Valerio Monti è il nuovo segretario Regionale delle Marche della Uilcom Uil votato a larga maggioranza

Valerio Monti è il nuovo segretario Regionale delle Marche della Uilcom Uil. Trentacinque anni, dipendente del gruppo Fedrigoni, nonostante la giovane età, Monti ha percorso in questi anni tutti i gradini che lo hanno portato oggi alla guida della categoria regionale.

Eletto rsu per due mandati consecutivi, nell’ultima tornata è risultato il candidato più votato dai lavoratori, trascinando la Uilcom alla ennesima maggioranza nella rappresentanza sindacale all’interno del gruppo Fedrigoni a Fabriano e Rocchetta. È attualmente delegato RLS, eletto anche qui da due mandati, e i temi della sicurezza sono stati sempre al centro del suo operato. Lo scorso anno è stato nominato segretario territoriale a Fabriano della Uilcom, incarico che dovrà lasciare per ricoprire questo nuovo incarico di segretario regionale.

La sua nomina è arrivata al termine del Congresso Regionale straordinario delle Marche che si è svolto il 27 maggio 2023 all’Hotel Touring di Falconara. “Provo una certa emozione mentre ci accingiamo ad affrontare questa bella avventura. Un’esperienza unica ed impegnativa – ha evidenziato Monti nel suo intervento a conclusione del Congresso -, da vivere con la consapevolezza di poter compiere il nostro dovere con il massimo dell’impegno. Parlerò al plurale perché quello che mi vede in prima persona impegnato è frutto di un lavoro di gruppo e la nostra forza è proprio nel nostro modo di operare che avrà compimento se sapremo fare tutti quanti parte di questo gruppo”. 

Nel suo intervento il neo segretario ha affrontato tutti i temi caldi del momento dalle Telecomunicazioni, ai problemi delle aziende del settore Carta, al tema delle orchestre Sinfoniche con l’Orchestra Sinfonica delle Marche oltre a tutti gli altri del settore dalla Cultura, al Teatro, alla Musica, allo Sport ed al Tempo Libero.

il Segretario Generale della Uilcom Uil, Salvo Ugliarolo, e il segreatrio Uilcom Marche Valerio Monti
il Segretario Generale della Uilcom Uil, Salvo Ugliarolo, e il segreatrio Uilcom Marche Valerio Monti

Al congresso erano presenti il Segretario Generale della Uilcom Uil, Salvo Ugliarolo, che è stato il commissario straordinario delle Marche in questo anno, il quale nel ribadire la fiducia al nuovo gruppo dirigente delle Marche è intervenuto su tutti i temi di attualità. “Con oggi- ha evidenziato Ugliarolo – parte una nuova stagione per la Uilcom Marche. Abbiamo bisogno di rilanciare l’azione politica della nostra organizzazione su tutto il territorio delle Marche. Sono tante le sfide a cui è chiamata la nostra organizzazione. La nuova segreteria sarà all’altezza delle sfide che abbiamo davanti”. Presente anche la segretaria generale della Uil Marche Claudia Mazzucchelli, che in questi mesi di commissariamento della categoria ha avuto una presenza importante al processo che ha portato alla nomina di Monti.

“Il congresso di oggi porta all’elezione di un gruppo dirigente che in questi mesi con serietà e passione ha saputo  andare oltre i personalismi lavorando insieme per rappresentare al meglio le istanze dei lavoratori che rappresenta – ha commentato la segretaria generale – Giornate di confronto e approfondimento come questa ci rendono ancora più convinti che il sistema Uil: categorie, confederazione e servizi sia in grado di interpretare al meglio quell attenzione alla persona che caratterizza la nostra azione politico sindacale”.

