Università di Macerata di nuovo sul podio delle classifiche Censis: al terzo posto tra i piccoli Atenei

L’Università di Macerata si conferma anche quest’anno sul podio dei piccoli atenei con una terza prestigiosa posizione all’interno delle annuali Classifiche Censis delle Università Italiane e un aumento significativo del punteggio ottenuto complessivamente. In particolare quest’anno l’Ateneo maceratese vede aumentare la valutazione per i servizi, le strutture e la comunicazione e i servizi digitali.


“Quella dei dati Censis è una fotografia molto parziale di una realtà complessa come quella di un Ateneo – riflette il rettore John Mc Court -. Tutti i ranking presentano una certa arbitrarità nella scelta di criteri per comparare realtà diverse tra loro. Quindi, pur riconoscendo che le classifiche rappresentano solo uno degli indicatori del valore di una Università, aver nuovamente conquistato una posizione di rilievo tra i piccoli atenei può essere letto come un ulteriore conferma della qualità consolidata della nostra didattica e della nostra ricerca e un ulteriore segnale del nostro impegno e dedizione verso gli studenti e le studentesse per offrire un ambiente accademico accogliente, di alta qualità, innovativo e inclusivo. L’Ateneo ha ottenuto ottimi punteggi anche in altre aree di valutazione come le borse di studio, l’internazionalizzazione e l’occupabilità, che sono fondamentali per garantire una formazione completa e competitiva”.


Entrando nel dettaglio delle classifiche relative alla didattica, Macerata si afferma tra le eccellenze con corsi di laurea in top ten come Scienze della Formazione Primaria, Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienze della comunicazione, Scienze dell’educazione e della formazione, Economia.


“Aggiorniamo costantemente la nostra offerta formativa- spiega il rettore McCourt -, in sintonia con i nostri stakeholders, ascoltando il modo del lavoro e in accordo con le dinamiche e i mutamenti contemporanei. Il mercato del lavoro sta cambiando con una velocità mai vista e noi rispondiamo in modo pure veloce ma sempre ponderato. Il nostro impegno è di creare teste pensanti, menti creativi, agili, e critiche, pronte per rispondere alle nuove sfide. Per esempio, quest’anno abbiamo attivato il corso triennale in Economia e marketing per la sostenibilità, che punta su una formazione che combina insieme sostenibilità economica, sociale e ambientale, e la nuova magistrale in Archeologia e sviluppo dei territori, con approfondimenti di carattere economico, giuridico e tecnico-scientifico, indispensabili nella formazione di un archeologo attivo nei processi di programmazione e gestione del paesaggio. A questo si aggiunge l’attenzione all’aspetto europeo e internazionale, con programmi a doppio titolo in partenariato con Atenei di Francia, Germania e Polonia, l’ingresso nell’Alleanze europea Erua, i programmi di mobilità in tutto il mondo e la presenza di visiting professor che portano con sé una vasta gamma di esperienze e competenze, arricchendo il curriculum accademico e offrendo nuove prospettive ai nostri studenti e studentesse”.




Da Castelfidardo a Katowice, Daniele Casarola sul podio dell’Intersteno Congress 2024

Da disegnatore CAD al podio dell’Intersteno Congress 2024, con la soddisfazione di trovarsi accanto alla pluricampionessa statunitense Shari Smargon. Accade in Polonia, a Katowice, dove Daniele Casarola, 41 anni di Castelfidardo, ha partecipato a due delle sette gare previste nell’importante competizione internazionale di scrittura veloce, guadagnando rispettivamente il primo e il secondo posto.

Che poi Daniele sia non vedente e abbia gareggiato non in una categoria a parte ma insieme a concorrenti vedenti è solo un particolare che racconta quanto la disabilità visiva, e in generale ogni tipo di disabilità, in presenza dei giusti mezzi sia un limite invalicabile solo per chi resta inchiodato a vecchie concezioni.

“Emozione? Tanta! – racconta il campione appena rientrato in Italia -. È la prima volta che salgo su un podio e quando mi hanno comunicato i punteggi ho pensato: questa volta posso davvero sperare in una medaglia”.

Daniele ha iniziato a perdere la vista a 33 anni, nel 2016 “quando ho chiuso con il lavoro di disegnatore CAD e ho iniziato a dedicarmi alla stenotipia”. Gli anni trascorrono a trascrivere atti giudiziari, processi del Tribunale penale, e sottotitolare eventi dal vivo per non udenti. Nel frattempo, Daniele incontra l’associazione “onA.I.R.”, dal 2014 delegazione italiana dell’Intersteno.

“Sono partito subito con le gare e ho sempre fatto piccoli passi.  Ho lavorato parecchio per migliorarmi, facendo anche i conti con l’emotività: se ti metti in gioco c’è sempre anche il lato emozionale da gestire.  Quando scatta il cronometro, arriva un po’ di ansia, le mani iniziano a tremare e bisogna cercare di mantenersi lucidi. L’Intersteno Congress è una competizione storica, quest’anno è alla 54ª edizione ma la Federazione originaria è stata fondata a Londra nel 1887. Non ci sono categorie specifiche: semplicemente quando scattava il cronometro, gli altri lo vedevano dal pannello luminoso, a me invece un sonoro scandiva i secondi”.

“Mi aspettavo questo risultato? In parte, solo per la competizione di Real Time, che ho svolto con il riconoscimento vocale. Per la competizione di Audio Transcription, che ho affrontato invece con la tastiera stenografica, sapevo di essere migliorato rispetto allo scorso Intersteno di Maastricht, ma non immaginavo di raggiungere il podio: è stata la soddisfazione più grande”.

I suoi piazzamenti:

  • Real Time Speech Capturing Seniors: primo classificato.
  • Audio Transcription Seniors: secondo classificato.

Daniele racconta che la tastiera stenografica “si suona ad accordi”, come un pianoforte. E dalla Uici di Ancona (l’Unione ciechi e ipovedenti) di cui è socio e consigliere, arriva l’incoraggiamento più bello: “Continua a suonare, Daniele, quest’ultimo ‘concerto’ è stato una meraviglia!”.




Al via il webinar organizzato dalla Regione Marche nell’ambito della promozione dell’alfabetizzazione digitale

“AI per tutti: le basi dell’intelligenza artificiale” è il titolo del webinar gratuito e aperto a tutti i cittadini che la Regione Marche organizza nell’ambito del progetto di facilitazione Bussola Digitale. L’evento si terrà l’11 luglio alle ore 10 e sarà una importantissima occasione per approfondire le conoscenze basilari su questa tecnologia in rapida evoluzione e muovere i primi passi nel suo utilizzo pratico.  (Per partecipare è richiesta l’iscrizione al link bussola digitale.)


