In occasione della Festa dei Nonni l’iniziativa Raccontami la tua storia alla Casa di Riposo di Corinaldo

In occasione della Festa dei Nonni organizzata dal Comune di Corinaldo domenica 2 ottobre, presso il loggiato del comunale, si è tenuto un incontro molto significativo tra gli ospiti della Casa di Riposo e i bambini delle Scuole di infanzia Andrea Veronica e Tiro a Segno, e i bambini del paese.


Su invito alla collaborazione all’iniziativa da parte dell’amministrazione comunale, il Presidente Giuseppe Falcinelli e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione S.M.Goretti hanno promosso agli ospiti della Casa di Riposo di partecipare attivamente all’evento attraverso l’apertura del “Diario dei Nonni”.


RACCONTAMI LA TUA STORIA:“Finchè non avrai chiesto a chi ti sta di fronte almeno qualche frammento della sua biografia sospendi ogni giudizio. L’ascolto di una storia di vita è il requisito, in fondo antichissimo, che accende una possibile amicizia tra sconosciuti”. ( Duccio Demetrio)


Il “Diario dei Nonni” nasce da una proposta fatta nel lontano 2005 quando, in un invito ad intervenire in un dibattito in qualità di allora Presidente della Pro Loco di Corinaldo da parte del Presidente degli IRAB Donato Ciceroni, Giuseppe Falcinelli propose la realizzazione di un nuovo sito internet che raccogliesse il sapere dei nostri nonni e lo divulgasse attraverso la tecnologia, con il coinvolgimento della comunità corinaldese.


Questo progetto è anche un momento di incontro tra generazioni, è un’opportunità, una comunità che incontra la Fondazione e la Casa di Riposo con i suoi ospiti che incontra il Paese.


Il neo eletto Cda ha deciso di incrementare le ore a disposizione per far partire questo progetto che si concretizzerà all’interno di un processo di ristrutturazione e riorganizzazione del sito, in una sezione denominata Diario dei Nonni, dove saranno inserite rubriche tematiche, ricette, consigli e storie. I contenuti multimediali raccolti durante l’incontro in presenza, saranno poi divulgati anche attraverso Instagram, Facebook e Youtube, così che ospiti, famigliari, nipoti, amici e anche ricercatori, potranno fruirne anche quotidianamente. È un modo intelligente di sfruttare la tecnologia, narrando e raccontando, tramandando il nostro sapere, cosa che fino a pochi anni fa si faceva la sera, incontrandosi nelle stalle o in casa davanti al camino.


Il progetto viene così inaugurato grazie anche al connubio di idee tra due persone, la dott.ssa Nicoletta Catani ed il nuovo consiglio di amministrazione che, provenienti da strade e radici diverse, si sono trovate a riflettere cu ciò che significa raccontare la propria storia.


La dott.ssa Catani, psicologa-psicoterapeuta, animatrice presso la struttura è da un po’ di tempo che si dedica alla raccolta di storie, aneddoti, ricordi, ricette degli ospiti. Il compito dell’animatore è quello di stimolare la narrazione nell’anziano, depositario di un patrimonio etico ed affettivo indiscutibile; è in questo modo che la figura dell’anziano si trasforma così da “ vecchio” a “ saggio”. L’animatore tenta di restituire individualità, facendo tesoro delle storie di vita di ogni singolo ospite, perché solo la narrazione della vita passata e presente fornirà gli ingredienti adeguati per una buona relazione terapeutica e una adeguata programmazione degli interventi.


Come dice Bateson “ pensiamo per storie perchè siamo costituiti da storie, immersi in storie, fatti di storie”. La storia racconta il nostro essere, la modalità di costruire e rompere legami, le relazioni affettive significative. Oltre ad essere un essenziale strumento relazionale la narrazione rappresenta anche la via attraverso cui dare forma alla propria identità; quando si narra si costruisce una propria visione di se stessi e si diventa maggiormente consapevoli della propria esistenza.


La narrazione può anche essere intesa come strumento di cura: fa emergere gli aspetti più significativi dell’esperienza vissuta e valorizza la prospettiva del soggetto, dando una nuova dignità a coloro che vivono in prima persona situazione di malattia e dolore. Mantenere un patrimonio emotivo ricco è fondamentale per far si che l’anziano non venga sopraffatto da sentimenti di solitudine e di depressione.





I Vignaioli d’Autore: le Vie del Bianchello del Metauro Doc tra bellezze ed eccellenze del territorio

Bianchello da Vivere, Bianchello da Conoscere e Bianchello da Gustare: non esiste una sola via del Bianchello, ma tante quante le esperienze da provare lungo i percorsi che conducono alle cantine dei ‘Vignaioli d’Autore’, il progetto che riunisce nove produttori della Doc Bianchello del Metauro, l’amata Doc marchigiana, vino bianco simbolo del territorio, che nel 2019 ha celebrato 50 anni di Denominazione controllata e che nel 2021 ha chiuso con un totale di 1 milione di litri di vino, + del 20% rispetto all’annata precedente.


I Vignaioli con Federico Quaranta
I Vignaioli con Federico Quaranta

I ‘Vignaioli d’Autore’ ripartono con slancio e, per fare conoscere sempre di più in Italia la Doc, vitigno autoctono della provincia di Pesaro e Urbino, e per rendere ancora più attrattiva la destinazione vitivinicola agli appassionati wine lovers, amanti curiosi dei valori delle tradizioni locali, presentano ‘Le Vie del Bianchello del Metauro Doc’, tra i primi progetti del genere nelle Marche e apripista della nuova campagna nazionale di comunicazione della Doc, improntata fortemente sul digital e sui canali social, che punta alla bellezza del territorio, alla storia antica, ai paesaggi da sogno, alla tradizione vitivinicola millenaria. Da Pesaro, capitale della cultura 2024 a Urbino, centro del Rinascimento e patrimonio Unesco attraversando un territorio ricco di tesori artistici, prelibatezze e tipicità made in Italy, di grande interesse per il turista moderno.


Dall’Appennino all’Adriatico, la Doc locale unisce le nove cantine dei Vignaioli d’Autore e traccia le ‘Vie del Bianchello del Metauro Doc’. Un’eccellenza che nasce in un territorio caratterizzato da dolci colline, allietate dalla brezza proveniente dall’Adriatico e protette, quando si risale verso l’interno in un percorso lungo 80 Km costellato da splendidi borghi, dalle sponde del Metauro. “Vignaioli d’Autore” è prodotto da 9 cantine artefici di quasi 40 diverse etichette (delle tipologie previste dalla Doc: tradizionale, superiore, passito e spumante). Il Bianchello del Metauro deve il suo nome dal “biancame”, vitigno con cui è prodotto, e dal territorio in cui nasce. Quello del Metauro, il più importante fiume delle Marche, il cui corso ha inizio nell’Appennino marchigiano dove confluiscono il “Meta”, che proviene dal valico appenninico di Bocca Trabaria (Pesaro e Urbino), e l’“Auro” che ha le sue sorgenti in terra toscana.


La sua valorizzazione trova, come data simbolo, quella del 2 aprile 1969. Proprio 50 anni fa il Bianchello del Metauro ha infatti ottenuto il riconoscimento della Doc, la Denominazione di Origine Controllata, richiesta dagli stessi produttori locali. Conquistando tale marchio, il Bianchello è entrato a far parte dei vini regionali di pregio. Ma questo “gioiello” delle Marche porta con sé una storia millenaria.


Sono passati infatti 2.226 anni dalla Battaglia del Metauro del 207 a. C., raccontata da Tacito, secondo il quale ha inizio il passato leggendario del Bianchello. Lo storico latino, sostiene infatti che questo vino abbia giocato un ruolo importante durante l’invasione dei cartaginesi e, in particolare, durante la sanguinosa Battaglia in cui le truppe romane sconfissero l’esercito cartaginese di Asdrubale inebriato dal troppo Bianchello bevuto la sera prima dello scontro.


La visita per gli appassionati wine lovers si fa esperienza nelle cantine con degustazioni, cene in vigna, pic nic tra i filari a cura dei ‘Vignaioli d’Autore’: Bruscia, Cignano, Claudio Morelli, Il Conventino di Monteciccardo, Di Sante, Fiorini, Cesare Mariotti, Terracruda, Fattoria Villa Ligi. Per intensificare l’esperienza, alcuni di loro propongono: trekking, bird watching, e-bike, osservazioni astronomiche, musiche e concerti, attività artistiche e reading, dibattiti,. Un territorio vocato alla coltivazione della vite e alla produzione di grandi vini, che qui non è solo un prodotto ma un culto come è un rito sedersi a tavola e gustarsi i migliori prodotti della tradizione gastronomica.


La campagna di comunicazione ‘Le Vie del Bianchello del Metauro Doc’ lancia un nuovo messaggio da parte dei ‘Vignaioli d’Autore’, protagonisti in abito bianco nello splendore della natura della vigna: “Per riscoprire un vino che è già parte della tradizione, è necessario trovare nuovi canali e nuove alleanze che lo raccontino in maniera creativa e inedita”. ‘Vignaioli d’Autore’ è un progetto aperto e in divenire, nato con l’obiettivo di dare una nuova notorietà a un vino storico attraverso eventi e iniziative che favoriscano la conoscenza del marchio e delle caratteristiche di ogni cantina.


Info: vignaiolidautore.it | Fb  e IG vignaiolidautore


Presentazione al Symposium di Cartoceto

LA DOC

Un’eccellenza che nasce in un territorio caratterizzato da dolci colline, allietate dalla brezza proveniente dall’Adriatico e protette, quando si risale verso l’interno in un percorso lungo 80Km costellato da splendidi borghi, dalle sponde del Metauro. 

IL NOME

Il Bianchello del Metauro deve il suo nome dal “biancame”, vitigno con cui è prodotto, e dal territorio in cui nasce. Quello del Metauro, il più importante fiume delle Marche, il cui corso ha inizio nell’Appennino marchigiano – dove confluiscono il “Meta”, che proviene dal valico appenninico di Bocca Trabaria (Pesaro e Urbino), e l’“Auro” che ha le sue sorgenti in terra toscana. 

LA STORIA

La sua valorizzazione trova, come data simbolo, quella del 2 aprile 1969. Proprio 50 anni fa il Bianchello del Metauro ha infatti ottenuto il riconoscimento della Doc, la Denominazione di Origine Controllata, richiesta dagli stessi produttori locali. Conquistando tale marchio, il Bianchello è entrato a far parte dei vini regionali di pregio. Ma questo “gioiello” delle Marche porta con sé una storia millenaria. Sono passati infatti 2.226 anni dalla Battaglia del Metauro del 207 a. C., raccontata da Tacito, secondo il quale ha inizio il passato leggendario del Bianchello. Lo storico latino, sostiene infatti che questo vino abbia giocato un ruolo importante durante l’invasione dei cartaginesi e, in particolare, durante la sanguinosa Battaglia in cui le truppe romane sconfissero l’esercito cartaginese di Asdrubale inebriato dal troppo bianchello bevuto la sera prima dello scontro. 

IL BIANCHELLO IN CIFRE

Superficie coltivata: 209 ettari.

Produttori: 66 viticoltori | 21 vinificatori

VITIGNO E VINO

Perla a bacca bianca del panorama ampelografico marchigiano, il Bianchello deve il suo nome al colore tenue degli acini. Il disciplinare della Doc ne prevede almeno il 95% in vinificazione, con l’ammissione di una piccola quota di Malvabianca lunga (max 5%). Oltre alla versione Tradizionale, il Bianchello del Metauro si trova anche nelle tipologie Superiore, Spumante e Passito. Nelle prime due, è ampio al naso con sfumature agrumate di fiori bianchi e polpa di frutti gialli. Il palato è fresco, sapido e carezzevole. Le sensazioni agrumate sono tipiche della versione Spumante, mentre il Passito va verso il miele di acacia o girasole. Una realtà di dimensioni contenute ma che negli anni ha saputo evolversi, passando dall’immagine di vino semplice e di grande bevibilità a un prodotto di maggiore personalità e longevità.

ZONE DI PRODUZIONE

 La zona di produzione è limitata e comprende alcuni comuni del medio e basso Metauro (provincia di Pesaro e Urbino): Fano, Cartoceto, Colli al Metauro, Montefelcino, Isola del Piano, Fossombrone, Sant’Ippolito, Terre Roveresche, Fratte Rosa, parte del comune di Mondavio e parte dei territori di Urbino e Fermignano.