Il congresso regionale della Uilcom delle Marche, ha nominato il nuovo Consiglio Regionale della Uilcom, e su proposta del Segretario la nomina della nuova segreteria e del nuovo esecutivo regionale. La segreteria sarà composta da Federica Domenella, Lucia Santarelli, Marco Misci, Giancarlo Argentati. Tesoriere, Enrico Cimarra. Si è trattato di un congresso, aperto dall’esibizione del maestro Alessandro Marra, accompagnato da Giuseppe D’amico, Alice Montesi, Lorenzo Dachille, membri dell’associazione Arcus Music Marche, che ha gettato le basi di un percorso di crescita importante nelle Marche della Uilcom e che vedrà impegnata la stessa con i suoi nuovi dirigenti in prima fila a costruire percorsi di tutela ai lavoratori del settore.




Gli studenti incontrano il mondo del lavoro: successo per il progetto formativo di Cat impianti con l’IIS Marconi-Pieralisi

Creare un cordone tra scuola e impresa per formare e preparare gli studenti alla professione. Grande successo per il “Progetto Formazione Giovani” promosso da IIS Marconi-Pieralisi e Cat Impianti di Jesi, azienda leader nel campo della climatizzazione, attiva da oltre 40 anni nel settore dell’impiantistica. Un progetto di ampio respiro che accompagnerà gli alunni per cinque anni, dal primo al quinto. Oggi (sabato 20 maggio), si è tenuto l’evento finale del primo percorso formativo che ha preso avvio a fine gennaio, coinvolgendo tutte le dieci classi del corso MAT – Manutenzione e Assistenza Tecnica. Nell’Auditorium della scuola erano presenti la dirigente scolastica, la Prof.ssa Maria Rita Fiordelmondo, la Prof.ssa Paola Bartolacci, referente del progetto, Mirko Panzarea, CEO della Cat Impianti, alcuni dipendenti dell’azienda, il Prof. Paolo Catarsi, capo dipartimento di Manutenzione e Assistenza Tecnica, i docenti dell’area tecnica e ovviamente tutti gli studenti protagonisti dell’iniziativa, ben 165 alunni.


Mirko Panzarea, la dirigente Maria Rita Fiordelmondo e la prof.ssa Paola Bartolacci
Mirko Panzarea, la dirigente Maria Rita Fiordelmondo e la prof.ssa Paola Bartolacci

«È un progetto pilota di stretta collaborazione tra pubblico e privato – dichiara la dirigente scolastica, la Prof.ssa Maria Rita Fiordelmondo-. Rappresenta un’opportunità formativa fondamentale per gli studenti, per approfondire ed integrare il loro curriculum con competenze spendibili nel mondo del lavoro, in particolare nel nostro territorio. È un’opportunità anche per la Cat che può conoscere il suo futuro, quindi eventuali ragazzi da inserire in azienda, e un’opportunità formativa di aggiornamento per i docenti».


Per la Cat Impianti questo progetto rappresenta un investimento importante sui giovani, sulla loro formazione e sul territorio. L’intento è sviluppare competenze specifiche e generare opportunità di lavoro in un settore di punta come quello dell’impiantistica. A questo proposito, l’azienda già da tempo sta inserendo nuove energie in organico ed è in questa direzione che intende proseguire nei prossimi anni.


«C’è stata un’evoluzione nel settore dell’impiantistica e delle energie rinnovabili dettato dagli ecobonus, quindi nel nostro settore c’è molta richiesta di personale preparato- afferma il titolare della Cat Impianti, Mirko Panzarea-. Noi abbiamo sempre creduto nei giovani. Quello che notiamo però, è un problema di ricambio generazionale. È venuto a mancare un collegamento tra mondo della scuola e mondo del lavoro, invece è importante creare un’interconnessione per preparare gli studenti alle esigenze attuali. I ragazzi non devono imparare un lavoro ma un mestiere».


Per quattro mesi, gli studenti sono entrati in contatto con il mondo del lavoro grazie ad una serie di lezioni teoriche e pratiche sui settori dell’impiantistica e delle energie rinnovabili tenute dagli esperti della Cat Impianti, affiancati dai docenti del Dipartimento di Manutenzione e Assistenza Tecnica dell’Istituto.