L’iniziativa, volta a promuovere l’alfabetizzazione digitale, sarà guidata da esperti del settore che forniranno una panoramica completa sulle potenzialità dell’AI, oggi presente in
numerose aree, dall’educazione fino all’intrattenimento, come testimonia la crescita delle piattaforme di streaming e delle web di casinò nel nostro Paese. Il ruolo dell’AI e le sue molteplici applicazioni I sistemi d’intelligenza artificiale rappresentano una delle innovazioni tecnologiche più rivoluzionarie degli ultimi tempi, grazie alla loro capacità di ragionare in maniera autonoma, che gli permette di svolgere compiti complessi in modo rapido e preciso. Le applicazioni dell’AI sono vastissime e il suo impatto in molteplici settori presenta importanti ripercussioni su vari aspetti della nostra vita.


L’AI nel settore sanitario

Il settore sanitario è forse quello in cui l’intelligenza artificiale sta giocando il ruolo più importante in termini di benessere. Nell’ambito della sanità si ricorre infatti al machine
learning per migliorare le diagnosi cliniche, dal momento che l’AI permette di analizzare in maniera accurata e veloce enormi quantità di dati clinici che aiutano a predire possibili
patologie. Il ricorso all’intelligenza artificiale sta anche rivoluzionando la medicina personalizzata, poiché consente di creare trattamenti su misura, basati sul profilo genetico del paziente. In questo stesso contesto, si ricorre spesso all’uso di sistemi di monitoraggio che consentono di seguire i pazienti a distanza, così da tenere sempre sotto controllo i loro parametri vitali.


Presenza dell’AI in ambito finanziario

Un altro settore che sta traendo grandi benefici dall’applicazione dell’AI è quello finanziario, dove si ricorre all’uso di algoritmi di apprendimento automatico per realizzare analisi di
mercato predittive che facilitano la gestione dei rischi aziendali. Inoltre, attualmente sono diventati popolari i cosiddetti robo-advisor, dei veri e propri servizi di consulenza automatizzati che forniscono consigli di investimento basati sul profilo dell’investitore, rendendo i servizi finanziari molto più accessibili.


Applicazioni dell’AI nel contesto educativo

La diffusione dell’intelligenza artificiale ha anche contribuito in modo significativo alla trasformazione dei metodi di insegnamento. Oggigiorno esistono numerose piattaforme
educative basate sull’AI dotate di sistemi capaci di adattarsi ai bisogni individuali degli studenti, offrendo percorsi di apprendimento personalizzati che tengono conto dei loro punti
di forza e delle loro difficoltà.


AI, la tecnologia versatile in grado di ridefinire i confini del divertimento

La versatilità dell’intelligenza artificiale si estende anche a settori meno ovvi come il mondo dell’intrattenimento, dove contribuisce ad espandere le frontiere del divertimento. Le
piattaforme di casino online, per esempio, fanno uso dell’intelligenza artificiale per offrire ai loro utenti un’esperienza di gioco più coinvolgente, con slot interattive ed estremamente
realistiche. Sempre nel contesto dell’intrattenimento, l’intelligenza artificiale trova applicazione anche nell’ambito della produzione cinematografica, della creazione di contenuti digitali e dello sviluppo di videogiochi.


L’AI si conferma dunque come una tecnologia poliedrica, capace di apportare miglioramenti significativi in settori molto diversi tra loro e destinata a plasmare il nostro presente e il
nostro futuro.




La Provincia di Pesaro Urbino al Festival ‘Archivissima’ con il Centro Ricerche Floristiche Marche venerdì 7 giugno presso la struttura di via Barsanti (dalle 19.30 alle 21)

Anche la Provincia, con il Centro Ricerche Floristiche Marche “Aldo J.B. Brilli-Cattarini” (via Barsanti 7), aderisce venerdì 7 giugno alle proposte della Rete Archivi Storici di Pesaro per “Archivissima 2024”, Il ‘Festival e la Notte degli Archivi’ dedicato quest’anno al tema delle ‘Passioni’.

«Dalle ore 19.30 – spiegano i promotori – diventeremo un luogo laboratorio per sperimentare e suggerire un rapporto con il mondo naturale attraverso la cultura, l’arte e la cura».

Dalle ore 21 proiezione del video documentario ‘Sentieri di Libertà: in montagna a guarire le ombre della mente’ di Filippo Biagianti. Mentre Giorgio Donini leggerà “Natura come cura, cronache di passeggiate nel contado dei pazzi del San Benedetto di Pesaro” per il centenario della nascita di Franco Basaglia. 




Si aggiudica la prima edizione di The Blue Way Hackathon un team composto da studenti dell’Università Politecnica delle Marche e dell’Università di Trieste

di Ester Muscò

Quarantuno ragazzi provenienti da tutto il mondo, divisi in otto gruppi di lavoro, che per 48 ore hanno collaborato per decifrare i misteri del mare, ideando progetti che raccontano il futuro. Basterebbe questa frase per descrivere The Blue Way Hackathon, atto finale dell’undicesima edizione di Tipicità in Blu! In realtà non sarebbero sufficienti solo 48 ore per comprendere storie, speranze, paure, sfide e difficoltà che hanno colorato questa grande avventura condivisa da partecipanti, tutor e da tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di questo grande evento.


Un drone capace di raccogliere le alghe che infestano fondali marini e litorali. Questo, in estrema sintesi, è Finding Algae, il progetto vincitore della prima edizione di The Blue Way Hackathon concepito da Luca Apollaro, Gloria Bozza, Dilan Durmus e Francesco Simbula. Un team eterogeneo composto da studenti provenienti dall’Università Politecnica delle Marche e dall’Università di Trieste.


Enersea, un’innovativa stazione di servizio per imbarcazioni alimentate ad energia elettrica, è invece l’idea che ha permesso ai giovanissimi studenti dell’Istituto Savoia Benincasa di Ancona di aggiudicarsi la medaglia d’argento. Una squadra costituita da Gibril Cheikh El Najjarine, Valentino Fabiani, Riccardo Giorgetti, Tiziano Plantera e Giacomo Taruschio.


Terzo posto per Tiny clean, con un progetto basato su un filtro per lavatrici domestiche ed industriali capace di evitare che le microfibre inquinanti si diffondano nella rete fognaria e quindi in mare. Un’idea progettuale che vanta una matrice internazionale, in quanto composto dagli studenti universitari: Edgar Atamba, Shreyash Dange, Samuel Shemeles Demdme, Kenfack Leo Giordan Gouadjio, Mathias Tesfaye e Makida Yitbarek Tsige.


I premi, in voucher per l’acquisto di prodotti tecnologici, sono stati assegnati da una giuria composta da Dunia Romoli, direttore growth and strategy di Alperia, Gian Marco Luna, direttore di IRBIM-CNR, Franco Scolari, direttore generale del Polo Tecnologico Alto Adriatico, Domenico Ursino, docente di UNIVPM, Giorgio Moretti, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Ancona, Marco Battino, Assessore all’Università e alle politiche giovanili del Comune di Ancona.

