Le Marche si pongono un obbiettivo: 105 opere nel settore delle infrastrutture per un investimento di 6,7 miliardi di Euro fino al 2032 per evitare l’isolamento
Le Marche trovano la sponda della Commissione Europea sui temi delle infrastrutture, logistica e agricoltura iniziando dal corridoio Adriatico e a quello tra Ancona ed i Balcani. È quanto è scaturito dall’incontro promosso dalla SVEM Sviluppo Europa Marche con Pierpaolo Settembri del Gabinetto Commissario alle infrastrutture Apostolos TzitziKostas, Elena Panichi, Commissione europea, DG AGRI e Andrea Santori presidente della SVEM.
A Bruxelles le Marche si sono presentate con due Masterplan su logistica e infrastrutture e sull’agricoltura. Il primo prevede la realizzazione di 105 opere nel settore per un investimento di 6,7 miliardi di Euro fino al 2032 e con importanti interventi viari sulle ferrovie, autostrade e porti e sui servizi di logistica e digitalizzazione. Le Marche potrebbero essere una piattaforma che incrocia i traffici provenienti dal Nord Europa fino alla regione Puglia e quelli provenienti da Barcellona per proseguire fin verso i Balcani. Lo stesso Pierpaolo Settembri del Gabinetto del Commissario delle Infrastrutture ha ricordato che queste ragioni “potrebbero rappresentare un ottimo motivo per l’UE di progettare una rete ferroviaria ad alta velocità fino alla Puglia. Alle ragioni economiche si possono sommare quelle della difesa perché la Commissione sta individuando quattro assi dove si possono muovere rapidamente la logistica militare”.
Un asse verso i Balcani significa aumentare il valore su traffici e logistica di circa 1 miliardo di Euro annui. Un incremento di pil che, secondo i calcoli di esperti e professori universitari che hanno stilato il Masterplan, potrebbe avvantaggiare i cluster delle aziende esistenti per 500 milioni di incremento di fatturato annui e favorire l’avvio di nuove imprese della filiera per 800 milioni di Euro. Il valore del polo logistico delle Marche per aeroporto, porto e interporto potrebbe passare da 4,7 miliardi attuali fino a 6,2 miliardi.
Il Presidente della Svem Andrea Santori ha detto che questa fase di confronto con la nuova Commissione è importante perché “si vuole capire quali siano i progetti strategici su cui Bruxelles vuole puntare nel futuro. La dotazione logistica della regione Marche è importante e l’incrocio dei corridoi di ferrovia ed autostrade del mare potrebbero aprire scenari importanti per lo sviluppo della regione”.
I cantieri aperti con la Commissione toccano anche i temi dell’agricoltura. Con il secondo Masterplan la Svem ha posto le basi per affrontare questioni come l’accesso al credito, gli investimenti in innovazione con l’Intelligenza artificiale e nel rinnovo del parco macchine, il sostegno ai giovani agricoltori e all’avvio di nuove aziende. “Il tema del credito è cruciale per avere un’agricoltura nel futuro – ha detto Elena Panichi, della Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea – così come continuare le buone performance nel settore biologico che vede le Marche occupare un posto importante per aver sviluppato uno dei distretti più importanti d’Europa”.
Sul credito molto è stato fatto e la Svem ha ricordato che con l’operazione Credito Futuro sono stati investiti 19 milioni di Euro che hanno garantito al sistema delle aziende, molte nel settore agricolo, 196 milioni di Euro. “Un’operazione che stiamo già ripetendo e che ha coinvolto 2.547 imprese beneficiarie e che comporterà un’altra importante tranche di credito che aiuterà le imprese negli investimenti in innovazione e di liquidità al sistema”.
Un ruolo importante nel confronto tra le Marche e la nuova Commissione lo giocano i funzionari europei di origine marchigiana e l’Associazione Marchigiani a Bruxelles li rappresenta. “Siamo un catalizzatore della presenza dei marchigiani nella Capitale europea – ha detto Innocenzo Genna, Presidente dell’Associazione – e da sempre favoriamo e seguiamo i confronti tra istituzioni europee e della nostra regione. Tessiamo una serie di rapporti che si possono rivelare utili per i confronti e approfondire progettualità tra regioni e decisori UE”.
Sono stati rimarcati i risultati positivi sull’allocazione dei fondi europei 21-27 dove le Marche si collocano ai primi posti tra le Regioni italiane nell’avanzamento dei programmi in termini di impegno delle risorse. La Regione è al primo posto, nella classifica nazionale, in termini di avanzamento dei pagamenti sul FSE+.
“Sono risultati che ci rendono orgogliosi e che ci spronano a restare concentrati sugli obiettivi – ha detto il Presidente della società Svem Andrea Santori – in quanto il lavoro svolto ci sta dando notevoli risultati e riconoscimenti. Voglio segnalare un dato per tutti: invece dei 48 mesi di attesa per le liquidazioni delle somme alle aziende della precedente gestione, siamo passati a soli 3 mesi”.
Ricercatore Unimc vince una prestigiosa Marie Curie Global Fellowship
l progetto di Gianluca Sampaolo è stato selezionato con un punteggio altissimo tra oltre diecimila domande per un finanziamento da 430 mila euro.
Un risultato straordinario per l’Università di Macerata: Gianluca Sampaolo, assegnista di ricerca in Economia applicata, è stato premiato con una delle prestigiose Marie Curie Global Fellowships, uno dei programmi di ricerca più competitivi al mondo, finanziato dalla Commissione Europea. Ogni anno, il programma – dedicato alla memoria della leggendaria scienziata e due volte premio Nobel Marie Sklodowska Curie – seleziona i progetti di ricerca più promettenti a livello globale. Nel bando 2024, su oltre diecimila domande provenienti da tutto il mondo, solo 1.700 progetti sono stati premiati. Tra questi, spicca il lavoro innovativo di Gianluca Sampaolo.
Il progetto di Sampaolo, con un punteggio eccezionale di 98,80/100 da parte degli esperti della Commissione Europea, è stato interamente finanziato per 430 mila euro. Intitolato Realise (“Produce actionable policy insights that enable a sound balance between security and openness of the Eu research and innovation ecosystems”), il progetto affronta una delle sfide più urgenti per l’Europa contemporanea: come bilanciare sicurezza e apertura nei suoi ecosistemi di ricerca e innovazione. In un contesto geopolitico sempre più teso, con un focus particolare sull’industria dei semiconduttori, il progetto mira a sviluppare soluzioni pratiche e strumenti avanzati di governance per gestire questo delicato equilibrio.
“È una opportunità prestigiosissima di formazione e ricerca al servizio del progresso scientifico”, è il commento a caldo di Sampaolo. “Un motivo di orgoglio per l’Ateneo, oltre che una soddisfazione personale incredibile.”
“Questa borsa di ricerca rappresenta una straordinaria opportunità per il nostro Ateneo,” sottolinea il rettore John McCourt. “Il finanziamento Marie Curie colloca l’Università di Macerata ancora una volta in un panorama internazionale di ricerca di altissimo livello, offrendo nuove possibilità di collaborazione con istituzioni prestigiose come l’Università di Berkeley. Si tratta di un risultato eccezionale che rafforza ulteriormente il nostro impegno nell’innovazione e nella ricerca. Complimenti sentiti a Gianluca e un ringraziamento speciale al team dell’Ufficio Ricerca Internazionale, il cui supporto ha contribuito a creare consapevolezza all’interno dell’Ateneo sull’importanza di partecipare a bandi europei di questa portata”. Jessica Piccinini, delegata per la progettazione europea, Erua e Open Science, evidenzia il ruolo cruciale del team Unimc: “L’esperienza e le competenze della nostra squadra sono state fondamentali per la creazione di una candidatura vincente, nonostante la complessità di un bando tra i più difficili in ambito di ricerca europea”.
Gianluca Sampaolo condurrà il suo progetto sotto la supervisione di Francesca Spigarelli, docente di economia applicata all’Università di Macerata. La ricerca inizierà con un soggiorno di due anni alla University of California, Berkeley, dove lavorerà con Vinod Aggarwal, uno dei massimi esperti mondiali di relazioni internazionali e politiche tecnologiche. Successivamente, il progetto prevede un periodo di collaborazione in Olanda con la Vrije Universiteit di Amsterdam, per poi proseguire con il ritorno all’Università di Macerata per un anno di ricerca. Infine, il progetto si concluderà con un placement internazionale presso Inside, un’associazione industriale leader nel settore dei sistemi digitali intelligenti nei Paesi Bassi.
“Il programma Marie Curie è fondamentale per la ricerca di base,” sottolinea Piccinini. “Questi finanziamenti dimostrano l’impegno dell’Europa nel sostenere la conoscenza scientifica in tutti i settori, dalle scienze esatte a quelle umanistiche e sociali, che rivestono un ruolo cruciale nel comprendere le dinamiche geopolitiche che l’Europa si trova a fronteggiare.”
SVEM: un’opportunità concreta per le PMI marchigiane nei bandi europei
Presentato oggi nella sede SVEM di Ancona il servizio per il monitoraggio delle opportunità commerciali richieste dalle Istituzioni europee rivolte alle PMI e relative a richieste di forniture, servizi e lavori nei più svariati settori del mercato (ad esempio, mobilia e arredi, servizi IT, food & beverage, servizi di catering, servizi di traduzione, construction, ricerca e sviluppo). Proprio nell’ottica di ampliare il grado di collaborazione con le imprese del territorio regionale, sono state ufficialmente consegnate alle Associazioni di categoria le credenziali per l’accesso all’area riservata, all’interno del sito web di SVEM, in cui vengono costantemente caricati gli avvisi di gara aperti per ogni specifico settore del mercato, avviando così il processo informativo e rimanendo SVEM a disposizione per dare supporto a quelle imprese che vorranno partecipare ad una o più gare.
Grazie a un sistema di monitoraggio costante, le imprese potranno accedere all’area riservata sul sito di SVEM, dove troveranno aggiornamenti in tempo reale su opportunità di forniture, servizi e lavori richiesti dalle Istituzioni europee in diversi settori.
“Dai dati raccolti – ha affermato Andrea Santori, Presidente SVEM – si è stimato che le Istituzioni, le Agenzie e gli altri organismi dell’Unione europea pubblicano ogni settimana decine di avvisi di gara per opportunità commerciali (richieste di forniture, di servizi e di lavori) pari ad un valore complessivo di circa 3 miliardi di Euro all’anno”.
SVEM, prima di attivarsi in questo settore determinante, ha svolto un intenso lavoro di indagine condotto tra gli Organi operativi dell’UE e che è stato approfondito attraverso lo studio degli strumenti finanziari e di pianificazione nonché dei work plan delle Istituzioni europee. L’indagine eseguita ha avuto come risultato la stesura di un Masterplan sul procurement europeo che offre una previsione precisa circa gli indirizzi strategici di finanziamento e la stima delle dotazioni finanziarie che porteranno all’indizione di gare d’appalto e richieste di forniture nei prossimi 12/24 mesi. Il Masterplan permette quindi di avere contezza dei bisogni e delle necessità future delle Istituzioni europee in anticipo rispetto alla stessa pubblicazione degli avvisi di gara e con un prezioso vantaggio competitivo per le aziende che intendessero partecipare.
Le Autorità Appaltanti, attraverso innovativi sistemi di electronic public procurement, pubblicano settimanalmente tra i 40 ed i 90 bandi nei più svariati settori. La priorità dell’UE è proprio nel facilitare l’accesso delle PMI al procurement europeo dato che fino ad oggi solo il 45% delle PMI italiane dichiara di conoscere il fenomeno degli appalti indetti dalle Istituzioni UE.
“Tra la pubblicazione del bando e la scadenza per la presentazione delle offerte – ha spiegato Riccardo Berto, consulente SVEM procurement europeo – spesso corre un lasso temporale di appena 3/4 settimane e, pertanto, conoscere preliminarmente le istanze delle Istituzioni europee consente di guadagnare tempo prezioso ai fini di una partecipazione alle gare certamente più organizzata rispetto a quella di eventuali concorrenti.
Gli appalti indetti dalle Istituzioni europee per la fornitura di prodotti e per l’erogazione dei servizi sono di “vario taglio”: verranno perciò pubblicati bandi di gara c.d. “sottosoglia” (dunque al di sotto del valore di 140mila Euro), quindi maggiormente appetibili per le PMI marchigiane, e bandi di gara che possono raggiungere il valore di svariati milioni di Euro, più adatti a grandi imprese o reti di imprese.