LE CANTINE

BRUSCIA

Azienda Agricola Bruscia

Strada Cerasa 11/a – 61039 San Costanzo (Pu)

Anno fondazione: 2007

Tel. +39.0721.954801

Sito: Brusciavini.it

 

CIGNANO

Società Agricola Cignano

Località Isola di Fano – 61034 Fossombrone (PU)

Anno fondazione: 1960

Tel. +39.0721.727124

Sito: Cignano.com

MORELLI

Azienda Agraria Claudio Morelli

Viale Romagna, 47/B – 61032 Fano (PU)

Anno fondazione: 1930

Tel. +39.0721.823352

Sito: Claudiomorelli.it

 

CONVENTINO MONTECICCARDO

Azienda Agricola Il Conventino di Monteciccardo

Via G. Turcato 4 – 61024 Monteciccardo (PU)

Anno fondazione: 2007

Tel. +39.0721.910574

Sito: Conventinomonteciccardo.bio

 

DI SANTE

Azienda Agraria Di Sante

Località Carignano 89/c – 61032 Fano (PU)

Anno fondazione: 1974

Tel. +39.0721.885627

Sito: Disantevini.it

 

FIORINI

Azienda Agraria Fiorini

Via Campioli 5 – 61040 Terre Roveresche (PU)

Anno fondazione: 1900

Tel. +39.0721.97151

Sito: Fioriniwines.it

 

MARIOTTI

Azienda Agricola Mariotti Cesare

Via delle Cave 3 – 61030 Colli al Metauro (PU)

Anno fondazione: 1930

Tel. +39.0721.891370

Sito: Cantinemariotti.it

 

TERRACRUDA

Azienda Vitivinicola Terracruda

Via Serre, 28 – 61040 Fratte Rosa (PU)

Anno fondazione: 2005

Tel. +39.0721.777412

Sito: Terracruda.it

 

VILLA LIGI

Fattoria Villa Ligi

via Zoccolanti 25/A – 61045 Pergola (PU)

Anno fondazione: 1912

Tel. +39.0721.734351

Sito: Villaligi.it




L’8 e il 9 ottobre la sesta edizione di Urban Nature, la festa WWF della natura in città

Sabato 8 e domenica 9 ottobre torna Urban Nature, la festa della Natura in città promossa dal WWF e arrivata alla sesta edizione, che ha l’obiettivo di rendere sempre più evidente il valore della natura in città e rinnovare il modo di pensare e pianificare gli spazi urbani, ridando spazio alla biodiversità. 

Oltre il 55% della popolazione mondiale vive in aree urbane e nei prossimi 30 anni si arriverà al 70%: ma a oggi nelle città italiane il verde attrezzato allo sport e al gioco rappresenta appena il 14% del verde urbano, un gap che va colmato attraverso una riqualificazione pianificata delle nostre città.

L’urgenza è dettata dal fatto che la natura in città ha un inestimabile valore nel garantire e accrescere il nostro benessere urbano: le piante depurano l’aria dalle polveri sottili prodotte dalle nostre attività inquinanti, creano ombra e contribuiscono alla regolazione della temperatura e all’assorbimento dei gas serra, contrastando le cappe di calore rese sempre più frequenti e pericolose dal cambiamento climatico, così come allagamenti e frane che vengono mitigati dall’azione di regimazione delle acque piovane. 

Ma la natura in città ha molti altri effetti benefici anche sul benessere psico-fisico, in particolare dei più giovani, contribuendo a diminuire le possibilità di malattie cardiovascolari, patologie articolari, ansia, depressione, infezioni respiratorie e obesità. 

Per i bambini ricoverati in ospedale e per la loro riabilitazione la natura, poi, offre infiniti stimoli a livello motorio sensoriale e percettivo.

È proprio su questi effetti che il WWF punterà per la prossima edizione di Urban nature, realizzando una grande raccolta fondi nelle piazze italiane: grazie all’acquisto di una piccola felce tutti potranno aiutare il WWF a portare la natura negli ospedali in cui i più piccoli sono costretti a mesi di ricovero in attesa della guarigione. 

Un regalo che si trasformerà in un enorme beneficio per migliaia di piccoli pazienti. L’obiettivo, infatti, è quello di realizzare 10 Oasi in ospedale*, nei giardini delle strutture pediatriche e altre strutture terapeutiche del nostro Paese.

Il messaggio è semplice: la “Natura si fa cura” poiché, come dimostrano numerose ricerche, la presenza di spazi verdi favorisce il recupero, le terapie e l’apprendimento dei piccoli pazienti, soprattutto quelli a lunga degenza. Qui il progetto WWF “La Natura si fa Cura” >>

FESTA WWF DELLA NATURA

L’effetto positivo che offre la natura è già diventato realtà nell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro (RM) dove è stata allestita nel 2020 un’Aula Natura WWF: già dai primi mesi, oltre al supporto educativo, nei bambini si sono riscontrati grandi benefici a livello ortopedico, cardiaco e psicologico, che l’associazione mira a rilanciare realizzando vere e proprie Oasi in Ospedale in altre 10 strutture italiane.

Le felci, poi, sono piante particolarmente importanti per il nostro benessere in ambienti indoor per il loro ruolo nel trattenere diversi inquinanti presenti nell’aria, rappresentando quindi un beneficio anche per chi deciderà di supportare il progetto.

L’8 e il 9 ottobre si potrà, come di consueto, partecipare alle decine di eventi organizzati da nord al sud del paese: Urban Nature è infatti una grande festa WWF della natura in città vuole coinvolgere i cittadini nello scoprire il valore della natura

Visite guidate a piedi o in bicicletta, bioblitz, incontri per festeggiare e conoscere la natura della propria città, anche la più nascosta: la stessa che ci aiuta a depurare l’aria che respiriamo, a creare l’ombra nelle giornate più calde, ad assorbire i gas serra e a contrastare allagamenti e frane, ma anche a rendere più belli e salutari gli spazi urbani.

Scopri QUI la mappa degli eventi in tutta Italia >>

A fianco del WWF per lo sviluppo delle Oasi in Ospedale ci sono l’Associazione Culturale Pediatri (ACP), la Fondazione Fight the Stroke, Fondazione Dynamo e gli architetti paesaggisti di IASLA, mentre l’iniziativa Urban Nature è patrocinata da ISPRA e supportata, tra gli altri numerosi partner, da Carabinieri Forestali, Associazione Nazionale Musei Scientifici, AIGAE, Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, CESAB, FIAB, Network Nazionale Biodiversità Società Geologica Italiana, UNAAPI.




Lunedì 3 ottobre al BRAND FESTIVAL di Jesi si parla di “Eccellenze future”. Il festival italiano dell’identità prosegue fino al 5 ottobre

Lunedì 3 ottobre, al Brand Festival di Jesi si parla di “Eccellenze future, tra tecnologia e restanza” con otto appuntamenti, da mattina a sera, tra laboratori, incontri e aperitivi con i guru della comunicazione. Il festival che dal 2017 si occupa di identità, nella sua quinta edizione mette al centro le “identità in movimento”, per vedere come leggere, e comunicare meglio, i nostri tempi, caratterizzati da profonde trasformazioni.


Punto di riferimento del mondo della comunicazione, branding, marketing e design, il Brand Festival ha preso il via il 29 settembre e di chiuderà il 5 ottobre, portando a Jesi 150 esperti nazionali ed internazionali ed oltre 75 eventi. Ad organizzarlo è l’associazione Brand Festival Ets, co-organizzazione del Comune di Jesi, main partner Cna e Bcc Ostra Vetere.


La giornata dedicata alle “Eccellenze future” propone, tra l’altro, numerosi momenti formativi di Cna nei palazzi del Centro Storico, e focus nella sede di BCC Ostra Vetere, con uno sguardo particolare alle PMI e alle manifatture per parlare di innovazione, eccellenze, made in Italy.


Nella Sala Assemblee di Palazzo Bisaccioni c’è la Formazione Cna. Alle ore 10,30 appuntamento con l’incontro “La libertà è dietro la fiera. schivare la manifattura tradizionale e scoprirsi brand”: due artigiane e due imprenditrici d’eccezione con CNA, Daniela Diletti e Gaia Segattini, conducono il laboratorio dedicato alle imprese manifatturiere della moda, alla qualità artigiana e al saper fare. Dalle ore 12, 30, alle ore 13, c’è l ‘incontro con Graziano Giacani del Brand Festival e con la Cna Marche sul tema “Poli: l’attrazione delle eccellenze italiane”.


Palazzo Santoni ospita alle ore 11 un momento di formazione per gli studi legali, dal titolo “la formazione legale tra innovazione del linguaggio, deontologia e legal design” con Paola Parigi.


Dalle ore 17,30 ci si sposta nella sede della Bcc Ostra Vetere in Viale Triste, per l’incontro ad ingresso libero “Saper Cooperare”, la cooperazione come valore per dare valore alle imprese del territorio, occasione per i visitatori di scoprire, anche la collezione numismatica dell’istituto di credito. Tommaso Puerini, vicepresidente della Bcc, introduce ai focus per le PMI e le manifatture, che si terranno fino alle ore 19 con incontri su “Saper innovare” condotto da Sauro Simonetti di Digimark. “Fare, sapere, saper fare, far sapere” con Giovanni Re.



Alle ore 19, ancora presso la sede della Bcc Ostra Vetere, si parla di “Il Made in Italy ha ancora senso?” con i brand strategist Marco Morini e Francesco Buschi di Futurebrand, per ricreare una narrazione efficace e rilevante su quella che, oggi, dopo anni di utilizzo incauto, è un’etichetta che non sempre concetti come originalità, artigianalità e qualità.


La giornata si conclude dalle ore 20,30 alle ore 22,30 con “Wine in Italy”, aperitivo con i Guru, in collaborazione con IMT Istituto Marchigiano di Tutela Vini, presso la Cantina Mario Lucchetti di Morro d’Alba. Per assaporare il Made in Italy attraverso un’eccellenza italiana, il Lacrima di Morro d’Alba.


Martedì 4 ottobre protagoniste al Brand Festival sono le “Identità plurali”, alla ricerca delle “pink identity”, dei diversi punti di vista che generano nuove prospettive, delle sensibilità sul concetto di bellezza, della narrazione della sessualità fatta dai brand.


Il Festival chiude mercoledì 5 ottobre sotto il segno dei “Paesaggi culturali”, per individuare valori e meraviglie che generano nuove forme di turismo.


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Brand Festival 2022. Jesi diventa il centro del mondo della comunicazione in Italia. Domenica 2 ottobre il Teatro Pergolesi l’evento principale

Prosegue a Jesi (AN), fino al 5 ottobre, la quinta edizione del Brand Festival, il primo festival italiano dedicato all’identità, e punto di riferimento nazionale del mondo della comunicazione, branding, marketing e design. Ad organizzare il festival è l’associazione Brand Festival Ets, co-organizzazione del Comune di Jesi, main partner Cna e Bcc Ostra Vetere.


Domenica 2 ottobre appuntamento imperdibile con il “Main event” tra il centro storico e il Teatro Pergolesi, un’intera giornata ricca di stimoli, visioni, racconti e provocazioni dedicata all’identità aziendale, territoriale e personale. Da mattina a sera, i grandi esperti del settore, brand mondiali e realtà locali, manager, imprenditori, designer, creativi, digital specialist, università e professionisti da tutta Italia, raccontano le loro visioni intorno al tema del Brand Festival 2022, quelle “Identità in movimento” che testimoniano un mondo che cambia, e che la manifestazione vuole raccontare per leggere, e comunicare meglio, i nostri tempi.


Fino alle ore 20, in Piazza Colocci, c’è “Piazza Giochi con Clementoni”, area attrezzata all’ara aperta dedicata alla creatività e al gioco, aperta ai bambini di tutte le età, da 0 a 99 anni! Dentro le grandi cupole trasparenti, ci sono mostre, espositori, infopoint, e tante esperienze da scoprire.


Al mattino (ore 10-13) il Brand Festival propone tanti eventi, panel, approfondimenti, talk e laboratori diffusi per il centro storico della città. Torna anche il tradizionale “Glocal Awards CNA”, la consegna del premio che valorizza la qualità della comunicazione Made in Marche.


A Palazzo Bisaccioni, dalle ore 10, sono ospitati diversi eventi. Nella Sala Convegni c’è “Italiani brava gente”, un panel dedicato alle ricerche sulle abitudini e percezioni degli italiani, insieme a Remo Lucchi (Eumetra), Giuseppe de Paola, Ugo Coppari (Studio Pensierini), e insieme a Ipsos e Sigma Consulting.


