi
Giuseppe Nardi, autore del libro, è uno dei location manager italiani più affermati, che ha lavorato al capolavoro di Sorrentino La grande bellezza e alle grandi produzioni americane come Spectre, l’ultimo James Bond di Sam Mendes, Ocean’s Twelve di Steven Soderbergh fino ai lungometraggi di Paolo Genovese come Immaturi e Tutta colpa di Freud.
“Dobbiamo smetterla – ha detto l’assessore al Turismo Paolo Marasca – di dirci tra noi che siamo belli, e iniziare a dirlo agli altri. Ancona è una location cinematografica incredibile, lo dicono la storia e anche il presente. Basti pensare al successo del lavoro recente di Giuseppe Piccioni. Ma Ancona ha anche una marcia in più: maestranze e tecnici del nostro teatro e del suo indotto che sono una certezza per qualunque produzione”.
Il libro, realizzato con il contributo di importanti eccellenze delle Marche e stampato con una tiratura limitata, sarà distribuito in modo mirato a importanti produttori e registi internazionali, per ispirare la realizzazione in loco di produzioni cinematografiche, pubblicitarie, televisive e fotografiche.
Alla presentazione del libro a Venezia ha partecipato in rappresentanza del Comune l‘assessore Ida Simonella. “E’ stata – afferma – l’occasione per incontrare alcuni location manager, che ci hanno contattato per interesse su alcuni luoghi di Ancona. Questa può essere una potenzialità ulteriore di Ancona, che nella storia del cinema ha fatto da sfondo al lavoro di grandi registi, da Luchino Visconti a Nanni Moretti. Il libro, prodotto da Fondazione Marche Cultura e Marche film commission, contiene bellissime foto dei nostri luoghi, rivisti esattamente per il target specifico del mondo audiovisivo”.
Nel corso della conferenza stampa all’ hotel Excelsior del Lido di Venezia, Francesco Gesualdi, neo Direttore di Marche Film Commission, già Direttore Generale di Cinecittà Holding, ha presentato la collaborazione con Stefano Antonelli, consulente strategico ed esperto di marketing, che proprio a Venezia ha organizzato una serie di incontri con i principali produttori internazionali.
“Abbiamo iniziato un percorso per far conoscere le Marche a produttori di Hollywood e a registi premi Oscar – ha dichiarato Stefano Antonelli – e stiamo lavorando con i Comuni per comunicare efficacemente le bellezze dei territori e creare una forte sinergia per facilitare il lavoro di grandi troupe cinematografiche”.
Il Festival di Film di Villa Medici torna con la sua seconda edizione dal 14 al 18 settembre 2022 e annuncia il suo comitato di selezione 2022
Nato nel 2021, il Festival di Film di Villa Medici esplora i legami sempre più intensi tra cinema e arte contemporanea alla scoperta di nuove scritture cinematografiche.
Per la sua seconda edizione, dal 14 al 18 settembre 2022, il Festival porta avanti il suo carattere pionieristico, favorendo l’incontro tra opere dai profili variegati che interrogano, sconvolgono, si scontrano e reinventano il nostro rapporto con l’immagine.
Già dalla sua prima edizione, il Festival riunisce a Villa Medici una comunità di autori e cinefili con l’obiettivo di coltivare un pensiero collettivo intorno al cinema e alle sue evoluzioni.
Artisti, cineasti e intellettuali da ogni parte del mondo si danno appuntamento il prossimo settembre a Villa Medici per celebrare la vitalità della creazione cinematografica contemporanea attraverso una selezione di film d’autore, saggi, fiction e documentari che si distinguono per l’unicità delle loro forme e propositi.
Sulla scia della prima edizione, il Festival si articola in tre sezioni: la Competizione internazionale, durante la quale saranno presentati quindici film contemporanei di ogni genere e formato; la selezione Focus, con masterclass, incontri esclusivi e proiezioni fuori concorso; le grandi serate del Piazzale, che riuniscono il grande pubblico per delle proiezioni sotto le stelle di film inediti, anteprime e grandi classici in versione restaurata.
Dal tuffo nella trepidazione ansiosa del movimento per la libertà a Hong Kong filmato dall’interno del Politecnico (Inside the Red BrickWall del collettivo Hong Kong Documentary Filmmakers, vincitore del Premio Villa Medici per il migliore film 2021, consegnato da Béla Tarr, Mati Diop e Teresa Castro), passando per l’universo delle miniere boliviane (El Gran Movimientodi Kiro Russo, vincitore del Premio speciale della giuria 2021), questa nuova edizione del Festival ci porterà alla scoperta di mondi vicini e lontani per fare luce sulle questioni contemporanee.
Elemento di spicco del Festival di Film di Villa Medici è il comitato di selezione, nominatoappositamente ogni anno per scegliere i film in concorso con uno spirito aperto alla diversità delle pratiche eper tessere legami inattesi tra discipline e autori, siano questi cineasti, plastici o artisti visivi. Per questa seconda edizione, ilcomitato di selezione è composto da: Leonardo Bigazzi, Farah ClémentineDramani-Issifou, Mathilde Henrote Lili Hinstin.
Leonardo Bigazzi è curatore del Festival Lo Schermo dell’Arte (dal 2008 ad oggi), del progetto VISIO – EuropeanProgramme on Artists’ Moving Images (dal 2012 ad oggi) e, dal 2020, della Fondazione In Between Art Film, per la quale si occupa delle commissioni e delle produzioni di film d’autore.
