Vinitaly 2024, Marche: premio Angelo Betti all’azienda Lucchetti di Morro d’Alba, azienda biologica fra i pionieri dell’enoturismo

Va all’azienda Mario Lucchetti di Morro d’Alba (Ancona), una delle realtà aderenti all’Istituto Marchigiano Tutela Vini, il Premio Angelo Betti per i benemeriti alla viticoltura delle Marche, assegnato oggi al 56° Vinitaly di Verona alla presenza del ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, dell’assessore all’Agricoltura delle Marche, Andrea Maria Antonini, del presidente di Veronafiere, Federico Bricolo e dell’amministratore delegato dell’ente fieristico, Maurizio Danese.

L’azienda Lucchetti – 30 ettari coltivati in regime biologico, nell’entroterra anconetano a circa dieci chilometri dal mare – è una realtà storica della viticoltura marchigiana, radicata nel territorio di Morro d’Alba e con una marcata specializzazione nelle due Dop, Lacrima di Morro d’Alba e Verdicchio che la contraddistingue fin dalla propria nascita, ai tempi di Armando Lucchetti, vero e proprio “maestro” degli innesti, e perseguita oggi dal figlio Mario e dai nipoti Paolo e Loretta.

«La produzione – dichiara Paolo Lucchetti, presente a Veronafiere per il ritiro del prestigioso riconoscimento, dedicato a uno dei fondatori del Vinitaly – si attesta sulle 150.000 bottiglie, il 60% delle quali esportate in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Nord Europa, fino all’Asia».

Dal 2015 l’azienda Lucchetti è certificata biologica ed è stata fra le prime realtà a dotarsi di una sala degustazione (fin dal 2003), con una visuale mozzafiato sul castello di Morro d’Alba per ospitare enoturisti, wine lover, buyer e appassionati. Il segmento dell’ospitalità rurale e del punto vendita in cantina è affidato a Loretta e a Tiziana Noce, la moglie di Paolo Lucchetti.

«Il 60% dei nostri ospiti è straniero, con un’età media degli eno-appassionati che ci visitano che è compresa fra i 30 e i 50 anni, anche se l’età si sta progressivamente abbassando», racconta Paolo Lucchetti, che fornisce un identikit dei wine lover, fra i quali più uomini che donne ma, nel complesso, anche molte famiglie.

«L’azienda Mario Lucchetti è una delle realtà che esprime al meglio l’essenza del nostro settore vitivinicolo – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini -: biologica in una delle regioni a più alto tasso a indirizzo “organic”, con un’incidenza superiore al 46% della superficie agricola vitata; con un forte radicamento al territorio e alle produzioni Dop e con una visione da tempo proiettata a sostenere l’enoturismo, al punto da essere una delle realtà certificate ai sensi della nostra legge regionale in materia».

Fra gli obiettivi dell’azienda – presente a Vinitaly nello spazio espositivo della Regione Marche (stand numero 40) – c’è quello di «ampliare ulteriormente la superficie aziendale e continuare ad avere tutta la catena produttiva nelle nostre mani e sotto la supervisione familiare», dice Paolo Lucchetti.

Le Marche al 56° Vinitaly, Padiglione 7 (Pad. 7 Stand C6-C7-C8-C9); Vinitaly & The City, Cortile Mercato Vecchio




Vinitaly 2024, VIII concorso enologico Masaf-Crea: boom di premi per tre istituti agrari marchigiani

Boom di premi per le Marche del vino all’VIII Concorso enologico Masaf – Crea, evento clou del 56° Vinitaly di Verona dedicato agli istituti agrari d’Italia. Alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e dei ministri Giuseppe Valditara (Istruzione e merito) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità alimentare), sono stati assegnati agli istituti agrari marchigiani ben quattro attestati di merito, con un’equa distribuzione dei riconoscimenti sul territorio. Si tratta di una sorta di “premi speciali”, che rappresentano la novità dell’ottava edizione del confronto. All’edizione 2024 del Concorso enologico hanno preso parte 24 scuole, provenienti da 14 regioni, per un totale di 68 vini in gara.


Il Premio Crea Idea Marketing edizione 2024 va all’Istituto d’istruzione Giuseppe Garibaldi di Macerata per il Rosso Piceno Doc 2021 «Rosso Carmen»; doppio riconoscimento per l’Istituto superiore d’istruzione Celso Ulpiani di Ascoli Piceno, che si aggiudica il Premio Crea Miglior Vino Rosato e Miglior Vino Biologico con il «Marche Igt Rosato 2023 biologico»; al top anche l’Istituto statale d’istruzione superiore Morea Vivarelli di Fabriano (Ancona), che ritira il Premio Crea Innovazione per lo Spumante di qualità brut 2016 «Vivarelli Metodo Scacchi».


«Per la Regione Marche i premi assegnati dal Crea nell’ambito dell’VIII Concorso enologico sono una grande soddisfazione, perché testimoniano in maniera oggettiva la qualità raggiunta dai nostri istituti agrari, grazie alla professionalità del corpo docente e all’impegno e alla passione degli studenti, con risultati entusiasmanti in diverse categorie e con una sensibilità anche su un tema sociale come la tutela delle donne, manifestata nello spot emozionante del Rosso Carmen», commenta a caldo l’assessore regionale all’Agricoltura delle Marche, Andrea Maria Antonini, presente alla premiazione nell’Auditorium di Veronafiere.


Dal palco dell’Auditorium di Veronafiere, Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito, elogia studenti e insegnanti. «Un plauso alla scuola che fa ricerca e innovazione in un settore come quello del vino che vale 45 miliardi di euro e che deve molto all’eccellenza nella formazione dei nostri giovani – esordisce Valditara -. Le scuole stanno facendo ricerca per migliorare il prodotto, per formare gli operatori e per innovare nel marketing».


Ad accompagnare gli studenti dell’istituto Garibaldi di Macerata al 56° Vinitaly di Verona, il professor Stefano Cardella, responsabile di cantina, docente di Viticoltura ed Enologia. «Negli anni è aumentata la presenza femminile nell’istituto, che oggi rappresentano il 35-40% del totale degli studenti – calcola il prof. Cardella -. La sfida del futuro è affiancare agli studi teorici la pratica, aspetto fondamentale nel processo dal vigneto al prodotto finito. Per questo organizziamo anche nel corso dell’estate dei rientri scolastici, finalizzati alla vendemmia e alle pratiche in campo o enologiche richieste. Allo stesso tempo, portiamo avanti progetti per la sperimentazione dei vitigni resistenti, in grado di affrontare il fenomeno dei cambiamenti climatici e le conseguenze correlate».


Le Marche al 56° Vinitaly, Padiglione 7 (Pad. 7 Stand C6-C7-C8-C9); Vinitaly & The City, Cortile Mercato Vecchio




MedicalBook, presentata a Jesi la piattaforma della salute del futuro finanziata insieme al Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Antonini: “Dalla Regione 1,5 milioni di euro alla rete di imprese Logical System (capofila), Bioaesis, Luciana Mosconi, Trevalli Cooperlat e Università Politecnica delle Marche”

Parte dalle Marche la grande sfida per la medicina attiva e inclusiva contro l’invecchiamento biologico grazie all’accordo tra imprese di eccellenza: Logical System (capofila), Bioaesis, Luciana Mosconi, Trevalli Cooperlat, con il supporto scientifico dell’Università Politecnica delle Marche. Il progetto, finaniziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Marche, è stato presentato oggi, alla stampa, nella sede delle Logical System di Jesi. MedicalBook è una piattaforma pensata per mettere il cittadino al centro del percorso sanitario e migliorare la collaborazione tra medici, strutture sanitarie, aziende mediche, farmaceutiche, alimentari e di prodotti per la salute. L’innovazione del progetto risiede anche nella capacità di sviluppare nuovi alimenti alla base di una dieta sana ed equilibrata. MedicalBook rappresenta, di fatto, lo sviluppo di un ecosistema che sfrutta le nuove tecnologie digitali, nel settore sanitario, dell’Industria 4.0. basate sulla medicina personalizzata, predittiva, preventiva e partecipativa, aprendo alle nuove frontiere dell’innovazione per rallentare i processi di invecchiamento e “vivere meglio e più a lungo”. Il progetto può contare su un finanziamento di 7,5 milioni di euro, grazie alla rete di partenariato pubblico e privato, di cui circa 3 milioni di sostegno pubblico attraverso contributi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (1,5 milioni) e dalla Regione Marche (1,5 milioni del PR Marche Fesr 2021 – 2027 Azione 1.1.5). Il Piano di bussiness prevede 15 mila servizi venduti nei primi 3-4 anni operativi, con ricavi dell’ordine di 7-8 milioni di euro dalla vendita di prodotti specifici.


“Agevolare la longevità attiva e partecipativa delle persone, significa promuovere l’invecchiamento in salute riducendo le problematiche connesse, con benefici sia per il cittadino, che per la società e il sistema sanitario – afferma l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Maria Antonini – Ricadute positive si potranno registrare anche per il rafforzamento della competitività delle aziende partecipanti sul mercato di riferimento, sia nazionale che internazionale”. Approcciare queste tematiche da diversi punti di vista, evidenzia Antonini, “rappresenta una chiave di successo. Particolarmente significativo, in quest’ottica, risulta il coinvolgimento di competenze multidisciplinari provenienti dalle imprese e dai dipartimenti universitari della Politecnica delle Marche che spaziano dall’intelligenza artificiale, all’informatica, alla probiotica, alle biotecnologie, alle scienze nutrizionali. Meritevoli di attenzione anche le previsioni delle imprese sui ritorni economici e sugli impatti occupazionali generati dal progetto, con 10 nuove assunzioni programmate”. Grazie alla tecnologia, le Marche puntano a fornire terapie personalizzate attraverso la gestione dei documenti sanitari, la partecipazione attiva dei pazienti, una maggiore accessibilità alle cure e alle prestazioni, una significativa riduzione del ricorso a strutture sanitarie, nonché a un aumento del risparmio sulla spesa sanitaria.


MedicalBook apre la strada alla medicina del futuro attraverso le nuove frontiere dell’innovazione tecnologica: utilizzo dei modelli digital twins e digital thread, dell’Intelligenza artificiale, delle tecnologie NGS per il sequenziamento genetico applicate alla nutrigenomica. Logical System, top player nel settore dell’Information Technology, si occuperà di sviluppare la piattaforma, alla quale ogni utente potrà accedere come “gemello digitale”, nonché con la propria identità virtuale che riproduce le unicità e le caratteristiche individuali. “È di primaria importanza per noi – ha dichiarato FilippoMoscatelli, alla guida di Logical System – essere capofila di questo partenariato che equivale all’impegno e alla passione con cui ogni giorno affrontiamo le sfide del futuro”.  Marcello Pennazzi (a.d. “Luciana Mosconi” ha ringraziato la Regione “perché questi fondi sono molto importanti per fare ricerca e sviluppo e per essere lungimiranti rispetto a nuove metodologie di consumi agroalimentari. Ci proponiamo di realizzare un pacco alimentare funzionale che contrasti l’invechiamento precoce. È un progetto sfidante, senza l’aiuto di bandi come questi sarebbe stato impossibile concretizzarlo”. Piero Cimarelli (presidente Cooperlat Trevalli) ha ricordato come l’azienda sia da sempre impegnata nella produzione agroalimentare di qualità e innovativa. “Questo progetto va in questa direzione, perché punta alla realizzazione di prodotti salutistici per la terza età”.