Il 2025 del Banco Marchigiano: tra i successi degli ultimi due anni e le sfide future. Il presidente Palombini e il Vice Bindelli tracciano il bilancio del Banco Marchigiano tra solidità, innovazione e vicinanza al territorio.
Il Banco Marchigiano, a quasi due anni dal nuovo corso avviato dal Direttore Generale Massimo Tombolini, si trova in un momento ideale per fare un bilancio. Tra i punti di forza spiccano la solidità finanziaria e patrimoniale, la stabilità del reddito, l’innovazione digitale e il continuo sostegno a famiglie e imprese, reso possibile anche grazie all’appartenenza al Gruppo Cassa Centrale Banca.
Presidente Palombini: come valuta l’andamento della Banca? “Molto positivamente. Negli ultimi due anni abbiamo rilanciato il Banco Marchigiano come motore di sviluppo per i nostri territori. Questo risultato è frutto di un lavoro di squadra, guidato dalle linee strategiche del nostro CDA, dalla visione del Direttore Generale e dall’impegno delle nostre persone, che hanno affrontato con competenza il cambiamento.” Abbiamo migliorato l’andamento economico caratteristico, attraverso svariate iniziative strategiche, così da consentire alla banca di conseguire nell’esercizio 2024 un importante utile netto di esercizio. E’ stata rafforzata la solidità finanziaria e patrimoniale, rilanciato politiche di credito e sostenuto l’economia del territorio erogando oltre 100 milioni di euro in prestiti a famiglie e imprese. Questo ci ha permesso di migliorarci ulteriormente, mantenendo un equilibrio tra prossimità territoriale e capacità di offrire servizi innovativi e soluzioni su scala nazionale, grazie anche al supporto di Cassa Centrale Banca.
Quali sono i punti di forza del Banco Marchigiano? “Innanzitutto la solidità. Abbiamo una patrimonializzazione che supera i 100 milioni di euro e una liquidità tra le più alte del Gruppo Cassa Centrale. Inoltre, la qualità del credito è in continuo miglioramento: i crediti deteriorati sono scesi al 3,2% del totale, con un livello di copertura quasi all’80%. Questi risultati ci permettono di affrontare la particolare situazione economica generale con fiducia, garantendo stabilità ai nostri clienti.” E dal punto di vista della responsabilità sociale? “Il nostro impegno verso il territorio è costante: anche nel 2024 abbiamo destinato circa mezzo milione di euro a iniziative sportive, culturali, ambientali e sanitarie. Tra i progetti più significativi c’è la campagna di prevenzione ‘Quattro passi per una vita sana’, promossa con la nostra Cassa Mutua MarcheVita ETS, e il sostegno all’Unità di Allergologia dell’Ospedale di Civitanova Marche. Continueremo a lavorare in questa direzione per generare valore per le comunità locali.”
Come guarda al futuro il Banco Marchigiano? “Il nostro obiettivo è continuare il percorso di rinnovamento e sostenibilità avviato dal Direttore Generale. Crediamo nelle persone e stiamo investendo in formazione e ricambio generazionale, puntando su giovani talenti. Inoltre, ci impegniamo a sostenere famiglie e imprese locali, offrendo soluzioni innovative e servizi sempre più vicini alle loro esigenze.”
Vicepresidente Bindelli: quali sono i vantaggi dell’appartenenza a Cassa Centrale Banca? “L’appartenenza a Cassa Centrale Banca ci permette di accedere a finanziamenti rilevanti per sostenere progetti imprenditoriali importanti del territorio e beneficiare di investimenti significativi in tecnologia e innovazione. Grazie al Gruppo, possiamo offrire prodotti e servizi competitivi mantenendo il nostro approccio territoriale, coniugando tradizione e modernità. Nello specifico, con il gruppo Cassa Centrale Banca possiamo usufruire di strumenti tecnologici innovativi ed operare in nuovi settori e comparti, come ad esempio quello della Bancassicurazione in cui stiamo registrando una crescita esponenziale”.
Come il Banco Marchigiano intende bilanciare “tradizione e modernità” attraverso il vostro modo di fare banca? Far parte del gruppo Cassa Centrale Banca significa poter partecipare a programmi di investimento tecnologici significativi ed avanzati. L’altro aspetto che invece incarna la tradizione e che caratterizza da sempre il nostro DNA è la capacità di ascolto delle esigenze dei clienti, dei soci e della comunità in cui operiamo e deriva dal fatto che i nostri organi decisionali sono parte integrante delle comunità in cui operiamo: testa e cuore della Banca operano nei nostri territori e non altrove.
Il 10 e l’11 Febbraio l’Università di Macerata accoglie i futuri studenti con il tradizionale Salone d’Orientamento
Sono aperte le registrazioni ai primi appuntamenti di orientamento promossi dall’Università di Macerata in vista del nuovo anno accademico. Si comincia con il tradizionale Salone d’Orientamento, in programma per lunedì e martedì, 10 e 11 febbraio: due giorni per scoprire tutti i servizi e l’offerta formativa dell’Ateneo, ma anche per visitare i dipartimenti e i luoghi dell’Università, attraverso tour guidati. E’ già possibile iscriversi online e consultare il programma sul sito www.unimc.it/salone. Un’occasione importante per entrare nel mondo universitario e per conoscere i corsi di studio offerti dall’Università di Macerata, un’opportunità per confrontarsi direttamente con docenti, tutor e staff dell’orientamento.
A questo si aggiunge il progetto Orientation School organizzato dalla Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi” rivolto a 30 studenti e studentesse degli ultimi anni delle superiori e con almeno 18 anni: un soggiorno di tre giorni, dal 20 al 22 febbraio, con vitto e alloggio gratuiti, per conoscer i corsi di laurea, assistere alle lezioni, partecipare a laboratori. È possibile candidarsi entro il 12 febbraio. Per informazioni: scuolastudisuperiori.unimc.it/
Per quanto riguarda il Salone d’Orientamento, sarà possibile scegliere se partecipare il lunedì o il martedì. il programma, identico in entrambe le giornate, si aprirà la mattina alle 8:15 con l’accoglienza dei partecipanti alla Loggia del grano in via Don Minzoni per i corsi ospitati in centro storico – cioè quelli dei Dipartimenti di Economia e diritto, Giurisprudenza, Scienze politiche, della comunicazione e relazioni internazionali e Studi Umanistici – e al Polo Bertelli in contrada Vallebona per il Dipartimento di Scienze della Formazione, beni culturali e turismo. Nel corso delle giornate, saranno messi a disposizione autobus navetta gratuiti con fermate ai Giardini Diaz, Rampa Zara e Polo Bertelli. Il rettore John McCourt saluterà i partecipanti insieme alla delegata per l’orientamento Rosita Deluigi e alla direttrice della Scuola di Studi Superiori “Giacomo Leopardi”, Carla Danani.
Saranno tre le repliche previste per la presentazione dei corsi di laurea che gli studenti potranno ascoltare tra le 10 e le 13.15 direttamente nelle sedi dei Dipartimenti. I partecipanti avranno la possibilità di usufruire del servizio mensa ritirando i buoni pasto ai punti di accoglienza durante la mattinata, vivendo così la realtà universitaria a tutto tondo. Tutor e staff dell’orientamento saranno inoltre disponibili agli stand per approfondimenti riguardo le iscrizioni, gli importi e le agevolazioni, le borse di studio, gli alloggi e i servizi.
Eccellenza didattica, multimedialità, percorsi innovativi e inclusivi sono i punti di forza dell’Ateneo. UniMC offre 14 corsi di laurea triennale, due a ciclo unico e 16 magistrali. L’offerta formativa è in costante evoluzione, con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità. Il Dipartimento di Studi Umanistici è un punto di riferimento per lo studio delle Lingue, con un focus su cinese, arabo e altre lingue europee, e ora anche sulla lingua dei segni. Ha una grande reputazione anche per i corsi in Lettere, Storia e Filosofia. Il Dipartimento di Giurisprudenza, riconosciuto come “di Eccellenza” dal Ministero, si è rinnovato con corsi nei campi del management sportivo, del diritto dei trasporti, dell’innovazione tecnologica e digitale, oltre ai percorsi più tradizionali. Il Dipartimento di Scienze della formazione, dei Beni culturali e del Turismo e il Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali offrono tra i migliori corsi in Italia secondo le classifiche Censis. Il Dipartimento di Economia e diritto si distingue tra i suoi omologhi per il grado di internazionalizzazione. Per il prossimo anno, l’Ateneo sta anche lavorando a un nuovo corso di laurea magistrale interdipartimentale in “Integral Ecology and Sustainable Development”.
Nelle Marche imprese in calo dal 2018. Scomparse 12 aziende su 100, poco invidiabile primato nazionale. Silenzi e Bordoni (Cna): “Le imprese che resistono meritano il massimo sostegno”
Alla fine del 2018 sul territorio marchigiano, secondo una indagine del Centro Studi Cna Marche su dati Infocamere Movimprese, erano attive 148.858 imprese. Il 31 dicembre del 2024 ne erano rimaste 131.028, con un calo di 17.830 aziende. Nel 2024 le imprese scomparse sono state 4.177 di cui 1.550 nel commercio, 883 in agricoltura, 826 nel manifatturiero, 438 nelle costruzioni e 339 nei servizi di alloggio e ristorazione.
Nelle Marche, imprese in calo dal 2018. scomparse 12 aziende su 100, poco invidiabile primato nazionale. Silenzi e Bordoni (Cna): “le imprese che resistono meritano il sostegno della politica, delle istituzioni, del credito e delle forze economiche e sociali della regione. Il 2025 si prospetta complicato ma va affrontato insieme con tenacia e ottimismo.”
Dal 2018 è una discesa continua. Ogni anno il numero delle imprese marchigiane si assottiglia. Resistono e vanno in controtendenza le attività professionali, scientifiche e tecniche ad alto contenuto di conoscenza e le attività immobiliari. Tutti gli altri settori vedono diminuire drasticamente il numero delle imprese attive.
Sette anni in discesa. Alla fine del 2018 sul territorio marchigiano, secondo una indagine del Centro Studi Cna Marche su dati Infocamere Movimprese, erano attive 148.858 imprese. Il 31 dicembre del 2024 ne erano rimaste 131.028, con un calo di 17.830 aziende. In caduta libera commercio e autoriparazione con la perdita di 7.225 attività pari al 20 per cento. Una su cinque. Nel settore agricolo sono state 5.169 le imprese scomparse, pari al 19,3 per cento. Pesante anche il conto presentato alle attività manifatturiere che hanno perso 2.993 imprese pari al 15,8 per cento del totale. Male le costruzioni in calo di 2.564 aziende. Negativi anche i dati dei servizi di alloggio e ristorazione (-786) e dei trasporti (-748).
I settori in crescita. Per trovare numeri positivi bisogna guardare alle attività immobiliari (+618) ed alle attività professionali scientifiche e tecniche (+579). Bene anche i servizi di supporto alle imprese (+262),ed i servizi alle persone nell’istruzione (+84), la sanità e l’assistenza sociale (+59), le attività sportive, artistiche e di intrattenimento (+37).
Marche, un poco invidiabile primato. “La nostra regione, tra il 2018 e il 2024” sostengono il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il segretario Moreno Bordoni “ha ottenuto un poco invidiabile primato. E’ quella che ha perso, in percentuale il maggior numero di imprese. Ogni cento imprese attive ne sono rimaste 88. Al secondo posto ma a notevole fistanza c’è il Molise dove sono rimaste in piedi 94,1 imprese su cento. Il dato nazionale è di 98,1 imprese in attività ogni cento. Numeri impietosi che impongono un forte impegno della politica e delle istituzioni regionali per mettere a disposizione del tessuto produttivo regionale, un sistema socioeconomico favorevole con interventi nelle infrastrutture, nella formazione, nell’internazionalizzazione e nella tecnologia. Sono queste le strategie a cui dedicare in modo prioritario i finanziamenti necessari per rilanciare la competitività delle piccole e medie imprese e degli artigiani imprenditorI. Le Marche perdono imprese ma non la voglia di competere delle aziende che hanno resistito negli ultimi anni malgrado il Covid, le guerre, l’aumento del costo dell’energia, l’aumento del costo del denaro. Si meritano il sostegno della politica, delle istituzioni, del credito e delle forze economiche e sociali della regione. IL 2025 si prospetta complicato ma va affrontato insieme con tenacia e ottimismo.”