Farah ClémentineDramani-Issifou è curatrice d’arte, programmatrice di film e festival (Semaine de la Critique, Festival di Cannes, Festival Internazionale del Film di Marrakech), ricercatrice e insegnante alla HEAD di Ginevra. Il suo lavoro di ricerca-creazione si concentra sul cinema e sulle arti visive relative alla diaspora africana.
Mathilde Henrot è fondatrice del Festival Scope e del Festival Scope Pro insieme ad Alessandro Raja. Da ormai diversi anni, progetta e crea festival di cinema online e in sala. Si occupa in particolare dei festival di Sarajevo e Locarno.
Lili Hinstin è programmatrice e direttrice artistica. Responsabile del cinema di Villa Medici dal 2005 al 2009, diventa programmatrice del Cinéma du Réel dal 2010 al 2013, direttrice artistica del Belfort International Film Festival dal 2013 al 2018 e, successivamente, del Locarno Film Festival (dal 2018 al 2020).
Il comitato di organizzazione del Festival: Lili Hinstin (programmatrice e direttrice artistica), Laurent Perreau (autore e regista), Sam Stourdzé (direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici), Véronique Terrier Hermann (professore e autrice).
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici: Fondata nel 1666 per volontà di Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione francese che dal 1803 ha sede a Villa Medici, un edificio risalente al XV secolo circondato da un parco di sette ettari sul colle Pincio, nel cuore di Roma.
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione pubblica nazionale sotto la tutela del Ministero della Cultura francese che persegue oggi tre missioni principali: accogliere in residenza artisti, creatori e creatrici e storici dell’arte di spicco per soggiorni brevi o annuali; promuovere programmi culturali e artistici rivolti al grande pubblico, in grado di integrare tutte le forme dell’arte e i campi della creazione artistica; conservare, restaurare, studiare e valorizzare le sue collezioni e il suo patrimonio architettonico e paesaggistico
Il cinema a Villa Medici : Dal 1974, l’Accademia di Francia a Roma accoglie tra i suoi borsisti cineasti, sceneggiatori e artisti dell’arte visiva che realizzano film. Tra questi artisti ricordiamo Clément Cogitore, Mitra Farahani, Benjamin Crotty, Thomas Salvador, Nora Martirosyan, Xavier Beauvois, Éric Baudelaire, Valérie Mréjene Lola Gonzàlez. Dagli inizi degli anni 2000, Villa Medici promuove e valorizza la creazione cinematografica e la sua storia attraverso programmazioni quali Cinemondo, Re | visioni e Cinema all’aperto.
Fermo e le Marche sono state protagoniste alla Mostra del Cinema di Venezia. Presentato il progetto My Marche con i più bei siti culturali della città potenziali location cinematografiche
I siti culturali di Fermo potenziali location per il grande schermo. Un sogno che potrebbe diventare realtà. Come al cinema. E come non presentare allora il progetto che lo propone, denominato My Marche, proprio nei giorni scorsi alla Mostra del Cinema di Venezia n. 79.
Il progetto è condensato in un libro fotografico, prodotto da Stefano Antonelli, consulente strategico ed esperto di marketing, con il contributo di Marche Film Commission ed è stato realizzato da Giuseppe Nardi, uno dei location manager italiani più affermati, che ha lavorato al capolavoro di Sorrentino “La grande bellezza” e alle grandi produzioni americane come “Spectre”, l’ultimo James Bond di Sam Mendes, “Ocean’s Twelve” di Steven Soderbergh fino ai lungometraggi di Paolo Genovese come “Immaturi” e “Tutta colpa di Freud”.
Tra le location della Città di Fermo selezionate nel libro, ritenute assolutamente adatte per potenziali produzioni cinematografiche ci sono: le Cisterne Romane (Antonelli con libro foto), il Teatro dell’Aquila (Antonelli con libro foto), Palazzo Erioni Falconi, la Sala del Mappamondo.
Il prestigioso volume è stato realizzato con una tiratura limitata e verrà distribuito miratamente a importanti produttori e registi internazionali allo scopo di ispirare la realizzazione in loco di produzioni cinematografiche, pubblicitarie, televisive e fotografiche.
Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Paolo Calcinaro e dagli assessori alla cultura ed al turismo, rispettivamente Micol Lanzidei e Annalisa Cerretani, che hanno sottolineato “come la presenza di Fermo, attraverso questo progetto curato da Stefano Antonelli che ringraziamo, a questo importantissimo evento internazionale come la Mostra del Cinema di Venezia rappresenta un momento di grande promozione culturale e turistica per la città, per mezzo di alcuni dei suoi siti culturali più prestigiosi, che per la loro bellezza hanno tutte le potenzialità per essere naturali set per il cinema”.
Un’iniziativa inserita nel più ampio progetto presentato nel corso della Mostra del Cinema di Venezia all’hotel Excelsior del Lido da parte di Francesco Gesualdi, neo Direttore di Marche Film Commission, già Direttore Generale di Cinecittà Holding, che ha illustrato in dettaglio un’attività strategica mirata ad attrarre importanti produzioni internazionali nel territorio, in collaborazione con la Regione Marche.
In tale ambito Francesco Gesualdi ha presentato la collaborazione con Stefano Antonelli, che a Venezia ha organizzato una serie di incontri con produttori internazionali per la promozione della realizzazione di importanti produzioni cinematografiche nelle Marche.
“Abbiamo iniziato un percorso per far conoscere le Marche a produttori di Hollywood e a registi premi Oscar – ha dichiarato Stefano Antonelli – Stiamo lavorando con i Comuni per comunicare efficacemente le bellezze dei territori e creare una forte sinergia per facilitare il lavoro di grandi troupe cinematografiche.”