Nello specifico delle attività svolte dai partner, Bioaesis (presente all’incontro stampa con la dottoressa Daniela Bianchi) sarà impegnata nello sviluppo di applicazioni molecolari orientate al settore della medicina predittiva applicata alla nutrizione (nutrigenomica). TreValli Cooperlat, terza realtà italiana del settore lattiero caseario e Luciana Mosconi, pastificio specializzato nel mercato premium della pasta secca all’uovo, forniranno il loro know-how per la messa a punto di nuovi alimenti funzionali per la salute, grazie alla stretta collaborazione con il Dipartimento di Scienze Cliniche Specialistiche ed Odontostomatologiche dell’Università Politecnica delle Marche (presente con la docente di Biochimica Arianna Vignini), che metterà a disposizione la propria esperienza e le conoscenze in questo ambito. I nuovi prodotti, a base latte e pasta, saranno formulati per garantire una dieta equilibrata e contro l’invecchiamento. Il progetto si avvarrà di un team multidisciplinare di informatici, tecnici alimentari e ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche. All’incontro ha partecipato anche la consigliera regionale jesina Lindita Elezi.




Cna-Confartigianato: nella Marche occupati ancora in crescita nel quarto trimestre 2023 (+0,2%) grazie alla componente femminile (+4,5%), ai servizi (+4,1%) e all’occupazione dipendente (+0,8%)

Nelle Marche, secondo i dati Istat elaborati da Confartigianato e Cna, il quarto trimestre del 2023 ha registrato una nuova crescita del numero di occupati, 1.110 in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno prima, pari al +0,2%. Un dato positivo ma assai meno deciso di quello del trimestre precedente quando gli occupati in più erano stati oltre 20mila (+3,2%) rispetto allo stesso trimestre (il terzo) del 2022.  


La crescita degli occupati, dunque, prosegue anche nelle Marche ma è assai meno decisa rispetto al dato dell’Italia (+2,3%) e caratterizzata (come già nel trimestre precedente) dall’aumento dell’occupazionale femminile (+12.616 unità pari a +4,5%), dalla performance occupazionale dei servizi (+16.113 unità pari a +4,1%), che compensa il fortissimo calo dell’agricoltura (-25,5%) e quello di manifatture e costruzioni (rispettivamente -3,5% e -5,9%).


Tra i servizi si segnala la crescita occupazionale di commercio, alberghi e ristoranti (+5.058 pari a +4,3%). Il numero degli occupati cresce grazie alla componente dei dipendenti il cui aumento (+0,8%) compensa l’ulteriore diminuzione degli indipendenti (-1,9%), effetto del ridimensionamento del numero di imprese attive che interessa da anni la regione.  

Cala ulteriormente nelle Marche il numero delle persone in cerca di occupazione: -4.388 disoccupati pari al -10,7% e il tasso di disoccupazione si abbassa fino al 5,4%.

“Le micro e piccole imprese forniscono il contributo maggiore alla domanda di lavoro, sottolineano Paolo Silenzi Presidente di Cna Marche e  Paolo Longhi Vicepresidente di Confartigianato Marche, e in particolare quello più stabile. L’occupazione va sostenuta con ogni strumento possibile. Preoccupa il calo degli indipendenti. Auspichiamo un deciso impegno per sostenere gli sforzi degli imprenditori, alle prese con le minacce dell’inflazione e degli incrementi dei costi aziendali. Pesano anche l’elevato costo del denaro e delle materie prime. Servono politiche pubbliche a sostegno dei settori in difficoltà e delle piccole imprese che nelle Marche rappresentano la quasi totalità del  sistema produttivo. E’ una sfida sulla quale deve concentrarsi ogni iniziativa per non perdere un’opportunità di sviluppo per la nostra regione, per il nostro Paese”.

Istat – L’occupazione nelle marche – le dinamiche TENDENZIALI (variazioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente)

TRIMESTRE 2022 IV 2023 IV var. ass var.%
Forza lavoro 686.840 683.561 -3.279 -0,5
di cui uomini 381.500 373.974 -7.526 -2,0
di cui donne 305.340 309.587 4.247 1,4
Occupati 645.933 647.043 1.110 0,2
di cui uomini 365.548 354.042 -11.506 -3,1
di cui donne 280.385 293.001 12.616 4,5
Disoccupati 40.906 36.518 -4.388 -10,7
di cui uomini 15.951 19.932 3.981 25,0
di cui donne 24.955 16.586 -8.369 -33,5
Disoccupati senza precedenti esperienze 5.977 4.228 -1.749 -29,3
di cui uomini 2.847 2.593 -254 -8,9
di cui donne 3.130 1.635 -1.495 -47,8
“Non cercano e non sono disponibili a lavorare” 227.497 228.829 1.332 0,6
di cui uomini 84.444 90.551 6.107 7,2
di cui donne 143.053 138.278 -4.775 -3,3
Forze di lavoro potenziali * 32.025 29.984 -2.041 -6,4
di cui uomini 15.042 14.265 -777 -5,2
di cui donne 16.983 15.719 -1.264 -7,4
         
  2022 IV 2023 IV var. punti %
tasso di attività 71,8 71,8 0,0
tasso di inattività 28,2 28,2 0,0
tasso di occupazione 15-64 anni 67,4 67,8 0,4
tasso disoccupazione 15-74 anni 6,0 5,4 -0,6

Fonte: nostra elaborazione dati Istat

* le Forze di lavoro potenziali rappresentano la somma degli individui che non cercano attivamente un lavoro, ma sono disponibili a lavorare, con le persone che cercano lavoro ma non sono subito disponibili.

Istat – Alcune caratteristiche degli occupati                                                           

  2022 IV 2023 IV var. ass. var.%
occupati agricoltura  23.133  17.241 -5.892 -25,5
occupati industria  231.984  222.872 -9.112 -3,9
di cui industria in senso stretto (manifatture)  194.209  187.340 -6.869 -3,5
di cui costruzioni  37.775  35.532 -2.243 -5,9
occupati servizi  390.816  406.929 16.113 4,1
di cui commercio, alberghi e ristoranti  117.413  122.471 5.058 4,3
Totale  645.933  647.043 1.110 0,2
  2022 IV 2023 IV var. ass. var.%
occupati dipendenti 493.016 496.964 3.948 0,8
occupati indipendenti 152.917 150.079 -2.838 -1,9

Fonte: nostra elaborazione su dati Istat




Bando Fesr: in arrivo nelle Marche 8,5 milioni di euro per la crescita digitale dei comuni. Incontro a Senigallia con l’assessore regionale Antonini / VIDEO e foto

Otto milioni e mezzo di euro le risorse complessivamente stanziate dalla Regione Marche, per finanziare la digitalizzazione delle attività di promozione territoriale, sviluppo delle città intelligenti e semplificazione amministrativa delle amministrazioni locali le cui proposte progettuali risulteranno ammissibili a seguito dell’istruttoria in corso. A comunicarlo è lo stesso assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Maria Antonini in occasione del secondo convegno “Banda ultra larga, digitale e innovazione: leve per lo sviluppo economico del territorio”, che si è tenuto stamane presso la prestigiosa location della Rotonda di Senigallia (Piazzale della Libertà, 23).

Una mattinata di lavori, per fare il punto sullo stato di avanzamento della Banda Ultra Larga nei comuni e dei principali progetti in corso dell’Agenda per la Trasformazione Digitale delle Marche. Poi il focus rivolto al futuro, con le nuove iniziative strategiche, possibili grazie ai fondi PNRR e alla nuova programmazione FESR 2012-2027.

La Regione Marche, per rendere il territorio più intelligente e sostenibile, pone grande attenzione verso le cosiddette ‘aree bianche’, cioè quelle zone decentrate in cui gli operatori di telecomunicazione non hanno interesse ad investire: in tutto sono 217 i comuni marchigiani coinvolti dal processo di innovazione e digitalizzazione per assicurare il collegamento in fibra di tutte le sedi della PA (centrale e locale) dei presidi sanitari pubblici e dei plessi scolastici. Ad oggi sono 199 i cantieri chiusi (91.7%), di cui 147 collaudati (67.7%).


“La crescita digitale è uno degli obiettivi dell’azione del Governo regionale, che mira a fare delle Marche un Borgo Digitale Diffuso dove ogni territorio, con le proprie eccellenze e peculiarità, abbia la possibilità di svilupparsi economicamente e socialmente, – spiega l’assessore Antonini – Possiamo ritenerci soddisfatti per i grandi passi avanti fatti finora relativamente al Piano di diffusione della banda ultra larga che, laddove operativa, sta portando risultati tangibili. C’è ancora tanto da lavorare per servire le aree non del tutto coperte, ma le Marche hanno saputo mettere in campo modelli innovativi e infrastrutture digitali di ultima generazione, segnando così una discontinuità con il passato”.

Il ‘Borgo Digitale Diffuso’, citato dall’assessore Antonini, rappresenta il modello di sviluppo adottato per fare del digitale la leva di trasformazione del tessuto produttivo e sociale, fatto di piccoli soggetti economici ed enti di ridotte dimensioni, tra i quali vanno attivate importanti sinergie nel concorso alla rivitalizzazione dei centri locali. In tutto la Regione ha ricevuto 190 domande dagli enti comunali beneficiari del bando Servizi Digitali Integrati e ha ottenuto dall’Autorità di Gestione FESR l’autorizzazione a estendere la dotazione economica, passando da 7 a 8,5 milioni di euro, per finanziare tutti i progetti ammessi in graduatoria.


Si è parlato inoltre del progetto regionale “Bussola Digitale”, e in generale di competenze digitali, tanto di quelle base dei cittadini, fattore imprescindibile per abilitare il dispiegamento dei servizi della PA digitale, quanto delle risorse ICT più professionalizzate necessarie per accelerare e rendere compiuti i processi di crescita digitale.


All’incontro hanno partecipato, insieme all’assessore Antonini, la direttrice del dipartimento Sviluppo Economico Stefania Bussoletti, la dirigente del settore Transizione Digitale e Informatica Serenella Carota, ed il responsabile di Infratel Italia Spa Luigi Cudia. Al tavolo erano presenti anche Andrea Sergiacomi, responsabile dell’Agenda Trasformazione Digitale delle Marche e Mirco Sturari, funzionario del Settore Transizione Digitale ed Informatica della Regione Marche. Sono inoltre intervenuti il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti ed il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini. Molto partecipata anche la tavola rotonda finale, nella quale sono intervenuti rappresentanti di università, comuni, imprese.




CNA-Confartigianato. Marche, export in calo nel 2023, ma l’import cala di più. Saldo commerciale di 8,3 miliardi di euro

Marche, si ferma nel 2023 la crescita dell’export regionale ma il saldo commerciale resta ampiamente positivo.  Le imprese marchigiane nel 2023 hanno esportato merci per 19,6 miliardi di euro  contro i 22,8 dell’anno precedente. Il calo è stato di 3,1 miliardi di euro pari al 13,9 per cento. Ma gran parte della flessione è dovuta all’export farmaceutico, soprattutto della provincia di Ascoli dove ha la sede produttiva una nota azienda farmaceutica belga. Scorporando le esportazioni di medicinali, il calo è di appena 268 milioni  euro pari al 2 per cento del totale. Si passa da 13,3 a 13,2 miliardi di euro di merci esportate. Tra i settori il calo più consistente si è avuto nell’export di prodotti petroliferi, legno, plastica e metalli.  La crescita delle esportazioni del sistema MODA (tessile abbigliamento pelli registrano un +5,6%), dei prodotti alimentari (+3,4%), dei computer e apparecchi elettronici e ottici (+7,4%) e, soprattutto, dei mezzi di trasporto (+14,3%) non riesce a compensare del tutto  il calo registrato negli altri settori.