The Blue Way Hackathon è un’iniziativa organizzata dal Polo Tecnologico Alto Adriatico nell’ambito del progetto Reginna 4.0 e I-Nest, con la collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche, dell’Università di Trieste, dell’OGS-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, di IRBIM CNR e del Comune di Ancona.




E’ tempo di Fosforo a Senigallia: dal 23 al 26 maggio in Piazza del Duca e in Piazza Roma scienza, curiosità e divertimento

E’ tempo di Fosforo a Senigallia, la manifestazione dal 23 al 26 maggio sarà in Piazza del Duca e in Piazza Roma. Oltre 200 eventi tra laboratori per le scuole, incontri, show e mostre trasformeranno Senigallia in una città della scienza dimostrando sempre più che la cultura, l’intelligenza e la scienza alla portata di mano hanno un appeal indiscusso. Tutti gli eventi a programma sono gratuiti, laboratori e mostre saranno su prenotazione. Un’occasione di incontro e una sfida per far crescere in tutti, grandi e piccoli, una sana voglia di conoscere e sperimentare.


Gli eventi speciali si devono prenotare tramite la piattaforma Eventbrite. Per informazioni e assistenza sugli eventi visita il sito www.fosforoscienza.it o scrivi a programma@fosforoscienza.it.


“Fosforo” alle nostre menti, per sostenere l’attività culturale e scientifica con una serie di attività sul tema della scienza, della filosofia e dell’arte, coinvolgendo scuole, famiglie e cittadini. Centinaia gli studenti coinvolti ogni anno in attività ad approccio informale per riflettere sull’importanza della scienza in modo divertente ed accattivante.
Le mostre, gli eventi, i laboratori e le animazioni stimolano la curiosità e gli interessi in una prospettiva sempre più interdisciplinare delle materie. Una scienza, quindi, declinata su più fronti: quello sociale, quello umanistico, senza dimenticare quello più classico e tecnologico.


Alle dimostrazioni di piazza sono alternati incontri pubblici con le scuoleinstallazioni multimediali e mostre interattive, con l’obiettivo di creare una nuova cultura scientifica per animare la città e proporre un diverso e più ricco modo di stare insieme. Fosforo è anche occasione di incontro e una sfida per far crescere in tutti, grandi e piccoli, una sana voglia di conoscere e sperimentare.


Fosforo è ideato dall’Associazione Culturale NEXT e sostenuto dal Comune di Senigallia dalla Regione Marche e dal Gruppo Imprenditori Senigalliesi. Per tutti gli approfondimenti il programma è su www.fosforoscienza.it!

Link della manifestazione




Conclusi i lavori del convegno “Agenti cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione(CMR). Tra i relatori Cannas e Filippetti

Conclusi i lavori del convegno “Agenti cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione(CMR): aggiornamenti tecnico – scientifici e normativi” sui prodotti cancerogeni mutageni e tossici per la riproduzione organizzato dalla Unità Operativa complessa di igiene industriale della AST di Ancona e che ha visto come responsabile scientifico il Dr. Massimiliano Cannas, Direttore medico della UOC Igiene Industriale negli ambienti di lavoro  dell’AST di Ancona.


Una due giorni di lavori congressuali che hanno visto la partecipazione di relatori qualificatissimi rappresentanti varie istituzioni nazionali e la partecipazione di numerosissimi partecipanti da tutta Italia. I temi trattati sono stati la gestione del prodotti cancerogeni mutageni e tossici per  la riproduzione.


“Si è ragionato sulla necessità di una attenta attività di prevenzione partendo anche da quelle che sono le direttive europee e le leggi nazionali che normano questi prodotti- ha detto il Dr. Cannas, che ha proseguito dicendo che “si è parlato di quelle che sono le attività di vigilanza che vanno messe in campo affinché  il nostro lavoro sia sempre più sicuro e affinché la salute dei lavoratori e anche dei cittadini che pur non lavorando possono essere esposti a tali sostanze sia sempre il primo obiettivo di una attività di prevenzione delle aziende sanitarie e degli organi di vigilanza tutti”.


Presente nella giornata di apertura anche il Dr. Fabio Filippetti, Dirigente del Settore Prevenzione e Promozione della Salute nei luoghi di vita e di lavoro dell’ARS Marche che ha più volte sottolineato come il convegno “Abbia affrontato un argomento di grande attualità e in grande sviluppo. Nel piano regionale della prevenzione abbiamo un programma specifico che si occupa di ambiente, clima e salute. Ho apprezzato come i vari relatori abbiano detto che è giusto tutelare i lavoratori che vengono a contatto diretto con questi prodotti  ma anche la popolazione in genere”.


Tutti d’accordo relatori e partecipanti sul dire che gli argomenti trattati sono di notevole rilevanza ed attualità e che in futuro avranno una grande valenza anche dal punto di vista scientifico. Argomenti, ribadiscono sia Cannas che Filippetti, che nell’ambito del grande programma della prevenzione sono di notevole rilevanza e di grande attualità ma che soprattutto avranno un grande sviluppo.


Appare dunque fin troppo evidente la necessità, per tutti coloro che si occupano, con diversi ruoli, del grande tema della “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” (OSH) di elaborare delle strategie di intervento comuni che, coerentemente con quanto previsto dal Piano Nazionale di Prevenzione, possano portare innanzitutto ad una corretta valutazione e quindi ad una sempre migliore gestione, a tutti il livelli, del rischio da esposizione a CMR.


Coerentemente con la sua funzione pubblica di prevenzione la UOC PSAL-Igiene Industriale negli Ambienti di Lavoro dell’AST Ancona ha inteso organizzare questo convegno, diviso in tre sessioni interconnesse che analizzano tutti gli aspetti  dell’universo CMR, per permettere un confronto vivo e dinamico tra i relatori di respiro nazionale e i partecipanti, con la convinzione che solo una sempre più accurata conoscenza dei fenomeni e una sempre maggiore attenzione ai rischi  professionali possono portare a quell’obiettivo di “lavoro sicuro” che tutti, insistentemente, dobbiamo perseguire.




La nutrigenica alla Fondazione Carifano venerdì 19 aprile ( ore 17:30) con il prof. Stefano Amatori

E’ in programma questo venerdì alle 17,30 presso la ns. Sala di rappresentanza il penultimo appuntamento del ciclo di seminari organizzati dalla sezione di Biotecnologie dell’Università di Urbino Carlo Bo in collaborazione con la Fondazione Carifano e Fanoateneo.


L’incontro, tenuto dal prof. Stefano Amatori tratterà di nutrigenomica, la scienza che studia il rapporto tra genoma e dieta.




La Fondazione Paladini presenta le nuove ricette per le persone con disfagia create con le scuole alberghiere della Regione

Proposte nuove ricette dedicate alle persone con disfagia, create dagli studenti delle scuole alberghiere delle Marche nell’ambito del progetto “La gioia del cibo anche con disfagia” promosso dalla Fondazione Paladini, in collaborazione con il Centro Clinico NeMO Ancona, cinque Istituti superiori alberghieri della Regione, DSE (Dipartimento solidarietà emergenze), Federazione Italiana Cuochi, AIS Marche (Associazione Italiana Sommelier) e Associazione Italiana Deglutologia nella figura del consigliere  Federica Galli, da anni vicina al progetto.