IMPRESE ATTIVE – STOCKS
MARCHE
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
a agricoltura, silvicoltura e pesca
26.751
25.968
25.391
24.986
23.834
22.465
21.582
b estrazione di minerali da cave e miniere
71
78
77
75
70
67
65
c attività manifatturiere
18.921
18.619
18.323
18.154
17.390
16.754
15.928
d fornitura energia elettrica, gas, …
462
470
475
482
469
459
452
e fornitura acqua; reti fognarie, gestione rifiuti
296
293
296
285
278
264
266
f costruzioni
20.191
19.782
19.688
19.615
18.713
18.065
17.627
g commercio e riparazione autoveicoli e moto
35.747
34.826
34.268
33.936
31.750
30.072
28.522
h trasporto e magazzinaggio
3.838
3.745
3.695
3.609
3.459
3.271
3.090
i attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
9.774
9.794
9.868
9.908
9.583
9.327
8.988
j servizi di informazione e comunicazione
2.842
2.873
2.916
2.987
2.943
2.946
2.980
k attività finanziarie e assicurative
3.146
3.150
3.153
3.223
3.236
3.219
3.223
l attività immobiliari
7.027
7.152
7.291
7.524
7.610
7.574
7.645
m attività professionali, scientifiche e tecniche
5.231
5.357
5.404
5.628
5.668
5.763
5.810
n noleggio, ag. viaggio, servizi supporto imprese
3.966
4.127
4.216
4.388
4.293
4.245
4.228
o amm. pubblica e difesa; assic. sociale obblig.
3
3
3
3
3
3
1
p istruzione
555
566
592
616
635
642
639
q sanità e assistenza sociale
849
879
880
887
896
894
908
r attività artistiche, sportive, intratten. divert.
2.245
2.290
2.280
2.313
2.334
2.301
2.282
s altre attività di servizi
6.914
6.921
6.896
6.942
6.871
6.841
6.772
t attività di famiglie e convivenze datori lavoro
1
1
0
0
0
0
0
nc non classificate
28
29
23
48
31
33
20
TOTALE MARCHE
148.858
146.923
145.735
145.609
140.066
135.205
131.028
ITALIA
5.150.743
5.137.678
5.147.514
5.164.831
5.129.335
5.097.617
5.052.350
Fonte: dati della Camera di Commercio delle Marche – Opendata – Infocamere Movimprese
IMPRESE ATTIVE – VARIAZIONI
2018-2024
2023-2024
MARCHE
var.ass.
var.%
var.ass.
var.%
a agricoltura, silvicoltura e pesca
-5.169
-19,3
-883
-3,9
b estrazione di minerali da cave e miniere
-6
-8,5
-2
-3,0
c attività manifatturiere
-2.993
-15,8
-826
-4,9
d fornitura energia elettrica, gas, …
-10
-2,2
-7
-1,5
e fornitura acqua; reti fognarie, gestione rifiuti
-30
-10,1
2
0,8
f costruzioni
-2.564
-12,7
-438
-2,4
g commercio e riparazione autoveicoli e moto
-7.225
-20,2
-1.550
-5,2
h trasporto e magazzinaggio
-748
-19,5
-181
-5,5
i attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
-786
-8,0
-339
-3,6
j servizi di informazione e comunicazione
138
4,9
34
1,2
k attività finanziarie e assicurative
77
2,4
4
0,1
l attività immobiliari
618
8,8
71
0,9
m attività professionali, scientifiche e tecniche
579
11,1
47
0,8
n noleggio, ag. viaggio, servizi supporto imprese
262
6,6
-17
-0,4
o amm. pubblica e difesa; assic. sociale obblig.
-2
-66,7
-2
-66,7
p istruzione
84
15,1
-3
-0,5
q sanità e assistenza sociale
59
6,9
14
1,6
r attività artistiche, sportive, intratten. divert.
37
1,6
-19
-0,8
s altre attività di servizi
-142
-2,1
-69
-1,0
t attività di famiglie e convivenze datori lavoro
-1
-100,0
0
–
nc non classificate
-8
-28,6
-13
-39,4
TOTALE MARCHE
-17.830
-12,0
-4.177
-3,1
ITALIA
-98.393
-1,9
-45.267
-0,9
Fonte: elab. centro studi CNA Marche su dati della Camera di Commercio delle Marche – Opendata – Infocamere Movimprese
IMPRESE ATTIVE PER REGIONE
REGIONI
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
ABRUZZO
127.122
126.543
126.787
127.985
126.648
123.773
123.150
BASILICATA
53.053
52.930
53.012
53.260
53.138
52.152
51.824
CALABRIA
159.780
159.431
160.633
162.995
160.601
160.148
157.410
CAMPANIA
488.798
489.841
497.164
506.601
506.190
504.773
502.285
EMILIA-R.
402.829
399.756
397.767
400.680
397.523
391.426
388.601
FRIULI-VG
89.817
88.940
88.410
88.673
87.195
86.848
86.735
LAZIO
493.379
497.463
502.542
479.986
473.515
468.522
466.405
LIGURIA
136.553
135.777
135.375
136.469
133.942
133.391
133.224
LOMBARDIA
816.088
814.233
811.099
814.756
813.390
815.372
810.178
MARCHE
148.858
146.923
145.735
145.609
140.066
135.205
131.028
MOLISE
31.063
30.826
30.522
30.631
29.814
29.466
29.243
PIEMONTE
384.408
380.449
379.135
382.184
380.238
377.831
375.925
PUGLIA
328.162
326.705
328.672
332.698
332.309
330.382
325.438
SARDEGNA
143.299
143.122
144.128
145.025
145.043
144.389
142.673
SICILIA
368.816
370.083
375.376
382.473
383.520
382.959
374.710
TOSCANA
353.515
351.625
350.660
350.347
346.151
344.345
341.692
TRENTINO-AA
101.319
101.987
102.216
103.481
104.215
104.227
104.613
UMBRIA
79.971
79.841
79.906
80.232
79.828
79.326
77.753
VALDAOSTA
10.943
10.937
10.858
10.967
11.018
11.105
11.096
VENETO
432.970
430.266
427.517
429.779
424.991
421.977
418.367
ITALIA
5.150.743
5.137.678
5.147.514
5.164.831
5.129.335
5.097.617
5.052.350
numeri indice (2018=100)
REGIONI
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
ABRUZZO
100,0
99,5
99,7
100,7
99,6
97,4
96,9
BASILICATA
100,0
99,8
99,9
100,4
100,2
98,3
97,7
CALABRIA
100,0
99,8
100,5
102,0
100,5
100,2
98,5
CAMPANIA
100,0
100,2
101,7
103,6
103,6
103,3
102,8
EMILIA-R.
100,0
99,2
98,7
99,5
98,7
97,2
96,5
FRIULI-VG
100,0
99,0
98,4
98,7
97,1
96,7
96,6
LAZIO
100,0
100,8
101,9
97,3
96,0
95,0
94,5
LIGURIA
100,0
99,4
99,1
99,9
98,1
97,7
97,6
LOMBARDIA
100,0
99,8
99,4
99,8
99,7
99,9
99,3
MARCHE
100,0
98,7
97,9
97,8
94,1
90,8
88,0
MOLISE
100,0
99,2
98,3
98,6
96,0
94,9
94,1
PIEMONTE
100,0
99,0
98,6
99,4
98,9
98,3
97,8
PUGLIA
100,0
99,6
100,2
101,4
101,3
100,7
99,2
SARDEGNA
100,0
99,9
100,6
101,2
101,2
100,8
99,6
SICILIA
100,0
100,3
101,8
103,7
104,0
103,8
101,6
TOSCANA
100,0
99,5
99,2
99,1
97,9
97,4
96,7
TRENTINO-AA
100,0
100,7
100,9
102,1
102,9
102,9
103,3
UMBRIA
100,0
99,8
99,9
100,3
99,8
99,2
97,2
VALDAOSTA
100,0
99,9
99,2
100,2
100,7
101,5
101,4
VENETO
100,0
99,4
98,7
99,3
98,2
97,5
96,6
ITALIA
100,0
99,7
99,9
100,3
99,6
99,0
98,1
Nasce “Eh MICA Marche! Inclusione, nuove tecnologie e patrimonio enogastronomico per il rilancio dell’Entroterra.
Il progetto “Eh MICA Marche! Enogastronomia Marchigiana Innovativa Culturalmente Accessibile”, promosso da Arci Macerata come capofila, con il contributo scientifico dell’Università di Macerata, in collaborazione con Quacquarini Dolciaria, MyMarca, Typimedia, Ruvido Teatro, si propone come un modello inclusivo di sviluppo economico, culturale e sociale del territorio in grado di trasformare le eccellenze locali in esperienze innovative e accessibili a tutti, unendo cultura, tecnologia e inclusione. Finanziato con 199.957 euro dalla Regione Marche nell’ambito del bando “Sostegno alle Imprese Culturali e Creative”, il progetto si concentra sull’area dell’entroterra maceratese, in particolare sui comuni di Macerata e Serrapetrona colpiti dal sisma del 2016, ma è concepito per essere replicabile in altre zone. L’Università di Macerata svolge un ruolo centrale nella valutazione degli impatti del progetto e contribuirà a progettare percorsi educativi e inclusivi tramite lo spin off In4In. I dettagli sono stati presentati oggi dal rettore John Mc Court, dal presidente di Arci Macerata Massimiliano Bianchini, dalla prorettrice Catia Giaconi, da Laura Faccenda della società di consulenza per la progettazione Bebop e dai rappresentanti dei partner Emanuele Conforti, titolare di Mymarca.it, e Fabio Bonso, presidente di Ruvidoteatro.
“Questa collaborazione – ha commentato il rettore Mc Court – è un esempio tangibile di quello che l’Università di Macerata può fare per il territorio, mettendo a disposizione le proprie competenze ma anche apprendendo nuove competenze dagli altri partner così da valorizzare questo che ha tanto da offrire”.
Gli obiettivi sono orientati a risultati concreti: rafforzare la rete di operatori della filiera enogastronomica, creando sinergie tra imprese, enti culturali e associazioni non profit; sviluppare nuove idee di business che combinino tradizione e innovazione, utilizzando tecnologie avanzate come intelligenza artificiale, realtà immersiva e strumenti digitali. Il progetto mira, inoltre, a coinvolgere le comunità in percorsi inclusivi e sostenibili e i giovani attraverso attività educative e sostegno all’imprenditorialità.
“Non basta vincere progetti – ha rimarcato il presidente di Arci Macerata Bianchini – ma bisogna realizzarli concretamente. Questo mette insieme un’associazione con oltre 5.000 iscritti in grado di lavorare come un’impresa culturale con un partenariato importante di imprese come Quacquarini, MyMarca e TypiMedia”.
Un tavolo di co-programmazione e co-progettazione riunirà i partner principali e una rete di enti e istituzioni che hanno aderito con lettere di interesse, tra cui i Comuni di Serrapetrona, Gagliole, Valfornace, l’Unione Montana dei Monti Azzurri, il Microbiscottificio Frolla, la Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, l’Associazione Sommelier Marche e l’Associazione Provinciale Cuochi di Macerata A. Nebbia: uno spazio di confronto per individuare criticità, opportunità e strategie condivise, offrendo spunti per future politiche territoriali.
Tra le azioni più innovative vi è la creazione di due hub tecnologici: HubQu, presso Quacquarini Dolciaria, uno spazio immersivo multisensoriale dedicato alla produzione artigianale e alla Vernaccia di Serrapetrona, e MyHub, presso Casa Marche di MyMarca, che propone cooking experience inclusive e tecnologiche. Entrambi i centri combineranno tradizione e tecnologia per attrarre turisti e creare nuovi modelli di fruizione. Altri interventi includono un sito web e un’applicazione con mappe interattive dei prodotti tipici e delle imprese da parte di Tipymedia, la progettazione di itinerari turistico-enogastronomici accessibili, esperienze teatralizzate nei luoghi di produzione a cura della compagnia Ruvido Teatro e la realizzazione di contenuti multimediali, come podcast e short film, per raccontare il territorio con linguaggi contemporanei.
Timori per i dazi annunciati da Trump. Cna: Dalle Marche verso gli Usa viaggia il 9 per cento dell’export regionale
Dalle Marche verso gli Stati Uniti d’America viaggia il 9 per cento dell’export regionale. Merci che nei primi nove mesi del 2024 hanno portato nelle casse delle imprese marchigiane 1,8 miliardi di eurodi cui 935 milioni dalle attività manifatturiere. In attesa dell’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli USA il 20 gennaio, le imprese marchigiane esportatrici stanno vivendo momenti di apprensione. Un’attesa su cui si addensano fosche nubi di incertezza a causa dei dazi annunciati dal “tycoon” statunitense.