Soddisfatti del percorso intrapreso gli alunni, che hanno trovato l’esperienza interessante e molto utile. Visto il successo del Progetto Formazione Giovani, ci sono tutti i presupposti per riproporre l’iniziativa anche il prossimo anno e ampliarla anche agli altri indirizzi dell’Istituto scolastico.




Confartigianato. Incontro all’istituto Panzini di Senigallia sulle opportunità per studenti e imprese dell’apprendistato di 1°livello

Far conoscere alle imprese le opportunità del progetto “Apprendistato di 1° livello” che coniuga la formazione in azienda con l’istruzione e la formazione professionale in classe.

Questo lo scopo dell’incontro voluto dall’Istituto Alberghiero Panzini di Senigallia che ha visto l’attiva partecipazione di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino e il coinvolgimento di Anpal Servizi Spa (Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro).


Il progetto, destinato alle imprese del comparto Alimentare, mira all’attivazione di percorsi di Apprendistato di 1° livello con studenti iscritti al 3° anno, della durata di 3 anni, fino al conseguimento del titolo di studio, per limitare la dispersione scolastica, ma anche “favorire l’ingresso nel mercato del lavoro di figure professionali dei settori enogastronomico e turistico-alberghiero che soffrono particolarmente una carenza di personale adeguatamente formato”, dice Giulia Mazzarini, responsabile del comparto Alimentare.


“Quello che abbiamo fatto”, spiega Maila Cascia responsabile dell’Area lavoro, “è stato illustrare la validità del progetto che prevede la costituzione di una classe di studenti/lavoratori in apprendistato e di uno schema standard di distribuzione dell’orario di lavoro e di formazione, interna ed esterna. In questo modo si agevolano sia la didattica, che lo svolgimento del rapporto di lavoro con un vantaggio reciproco per gli studenti e per le imprese che li accolgono”.


Prima dell’attivazione dei rapporti di apprendistato, gli studenti faranno uno stage (PCTO) ed un eventuale tirocinio estivo presso l’azienda, così da accertare che ci siano le condizioni, spiega ancora Maila Cascia, perché i successivi tre anni di Apprendistato, siano un’occasione di crescita e un’opportunità positiva.


“Ciò che è importante perché il progetto vada a buon fine, è il fatto che a collaborare alla sua attivazione siano tutti i soggetti coinvolti, l’Istituto scolastico, la Confartigianato e l’Anpal. Un lavoro di rete in cui ognuno contribuisce per la parte di propria competenza. Molto apprezzabile, inoltre, la disponibilità dell’Istituto a ad aprire le porte alle imprese. In questo modo la ‘formazione’ non resta un elemento slegato dal territorio e dalle sue realtà produttive”, spiega il responsabile dell’Orientamento scolastico, Luca Bocchino.




Confartigianato nautica, un matching tra imprese per una filiera strategica per il territorio

40 operatori hanno preso parte al matching ‘Nautica, confronto e scambi relazionali tra operatori di filiera’ voluto da Confartigianato Imprese Ancona Pesaro e Urbino e organizzato, in collaborazione con la Camera di Commercio delle Marche, nell’ambito degli eventi di Tipicità in Blu.


L’appuntamento, introdotto da Luca Bocchino, responsabile sindacale di Confartigianato, si è rivolto, in particolare, alle micro, piccole e medie imprese che, a vario titolo, operano nella filiera del settore Nautica che “hanno potuto conoscere realtà operanti in vari ambiti del settore e instaurare con loro rapporti di collaborazione che portino ad una crescita delle imprese, ma anche delle tecnologie di costruzione perché siano sempre più sostenibili e rispondenti alle esigenze di un mercato che cambia di continuo”, ha detto Bocchino illustrando anche i dati di settore elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Marche.


Alla fine del I trimestre 2023 sono 294 le imprese attive della produzione cantieristica e nautica nelle Marche, in diminuzione del 3,0% rispetto allo stesso periodo del 2021 (pari a 9 imprese in meno). Cresce la provincia di Ancona con il +5,2% (4 imprese in più) mentre la provincia di Pesaro e Urbino registra la performance peggiore con il -7,3%, pari a 14 imprese in meno in un anno.