Nella sala Assemblee si cerca di creare un “Ministero della felicità” e si riflette sulle dinamiche geopolitiche internazionali insieme all’ex Ministro On. Gian Guido Folloni, oggi presidente dell’ISIAMED Istituto Italiano per l’Asia e per il Mediterraneo, e agli esperti Enrico Verga, Giovanni Sarani, e Michelangelo Tagliaferri. Nell’aula Didattica si parla di Neuromarketing che incontra i brand, con Mariano Diotto, Francesco Gallucci e Caterina Garofalo.


A Palazzo dei Convegni ore 10 appuntamento con lo Story Branding, area dedicata al racconto delle grandi marche attraverso le parole di chi, ogni giorno, ne decide le strategie. Conduce Sergio Tonfi, ospiti Gherardo Magri di Vaillant Group Italia Spa, Angela Simone di Clementoni, Dean Brindle di Singer, Fulvia Caliceti di Pittarosso, e Itas Mutua.


Al Museo Federico II ore 10,30 si parla de “Il valore di una marca” insieme a Luca Cavallini, Michele Cornetto, Federico Frasson, Una Associazione delle aziende di Comunicazione. A seguire, l’incontro “Be fluid, be brave” con Paola Miglio, un viaggio nelle campagne di marketing e advertising che hanno lasciato il segno.


Ore 10,30 presso Libreria Gira& Volta c’è “Carosello is book” il progetto di Paolo Iabichino e Giovanni Boccia Artieri di incontro con gli autori.


Germano Lanzoni al Brand Festival 2022
Germano Lanzoni al Brand Festival 2022

Il pomeriggio (ore 14,30 – 18,30) al Teatro Pergolesi con i protagonisti del mondo del marketing, della comunicazione, della finanza, dell’artigianato e della cultura. Tra gli ospiti, il comico milanese e webstar irriverente di grande successo Germano Lanzoni con l’intervento “Ridere per costruire, non per distruggere”. Sul palcoscenico del “Pergolesi” saranno inoltre Flavia Trupia (PerLaRe) che conduce l’incontro, Maurizio Di Robilant (Robilant Associati, Fondazione Italia Patria per la Bellezza) con un intervento su “Il talento dell’Italia”, Angela Simone ed Enrico Santarelli (Clementoni) su “il nostro made in Italy. Un saper fare lungo 60 anni”, Andrea Fontana (Storyfactory) con “raccontami di te, tra arte, bellezza e sogno”, Elena Vardanega (FutureBrand) su “The future of body”, Daniela Diletti (La Marchigiana) e Gaia Segattini (Gaia Segattini Knotwear) su “L’artigianato tra Medioevo e Iperuranio”, Claudio Carbini Presidente Bcc Ostra Vetere su “La banca del villaggio”, e Dario Costantini (presidente nazionale CNA) su “Come è straordinario fare impresa in Italia”.


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Dialoghi sulla creatività alla Poliarte. Imprenditori e professionisti raccontano la storia di successo: Ilaria Marelli 4 ottobre alle ore 18

Prosegue presso Poliarte il programma DIALOGHI SULLA CREATIVITA‘ un ciclo di incontri che attiva un fertile confronto tra professionisti di successo e giovani generazioni.


Il primo evento si è svolto il giorno 23 settembre ed è stato un dibattito molto coinvolgente tra Masato Inoue, Design & Consulting Former Nissan Advanced Studio Chief Designer, studenti, docenti, futuri designer ed il direttore di corso Industrial design, Sebastiano Cecarini.


Il ciclo di incontri Dialoghi sulla creatività prosegue il 4 ottobre con Ilaria Marelli, architetto, designer e lecturer presso il Politecnico di Milano e Naba. La sua attività spazia nel settore della progettazione: Art direction, Interni e Allestimenti, Design di prodotto.


Ilaria Marelli, ph Casonato
Ilaria Marelli, ph Casonato

L‘approccio strategico dello studio Marelli si basa sulla condivisione di idee con le aziende, che sono considerate partner e non semplici clienti e sulla proposta di idee che siano emozionali, sperimentali e sostenibili al tempo stesso. Ilaria Marelli ha ricevuto tra gli altri i premi “Alumni Polimi Award ” e “Milano Donna” per la sua attività in campo progettuale unita all’attenzione per gli aspetti sociali della progettazione.


Ha lavorato per eccellenze del Made in Italy tra cui: Fiam, Gherardini, Electrolux, Pitti. Ilaria Marelli dialogherà presso Poliarte con il Direttore Accademico Michele Capuani.


L’incontro sarà anche una ottima occasione per gli interessati ai corsi per conoscere le nuove opportunità occupazionali offerte da Poliarte in seguito alla nuova acquisizione da parte del Gruppo Rainbow, azienda leader nel settore dell’intrattenimento.


Il programma “Dialoghi sulla creatività” proseguirà il giorno 7 ottobre con Antonio Romano, Brand designer, Fondatore e Presidente Inarea che si interfaccerà con Iginio Straffi Fondatore e Ceo Rainbow, Presidente Colorado Film, per terminare poi l’11 ottobre con Andrea Batilla, Direttore creativo che presenterà il suo ultimo libro “Come ti vesti? Cosa si nasconde dietro gli abiti che indossi”.


Il ciclo di incontri è rivolto anche a professionisti dei settori Visual, Industrial, Interior e Fashion design, quale attività di aggiornamento.





Sabato 1 ottobre a Jesi prosegue il BRAND FESTIVAL 2022. Da mattina a sera oltre 25 eventi con i “guru” della comunicazione

Intorno al tema 2022, “Identità in movimento”, prosegue a Jesi (AN), la quinta edizione del Brand Festival, il festival dell’identità che dal 2017 è punto di riferimento del mondo della comunicazione, del marketing, del branding e del design in Italia. In un’edizione più ricca che mai – quella della ripresa, dopo due anni di stop pandemico – la manifestazione porta nella città marchigiana oltre 150 relatori nazionali ed internazionali, 75 eventi in 29 luoghi, e tanti appuntamenti per un confronto a tutto campo sui cambiamenti sociali, culturali e politici in corso. Ad organizzare il festival è l’associazione BRAND FESTIVAL ETS, con la co-organizzazione del Comune di Jesi, main partner CNA e BCC Ostra Vetere.


Sulle identità in movimento, ogni giorno di festival propone un particolare punto di vista, con eventi distribuiti in tutto il centro storico di Jesi.


“Apprendere e scoprire” è il focus di sabato 1 ottobre, con 25 eventi tra approfondimenti, esperienze immersive, flash mob, installazioni, attività per bambini, sulle tracce dei grandi maestri del passato per arrivare alle nuove frontiere della comunicazione. La giornata inizia alle ore 6,45, tra i banchi della frutta e della verdura della storica “Piazza delle Erbe”, per l’incontro “Siamo alla frutta” in cui gli agricoltori del territorio e i grandi professionisti della comunicazione si cimentano in una singolare sfida: chi venderà di più?


Le tecniche dei venditori ambulanti più abili saranno al centro di un laboratorio di storytelling creato insieme ad Andrea Fontana, e svolto con La Content Academy e Accademia56.


Nel laboratorio spettacolo “Come parla il perfetto dittatore”, Flavia Trupia ed Enrico Roccaforte invitano a conoscere la retorica per individuare le velleità dittatoriali di un politico dal suo linguaggio.


Di reputazione prima e dopo Linkedin parlano Alessandro Ubertis e Riccardo Scandellari, due giganti italiani della comunicazione


Michele Mariani, executive Creative Director Armando Testa Group, ripercorre l’insegnamento di Armando Testa, grande creatore di simboli e immagini, tra cui l’ippopotamo blu Pippo, e ricorda come il rispetto per il pubblico sia la prima e fondamentale regola della comunicazione.


Da segnalare il modulo formativo “Brand experience: la marca a 5 sensi” (ritrovo ore 9 a Palazzo Bisaccioni), per sperimentare una full immersion nelle emozioni, attraverso Vista, Suono, Tatto, Olfatto, Gusto in cinque luoghi della città di Jesi, con 5 esperti, uno per ogni senso, affiancati da specialisti del neuromarketing e della comunicazione.


Gli approfondimenti sono con Beatrice Ferrari che introduce alla progettazione dell’identità verbale di una marca, con Roger Botti e Angelo Ferrara dell’agenzia Robilant Associati per una nuova estetica di “packaging credibile”, e con l’Associazione Italiana di Neuromarketing nell’incontro “Neuromarketing per agenzie” dedicato alle agenzie guidato da Francesco Gallucci e Caterina Garofalo.


Alle ore 15, a Palazzo dei Convegni, in “Story branding” le grandi marche si raccontano attraverso chi, ogni giorno, ne decide strategie e visioni, protagonisti Camillo Mazzola di LEGO Italia, Luca Corsi di Vorwerk, Stefania Savona di Leroy Merlin Italia, Emilio Martano di Amplifon.


Alle ore 16,30 presso la Libreria Gira & Volta, “Carosello is book” il progetto di Paolo Iabichino e Giovanni Boccia Artieri approda a Jesi per incontrare dal vivo gli autori dei libri più importanti sulle tematiche del branding, del marketing, della comunicazione e della strategia d’impresa. Alle 18,30 a Palazzo dei Convegni Alessandro Ubertis e Riccardo Scandellari si chiedono se le tavole dei Dieci Comandamenti possono essere, oggi, le basi per costruire una forte identità di marca. In serata, ore 21,30 Palazzo dei Convegni, si parla de “Il Cigno nero. Essere marca durante l’emergenza” con Giovanni Boccia Artieri, Paolo Iabichino, Andrea Fagnoni, Emanuela Ciuffoli.


Domenica 2 ottobre appuntamento imperdibile con il “Main event” tra il centro storico e il Teatro Pergolesi, un’intera giornata ricca di stimoli, visioni, racconti e provocazioni dedicata all’identità aziendale, territoriale e personale, con i protagonisti del mondo del marketing, della comunicazione, della finanza, dell’artigianato e della cultura. Tra gli ospiti in palcoscenico ci sarà anche il comico milanese e webstar irriverente Germano Lanzoni. Si parlerà, tra l’altro, di “Italiani brava gente” con ricerche sulle abitudini e sulle percezioni degli italiani. Ci si chiede anche, come costruire un “Ministero della felicità” insieme all’ex ministro Gian Guido Folloni oggi presidente dell’ISIAMED Istituto Italiano per l’Asia e per il Mediterraneo: l’incontro sarà occasione per gettare uno sguardo ai fatti della geopolitica internazionale.


Lunedì 3 ottobre il Brand Festival parla di “Eccellenze future”; con i focus per le manifatture e le PMI insieme a CNA e BCC Ostra Vetere.


Martedì 4 ottobre protagoniste sono le “Identità plurali”, alla ricerca delle “pink identity”, dei diversi punti di vista che generano nuove prospettive, delle sensibilità sul concetto di bellezza, della narrazione della sessualità fatta dai brand.


Il Festival chiude mercoledì 5 ottobre sotto il segno dei “Paesaggi culturali”, per individuare valori e meraviglie che generano nuove forme di turismo.


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Ancona. Parte nel mese di ottobre in piazza d’Armi il Gran Mercato del Pià. Il primo appuntamento il 2 ottobre

Parte nel mese di ottobre in piazza d’Armi il Gran Mercato del Pià, un’iniziativa ideata, promossa e organizzata, con il contributo del Comune, dall’Associazione Esercenti Mercato di Piazza d’Armi e dalla Raval Family.


Sarà una data zero, perché il progetto è quello di dare continuità a questo evento, intensificando gradualmente gli appuntamenti.


“Piazza d’Armi – afferma il sindaco Valeria Mancinelli – è uno dei cuori pulsanti della nostra città, uno dei più antichi punti di incontro della comunità, un elemento identitario importante. Quindi è il luogo ideale per questa iniziativa. Ed è fondamentale che l’idea arrivi da una collaborazione che vede al centro tante anime del commercio di questa città, dall’associazione degli esercenti di piazza d’Armi, che rappresenta la certezza della tradizione, allo spirito innovativo e più “sperimentale” della Raval Family, sempre attiva in centro, ma presente in molti eventi importanti della nostra città”.


“Si tratta – racconta l’assessore Stefano Foresi – di un percorso partito da mesi. Gli incontri con l’associazione degli operatori di piazza D’armi sono stati positivi e hanno portato a concretizzare questo bel progetto. Il Piano merita questa vetrina e questa attenzione”.