“La minaccia di gravare le esportazioni provenienti dai Paesi dell’Unione Europea di dazi del 10 per cento” affermano il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il segretario Moreno Bordoni “preoccupa fortemente le 2.500 imprese esportatrici marchigiane, soprattutto quelle della meccanica e della moda ma anche quelle dei medicinali e mobili. Si teme una contrazione dell’import statunitense per i prodotti marchigiani di almeno il 10 per cento, con ripercussioni sulla produzione e sull’occupazione delle nostre piccole e medie imprese. Ci auguriamo che quelli di Trump siano stati solo annunci da campagna elettorale e non si traducano in atti amministrativi concreti. Altrimenti bisognerà porsi il problema di ricollocare le nostre produzioni dal mercato statunitense in altri Paesi che non adottano la politica dei dazi come arma di riequilibrio commerciale”
Export dalle Marche, USA al terzo posto. Nei primi nove mesi del 2024 l’export marchigiano verso gli Usa è stato di 1,8 miliardi di euro. L’export di prodotti manifatturieri negli USA è stato di 935,6 milioni di euro. Gli Stati Uniti si collocano al terzo posto nella graduatori dei Paesi c he importano dalle Marche, preceduti solo da Francia e Germania.
Il mercato statunitense. Le esportazioni marchigiane verso gli Stati Uniti d’America è stato pari al 9,1% dell’export complessivo marchigiano.
La principale voce di esportazione dalle Marche verso gli Stati Uniti d’America è rappresentata nei primi nove mesi del 2024, dagli articoli farmaceutici (220,2 mln di euro).
La seconda voce per importanza è data dalla meccanica (178,8 mln di Euro). Al terzo posto troviamo il tessile, abbigliamento e calzature con 137 milioni di euro. Al quarto posto vengono le esportazioni di prodotti in metallo (109,1 mln di euro) e al quinto i mobili e altri prodotti manifatturieri (97,7 mln di euro).
Con l’introduzione di misure protezionistiche l’export marchigiano ne risentirebbe negativamente soprattutto per quanto riguarda i beni di consumo (calzature, abbigliamento, pelletterie, mobili).
Export per settore dalle Marche per gli Usa nei primi nove mesi del 2023 e del 2024
2023
2024
var.ass.
var.%
A-PRODOTTI DELL’AGRICOLTURA, DELLA SILVICOLTURA E DELLA PESCA
707.412
784.973
77.561
11,0
B-PRODOTTI DELL’ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
92.135
206.978
114.843
124,6
C-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE
915.322.725
935.675.093
20.352.368
2,2
CA-Prodotti alimentari, bevande e tabacco
26.649.789
31.592.380
4.942.591
18,5
CB-Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori
140.870.923
137.057.075
-3.813.848
-2,7
CC-Legno e prodotti in legno; carta e stampa
16.294.877
13.562.074
-2.732.803
-16,8
CD-Coke e prodotti petroliferi raffinati
0
6.170
6.170
#DIV/0!
CE-Sostanze e prodotti chimici
13.617.276
16.391.051
2.773.775
20,4
CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici
233.855.416
220.235.029
-13.620.387
-5,8
CG-Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti ..
16.763.557
32.669.809
15.906.252
94,9
CH-Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine .
115.411.141
109.159.173
-6.251.968
-5,4
CI-Computer, apparecchi elettronici e ottici
14.590.700
13.467.127
-1.123.573
-7,7
CJ-Apparecchi elettrici
41.136.692
52.843.257
11.706.565
28,5
CK-Macchinari e apparecchi n.c.a.
201.936.979
178.821.161
-23.115.818
-11,4
CL-Mezzi di trasporto
3.357.074
32.121.368
28.764.294
856,8
CM-Mobili e prodotti delle altre attività manifatturiere
90.838.301
97.749.419
6.911.118
7,6
E-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RISANAMENTO
372.924
1.084.006
711.082
190,7
J-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
583.703
1.262.523
678.820
116,3
R-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO .
91.453
44.695
-46.758
-51,1
1.832.493.077
1.874.733.361
42.240.284
2,3
Fonte: elab. centro studi CNA Marche su dati Istat
Marche – export dei prodotti delle attività manifatturiere – gennaio – settembre 2024 – i primi 10 Paesi in ordine decrescente
PAESI
Genn.- Sett. 2024
Francia
1.127.877.472
Germania
1.091.543.127
Stati Uniti
935.675.093
Belgio
688.981.374
Spagna
519.999.718
Regno Unito
474.631.722
Polonia
416.162.350
Paesi Bassi
242.540.513
Cina
238.350.904
Turchia
218.850.723
Fonte: elab. centro studi CNA Marche su dati Istat
Bilancio di fine anno 2024 del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: “La regione vanta crescita economica, miglioramenti sanitari e boom del turismo” / VIDEO
di Stefano Fabrizi
Una regione protagonista in questo 2024 che sta per concludersi. Lo ha voluto ribadire il presidente Francesco Acquaroli la mattina del 30 dicembre 2024 a Palazzo Raffaello, in occasione della tradizionale conferenza stampa di fine anno, organizzata dall’Ordine dei Giornalisti delle Marche.
Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche, e Franco Elisei, presidente Ordine Giornalisti Marche
A salutare il governatore, gli assessori e i consiglieri regionali intervenuti e i colleghi che hanno affollato Sala Raffaello il presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche Franco Elisei che ha fatto il punto sulla stampa marchigiana.
https://youtu.be/G1SpWJO5Noc
Il presidente dell’OdGM Franco Elisei in sintesi
Elisei ha ringraziato il presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli e l’ufficio stampa della Regione per la collaborazione. Ha sottolineato che il 2025 sarà un anno elettorale e ha criticato le procedure elettorali lunghe e complesse. Ha evidenziato che le proposte dei giornalisti per migliorare la professione sono rimaste inascoltate, nonostante la presenza di molti giornalisti tra i parlamentari.
Elisei ha espresso preoccupazione per la chiusura dell’agenzia di stampa Redattore sociale e ha sottolineato l’importanza degli uffici stampa come esperti di comunicazione. Ha criticato i contratti a pagamento per i servizi giornalistici e ha parlato dell’impatto dell’intelligenza artificiale sull’informazione.
Inoltre, ha ribadito l’importanza di un’informazione responsabile e competente, annunciando un accordo con l’Università di Camerino per un corso di alta formazione sull’informazione scientifica. Ha anche menzionato corsi di inglese e un progetto europeo per far conoscere le opportunità offerte dall’Unione europea.
Infine, ha sottolineato che l’informazione deve cercare le motivazioni dei fatti e fornire strumenti per comprenderli attraverso la trasparenza e la ricerca della verità.
https://youtu.be/F-8Uf-3Uv64
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli in sintesi
Il presidente della regione ha pronunciato un discorso esaustivo, evidenziando i progressi significativi compiuti in vari settori negli anni di governo. Il discorso si è concentrato sulla crescita economica, sullo sviluppo delle infrastrutture, sulle riforme sanitarie e sul turismo.
Il presidente ha sottolineato il successo della regione nell’assicurare e utilizzare i fondi dell’Unione Europea, che ha portato a investimenti sostanziali in infrastrutture e sviluppo economico. La regione è stata anche riconosciuta per la sua efficiente implementazione delle riforme sanitarie, che hanno portato a un miglioramento dell’assistenza ai pazienti e a un sistema sanitario più forte.
Uno dei punti salienti del discorso è stata la crescita economica della regione, nonostante le sfide globali. Il presidente ha attribuito questo successo agli investimenti strategici, al supporto alle piccole e medie imprese e all’attenzione all’innovazione. La regione ha anche visto un aumento significativo del turismo, con numeri record di visitatori.
Crescita economica: la regione ha registrato un trend di crescita positivo, con particolare attenzione alla produzione, all’innovazione e al commercio internazionale.
Sviluppo delle infrastrutture: sono stati effettuati importanti investimenti nelle infrastrutture di trasporto, tra cui aeroporti, strade e ospedali.
Riforme sanitarie: la regione ha attuato una riforma sanitaria completa, che ha portato a un migliore accesso alle cure e a migliori risultati per i pazienti.
Turismo: il settore del turismo ha registrato una crescita significativa, con particolare attenzione all’attrazione di visitatori sia nazionali che internazionali.
Fondi dell’Unione Europea: la regione è stata molto efficace nell’utilizzare i fondi dell’UE per sostenere i propri obiettivi di sviluppo.
Il presidente ha espresso ottimismo circa il futuro della regione, citando progetti e iniziative in corso che rafforzeranno ulteriormente l’economia, miglioreranno la qualità della vita e accresceranno la reputazione della regione come luogo desiderabile in cui vivere e lavorare.
In conclusione, il discorso del presidente ha dipinto un quadro positivo del progresso della regione e del suo potenziale di crescita futura. L’impegno della regione verso l’innovazione, la sostenibilità e il miglioramento della vita dei suoi cittadini è evidente nelle varie iniziative e progetti in corso.
Seguono gli interventi di Elisei e Acquaroli nei rispettivi comunicati
Franco Elisei, presidente Ordine dei Giornalisti delle Marche
Il presidente dell’OdGM Franco Elisei
“Ringrazio il presidente della giunta regionale Francesco Acquaroli – ha esordito Elisei – che ha accolto per il terzo anno consecutivo l’invito a partecipare a questa conferenza di fine anno voluta dall’Ordine dei giornalisti delle Marche e ringrazio anche l’ufficio stampa della Regione per la preziosa collaborazione.
Il 2025 sarà l’anno delle elezioni per entrambi. E su questo vorrei sollevare subito un rilievo alle forze politiche: La proposta chiesta dall’Ordine nazionale sottoscritta dai venti presidenti degli Ordini regionale per semplificare le elezioni – nonostante le rassicurazioni di alcuni parlamentari e dello stesso ministro Nordio, è rimasta lettera morta, per cui andremo al voto a partire dal 12 con procedure che termineranno a metà aprile. Procedure lunghe e macchinose oltre che dispendiose.
Le proposte dei giornalisti avanzate per migliorare la professione – che ricordiamo – è al servizio del cittadino, così come lo è per gli amministratori – sono da tempo inascoltate a Palazzo Chigi, Montecitorio e Palazzo Madama nonostante tante presenze di giornalisti tra i parlamentari (tra cui la stessa premier) e le numerose dichiarazioni dei vertici dello Stato che attribuiscono all’informazione l’importanza costituzionale che merita. E mi riferisco alla riforma delle legga 69 del 63, legge obsoleta, nata con le macchine per scrivere, con il piombo e i linotype (oggi tutti elementi scomparsi), e sicuramente non più adeguata ai tempi, che costringe i Consigli degli Ordini a interpretazioni ai limiti della norma pur di mantenere una selezione di qualità degli iscritti. Servirebbe invece un percorso universitario accanto alle scuole di giornalismo.
Da anni parliamo di momento delicato per l’informazione. E continuiamo a farlo. Ringrazio il presidente in particolare il segretario generale Mario Becchetti, per aver accolto l’emendamento dell’Ordine delle Marche sulla ripartizione dei fondi alle emittenti del territorio, senza i quali probabilmente il pluralismo delle voci dell’informazione sarebbe sicuramente ridotto al palmo della mano. E in questo contesto, desta preoccupazione la paventata, ormai certa, chiusura di Redattore sociale, l’agenzia di stampa sui temi del disagio e dell’impegno sociale a Capodarco di Fermo.
Una parentesi va aperta anche sul ruolo degli uffici stampa, preziosi in un’epoca in cui sempre più si scavalca la mediazione giornalistica attraverso l’uso dei social network. Mi riferisco a quegli uffici stampa i cui addetti vanno intesi non come meri esecutori ma come interlocutori esperti della comunicazione da cui attingere consigli e strategie opportune.
Preoccupazione anche da parte sindacale per l’emendamento stralciato riguardante proprio gli uffici stampa della Regione che auspico, a garanzia dei rispettivi ruoli, venga preso in considerazione.