Fa scalpore il  dato dell’aumento delle vendite delle Marche verso la Cina (+390,8 per cento) mentre è in forte calo l’export verso il Belgio (-64 per cento).


Se esportiamo di meno, osservano Cna Marche  e Confartigianato Marche, importiamo ancora di meno ed a beneficiarne è il saldo commerciale regionale che, al netto del settore farmaceutico,  passa da 3,4 a 4,5 miliardi di euro con un aumento di un miliardo di euro, fondamentale per la crescita della ricchezza prodotta nelle Marche. Considerando l’import export farmaceutico la bilancia commerciale regionale è comunnque positiva per 8,3 miliardi, pur considerando il calo di 840 milioni nel 2023.


L’import marchigiano scende da 13,6 a 11,3 miiiardi di euro di merci acquistate all’estero con un calo di 2,3 miliardi pari al 17,1 per cento. Al netto dell’import farmaceutico, la contrazione delle importazioni è del 13,6 per cento (si passa da 9,9 a 8,5 miliardi di euro).


“Il saldo positivo della nostra bilancia commerciale fa crescere la ricchezza prodotta in regione” commentano i segretari di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni e di Cna Marche Moreno Bordoni “pur in un anno difficile come il 2023 per una serie di cause indipendenti dal sistema produttivo regionale. Quest’anno è necessario aumentare gli sforzi per sostenere le nostre imprese piccole e medie sui mercati esteri, facendo sistema tra Regione, Camera di Commercio e Associazioni di Categoria con una presenza cosatante e capillare nelle Fiere Internazionali e con il sostegno agli investimenti delle imprese esportatrici”

 Marche – export 2022 2023 provvisorio var.ass. var.%
A-PRODOTTI DELL’AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 138.702.289 124.256.195 -14.446.094 -10,4
B-PRODOTTI ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 15.155.912 14.850.491 -305.421 -2,0
CA-Prodotti alimentari, bevande e tabacco 418.578.476 432.894.365 14.315.889 3,4
CB-Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 2.343.055.534 2.475.085.077 132.029.543 5,6
CC-Legno e prodotti in legno; carta e stampa 542.618.493 462.207.122 -80.411.371 -14,8
CD-Coke e prodotti petroliferi raffinati 302.515.348 156.736.281 -145.779.067 -48,2
CE-Sostanze e prodotti chimici 561.544.191 547.905.569 -13.638.622 -2,4
CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 9.474.692.157 6.562.712.432 -2.911.979.725 -30,7
CG-Articoli in gomma e materie plastiche, altri prod. lavoraz. minerali non met. 842.114.300 751.174.665 -90.939.635 -10,8
CH-Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 1.897.081.490 1.714.336.002 -182.745.488 -9,6
CI-Computer, apparecchi elettronici e ottici 335.114.321 360.058.242 24.943.921 7,4
CJ-Apparecchi elettrici 1.341.686.649 1.303.778.638 -37.908.011 -2,8
CK-Macchinari e apparecchi n.c.a. 2.428.504.506 2.277.554.146 -150.950.360 -6,2
CL-Mezzi di trasporto 1.214.337.852 1.388.259.682 173.921.830 14,3
CM-Prodotti delle altre attività manifatturiere 917.975.022 933.668.718 15.693.696 1,7
C-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 22.619.818.339 19.366.370.939 -3.253.447.400 -14,4
E-PRODOTTI ATTIVITÀ TRATTAMENTO RIFIUTI E RISANAM. 45.140.055 42.124.121 -3.015.934 -6,7
J-PRODOTTI ATTIVITÀ SERVIZI INFORMAZIONE E COMUNICAZ. 12.946.662 11.601.333 -1.345.329 -10,4
M-PRODOTTI ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECN. 0 1.297 1.297
R-PRODOTTI ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, INTRATTENIM. 1.440.133 629.124 -811.009 -56,3
V-PROVVISTE DI BORDO, MERCI DI RITORNO E RESPINTE, VARIE 34.478.582 127.213.175 92.734.593 269,0
TOTALE EXPORT 22.867.681.972 19.687.046.675 -3.180.635.297 -13,9
al netto dell’export farmaceutico 13.392.989.815 13.124.334.243 -268.655.572 -2,0

Fonte: ns. elaborazioni su dati Istat-Coeweb

Marche – import 2022 2023 provvisorio var.ass. var.%
A-PRODOTTI DELL’AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 200.027.943 200.392.514 364.571 0,2
B-PRODOTTI DELL’ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 1.761.298.875 1.729.768.698 -31.530.177 -1,8
CA-Prodotti alimentari, bevande e tabacco 484.410.876 464.090.731 -20.320.145 -4,2
CB-Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 1.037.460.834 1.024.686.434 -12.774.400 -1,2
CC-Legno e prodotti in legno; carta e stampa 454.478.962 396.134.048 -58.344.914 -12,8
CD-Coke e prodotti petroliferi raffinati 41.998.599 117.309.145 75.310.546 179,3
CE-Sostanze e prodotti chimici 2.060.578.365 985.719.177 -1.074.859.188 -52,2
CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 3.750.806.759 2.762.689.053 -988.117.706 -26,3
CG-Articoli in gomma e materie plastiche, altri prod. lavoraz. minerali non met. 505.988.712 453.311.244 -52.677.468 -10,4
CH-Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 1.035.553.585 924.769.558 -110.784.027 -10,7
CI-Computer, apparecchi elettronici e ottici 317.494.513 298.811.727 -18.682.786 -5,9
CJ-Apparecchi elettrici 676.228.736 624.441.256 -51.787.480 -7,7
CK-Macchinari e apparecchi n.c.a. 598.463.874 600.543.695 2.079.821 0,3
CL-Mezzi di trasporto 208.884.944 181.470.532 -27.414.412 -13,1
CM-Prodotti delle altre attività manifatturiere 240.786.519 213.003.290 -27.783.229 -11,5
C-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 11.413.135.278 9.046.979.890 -2.366.155.388 -20,7
E-PRODOTTI ATTIVITÀ TRATTAMENTO RIFIUTI E RISANAMENTO 160.571.633 140.745.833 -19.825.800 -12,3
J-PRODOTTI ATTIVITÀ SERVIZI INFORMAZIONE E COMUNIC. 6.823.093 4.728.072 -2.095.021 -30,7
M-PRODOTTI ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECN. 1.663 3.539 1.876 112,8
R-PRODOTTI ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, INTRATTEN. 1.132.967 3.504.824 2.371.857 209,3
S-PRODOTTI DELLE ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI 41 0 -41 -100,0
V-PROVVISTE DI BORDO, MERCI DI RITORNO E RESPINTE, VARIE 126.044.019 203.243.308 77.199.289 61,2
TOTALE IMPORT 13.669.035.512 11.329.366.678 -2.339.668.834 -17,1
al netto dell’import farmaceutico 9.918.228.753 8.566.677.625 -1.351.551.128 -13,6

Fonte: ns. elaborazioni su dati Istat-Coeweb

Marche – saldi 2022 2023 provvisorio var.ass.
A-PRODOTTI DELL’AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA -61.325.654 -76.136.319 -14.810.665
B-PRODOTTI DELL’ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE -1.746.142.963 -1.714.918.207 31.224.756
CA-Prodotti alimentari, bevande e tabacco -65.832.400 -31.196.366 34.636.034
CB-Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 1.305.594.700 1.450.398.643 144.803.943
CC-Legno e prodotti in legno; carta e stampa 88.139.531 66.073.074 -22.066.457
CD-Coke e prodotti petroliferi raffinati 260.516.749 39.427.136 -221.089.613
CE-Sostanze e prodotti chimici -1.499.034.174 -437.813.608 1.061.220.566
CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 5.723.885.398 3.800.023.379 -1.923.862.019
CG-Articoli in gomma e materie plastiche, altri prod. lavoraz. minerali non met. 336.125.588 297.863.421 -38.262.167
CH-Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 861.527.905 789.566.444 -71.961.461
CI-Computer, apparecchi elettronici e ottici 17.619.808 61.246.515 43.626.707
CJ-Apparecchi elettrici 665.457.913 679.337.382 13.879.469
CK-Macchinari e apparecchi n.c.a. 1.830.040.632 1.677.010.451 -153.030.181
CL-Mezzi di trasporto 1.005.452.908 1.206.789.150 201.336.242
CM-Prodotti delle altre attività manifatturiere 677.188.503 720.665.428 43.476.925
C-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 11.206.683.061 10.319.391.049 -887.292.012
E-PRODOTTI ATTIVITÀ TRATTAMENTO RIFIUTI E RISANAMENTO -115.431.578 -98.621.712 16.809.866
J-PRODOTTI ATTIVITÀ SERVIZI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 6.123.569 6.873.261 749.692
M-PRODOTTI ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE -1.663 -2.242 -579
R-PRODOTTI ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, INTRATTENIMENTO 307.166 -2.875.700 -3.182.866
S-PRODOTTI DELLE ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI -41 0 41
V-PROVVISTE DI BORDO, MERCI DI RITORNO E RESPINTE, VARIE -91.565.437 -76.030.133 15.535.304
TOTALE SALDO 9.198.646.460 8.357.679.997 -840.966.463
al netto dell’import farmaceutico 3.474.761.062 4.557.656.618 1.082.895.556

Fonte: ns. elaborazioni su dati Istat-Coeweb

Esportazioni per ripartizione territoriale e regione. Gennaio-dicembre 2022 e 2023 

Ripartizioni e regioni 2022 2023 2022/2023
milioni di euro % milioni di euro % variazioni %
           
Nord-centro 548.972 87,7 549.296 87,7 0,1
Nord-ovest 233.223 37,2 239.405 38,2 2,7
Piemonte 59.444 9,5 64.855 10,4 9,1
Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 957 0,2 755 0,1 -21,1
Liguria 10.574 1,7 10.644 1,7 0,7
Lombardia 162.249 25,9 163.151 26,1 0,6
Nord-est 200.320 32,0 198.353 31,7 -1,0
Trentino-Alto Adige/Südtirol 11.845 1,9 12.270 2,0 3,6
Bolzano/Bozen 6.711 1,1 6.949 1,1 3,5
Trento 5.134 0,8 5.321 0,8 3,6
Veneto 82.194 13,1 81.907 13,1 -0,3
Friuli-Venezia Giulia 22.124 3,5 19.095 3,0 -13,7
Emilia-Romagna 84.158 13,4 85.080 13,6 1,1
Centro 115.429 18,4 111.538 17,8 -3,4
Toscana 54.508 8,7 57.562 9,2 5,6
Umbria 5.813 0,9 5.606 0,9 -3,5
Marche 22.868 3,7 19.687 3,1 -13,9
Lazio 32.240 5,1 28.683 4,6 -11,0
Sud e Isole 66.420 10,6 67.831 10,8 2,1
Sud 40.627 6,5 47.455 7,6 16,8
Abruzzo 8.862 1,4 10.071 1,6 13,6
Molise 1.012 0,2 1.225 0,2 21,1
Campania 17.190 2,7 22.150 3,5 28,9
Puglia 10.014 1,6 10.155 1,6 1,4
Basilicata 2.832 0,5 2.987 0,5 5,5
Calabria 717 0,1 866 0,1 20,9
Isole 25.793 4,1 20.376 3,3 -21,0
Sicilia 16.813 2,7 13.571 2,2 -19,3
Sardegna 8.979 1,4 6.805 1,1 -24,2
Province diverse e non specificate 10.803 1,7 9.077 1,4 -16,0
ITALIA 626.195 100,0 626.204 100,0 0,0