“E’ un evento cittadino – aggiunge l’assessore Paolo Marasca – ma anche di promozione del brand Ancona, perché, per la sua natura, necessariamente coinvolgerà il commercio specializzato, da tutta Italia e non solo. E’ un modo di fare promozione, ma anche di esprimere cultura, quella cultura a tutto tondo che restituisce il volto di una città attraverso i suoi cittadini, i suoi artisti, i suoi lavoratori e, infine, il suo pubblico. Non a caso all’interno di questo percorso è prevista anche la nascita della Gran Orchestra del Pià, che sarà composta da molte anime, tutte espressione di questo luogo e, più in generale della nostra città”.


“Proprio per la centralità culturale e commerciale di questo luogo e per l’importanza dello stesso per la nostra comunità – afferma Francesco Javarone, presidente della associazione degli Esercenti di piazza D’Armi – la nostra associazione e la Raval Family di Ancona, hanno deciso di unirsi per creare un nuovo appuntamento di festa e di aggregazione che valorizzi e faccia conoscere sempre di più il mercato e i suoi operatori abituali che ne sono l’anima insieme con gli anconetani che abitualmente lo frequantano e che, in ogni caso lo riconoscono come una parte vitale ed essenziale della comunità. Quest’idea, che stiamo realizzando con il contributo del Comue di Ancona e della Raval Family, non è solo un’occasione di incontro, di aggregazione e di integrazione, ma potrà anche riaccendere i riflettori sul Piano, una zona della città molto spesso giudicata negativamente, e non valutata invece per la vivacità e le numerose attività che da sempre la contraddistinguono”.


“L’obiettivo di questa data zero – spiega Federico Pesciarelli di Raval Family – è gettare le basi per la creazione di un evento che abbia in futuro una cadenza stagionale. Piazza d’Armi e tutti i commercianti e ambulanti del quartiere ospiteranno il Gran Mercato del Pià, un mercato che vuole essere ancora più inclusivo ed attraente e soprattutto ampliato per quanto riguarda l’offerta espositiva, con un aumento della proposta in termini di quantità, qualità e diversificazione merceologica”. Saranno infatti coinvolti nel mercato numerosi espositori e organizzatori di mercatini di settore, per dare vita ad un grande mercato unico con tante specificità, che possa essere attrattivo per tutto il territorio.


Il Gran Mercato del Pia’ sarà composto da tre macro aree ideali d’interesse, che a loro volta saranno cuore pulsante di ulteriori iniziative: area expo, area food&drink e area intrattenimento. Non ci saranno spazi delimitati per queste aree, ma un ambiente unico creato dal mix delle varie specialità.


AREA EXPO

Cuore della manifestazione è proprio quest’area che sarà sviluppata da esperti per ogni sezione merceologica. Il mercato di piazza d’Armi si amplierà e partendo dagli ambulanti già presenti, troverà nuovi ospiti e nuove collaborazioni, l’obiettivo di rafforzare l’identità di un luogo molte significativo per la comunità anconetana.


AREA FOOD&DRINK

A supporto delle attività presenti ci saranno truck food e servizio bar, per rendere ancora più viva e appetibile l’offerta enogastronomica. Non mancheranno degustazioni, workshop e attività legate a questo settore.


AREA INTRATTENIMENTO

Musica, teatro, danza, workshop, incontri completeranno e valorizzeranno la già ricca offerta del mercato. All’interno di quest’area troverà spazio anche una progetto già in divenire, la Gran Orchestra del Pià, che vedrà numerosi musicisti di Ancona suonare e contaminarsi con suoni e canti di altre culture.


Ed ecco il palinsesto del numero zero del Gran Mercato:

Domenica 2 Ottobre 2022

GRAN MERCATO DEL PIA’ – DATA ZERO

Piazza d’Armi – Ancona

Apertura ore 10

Chiusura ore 22

con:

Mercato e ambulanti del Piano

Artigiani e creativi

Produttori e agricoltori

Collezionisti, vinili, fumetti e giocattoli

Vintage e modernariato

Artisti e musica

Street e truck food


In caso di pioggia il Gran Mercato del Pià sarà rimandato a domenica 9 Ottobre 2022.


Collaborano all’iniziativa: Slow Food Ancona, Velvet for Philosophers, Mercatini Antiquariato Brandozzi, Zamusica, Retro Vintage, Ancona Street Food Festival, Accademia56, Luna Dance, Coldiretti Mercato dorico. Hanno già aderito numerosi produttori, agricoltori, artigiani ed espositori e molti altri stanno confermando la propria adesione


GRAN MERCATO DEL PIA’ è un’iniziativa ideata, promossa e organizzata dall’Associazione Esercenti Mercato di Piazza d’Armi e dalla Raval Family con il contributo del Comune di Ancona.





BRAND FESTIVAL 2022. Il 30 settembre a Jesi la prima normativa internazionale sulla progettazione e gestione della marca che cambierà le regole per le PMI italiane

Al Brand Festival di Jesi (AN) un evento unico, venerdì 30 settembre dalle ore 9,30 e per tutta la giornata. In prima assoluta si presenta la UNI/PDR 111, prima normativa internazionale sulla progettazione e gestione della marca, che cambierà le regole per la governance di marca delle PMI italiane.


Il Brand Festival, dal 2017, è l’evento italiano di discussione, progettazione e confronto sull’identità personale, aziendale e territoriale, il punto di riferimento del mondo della comunicazione, branding, marketing e design. Il progetto è curato dall’associazione BRAND FESTIVAL ETS con la co-organizzazione del Comune di Jesi, main partner CNA e BCC Ostra Vetere.


Per la sua quinta edizione, costruita intorno al tema delle “identità in movimento”, dal 29 settembre al 5 ottobre il festival dell’identità incontra 150 relatori nazionali ed internazionali in 75 eventi e 29 luoghi. Sette i focus tematici, uno al giorno: “Creare sostenibile” (29/09), “Fare Branding in Italia” (30/09), “Apprendere e scoprire” (1/10), “Main Event” (2/10), “Eccellenze future” (3/10), “Identità plurali” (4/10) e “Paesaggi culturali” (5/10). Brand mondiali e realtà locali, manager, imprenditori, designer, creativi, digital specialist, università e professionisti da tutta Italia, si confrontano sui cambiamenti sociali, culturali e politici in corso. Si parla di simboli che cadono, parole della sanità trasformate dalla pandemia, identità fluide, stereotipi e abitudini che vacillano, cambiamenti climatici e transizione ecologica… di un mondo che cambia e che il Brand Festival vuole raccontare, per leggere, e comunicare meglio, i nostri tempi.


Quella di venerdì 30 settembre sarà la giornata dedicata al “Fare Branding in Italia”, occasione per presentare per la prima volta la presenta la UNI/PDR 11 e approfondire le 7 fasi di progettazione e gestione della marca identificate dalla normativa. Si tratta di un manuale di istruzioni pratico che non è mai esistito, frutto del lavoro di mesi di alcuni dei più grandi esperti italiani, la roadmap per creare un brand forte, dalla A alla Z, con tutti gli aspetti di business, legali e finanziari.


La mattina sul palcoscenico del Teatro Pergolesi, dalle 9,30 alle ore 13, saranno i pubblicitari e manager delle più importanti agenzie: Lidi Grimaldi, Elio Carmi, Roberta La Selva, Marianna Ghirlanda, Mariano Diotto, Bruno Bertelli, Matteo Gori, e Savino Muraglia piegheranno gli step della normativa che ripercorre tutto il ciclo di vita della marca (strategia, generazione, affermazione, consolidamento, valorizzazione, estensione, rivitalizzazione), dalla nascita alla “resurrezione”.


Il pomeriggio a Palazzo dei Convegni, agenzie, aziende e cittadini avranno la possibilità di sedersi a un tavolo per una sessione di consulenza, direttamente con tutti gli esperti della normativa (Emilia Grazia Costa, Giuliano Tedesco, Federico Dal Prà, Pina Meriano, Simone Verducci Galletti, Luigi Centenaro, Roberto Grandicelli, Marco Barel, Fabio di Falco, Stefania Savona, Béatrice Ferrari, Carlotta Silvestrini e Graziano Giacani). Ci saranno anche gli approfondimenti di Case Study (con Pina Meriano, Fabio Di Falco e Savino Muraglia), le Case History delle Gallerie degli uffici, Dolomiti Bellunesi e Parco Archeologico di Ercolano con Alessandro Ubertis e Roberto Locatelli, e tanti altri eventi.


In serata, ore 21,30 a Palazzo dei Convegni, si parla anche di parole e azioni che cambiano il mondo. Come quelle di Carlo Urbani, il medico di Castelplanio, che per primo ha scoperto e isolato la Sars, il virus che poi lo ha ucciso a Bangkok, in Thailandia, nel 2003. Infettivologo dell’Organizzazione mondiale della sanità, si è battuto per creare un protocollo di sicurezza ormai adottato dall’Oms per altre crisi e anche per il Covid- 19, arrivando al punto di sacrificare la sua vita per studiare la malattia. Quali sono state le parole di Carlo? Quale quelle usate (o abusate) in questi due anni di emergenza pandemica, nella sanità e nell’informazione main stream? Che reazioni hanno provocato, cosa è cambiato nel nostro modo di raccontare la malattia e la salute? Se ne parla con l’Associazione Italiana Carlo Urbani, insieme a Giuliana Chiorrini moglie di Urbani, e a Flavia Trupia, Michelangelo Tagliaferri, Roberto Gigli, Vincenzo Varagona.


Inoltre, giovedì 29 settembre alle ore 21,30, in occasione dell’incontro “PNRR o bancomat?”, sarà inaugurato il nuovo allestimento di Palazzo dei Convegni, dono del Brand Festival 2022 alla comunità jesina, con il sostegno di Brand Festival Ets (che ne cura anche la progettazione) e di Comune di Jesi e Gruppo Gennaretti, in collaborazione con Piccola Biblioteca Jesina per la ricerca storico fotografica.


Al “debutto” il nuovo palco modulabile con impianto di illuminotecnica e di regia, grandi pannelli ed una moquette rossa che rendono la sala principale uno spazio polivalente, adatto ad accompagnare gli eventi culturali della città. Fondamentale il contributo del Gruppo Gennaretti, che ha sposato il progetto Brand Festival nel valorizzare gli ambienti e le identità jesine.


Nel progettare l’allestimento, si evidenzia il legame tra il luogo e la comunità, grazie anche alle foto d’epoca. Nella sua storia l’edificio ha vissuto infatti varie vite. Primo probabile alloggio dei pellegrini, poi convento delle Clarisse, divenne nel 1885 sede dell’ufficio delle locali Poste e Telegrafi, ma anche Regio Istituto Tecnico (poi Cuppari). All’inizio degli anni ’70, con il trasferimento delle Poste in via Mura Occidentali, il Palazzo venne messo a disposizione dal Comune per manifestazioni artistiche e culturali.


Il BRAND FESTIVAL 2022, quinta edizione, è il punto di riferimento del mondo della comunicazione, del branding, del marketing e del design in Italia. Il festival italiano dell’identità torna in scena dal 29 settembre al 5 ottobre, nella progettazione a cura dell’associazione BRAND FESTIVAL ETS e con la co-organizzazione del Comune di Jesi, main partner CNA e BCC Ostra Vetere.


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BRAND FESTIVAL 2022 dal 29 settembre al 5 ottobre Jesi diventa il centro del settore della comunicazione, branding, marketing e design in Italia, con i più grandi esperti del settore

La città di Jesi, nelle Marche, si riempie di sorrisi con gli smile blu che identificano, dal 2017, il Brand Festival, festival italiano dedicato all’identità. Gli appuntamenti tra centro storico e Teatro Pergolesi.


Dal 29 settembre al 5 ottobre, per sette giorni, la città di Giovanni Battista Pergolesi, dell’imperatore Federico II e del Verdicchio dei Castelli di Jesi diventerà il centro del mondo della comunicazione, branding, marketing e design in Italia, grazie alla quinta edizione dell’evento organizzato dall’associazione BRAND FESTIVAL ETS e con la co-organizzazione del Comune di Jesi, main partner CNA e BCC Ostra Vetere.


“La pandemia ci ha messo i bastoni tra le ruote. Ma dopo 3 anni, siamo finalmente tornati. Pronti a recuperare le due edizioni perse, col Brand Festival più vivo, bello e autentico di sempre”, fanno sapere gli organizzatori.