Le Grotte di Frasassi anche quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia. Presentato il libro fotografico di Nardi
Red carpet alla Mostra del Cinema di Venezia anche quest’anno per le Grotte di Frasassi grazie al libro fotografico My Marche, prodotto da Stefano Antonelli con il contributo di Marche Film Commission, realizzato da Giuseppe Nardi, dedicato ai produttori internazionali, dove le Grotte di Frasassi e Genga vengono promosse come suggestive location per la produzione di film.
Iginio Straffi, Giorgia Latini e Francesco Gesualdi
Giuseppe Nardi, autore del libro, è uno dei location manager italiani più affermati, che ha lavorato al capolavoro di Sorrentino La grande bellezza e alle grandi produzioni americane come Spectre, l’ultimo James Bond di Sam Mendes, Ocean’s Twelve di Steven Soderbergh fino ai lungometraggi di Paolo Genovese come Immaturi e Tutta colpa di Freud.
Il libro realizzato con il contributo di importanti eccellenze delle Marche, stampato con una tiratura limitata, verrà distribuito miratamente a importanti produttori e registi internazionali allo scopo di ispirare la realizzazione in loco di produzioni cinematografiche, pubblicitarie, televisive e fotografiche.
Il Volo all’interno delle GrotteLa Sala delle Candeline delle Grotte di FrasassiIl Tempio del Valadier
Nell’ambito della conferenza stampa all’ hotel Excelsior del Lido di Venezia, Francesco Gesualdi, neo Direttore di Marche Film Commission, ha presentato la collaborazione con Stefano Antonelli, consulente strategico ed esperto di marketing, che proprio a Venezia ha organizzato una serie di incontri con i principali produttori internazionali per la promozione della realizzazione di importanti produzioni cinematografiche nel territorio di Genga e nelle Grotte di Frasassi.
“ Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio che per le sue bellezze naturalistiche paesaggistiche, storiche e architettoniche è una scenografia naturale per ogni produzione televisiva e cinematografica -ha dichiarato il Sindaco di Genga Marco Filipponi –il nostro preciso intento è quello di farlo conoscere al grande pubblico e ai differenti target che ne possono essere promotori e quale migliore vetrina del Festival del Cinema di Venezia per farlo apprezzare direttamente ai produttori internazionali che cercano le più suggestive e migliori location italiane per girare film, serie televisive e documentari.”
Per il secondo anno consecutivo le Grotte di Frasassi sono presenti alla Mostra del cinema di Venezia, lo scorso anno lo ricordiamo con la presentazione in anteprima nazionale del cortometraggio diretto dal Maestro VittorioStoraro (tre volte Premio Oscar per Reds, Apocalypse Now e L’ultimo imperatore) che vede protagonisti i tre tenori de Il Volo tra le favolose forme calcaree delle Grotte.
Un cortometraggio realizzato con le musiche di Ennio Moricone e presentato in occasione del 50 ° Anniversario della scoperta delle Grotte di Frasassi, ad oggi visibile ai visitatori del Museo di Genga “Arte Storia e Territorio”.
Le Marche alla Mostra Venezia, all’Italian Pavillon illustrate novità. Giorgia Latini: con Rainbow un’Accademia del Cinema a Villa Buonaccorsi di Potenza Picena
Riflettori ancora sulle Marche alla 79/a Mostra del Cinema di Venezia. L’8 settembre nel corso di un incontro all’interno dell’Italian Pavillon sono annunciate importanti novità come la nascita un’Accademia del Cinema a Villa Buonaccorsi di Potenza Picena grazie all’interessamento della Rainbow. Inoltre, garantiti forti investimenti nel settore del cinema.
L’assessore alla Cultura della Regione Marche Giorgia Latini
“Insieme al produttore cinematografico Iginio Straffi, talento marchigiano riconosciuto in tutto il mondo e grazie al sostegno del Sottosegretario Borgonzoni stiamo progettando, e siamo a buon punto, la creazione di un’Accademia del Cinema per formare professionisti del settore e vorremmo che la sede fosse Villa Buonaccorsi. È una delle iniziative che la Regione mette in campo per il rilancio dell’audiovisivo, veicolo fondamentale per la promozione del territorio. Inoltre, abbiamo rinnovato la Film Commission. Tra le iniziative, poi, in campo in questi giorni è in pieno svolgimento la seconda edizione di MArCHESTORIE, il Festival dei borghi, che ha raddoppiato il numero dei Comuni partecipanti (siamo arrivati a quota 101) e che diventerà sempre più un brand importante per comunicare la marchigianità. Inoltre, vorrei citare la rivoluzione che sta attraversando il cinema marchigiano con 16 milioni di euro da investire nel settore. Risorse che nella nostra regione non hanno precedenti. Infine, vorrei ricordare la candidatura Unesco delle Marche come Regione dei teatri, che segna un altro traguardo a cui stiamo lavorando per una strategia che valorizzi concretamente la nostra Regione”.
Il fondatore e CEO del Gruppo Rainbow Iginio Straffi
“Noi siamo una società che ha il quartier generale nelle Marche, quindi in qualche modo diversa dalle altre. Mi sono reso conto a un certo punto che mancava l’animazione industriale e siamo partiti in pochi. Volendo crescere abbiamo creato uno studio di animazione a Roma, la Rainbow CGI e da lì anche la Rainbow Academy per la formazione degli animatori. Dopodiché si è arrivati all’Accademia Poliarte, che è stata acquisita da Rainbow e che, da qui a 10 anni, speriamo possa dare vita a un grande campus di formazione delle Marche per l’audiovisivo e gli effetti speciali”.