A livello settoriale, si registra una crescita solo per i Cantieri navali per costruzioni metalliche e non metalliche con il +7,0% rispetto allo stesso periodo del 2021, pari a 6 imprese in più.

Performance peggiore per la Costruzione di navi e imbarcazioni con il -25,5% (-14 imprese) mentre tiene il settore della Costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive.


Le imprese attive della subfornitura nautica alla fine del I trimestre 2023 sono 361, in diminuzione del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, pari a 8 imprese in meno. A livello territoriale, la provincia di Macerata è l’unica in crescita con il +5,4% (pari a 4 imprese in più), mentre le altre sono tutte in diminuzione con Fermo che registra un -6,2% (-4 imprese), seguono Ascoli Piceno con -4,4% (-2 imprese), Pesaro e Urbino -3,6% (3 imprese in meno) ed Ancona con -2,9.


L’export marchigiano di Navi e imbarcazioni nel 2022 supera il miliardo di euro, principalmente dovuto dalle esportazioni negli Stati Uniti.


Le Marche rappresentano il 10,7% delle esportazioni di Navi e imbarcazioni italiane e quest’ultime sono in aumento del 40,7% rispetto al 2021, pari a 2,7 miliardi in più. A livello territoriale, la provincia di Ancona è al 4° posto tra le province italiane per export di Navi e imbarcazioni con una crescita del 297,1% rispetto al 2021.


“Il matching è stato soprattutto un’occasione di informazione e formazione”, ha spiegato Vittorio Peli, responsabile di Confartigianato Nautica. “Gli operatori e gli imprenditori, hanno potuto aggiornarsi sulle principali tematiche di interesse per il settore, sulle agevolazioni finanziarie, i contributi a fondo perduto, le misure agevolative per la riduzione dei costi energetici, gli strumenti di facilitazione per la ricerca. Ma anche su come reperire collaboratori e dipendenti, oltre che sulle opportunità collegate alla formazione finanziata ed ai fondi interprofessionali grazie alla presenza di Maila Cascia responsabile dell’Area Lavoro, di Federico Abbondanzieri dell’Area Credito, di Emanuele Martelli dell’Area Energia e Michela Olivieri per la formazione”.




Framesport, il progetto che rilancia i piccoli porti turistici delle Marche. Tablino Campanelli, Svem: “La nostra costa è bella, dotiamola di infrastrutture ecosostenibili”

Finanziato con Fondi Fesr, Framesport ha coinvolto nove porti turistici delle Marche, da nord a sud. Durante l’incontro di San Benedetto del Tronto, nella cornice della Palazzina Azzurra, di fronte a stakeholder e istituzioni, il consigliere della Svem, Tablino Campanelli, ha presentato il lavoro fatto e ribadito il potenziale dietro un progetto che ha visto in azione più partner.


“L’obiettivo generale è migliorare la qualità delle strutture strategiche per lo sviluppo commerciale, turistico e logistico delle infrastrutture e migliorare i servizi” ha spiegato Campanelli. Framesport ha vissuto su più azioni. La prima è stata quella dell’ascolto, dello studio delle strutture e del loro territorio di riferimento. “Poi – prosegue il vicepresidente – abbiamo messo a punto le migliori strategie per una evoluzione energetica e ambientale al fine di ridurre le emissioni di Co2 e redigere i Piani Energetici Ambientali dei Porti Turistici Marchigiani”.

In questo rientrano le due esperienze pratiche di Vallugola e Numana, dove sono state sperimentate forme di mobilità dolce, dalla navetta elettrica alle biciclette a pedalata assistita. “Nella nostra splendida regione – ha concluso Campanelli – abbiamo 180 chilometri di costa. Va solo valorizzata, partendo dalla bellezza immutata e arrivando ai piccoli porti gioiello che attirano imbarcazioni da tutto il mondo”.