Fonte: Istat

VARIAZIONE TENDENZIALE E CONTRIBUTO ALLA VARIAZIONE TENDENZIALE DELLE ESPORTAZIONI NAZIONALI PER AREA UE27 ED EXTRA UE27
Gennaio-dicembre 2023, contributi alla variazione in punti percentuali e variazioni percentuali tendenziali
Esportazioni per settore di attività economica. Gen-dic 2023 – Marche    
      Quote (b) Var. % (d)  
      2022 2023 2023  
          2022  
A Prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca       1,7 1,4 -10,4  
B Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere       0,5 0,5 -2,0  
C Prodotti delle attività manifatturiere       3,8 3,3 -14,4  
CA Prodotti alimentari, bevande e tabacco       0,8 0,8 3,4  
CB Prodotti tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori       3,6 3,8 5,6  
    13  Prodotti tessili       1,0 1,0 -6,8  
    14 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)       2,0 2,2 11,3  
    15 Articoli in pelle e simili       6,3 6,6 4,7  
CC Legno e prodotti in legno; carta e stampa       4,4 4,3 -14,8  
    16 Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio       6,7 6,7 -7,9  
    17+18 Carta e prodotti di carta; prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati       3,8 3,6 -18,3  
CD Coke e prodotti petroliferi raffinati       1,2 0,8 -48,2  
CE Sostanze e prodotti chimici       1,3 1,4 -2,4  
CF Articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici       19,9 13,4 -30,7  
CG Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi       2,4 2,3 -10,8  
   22 Articoli in gomma       3,2 3,1 -9,7  
   23 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi       1,1 1,0 -16,0  
CH Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti       2,6 2,6 -9,6  
CI Computer, apparecchi elettronici e ottici       1,6 1,7 7,4  
CJ Apparecchi elettrici       4,4 4,1 -2,8  
CK Macchine ed apparecchi n.c.a.       2,6 2,2 -6,2  
CL Mezzi di trasporto       2,0 2,1 14,3  
    291 Autoveicoli       0,1 0,1 -26,1  
CM Prodotti delle altre attività manifatturiere       2,6 2,6 1,7  
310 Mobili       5,1 5,5 2,5  
D Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata        
E Prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento       1,6 1,5 -6,7  
Altri prodotti n.c.a.       0,3 0,9 185,4  
TOTALE       3,7 3,1 -13,9  

(b) Quote % sul totale esportato dall’Italia




Capitane coraggiose: 32.000 le aziende femminili nelle Marche. Indagine di Cna Impresa Donna e Donna Impresa Confartigianato

Non è tutto rosa. Nel corso del 2023 le imprese “femminili” delle Marche sono calate di 1.184 unità, ma nel confronto col complesso delle imprese attive hanno mostrato una maggiore tenuta (-3,6% contro -4,1%).  Le aziende totali sono passate da 33.141 del 2022 a 31.957 dello scorso anno.


Nel periodo 2018-2023 le Marche, secondo l’indagine di Cna Impresa Donna e Donna Impresa Confartigianato, registrano la perdita maggiore di imprese femminili tra le altre regioni italiane: nel complesso del Paese la componente femminile “tiene” (tra 2018 e 2023 perde solo lo 0,5% in Italia, nelle Marche -8,9%) e in alcune regioni, (Trentino Alto Adige, Sicilia, Campania, Lombardia, Sardegna, Valle d’Aosta e Puglia) aumenta di numero. Anche nel corso del 2023  le Marche sono la regione che più di ogni altra ha perso imprese femminili (-3,6%; Italia: -0,7%). I settori con il calo maggiore sonol’agricoltura (con quasi millecinquecento imprese in meno tra 2018 e 2023, 470 in meno nel solo 2023), seguita dal commercio (-1280 tra 2018 e 2023; -416 nel 2023) e dalle attività manifatturiere (-580 e -178).


Le imprese femminili marchigiane crescono invece di numero in non poche attività di servizio, non escluse quelle ad “alto contenuto di conoscenza” come  le attività immobiliari (+199 unità tra 2018 e 2023), quelle professionali, scientifiche e tecniche (+159) e di noleggio – agenzie.viaggio – servizi di supporto alle imprese (+97 unità).


“Servono interventi delle istituzioni per far crescere ancora la presenza delle donne che fanno impresa e che” affermano Donna Impresa Confartigianato e Cna Impresa Donna Marche “hanno dimostrato di essere più innovative, più attente ai valori della sostenibilità ambientale e della transizione digitale. E’ crescente l’impegno delle donne nei settori a maggior contenuto di conoscenza ma non basta. Quello che chiediamo è di migliorare la formazione alle nuove tecnologie, un accesso più facile alle risorse finanziarie e una semplificazione delle procedure amministrative. Ed ancora   servizi pubblici fondamentali per conciliare il lavoro con la cura della famiglia.  E’ indispensabile sostenere l’imprenditorialità femminile e promuovendo un’efficace rete di servizi per favorire la conciliazione lavoro-famiglia e il welfare territoriale”.


La tabella

MARCHE             2022-2023 2018-2023
  2018 2019 2020 2021 2022 2023 var.ass. var.% var.ass. var.%
a agricoltura, silvic., pesca 7.667 7.386 7.167 7.004 6.651 6.181 -470 -7,1 -1.486 -19,4
b estrazioni 12 11 12 11 9 8 -1 -11,1 -4 -33,3
c manifatture 4.138 4.105 3.997 3.996 3.736 3.558 -178 -4,8 -580 -14,0
d energia 45 48 50 50 55 57 2 3,6 12 26,7
e acqua, fogne, rifiuti 35 34 35 36 31 27 -4 -12,9 -8 -22,9
f costruzioni 1.041 1.002 1.018 1.037 1.017 955 -62 -6,1 -86 -8,3
g commercio e riparazione veicoli 8.569 8.323 8.183 8.188 7.705 7.289 -416 -5,4 -1.280 -14,9
h trasporto e magazzinaggio 333 326 311 309 295 288 -7 -2,4 -45 -13,5
i servizi alloggio e ristorazione 3.134 3.105 3.100 3.115 3.005 2.923 -82 -2,7 -211 -6,7
j informazione e comunicazione 583 602 619 639 644 648 4 0,6 65 11,1
k finanziarie e assicurative 782 784 795 795 785 768 -17 -2,2 -14 -1,8
l immobiliari 1.535 1.590 1.635 1.713 1.734 1.734 0 0,0 199 13,0
m professionali, scientifiche e tecniche 1.033 1.082 1.086 1.146 1.179 1.192 13 1,1 159 15,4
n noleggio, ag.viaggio, servizi supp. Impr. 1.150 1.179 1.212 1.252 1.232 1.247 15 1,2 97 8,4
p istruzione 175 177 184 196 202 211 9 4,5 36 20,6
q sanità e assistenza sociale 349 355 358 362 361 360 -1 -0,3 11 3,2
r attività artistiche, sportive, intratt. 560 565 562 558 557 537 -20 -3,6 -23 -4,1
s altre attività di servizi 3.917 3.942 3.942 3.960 3.939 3.972 33 0,8 55 1,4
nc non classificate 7 7 2 11 4 2 -2 -50,0 -5 -71,4
totale imprese attive femminili 35.065 34.623 34.268 34.378 33.141 31.957 -1.184 -3,6 -3.108 -8,9
totale imprese attive 148.858 146.923 145.735 145.609 141.009 135.205 -5.804 -4,1 -13.653 -9,2

Fonte: elaborazioni su dati Camera di Commercio delle Marche – Opendata – Infocamere Movimprese




Al via Circonomia, tantissimi eventi e grandi ospiti per la prima edizione fanese del Festival dell’economia circolare e della transizione ecologica. Il programma di giovedì 7 marzo

Parte giovedì 7 marzo la lunga carrellata di eventi di Circonomia, il Festival dell’economia circolare e della transizione ecologica, al via con grandi ospiti, tra artisti, giornalisti, attivisti, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e studenti, per dialogare e confrontarsi su temi che sono patrimonio di tutti. Un’occasione unica per mettere in mostra modelli virtuosi e buone pratiche che vedono imprese, associazioni, istituzioni territoriali praticare il nuovo paradigma di uno sviluppo fondato sulla qualità ambientale.


Cora Fattori

“Fano – dichiara l’assessore alla Cultura e all’Ambiente del Comune, Cora Fattori – ha già una visione lungimirante per il futuro, che parte da una grande attenzione al territorio, perché non esiste economia circolare senza un territorio di riferimento. Fano svolgerà un ruolo sempre più cruciale nella transizione ecologica poiché la sua identità è da tempo caratterizzata da un sistema virtuoso di economia green. Il Festival, attraverso il ricco calendario di eventi e grazie a autorevoli ospiti, offrirà un mix innovativo tra cultura e ambiente, che sono i cardini per superare le sfide future e trasformare l’economia in una grande opportunità per le persone e per il pianeta”.


Mantas Mikuckas

Il programma di giovedì 7 marzo inizia alle ore 8.30 – Chiesa di Santa Maria del Gonfalone con Aria Fresca ‘Ultima moda’ e si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che incontrano e dialogano con ospiti esperti sull’industria della moda: criticità, esempi virtuosi e possibili soluzioni. Coordina Luca Campanelli, partecipano: Olmo Parenti e Matteo Ward, autori della docuserie Junk-Armadi pieni per Sky e Will, Letizia Baldet, fondatrice della piattaforma Clothest*, Alice Zantedeschi e Francesca Pievani, fondatrici di Fili Pari, Niccolò Cipriani, fondatore di Rifò Lab, Francesco Regoli, docente a Scienze UNIVPM, in collegamento Mantas Mikuckas, manager co-fondatore di Vinted. Presenta Leonardo Venturi. A seguire la presentazione del Corso di Laurea in Ingegneria per la sostenibilità industriale e Laurea Magistrale in Green Industrial Engineering Università Politecnica delle Marche, Sede di Pesaro a cura di Michele Germani, direttore del dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche e Gabriele Comodi, coordinatore dei Corsi di Pesaro.


Alle ore 17, nella Chiesa di Santa Maria del Gonfalone, per gli speciali incontri a cura del Circolo culturale Bianchini, appuntamento con “Perché la vernice. Dialogo con un ‘imbrattatore’ ecologista”. Si definiscono disobbedienti civili e attraverso azioni simboliche richiamano l’attenzione sui temi ambientali convinti della bontà dei loro argomenti ovvero sensibilizzare l’opinione pubblica sulla principale minaccia che incombe l’umanità a livello globale. Se ne parlerà a Fano con Simone Ficicchia di Ultima Generazione intervistato da Ilaria Sotis.


Mario Cucinella

Tra gli ospiti più attesi l’architetto e designer Mario Cucinella per il talk “Da Vitruvio alla rigenerazione urbana. L’architettura al tempo della crisi ecologica” (ore 21 – Chiesa di Santa Maria del Gonfalone). Cucinella insieme a Roberta Franceschinelli a Laura Gatti racconterà senso, esperienze e obiettivi del cammino verso un’architettura sostenibile, da Vitruvio ai giorni nostri, interrogandosi sulla relazione tra ambiente e abitare e come prendere spunto dalla natura come fonte di ispirazione per la transizione ecologica.


Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito, (info: www.circonomiafano.it)


Circonomia Fano è promossa da Comune di Fano, Regione Marche, Fondazione Carifano, Pesaro 2024 Capitale italiana della Cultura e Circonomia con il patrocinio di Rai per la sostenibilità ESG. Main sponsor è Enereco, Gold sponsor Corepla, Wider, Aset, Bcc Fano. Silver sponsor Biorepack, Ricrea, Renco, A.E.S. Distribuzione, Sea Gruppo, Woodenhouses. Media partner sono: Lapresse, Askanews, QN, Il Resto del Carlino, Rai Radio2 M’illumino di meno. In collaborazione con Legambiente, KyotoClub, Symbola, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, Università Politecnica della Marche, Fondazione Teatro della Fortuna, Fano Marine Center, Orchestra Sinfonica Rossini, AzeroCO2, Confindustria Pesaro e Urbino e Ecomondo. L’evento è a cura di EPR Comunicazione, Omnia Comunicazione, Circolo Bianchini, Erica.




Nasce Homobonus, la fondazione di imprenditori della provincia di Pesaro e Urbino che mette al centro le persone

Una straordinaria partecipazione ha accolto con entusiasmo, giovedì 8 febbraio a Villa La Cerbara, la presentazione di Homobonus, la Fondazione di soci imprenditori della provincia di Pesaro e Urbino, che condividono principi e obiettivi per realizzare insieme una missione comune. Un grande progetto di inclusione sociale che unisce diversi e importanti nomi dell’industria marchigiana alla cui guida c’è il presidente Lorenzo Campanelli, titolare della LC spa, industria del mobile di Isola del Piano. “Realizziamo insieme il sogno di ridurre ed eliminare le condizioni di svantaggio sociale proprio di categorie deboli e non tutelate adeguatamente”. Da questo sogno nasce Homobonus, unico esempio provinciale di Fondazione con finalità benefica costituita da soli imprenditori.

Lorenzo Campanelli, presidente di Homobonus

L’evento a Villa La Cerbara ha visto la presenza, oltre degli imprenditori soci fondatori, di una platea numerosissima di importanti protagonisti dello scenario economico della provincia di Pesaro e Urbino nonché delle Marche. Una serata magica e piena di emozioni grazie agli interventi che si sono susseguiti, a partire da quello di Lorenzo Campanelli, dal quale tutto ha avuto inizio. Un ampio sostegno è arrivato dal prefetto Emanuela Saveria Greco, da Monsignor Sandro Salvucci, Arcivescovo metropolita di Pesaro e alla guida dell’Arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado e da Monsignor Andrea Andreozzi, Vescovo della diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola, presenti alla serata di presentazione.


“Non possiamo essere spettatori passivi, come se ciò che succede intorno a noi dipenda solo dagli altri, ma dobbiamo portare il nostro contributo personale mettendoci accanto ai più deboli, per migliorare le loro vite e il nostro futuro – è questo il pensiero profondo di Lorenzo Campanelli, principale promotore della costituzione di Homobonus, che ha mobilitato, per la nobile causa, l’intero sistema industriale della provincia.

La Fondazione Homobonus è stata costituita da Lorenzo Campanelli insieme a Roberto Selci, amministratore delegato della Biesse Group, Luigi Sperandio della Fab srl di Petriano, Tommaso Giorgi e Giovanni Giommi, che fanno parte del Consiglio direttivo.


Obiettivi principali della Fondazione sono la scolarizzazione dei bambini e la formazione dei giovani per consentire loro l’inserimento sociale e lavorativo; il rispetto dei diritti e la dignità umana; la promozione di un modello sociale caratterizzato nell’uguaglianza e nelle pari prospettive ed opportunità; le attività finalizzate a garantire il diritto alla salute e all’assistenza sociale e sanitaria in particolare dei soggetti deboli. Ogni altra azione tesa a ridurre ed eliminare condizioni di svantaggio sociale.

“Abbiamo tutti insieme la possibilità di migliorare e di realizzare il sogno di tante persone – ha detto Lorenzo Campanelli – di partecipare ai tanti doni che Dio mette a disposizione di tutti. Per questo la Fondazione metterà in atto ogni sforzo per sensibilizzare il mondo imprenditoriale a livello nazionale nell’aiutare le persone in povertà”.


“Mi complimento con i fondatori per questo progetto – ha dichiarato il prefetto Emanuela Saveria Greco – che può essere davvero d’aiuto ai ragazzi che non hanno più la possibilità di studiare per mancanza di risorse. La nostra è una provincia che sta sicuramente meglio di molte altre, però le sacche di povertà sono dappertutto, per esempio, tra i migranti che arrivano ci sono tanti ragazzi che non hanno possibilità di aiuto. Spero che questa fondazione, che tra l’altro vede gli imprenditori più importanti e più sensibili della provincia, così come la Chiesa che è vicina a questa Fondazione, possano fare veramente tanto per tutti coloro che hanno necessità”.


Il Monsignor Sandro Salvucci, arcivescovo metropolita di Pesaro e alla guida dell’Arcidiocesi di Urbino – Urbania – Sant’Angelo in Vado: “Una fondazione che mette al centro le persone può sembrare scontata ma in realtà oggi ha un valore importantissimo, quando spesso al centro dell’attività dell’uomo ci sono altri interessi, altri obiettivi, Significa aprire gli occhi alle necessità di chi è meno fortunato, di chi è nel bisogno. La Fondazione mette insieme il desiderio da parte di imprenditori di fare qualcosa di utile per l’uomo. Lo fanno già creando lavoro e ricchezza, ma desiderare di fare qualcosa anche per chi è escluso allarga l’orizzonte e il cuore. Un’iniziativa lodevole, spero che molti possano seguirne l’esempio. La Caritas – ha concluso Monsignor Salvucci – che è realtà viva all’interno della Chiesa, si prende cura dei bisogni delle persone in difficoltà e, dunque, la Fondazione può rispondere ai bisogni delle persone attraverso questa realtà stimata del territorio”.


Monsignor Andrea Andreozzi, vescovo della diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola ha detto brevemente: “Come Chiesa abbiamo rapporti molto belli con questa Fondazione, convergiamo su alcuni progetti soprattutto attraverso la nostra Caritas. Sono qui per dire davvero grazie e per stabilire una conoscenza di tutte le finalità attraverso le persone che la promuovono”.


La presentazione è stata moderata da Damiano Bartocetti, che insieme ad altri volontari fa parte della segreteria organizzativa della Fondazione (insieme a lui: Laura Silvestroni, Alessandro Oliva, Giulia Ragnetti, Virginia Romani).

La Fondazione Homobonus presenta come segno distintivo due mani che stanno per toccarsi, per poi unirsi e stringersi, simbolo di solidarietà e impegno, quello di rendere il territorio un luogo migliore, giusto e inclusivo e costruire il futuro della comunità più equo e coeso partendo dalle persone, metterle al centro, eliminando le disuguaglianze e garantendo loro dignità e sicurezza.


Obiettivi principali della Fondazione sono la scolarizzazione dei bambini e la formazione dei giovani per consentire loro l’inserimento sociale e lavorativo; il rispetto dei diritti e la dignità umana; la promozione di un modello sociale caratterizzato nell’uguaglianza e nelle pari prospettive ed opportunità; le attività finalizzate a garantire il diritto alla salute e all’assistenza sociale e sanitaria in particolare dei soggetti deboli. Ogni altra azione tesa a ridurre ed eliminare condizioni di svantaggio sociale.

Dallo statuto della Fondazione si evince una forte responsabilità nei confronti dei bambini, dei giovani e del loro futuro sociale e professionale. Tra le altre attività previste ci sono anche quella di istituire premi e borse di studio per stimolare l’impegno verso la costruzione di una cultura della solidarietà, soprattutto tra i giovani e gli studenti. Così come di promuovere e organizzare iniziative, manifestazioni, convegni, per favorire una collaborazione tra la Fondazione ed altri enti e/o organizzazioni pubbliche e private che operano nel mondo della cooperazione nazionale ed internazionale.


Tra gli organi della Fondazione è presente il Comitato tecnico scientifico con il compito di esaminare e valutare progetti, iniziative e attività che verranno finanziati per il raggiungimento degli obiettivi statutari.




L’assessore Antonini ha incontrato in videoconferenza i vincitori del bando regionale “Dalla Vigna alla Tavola”: 18 i progetti finanziati

“Promuovere le eccellenze, le storie e i saperi delle Marche attraverso una visione progettuale attrattiva e moderna, capace di raccontare i nostri magnifici territori attraverso la cultura del vino. Un’idea a tutto campo su cui la Regione Marche ha creduto fortemente investendo fondi propri pari a 708 mila euro”: è quanto ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Andrea Maria Antonini rivolgendosi, in video-collegamento, ai vincitori del bando enoturistico Dalla vigna alla Tavola.


 L’iniziativa della Regione Marche mira a valorizzare il settore enogastronomico regionale attraverso progetti di promozione basati sul connubio tra vino, prodotti agroalimentari di qualità, birre artigianali e agricole, menù tipici regionali.


“Sono sicuro che questo progetto sia uno straordinario volano promozionale per scoprire luoghi e sapori provenienti dalle molteplici realtà locali – ha sottolineato Antonini –  Colgo l’occasione per congratularmi con ognuno di voi, sottolineando, ancora una volta, l’importanza del saper raccontare  i luoghi e le tradizioni che si legano al vino e ai prodotti della nostra terra, attraverso una forma innovativa di turismo esperienziale che si basi sull’ospitalità, sulla condivisione  e sulla socialità”.


L’assessore ha, quindi, illustrato alcuni numeri di questa terza edizione del bando: “Alla scadenza dei termini di presentazione dell’Avviso (settembre 2023) sono pervenuti, in totale, 18 progetti, ripartiti per ambito provinciale (7 Ancona, 2 Pesaro e Urbino, 2 Macerata, 2 Fermo e 5 Ascoli Piceno), per uno stanziamento economico complessivo, da parte dell’amministrazione regionale, di 708 mila euro.


 “Si tratta di un autentico viaggio al centro del gusto, grazie a un cartellone ricco di qualità e denso di iniziative che, nel contempo, intende, nelle sue finalità, coniugare la cultura della tavola con la promozione dei luoghi storici e ambientali – ha concluso l’assessore Antonini – In tale direzione sono certo che tutti voi saprete interpretare al meglio lo spirito di questo progetto, che saprà accendere i riflettori su tante peculiarità enogastronomiche e culturali delle Marche”.




Investire nelle Marche: l’esempio di Azimut.  L’incontro alla Mole di Ancona con più di 250 partecipanti

Un roadshow è la formula più diretta sia per informare e aggiornare la propria clientela sui risvolti dell’attualità economica e finanziaria e sull’andamento dei mercati, sia per fare “educazione finanziaria” abituando il cittadino, il risparmiatore, le famiglie, l’imprenditore, a gestire beni e capitali nel modo più accorto e intelligente.


Lo sa bene il Gruppo Azimut che nelle Marche, ad Ancona, ha tenuto una vera e propria lezione di economia, più che una semplice tappa del suo roadshow.


 L’incontro, alla Mole Vanvitelliana, ha visto più di 250 partecipanti sul tema: “Come avere il controllo dei propri investimenti: comportamenti e scenari di mercato”.


Dopo l’introduzione dell’Area Manager Azimut di Marche ed Umbria, Roberto Martarelli, il conduttore Ruggero Bertelli, prof. ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari, Università di Siena, ha iniziato a parlare dell’importanza delle pianificazioni e della catena del valore nella gestione dei propri piani finanziari, nel caso di un’azienda, una società o anche solo di una famiglia che abbia capitali da tutelare.