E colgo anche l’occasione per invitare da qui gli enti pubblici locali a trovare anche un modo diverso, rispetto a quello di assicurarsi i servizi giornalistici dietro la firma di contratti a pagamento, che non fanno onore né ai giornalisti né alle amministrazioni. Troviamo insieme altri modi per garantire i servizi che non siano copia e incolla di comunicati vincolati strettamente a compensi pubblici.
Ho detto del momento delicato dell’informazione perché anche il mondo dell’informazione, e non solo quello imprenditoriale, si sta confrontano con l’applicazione dell’Intelligenza artificiale, per far sì che sia uno strumento nelle mani dell’uomo e non si sostituisca invece alle mani e alla mente dell’uomo.
Il mondo cambia continuamente e dobbiamo farcene una ragione. E’ cambiato il contenitore ma non deve cambiare il contenuto. Molto dipende dal modo in cui guardi il mondo, con quali occhi. Noi vorremo continuare a guardarli con gli occhi di chi è consapevole e responsabile di ciò che scrive, lontano da stereotipi e interessi di parte, senza perdere di vista l’analisi critica e una buona dose di sensibilità.
Come detto in diverse circostanze, l’informazione non è esente da responsabilità. Soprattutto sulle parole giuste da usare nella narrazione. E mi riferisco anche ad alcuni episodi recenti. Un motivo in più di fermarci a rivedere la qualità dell’esposizione dei fatti. L’uso del linguaggio può influenzare la percezione della realtà. Può contribuire a formare l’immaginario collettivo. Siamo chiamati al rispetto deontologico e al rispetto della persona. Con le parole giuste si possono raccontare fatti delicati senza ricercare come fine l’audience o i facili consensi, spesso riposti dietro stereotipi e ruoli superati. L’audience va considerato un giusto riconoscimento al lavoro svolto correttamente.
Ed è sempre più necessaria anche una maggior competenza da parte dei giornalisti. Per questo abbiamo firmato un accordo come Ordine dei Giornalisti delle Marche con l’Università di Camerino per un corso di 40 ore di alta formazione sull’informazione scientifica che permetterà ai giornalisti iscritti di avere un attestato di specializzazione in materia. E, cosa non secondaria, sarà un corso gratuito.
Abbiamo istituito una serie di corsi di inglese, attuato già ad Ancona, che si svilupperà anche nelle altre province, seguito da corsi di livello superiore. E stiamo valutando di investire in un progetto Europeo che permette di aprire un canale con Bruxelles nell’intento di far conoscere sia alla popolazione sia agli amministratori le opportunità che può fornire l’Unione europea.
All’informazione non è solo chiesto di narrare i fatti ma di cercarne le motivazioni, di interpretarli attraverso un’analisi critica che vuol dire non accontentarsi dell’apparenza e a volte, perché no, di interpretarli. Fornire gli strumenti per comprenderli attraverso la trasparenza, che significa ricerca della verità. La riflessione deve agire come le pietre d’inciampo, affinché gli errori del passato non si ripetano”.
Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche
Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli
Nel ringraziare il presidente dell’OdG per l’opportunità, divenuta ormai una tradizione (è il terzo anno consecutivo, ndr), Acquaroli ha evidenziato l’importanza di questo momento di confronto su ciò che è stato realizzato e sugli obiettivi futuri di una Regione che guarda avanti.
Il presidente ha voluto sottolineare come la Regione anche nel 2024 ha saputo essere protagonista su molti fronti, fin dall’inizio, in occasione della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Pesaro per l’apertura della Capitale italiana della cultura.
Un altro momento di ribalta internazionale per le Marche è stato in occasione del G7 Salute svoltosi ad Ancona lo scorso ottobre: “Una grande emozione essere stati scelti per ospitare il G7 dedicato ad un tema così importante – ha detto Acquaroli – un riconoscimento per la regione dove per il terzo anno consecutivo viene premiato il Miglior ospedale pubblico d’Italia e che riesce a confermarsi tra le prime 5 regioni benchmark e per garanzia dei Livelli essenziali di assistenza. Dunque un riconoscimento all’intero sistema regionale, di cui dobbiamo andare fieri”.
Il presidente è passato poi all’elencazione dei temi affrontati e dei risultati ottenuti in questo anno. “Il bilancio della nostra azione amministrativa – ha commentato – rappresenta una visione politica chiara e lungimirante. Il nostro obiettivo è portare a termine tutte le riforme programmate, dimostrando ai cittadini marchigiani l’efficacia della visione che abbiamo costruito e raccontato in questi anni. I primi risultati sono evidenti, legati ai fondi europei e frutto di una scelta precisa: siamo al primo posto a livello nazionale per i pagamenti degli FSE+, terzi per l’impegno del FESR, un traguardo che riflette l’efficienza della macchina amministrativa e la prospettiva del governo regionale. Abbiamo investito risorse regionale nel cofinanziamento dei fondi europei, fondamentale per attivare i bandi per raggiungere obiettivi strategici, creare valore per il territorio e soprattutto invertire la rotta che negli anni passati aveva visto la nostra regione essere definita “in transizione”. Questi obiettivi che ci siamo proposti dimostrano la volontà di risolvere problemi storici e di trasformarli in leve per la competitività della regione. Vogliamo traghettare le Marche fuori dalla fase di transizione nella quale erano state collocate negli anni precedenti, restituendo a questo territorio il ruolo che merita a livello nazionale e internazionale”.
Il presidente ha ricordato come, dal primo anno della legislatura ad oggi lo scenario internazionale sia profondamente mutato, a partire dalla pandemia e dalle conseguenze sanitarie ed economiche, dal rincaro dei costi delle materie prime alle conseguenze della guerra in Ucraina, in Medio Oriente, dall’aumento dell’inflazione alla crisi energetica che ha determinato costi sempre più alti, mettendo fortemente in difficoltà le imprese e anche gli enti locali.
Il presidente Acquaroli si è poi soffermato sui risultati raggiunti nei vari settori a cominciare dalla sanità “Ci sono criticità, esistono in tutta Italia e stiamo cercando di affrontarle, con l’attuazione della riforma e con un lavoro che ha come obiettivo quello di riequilibrare i servizi e ricostruire il territorio – ha aggiunto – con investimenti importanti su nuovi ospedali a partire da Pesaro, Macerata e San Benedetto, sulle strutture esistenti, con l’apertura dei punti salute e degli AFT, le farmacie dei servizi, il rinnovamento della strumentazione tecnologica, il finanziamento delle borse di studio per medici di medicina generale e specialisti. Stiamo affrontando anche l’aumento fisiologico delle domande di prestazioni dopo la pandemia, circa il 30% in tutta Italia, e abbiamo visto i primi miglioramenti nelle liste d’attesa del 2024 rispetto al 2023. Un percorso sicuramente lungo che ci sta portando all’attuazione piena della riforma con gli atti aziendali”.
A questo si aggiungono i successi nel turismo e nelle presenze, sono stati superati già nel 2022 i dati pre-pandemia, con un record assoluto di turisti che è stato migliorato nel 2023 e sarà nuovamente migliorato anche nel 2024. Una strategia coadiuvata dagli investimenti sui borghi per oltre 100 milioni e le opportunità per il turismo e la destagionalizzazione messe in campo.
Un grande tema è quello degli investimenti innescati per le infrastrutture che si confermano un pilastro per lo sviluppo regionale. La giunta regionale ha voluto focalizzare l’attenzione sul polo intermodale per potenziare sulle tre infrastrutture della logistica, a partire dall’Aeroporto che segna numeri record, l’avvio della continuità territoriale e l’aumento delle rotte, passando al Porto di Ancona che nei prossimi vedrà investimenti storici fino al progetto della Banchina Marche, all’Interporto, salvato con 8 milioni di euro al nostro insediamento, che vedrà nel 2025 l’apertura dell’hub del più grande player logistico al mondo. A questo si aggiunge lo sviluppo della rete viaria su tutta la regione, con importanti opere tra cui la Pedemontana, la Galleria della Guinza, l’Ultimo Miglio, la Salaria e un sistema di bretelle e intervallive.
Il presidente ha voluto evidenziare anche un dato legato all’andamento demografico delle imprese. “Abbiamo visto circolare in queste settimane alcune notizie fuorvianti sui numeri delle imprese marchigiane – ha aggiunto – voglio cogliere l’occasione di oggi per sottolineare che i dati vanno approfonditi e compresi. Quello sull’andamento delle nostre imprese, ad esempio, negli ultimi anni in virtù di una legge nazionale subisce anche le cancellazioni d’ufficio delle imprese iscritte ma inattive da almeno tre anni. Una procedura che negli anni passati non veniva effettuata. Ma al netto di queste cancellazioni d’ufficio, il dato sulle imprese negli anni dal 2021 al 2024 è migliore di quello del quinquennio precedente, dal 2015 al 2020. Questo racconta di un sistema che tiene nonostante le difficoltà”.
Tante le tematiche affrontate dal presidente Acquaroli, come il lavoro e la formazione, la cultura, la disabilità, la mitigazione del rischio idrogeologico e gli interventi legati all’alluvione. “Sono stati anni anche condizionati da molte emergenze, a partire dalla ricostruzione post-sisma. Negli ultimi due anni possiamo dire che finalmente la ricostruzione è sul binario giusto. L’USR Marche quest’anno ha liquidato oltre 1,5 miliardi di euro per la privata e la pubblica. Così come stiamo affrontando il ripristino del territorio a seguito dell’alluvione del 2022 con i fondi del Governo nazionale che ci ha permesso di affrontare ristori, somme urgenze e opere infrastrutturali”.
“È stato un confronto estremamente interessante e costruttivo – ha dichiarato il presidente dell’OdG, Franco Elisei – Ritengo che momenti come questo siano utili e necessari: un’occasione preziosa in cui i giornalisti possono porre domande, approfondire temi di grande rilevanza e acquisire una visione più ampia della situazione generale. Un dialogo che va certamente proseguito. Viviamo un periodo delicato per il mondo dell’informazione, caratterizzato da sfide complesse. Da un lato, il settore sta affrontando trasformazioni significative; dall’altro, si affaccia il tema dell’intelligenza artificiale, che deve essere vista non come un sostituto ma come uno strumento a supporto del lavoro giornalistico”.
Al termine i giornalisti presenti hanno rivolto delle domande al presidente della Regione Acquaroli – Ecco una sintesi
Elezioni 2025: Il presidente ha confermato che la regione è pronta per le elezioni del 2025, affrontando la questione con serenità e consapevolezza dei risultati ottenuti finora.
Sanità: La sanità è un tema centrale, con particolare attenzione ai costi della mobilità passiva e alle liste d’attesa. Il presidente ha citato dati recenti che mostrano che il 50% dei marchigiani che scelgono di curarsi fuori regione vanno in Emilia Romagna, e che le Marche sono la terza peggior regione per quanto riguarda la scelta dei cittadini di non curarsi per motivi economici.
Dati sulle imprese: Il presidente ha sottolineato l’importanza di contestualizzare e approfondire i dati, citando un dato sulla mortalità delle imprese nella regione che era stato annunciato dal Partito Democratico. Ha ribadito che i dati vanno studiati e compresi nel loro contesto per evitare interpretazioni errate.
Anno delle Grandi Riforme: Il presidente ha definito il 2023 come l’anno delle grandi riforme. Il 2024 è stato l’anno dell’attuazione di queste riforme, basate sul lavoro svolto nel 2021, 2022 e 2023.
Sanità: La riforma della sanità è stata centrale, con l’obiettivo di riportare le prestazioni sanitarie nel loro contesto naturale, riducendo le liste d’attesa e migliorando l’efficienza dei servizi.
Infrastrutture e Territorio: Sono stati avviati piani per le infrastrutture, i rifiuti e il paesaggio, con una visione di sviluppo economico e sociale per rendere la regione protagonista.
Collaborazione e Sinergia: Il presidente ha ringraziato il governo e il ministro Urso per il supporto nelle vertenze aperte, sottolineando l’importanza della sinergia per tutelare e rilanciare il territorio.
Competitività e Resilienza: L’obiettivo è rendere i servizi e le infrastrutture efficienti, rendendo il territorio appetibile per gli imprenditori, che hanno già dimostrato grande capacità e resilienza.