La Sottosegretaria Lucia Borgonzoni
“Il Ministero della Cultura sostiene l’attività della Regione Marche, che sta portando grandi novità nel settore del cinema e più in generale della cultura, al centro di un programma di sviluppo molto ambizioso e al tempo stesso molto concreto. Iginio Straffi è una figura di primo piano e sono convinta che questa partnership, che ha come obiettivo la creazione di un’Accademia del cinema nelle Marche, porterà ottimi risultati”.
Lo scenografo maceratese premio Oscar Dante Ferretti
“Sarei felice di portare delle produzioni nelle Marche, sogno di lavorare nella mia terra e spero di avere presto dei progetti da presentare”.
Cinema Margherita Cupra Marittima. La programmazione dall’8 al 12 settembre
Parte, come sempre, dalla Mostra del cinema di Venezia la stagione cinematografica e così sarà anche quest’anno al cinema Margherita di Cupra Marittima. Si inizia con l’amatissimo regista italiano Gianni Amelio, in concorso al Festival con il suo ultimo lavoro ‘Il signore delle formiche’, interpretato da Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Sara Serraiocco e Leonardo Maltese.
La rassegna Cinema in Giardino e gli appuntamenti estivi al Margherita si sono conclusi da sette giorni, ed ancora si sente il caldo abbraccio del pubblico che quest’estate ha seguito con entusiasmo la rassegna: 6 sold out, 67 spettacoli proposti, 6 anteprime e l’indimenticabile evento dedicato a Pier Paolo Pasolini, che ha visto protagonista l’attore Ninetto Davoli nella giornata del 13 luglio. Un grande grazie degli organizzatori all’amministrazione comunale di Grottammare ma, soprattutto, a tutti gli spettatori che hanno partecipato e che ha permesso di registrare 6500 presenze in 2 mesi.
C’è voglia di ripartire con entusiasmo in una stagione piena di idee, che ha tutte le carte in regola per farci riappropriare delle nostre passioni, del nostro tempo libero da vivere insieme.
Annunciamo intanto la prima grande novità di quest’anno, promossa dalle associazioni di categoria del cinema Anec, Anem, Agis, Acec, oltre a molti altri e che coinvolgerà la maggior parte dei cinema italiani. Ci accompagnerà per 5 gg, dal 18 al 22 settembre, ed a giugno, ‘Il cinema in festa’. Un’occasione per coinvolgere il pubblico con iniziative speciali al prezzo speciale di 3,5€. Ci teniamo a dire che l’iniziativa è totalmente finanziata dalle sale che decidono di aderire. Un atto d’affetto dedicato totalmente al pubblico.
Ma andiamo per ordine, intanto il proiettore torna ad accendersi giovedì 8 settembre, con l’uscita nazionale de ‘Il signore delle formiche‘ di Gianni Amelio. Il film selezionato per concorrere al Leone D’Oro è la storia realmente accaduta a Aldo Braibanti, poeta filosofo e drammaturgo italiano, processato per plagio a Piacenza nel 1968. Amelio alterna storia documentata a momenti di finzione, si attiene rigorosamente ai verbali del processo per le scene che si svolgono in tribunale, mentre per il resto della storia è frutto della fantasia del regista e dei co-sceneggiatori.“Io non sono come gli altri, ma sono anche come gli altri”, dice il professor Aldo Braibanti al ragazzo che ama. E forse è questa affermazione che riassume il senso di un’opera bellissima, una delle vette del cinema del regista. L’Italia degli anni Sessanta, dei benpensanti, si specchia in quella di oggi. All’epoca si sostituiva la parola omosessualità con “plagio”, nel 2022 ci si mostra progressisti, ma poi si aggrediscono i ragazzi per le strade. Che cosa è cambiato? La superficie. Ma tutti hanno il diritto di amare chi vogliono, sostiene un Elio Germano infervorato, che presta il volto al cronista di un giornale di Partito che deve seguire il “caso Braibanti”.
IL SIGNORE DELLE FORMICHE di Gianni Amelio (ITA 2022, 130′)
Il poeta, drammaturgo e regista italiano Aldo Braibanti viene incarcerato nel 1968 in base a una legge dell’era fascista che criminalizza l’attività gay.
giovedì 8/9 ore 21,15
venerdì 9/9 ore 21,15
sabato 10/9 ore 19,00-21,15
domenica 11/9 ore 16,00-18,15-21,15
lunedì 12/9 ore 21,15 ingresso 5€
Cinema Azzurro Ancona. La programmazione dall’8 al 14 settembre
Cinema Italia Ancona. Programmazione dall’8 al 14 settembre
Al via le riprese del film “New Life”: protagonista l’attrice ascolana Giorgia Fiori
Al via le riprese del film “New Life”: protagonista l’attrice ascolana Giorgia Fiori. Direttamente dalla 79esima edizione della mostra del cinema di Venezia, ove è stata premiata da Andrea Viganó e da Daniele Urciuolo, ideatori di “Younger’s in movie”, la nota attrice ascolana da 5 settembre, in Umbria, sarà impegnata come protagonista nelle riprese del film “New Life” di Ivan Polidoro, prodotto dalla Movie Factory srl di Roma, e realizzato con la Umbria Film Commission.