Questo lavoro la Svem lo ha svolto insieme con le amministrazioni locali. “Il nostro compito, in accoro con la Giunta, è quello di favorire il rilancio e il consolidamento economico della Regione. Lo facciamo seguendo imprese ed enti locali nella compilazione dei bandi, ma anche realizzando progetti innovativi e funzionali”.


Molto qualificato il pubblico presente, con Monica Mancini cilla vicepresidente Svem e Tablino campanelli consigliere: segnaliamo Antonio Spazzafumo, Sindaco di San Benedetto del Tronto, Vincenzo Garofalo, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Alessandro Bove Università degli Studi di Padova – CORILA, Capofila del Progetto Framesport, Paolo de Martino, Università Iuav di Venezia, Corila, Capofila del Progetto Framesport, Nicoletta Santelli, Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, Regione Marche – Partner Associato, Sergio Trevisani, FLAG Marche Sud, Adele Mattioli, presidente Lega Navale Italiana – Sezione di San Benedetto del Tronto, Francesco Aricò vice presidente, Lega Navale Italiana – Sezione di San Benedetto del Tronto, Monica Mancini Cilla e Tablino campanelli rispettivamente vicepresidente e consigliere Svem.




Turismo nautico, un’opportunità di sviluppo per le Marche. Presentata ad Ancona a di Tipicità in blu l’indagine sui porti regionali realizzata da Svem nell’ambito del progetto Framesport

La portualità turistica cresce in Adriatico e rappresenta un’opportunità importante anche nelle Marche, dove il diportismo è ancora legato per la gran parte ad un’utenza locale. È quanto emerge dall’indagine realizzata da Svem, la società di sviluppo della Regione Marche, nell’ambito del progetto Framesport. Lo studio è stato presentato oggi alla Mole Vanvitelliana di Ancona, nel corso dell’incontro “Lo sviluppo della portualità turistica nelle Marche”, tra i momenti di confronto in programma nella manifestazione “Tipicità in blu”.


L’analisi ha riguardato i nove porti turistici delle Marche: Gabicce Mare (Vallugola), Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Numana, Civitanova Marche, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto. La quasi totalità dei 5350 posti barca (88%) è utilizzata da chi vive nelle Marche, mentre se si guarda all’area adriatica nel suo complesso si registra una vocazione più turistica dei porti: circa un terzo della clientela proviene da paesi esteri rispetto al luogo di approdo; gli utenti in transito rappresentano un quarto degli utenti nazionali ed oltre metà di quelli internazionali. Il segmento dell’home port (con servizi di noleggio e charter) si dimostra in grande crescita nell’Adriatico e la ricerca suggerisce alcune azioni per agganciare questo trend, tra cui: integrare le proposte turistiche con l’entroterra, migliorare il confronto tra gli operatori e il sistema di governance, fare investimenti infrastrutturali per ottimizzare o incrementare i posti barca.


L’indagine rappresenta un contributo alle attività di pianificazione, gestione, promozione e valorizzazione della portualità turistica regionale e rientra nelle azioni pilota che Svem ha realizzato con la Regione Marche, partner associato di Framesport: “Un progetto – ha detto in collegamento Monica Mancini Cilla, vicepresidente di Svem – che vede un partenariato internazionale e che ha coinvolto i nove porti marchigiani realizzando, oltre allo studio, la sperimentazione di servizi di trasporto sostenibile a Gabicce Mare e Numana. Un’occasione importante per far crescere il territorio in questo settore e rafforzare il lavoro di rete”.


Ad aprire il confronto Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche, che ha sottolineato il valore aggiunto dei piccoli porti e il ruolo da protagoniste che l’Italia e le Marche giocano nell’economia del mare. Sull’attenzione crescente alle opportunità offerte dal turismo nautico si sono soffermati Francesco Di Filippo, vice presidente vicario di Assonautica, che ha illustrato il progetto “Viaggio italiano”, e Ludovico Scortichini, presidente del Comitato Territoriale del Comprensorio Anconetano di Confindustria Ancona, che ha parlato di “settore su cui puntare”. Alessandro Bove di Corila – Università di Padova (soggetto capofila di Framesport) e Luca Barbadoro di Svem hanno illustrato le attività sviluppate in oltre tre anni di progetto. È intervenuto inoltre Valerio Temperini dell’Università Politecnica delle Marche.