Si è poi soffermato sui macro scenari possibili Claudio Basso, Cio del Gruppo Azimut, che ha illustrato le opportunità da cogliere come anche le “minacce” da evitare sui mercati internazionali. Di seguito Marco Fazi, A.d di Azimut Capital Management ha spiegato che la volatilità dei mercati va gestita e non subita, mentre lo stesso Bertelli ha ricordato chiosando che ogni performance in investimenti finanziari deve tener conto dei comportamenti, ci si può far suggestionare ed emozionare facilmente. Anche se una certezza c’è: investire ad esempio nella sostenibilità è qualcosa di più che una moda.


Così, pure sul mondo delle Obbligazioni sta tornando un forte interesse, a causa dell’inflazione come ha spiegato l’esperto Nicolò Bocchin Head of Fixed Income di Azimut.


Altre “piccole certezze” sono la negatività dei depositi bancari statici e dei governativi a breve scadenza su cui non è indicato investire perché non ci si copre dall’inflazione e c’è il rischio di “reinvestimento” della somma a condizioni peggiori. Semmai consigliabili sono i subordinati e gli emergenti, purchè ci si lasci guidare da un consulente esperto che sappia adoperare scelte oculate degli emittenti. Mai insomma investire con intuizioni personali e “fai da te”… i rischi sarebbero troppo alti come ha detto chiaramente Matteo D’Ettorre, Ceo e Ad di Azimut Financial Insurance Spa. Suoi i consigli sulla protezione del risparmio e sui potenziamenti possibili derivanti da soluzioni di carattere assicurativo (polizze in primis).


 Su tutto, le conclusioni di Bertelli per una gestione attiva… per esempio con investimenti ESG (environmental social governance) e nel campo dell’economia reale, a iniziare da territorio e pmi. E da ricordare come primo insegnamento, come parola d’ordine, diversificare, sempre e comunque.


 Infine, Azimut durante la serata impreziosita dall’esposizione di una Ferrari Purosangue messa a disposizione dal partner dell’evento Radicci Ferrari, rappresentata in loco dal proprietario dott. Vito Radicci, ha dato una notizia a sorpresa che vede le Marche protagoniste annunciando un prossimo evento importante. Un Premio Azimut “Finanza e Territorio” che il Gruppo vuole lanciare, nella sua prima edizione, proprio in una regione come questa, che si distingue per l’imprenditorialità diffusa, l’innovazione e la capacità dinamica di resistere alle crisi e rilanciare le opportunità d’impresa. Quindi, la squadra marchigiana di Azimut si rifarà presto sentire.




Dipartimento di economia e diritto di UniMC: al via il master in marketing e direzione  aziendale. Le iscrizioni scadono il 22 gennaio 2024

Scadranno il prossimo 22 gennaio le iscrizioni per il Master di I Livello in Marketing e Direzione Aziendale del Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università degli Studi di Macerata. Il corso, oramai collaudato da anni e di riferimento nel panorama universitario nazionale, prepara i partecipanti a ricoprire posizioni di direzione con un set di competenze altamente specializzate e richieste dal mercato aziendale attuale.

La prof.ssa Elena Cedrola

“Il Master prepara gli studenti – spiega la Prof.ssa Elena Cedrola, Direttrice del Master e del Dipartimento di Economia e Diritto- a ricoprire posizioni manageriali e ruoli di responsabilità in ambito marketing, sia in aziende pubbliche che private, con una formazione che abbraccia tanto la gestione operativa quanto la comunicazione. Un corso completo e altamente specializzato che coniuga teoria e pratica”.

Carta vincente del corso formativo organizzato dal Dipartimento è, infatti, la presenza sia di un corpo docente di alto profilo accademico, sia di manager e professionisti provenienti da aziende di rilievo a livello regionale e nazionale. Tra questi: Simonelli Group, Lube, Unicredit, Intesa San Paolo, Giano e Lutech.

Il Master non si rivolge esclusivamente a neolaureati desiderosi di avviare la loro carriera nel marketing, ma anche a professionisti già inseriti in contesti lavorativi e a manager in cerca di aggiornamento. Il corso, grazie alla modalità blended, verrà svolto attraverso sessioni in aula e formazione a distanza. Inoltre, i partecipanti avranno la possibilità di fare uno stage presso le imprese partner mettendo in pratica ciò che hanno imparato durante le lezioni. Un’esperienza concreta che darà loro l’opportunità di applicare le competenze e di acquisire conoscenze direttamente sul campo.

“La decisiva ricchezza del corso – continua la Prof.ssa Cedrola – è l’ampia rete di imprese partner e la possibilità di stage formativi direttamente nelle aziende. Una delle chiavi del successo nel mondo del marketing e della direzione aziendale, infatti, è la rete di contatti. Per questo abbiamo sviluppato un ampio networking che consente agli studenti di entrare in contatto con professionisti ed aziende del territorio”.

Il Master, della durata di un anno, prenderà avvio a marzo e prevede prove intermedie di verifica e una prova finale che consiste nella discussione pubblica di un project work.  Sono ammessi massimo 30 partecipanti e per iscriversi c’è tempo fino al 22 gennaio 2024.




CNA. Superbonus, nelle Marche il 12 per cento dei lavori non è stato concluso. Per i condomini i cantieri “aperti” sono il 16 per cento. Rischio contenziosi tra committenti e imprese edili

Sono 573 i cantieri del superbonus 110 per cento ancora “aperti” nelle Marche alla scadenza del 31 dicembre. Di questi ben 477 riguardano lavori nei condomini, 70 quelli negli edifici unifamiliari e 26 nelle unità funzionalmente indipendenti. In ballo ci sono 188 milioni di euro di cui 179 per i cantieri condominiali (7per gli edifici unifamiliari e 2 per quelli funzionalmente indipendenti) che dal 1 gennaio beneficiano della detrazione al 70 per cento e non più al 110.


“Il rischio di contenziosi” afferma Marco Rossi presidente di Cna Costruzioni Marche “è molto elevato perché la differenza dovrebbero pagarla i proprietari delle abitazioni che potrebbero portare in giudizio le imprese edili per dimostrare che la mancata conclusioni dei lavori è dovuta a ritardi nell’esecuzione dei lavori. Un casino, che potrebbe intasare tribunali già oberati di cause giudiziarie.”


Secondo i dati dell’Enea elaborati dal Centro Studi Cna, nelle Marche sono stati interessati da lavori di efficientamento energetico con superbonus 12.369 edifici per un investimento complessivo di 2,8 miliardi di euro.  I condomini coinvolti sono 3.789per 1,9 miliardi di investimenti, gli edifici unifamiliari 5.457 per   627,7 milioni investiti e le unità funzionalmente indipendenti 3.123 per 290,8 milioni investiti.


L’investimento medio per ogni condominio è stato di 506 mila euro. Per ogni edificio unifamiliare sono stati investiti 115 mila euro mentre le unità immobiliari funzionalmente indipendenti si sono fermate a 93 mila euro.


“Il superbonus” sostiene Rossi “negli ultimi tre anni ha rappresentato un grande volano non solo per il settore edile ma anche per l’intera economia marchigiana, contribuendo all’aumento del Pil per l’1,5 per cento.  Senza considerare che un terzo della spesa pubblica è stato recuperato col gettito fiscale. Solo nel 2023 grazie ai cantieri del superbonus, le 18.354 imprese delle costruzioni marchigiane hanno assunto oltre 8 mila addetti portando i loro dipendenti a 41.477.   Ora, con la fine dell’incentivo, si profilano licenziamenti e casse integrazioni che avranno un costo sociale e un costo per le casse statali”


Importanti anche gli effetti dei lavori di efficientamento previsti dal superbonus, sui risparmi energetici. Secondo l’Enea nel solo 2022 i marchigiani, grazie a cappotti, infissi, pannelli solari, caldaie a condensazione e pompe di calore, hanno risparmiato 57,4 GW su 6.615 edifici. Nel 2023, secondo una prima stima del Centro Studi Cna Marche, il risparmio è stato di 55 GW su 3.463 edifici.


“L’efficientamento energetico degli edifici residenziali” precisa Rossi “resta un obiettivo dell’Unione Europea e dovrà proseguire nei prossimi anni anche senza superbonus 110 per cento. Tenendo conto che circa il 40 per cento degli edifici marchigiani è stato costruito tra il 1960 e il 1980 e il 15 per cento è addirittura antecedente al 1918, appare evidente come riqualificazione ed efficienza energetica dovranno essere al centro delle politiche per la casa anche in futuro. Decida il Governo con quali modalità e incentivi intervenire. L’importante è che ci venga risparmiata la continua incertezza di questi anni con le regole del superbonus che sono cambiate numerose volte, lasciando migliaia di imprese e cittadini in grande difficoltà”.




Marche, aumentano gli occupati e crollano i disoccupati. Cna Marche e Confartigianato: “A trainare con forza la crescita occupazionale sono il terziario e le costruzioni”

Aumentano gli occupati e crollano i disoccupati. Addirittura sono quasi dimezzati i marchigiani in cerca del primo impiego. Inoltre più di 7 mila marchigiani che non erano disponibili a lavorare o avevano smesso di cercare un’occupazione, si sono rimessi in gioco e sono andati ad infoltire la forza lavoro della regione. Dal mercato del lavoro marchigiano arrivano buone notizie. Unico neo il fatto che continuino a diminuire gli occupati indipendenti (artigiani, imprenditori, lavoratori autonomi, partite Iva) che nel terzo trimestre del 2023 sono 12.428 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.


Complessivamente gli occupati aumentano di 20.182 unità, pari al 3,2 per cento di cui 11.172 donne e 9.010 uomini. I disoccupati sono 11.757 in meno (-25,5 per cento) e passano da 46.036 a 34.279. I disoccupati senza precedenti esperienze lavorative crollano da 9.975 a 5.636 (-4.339 pari al 43,5 per cento). A trovare il primo lavoro della loro vita sono stati soprattutto uomini (3.421 pari al 64,8 per cento) mentre le donne sono state 918 pari al 19,6 per cento.


“A trainare con forza la crescita occupazionale” commentano i segretari di Cna Marche Moreno Bordoni e di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni “sono il terziario e le costruzioni. Gli occupati nei servizi alla persona e alle imprese aumentano di 10.243 unità mentre le costruzioni vedono una crescita di 8.316 addetti, pari al 25,1 per cento della forza lavoro complessiva nel settore. Tornano a crescere anche gli occupati in agricoltura (+3.832) mentre il manifatturiero perde 2.211 addetti.”


Se il mercato del lavoro marchigiano nel 2023 continua a tirare, sul futuro si addensa qualche nuvola.


“La fine o il ridimensionamento dei bonus in edilizia” sostengono Gasparoni  e Bordoni  “rischia di portare ad una serie di licenziamenti in un comparto, quello delle costruzioni, estremamente volatile. Situazione aggravata dal rincaro delle materie prime. Preoccupa anche il calo degli occupati indipendenti a cui si lega anche la diminuzione dei dipendenti nel manifatturiero. In quest’ultimo caso il calo è dovuto soprattutto alle difficoltà del sistema moda, legate alla guerra in Ucraina ed alle sanzioni alla Russia. Pesano anche l’elevato costo del denaro e delle materie prime. Servono politiche pubbliche a sostegno dei settori in difficoltà e delle piccole imprese che nelle Marche rappresentano il 92 per cento del sistema produttivo”.