Andrea Viganó e Daniele Urciuolo premiano Giorgia Fiori
Trama: Alla morte del patrigno, Aldo, un anchorman in crisi, eredita il casale in campagna dove ha trascorso gran parte dell’infanzia. Depresso e in attesa di una risposta per la ripresa di un suo vecchio programma televisivo, manda la sua giovane assistente Susy (interpretata da Giorgia Fiori) a sbrigare le pratiche burocratiche e che si troverà di fronte una situazione del tutto inaspettata.
Un weekend a Venezia alla Biennale tra Cultura e Cinema. Come carburante gli spritz e la voglia di vedere e conoscere. Un reportage pensando ad Ancona
di Silvia Veroli
Venezia in alcuni suoi angoli ha il puzzo buono di Ancona, di freschì si direbbe qui. Di cose non asciugate bene, sartiame bagnato, catrame, salsedine. Buonpuzza di città di porto. E’ un odore di casa anche per chi Ancona l’ha lasciata da un po’, e per chi l’ha conosciuta per un poco.
Passeggio per Venezia con un fanese che ora fa anzi è chef a Milano, ma ha studiato nella dorica civitas fidei. Repubblica Marinara minore. Ha studiato agraria e quindi ci incantiamo a ogni paccasasso che si fa largo tra le crepe sui moli. Finocchio di mare, lo chiama lo chef, che a me pare politicamente scorretto, ma lui è di Fano, bisogna essere tolleranti, e immaginiamo pietanze.
E’ un weekend intellettuale il nostro, ma la deriva è di cultura materiale, inevitabilmente, e liquida, da bere come la sua Milan. Lui ha due ristoranti, là, e ha un occhio clinico per il lato ristoro e accoglienza, quindi la prima cosa che mi annuncia quando mi vede arrivare gioconda e barcollante sotto uno zaino da interrail alla stazione di Santa Lucia è ”lo spritz qui è a 3 euro” e mi tira per un braccio in una calle appena secondaria rispetto a quelle battute dai turisti. Ci infiliamo in una bettolina dove stiamo noi due, gli zaini, due locali e un cane. Lo spritz costa quattro euro va bè, ma a Milano è arrivato a undici. E qui le tapas hanno il baccalà e le sarde. “potremmo proporgli di metterci i paccasassi che in laguna non sono protetti”. Il dato non secondario è che è mattina.
E il procedere già ondivago per il peso sulle spalle, si compensa con quello dato dall’alcol e si accorda a quello delle strade liquide di Venezia e delle sue barene e all’improvviso cammino dritta, ho il piede marino, come in barca. Una volta nelle Marche avrò mal di terra, madre.
Belkys SayonTessile femminile
Intanto riusciamo a procedere a piedi fino all’Arsenale, lo chef si orienta, io mi fido, mi sembra non solo di passare sempre nello stesso punto ma di vedere anche le stesse persone. Compro una maschera, ho promesso un regalo. Quella di Salvador Dalì però, dei banditi della Casa di Carta. Sono qui per un festival cinematografico no? E questa del 2022 è una versione fluida della Mostra, no? E Dalì non rendeva tutto fluido e filante, gli orologi, gli elefanti? E il catalano ha del veneto. Calle è via a Venezia e a Barcellona. E rio fiume in tutte e due le città. E me gusta non lo diciamo anche noi? ma ad Ancona, in effetti.
Arriviamo all’ingresso della Biennale d’arte presidiato dalla targa dedicata a Dante, dal suo busto arcigno.
Quale nell’Arzanà de’ Viniziani bolle l’inverno la tenace pece a rimpalmare i legni lor non sani[…]
L’arsenale, che nel 1600 era il più grande opificio d’Europa, Dante lo racconta all’Inferno, e a me viene in mente la Mole Vanvitelliana di Ancona, portuale contenitore d’arte labirintico. Potrebbe essere una citazione di Arsenale, come il Guggenheim? Che provincialotta. Piero Massimo Macchini mi dedicherà una puntata del suo show. Non devo avere mandato giù Pesaro Capitale Europea della Cultura, anche se ora ci vivo.
Alle porte dell’Arsenale, dicevo, ci sono Dante e due leoni, uno fiero come quello ruggente nel logo della Metro Goldwyn Mayer, uno triste come quello codardo del Mago di Oz di Fleming.
Niente, con la testa sono alla Biennale Cinema, ma questa è la biennale d’Arte, si dipana tra Arsenale e Giardini, e c’è molto inferno. Ci sono padiglioni toccanti, l’arte afrocubana di Belkis Ayon, che recupera un mito fluviale, ci sono molte donne, occhi completamente spalancati, molti uteri, di nuovo molta fluidità, molta luna. Il latte dei sogni, si intitola così del resto, l’esposizione, mutuando il nome da un libro per bambini di Leonora Carrington.
Va bè siamo a Venezia, ma c’è un senso particolarmente profondo che percorre le opere, di intimità e introspezione, e femminile, ovaie (ma anche genitali maschili) come ex voto nel padiglione albanese, viscere, viluppi, umidità. Come il sartiame che sa di freschì. Ci sono tappeti e ricami, arti anticamente femminili. E nel potente padiglione Italia c’è sapore minerale di ruggine e ossa; non si può raccontarlo molto, o si rischia la spoiler, e la Biennale Arte è visitabile fino a novembre. Ma si può dire che un’esposizione quasi teatrale, straniante, che parla di lavoro operaio, lavoro di donne, si pensa a Olivetti, e a una escape room, vale la pena farne esperienza.