Con oltre 150 i relatori nazionali ed internazionali75 eventi e 29 luoghi da scoprire, il Brand Festival edizione ’22 darà l’opportunità di scoprire come creare valore attraverso l’identità personale, aziendale e territoriale


Al centro dell’edizione 2022, il tema “Identità in movimento”, e se ne parla insieme ai grandi esperti del settore, brand mondiali e realtà locali, manager, imprenditori, designer, creativi, digital specialist, università e professionisti, per un confronto a tutto campo sui cambiamenti sociali, culturali e politici in corso. Tra loro,


Pier Domenico Garrone, Paolo Iabichino, Michelangelo Tagliaferri, Elio Carmi, Alessandro Ubertis, Maurizio di Robilant, Giuseppe Morici, Germano Lanzoni, Flavia Trupia, Andrea Fontana, Riccardo Scandellari, Mariano Diotto, Michele Mariani, Roberta La Selva, Remo Lucchi, Marianna Ghirlanda, Bruno Bertelli, Lidi Grimaldi, Francesco Morici, Roger Botti, Francesco Gallucci, Caterina Garofalo, Stefania Savona, Gian Guido Folloni.


Si parlerà di simboli che cadono (la Z di Zorro e giustizia è ora la Z di… guerra), parole della sanità trasformate dalla pandemia, identità gender fluid, stereotipi cliché, abitudini che vacillano, cambiamenti climatici e transizione ecologica… e di tanto altro ancora… C’è un mondo che cambia e il Brand Festival vuole raccontarlo, possibilmente dando qualche dritta per leggere, e comunicare meglio, i nostri tempi.Il tema delle “identità in movimento” attraversa le 7 giornate del programma in altrettanti “focus”, con eventi da mattina a sera.


Giovedì 29 settembre è il giorno del “Creare sostenibile”, e si parla di cambiamenti climatici e di transizione ecologica, di radici da tutelare e futuri da costruire. Venerdì 30 settembre c’è il “Fare branding in Italia” con la presentazione in prima assoluta, al Teatro Pergolesi, della UNI/PDR 111, prima normativa internazionale sulla progettazione e gestione della marca.


Sabato 1 ottobre sono proposti oltre 25 eventi per “Apprendere e scoprire” attraverso inedite esperienze a 5 sensi, giochi di immedesimazione, laboratori teatrali e di storytelling, approfondimenti.


Domenica 2 ottobre appuntamento imperdibile con il “Main event” tra il centro storico e il Teatro Pergolesi, un’intera giornata ricca di stimoli, visioni, racconti e provocazioni dedicata all’identità aziendale, territoriale e personale, con i protagonisti del mondo del marketing, della comunicazione, della finanza, dell’artigianato e della cultura. Tra gli ospiti in palcoscenico ci sarà anche il comico milanese e webstar irriverente Germano Lanzoni. Si parlerà, tra l’altro, di “Italiani brava gente” con ricerche sulle abitudini e sulle percezioni degli italiani. Ci si chiede anche, come costruire un “Ministero della felicità” insieme all’ex ministro Gian Guido Folloni oggi presidente dell’ISIAMED Istituto Italiano per l’Asia e per il Mediterraneo: l’incontro sarà occasione per gettare uno sguardo ai fatti della geopolitica internazionale.


Lunedì 3 ottobre il Brand Festival parla di “Eccellenze future”; con i focus per le manifatture e le PMI insieme a CNA e BCC Ostra Vetere.


Martedì 4 ottobre protagoniste sono le “Identità plurali”, alla ricerca delle nuove sensibilità sul concetto di bellezza della narrazione della sessualità fatta dai brand.
Il Festival chiude mercoledì 5 ottobre sotto il segno dei “Paesaggi culturali”, per individuare valori e meraviglie che generano nuove forme di turismo.


IL PROGRAMMA DELLA PRIMA GIORNATA / FOCUS 


La prima giornata del Brand Festival, giovedì 29 settembre, è dedicata al “Creare sostenibile”, con tanti eventi da mattina a sera, per parlare di cambiamenti climatici e di transizione ecologica, di radici da tutelare e futuri da costruire. Tra gli eventi, dalle ore 8 alle ore 16,30, tra Jesi, Rosora ed Apiro, il laboratorio itinerante “Sostenibilità: uomo, natura, tecnologia”, in collaborazione con Gruppo Loccioni, per un viaggio immersivo insieme a Michelangelo Tagliaferri e a Maria Paola Palermi nella prima micro-grid energetica in Italia dove si produce più energia pulita di quanta se ne consumi, intorno all’asse del Fiume Esino. Da segnalare, alle ore 18, a Palazzo dei Convegni di Jesi, la presentazione di “Fili”, uno dei più grandi piani di rigenerazione urbana d’Europa sull’asse Milano Malpensa, con Andrea Gibelli Elio Carmi, e a seguire il talk “Elettro figata o elettro frittata: la mobilità verso la sostenibilità” per scoprire i futuri della mobilità nel nostro paese insieme ai protagonisti dell’automotive e dei trasporti: FNM, Eco Motion, Audi, Cascioli Group. In serata, ore 21,30 a Palazzo dei Convegni, si parla di “PNRR o bancomat?”, e ci si chiede cosa rimane del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme a Michelangelo TagliaferriPier Domenico Garrone Francesco Tamburella.


Tra gli eventi in programma, il laboratorio per ragazzi “Influencer qui” con gli esperti di comunicazione che incontrano i ragazzi delle scuole superiori, sull’essere e apparire ai tempi di Instagram, e l’inaugurazione di tre mostre: a Palazzo dei Convegni ore 17,30 l’esposizione “Marchi e identità del Made in Italy. Storie di progetti e progettisti (1959-1980)” che ripercorre la storia del progetto grafico italiano, l’avvio della mostra fotografica itinerante “Le radici del viale” dedicata al Viale Trieste di Jesi, e nelle vetrine dei negozi del centro storico i “Pensierini su Jesi”, piccoli e grandi pensieri di stranieri sulla città marchigiana, donati dallo Studio Pensierini, realtà internazionale per l’insegnamento dell’italiano.


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Il Cuum investe nei giovani “Ispirare per scegliere. Message in a bottle”. Il 28 settembre al Palazzetto dello sport di Carneroli (PU)

Nuovo evento del Cuum (Club Unesco Urbino e il Montefeltro) rivolto al futuro delle nuove generazioni. «Ispirare per scegliere. Message in a bottle» è il titolo dell’iniziativa in programma mercoledì 28 settembre, dalle ore 9.30, al palazzetto dello sport Carneroli. Sugli spalti gli studenti delle quinte delle scuole di Urbino (liceo scientifico Laurana Baldi, Scuola del libro, Itis mattei, Istituto Raffaello) ma anche gli studenti dell’ultimo anno di Istituto Donati (Fossombrone), Istituto Celli (Cagli-Piobbico) e Omnicomprensivi Montefeltro (Sassocorvaro) e Della Rovere (Urbania) per una mattinata formativa che coinvolgerà oltre 700 alunni.


«La finalità – spiegano i promotori – è offrire ai ragazzi un’occasione d’incontro con una serie di figure ispiratrici. Che attraverso il racconto di storie ed esperienze personali e professionali, possano fornirgli spunti di riflessione e suggestioni utili alla scelta del percorso post diploma».


L’evento si configurerà come un racconto a più voci. Che partendo dall’esperienza di ogni ispiratore, cercherà di veicolare nei ragazzi con l’ausilio di musica e video il senso di coppie di parole come «disciplina-coraggio», «energia-squadra», “tradizione-mestiere”, «forma- contenuto», «radici-futuro», «talento- passione». LE VOCI – Ad ispirare i ragazzi saranno sei testimonial d’eccezione: l’analista di geopolitica Greta Cristini; il manager e allenatore Renzo Libenzi; l’attore teatrale, drammaturgo e formatore Michele Pagliaroni; il type designer e graphic designerJonathan Pierini; l’ingegnere astronautico e imprenditrice agricola Giorgia Pontetti; l’innovatore, scrittore e formatore Giulio Xhaet.


Spiega il vicepresidente e fondatore del Club Unesco Urbino e il Montefeltro Alberto Bruscoli: «Il mio impegno nel Cuum nasce dal desiderio di realizzare e promuovere iniziative rivolte ai giovani con l’obiettivo di comprendere, insieme a loro, i “possibili futuri” di un mondo in rapida e continua evoluzione.


In quest’ottica abbiamo immaginato l’evento “Ispirare per scegliere”: raccogliere tutti i ragazzi del territorio, che frequentano l’ultimo anno delle scuole secondarie superiori, per farli sentire una comunità e regalargli, attraverso un racconto a più voci, un momento “leggero” di riflessione sulla loro scelta post-diploma, senza la pretesa di suggerire corsi o professioni, ma cercando di accendere passioni e sentimenti attraverso l’ispirazione dell’esempio».


Evidenzia il presidente della Provincia Giuseppe Paolini: «Accogliamo con favore questa iniziativa del Cuum incentrata su un modo nuovo e stimolante di fare orientamento. Dai nostri giovani passa il futuro del territorio: investire sulla formazione è quindi decisivo per affrontare al meglio le sfide che ci attendono.


Innovare attraverso la cultura è una missione nobile che alimenta anche la nostra competitività». Sottolinea il sindaco di Urbino Maurizio Gambini: «Abbiamo concesso con piacere la location per l’iniziativa del Cuum, organizzata nell’ambito dei valori e delle linee d’azione che lo guidano. Sarà un momento di grande interesse per i ragazzi che potranno iniziare ad aprire la finestra sul loro percorso personale e professionale al di fuori
della scuola. Sono sicuro che l’approccio individuato sarà stimolante e saprà offrire ai ragazzi un valido strumento che li aiuterà a “leggere” il loro futuro».


L’iniziativa vede il patrocinio di Provincia di Pesaro e Urbino e Comune di Urbino, con il sostegno degli sponsor Imab Group Spa, Pensarecasa.it, Bcc Metauro. Il Club per l’Unesco di Urbino e del Montefeltro costituito nel 2019 con l’accreditamento della Commissione nazionale italiana per l’Unesco promuove, insieme ai principali attori del nostro territorio, iniziative di alto rilievo nazionale e internazionale, in armonia con i principi e i valori dell’Unesco. Operando su quattro aree d’azione: «Decoro e paesaggio», «Eventi e cultura», «Territorio e imprese», «Educazione e socialità».


Ispiratori

Greta Cristini – Analista di geopolitica Scrive per Limes, Rivista Italiana di Geopolitica fondata e diretta da Lucio Caracciolo. È
stata reporter di guerra in Ucraina, dove ha trascorso due mesi dall’inizio del conflitto fra Kiev, Leopoli, Kharkiv, Odessa, Mykolaiv, Dnipro e il Donbas. È anche cultrice di geopolitica vaticana presso la Link Campus University. Precedentemente ha lavorato come avvocato anticorruzione per le BigLaw di New York City. Ha conseguito una doppia laurea in Giurisprudenza italiana e francese alla Sorbonne di Parigi con il massimo dei
voti, ottenendo la menzione di Major de Promo (Valedictorian).


Renzo Libenzi – Manager e allenatore Giocatore e poi allenatore di Basket per più di 20 anni. Amante dei viaggi da sempre. In Loccioni dal 1991, entra come neo laureato e si occupa di controllo di gestione e finanza. Successivamente affianca l’imprenditore nello sviluppo di un approccio alle
Persone e ad un modello organizzativo e societario innovativo. La Loccioni viene inserita per sette anni tra i migliori ambienti di lavoro in Italia dal Gptw Institute.

Michele Pagliaroni – Attore teatrale, drammaturgo e formatore
Ha approfondito lo studio della Commedia dell’Arte lavorando con Carlo Boso e studiando con numerosi maestri. Nel 2014 ha vinto il premio nazionale “I giovani e la Commedia dell’Arte”. Dal 2016 dirige il Centro Teatrale dell’Università di Urbino (CtuCesare Questa) lavorando al contempo come attore e regista per compagnie italiane ed estere. Dal 2018 è docente presso l’Accademia Bernstein School of Musical Theatre di
Bologna. È direttore artistico di teatri, festival e rassegne teatrali tra cui Urbino Teatro Urbano e #Piazze.


Jonathan Pierini – Type designer e Graphic designer
Dopo il diploma presso l’Isia di Urbino in Progettazione Grafica e Comunicazione visiva, studia type design e tipografia presso il Ma Type and Media alla Royal Academy of Arts dell’Aja in Olanda. Tornato in Italia fonda bistro studio a Bologna con Alessandro Panichi e Showa Pluchinotta. Nel 2009 insegna progettazione grafica I presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2010/2011 si trasferisce a Londra dove lavora per lo studio Dalton Maag alla progettazione di caratteri tipografici per clienti quali Nokia e Vodafone. Dal 2011 al 2017 ha lavorato presso la Libera Università di Bolzano—Facoltà di Design e Arti come ricercatore e docente di progettazione grafica. Da settembre 2017 è Direttore di
Isia Urbino.