Istat – L’occupazione nelle marche – le dinamiche TENDENZIALI (variazioni rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente)

TRIMESTRE 2022 III 2023 III var. ass var.%
Forza lavoro 684.929 693.354 8.425 1,2
di cui uomini 374.471 378.667 4.196 1,1
di cui donne 310.458 314.687 4.229 1,4
Occupati 638.893 659.075 20.182 3,2
di cui uomini 353.904 362.914 9.010 2,5
di cui donne 284.989 296.161 11.172 3,9
Disoccupati 46.036 34.279 -11.757 -25,5
di cui uomini 20.567 15.753 -4.814 -23,4
di cui donne 25.469 18.526 -6.943 -27,3
Disoccupati senza precedenti esperienze 9.975 5.636 -4.339 -43,5
di cui uomini 5.283 1.862 -3.421 -64,8
di cui donne 4.692 3.774 -918 -19,6
“Non cercano e non sono disponibili a lavorare” 227.058 220.023 -7.035 -3,1
di cui uomini 92.640 88.803 -3.837 -4,1
di cui donne 134.418 131.220 -3.198 -2,4
Forze di lavoro potenziali * 32.617 30.064 -2.553 -7,8
di cui uomini 9.736 11.297 1.561 16,0
di cui donne 22.881 18.767 -4.114 -18,0
         
2022 III 2023 III var. punti %
tasso di attività 71,9 72,7 0,8
tasso di occupazione 15-64 anni 66,9 69,0 2,1
tasso disoccupazione 6,8 5,0 -1,8

Fonte: elaborazione Cna Confartigianato su dati Istat

* le Forze di lavoro potenziali rappresentano la somma degli individui che non cercano attivamente un lavoro, ma sono disponibili a lavorare, con le persone che cercano lavoro ma non sono subito disponibili.

 Istat – Alcune caratteristiche degli occupati 2022 III 2023 III var. ass. var.%
occupati agricoltura 20.083 23.915 3.832 19,1
occupati industria 210.443 216.548 6.105 2,9
di cui industria in senso stretto (manifatture) 177.282 175.071 -2.211 -1,2
di cui costruzioni 33.161 41.477 8.316 25,1
occupati servizi 408.368 418.611 10.243 2,5
di cui commercio alberghi e ristoranti 131.320 132.786 1.466 1,1
Totale 638.894 659.075 20.181 3,2
  2022 III 2021 III var. ass. var.%
occupati dipendenti 486.775 519.385 32.610 6,7
occupati indipendenti 152.118 139.690 -12.428 -8,2

Fonte: elaborazione Cna Confartigianato su dati Istat




TreValli Cooperlat, Milvia Panico è il nuovo direttore marketing

Milvia Panico è il nuovo direttore marketing di TreValli Cooperlat, terzo gruppo lattiero-caseario italiano che da sessant’anni porta sulle tavole degli italiani, a casa e fuori casa, prodotti che hanno in comune antiche tradizioni e tecnologie innovative.

Esperta di marketing e sales presso grandi aziende operanti nell’industria e nella distribuzione di prodotti di largo consumo, con focus sul food, Milvia Panico si è occupata in particolare della gestione di importanti progetti innovativi, come la business start-up del canale di consegna a domicilio e iniziative volte a promuovere il valore e la sostenibilità nella filiera dell’alimentare e della ristorazione. Collabora, inoltre, con alcune prestigiose business school come docente a progetto su materie quali marketing, trade marketing, food cost e sustainability management nella ristorazione.

La manager, da questo mese in azienda, è alla guida del reparto marketing con l’obiettivo di rafforzare la notorietà e la rilevanza di Trevalli Cooperlat, sia per la parte corporate che per i singoli brand – tra cui Hoplà e Trevalli – nei mercati away from home e consumer retail.

TreValli Cooperlat, con questo nuovo ingresso, punta a incrementare il percorso di crescita e ampliare ancora di più il proprio mercato di riferimento.




Il Dipartimento di Economia e Diritto di Unimc punta sulla Blockchain: al via un corso specialistico e un progetto con un’azienda agricola del fermano

La ricerca, recentemente avviata, ha coinvolto il Pastificio Mancini, che utilizza l’innovativa tecnologia per tracciare il grano e il processo produttivo. Partiranno, invece, nel secondo sempre le lezioni con l’esperto Gian Luca Comandini


La blockchain al centro dell’interesse del Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università degli Studi di Macerata. Nel secondo semestre sarà attivato il corso con l’esperto Gian Luca Comandini, mentre è recentemente stato avviato un progetto di ricerca coinvolgendo l’azienda fermana “Pastificio Mancini”, condotto dalla direttrice del Dipartimento, Prof.ssa Elena Cedrola, dalla Dott.ssa Elisa Ballini e dalla Dott.ssa Grazia Li Pomi, entrambe ricercatrici presso l’ateneo.


Nota inizialmente come la tecnologia alla base del Bitcoin, la blockchain apre ad una nuova era digitale trasformando le dinamiche aziendali. Si tratta di una sorta di registro digitale che opera attraverso un meccanismo di condivisione delle informazioni permettendo e garantendo trasparenza, tracciabilità e sicurezza.


Per affrontare la crescente domanda di competenze e conoscenze in questo campo, il Dipartimento di Economia e Diritto attiverà nei prossimi mesi il corso “Cyber security e blockchain” dedicato agli studenti della magistrale in Management e Marketing Internazionale. Le lezioni saranno tenute da Luca Romeo, esperto informatico e docente del dipartimento e Gian Luca Comandini, uno dei più noti divulgatori tecnologici italiani, fondatore della prima scuola di formazione del settore e membro della task force governativa scelta dal Ministero dello Sviluppo Economico per elaborare una strategia nazionale sulla blockchain. Durante il corso verranno approfondite diverse tematiche, come criptovalute e smart contracts. Maggiori info su: https://docenti.unimc.it/gianluca.comandini/courses/2023/29539.


Le applicazioni della blockchain sono nei più svariati settori, tra questi in quello della supply chain alimentare, in quanto questa tecnologia può essere utilizza per tracciare l’intera catena di approvvigionamento permettendo ai consumatori di verificare la provenienza, l’autenticità e la qualità dei prodotti. Ed è proprio in questo contesto che si inserisce la ricerca “A Case of Blockchain in Agri-Food: Impacts on the Value Chain and Competitive Advantage”, condotta dal Dipartimento di Economia e Diritto e finanziata con i fondi del PNRR progetto Vitality – Safina. Oggetto di studio il Pastificio Mancini di Monte San Pietrangeli (FM), azienda agricola del territorio che utilizza la tecnologia blockchain per tracciare il grano e il processo produttivo.


«L’adozione della blockchain ha permesso all’azienda di dimostrare l’origine del grano per la produzione della pasta, nel loro caso è lo stesso che coltivano, quindi di garantire la tracciabilità e di aumentare la fidelizzazione del cliente- spiega la Prof.ssa Cedrola-. Inoltre, ha dato l’opportunità di integrare ulteriormente la digitalizzazione del processo produttivo e di consolidare la loro posizione di leadership nel settore».


Si tratta di uno studio innovativo e interessante, che approfondisce una tematica di grande attualità e che avrà importanti sviluppi. «Mira ad esplorare le aree della catena del valore in cui la blockchain ha il maggiore impatto- per il Pastificio Mancini il marketing- e vuole comprendere come questa tecnologia contribuisce alla generazione, al miglioramento e alla protezione di un vantaggio competitivo» conclude la Direttrice del Dipartimento.




Coopevolution 2023: da Culture4Coop a Coop4PesaroCapitale della Cultura alla Rocca Malatestiana di Fano venerdì 1 e sabato 2 dicembre

L’1 e il 2 dicembre alla Rocca Malatestiana di Fano l’evento di CulTurMedia e Legacoop Marche per confrontarsi sulle opportunità di sviluppo e di crescita sociale ed economica legate al settore della cultura e a Pesaro Capitale della Cultura 2024.

L’iniziativa  è organizzata da Legacoop Marche, CulTurMedia nazionale e Legacoop nazionale, per mettere in risalto e valorizzare il ruolo della cultura come motore d’innovazione e di crescita delle imprese e dei territori, per attivare relazioni virtuose tra la cooperazione ed eventi culturali di grande impatto come le Capitali della Cultura, per indagare e promuovere gli strumenti e le normative utili ad attuare nuove collaborazioni tra pubblico e privato.

Specialisti e consulenti affermati sul fronte della legislazione, della progettazione, dell’impresa e di percorsi cultural-driven parteciperanno a questa due giorni concreta e molto mirata a fornire strumenti, conoscenze, best-practice, affinché il mondo della cooperazione possa rafforzarsi su questi versanti e rappresentare un partner sempre più credibile e affidabile per affrontare dinamiche di sviluppo.

“A partire dalla necessità di affrontare le sfide che a livello globale ci coinvolgono (transizione digitale e verde, crisi della coesione sociale, scompensi dei modelli culturali dominanti, etc.), la nostra intenzione è di definire un momento di un percorso più ampio – tanto che l’iniziativa è parte del progetto ‘Evoluzione cooperativa’ sostenuto dalla CCIAA delle Marche – che possa contribuire ad affrontarle e ad attivare possibili soluzioni che rappresentino un nuovo scenario di sviluppo non solo per la cooperazione Culturmedia, cioè quella dedicata alla cultura, al turismo e alla comunicazione, ma per tutto il movimento cooperativo Legacoop e per la società in generale” afferma Gianfranco Alleruzzo, Presidente di Legacoop Marche, che tiene a sottolineare come “ ci siamo impegnati per non disperdere energie ed essere molto pratici e portare a Fano esperienze e prassi virtuose; illustrare opportunità e strumenti di sostegno e supporto; stimolare incontri innovativi di ibridazione e contaminazione tra soggetti diversi”.

Gianfranco Alleruzzo, Presidente di Legacoop Marche
Gianfranco Alleruzzo, Presidente di Legacoop Marche

Giovanna Barni, Presidente nazionale CulTurMedia, Legacoop, ribadisce come “In tutto ciò centrale è l’intento di considerare e promuovere la cultura come il fermento, il motore, attraverso cui innescare processi più ampi di sviluppo, coinvolgenti altri settori, altri contesti di intervento della cooperazione – ma anche dell’impresa tradizionale e i territori – per attivare e/o rafforzare filiere e progettualità con nuove energie e visioni,  considerando la capacità della cultura di contaminare e rigenerare altri ambiti. A livello nazionale il nostro impegno è molto ampio e articolato, focalizzato anche nel coinvolgere settori diversi – dall’abitazione al sociale, all’agroalimentare, etc. – e di attivare misure che possano sostenere percorsi innovativi – quali la formazione – convinti che la trasversalità della cultura rappresenti l’energia più potente per alimentare trasformazioni e cambiamenti positivi”.

Giovanna Barni, Presidente nazionale CulTurMedia
Giovanna Barni, Presidente nazionale CulTurMedia




Regione Marche, verso l’accesso a finanziamenti Europei per la Salute con la Rete ProMis

La Regione Marche ha deciso di costituire una Rete regionale ProMis con la finalità di ottimizzare e coordinare le attività di internazionalizzazione del sistema Salute degli Enti del Servizio Sanitario regionale e accedere ai finanziamenti europei. La giunta regionale ha recentemente approvato, infatti, tale istituzione nell’ambito dell’ organizzazione del Servizio Sanitario Regionale.


La rete sarà composta dagli Enti del SSR, dalla Delegazione regionale di Bruxelles e da altri stakeholder chiave per diffondere informazioni su politiche, iniziative, consultazioni ed opportunità di finanziamento Europee; promuovere la partecipazione ad iniziative, consultazioni ed opportunità di finanziamento Europee oltre che la partecipazione ad iniziative e attività formative, informative e tematiche organizzate dal ProMIS.