Nei Giardini che noi raggiungiamo grazie al propulsore di altro spritz intermedio, colpiscono il padiglione russo chiuso, quello ucraino aperto. Quello Sami, che colonizza l’edificio dedicato di norma ai Paesi nordici, che ospita video arte danzata di Pauliina Feodoroff, resti di renna aerei sospesi da Maret Anne Sara, e i collage di Anders Sunna. La rivincita dei popoli vinti. Da provincialotta penso alla Fano dei Cesari 22, sottotitolo “I popoli conquistati”, misuro la distanza, censuro i miei pensieri
Sorprese da nord anche nel padiglione Danese, dove un cartello avverte che i contenuti sono forti e si parla di morte e di vita e questa seconda specifica soprattutto colpisce. E’ disturbante sì, forte, realizzato con maestria. Di nuovo non si può svelare troppo ma chi ha amato Fantasia, l’episodio dei centauri, ci rimarrà male. Siamo dalle parti del film MidSommar, horror sotto il sole di mezzanotte.
La fragilità sembra l’altro tema di Venezia 22 che pure non parla esplicitamente, così credevamo, di pandemie in transito o di altre transizioni (a parte qualche cyborg all’arsenale). Fragilità e languore. Questo ci riconnette al red carpet del Lido che raggiungo, salutato lo chef, saltando sul vaporetto con la zavorra sulle spalle, e subito vengo respinta “la mascherina va indossata prima di salire” e quella di Dalì non va bene, e non credono che ho la ffp2 in borsa, e fanno male.
Crialese
Sul red carpet ha trionfato un essere efebico e guarda un po’ gender fluid, Timothée Chalamet, pelle di luna, troppo anemico all’apparenza per essere un cannibale del Guadagnino in concorso, sembra più un vampiro esangue di Interview with the Vampire di Neil Jordan del 94. La circolazione sanguigna è evocata dalla tuta, bagno di sangue che gli è valso un bagno di folla, bella davvero che gli lascia la schiena nuda come a Damiano.
A proposito, al Lido c’è anche la sua, di Damiano, fidanzata; ma nella tempesta di meteore e fake (girano le influencer e gente agghindata da walk of fame con finti body guard al seguito) circolano alcune intramontabili certezze. Sigourney Weaver bionica anche a 70 anni e col cardigan, maestosa in un film pieno di doti ma che poteva fare molto di più “Master of gardener” di Paul Schrader Leone d’Oro alla carriera; e Penelope Cruz che sfolgora e ce la mette tutta per elevare il film di Crialese, “Immensità”, un gradino sopra la condizione di shooting ben riuscito di Marie Claire numero speciale Seventies.
Buffo perché a poche ore di distanza un coetaneo di Chalamet, non così charmant ma comunque esile e con corredo di ciuffo d’ordinanza e aria stralunata, Bernardo Zannoni trionfava alla Fenice, vincendo il Campiello con una favola di animali. Sogni e latte ancora, ninne nanne e falci di luna.
Il Lido del ritorno alla anormalità è un delirio di prenotazioni on line da fare due giorni prima, di posti da accaparrarsi stando in una fila virtuale nel sito di vivaticket, tipo video gioco, 20 minuti prima dell’inizio degli spettacoli. E’ questa la transizione digitale? Sembra più una transumanza di pecore da una dimensione all’altra coi problemi intatti.
Il badge per accedere alle aree accrediti è materiale e devi ritirarlo in un ufficio al pala Casino e mai nome fu più appropriato (e personale paziente, va detto, almeno con me) e dare una foto, e assemblano una sorta di skypass anni 90. Rimpiango le file reali, in presenza.
Ma cambio idea quando ne vivo una che la è una rievocazione della scena della fila al cinema di Io&Annie. Due sbarbatelli con quattro baffi dietro di me, commentano un film bellissimo e dicono “l’ho trovato così..manipolatorio” vorrei guardare come Woody Allen in camera e dire “manipolatorio, la parola chiave è manipolatorio”.
Si sono sentiti manipolati da “The Whale”, la Balena che può aspirare al Leone. Storia struggente di un professore americano obeso, interpretato dentro una tuta del peso di 130 kg dal sorprendente Brendan Fraser diretto da Darren Aronofsky, storia da interno giorno tratta da piece teatrale di Samuel D. Hunter che ha scritto la sceneggiatura del film e si vede. Il professore tenta in extremis di recuperare il rapporto con la problematica figlia (l’attrice è Sadie Sink, la Max di Stranger Things che attirato molti ragazzini al Lido). La balena del titolo è Moby Dick che ricorre in uno scritto recitato a memoria dal protagonista come un mantra, ed è ovviamente il professore stesso che non cammina e usa bastoni per raccogliere oggetti e lavarsi, come se arpionasse se stesso, in una spirale di autodistruzione. Certo che fa piangere, ma c’è talento e storia.
Come ce n’è nella sorpresa indonesiana di Makbul Mubarak, parabola del giovane assistente di un generale in pensione che si candida a sindaco di una comunità rurale e finisce fagocitato dal potere che vince anche quando muore, come certi mostri degli horror redivivi per tirarti via con sé; ma “Autobiography” non è un horror, è più una storia di narcisismo e campagna elettorale di paese. Uh a proposito, sul red carpet c’era anche Matteo Ricci, salito sul side car del vincitore: il documentario Benelli su Benelli di Marta Miniucchi premiato col Kinèo di Pubblico&Critica.
Altre Marche all’aperitivo, in forma di Patatas Nanas, creature dello shef senigalliese Glebbi, nelle chiome delle star (ad acconciarle anche una hair stylist di Porto Sant’Elpidio, Ilenia Tosoni), nelle creazioni moda dei brand Quitto Bags, Cristiano Torricelli, Marta Jane Alesiani e Monia-Sartoria Italiana presentate in un evento al Lido a Villa Malusa, organizzato dalla rivista Fabrique du Cinema con la complicità della CNA picena.