Giorgia Pontetti – Ingegnere astronautico e Imprenditrice agricola Amante della natura e della tecnologia. Nonostante gli studi rigidi e formali come ingegnere negli anni ’90, ha sempre avuto la natura e l’agricoltura nella sua vita. È Ceo di un centro di ricerca per la microelettronica per applicazioni spaziali G & A Engineering, nonché fondatore e Ceo di Ferrari Farm una azienda Agricola di nuova generazione con coltivazioni idroponiche in serre sterili, ermetiche e computerizzate e Cto di EltHub azienda operante nel settore degli apparati speciali per aerospazio e difesa


Giulio Xhaet – Innovatore, scrittore, formatore
La sua prima “startup” è stata una rock band in cui ho suonato per dieci anni, poi la vita mi ha portato alla cultura digitale. Ha pubblicato numerosi saggi, tra cui #Contaminati e Digital Skills, e il romanzo I sogni di Martino Sterio. Oggi è Partner in Newton Spa, dove sviluppa percorsi di innovazione per grandi aziende e prodotti di training nativi digitali. Coordinatore scientifico del Master Digital Specialist per 24Ore Business School. Contaminare la scrittura con la formazione lo rende felice.





Un successo per Libri Riù: lo scambio e baratto di testi scolastici usati per medie e superiori a Fermo e a Montegiorgio

In archivio anche l’edizione 2022 di Libri Riù, il mercatino che promuove lo scambio ed il baratto di testi scolastici usati per medie e superiori che si è svolo per circa un mese fino ai giorni scorsi sia a Fermo che a Montegiorgio. Nella città capoluogo teatro dell’iniziativa è stato il Centro Culturale San Rocco dove sono arrivati giovani studenti di Fermo, da Comuni del Fermano e anche da fuori provincia.


Anche per questa decima edizione, Libri Riù si è rivelata un valido aiuto per tante famiglie nel sostenere le spese per i libri scolastici dando ai ragazzi, attraverso questa opportunità di scambio, la possibilità di poter trovare i testi che cercavano o a loro volta mettere a disposizione i propri. 


Un’iniziativa, promossa dall’Ambito Territoriale Sociale XIX, dal Comune di Fermo, dal Comune di Montegiorgio, con la collaborazione della Ludoteca regionale del Riuso, delle associazioni “Liberalibri” di Fermo, “L’Albero della Vita” di Montegiorgio, dell’Arcidiocesi di Fermo ed il patrocinio della Regione Marche, che è tornata dopo il successo delle passate edizioni e l’apprezzamento per la sua finalità espresso da studenti e familiari.


Un successo per Libri Riù: lo scambio e baratto di testi scolastici usati per medie e superiori a Fermo e a Montegiorgio
Un successo per Libri Riù: lo scambio e baratto di testi scolastici usati per medie e superiori a Fermo e a Montegiorgio

Un’iniziativa sempre sostenuta e incoraggiata dall’Amministrazione Comunale di Fermo, “un progetto educativo sul riuso – ha sempre ricordato il Sindaco Paolo Calcinaro – ma anche un sostegno reale alle famiglie sia per chi porta testi che per chi li riceve. “Un’iniziativa che rappresenta un valido aiuto alle famiglie – ha dichiarato l’assessore ai servizi sociali Mirco Giampieri – un ringraziamento all’Ambito ed all’Arcidiocesi per la collaborazione. Progetto che come ogni anno contribuisce a portare un sicuro risparmio economico da un lato ed il riuso di libri dall’altro”.


Progettualità che a Fermo ha avuto il coordinamento dell’associazione Liberalibri con la Presidente Gaja Capponi che ricorda: “nonostante il cambio di location, abbiamo percepito dalla richieste l’assoluta volontà di studenti e famiglie di voler aderire a questo tipo di progettualità che porta risparmio e che lancia un messaggio sul riuso, sul non spreco. Quest’anno per i lavori all’ex mercato coperto il mercatino si è svolto al Centro Culturale San Rocco e pur non potendo portare i testi per motivi di spazio i giovani si sono confrontati comunque su liste e titoli, pur di arrivare all’inizio dell’anno scolastico con i libri a disposizione. Abbiamo registrato tanti studenti anche da fuori provincia, segno di un interesse e del fatto che l’iniziativa è nota oltre i confini comunali e che nonostante la scuola sia iniziata già da 15 giorni le richieste continuano ad arrivare sia da famiglie locali che da alunni che si trovano qui per altri motivi come nel caso di ragazzi ucraini che hanno trovato rifugio qui a causa della guerra e della situazione geopolitica delle loro terre”.  


Successo è stato registrato parallelamente anche a Montegiorgio dove pure si è svolto il mercatino Libri Riù riscuotendo l’interesse e la presenza di tanti giovani e famiglie,  come sottolinea il vice Sindaco e assessore ai Servizi Sociali Giordana Bacalini: “confermiamo che anche per questa edizione c’è stata una grande partecipazione, un successo addirittura maggiore degli altri anni, e una numerosa adesione da parte delle famiglie e degli studenti che sono venuti alla Nuova Falegnameria di Montegiorgio e che ci hanno proprio manifestato l’opportunità, la bontà e l’utilità dell’iniziativa che, in questo particolare periodo, va loro incontro attraverso lo scambio ed il baratto di libri usati e che già ci hanno chiesto di poter organizzare nuovamente per il prossimo anno. Un ringraziamento ai volontari dell’associazione L’Albero della Vita per come si sono spesi e per l’impegno che hanno messo in questo progetto”.





TreValli Cooperlat al centro del Food Blogger Tour. Campagna europea contro le fake news sul latte e sui formaggi simboli del made in Italy

TreValli Cooperlat, con i suoi prodotti, è stata tra le cooperative protagoniste del primo blogger tour all’interno del progetto “Think Milk, Taste Europe, Be Smart”, promosso dal Settore Lattiero Caseario dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari realizzato da Confcooperative e cofinanziato dalla Commissione Europea, con l’obiettivo di valorizzare il settore, la cultura produttiva e gli alti standard di qualità, sicurezza e benessere animale che contraddistinguono il comparto.


Con un calo annuale del 2,1% dei consumi, il latte fresco rischia di subire una flessione ancor più significativa a causa della diffusione crescente di fake news contro l’alimento tradizionale più salutare della colazione tipica del Bel Paese.


Dieci foodblogger italiani e sei tedeschi, tra i più seguiti nella Rete, sono stati chiamati a un’azione collettiva di informazione, con l’obiettivo di generare valore e di conseguenza aumentare la fiducia dei cittadini, in particolare i più giovani, verso il consumo di latte. Un invito a informarsi e a riflettere (think) per poter compiere scelte di consumo intelligenti (smart), dando la preferenza a prodotti europei come il latte (milk).


La tappa nelle Marche dei foodblogger ha previsto tre soste: visita allo stabilimento produttivo dei formaggi Fattorie Marchigiane di TreValli Cooperlat, a Colli al Metauro, con esperienza di una mega pizza ai formaggi e accostamenti audaci, preparata dallo chef Gianluca Passetti; visita al pastificio ‘Dalla Peppa’, a Fano, di Martina Carloni per la farcitura di un raviolo tipico alla ricotta; degustazione guidata dal titolo “Cinque sensi per il Formaggio” e cena emozionale a base di pesce e formaggi al ristorante AlMare dello chef Antonio Scarantino, con un menu ricco di abbinamenti insoliti per originali esperienze sensoriali guidate dal sommelier Otello Renzi. La linea di prodotti TreValli e la Casciotta d’Urbino Dop, il Formaggio di Fossa di Sogliano Dop, il Latte QM-Qualità Marche, la Mozzarella Tradizionale STG, eccellenze casearie simbolo delle Marche di qualità e sostenibilità, abbinati alla storica Doc Bianchello del Metauro, sotto i flash dei foodblogger, accompagnati da Gianluca Pierangelini di Confcooperative e accolti da Paolo Cesaretti, brand manager di Cooperlat.


“Vogliamo cogliere l’opportunità dei nuovi linguaggi digitali – ha dichiarato Paolo Cesaretti – per valorizzare i nostri prodotti lattiero-caseari, raccontarne il metodo di produzione, l’identità che li lega a questo territorio e l’uso e il consumo. I formaggi sono eccellenze da consumare da soli, ma anche buonissimi ingredienti sempre più utilizzati in cucina da chef stellati e da pizza chef per numerosi piatti che vanno dall’antipasto al dessert”.


TreValli Cooperlat, con quartier generale a Jesi, è la terza realtà nel panorama italiano tra i gruppi lattiero-caseari con 227 milioni di euro di fatturato e 600 addetti. Si compone di 11 cooperative sociali, dislocate in 7 regioni. Il latte conferito da circa 1000 produttori associati viene trasformato nei 4 stabilimenti del Gruppo – Amandola (FM), Colli al Metauro (PU) e Grugliasco (TO) – e declinato in tutte le categorie di prodotto offerte: latte fresco pastorizzato, latte fresco Alta Qualità e Alta Qualità QM, latte a lunga durata (ESL), e a lunga conservazione (UHT), panna, besciamella, burro, formaggi freschi e stagionati, yogurt e dessert.





Banco Marchigiano. Alluvione nelle Marche: un plafond di 5 milioni per il territorio

Un plafond di 5 milioni di euro destinato a famiglie, imprese, associazioni ed enti che siano stati colpiti direttamente dall’alluvione, stanziato per supportare mutui chirografari a condizioni molto vantaggiose.


E’ l’intervento pensato dal Banco Marchigiano per andare incontro alle popolazioni colpite dall’alluvione nelle Marche, imprese e famiglie danneggiate da quanto di drammatico accaduto nella notte tra il 15 e il 16 settembre.


L’intervento, proposto dal Direttore Generale Marco Moreschi e votato dal consiglio di amministrazione della Banca, fa seguito ad un’altra iniziativa, quella di Federcasse cui ha aderito il Banco Marchigiano, relativa alla sospensione del pagamento dei mutui accesi da famiglie, imprese, associazioni ed enti che vivono o operano nei Comuni colpiti dall’alluvione.


“Siamo chiamati, oggi più che mai, a sostenere il territorio in questo contesto di difficoltà”, dice il Direttore Moreschi.





Le Marche, i fili del tessile, dell’arte sutoria e delle Storie in un settembre di furibonde giornate e voglia di ripresa

di Silvia Veroli

Un filo lega le storie della regione al plurale, femminile plurale, frammentata sembra, a tratti, più che molteplice. Appare evidente nel mese che Guccini chiamava del ripensamento, Settembre, che si comporta, in quanto a elargizione di inizi, come gennaio per la scuola e per le attività, economiche e culturali. E’ regione estesa in lungo e in largo e percorsa da accenti che affondano le radici in gruppi linguistici lontani tra loro e si traducono in attitudini e tipi antropologici diversissimi.

Ma poi a guardare bene i gradi di separazione sono pochi, anche tra Pesaro e Fermo. .

Marche

15 settembre. Le Marche già provate da sisma, crisi bancarie, covid, non in quest’ordine, finiscono sott’acqua, e sotto il fango. Si dileguano le parole di fronte allo strazio della perdita di vite umane. Ho perso un figlio, si dice, ho perso un padre, scompare chi se ne va, nel lessico del cordoglio, e questo è accaduto, perduti e ritrovati i corpi, come mai si dovrebbe.

Alluvione tra Cantiano e Cagli
Alluvione tra Cantiano e Cagli

Alla tragedia inconsolabile segue, nella ricognizione del dolore,  il disastro socio economico dei sommersi e salvati, per cui soluzioni ci sarebbero (state) anche. Oltre 2000 le imprese danneggiate direttamente, comincia dal day after la conta dei danni e delle responsabilità, partono i provvedimenti d’urgenza, le liberalità, il volontariato. La macchina del fango stavolta non è solo espressione giornalistica trita. Intanto gli spettacoli in segno di lutto si fermano, e poi riprendono, con pudore, in cerca di una sommessa consolazione, che pure in mezzo a un naufragio bisogna mangiare.