All’Istituto di Istruzione Superiore A. Einstein – A. Nebbia di Loreto, si è tenuto l’evento conviviale e finale del percorso didattico intrapreso con oltre 150 ragazzi degli istituti alberghieri marchigiani coinvolti nell’anno scolastico 2023/2024 che hanno studiato e appositamente creato per il progetto un menù a consistenze modificate, adatto a persone con disfagia.


La Fondazione dr. Dante Paladini Onlus, attiva nelle Marche presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche dal 2008, nell’assistenza ai pazienti affetti  da malattie neuromuscolari e ai loro familiari, con il progetto “La gioia del cibo anche con disfagia” si propone ogni anno di formare gli studenti degli istituti alberghieri della Regione sulle problematiche connesse alla disfagia, specializzandoli sulla preparazione di ricette rivolte a clienti con tali disturbi clinici, come le persone con malattie neuromuscolari.


È importante sensibilizzare e formare gli studenti degli Istituti Alberghieri della Regione, futuri professionisti della ristorazione, sulle problematiche connesse alla disfagia, specializzandoli sulla preparazione di ricette rivolte a clienti con tali disturbi. –  Ha dichiarato Simone Giangiacomi Presidente della Fondazione Paladini – Sarà nostra cura diffondere le ricette realizzate dai ragazzi, grazie alla guida dei loro docenti e al supporto scientifico dei clinici, alle persone interessate e alle Associazioni a noi vicine, tra cui AISLA, UILDM, Famiglie SMA. In questa giornata conviviale dove abbiamo potuto apprezzare con gusto questi nuovi e favolosi piatti, ci tengo particolarmente a ringraziare tutti i soggetti che hanno reso possibile l’edizione 2024 del progetto”.


Il cibo ha una forte componente sociale, le problematiche relative alla disfagia, ovvero la difficoltà di deglutire cibi solidi e bevande, infatti, sono una caratteristica comune e frequente nelle persone affette da malattie neuromuscolari e, più in generale, da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson o la demenza senile.


“Iniziativa meritevole della Fondazione Paladini, che promuove un essenziale approfondimento in materia, nella direzione di migliorare sempre più la qualità della vita delle persone con patologie neuromuscolari. – Ha affermato il Consigliere regionale Marco AusiliLa Regione, impegnata già nell’erogazione di preparati addensanti a favore delle persone con grave disfagia, vuole cogliere questa occasione per individuare percorsi condivisi volti a migliorare il trattamento della disfagia, in collaborazione con tutti i soggetti portatori di interesse in materia. Un particolare apprezzamento anche all’Istituto Einsten Nebbia e a tutti gli Istituti alberghieri della Regione, che si distinguono sempre per disponibilità a collaborare con il territorio con iniziative assolutamente rilevanti”.


Lanciato per la prima volta nel 2017 “La gioia del cibo anche con disfagia” è un progetto di grande valore sociale e pedagogico che ha permesso a numerosi alunni marchigiani e ai loro docenti di intrecciare magistralmente i fili della scienza e della solidarietà.


“La disfagia è una condizione comune e frequente nelle persone con malattie neuromuscolari ha spiegato Michela Coccia, direttore clinico del Centro Clinico NeMO Ancona – Questo sintomo, che causa difficoltà nel deglutire cibi e bevande, richiede una particolare attenzione non solo dal punto di vista clinico. Sappiamo, infatti, come il cibo rappresenti un mediatore delle relazioni. Ecco perché questo progetto ha un significato importante anche dal punto di vista sociale nel formare i futuri professionisti della ristorazione. Realizzare piatti con consistenze diverse, ma che preservino tutto il loro gusto, non solo permette di mantenere il più a lungo nel tempo la possibilità di nutrirsi in sicurezza ed in modo adeguato, ma dà il messaggio che è possibile continuare ad avere una buona qualità di vita, anche con la malattia.”


Questi i gustosissimi piatti del menù proposto agli ospiti presenti all’evento finale del percorso: panna cotta di parmigiano con gel di paccasassi e pomodoro bruciato; fave in porchetta con guanciale e pecorino; risotto con cavolfiore affumicato, burro acido e liquirizia; coniglio in tegame con funghi e pomodoro arrostito; filetto alla Rossini; crema di ricotta, pane tostato con amarena di Cantiano; mango robiola lampone basilico. Ai piatti si è unita una selezione di vini curata dell’AIS Marche.


L’idea del progetto nasce da Roberto Frullini, instancabile attivista e illuminato presidente della Fondazione, scomparso nel dicembre 2022, lo stesso anno dell’apertura del Centro Clinico NeMO di Ancona, una delle sue battaglie più ostinate e conclusa con successo. Convinto della necessità di formare i futuri specialisti del food su un tema molto presente ma ancora poco conosciuto, Roberto Frullini ha dato vita ad un’esperienza di formazione tecnica e culturale nelle scuole alberghiere, che si rinnova negli anni. Al suo fianco, la sensibilità degli chef Paolo Piaggesi, Roberto Dormicchi e Mauro Uliassi, tre stelle Michelin, insieme ai quali ha avviato la prima edizione del progetto negli Istituti scolastici marchigiani, fino ad arrivare ad un ricettario di ben 100 pagine con antipasti, primi e secondi piatti, dessert e una sezione riservata ai cocktails. “Il cibo è convivialità” era il messaggio di Roberto che anche quest’anno si è reso concreto nei volti e nei cuori degli oltre 150 ragazzi che hanno sperimentato cosa significa creare le condizioni per far condividere il valore ed il piacere di stare a tavola, oltre la disfagia.


Per info tel. 071 5965280 www.fondazionepaladini.it




Ricerca e innovazione al centro dei due avvisi PR FSE+ Marche 21-27 finalizzati a creare un’occupazione per i giovani. Seminario il 7 marzo (ore 15) a Fano

Sarà Fano la cornice in cui si terrà il seminario di presentazione di due importanti misure di politica attiva del lavoro proposte da Regione Marche grazie alle risorse del PR 21-27 del FSE+ Marche, “Borse Ricerca” e “Start&Innova Giovani”. L’incontro dal titolo “Ricerca e innovazione per costruire futuro” si terrà alle ore 15.00 di giovedì 7 marzo presso il TAG hotel con l’obiettivo di illustrare questi due nuovi interventi che, grazie alla sinergia con il mondo delle imprese e il coinvolgimento delle università marchigiane, degli incubatori e degli acceleratori d’impresa, puntando su competenze, conoscenze, ricerca e innovazione, intendono creare un’occupazione qualificata ad alto valore aggiunto, capace di dare nuovo futuro ai tradizionali settori produttivi regionali.