Ruolo dell’Agenzia ATIM: L’agenzia ATIM è stata creata per promuovere il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche. Il presidente ha ribadito che ATIM rappresenta una grande opportunità per la regione. Circa due anni fa, l’agenzia ha visto l’insediamento di un direttore selezionato tramite interpello pubblico, che però ha scelto di lasciare dopo due anni. Nonostante ciò, i risultati ottenuti mostrano tre record in tre anni. Il presidente ha espresso delusione per la strutturazione attuale, auspicando un’agenzia più organizzata. Tuttavia, ha riconosciuto che la promozione realizzata da ATIM è stata efficace, con eventi di rilievo in Europa e un significativo incremento del turismo, specialmente dal Lazio. In risposta alle critiche sollevate dalla Corte dei Conti, il presidente ha richiesto l’istituzione di una commissione tecnica per valutare la gestione di ATIM. Ha sottolineato l’importanza della trasparenza e della chiarezza, dichiarando che eventuali responsabilità saranno affrontate in base ai risultati della commissione.
Export e Moda: La moda, esclusa la farmaceutica, è la principale voce dell’export marchigiano, con migliaia di posti di lavoro e centinaia di imprese coinvolte. Il presidente ha riconosciuto che ci sono state aspettative elevate da parte degli imprenditori. Il 2025 potrebbe essere un anno complesso, con previsioni di recupero della moda nel quarto trimestre. Tuttavia, c’è incertezza su chi riuscirà a resistere.
Dialogo con il Governo: Il presidente ha sottolineato l’importanza del dialogo continuo con il governo e i ministeri, con numerosi dossier aperti e la necessità di ampliare alcuni di essi. Ha evidenziato l’efficacia di questo confronto per affrontare le sfide economiche.
Cna – Marche, bilanci di fine anno: in calo le imprese attive e le richieste di lavoratori da parte delle aziende
Marche, fine d’anno triste per le imprese marchigiane. Soprattutto per il commercio, il settore edile e la manifattura. Tempo di bilanci ma per il sistema produttivo marchigiano, i conti non tornano. Tra la fine di novembre 2023 e lo stesso periodo dell’anno che sta per concludersi, le imprese marchigiane in attività, secondo un report del Centro Studi Cna Marche su dati Camera di Commercio, Infocamere e Movimprese, sono scese da 135.735 a 131.488, con un calo di 4.247 aziende. In particolare nel commercio (-1604); in agricoltura (-933); nel manifatturiero (-822); nelle costruzioni (-426); nei servizi di alloggio e ristorazione (-347).
Il calo delle imprese in attività si porta dietro anche la diminuzione della richiesta di lavoratori da parte delle aziende marchigiane. Secondo l’indagine Excelsior Unioncamere, le entrate previste a dicembre sono 7.380, e quindi 330 in meno rispetto all’anno prima (-4,3%). Nel trimestre dicembre 2024-febbraio 2025 nelle Marche le entrate previste sono 30.720, pari al 0,6% in meno rispetto al 2023. Dunque, la crisi si fa sentire anche sotto il profilo delle nuove entrate al lavoro previste.
“Quello che ci lasciamo alle spalle” commentano il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il segretario Moreno Bordoni “è stato un anno difficile. La guerra nel cuore dell’Europa e la crisi in Medio Oriente hanno avuto pesanti conseguenze anche sull’economia marchigiana che ha pagato il rialzo del costo dell’energia, la perdita di export e l’aumento del costo del denaro con una stretta del credito bancario. Per guardare con fiducia al 2025 riteniamo necessario investire nelle tecnologie e nella formazione, nell’internazionalizzazione e nelle infrastrutture: sono queste le strategie per fronteggiare la trasformazione del sistema produttivo regionale e rilanciare la competitività delle piccole e medie imprese e degli artigiani imprenditori delle Marche.”
Le imprese che a dicembre prevedono assunzioni nelle Marche sono pari al 13%. Le entrate previste si concentreranno per il 61% nel settore dei servizi e per il 68% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; il 15% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici; ancora più difficile che in Italia il reperimento delle figure lavorative richieste nelle Marche: in 54 casi su 100 le imprese della nostra regione prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati; nel 27% dei casi le entrate previste nelle Marche saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 73% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita); per una quota pari al 29% interesseranno giovani con meno di 30 anni; per una quota pari al 16 % le imprese prevedono di assumere personale immigrato; il 10% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato.
Imprese attive al 30 novembre di ogni anno per macrosettori
2023
2024
VAR.ASS.
VAR.%
agricoltura
22.573
21.640
-933
-4,1
industria
35.731
34.475
-1.256
-3,5
di cui manifatture
17.613
16.783
-830
-4,7
di cui costruzioni
18.118
17.692
-426
-2,4
servizi
77.401
75.318
-2.083
-2,7
nc
30
55
25
83,3
TOTALE
135.735
131.488
-4.247
-3,1
Fonte: elab. centro studi CNA Marche su dati Camera Commercio Marche – Opendata-Infocamere Movimprese
Imprese attive al 30 novembre di ogni anno per settore
REGIONE MARCHE
2023
2024
VAR.ASS.
VAR.%
a agricoltura, silvicoltura e pesca
22.573
21.640
-933
-4,1
b estrazione di minerali da cave e miniere
69
65
-4
-5,8
c attività manifatturiere
16.818
15.996
-822
-4,9
d fornitura energia elettrica, gas, …
461
456
-5
-1,1
e fornitura acqua; reti fognarie, gestione rifiuti
265
266
1
0,4
f costruzioni
18.118
17.692
-426
-2,4
g commercio e riparazione autoveicoli e moto
30.222
28.618
-1.604
-5,3
h trasporto e magazzinaggio
3.282
3.101
-181
-5,5
i attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
9.352
9.005
-347
-3,7
j servizi di informazione e comunicazione
2.946
2.985
39
1,3
k attività finanziarie e assicurative
3.222
3.226
4
0,1
l attività immobiliari
7.632
7.675
43
0,6
m attività professionali, scientifiche e tecniche
5.793
5.856
63
1,1
n noleggio, ag. viaggio, servizi supporto imprese
4.252
4.240
-12
-0,3
o amm. pubblica e difesa; assic. sociale obblig.
3
1
-2
-66,7
p istruzione
641
642
1
0,2
q sanità e assistenza sociale
902
906
4
0,4
r attività artistiche, sportive, intratten. divert.
2.309
2.289
-20
-0,9
s altre attività di servizi
6.845
6.774
-71
-1,0
nc non classificate
30
55
25
83,3
TOTALE
135.735
131.488
-4.247
-3,1
Fonte: elab. centro studi CNA Marche su dati Camera Commercio Marche – Opendata-Infocamere Movimprese
MARCHE
Dati importanti per Trecastelli riguardo alle presenze turistiche: un forte incrementograzie anche all’accoglienza delle strutture ricettive
La Città di Trecastelli risulta essere uno dei primi Comuni dell’Unione “Le Terre della Marca Senone” per numero di presenze turistiche e visitatori. Un incremento notevole, che da 3.430 presenze e 1.215 arrivi del 2014 è passato a 32.753 presenze e 6.460 arrivi del
Sebbene il dato relativo all’anno in corso sia provvisorio e soggetto a modifiche e aggiornamenti continui, l’incremento avuto nei dieci anni evidenzia il potenziale di Trecastelli, dei suoi luoghi e dell’offerta turistica proposta. Il territorio, che si distingue per le sue bellezze naturali, storiche, religiose e culturali, è ricco di tradizioni, di artigianato e di tipicità enogastronomiche. Tali caratteristiche attraggono turisti e visitatori, che scelgono di soggiornare a Trecastelli e di ritornare, confermando che anche le scelte intraprese in campo culturale, artistico e le proposte d’intrattenimento rispondono all’esigenza del turista di vivere un’esperienza appagante. La ricca programmazione degli eventi, la cui promozione è stata nel tempo sempre più efficace, grazie anche alla sinergia sviluppata tra il punto IAT Trecastelli e l’ente di promozione Turistica Val Mivola, rappresenta un punto di forza dell’offerta turistica. L’impegno costante dell’Amministrazione Comunale e dell’Assessorato al Turismo, insieme al lavoro di commercianti, artigiani, imprenditori, Associazioni e cittadini, che hanno a cuore lo sviluppo della Città e del territorio, hanno consentito di raggiungere questo importante risultato di presenze, ma il merito più grande va senz’altro ai gestori delle strutture ricettive, che hanno puntato sulla qualità.
Come afferma il Sindaco della Città di Trecastelli Marco Sebastianelli: “L’Amministrazione Comunale è onorata dei dati positivi relativi alle presenze e ai turisti nella nostra Città e, come primo cittadino, sento di rivolgere un ringraziamento particolare al lavoro svolto dalle strutture ricettive del territorio, che in questi anni hanno investito molto sulla qualità dell’accoglienza turistica, ottenendo un grande riscontro. Trecastelli non solo è uno dei più. importanti poli industriali e artigianali della Valle Misa, Nevola e Cesano, è anche il secondo Comune, dopo Senigallia, per numero di presenze turistiche. Le politiche dell’amministrazione in termini di agevolazioni rivolte a chi apre un’attività e a chi assume dipendenti residenti nel nostro Comune sicuramente hanno aiutato ad ottenere questi risultati. Mi auguro vivamente che questa significativa crescita delle presenze prosegua, affinché Trecastelli si consolidi come una delle mete preferite da turisti e visitatori”. Conclude l’Assessora al Turismo Liana Baci: “I buoni risultati si raggiungono, come sempre, con molto impegno. Sono necessarie competenza e sensibilità per intercettare le esigenze di un turismo in continua evoluzione. Il turista attenda una piena soddisfazione dalla vacanza o dalla visita nel territorio che sceglie, ciò è possibile solo se, da parte di chi si occupa di accoglienza, è presente la capacità di mettersi in ascolto dei suoi bisogni, cercando di anticipare le possibili soluzioni e di promuoverle al meglio. Naturalmente l’elevata qualità dell’offerta è imprescindibile”.
Valerio Vico confermato nel direttivo nazionale Assofiduciaria
Soddisfazione per la Fiduciaria Marche e riconoscimento prestigioso per il suo Presidente Valerio Vico, per quanto fatto ai vertici di Assofiduciaria, dentro un settore che conta 110 società associate ed occupa 900 operatori con oltre 110 miliardi di euro di capitali amministrati.
L’Assofiduciaria ha rinnovato a livello italiano i propri organi sociali per il triennio fino al 2027, confermando Presidente nazionale l’avv. Fabio Marchetti. Vicepresidenti esecutivi sono Massimo Boidi, Presidente di Torino Fiduciaria – Fiditor Srl (per le associate di area professionale) e Marco Giovacchini Presidente di Servizio Italia Spa (in rappresentanza delle associate iscritte all’albo speciale 106 Tub). L’avv. Lucia Frascarelli segretario generale, è riconfermata vicepresidente vicario.
A far parte del nuovo comitato direttivo per il triennio 2024/2027 sono stati chiamati: Angelo Aldrighetti, Filippo Cappio, Paolo Cappugi, Giuseppe Di Blasi, Alessandro Chiari, Andra Ferraretti, Edoardo Ginevra, Massimo Longhi, Marco Lori, Fabrizio Mandrile, Giovanni Marafante, Elsa Poggiali, Francesco Rubino, Pierluigi Sappa e Valerio Vico. Il neoeletto comitato direttivo ha nominato subito componenti onorari Valentino Amendola Provenzano e Matteo Sagona, mentre per il collegio dei revisori sono stati nominati Fabrizio Parizzi (Presidente), Massimo Carboni e Renato Murer; per il collegio dei probiviri Alessandro Accinni, Giuseppe Corasaniti e Marco Piazza.
“Il settore fiduciaria italiano – ha dichiarato il Presidente nazionale Assofiduciaria Marchetti – sta vivendo una fase di cruciale trasformazione. In tale contesto, la riforma della legge del 1939 che disciplina le società fiduciarie, è una priorità per garantire maggiore trasparenza, sicurezza e competitività al sistema”.
“Chiamati ad operare nel rafforzamento delle tutele per i clienti – ha detto il Presidente della Fiduciaria Marche Valerio Vico – nell’ammodernamento e nella riforma delle Fiduciarie a partire dal contratto di amministrazione fiduciaria, siamo particolarmente orgogliosi di continuare nel nostro mandato dentro al direttivo nazionale Assofiduciaria, un riconoscimento all’impegno che abbiamo messo in anni difficili e che continua, ottenendo ottimi risultati quali la promozione e la messa in opera di strumenti economici e finanziari come il TRUST, per la gestione dei capitali e la loro tutela nella massima sicurezza, riservatezza, legalità e trasparenza”.