Fermignano

A Fermignano c’è lo stabilimento di un ex lanificio, quello dell’impresa Carotti; dal 1914 fino agli anni Ottanta lì si cardava, filava, torceva e tesseva la lana. Era dotato di impianto idroelettrico, al servizio anticamente di una cartiera che lavorava anche per i fabrianesi, in funzione per 400 anni alimentata dalla stessa chiusa che serviva il mulino del paese. Acqua per la carta, acqua per la lana. Lo stabilimento che nella seconda guerra mondiale lavorava per le forze armate, venne colpito dai genieri tedeschi, venne attivato dagli alleati anche per la macinatura del grano. Acqua per il pane.

Lanificio Carotti a Fermignano in una immagine dell'inizio del XX secolo dal Catalogo dei Beni Culturali

Lanificio Carotti a Fermignano in una immagine dell’inizio del XX secolo dal Catalogo dei Beni Culturali

Nel 2012 acqua in forma di neve ha dato il colpo di grazia ai locali. Il sito archeologico industriale è stato recuperato grazie a un privato, l’imprenditore del settore delle rinnovabili di Sant’Angelo in Vado  Giovanni Pagliardini, e per quasi tutto settembre 2022 è stato animato dalla rassegna multiarte “Sotto/Traccia” con eventi incentrati sulla figura dell’incisore urbinate Renato Bruscaglia, dispiegati in una mostra e una serie di proposte culturali a latere curate da Silvano Bacciardi con Fulvia Amati, Paola Mariani e Massimiliano Patrignani; progetti di fotografia, arte e textile art. E teatro: con lo spettacolo “Un memoriale” dedicato alla figura del sodale di Bruscaglia, Paolo Volponi, nume tutelare dell’urbinate. Diretto da Francesco Calcagnini su testo di Rossano Baronciani, l’attore Giorgio Donini ha messo in scena negli spazi grondanti memoria dell’ex lanificio lo strappo tra la dimensione rurale e l’industria, in atmosfere da Marcovaldo di Calvino, il dramma di andare per il mondo col guinzaglio corto di un territorio fagocitante che pure legò Volponi tutta la vita.

L'attore Giorgio Donini in scena con Un memoriale all'ex Lanificio Carotti

L’attore Giorgio Donini in scena con Un memoriale all’ex Lanificio Carotti

Amandola

In provincia di Fermo, a Marchestorie Giampiero Solari e Paola Galassi, il 16 settembre non hanno messo in scena come avrebbero dovuto il loro spettacolo IL FILO DI AMANDOLA con Romina Antonelli e Oscar Genovese. Ma le loro prove in strada si sono trasformate in rappresentazione non ufficiale, per le vie del paese  che ha l’etimo chissà dove ma che evoca un gerundio d’amore e fa venir voglia di volere bene, seguendo il testo scritto da Galassi su documentazione di Antonelli, a quella filatrice al centro della scena e del passato prossimo dell’economia marchigiana. Una storia di fili, fusi e trame che si intreccia alle figure femminili a guardia di quella frazione di Marche: le Sibille che Licini ha chiamato anche Amalassunte, creature lunari come ogni incantatrice che si rispetti, da Diana a Iside.

Il filo di Amandola con Romina Antonelli e Oscar Genovese

Il filo di Amandola con Romina Antonelli e Oscar Genovese

Milano

E mentre manifattura, agricoltura, artigianato turismo e commercio delle province di Ancona, Pesaro/Urbino e in parte anche Macerata, subivano l’ennesima batosta fatale ma non  imputabile esclusivamente al Fato, cento imprenditori del comparto moda e calzature marchigiani partivano per giornate milanesi, eroicamente vissute non per fermare  gli austriaci ma per conquistare americani, asiatici e altri popoli con cambio favorevole e occhio per il made in Marche. MICAM, MIPEL, LINEAPELLE, SIMAC, WHITE, non sono nomi di asteroidi ma acronimi di denominazione delle fiere che riprendono senza restrizioni, in presenza, nella capitale della moda dove non si trova un albergo a nessuna cifra perché c’è la settimana della moda e pure un convegno di medici anche loro tornati live, zombie che siamo tutti diventati. Il comparto tessile calzaturiero è vivo e lotta insieme a noi.

L’export marchigiano segna nel primo semestre 22 incremento a due cifre sugli ultimi due anni, e non ci voleva molto, ma recupera la distanza anche col pre pandemia. Gli imprenditori marchigiani a Milano sono stati definiti eroi; ma sembrano  marinai, anche quelli più lontani dalla costa, quando dicono con timore superstizioso: gli ordini ci sono, ma poi bisogna vedere se si riesce a realizzarli. Fanno paura oscillazioni dei prezzi di riferimento delle materie prime che non sappiamo se ci consentiranno di mantenere i listini con cui oggi si firmano gli ordini. E poi la mancanza di personale, che incide sulla capacità di sostenere l’aumento della produzione. 

Le Marche sono al servizio dei brand di lusso, dell’economia delle regione (e di Fermo nello specifico) si parla come di Cenerentola, e vengono in mente i suoi topini che cuciono a mano mirabilmente i capi della festa da ballo a corte. Parigina. E infatti mentre Della Valle, con o senza Ferragni, lancia OPA da pitcher consumato, Louis Vuitton annuncia l’apertura di un atelier a Civitanova Marche e il fatto che assumerà.

Chi, di grazia? Già i piccoli e piccolissimi imprenditori operosi (tanto operosi i marchigiani e dignitosi, nella retorica politica, mai si sente di alcuno che nella disgrazia  reagisce scompostamente e piange, come legittimo sarebbe) fanno fatica a trovare manodopera, chè il mestiere non tira, non paga, gli ITS di settore non riescono a formare le classi  e le famiglie preferiscono mantenere over 30 pascolanti a casa che mandarli a fare il calzolà, come direbbe Piero Massimo Macchini, che è un comico che o parla fermano o sta zitto, con numeri da mimo che hanno incantato anche Maionchi e compagnia a Italia’s got talent. Si aggira per gli stand del MICAM, è volto di una campagna social di Marche/ting territoriale targata Confindustria Fermo. Testimonial  della sua terra, dopo aver realizzato lui stesso sketch spassosi sugli sportivi sponsor della Regione Marche (di Tamberi ebbe a dire: finalmente un marchigiano, dopo Dustin Hoffmann americano, Nibali siciliano e Mancini della Sampdoria!).

Piero Massimo Macchini nei panni di Cesare Paciotti

Piero Massimo Macchini nei panni di Cesare Paciotti

Dove stanno il futuro e la ripresa ? Nell’innovazione, di mezzi, tecnologie, mentalità soprattutto viene da dire. Oltre che nelle politiche del lavoro (vediamo quale modello Marche la spunterà in questo infinito settembre) e nell’esigenza di sostenibilità che tutto tocca; ma con che tempi riconvertire, cambiare la pelle in micelio, gli artigiani in programmatori di robot? Terra del saper fare, forse dovrebbe diventare del saper far fare.  Bisogna di nuovo dipanare il filo e ritrovarlo per uscire dai labirinti, il filo delle filandare (che morivano di tubercolosi), delle tessitrici (come la Silvia di Leopardi) delle merlettaie, della sarte, delle ora introvabili orlatrici. Delle Parche, che filavano e tagliavano quello dei destini umani, divinità scorbutiche e femminili dal nome sinistramente assonante con quello di questa scombussolata regione.




Coldiretti Marche. Regione sempre più bio: terreni raddoppiati in 10 anni. Vigneti al top

L’Enoteca regionale di Offida per ribadire le Marche come regione più biologica d’Europa. Soprattutto in campo enologico dove la produzione biologica copro oggi circa 6500 ettari e rappresenta oltre il 43% dei vigneti.


Ne hanno parlato nei giorni scorsi i vertici di Coldiretti Marche nel corso della tavola rotonda “Agricoltura biologica e tutela della biodiversità”, organizzato da Coldiretti Ascoli Fermo che ha messo a confronto gli interventi di Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, Francesco Battistoni, Sottosegretario alle Politiche Agricole, il capo dell’area Ambiente e Territorio di Coldiretti, Stefano Masini, Andrea Montresor, responsabile PSR Coldiretti Marche, Armando Marconi, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo e Luigi Massa, sindaco di Offida.


Negli ultimi 10 anni i numeri del biologico nelle Marche sono più che raddoppiato. La superficie totale biologica è passata dai 52mila ettari nel 2012 ai 116mila dell’ultimo rapporto Sinab. Ciò significa un 24,7% della sau, quota vicinissima a al 25%, obiettivo Ue per il 2030. Al lavoro ci sono 4000 operatori. La maggior parte di essi, circa il 60%, ha aderito al Distretto biologico unico delle Marche che conta oltre 2.200 adesioni di aziende, 82mila ettari di terreni più altri 16mila in conversione e un fatturato che supera i 100mila euro l’anno.


Questo va sulla strada di creare un indotto e una tracciabilità che identifichi al meglio le Marche. “Il biologico sta già dimostrando di essere una risposta alle sfide attuali per una maggiore sostenibilità economica ambientale e sociale – ha dichiarato la presidente Gardoni che, a livello nazionale è anche presidente di Coldiretti Bio, l’associazione che riunisce le imprese biologiche e biodinamiche di Coldiretti –. È necessario però ricentrarlo nella sua dimensione agricola, legarlo saldamente al territorio di produzione ed affrontare un processo di evoluzione nel sistema di certificazione che possa essere sempre di più garante di un modello produttivo attento all’ambiente e alle persone di cui le aziende agricole italiane sono da tempo protagoniste”.


Di qui la necessità di una riforma del sistema di certificazione a livello europeo come chiesto a gran voce da Coldiretti. “Le regole di produzione per il biologico, applicate nei diversi paesi da cui importiamo, non sempre rispondono pienamente alla conformità delle regole europee cui devono sottostare i nostri agricoltori” spiegano da Coldiretti che attende inoltre l’introduzione del logo del biologico made in Italy come previsto dalla legge 23 approvata dal parlamento quest’anno, per garantire e valorizzare ulteriormente il biologico delle nostre campagne”.





Alluvione Marche. La Giunta regionale attiva un fondo straordinario di 4,2 milioni di sostegno alla liquidità delle imprese colpite

La Giunta regionale ha deliberato la costituzione di un fondo straordinario di 4,2 milioni di euro per il sostegno alla liquidità delle imprese danneggiate dall’alluvione del 15 settembre scorso. Si tratta di fondi regionali, in attesa dei rimborsi del Governo, spiega il presidente Francesco Acquaroli, “condivisi con la Camera di Commercio delle Marche – che ha messo a disposizione un milione di euro per raggiungere il plafond – individuati allo scopo di garantire una prima, immediata, risposta alle necessità e alla ripartenza del tessuto commerciale produttivo compromesso dall’alluvione”.


Il contributo regionale sarà garantito da Confidi su finanziamento bancario, a sostegno della liquidità, per sanare i danni subiti dall’alluvione e per riaprire le attività.  Potranno richiederlo le piccole e medie imprese fino a 250 addetti e 50 milioni di fatturato o 43 milioni di attivo. Il finanziamento bancario massimo sarà di 150 mila euro, con durata di 8 anni, di cui fino a 2 anni di preammortamento (con interessi zero e garanzia totale), e potrà essere estinto da eventuali contributi statali per i danni subiti.  I contributi potranno essere concessi entro la data della cessazione dello stato di emergenza.


“Questo provvedimento – ha dichiarato il presidente della CCIAA Marche, Gino Sabatini – si inserisce nelle azioni di Camera Marche in collaborazione permanente con Regione e Associazioni di categoria nel segno della rapidità e concretezza delle risposte alle imprese danneggiate dalla calamità che hanno quale priorità proprio il bisogno di liquidità immediata per non fermarsi”.





Soroptimist Ancona, 50 anni e non sentirli: una stanza per accogliere le vittime di violenza in Questura e un libro per ricordare tutte le attività

Una nuova “Stanza tutta per sé” per la Questura di Ancona e un libro che ripercorre la storia del Club sono il modo migliore per celebrare i 50 anni del Soroptimist di Ancona. “Un bel traguardo e motivo di grande orgoglio per tutte noi che ci siamo costantemente impegnate nel perseguimento di obiettivi di profondo valore etico e sociale, in armonia con i principi del Soroptimist International” sottolinea la presidente Antonella Daniele in vista di sabato 24 settembre quando, ad Ancona, sarà inaugurato un nuovo spazio per raccogliere le loro denunce delle donne vittime di violenza o atti persecutori.


Si tratta di uno spazio ideato con arredi confortevoli e tonalità pastello, pensato appositamente per accogliere e proteggere, assistere e agevolare le richieste di aiuto.