“Grazie a questi due avvisi la Regione Marche intende creare opportunità di occupazione rivolte ai giovani laureati (e per Start&Innova Giovani anche laureandi) e supportare le loro idee imprenditoriali, partendo dalle competenze scientifiche e tecnologiche acquisite nel percorso universitario, dando centralità alla ricerca, alla sperimentazione e all’innovazione”, afferma l’assessore regionale alle Politiche del Lavoro e alla Formazione, Stefano Aguzzi. “Abbiamo voluto presentare insieme questi interventi proprio perché ad accomunarli sono la sinergia tra imprese, istituzioni e università e la capacità di immaginare nuove prospettive di sviluppo per diversi settori produttivi”.


Le “Borse Ricerca”, rivolte a giovani laureati under 36 disoccupati e residenti nella Regione Marche, si concretizzano con la realizzazione di un progetto di ricerca presso un’impresa, uno studio o un’associazione in grado di valorizzare il trasferimento di competenze scientifiche e tecnologiche, sviluppare temi e risultati collegati a processi, prodotti e servizi basati sulle nuove tecnologie, apportare al territorio (in special modo ai borghi) sviluppo e innovazione. La durata della borsa è di 12 mesi con un’indennità pari a complessivi 12 mila euro. Lo stanziamento complessivo relativo all’avviso “Borse Ricerca” è di 8 milioni di euro suddiviso sulle annualità 2023- 24- 25.


Il Bando “Start&Innova Giovani”, del valore complessivo di € 5.000.000,00 sulle annualità 2023-2024,sostiene i giovani laureati e laureandi disoccupati under 36 in un percorso di auto-impiego e auto-imprenditorialità negli ambiti della Strategia regionale di specializzazione intelligente (Casa e Arredo ed Ambienti di vita | Engineering e Meccanica |Prodotti e servizi per la cultura e l’educazione | Economia dei servizi e del turismo | Sistema Moda e Persona | Sistema agroalimentare | Prodotti e servizi per la salute) attraverso l’erogazione di un’agevolazione per la creazione di start up innovative, anche provenienti dal mondo della ricerca (spin off universitari). Per ciascuna start-up/spin off è previsto un solo finanziamento a fondo perduto pari ad € 40.000,00.


Dopo i saluti di benvenuto, i lavori saranno aperti dall’assessore Aguzzi, cui seguiranno gli interventi di Roberta Maestri – Dirigente Settore Servizi per l’Impiego e Politiche del Lavoro Regione Marche che contestualizzerà gli interventi nella più ampia cornice del PR FSE + Marche 21-27, delle funzionarie del Settore Servizi per l’Impiego e politiche del lavoro Regione Marche Simona Traini – che illustrerà l’avviso PR FSE+ “Borse Ricerca” e Simona Pasqualini che illustrerà l’avviso PR FSE+ “Start&Innova Giovani”.


La seconda parte del pomeriggio sarà dedicata alla Tavola rotonda alla presenza dei beneficiari delle due misure nell’attuale e precedente periodo di programmazione europea che avranno modo di condividere la loro personale esperienza. 


Seminario

BORSE RICERCA E START&INNOVA GIOVANI – Ricerca e innovazione per costruire futuro – TAG Hotel, giovedì 7 marzo 2024 – ore 15.00 – Via Luigi Einaudi 2a, Fano (PU)




Conferenza stampa per SEYO (Sistema Europe Youth Orchestra) al Cantiere Rossini di Pesaro mercoledì 21 febbraio (ore 11)

SEYO 2024 – Song for the Earth sarà presentata mercoledì 21 febbraio alle ore 11 presso Cantiere Rossini di Pesaro per la sensibilizzazione del cambiamento climatico.

SEYO (Sistema Europe Youth Orchestra) è un ensemble strumentale e inclusivo formato da 150 giovani e talentuosi musicisti, dai 10 ai 18 anni, incluso nel network Sistema Europe che raccoglie tutti i Programmi europei e le organizzazioni ispirate da El Sistema venezuelano, per un totale di oltre 100 membri.

Dopo Madrid, Istanbul, Atene e Londra, quest’anno sarà la volta di Pesaro Capitale della Cultura per ospitare il concerto di SEYO che si terrà il 20 luglio nella suggestiva location del Cantiere Rossini.

Il titolo di SEYO 2024 è Song for the Earth, con l’obiettivo di evidenziare il valore dell’educazione musicale e al tempo stesso sensibilizzare la sostenibilità ambientale per contrastare il cambiamento climatico, sempre di pari passo con la valorizzazione dell’equità sociale. 

In questa direzione, saranno numerose anche le iniziative “Aspettando Seyo 2024″ a carattere territoriale, organizzate dall’Associazione LiberaMusica, a partire dalla fine di febbraio 2024. 

Interverranno:

Matteo Ricci – Sindaco di Pesaro 

Daniele Vimini – Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro 

Chiara Galli – Coordinatrice Associazione LiberaMusica

Maria Majno – Vice Presidente Sistema Europe

José Angel Salazar Marin – Coordinatore artistico SEYO 2024

Elio Pacilio – Presidente Green Cross Italia e Green Drop Award

Al termine della conferenza stampa sarà dato spazio alle interviste tv e radio.




Nei panni di una delegata delle Nazioni Unite: la studentessa Sarah Dipasquale del dipartimento di Economia e Diritto di Unimc vola a Singapore per il Cwmun

Sarah Dipasquale, studentessa del Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università degli Studi di Macerata, volerà a Singapore per il “Change the World Model United Nation” (CWMUN), noto programma formativo al quale partecipano ogni anno oltre 5.000 studenti provenienti dalle scuole superiori e dalle università di tutto il mondo per dibattere sulle principali questioni dell’agenda politica internazionale.


Ventuno anni, siciliana di origine, ma fabrianese di adozione, Sarah frequenta l’ultimo anno della triennale in Economia: Banche, Aziende e Mercati – indirizzo in “Economia e Commercio Internazionale”. La giovane è stata selezionata per partecipare a questa importante esperienza formativa che prevede, da fine febbraio a fine aprile, sessioni didattiche online in lingua inglese sul climate change, intelligenza artificiale e molto altro. Il progetto si concluderà a Singapore dove la studentessa trascorrerà una settimana nei panni di una delegata delle Nazioni Unite. Attraverso simulazioni e conferenze dovrà risolvere problemi specifici, cooperando con altri studenti/delegati di tutto il mondo. Inoltre, potrà incontrare leader politici, campioni sportivi ed esperti di geopolitica per discutere di futuro, cooperazione e sostenibilità.