La Regata storica di Venezia
E per tornare nelle Marche, ai suoi paccasassi, pizze Rossini ed eccellenze calzaturiere ho persino trovato un passaggio in auto con cui ci siamo infilati in un traghetto che ha tagliato il Canal Grande dopo aver fatto passare la Regata Storica che si svolge la prima domenica di settembre dal 1300 ma sembra sia nata anche prima per addestrare gli equipaggi al remo. In questa occasione vogano anche le donne, dal quattordicesimo secolo è testimoniata la loro presenza a bordo; penso che poche ore prima di questa manifestazione lagunare il lancio di Artemis falliva per la seconda volta.
La missione lunare con vettore dal nome di donna e futuro equipaggio al femminile dovrà aspettare il terzo ciak per esordire. Il che lascia un po’ di amaro e un vago sollievo: e se poi lassù il satellite che regola la vita di maree e umori terrestri, andiamo a violarlo, per cercare le terre rare necessarie ai nostri device forse tanto vale guardare il dito, uno a caso, e la luna lasciarla stare.
Recanati alla 79° edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Presentato il nuovo film del produttore Michele Calì “In_finiti” che verrà girato a Recanati
di Silvia Veroli
Il Comune di Recanati alla 79° edizione del Festival di Venezia per la presentazione in anteprima del nuovo film dal titolo “In_finiti” prodotto da Michele Calì della A.C. Production che vedrà Recanati protagonista delle riprese cinematografiche.
Presentazione film alla mostra del Cinema di Venezia 2022
“Siamo lieti di poter offrire i nostri i nostri paesaggi che hanno tanto ispirato il grande genio di Giacomo Leopardi e hanno reso immortale la nostra città – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi in conferenza stampa – Recanati è spesso meta di numerose produzioni televisive e cinematografiche, ricordiamo tra tutte il pluripremiato film “il Giovane favoloso” di Mario Martone presentato proprio qui a Venezia nel 2014 che ha trasformato la città per mesi in un grande set cinematografico ambientato nell’ epoca di Giacomo Leopardi nel 1800.”
Reduce dai successi ottenuti dagli ultimi film “Infernet” e “Un amore così grande” che ha visto la partecipazione dei tre tenori de “Il Volo”, Michele Calì ha presentato a Venezia il nuovo film “In_finiti”, una storia d’amore scritta e diretta da Cristian De Mattheis, regista anche di “Un amore così grande”, ambientata in Italia tra le suggestive location dei luoghi leopardiani di Recanati e le città di Verona e di Grezzana.
Una storia d’amore tra due ragazzi Roberta e Davide che nasce proprio sul Colle dell’Infinito e che vede tra gli attori protagonisti Francesca Loy, già protagonista del film “Un amore così grande”, nel ruolo di Roberta, Emanuele Bosi nel ruolo di Davide e Michela Persico nel ruolo di Greta. Faranno parte del cast anche Fabiola Morabito, giovane attrice nascente dal grande talento ed Elisabetta Pellini.
Cristian De Mattheis, Antonio Bravi, Michele Calì, Rita Soccio
“Dopo 8 anni ritorniamo alla Mostra del Cinema di Venezia per la presentazione di un nuovo film che sarà girato anche a Recanati “In_finiti”. – Ha affermato l’assessora alla Cultura Rita Soccio– Siamo molto felici per questa nuova opportunità di visibilità per le bellezze della nostra città e di promozione turistica che saremo pronti a cogliere. In questa pellicola il Colle dell’Infinito diventa luogo non solo di poesia ma anche d’amore e chissà che questo non possa accadere realmente.”
Presenti in conferenza stampa all’hotel Excelsior di Venezia anche il regista Cristian De Mattheis, l’attrice Francesca Aloi e una parte del cast tra cui Emanuele Bosi, Federico Le Pere e Michela Persico.
“ I luoghi leopardiani faranno da cornice all’incontro tra i personaggi principali, le riprese inizieranno tra fine ottobre e primi di novembre– ha spiegato Michele Calì – è mia intenzione proporre il film alla prossima edizione del Festival del Cinema di Venezia 2023 ed in altri importanti festival nazionali ed internazionali.”
Come per i precedenti film prodotti da Michele Cali’ le edizioni musicali saranno a cura della Nazionale Cantanti.
Le Marche a Venezia. Il cortometraggio Fillide presentato tra gli eventi di Fabrique du cinema alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica
di Silvia Veroli
Guasco cinema continua il suo lavoro di scouting tra giovani registi e registe con un nuovo cortometraggio, Fillide di Anna Concetta Consarino, che è stato proiettato in anteprima alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia all’interno dello spazio Casa Fabrique a Villa Malusa (giovedì 1 settembre ore 19.30).
Giorgia Fiori
L’opera, interpretata da Giorgia Fiori e Iacopo Cicconofri, con la fotografia di Claudio Marceddu e le musiche del compositore dorico Raffaele Petrucci, è sostenuta da ORIZZONTI – Bando di sostegno per produzioni cineaudiovisive con ruoli autoriali ricoperti da donne e/o under 35 marchigiani, iniziativa di Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura e finanziata da Regione Marche.