Taglio del nastro della nuova sede di Riwork, agenzia per il lavoro, in via Capanna 109 a Senigallia
A Senigallia un pomeriggio allo stesso tempo emozionante e interessante quello di giovedì 5 dicembre 2024, iniziato con il taglio del nastro della nuova sede di Riwork, agenzia per il lavoro, accreditata con decreto della Regione Marche e nata dalla cooperativa sociale Undicesimaora, in via Capanna 109, e proseguito poi all’istituto alberghiero Panzini. Qui si è svolta una partecipata tavola rotonda con aziende, sindacati e importanti realtà del territorio, dal titolo “Il lavoro è il principale fattore di identità sociale della persona?”, realizzata nell’ambito del progetto CEI 233/2024 finanziato con fondi 8×1000. Giovanni Bomprezzi, presidente di Undicesimaora, ha moderato il coro di voci, persone che conoscono approfonditamente il territorio in cui opera Riwork, cioè quello della diocesi di Senigallia.
Dopo la presentazione della cooperativa Undicesimaora da parte di Francesco Bucci, la project manager Laura Papi ha presentato l’impatto di Riwork con particolare focus sul 2024 e i suoi servizi a utenti e aziende anche attraverso una narrazione video, creata da Alessandro Vestuto, il lancio della piattaforma online Riwork.it realizzata da Crealia e del materiale grafico a opera di DMP. Il dirigente scolastico dell’IIS Panzini, Alessandro Impoco, padrone di casa, ha raccontato il progetto Eduverso, nato per facilitare il percorso di presentazione e inserimento nel mondo del lavoro dei ragazzi in uscita dalla scuola.
Dopo il saluto istituzionale del vicesindaco Riccardo Pizzi, accompagnato dall’assessore Petetta, si sono susseguiti gli interventi del mondo imprenditoriale e sindacale, a partire da Enrico Giacomelli (Namirial), presidente uscente del GIS, il quale ha declinato il tema dell’evento in relazione alla realtà virtuale e a come questa può influenzare il mondo del lavoro. Renato Mandolini (Mandolini), presidente entrante del GIS ha sottolineato come per il mondo del lavoro siano importanti la formazione, la conoscenza delle lingue e della realtà imprenditoriale locale, la quale coinvolge l’intera valle del Misa e Nevola, diventata ancora più unita a seguito dell’alluvione del 2022. Fausto Conigli (Senamarmi) ha posto al centro il tema della competenza tecnica e il valore della vicinanza del mondo imprenditoriale locale. Marco Manfredi, presidente dell’Associazione Alberghi e Turismo Senigallia, ha portato il suo punto di vista sull’occupazione nel settore alberghiero, sottolineando la necessità di investire sulla cultura del lavoro e di avere personale sempre più qualificato. Paolo Molinelli, in rappresentanza del sindacato CISL, ha parlato di occupazione femminile e della necessità di formazione nelle scuole relativamente a diritti e doveri dei lavoratori e lavoratrici. Il prezioso contributo di Maria Elena Cherubini, PO di coordinamento del Centro per l’impiego di Senigallia, in rappresentanza anche dell’assessore Regione Marche Aguzzi, è stato sugli interventi e sugli strumenti adottati per il lavoro dalla Regione Marche, non ultimo il Programma GOL di cui anche Riwork è attore nel panorama regionale. Al termine della tavola rotonda la conclusione al Vescovo della diocesi di Senigallia, sua Eccellenza FrancoManenti, che ha riportato l’attenzione su tema dell’emergenza educativa e sul significato del lavoro visto come un bene, e non come un problema.
Undicesimaora dal 2011 al 2023 ha realizzato circa 700 inserimenti lavorativi per offrire una risposta concreta al disagio dovuto al problema occupazionale. Nel solo 2024 ha realizzato 247 inserimenti tra TIS, Tirocini Extracurriculari, Servizi Socialmente Utili, Fondo Regionale Disabili L.68/99, contratti di lavoro, prese in carico complesse per persone vulnerabili inoccupate che si rivolgono alle realtà Caritas della diocesi di Senigallia, comprese persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. È anche partner del Programma regionale Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL) con 404 utenti in gestione, di cui circa 200 colloquiati e più di 850 ore di orientamento e accompagnamento al lavoro erogate.
Lo staff di Riwork si compone di competenze variegate e di livello e cioè: case manager, project manager, operatori accreditati, tutor tecnici, esperti per la sicurezza sul lavoro e staff amministrativo. I servizi di Riwork sono erogati anche in lingua inglese e spagnolo e prevedono anche la mediazione in caso di lingue non veicolari.
“Premio Cambiamenti” della CNA. La finale interregionale per le neoimprese di Marche e Umbria sabato 30 novembre alle ore 10 a Villa Caprile di Pesaro
Sicurezza informatica, formazione e consulenza per il benessere sociale, servizi sanitari e kit diagnostici, sono alcuni dei campi innovativi che vedono impegnate le imprese nate negli ultimi cinque anni partecipanti al “contest” Cna. Su 9.377 imprenditori artigiani che hanno avviato l’attività dopo il primo gennaio 2020, sono 4.351 pari al 46,4 per cento, quelli che, sono ancora in attività.
Sono le imprese resistenti. Ma sono anche le imprese coraggiose. Quelle che sono nate negli ultimi cinque anni e sono sopravvissute a pandemia, guerre, crisi energetiche, inflazione, costo del denaro, burocrazia. Sono gli artigiani imprenditori delle Marche. Aziende capaci di riscoprire le tradizioni, promuovere il territorio e le comunità, innovare prodotti e processi e costruire il futuro.
Non è stato un cammino facile. Su 9.377 imprenditori artigiani che hanno avviato l’attività dopo il primo gennaio 2020, secondo una indagine del Centro Studi Cna Marche, ben 5.026 non ce l’hanno fatta a superare i primi cinque anni di vita. Sono 4.351 pari al 46,4 per cento, quelli che, superati ostacoli di ogni genere, sono ancora in attività.
La Cna, da otto anni, premia le neoimprese artigiane d’Italia. Quelle nate negli ultimi cinque anni. Lo fa con il “Premio Cambiamenti”. La finale interregionale Marche Umbria si terrà a Pesaro sabato 30 novembre alle ore 10 a Villa Caprile, sede dell’Istituto Agrario Cecchi.
La Cna, tra centinaia di imprese candidate, ne ha selezionate trentatrè, provenienti dalle Marche e dall’Umbria. Saranno loro a contendersi il “Premio Cambiamenti” interregionale. L’impresa vincente parteciperà alla finale nazionale che si terrà a Roma il 13 dicembre. In palio per la prima classificata al contest nazionale, 20 mila euro in contanti o come primo investimento in un crowfunding. Sono 6.394 le imprese che in tutta Italia parteciperanno alle selezioni Cna.
Sicurezza informatica, formazione e consulenza per il benessere sociale, servizi sanitari e kit diagnostici, riciclo materiali, servizi per la gestione e la tracciabilità dei rifiuti, agroalimentazione di qualità sono alcuni dei settori che vedono impegnate le imprese partecipati alla settima edizione del “contest” Cna.
Il programma dell’evento pesarese, dopo i saluti del Sindaco di Pesaro Andrea Biancani e del Vicesindaco Daniele Vimini, prevede gli interventi del segretario Cna Marche Moreno Bordoni, del direttore del Centro Studi Cna Marche Giovanni Dini e del professor Ilario Favaretto dell’Università di Urbino. Dopo la presentazione delle trenta imprese finaliste e la proclamazione del vincitore, i lavori saranno conclusi da Luca Iaia responsabile nazionale Cna Marketing.
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Lo smartphone diventa uno strumento a fiato con ZEFIRO, accessorio USB-C. Iniziata con successo la campagna di finanziamento su Kickstarter per l’ARTinoise
ARTinoise, startup italiana che ha reinventato il flauto dolce tradizionale in veste digitale (il re.corder), annuncia il lancio imminente del loro nuovo strumento, lo Zefiro. Lo Zefiro trasforma qualsiasi dispositivo con una porta USB-C in una esperienza musicale innovativa e stimolante. Una campagna Kickstarter per supportare il lancio è partita il 12 novembre è sta riscuotendo un importante successo. Per sostenere questo progetto: https://www.kickstarter.com/projects/artinoise/zefiro-wind-instrument-for-smartphone-users?ref=ddnbh3
Con Zefiro, la creatività musicale non ha limiti. Puoi esplorare una vasta gamma di strumenti, dai classici senza tempo ai suoni e alle modalità di suonare più alternative. L’app trasforma il tuo smartphone in uno strumento intuitivo ed espressivo semplicemente soffiando nello Zefiro e toccando i tasti virtuali sullo schermo. È facile da imparare e si suona in modo naturale.
Zefiro ti permette anche di aggiungere effetti, suonare con amici e accompagnarti con la musica di sottofondo, in qualsiasi momento e luogo. Inoltre, include esercizi di respirazione integrati per la mindfulness e il rilassamento. Per i professionisti, Zefiro funziona anche come potente breath controller MIDI, aggiungendo un’espressività sfumata a esibizioni dal vivo o sessioni in studio.
ARTinoise è un’azienda di creativi ed esperti di elettronica e di strumenti elettronici di ultima generazione che sta riscuotendo successo nel settore dell’educazione alla musica in Giappone, Usa ed Europa. Il gruppo di lavoro di questa startup innovativa di successo si trova a Jesi nelle Marche.
L’azienda
ARTinoise è un’azienda italiana fondata nel 2017 e selezionata dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) come Startup Innovativa. L’azienda progetta, sviluppa e produce strumenti musicali digitali innovativi che permettono a bambini e adulti di divertirsi, sperimentare, imparare e giocare.
Nell’ottobre 2019 l’azienda lancia una campagna internazionale di crowdfunding per finanziare lo sviluppo e la produzione del suo primo prodotto, il re.corder, un registratore “aumentato” pensato per l’era moderna. Nel maggio 2020 viene completata la prima produzione destinata ai sostenitori del crowdfunding. Successivamente l’azienda stringe diverse partnership per distribuire il prodotto in tutto il mondo e stringe importanti rapporti con diversi rivenditori internazionali (Thomann, Gear4Music, StrumentiMusicali, JW Peppers, Muziker) che permetteranno a re.corder di fare la sua prima apparizione sul mercato a fine estate. 2021.
ARTinoise ha sede nella zona industriale del centro Italia, nelle Marche, che da tempo è un importante centro per lo sviluppo di strumenti musicali ed elettronici con aziende di fama mondiale come Farfisa, Eco, Elka, Siel e Crumar.
L’azienda nasce riunendo il know-how di professionisti con 20 anni di esperienza nel campo dell’elettronica di consumo e industriale. L’esperienza combinata di esperti tecnici, artistici, di marketing e industriali si traduce in una gestione del progetto rapida, accurata ed efficiente dallo sviluppo del prodotto alla produzione.
Ad oggi, ARTinoise ha ricevuto numerosi premi internazionali, brevetti mondiali ed è attualmente impegnata nella ricerca e nello sviluppo di applicazioni e dispositivi attorno al prodotto che apriranno ulteriormente le porte a nuovi progetti, prodotti hardware, app, giochi e metaverso.
Renco spa avvia il progetto idrogeno a Falconara: un passo decisivo verso la sostenibilità energetica
Renco SpA, in collaborazione con società del gruppo Avizoo, ha costituito una nuova società, Opificio Idrogeno Marche Srl, per realizzare un impianto di produzione di energie rinnovabili a Falconara, nell’area dell’ex stabilimento Montedison.
Il progetto, dal costo complessivo di 70 milioni di euro, di cui 54 milioni finanziati dalle aziende costituenti Opificio Idrogeno Marche, prevede un primo stralcio dedicato alla realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno verde, del valore di circa 40 milioni di euro, assistito da un contributo di circa 16 milioni di euro proveniente dai fondi del PNRR. Questo impianto dovrà essere completato entro il 30 giugno 2026.
La seconda fase del progetto prevede la realizzazione di 30 MW di agrivoltaico, finalizzato all’immissione di energia nella rete. La produzione di idrogeno avverrà all’interno di un padiglione del vecchio stabilimento Montedison, che sarà oggetto di recupero. Il secondo stralcio prevede il restauro di tutti gli altri padiglioni dell’ex stabilimento.