Il progetto Framesport mira a promuovere lo sviluppo integrato, sostenibile e strategico dei piccoli porti dell’area di cooperazione Italia – Croazia, quali motori della crescita socio-economica delle aree costiere. Cofinanziato dal Programma Italia-Croazia CBC e realizzato nelle Marche grazie al Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) ha preso avvio nel 2020 e si concluderà nel giugno di quest’anno.




Confartigianato. A Tipicità in blu attenzione su nautica e sostenibilità

Oltre 100 persone hanno partecipato al convegno organizzato da Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino in collaborazione con la Camera di commercio delle Marche alla Mole Vanvitelliana di Ancona, nell’ambito degli eventi di ‘Tipicità in blu’.  


Il convegno, dal titolo ‘La Sostenibilità nella Nautica’, ha affrontato un tema “particolarmente attuale al quale guardano sempre di più operatori del settore e clienti. Dall’uso dei materiali, alle lavorazioni, all’utilizzo di fonti energetiche alternative per alimentare le imbarcazioni, fino alla tecnologia, tutto è tenuto in considerazione da chi scegli il mare come suo ‘elemento’”, ha detto Bruno Ricciardelli, presidente Nautica Confartigianato, “ma sono soprattutto le imprese, oggi, ad essere attente nei confronti del tema Sostenibilità”. 


Dopo i saluti di Marco Pierpaoli, Segretario Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche e Guido Vettorel, responsabile settore sviluppo e promozione Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, ad aprire il convegno, moderato da Vittorio Peli, responsabile Nautica Confartigianato, sono stati il presidente Bruno Ricciardelli  e il prof Renato Ricci Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche.  

Luca Bolognini, di Irbim Cnr AnconaIstituto per le Ricerche Biologiche e Biotecnologiche Marine è intervenuto sui temi dellasostenibilità del mare, sull’attività di ricerca di IRBIM e il progetto ‘Life Delfi ‘progetto internazionale di ricerca scientifica a supporto di sostenibilità, gestione della pesca, recupero di rifiuti marini, aspetti energetici, performance. 

Diego Santaliana del Polo Tecnologico Alto Adriatico ‘Andrea Galvani’ S.c.p.a., ha illustrato ilprogetto di valorizzazione e formazione dei maestri d’ascia, il supporto tecnico scientifico per favorire l’applicazione dei criteri di sostenibilità nell’attività della filiera nautica. 

Mauro Pettinari, consulente aziendale ed esperto di processi produttivi di manufatti in composito, ha presentazione il progetto di ricerca sui nuovi processi di recupero e riutilizzo di materiali compositi adibiti alla costruzione nautica, mentre Alfonso Postorino, Shipyard Director Cantiere Rossini Pesaro ha parlato dell’esperienza in ambito di sostenibilità applicata alla costruzione e realizzazione dei Cantiere Rossini. 

Gianluca Ciniero e la dott.ssa Graziella Repetto Cnr-Ferretti Group hanno parlatodell’esperienza maturata dal gruppo in ambito di ricerca, sviluppo ed applicazione della sostenibilità nella costruzione delle imbarcazioni e del loro efficientamento energetico. 

Tra i presenti al convegno i ragazzi dell’Istituto Istruzione Superiore Volterra Elia Indirizzo Nautico, particolarmente interessati nell’ascoltare da esperti e tecnici, molte delle tematiche che studiano ogni giorno sui libri.




WWF chiede seduta straordinaria di Camera e Senato: basta con la rimozione del problema, l’emergenza climatica è ora

La politica italiana deve prendere coscienza della crisi climatica e portarla in cima alla propria agenda. Sono finiti i tempi per anacronistici distinguo sul cambiamento climatico, è finito il tempo di continuare a giocare sulla vita delle persone, influenzando le opinioni e dando la colpa a nutrie e istrici quando franano intere colline. Vanno messi da parte tutti coloro che sono fuori dal tempo e dalla scienza perché abbiamo bisogno di competenza, responsabilità e azioni immediate.