Ma cos’è Il ProMis? Acronimo che sta per Programma Mattone Internazionale Salute e nasce nel 2015 su approvazione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, come strumento di dialogo tra il Ministero della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, per portare la sanità delle Regioni in Europa e l’Europa nei Sistemi Sanitari delle Regioni italiane. Il ProMIS è finanziato attraverso risorse vincolate e finalizzate alla realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale, stanziate ogni tre anni: per il triennio 2023-2025 sono destinati 3,8 milioni di euro a livello nazionale.


“Con questo atto – spiega il vicepresidente Filippo Saltamartini – intendiamo incrementare la capacità di fare rete per raggiungere alcuni obiettivi fondamentali. Tra gli altri, il rafforzamento delle strategie di internazionalizzazione dei sistemi salute regionali, la promozione e il supporto nel livello nazionale della strategia europea “la salute in tutte le politiche”. Una sfida ambiziosa che potrà essere affrontata  attraverso un modello di governance innovativo che consente una proficua collaborazione tra i livelli regionali e quello nazionale nonché il pieno coinvolgimento dei diversi attori della salute, attraverso la diffusione di metodologie di collaborazione e di rete.”


La Regione partecipa da tempo al Programma ProMis con attività che hanno favorito la condivisione di buone pratiche e la partecipazione dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) ad azioni e progetti di carattere europeo. Anche recentemente, l’ARS ha organizzato, ad Ancona a metà ottobre scorso, nell’ambito del Piano Formazione Nazionale del ProMIS, un Laboratorio per favorire lo sviluppo della strategia di internazionalizzazione del sistema salute Marche, con la partecipazione di 22 rappresentanti individuati dagli Enti del SSR, dalle Università e con la presenza della delegazione regionale di Bruxelles portando ad individuare le azioni preliminari necessarie alla definizione di una strategia di internazionalizzazione efficace, efficiente, sostenibile e coerente alle attuali necessità del sistema salute delle Marche.




Indagine del Centro Studi Cna: nelle Marche sempre più home banking e sempre meno sportelli bancari

Sempre più home banking e sempre meno sportelli bancari. Il sistema del credito marchigiano cambia pelle. A pagarne il prezzo sono i cittadini, per lo più anziani, dei piccoli Comuni montani e delle aree interne. Culturalmente diffidenti verso l’utilizzo dei servizi digitali, anche perché lo scorso anno, i furti di identità e le truffe on line sono aumentati del 20 per cento. Soprattutto ai danni di over 65.


“Già lo scorso anno” ricordano il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il presidente Cna Pensionati Marche Giancarlo Sperindio “avevamo lanciato l’allarme per la progressiva diminuzione dei servizi bancari nei Comuni marchigiani. Quest’anno la tendenza è proseguita ed altri dieci Comuni hanno perso l’unico sportello bancario presente sul loro territorio. Non solo. Nei piccoli Comuni montani nell’ultimo decennio abbiamo assistito alla chiusura di ospedali, uffici postali, edicole, sportelli delle società di luce e gas. A risentirne la qualità della vita, con un progressivo spopolamento di questi territori e con un calo delle presenze di turisti, che privilegiano località che offrono servizi”


Secondo una indagine del Centro Studi Cna Marche, su dati di Banca d’Italia e della Camera di Commercio, sono 60 su 225 i Comuni marchigiani senza sportello bancario. Filiali degli istituti di credito sono presenti in 165 Comuni con 677 sportelli.  Le banche presenti con propri sportelli in regione sono scese da 68 nel 2012 a 46 nel 2022. Le banche con sede in regione sono 15. Dieci anni fa erano 29. Sempre più istituti di credito operano nelle Marche ma il centro decisionale è altrove. A garantire servizi finanziari sono anche gli uffici postali, ma si riducono gli sportelli e i giorni a disposizione della clientela. Secondo Bankitalia la distanza media dallo sportello bancario più vicino, per i Comuni che ne sono privi, è di sei chilometri, con un tempo di percorrenza inferiore ai nove minuti. Distanze limitate ma che comportano comunque il disagio di prendere l’auto o di farsi accompagnare da figli o nipoti.


Dal 2017, sempre secondo l’indagine del Centro Studi Cna Marche su dati Inail, gli addetti nell’intermediazione finanziaria, sono scesi nella regione da 3.828 a 3.441, con la perdita di 387 posti di lavoro.


A non avere servizi home banking è il 36,7 per cento delle famiglie marchigiane, soprattutto anziani soli che non hanno grandi capacità digitali e temono le truffe on line.

“Questi anziani” sostengono Silenzi e Sperindio “sono costretti a recarsi nei Comuni vicini per fare le loro operazioni bancarie o anche solo per prelevare contanti con il bancomat. Ma disagi si hanno anche per esercenti e commercianti, che debbono versare in banca i loro incassi giornalieri, in territori dove si paga ancora in contanti, soprattutto per i piccoli acquisti. In alcune realtà sono le tabaccherie (dove ci sono) a garantire, con apposite convenzioni, servizi elementari come prelievi, versamenti, pagamenti di utenze e multe.  In questi Comuni montani sarebbe comunque auspicabile garantire, se non filiali bancarie, almeno uno sportello “leggero” con un addetto uno o due giorni alla settimana o almeno una cassa continua ed uno sportello bancomat. Sono realtà montane sempre più abbandonate e che andrebbero invece valorizzate, perché sono importanti per garantire uno sviluppo omogeneo di tutto il territorio regionale.”


L’elenco dei Comuni senza sportello bancario va dai più piccoli Comuni montani dei Sibillini a quelli della Vallesina ed ai Comuni collinari del pesarese. Le provincie più “scoperte” di sportelli bancari sono quelle di Macerata r Fermo con 18 Comuni “free bank”. Seguono Pesaro Urbino con 10, Ascoli Piceno e Ancona con 7.


COMUNI MARCHIGIANI SENZA SPORTELLI BANCARI

PROVINCIA DI ANCONA

BARBARA, BELVEDERE OSTRENSE, MERGO, OFFAGNA, POGGIO SAN MARCELLO, SAN PAOLO DI JESI, MONSANO


PROVINCIA DI ASCOLI PICENO

COSSIGNANO, MASSIGNANO, MONTEDINOVE, MONTEGALLO, MONTEMONACO, PALMIANO, VENAROTTA


PROVINCIA DI FERMO

BELMONTE PICENO, CAMPOFILONE, FRANCAVILLA D’ETE, LAPEDONA, MAGLIANO DI TENNA, MASSA FERMANA, MONSAMPIETRO MORICO, MONTEFALCONE APPENNINO, MONTEFORTINO, MONTE GIBERTO, MONTELEONE DI FERMO, MONTELPARO, MONTE RINALDO, MONTE VIDON COMBATTE, MONTE VIDON CORRADO, MORESCO, SMERILLO, SANT’ELPIDIO A MARE,


PROVINCIA DI MACERATA

BOLOGNOLA, CAMPOROTONDO DI FIASTRONE, CASTELSANTANGELO SUL NERA, CESSAPALOMBO, ESANATOGLIA, FIASTRA, GAGLIOLE, GUALDO, MONTE CAVALLO, MONTELUPONE, MONTE SAN MARTINO, PETRIOLO, POGGIO SAN VICINO, SEFRO, USSITA, VALFORNACE, FIUMINATA, SERRAPETRONA


PROVINCIA DI PESARO E URBINO

BELFORTE ALL’ISAURO, BORGO PACE, FRATTE ROSA, FRONTINO, ISOLA DEL PIANO, MONTECALVO IN FOGLIA, MONTE CERIGNONE, MONTE GRIMANO TERME, PIETRARUBBIA SASSOCORVARO, AUDITORE *

*All’elenco si aggiungerà presto SERRA SANT’ABBONDIO dove l’unico sportello bancario chiuderà entro fine mese




Nasce a Senigallia il progetto Recupera: ambito sociale e Stracomunitari insieme contro lo spreco alimentare

Si è svolta venerdì 10 novembre alle ore 11 presso la sede dell’Associazione Stracomunitari in Via Cellini nr 1 a Senigallia, la Conferenza Stampa di presentazione del progetto “RECUPERA”.  Questo è il nome della proposta presentata dall’Unione dei Comuni Le Terre della Marca Senone al Bando regionale di selezione di progetti di recupero e distribuzione gratuita di prodotti alimentari (L.R. 32/2017), in collaborazione con l’Associazione Stracomunitari, Fondazione Caritas, Società di San Vincenzo de Paoli e la Fondazione Città di Senigallia.  


La proposta, che ha ottenuto il finanziamento di € 50.000 circa si pone tre importanti obiettivi: 

  1. Aggiungere alle attività attuali (gestione del fresco e del secco) quelle relative alla intercettazione, raccolta, stoccaggio e distribuzione di prodotti alimentari da frigorifero in scadenza 

  1. Dotarsi di uno strumento gestionale (software) per favorire l’interscambio di informazioni sulla disponibilità di alimenti in scadenza e la domanda dei nuclei familiari 

  1. Sviluppare e consolidare la rete dei soggetti che a vario titolo possono concorrere a recuperare le eccedenze alimentari e distribuirle.  

La lotta agli sprechi alimentari non è soltanto una questione umanitaria e ambientale (obiettivo 12 dell’Agenda 2030). In questi ultimi anni è diventata anche una urgenza per moltissimi italiani. Secondo l’indagine di Facile.it, commissionata agli istituti mUp Research e Norstat, ormai quasi un italiano su due (46,9%) compra solo prodotti in offerta, il 25,8% cambia ogni volta supermercato pur di inseguire le promozioni e 9,3 milioni hanno iniziato a fare la spesa solo nei discount. Fa riflettere vedere che ci sono 5,3 milioni di persone (12,1% del campione) che, per risparmiare, acquistano solo alimenti prossimi alla scadenza perché in sconto; il dato diventa ancor più preoccupante se si considera che la percentuale di chi adotta questo comportamento è quasi raddoppiata rispetto al 2018 quando era pari “solo” al 6,9% del campione intervistato. Le statistiche ci dicono, inoltre, che sono in aumento le situazioni di fragilità e di povertà alimentare, ossia lo scarso accesso a cibo di qualità, variegato con contenuti nutrizionali adeguati. 


Pertanto, data la situazione, i soggetti proponenti sono portati a credere che bisogna intervenire immediatamente ed in maniera coordinata e strutturata. Coordinata perché, oltre a ritenere necessaria la collaborazione stretta tra Enti, imprese fornitrici ed ETS sul fronte dell’aiuto alle famiglie in difficoltà, è importante poter includere nella raccolta tutti quei beni che appartengono alla ‘catena del freddo’, oggi esclusi dal ‘paniere’ per mancanza di attrezzature idonee a disposizione delle organizzazioni impegnate su questo fronte. Strutturata perché, da un lato, non esiste un’informazione efficiente ed efficace sulla disponibilità degli alimenti in scadenza e, dall’altro, quella che è la domanda potenziale dei nuclei in difficoltà; ma non esiste neanche un qualunque tipo di monitoraggio di quanto si offra attualmente ai nuclei familiari, nonché una valutazione dei benefici dell’aiuto nel tempo. D’altra parte, tutto ciò sarebbe riparabile solo se le attività appena descritte fossero almeno dotate di un sistema informativo dedicato condiviso tra tutti (data base). 


“Uno dei campi di azione individuati dal progetto – sottolinea l’Assessora Petetta – è rappresentato dal coinvolgimento delle giovani generazioni, protagonisti fondamentali di un’azione di sensibilizzazione che, unitamente alla scuola e alle famiglie, può gettare le basi su una cultura appropriata del cibo, del suo consumo e della sua conservazione e recupero; e questo apre spiragli informativi anche sul possibile impatto sull’ambiente e sulle risorse naturali”.