“In aggiunta alla produzione di idrogeno – ha dichiarato Giovanni Gasparini, Presidente di Renco Spa – il progetto comprende anche la bonifica dell’area, realizzata in stralci successivi legati all’avanzamento dei lavori. Una volta completato il restauro, parte degli spazi del vecchio stabilimento sarà destinata alla valorizzazione della produzione agricola delle Marche. Così, l’ex stabilimento Montedison, un tempo sede di produzioni chimiche con impatti ambientali significativi, diventerà un centro dedicato alla produzione di energia verde e alla valorizzazione di prodotti agricoli locali”.
“Il Progetto Idrogeno Falconara – ha proseguito Gasparini – rappresenta per Renco il primo passo nel settore dell’idrogeno. L’impianto utilizzerà l’elettrolisi dell’acqua per produrre idrogeno verde, sfruttando l’energia generata da un impianto fotovoltaico dedicato da 7,8 MWp. Questo approccio garantisce un processo totalmente sostenibile, privo di emissioni di gas serra. Inoltre, sarà realizzata una nuova stazione di rifornimento per veicoli a idrogeno”.
L’intervento di recupero dell’area dell’ex Montedison è stato condiviso con la sovrintendenza ai beni ambientali e culturali della regione. La realizzazione di questo progetto avrà un impatto positivo sul territorio, sia dal punto di vista ambientale che economico, aprendo nuove prospettive di sviluppo per Falconara e l’intera regione. Renco SpA continua a confermarsi leader nel settore delle energie rinnovabili, promuovendo soluzioni innovative e sostenibili.
Snai – Unione Montana Marca di Camerino: ripartono i seminari formativi per il marketing turistico
“Istruzione, formazione, lavoro: questi i temi sui quali l’Unione Montana Marca di Camerino, nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne, ha garantito agli operatori del settore turismo, seminari formativi volti a incrementare la competitività del sistema produttivo dell’area alto maceratese. Investire nei giovani e in chi già lavora in tale comparto rappresenta la chiave di volta per sviluppare le migliori strategie di marketing, non solo turistico, per il nostro territorio”.
È Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, a fare il punto sulla ripartenza dei seminari: “si tratta di una attività formativa qualificante che contamina e arricchisce la ricostruzione fisica delle abitazioni. Il nostro è un territorio attrattivo che ha iniziato a mettersi in evidenza anche grazie a una corretta gestione della biodiversità, integrata dalle attività di valorizzazione delle tipicità gastronomiche quali, ad esempio, il tartufo. Parliamo di un territorio che può proporre un’offerta turistica calibrata su una utenza di qualità. I seminari formativi promossi dall’Unione offrono gli strumenti per mettere a sistema tutto questo”.
I corsi avranno inizio martedì prossimo, 8 ottobre, e proseguiranno per tutto il mese. La partecipazione è gratuita e verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per maggiori informazioni e per le iscrizioni: www.seminariinformativi.it
Export Marche, continua la discesa. Bordoni e Gasparoni: “Serve una grande sinergia tra la Regione, le associazioni di categoria e le aziende speciali della Camera di Commercio”
Export Marche, continua la discesa. Le esportazioni marchigiane nel primo semestre del 2024 diminuiscono fortemente; il dato complessivo è di un calo superiore ai 5 miliardi di euro (-41,3%), 4,6 miliardi in meno imputabili al solo settore farmaceutico, dove il calo percentuale è pari a -82,3%. Sono in forte calo anche le esportazioni di imbarcazioni (-48,1%) però questo dato registra dinamiche che probabilmente in corso d’anno saranno profondamente riviste perché è noto che l’attività produttiva del settore nel corso dell’anno è particolarmente dinamica e sono state non poche le grandi imbarcazioni di lusso varate dai cantieri regionali.
“Anche le esportazioni del Sistema Moda marchigiano” affermano i segretari di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni e di Cna Marche Moreno Bordoni “risentono della crisi in corso e calano infatti del 5,7%, corrispondenti a 72 milioni di export in meno rispetto allo stesso semestre dell’anno prima. Bisogna distinguere però all’interno dei settori che compongono il sistema moda fra tessile, abbigliamento e pelli-calzature: mentre tessile e pelli calzature registrano una decisa diminuzione dell’export (rispettivamente -7,9% e -12,7%) invece l’abbigliamento va in controtendenza e registra export in crescita (+2,4%). “
Fra gli aspetti più preoccupanti vi è il calo dell’export di macchinari e apparecchiature che registra un – 14,6 % corrispondenti a 182 milioni in meno di export rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. Si tratta del secondo settore per export dopo il sistema moda preso nel suo complesso: quest’ultimo nel suo complesso esporta nella prima parte del 2024 per circa un miliardo e 200 milioni mentre il settore macchinari e apparecchiature da solo esporta per oltre un miliardo di euro.
Ma non mancano i settori in cui all’opposto le esportazioni crescono e tra questi settori vanno segnalati gli elettrodomestici (+2,8%), i prodotti alimentari (+6,1%), il già citato abbigliamento (+2,4%) e alcuni settori che hanno connotazioni fortemente territoriali, come gli strumenti musicali (+4,3%), i giochi e giocattoli (+12,1%) e soprattutto gli articoli sportivi (+32,4%).
Importante segnalare che crescono anche le esportazioni di parti e accessori per autoveicoli e loro motori (+73,3%) un settore che non mostra di risentire le difficoltà che caratterizzano la produzione europea. Molto importante è anche la crescita delle esportazioni degli apparecchi elettrici (gli elettrodomestici): un dato confortante perché con un +2,8% il settore mostra di avere una certa competitività sui mercati esteri.
“In un momento difficile come quello che stiamo attraversando a causa di una tempesta perfetta che vede in frenata le economie della Germania e della Cina, a cui si aggiunge l’embargo verso la Russia” concludono Bordoni e Gasparoni “è fondamentale accompagnare le nostre imprese esportatrici verso nuovi mercati ed aiutarle anche a consolidare i mercati tradizionali. In questo percorso serve una grande sinergia tra la Regione, le associazioni di categoria e le aziende speciali della Camera di Commercio, mentre anche Sace, Simest e Ice dovrebbero fare la loro parte, sostenendo e finanziando con più risorse la presenza delle aziende marchigiane alle Fiere nazionali e internazionali”.
Veicoli a metano, il centro di revisione di Jesi scoppia: auto ferme. Cna e Confartigianato Marche chiedono l’intervento della Regione
Revisioni bombole del metano, il centro di revisione di Jesi scoppia. Auto e mezzi pesanti in attesa delle bombole revisionate non possono circolare. Cna e Confartigianato Marche chiedono all’assessore regionale alle attività produttive e green economy andrea Maria Antonini, di intervenire nei confronti della Motorizzazione per risolvere il problema, che penalizza decine di migliaia di utenti.
“intendiamo portarla a conoscenza” scrivono i segretari regionali di Confartigianato Gilberto Gasparoni e di Cna Moreno Bordoni “di una situazione, venuta ad aggravarsi nelle ultime settimane, relativa al Centro di Jesi che fa capo alla SFBM – Servizio Fondo Bombole Metano Spa – Società a controllo pubblico deputata alla manutenzione e revisione delle bombole a metano per autotrazione, con la finalità di garantire la sicurezza della circolazione. Gli autoriparatori protestano per i disservizi arrecati alle imprese ed ai loro utenti. Sono decine di migliaia gli automobilisti che subiranno ritardi rispetto alle scadenze previste dalla norma per l’attività obbligatoria di revisione delle bombole a metano.”
Esistono tre Centri di questo tipo nel centro Italia: uno è il centro di Jesi (AN), un altro è a San Lazzaro di Savena (BO) ed è sottorganico. Il terzo (privato) è a Latina e opera un solo giorno a settimana. Devono evadere la richiesta di revisione delle bombole a livello nazionale.
Una situazione esplosiva per le autofficine del territorio e per gli automobilisti.
“Le officine” sostengono Bordoni e Gasparoni “sono costrette a rinviare- sine die – la revisione delle bombole (che va fatta ogni 4 anni) o a tenere ferme per diversi giorni o addirittura per settimane le auto nel proprio piazzale in attesa delle bombole revisionate”.
Alcuni dati e numeri per chiarire la portata del problema: le auto a metano in circolazione nel nostro Paese sono circa 1 milione. Nel 2023 la SFBM ha revisionato circa 500.000 bombole.
Le Marche sono una delle Regioni Italiane con il più alto tasso di motorizzazione ibrida a metano. In Italia la quota di veicoli a metano sul totale del parco circolante è pari al 2,1%. Se si considerano i dati a livello regionale emerge che sono le Marche la regione italiana in cui è maggiore la quota percentuale di veicoli a metano sul totale del parco circolante. Nella nostra regione, infatti, i veicoli a metano rappresentano addirittura il 10,4% dei veicoli in circolazione. Laprovincia italiana con la maggior quota di veicoli a metano sul totale è Macerata (12,6%), seguita da Ancona (12,4%) e Fermo (11,9%). Tutto il fabbisogno regionale ovviamente pesa sul centro di Jesi e le nostre autofficine – e di conseguenza gli utenti – vengono penalizzate più di altre non potendo soddisfare la domanda di servizi. Infine, sono 2000 le officine nelle Marche, 5000 i lavoratori dell’indotto, 20.000 gli utenti coinvolti.
Tutto il centro Italia è costretto a rivolgersi al Centro di Jesi, che pur mantenendo la produzione ai massimi previsti (2 linee e circa 700 bombole al giorno) non ce la fa ad ovviare alle difficoltà degli altri due Centri di revisione di San Lazzaro e di Latina.
“Abbiamo ricevuto garanzie dalla Motorizzazione” precisano Gasparoni e Bordoni “che il loro impegno nel fornire ingegneri per le procedure di revisione sarà continuo anche in questo periodo. Inoltre le nostre officine stanno avvisando i clienti con le bombole in scadenza, ma ovviamente riceviamo lamentele e proteste per gli inevitabili ritardi”
Due le ipotesi di soluzione avanzate da Cna e Confartigianato Marche di cui dovrebbe farsi tramite l’assessore Antonini con la Motorizzazione e con i Ministeri competenti: 1) soluzione di medio periodo (1-2 settimane): richiedere maggiori approvvigionamenti di nuove bombole dal Monopolista FABER; 2) soluzione di lungo periodo (1 mese): garantire ai centri di Latina e Bologna il personale mancante per l’attività.
“Imprese e mercati, export il futuro delle Marche”. Tavola rotonda il 30 luglio in Cna Marche
“Imprese e mercati, export il futuro delle Marche”. E’ questo il tema della tavola rotonda organizzata da Cna Marche in occasione dell’Assemblea annuale dell’Associazione, che si terrà martedì 30 luglio ad Ancona. L’appuntamento è per le ore 18 nella sala Drudi di Cna Marche, in via Sandro Totti 4, zona Baraccola.
A confrontarsi su progetti, strategie, opportunità per promuovere all’estero prodotti e tecnologie delle aziende marchigiane, saranno il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il presidente di Cna Marche Paolo Silenzi, il presidente della Camera di commercio delle Marche Gino Sabatini, il responsabile nazionale Cna per l’internazionalizzazione Antonio Franceschini, il presidente di ESG Group Giovanni Giorgetti, il segretario Cna Marche Moreno Bordoni. A coordinare la tavola rotonda sarà Daria Paoletti, giornalista di SKY Tg24.
In un periodo di grande difficoltà per il sistema produttivo marchigiano, che ha dovuto affrontare in sequenza le crisi dovute alla pandemia, alle guerre, all’inflazione, ai costi energetici e delle materie prime, l’export ha rappresentato l’ultima frontiera per le nostre imprese. Tutto questo fino al 2022.
Dallo scorso anno, purtroppo, anche i mercati esteri hanno cominciato a mostrare segni di cedimento. Nel 2023 le esportazioni regionali sono diminuite del 12,3 per cento, per effetto della riduzione delle vendite di prodotti farmaceutici, prodotti nelle Marche soprattutto da una importante multinazionale nell’ascolano.
Ma, anche escludendo farmaci e medicinali, la crescita dell’export si è fermata, a causa del calo della meccanica e del sistema moda particolarmente rilevante in questa prima parte del 2024.
Cna Marche ritiene fondamentale intensificare la collaborazione tra la Regione, la Camera di Commercio con le sue Aziende speciali e le associazioni di categoria per sostenere le piccole e media imprese esportatrici marchigiane e agevolarne la presenza nelle fiere nazionali e internazionali.
La tavola rotonda di martedì 30 luglio dovrà servire ad individuare e mettere in campo iniziative comuni per rilanciare l’export marchigiano e favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese marchigiane.