Elena Cedrola, direttrice del Dipartimento di Economia e Diritto

«Siamo molto orgogliosi del traguardo raggiunto dalla nostra studentessa- commenta la Prof.ssa Elena Cedrola, direttrice del Dipartimento di Economia e Diritto-. La sua partecipazione al CWMUN testimonia la solidità della formazione che offriamo ai nostri studenti, sempre attuale e in continuo aggiornamento secondo le ultime tendenze e le richieste del mercato del lavoro. I nostri corsi, tenuti dai migliori docenti, hanno un forte carattere internazionale e affrontano tematiche di grande interesse: AI, sostenibilità, globalizzazione etc… Prepariamo i nostri studenti alle sfide future e a ricoprire cariche prestigiose non solo in Italia, ma anche all’estero, magari proprio alle Nazioni Unite».

«Avevo già avuto modo di conoscere l’Associazione Diplomatici al Liceo e finalmente sono riuscita a partecipare a questo progetto- spiega Sarah Dipasquale-. Grazie agli studi universitari ho capito che politica economia e globalizzazione, economia internazionale e marketing internazionale, trattano temi che mi appassionano. A Singapore potrò confrontarmi con studenti provenienti da tutto il mondo e con professionisti del settore, ricevere nuovi stimoli e mettermi in gioco anche dal punto di vista linguistico, in quanto il viaggio richiede una conoscenza della lingua inglese avanzata. Da questa esperienza mi auguro di ampliare le mie competenze e di acquisire nuove conoscenze che possano arricchire il mio bagaglio professionale».




Il robot non è A.I.: pro e contro visti dal Rotary. Successo dell’incontro ad Ancona voluto dal presidente Trignani con l’esperto prof. Bruno Siciliano

Intelligenza artificiale e robotica, due cose diverse, che possono aiutare molto l’uomo. Ma con dovuti distinguo: la prima occorre sia sempre monitorata e dev’essere la mente umana a non perdere mai il controllo per farne un uso non solo “adeguato” ma davvero intelligente, nel senso di coadiuvare e non danneggiare quanto l’umanità vuole e destina per il suo futuro. Insomma per l’AI, la questione è anche etica, un po’ come quando il prof. Nobel inventò la dinamite. Il robot invece, può essere “il miglior amico dell’uomo”, poiché è l’estensione del suo braccio, della sua mente, della sua creatività, destinato solo ad essere al servizio della mente umana, eseguendo cose che la mano, il braccio o l’occhio non possono arrivare a fare. A dirlo è il prof. Bruno Siciliano, Università Federico II di Napoli, presidente della Società Italiana di Robotica, in un affollato incontro – oltre duecento persone – alla Loggia dei Mercanti di Ancona, voluto dal Rotary club Ancona Conero


Alla successiva conviviale ci sono state poi due piacevoli sorprese: il “battesimo” rotariano della nuova socia, Federica Archibugi, e l’inaspettato show del comico fermano Piero Massimo Macchini, voluto da uno storico sponsor del Rotary, Marco Valle presidente della SImar, che già sostenne la realizzazione dell’indimenticato evento “Battiti di Musica”, lo scorso ottobre.


Il confronto/scontro fra A.I. e Robot lo ha vinto comunque la materia del prof. Siciliano, per ora completamente “al servizio dell’uomo”, come ha spiegato, grazie anche alle applicazioni preziose in sanità, per esempio nella microchirurgia. Ed ha davvero dell’incredibile ciò che un robot può fare. Ma sempre sotto l’assoluto controllo dell’uomo e mai a rischio di prevaricarne la volontà.


Rischio che invece può presentarsi, quando parliamo di chatgpt tanto per fare un esempio banale. Oggi la musica, gli articoli, interi giornali e informazioni, lanciati in rete, sono spesso invenzioni di menti speculative o malate, fake news e strumentalizzazioni, trovate chissà dove, inventate, rifatte come un gioco, semplicistico ma pericoloso, che può creare danno anche in modo indotto e involontario, nel caso per esempio di informazioni economiche. Alla Loggia dei Mercanti la conferenza del prof. Siciliano è stata illuminante, specie quando si è parlato delle applicazioni inerenti la salute dell’uomo. Il Presidente del Rotay club Ancona Conero, dott. Roberto Trignani, neurochirurgo, ha centrato l’obiettivo con un tema attuale e scottante.




Giornata Nazionale dello Spazio (16 dicembre). Il ricordo di Giuseppe Occhialini, un grande fisico del Novecento

di Frida Paolella*

In occasione della Giornata Nazionale dello Spazio (16 dicembre) e nell’anno in cui ricorre il 30° anniversario della scomparsa di Giuseppe (Beppo per il mondo scientifico) Occhialini, per rendergli omaggio e capire il valore del personaggio e dei suoi studi, incontriamo Roberto Della Ceca, Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Brera che, con i suoi 260 anni di storia, è la più antica istituzione scientifica milanese ancora attiva.

Occhialini, marchigiano di origine, è stato e rimane un importante fisico che, con i suoi studi su raggi cosmici e la fisica dello spazio, ha contribuito alla nascita dell’Agenzia Spaziale Europea.  Una figura cruciale per la storia della scienza, più volte vicino al Premio Nobel. Blackett riconobbe il suo contributo e, nel ritirare il Premio Nobel per la Fisica, gli scrisse “sarebbe stato giusto tu fossi al mio fianco a Stoccolma”.

A Roberto Della Ceca, astrofisico, anch’egli marchigiano, che ha guidato e coordinato il Comitato Scientifico del Congresso SAIt 2023 (Camerino 15-19 maggio 2023) raccontato su Marcheinfinite, chiediamo un pensiero sui meriti scientifici di Occhialini e la sua importanza per la Fisica del Novecento.

Francobollo Serbo in onore di Occhialini

Beppo” Occhialini fu uno degli artefici principali delle scoperte nel campo della fisica delle particelle elementari e dei raggi cosmici nel secolo passato, ma non solo…  Collaboratore di Patrick Blackett, insieme a lui sviluppò un nuovo modello di “camera a nebbia” per la rivelazione dei raggi cosmici (nel 1948 Patrick Blackett fu insignito del Premio Nobel per la Fisica per tale sviluppo). Uno dei principali collaboratori, se non il principale, nelle scoperte di Carl David Anderson e di Cecil Frank Powell, entrambi insigniti del Premio Nobel, il primo (1936) per la scoperta del positrone, il secondo (1950) per la scoperta del mesone.  Rientrò in Italia nel 1950, prima a Genova poi a Milano dove rimarrà fino al ritiro accademico. Fu figura chiave nella rinascita della fisica italiana, formando una intera generazione di fisici nel campo dei raggi cosmici e delle particelle elementari (Riccardo Giacconi, Premio Nobel per la Fisica nel 2002, fu suo studente). Determinante nello sviluppo della fisica spaziale italiana (artefice principale del satellite COS-B, primo satellite scientifico della neonata Agenzia Spaziale Europea – ESA – che fornì una mappa del cielo nei raggi gamma), dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dell’ESA stessa. Attraverso queste attività, l’Italia ha acquistato posizioni di eccellenza nel campo dell’Astrofisica delle Alte Energie e più in particolare dell’Astronomia a Raggi X e Gamma. Morì il 30 dicembre 1993. Si racconta che Bruno Pontecorvo (altro grande fisico italiano del Novecento), in un simposio organizzato in onore di Occhialini nel 1972, scherzò sul suo strano destino: “Io alzo il boccale con l’augurio che possiate collaborare con Occhialini in qualche esperienza, è un modo praticamente sicuro per voi di vincere il Premio Nobel”. In suo onore il satellite italo-olandese per l’astronomia a raggi X, lanciato nel 1996 ed operativo fino al 2003, fu rinominato Beppo-SAX. A lui è stato intitolato il Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano-Bicocca”.