Le riprese sono state realizzate negli spazi suggestivi della Casa Museo Colocci – Vespucci di Jesi, a Staffolo (An) e nel Mercato delle Erbe di Ancona. Ha lavorato al progetto una troupe di circa 20 professionisti marchigiani formati all’Accademia di Belle arti e design Poliarte di Ancona. Marchigiani anche gli attori protagonisti, Giorgia Fiori di Ascoli Piceno e Iacopo Cicconofri di Tolentino. La regista Anna Concetta Consarino è sceneggiatrice e docente di discipline audiovisive al Liceo artistico Mannucci di Ancona.
Per una ragione misteriosa ogni individuo sulla terra è immobile. Di cera. Sono tutti vivi, respirano, comunicano con gli occhi, ma sono fermi. Osservano i giorni passare insieme alle stagioni. Agli anni. Rimangono sempre uguali, esistendo senza vivere. Fillide è una giovane scrittrice. Nella sua città è la sola a potersi muovere. Vive con la nonna. Anche lei di cera, come il resto delle persone che circondano Fillide. Scandisce le sue giornate imponendosi una normalità che appare come un vago ricordo. Si aggrappa al fatto che può essere ascoltata da chi ama; leggendo gli sguardi trova il senso della sua esistenza.
In un giorno uguale agli altri, accade qualcosa di straordinario. Entrata a frugare in una casa rimasta aperta, Fillide incontra un ragazzo. È Leonardo. Anche lui scrittore. Riesce a muovere le dita. Non è tutto “perduto”. I due iniziano a parlare con l’ausilio di una vecchia macchina.
CASA FABRIQUE è pronta per accogliere il nuovo cinema italiano alla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
di Silvia Veroli
Fabrique du Cinéma, la rivista che da dieci anni scopre i nuovi talenti del cinema italiano, torna al festival di Venezia con un programma ricco di incontri, proiezioni e presentazioni dall’1 al 4 settembre.
L’evento organizzato dal direttore della fotografia Davide Manca, e dalla Alfiere Productions di Daniele Urciolo, nell’elegante location di Villa Malusa, a pochi minuti a piedi dal Palazzo del cinema, Casa Fabrique, èpronta ad accogliere gli appassionati della settima arte e gli addetti ai lavori. Una bellissima villa dall’ampio giardino in cui assistere a proiezioni, incontri e presentazioni di film e libri con registi, autori e attori,e incontrare dal vivo lo staff di Fabrique.
Saranno quattro giorni fitti di appuntamenti all’insegna di temi centrali oggi nel cinema e non solo, come diversità e inclusione, sostenibilità ambientale, nuove modalità di produzione e distribuzione.
Fra i tanti momenti di confronto spiccano il 2 settembre Fabrique Diversity Day, giornata all’insegna di diversità e inclusione, e il 4 settembre Cinematographers’s Brunch, meeting informale fra i direttori della fotografia presenti alla Mostra per incentivare il dialogo sull’evoluzione del mestiere, sulle tecnologie e soprattutto sulla possibilità di una transizione ecologica anche sui set cinematografici.
Alla Tavola rotonda sul tema diversità e inclusione nel mondo del cinema, di cui parleranno il regista e direttore della fotografia Amir Ra, l’autrice e sceneggiatrice Chiara Sfregola (Camera Single, Signorina), il regista e autore Giovanni Algieri (Cosa manca, La prima luna storta), l’autore e attore Francesco Riva (Premio Zocca Giovani 2018), l’attrice e life coach Anna Fusco e la produttrice e sociologa Silvia Armeni, e interverranno anche gli attori ospiti Giorgia Fiori e Andrea Venditti.
Fin dalle passate edizioni Casa Fabrique è un punto di incontro per protagonisti del nuovo cinema italiano alla Mostra veneziana. Fra i tanti ospiti che sono passati nella casa di Fabrique ricordiamo: Alessandro Borghi, Greta Scarano, Silvia d’Amico, Liliana Fiorelli, Valentina Lodovini, Donatella Finocchiaro, Marianna Di Martino, Andrea Arcangeli, Rocio Moralez, Massimiliano Gallo.
Cinema Azzurro Ancona, programmazione dal 1° al 7 settembre
Il 1° settembre la serata-omaggio per Vittorio Gassman di Cine34 per celebrare i 100 anni della nascita
La serata-omaggio di Cine34 per celebrare i 100 anni della nascita del Mattatore, in onda giovedì 1° settembre – impreziosita da un appuntamento con l’approfondimento, a cura di Tatti Sanguineti, Piccolo Grande Schermo – inizia alle ore 21.15 con il capolavoro di Dino Risi Il sorpasso, seguito dallo speciale Vittorio Gassman, il Mattatore del Cinema, e poi dalle pellicole I mostri e In Nome del Popolo Italiano.
Il sorpasso
(1962), di Dino Risi, con Jean-Louis Trintignant e Catherine Spaak;
I mostri
(1963), di Dino Risi, con Ugo Tognazzi, Ricky Tognazzi, Lando Buzzanca, Gabriella Ferri, Marisa Merlini,
Isabella Biagini, Michèle Mercier, Mario Brega;
In nome del popolo italiano
(1971), di Dino Risi, con Ugo Tognazzi.
Attore, regista, sceneggiatore, scrittore, attivo in campo teatrale, cinematografico e televisivo, considerato uno dei migliori e più importanti interpreti italiani di sempre, Gassman viene ricordato per la maniacale professionalità e versatilità, e l’assoluto magnetismo. Artista con profonde radici nel mondo del teatro più impegnato, Gassman ha fondato e diretto il Teatro dell’Arte Italiano. Con Sordi, Tognazzi, Manfredi e Mastroianni, l’artista è ricordato come uno dei più grandi interpreti della commedia all’italiana.