Per il Soroptimist Club  di  Ancona è la terza Stanza dopo quella al Comando Provinciale dei Carabinieri alla Montagnola, inaugurata nel 2016, e quella della Polizia Postale alla Baraccola aperta lo scorso 8 marzo.


Sempre il 24, alle 18 all’NH Hotel, è prevista invece la presentazione del quinto volume del libro “I nostri primi cinquant’anni”, scritto da Rosa Brunori Ciriaco. “Cinquant’anni sono per un club service un bel traguardo: i progetti ideati, le attività svolte, gli obiettivi raggiunti, le relazioni fra le socie e con le persone che hanno partecipato al suo percorso hanno accompagnato molti anni della vita delle socie stesse e contribuito alla loro crescita personale” spiega l’autrice.


La pubblicazione segue quella del quarantennale, edita nel 2012, a firma della stessa Brunori Ciriaco con Fernanda Santorsola – socia fondatrice del Club – e ripercorre l’ultimo decennio attraverso attività, iniziative e service portati avanti sotto le presidenze di Ilse Langer, Anna Maria Perdon, Maria Luisa Martinuzzi e Antonella Daniele tra il 2012 e il 2022. “Questo libro – conclude la presidente Daniele – testimonia l’impegno del Club di Ancona nel perseguire obiettivi di profondo valore etico-sociale con il coinvolgimento di tutte le socie poiché i risultati più importanti si conseguono lavorando tutte insieme”. Fondato nel 1972 grazie all’impegno di Elena Segre Fuà, quello di Ancona è il 45° dell’Unione italiana. Nel nuovo volume la sua storia riparte da una celebrazione simile a quella che si vedrà sabato 24 settembre con la presentazione del libro del Quarantennale e l’apertura di un’aula protetta per i minori presso il Tribunale di ancona.  Cinquant’anni passati al servizio di chi ha bisogno e per il miglioramento della società.





Incontro ravvicinato del terzo tipo con Umberto Di Grazia al Castello Malleus / VIDEO INTERVISTA e FOTOGALLERY

di Stefano Fabrizi

Incontrare Umberto Di Grazia è sempre un piacere. Sono già quattro volte che ho questa opportunità grazie a Cristina Tilio della Format, ma nulla in confronto a una fedelissima schiera di persone che lo seguono da tutt’Italia. Questa volta l’occasione è nata dalle due giornata che il sensitivo ha trascorso al Castello Mallesu a Recanati.

Il Castelleo Malleus

Il Castello Malleus

A Recanati sorge il Castello Malleus, sede della Bottega Amanuense, laboratorio di calligrafia, creazione di pergamene e diplomi di laurea sin dal 1988. Un luogo unico, creato e diretto dal maestro calligrafo Màlleus, dove si riporta in vita l’antica tradizione della calligrafia e della copia a mano di manoscritti e codici miniati come negli scriptorium dei monaci nel medioevo. Qui la passione per le pergamene antiche e la grafica si fondono per dare vita a delle vere Opere d’Arte: opera da oltre 30 anni come il fornitore ufficiale delle maggiori università italiane ideando e compilando a mano migliaia di diplomi di laurea l’anno.

Con Umberto Di Grazia ho realizzato una interessante intervista con dei consigli pratici.

https://youtu.be/uDBltHToGJE
collage intervista Umberto Di Grazia al Castello di Malleus a Recanati seconda serata 220918

La prima giornata

https://youtu.be/o-3lTRawbpM
collage Umberto Di Grazia al Castello di Malleus a Recanati prima serata 220917

Umberto di Grazia è chiamato in molte convention a raccontare le sue esperienze maturate in oltre 60 anni di attività cognitiva che lo hanno portato, come dice lui, a fare già due volte il giro del Mondo. Una “spugna” umana che ha assorbito dalle culture con le quali è venuto a contatto e che ha sintetizzato in una “sua” filosofia di vita. E la prima serata è quella dove Di Grazia appunto racconta e spiega e propone alcune “esperienze” al pubblico. Sono oltre tre ore di “storie” che a volte lasciano stupore, ma indubbiamente danno consigli per allungare in meglio la vita: Di Grazia classe ’41 ne è un testimone.

La seconda giornata

https://youtu.be/FpnFoBAyi04
collage Umberto Di Grazia al Castello di Malleus a Recanati seconda serata 220918

La seconda giornata è decisamente più interessante dal lato pratico. Di solito si inizia alle 10 della mattina e si prosegue fino alle 18 del pomeriggio. Un full immersion con esperienze personali e di gruppo con rituali che hanno scopi ben precisi. Si va dal liberare la mente o a rafforzarla. Dal rilassare il corpo o caricarlo di energie. Il tutto come se fosse un gioco: è questa parola insieme alla parola sorriso e respirazione sono i mantra di Di Grazia.

collage Stefano Fabrizi e Umberto Di Grazia al Castello di Malleus a Recanati seconda serata 220918

Chi è Umberto Di Grazia
(biografia tratta dal suo sito https://www.coscienza.org)

Ricercatore psichico e sensitivo, dall’età di diciotto anni vive in prima persona fenomeni di confine della mente umana, che vanno dall’introspezione con retrocognizioni e precognizioni, alla telepatia, ai fenomeni PK, all’archeologia intuitiva. In particolare, ha affinato il fenomeno dello sdoppiamento (O.O.B.E., Out Of Body Experience). 

Umberto Di Grazia, nato a Viterbo, romano d’adozione, è un ricercatore e un sensitivo di fama internazionale, che ha dedicato la sua vita allo studio e alla sperimentazione nell’ambito della Ricerca Psichica e dei suoi fenomeni, per le relative applicazioni a scopo sociale.

Vari, negli anni, i suoi studi e specializzazioni, tra le quali: ”ex ufficiale meteo dell’Aeronautica Militare Italiana (con nomina a capitano con decorrenza dal 01.01.1994), diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, regista e scrittore”.

Per le sue facoltà è stato studiato da importanti gruppi e organizzazioni di ricerca, con cui ha collaborato per anni, tra questi: il ‘Mobius Group’ di Los Angeles, fondato da Stephan Schwartz, membro della Royal Geographical Society, Consulente del Massachusetts Institute of Technology e del Research and Analysis of Naval Operations-USA e dall’antropologo e ambientalista Brando Crespi, coordinatore delle strategie di Pro-Natura International e l’Institut fur Grenzgebiete der Psychologie und Psychohygiene di Friburgo in Germania. Per quest’ultimo ha compiuto, con il dr. Elmar Gruber, numerosi esperimenti, ricerche e lunghe spedizioni di studio all’estero. Grazie al bagaglio di esperienze e conoscenze ha messo a punto un suo particolare metodo per la visione a distanza.

In Italia, per tre anni, Maria Immacolata Macioti, titolare della cattedra di Sociologia all’Università La Sapienza di Roma, ha studiato il suo lavoro e ne ha pubblicato i risultati nel libro: “Fede, Mistero, Magia: lettere a un sensitivo”, divenuto testo d’esame. Collabora inoltre correntemente con il criminologo Francesco Bruno del Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica della stessa Università.

Di Grazia ha effettuato importanti scoperte archeologiche, sia con l’équipe del Mobius Group in America, sia per conto proprio in Italia. Tra i ritrovamenti più importanti del nostro Paese vi sono: la città protostorica sommersa di Ustica, il Tempio dell’Amore di Roccasinibalda, il Tempio delle Ypsilon di Torre Spadina presso Capranica e diversi siti etruschi nel viterbese. Attraverso i fenomeni di sdoppiamento ‘O.O.B.E’ e i sogni ‘lucidi’, Di Grazia ha fatto anche importanti precognizioni, come la sciagura aerea di Tenerife nelle Canarie del 1977 e l’attentato al presidente americano Reagan, in seguito al quale fu invitato a lavorare con organizzazioni di ricerca negli Stati Uniti.

Le sue facoltà gli permettono di essere in contatto con una dimensione di ‘presente-continuo’, dove le leggi costruite dalla logica sembrano ribaltarsi, per poi unirsi in una forma di raro equilibrio. Ciò lo ha portato a mettere in pratica l’idea, studiata anche da C.G.Jung, di “Unione degli Opposti”, “che in realtà sono complementari e necessari per arrivare alla sintesi e alla centralità”, spiega Di Grazia “mentre al risveglio si arriva con l’attenzione per ogni gesto e ogni vibrazione del campo energetico, entrando in contatto con l’inconscio e il suo bagaglio di informazioni positive, indispensabili per giungere all’armonia e all’equilibrio con il tutto”.

Ha così messo a punto il metodo della Biostimolazione®, con esercizi di meditazione, di posture e movimenti con suoni e ritmi, che ha chiamato: Tecniche dell’Unione e del Risveglio®.

Lavorando per molti anni con oltre 2000 persone, ha ottenuto notevoli risultati: circa il 40% ha manifestato particolari ipersensi, assolutamente non registrati prima. Molti di loro hanno migliorato la propria qualità di vita, superando problemi anche gravi e ponendosi con maggior incisività con se stessi, gli altri e la vita. Successivamente, su un campione di 50 soggetti, che aveva seguito per un anno un corso di tecniche, il professor Mario Bruschi del Dipartimento di Fisica dell’Università La Sapienza, ha eseguito una serie di esperimenti basati su rigorosi protocolli scientifici, che hanno dato un risultato sorprendente, il migliore verificatosi in questo settore per un singolo esperimento e l’unico in Italia.

Attualmente è presidente dell’Istituto di Ricerca della Coscienza, di cui è fondatore, centro operativo dove medici, ricercatori, scienziati ortodossi accanto ad operatori in settori alternativi cercano un linguaggio olistico, tendente al raggiungimento dell’equilibrio tra facoltà sensoriali, pulsioni inconsce e teorie scientifiche.




Mission Impossible 4: musica, magia e risate con i campioni della Lube Volley lunedì 26 settembre al Teatro Rossini di Civitanova Marche

MISSION IMPOSSIBLE 4…nei migliori palazzetti! Non è un film in uscita e l’appuntamento non sarà al cinema, ma si tratta di un obiettivo difficilissimo che partirà dal Teatro Rossini di Civitanova MarcheLunedì 26 settembre, alle 21, infatti, sul palco marchigiano andrà in scena un’esclusiva notte dedicata alla Lube Volley. Brividi e intrattenimento di qualità per spingere i campioni d’Italia biancorossi verso un sequel delle loro imprese oltre i confini della realtà! Una serata di classe per presentare la Cucine Lube Civitanova 2022/23, ma anche l’occasione giusta per celebrare il terzo Scudetto consecutivo, con l’augurio di fare tutto il possibile e, magari, varcare i limiti dell’impossibile anche nella prossima stagione agonistica. Le atmosfere suggestive del mentalista Walter Rolfo, fondatore e presidente di Masters of Magic, nonché esperto di imprese impossibili, e il brio della band Jolly Rockers, con i divertentissimi Max Paiella e Claudio Gregori, in arte Greg, faranno da anello di congiunzione tra l’ennesima annata chiusa in trionfo e il desiderio di aprire un nuovo ciclo. La direzione artistica dell’evento è affidata al maestro Marco Caronna.


Traghettatore dello show sarà un giornalista sportivo di grande esperienza, il celebre volto della Rai Marco Mazzocchi (per la terza volta traghettatore della presentazione dei campioni e ufficialmente amuleto dei biancorossi), affiancato dall’effervescente Manuela Meleleo, nota influencer e grande tifosa di calcio, pronta a scoprire e a farsi ammaliare dall’incanto del volley.


Biglietti gratuiti, ma obbligatori per entrare! Posti limitati, affrettarsi!


PRELAZIONE (fino a giovedì) RISERVATA AGLI ABBONATI ALLA STAGIONE DELLA CUCINE LUBE CIVITANOVA 2022/23


Una festa con ingresso libero ma prenotazione obbligatoria che coinvolgerà i tifosi e gli sponsor grazie agli 870 posti disponibili. La prelazione fino a giovedì è riservata ai possessori della tessera di abbonamento per seguire la nuova stagione 2022/23 della Cucine Lube Civitanova. Pertanto, si potrà prenotare da lunedì 19 settembre. Gli abbonati e quanti intendono acquistare l’abbonamento, possono recarsi al botteghino fin dal primo giorno per ritirare tessere e invito negli orari di apertura della biglietteria dell’Eurosuole Forum: dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19, il sabato dalle 10 alle 13. 


Info al numero 0733.1999422


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