Ringraziamo Roberto Della Ceca per le sue riflessioni, che ci consentono di valorizzare la cultura scientifica nel ricordo di un grande protagonista che ha precorso i tempi con le sue intuizioni e risultati scientifici. Un protagonista nato a Fossombrone,  dove dal 2004 ha sede la “Fondazione Occhialini” presieduta da  Vincenzo Vagnoni (link), con cui sono state promosse diverse iniziative alle quali sono intervenuti scienziati di fama internazionale che con le loro scoperte ci spingono ai confini della conoscenza come Eugenio Coccia e Marica Branchesi, anche loro di origini marchigiane, entrambi insigniti della “Medaglia Occhialini”.

*Dipartimento Sviluppo Economico – Regione Marche




Servizi pubblici digitali più accessibili nelle Marche grazie al Pnrr e all’accordo con AgID. Antonini: “Attesi benefici e vantaggi per la collettività”

Servizi digitali nella Pubblica Amministrazione più accessibili ai cittadini. E’ questa una delle misure previste dal Pnrr che la Giunta regionale intende realizzare attraverso un accordo recentemente approvato un con l’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).

La misura si chiama “Citizen inclusion” ed è volta a migliorare l’esperienza dell’utente, con particolare riguardo agli aspetti inclusivi relativi all’accessibilità dei servizi digitali della PA erogati al pubblico, anche in linea con quanto previsto dalle direttive europee e dalla normativa nazionale.


“L’accordo, finanziato con risorse del programma #NextGenerationEU – dichiara l’assessore regionale alla Digitalizzazione, Andrea Maria Antonini – persegue un fine di interesse pubblico molto importante, a beneficio e vantaggio della collettività. Alla Pubblica Amministrazione sono richieste attività sempre più orientate a mettere gli utenti al centro della propria azione e ad applicare e diffondere una Tecnologia dell’Informazione e della Comunicazione maggiormente attenta alle esigenze di semplificazione, facile utilizzo ed accesso universale ai propri servizi e contenuti digitali: uno strumento per l’effettivo esercizio dei diritti di tutta la cittadinanza e l’applicazione concreta dei principi di uguaglianza e trasparenza”.


La Regione Marche è risultata tra le 55 Pubbliche Amministrazioni locali selezionate e coinvolte nell’iniziativa. In particolare AgID, soggetto attuatore, offrirà del supporto specialistico ed un contributo di circa 940mila euro per l’implementazione di attività locali in tema di accessibilità ed usabilità entro il 2025.


In particolare gli obiettivi assegnati da AgID alla Regione Marche, sono di:

  • ridurre il numero di errori di accessibilità, delle tipologie più ricorrenti, nelle interfacce dei servizi regionali interattivi, in particolare del Fascicolo Sanitario Elettronico, della piattaforma per i pagamenti elettronici Mpay, del portale del bollo auto, del sistema per le conferenze di servizi telematiche MeetPAd e dell’app CohesionWorkPA per l’inoltro di istanze specializzate da parte degli utenti;
  • formare i dipendenti pubblici della Regione e delle PA del territorio, sia tecnici che amministrativi, a realizzare front end (ossia l’insieme delle applicazioni e dei programmi informatici con cui l’utente interagisce direttamente) di sistemi informativi a norma e a produrre documenti e contenuti digitali accessibili;
  • assicurare la copertura del fabbisogno di tecnologie assistive, hardware e software per i dipendenti regionali con disabilità o invalidità, come ad esempio lettori e ingranditori di schermo, display braille, dispositivi e postazioni per il telelavoro, applicazioni per il riconoscimento vocale e per la trascrizione dell’audio in testo.



Filosofia, etica ed intelligenza artificiale al Palazzo Bisaccioni di Jesi il 27 novembre (ore 17:30)

Palazzo Bisaccioni ospita lunedì 27 novembre 2023 ore 17.30 il convegno organizzato dal Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Jesi “Filosofia ed Etica dell’Intelligenza Artificiale” incontro con il Prof. Francesco Bianchini dell’Università di Bologna.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare . Ingresso libero




La Chimica dei Materiali è il perno della Sostenibilità e l’Europa sceglie gli studenti dell’ITT Montani di Fermo

Dieci gruppi di studenti e insegnanti provenienti da tutta Europa sono a Berlino per presentare il 24 novembre i loro progetti didattici lungimiranti sul tema della sostenibilità a un pubblico internazionale. Tra loro c’è anche una squadra fermana che ha progettato un prodotto di cosmesi sostenibile, utilizzando scarti alimentari.


Il progetto “IT WILL BEANS”, coordinato dalla docente dell’ITT Montani Teresa Cecchi e che ha visto protagonista la chimica del Montani con Luca Capretti, Tommaso Ferroni, Rayan Lavigna, Francesco Mecozzi, Nicholas Nicolai, Alessandro Paciotti, Noemi Pieragostini, Chiara Spreca, Giorgia Tarro Boiro, è stato selezionato per la finale europea della competizione di Science on Stage Europe “Future League” circa le pratiche STEM più innovative per il raggiungimento della sostenibilità. La delegazione rappresenta l’Italia ed è a Berlino, dove proporrà dal 23 al 24 Novembre le attività svolte nell’ambito dell’insegnamento di Green Chemistry, con la collaborazione delle docenti Arianna Giuliani e Nadia Fraticelli.


L’ambito di ricerca scelto, la cosmesi sostenibile da scarti alimentari, ha permesso di affrontare la questione STEM e Gender equality: lo stereotipo della ragazza consumatrice di cosmetici è stato analizzato e ribaltato; le ragazze sono diventate produttrici del cosmetico sostenibile che hanno anche testato. Si è progettato e prodotto uno struccante sostenibile, utilizzando solo scarti alimentari di aziende locali impegnate nel ripristino della biodiversità in un ecosistema montano, attraverso la coltivazione di colture tipiche della Dieta Mediterranea.


Si sono sostituiti i tensioattivi di origine fossile con le saponine degli scarti delle leguminose, i silossani e le microplastiche con la pectina delle bucce d’arancia che donava anche oli essenziali antimicrobici. Non sono stati necessari conservanti tossici e fragranze. E’ stato studiato lo scaleup industriale (UNESCO Project Planner) con imprese locali e iniziative a sostegno dell’imprenditorialità giovanile nella Città Learning UNESCO di Fermo (Rotary Enterprise). La modalità didattica CLIL, in lingua inglese, ha aiutato i ragazzi a sentirsi “citizens of the world” dato che i SDGs sono certamente di respiro planetario e il lavorare in teams internazionali la cui lingua comune è l’Inglese sarà il loro futuro.


<Rendere gli studenti consci del ruolo chiave della chimica per poter essere attenti armonicamente al pianeta, al profitto ed alle persone è stata anche un’azione di educazione civica, spiega la docente Cecchi, Il coinvolgimento degli studenti è stato molto elevato durante tutte le fasi del rinnovamento della pratica laboratoriale che è in corso all’ITT Montani>.


Gli studenti si sono a volte incontrati online anche senza la supervisione dell’insegnante e questo è molto gratificante per un docente perché significa che si è contagiato il desiderio di produrre e non solo riprodurre il “sapere”.




Il Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università degli Studi di Macerata punta sulla blockchain: al via un corso specialistico e un progetto con un’azienda agricola del fermano

La blockchain al centro dell’interesse del Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università degli Studi di Macerata. Nel secondo semestre sarà attivato il corso con l’esperto Gian Luca Comandini, mentre è recentemente stato avviato un progetto di ricerca coinvolgendo l’azienda fermana “Pastificio Mancini”, condotto dalla direttrice del Dipartimento, Prof.ssa Elena Cedrola, dalla Dott.ssa Elisa Ballini e dalla Dott.ssa Grazia Li Pomi, entrambe ricercatrici presso l’ateneo.


Nota inizialmente come la tecnologia alla base del Bitcoin, la blockchain apre ad una nuova era digitale trasformando le dinamiche aziendali. Si tratta di una sorta di registro digitale che opera attraverso un meccanismo di condivisione delle informazioni permettendo e garantendo trasparenza, tracciabilità e sicurezza.


Per affrontare la crescente domanda di competenze e conoscenze in questo campo, il Dipartimento di Economia e Diritto attiverà nei prossimi mesi il corso “Cyber security e blockchain” dedicato agli studenti della magistrale in Management e Marketing Internazionale. Le lezioni saranno tenute da Luca Romeo, esperto informatico e docente del dipartimento e Gian Luca Comandini, uno dei più noti divulgatori tecnologici italiani, fondatore della prima scuola di formazione del settore e membro della task force governativa scelta dal Ministero dello Sviluppo Economico per elaborare una strategia nazionale sulla blockchain. Durante il corso verranno approfondite diverse tematiche, come criptovalute e smart contracts. Maggiori info su: https://docenti.unimc.it/gianluca.comandini/courses/2023/29539.


Le applicazioni della blockchain sono nei più svariati settori, tra questi in quello della supply chain alimentare, in quanto questa tecnologia può essere utilizza per tracciare l’intera catena di approvvigionamento permettendo ai consumatori di verificare la provenienza, l’autenticità e la qualità dei prodotti.


Ed è proprio in questo contesto che si inserisce la ricerca “A Case of Blockchain in Agri-Food: Impacts on the Value Chain and Competitive Advantage”, condotta dal Dipartimento di Economia e Diritto e finanziata con i fondi del PNRR progetto Vitality – Safina. Oggetto di studio il Pastificio Mancini di Monte San Pietrangeli (FM), azienda agricola del territorio che utilizza la tecnologia blockchain per tracciare il grano e il processo produttivo.


«L’adozione della blockchain ha permesso all’azienda di dimostrare l’origine del grano per la produzione della pasta, nel loro caso è lo stesso che coltivano, quindi di garantire la tracciabilità e di aumentare la fidelizzazione del cliente- spiega la Prof.ssa Cedrola-. Inoltre, ha dato l’opportunità di integrare ulteriormente la digitalizzazione del processo produttivo e di consolidare la loro posizione di leadership nel settore».


Si tratta di uno studio innovativo e interessante, che approfondisce una tematica di grande attualità e che avrà importanti sviluppi. «Mira ad esplorare le aree della catena del valore in cui la blockchain ha il maggiore impatto- per il Pastificio Mancini il marketing- e vuole comprendere come questa tecnologia contribuisce alla generazione, al miglioramento e alla protezione di un vantaggio competitivo» conclude la Direttrice del Dipartimento.




Tornano I Martedì dell’Arte con il Prof. Roberto Mancini martedì 14 novembre (ore 18) al cine-teatro Cecchetti. INGRESSO LIBERO

Il prof. Roberto Mancini continua il suo ciclo di lezioni alla 17esima edizione dei Martedì dell’Arte, l’ormai tradizionale evento curato dall’Associazione Arte con il patrocinio del Comune e dell’Azienda dei Teatri. Mancini tornerà martedì 14 novembre alle 18 al cine-teatro Cecchetti (ingresso libero).

Il tema di questo incontro, prende il titolo Tommaso: la ragione e la fede.

Il programma 23/24 della rassegna si articola in 28 lezioni sulle più svariate discipline scientifiche e culturali. 

La nuova stagione vedrà salire in cattedra otto ospiti di altissimo profilo, che si alterneranno fino ad aprile 2024. Sono: Evio Hermas Ercoli, Stefano Papetti, Roberto Mancini, Vincenzo Ruggiero, Alessandro Delpriori, Mauro Perugini, Paola Ballesi, Roberto Cresti.

Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Miur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.  

Ingresso gratuito. Per informazioni: 339.7439458 – iskra@donatianna.it

 




Conferenza Terra & Clima con il Prof. Grammenos Mastrojeni mercoledì 8 Novembre (ore 17:30) nella Sala di Rappresentanza della Fondazione Carifano

“Clima: l’hotspot Mediterraneo, una panoramica sui rischi e soluzioni davanti a un’autentica crisi climatica regionale”. E’ questo il titolo del prossimo appuntamento di “Terra & Clima”, il ciclo di conferenze sul cambiamento climatico in programma mercoledì 8 Novembre 2023, alle 17,30 nella Sala di Rappresentanza della Fondazione. 

Il relatore dell’evento sarà il professor Grammenos Mastrojeni, segretario generale aggiunto dell’organizzazione intergovernativa “Unione per il Mediterraneo”.

Diplomatico, docente, scrittore, Mastrojeni è stato, fino al 2019 coordinatore per l’ambiente della Cooperazione allo sviluppo, guidando le delegazioni italiane su territorio, acqua e oceani e partecipando a negoziati su clima e biodiversità. 

Oggi è presidente della più grande associazione per l’educazione allo sviluppo sostenibile: “Isola della sostenibilità”.

“Lo spessore di Mastrojeni – sostiene Gragnola – denota l’importanza del prossimo appuntamento di mercoledì 8 novembre. Sarà una occasione per fornire alla nostra comunità quelle conoscenze e quelle informazioni affinché si arrivi a comprendere l’importanza della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare. Quindi, siamo convinti che si tratti di un momento dall’alto valore scientifico e culturale che permetterà di aprire una riflessione seria e approfondita”.