Per questa ragione il WWF Italia chiede alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica di calendarizzare due sedute urgenti sul cambiamento climatico, per accelerare l’azione di mitigazione (abbattimento delle emissioni climalteranti) e le misure di adattamento necessarie per mettere in sicurezza il nostro territorio che si conferma straordinariamente fragile rispetto all’intensificarsi dei fenomeni climatici estremi che ormai si ripropongono con una velocità e aggressività senza precedenti. È ora che il Paese prenda atto che la crisi climatica è globale, ma gli effetti sono nazionali e locali, con ripercussioni ormai settimanali che devono essere affrontate con strumenti immediati. È ora che il Paese prenda atto che la crisi climatica è qui e ora.


L’inazione e la mancanza di un serio piano di mitigazione e adattamento provocano vittime, mettono in ginocchio intere comunità e producono danni di proporzioni incalcolabili. Solo per la calamità che ha colpito l’Emilia-Romagna si prevede un danno di miliardi di euro.


Anche la sorpresa per l’accelerazione dei fenomeni non giustifica affatto la carenza evidente di azione. Sono anni che gli scienziati disegnano scenari (con dati da incubo) come quelli che ci hanno colpiti in questi giorni. Tutti i dati scientifici ci dicono che non abbatteremo le emissioni climalteranti, la situazione potrebbe peggiorare e potremmo non riuscire a gestirla: ecco perché abbattimento delle emissioni e adattamento alle condizioni ormai provocate devono essere attuate insieme, spesso sono finanche possibili sinergie di azione.  La sfida climatica è un problema molto serio: su di esso si misura la serietà della classe dirigente del Paese, a cominciare da quella politica.




Confartigianato a Tipicità in blu: nautica e sostenibilità tra sfide e opportunità. Convegno il 19 maggio  alla Mole di Ancona

Un convegno ed un matching tra imprese. Sono gli eventi organizzati per il prossimo 19 maggio da Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino in collaborazione con la Camera di commercio delle Marche alla Mole Vanvitelliana di Ancona nell’ambito degli eventi di ‘Tipicità in blu’.  Il festival, che vede protagonista il mare e tutto ciò che ruota intorno a questo elemento, si conferma come uno degli appuntamenti più importanti per il comparto della Nautica.


Il convegno, dal titolo ‘La Sostenibilità nella Nautica’, si terrà il 19 maggio dalle ore 10.00 alle 13.00 e affronterà un tema particolarmente attuale al quale guardano non solo gli operatori del settore, ma anche i clienti ed appassionati sempre più attenti a quello che è un ‘andare per mare’ che sia il meno impattante possibile per l’ambiente.


Dall’uso dei materiali, alle lavorazioni, all’utilizzo di fonti energetiche alternative per alimentare le imbarcazioni, fino alla tecnologia, tutto è tenuto in considerazione da chi scegli il mare come suo ‘elemento’ e le imprese, sempre più, sono sensibili e attente ad una sostenibilità che, oltre all’ambiente, guardi agli aspetti sociale, ed economici.

Tra i relatori del convegno, coordinato da Vittorio Peli, responsabile Nautica Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, ci saranno Bruno Ricciardelli, Presidente Confartigianato Nautica, Guido Vettorel, responsabile settore sviluppo e promozione Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, l’ing. Renato Ricci, professore della facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, Cnr-Ferretti Group, Irbim Cnr Ancona, l’Istituto per le Ricerche Biologiche e Biotecnologiche Marine e il Polo Tecnologico Alto Adriatico ‘Andrea Galvani’ S.c.p.a, l’ing. Mauro Pettinari, consulente aziendale ed esperto di processi produttivi di manufatti in composito, il dott. Alfonso Postorino, Shipyard Director ‘Cantiere Rossini Pesaro’.

A partecipare anche i ragazzi dell’Istituto Istruzione Superiore Volterra Elia Indirizzo Nautico


“Il pomeriggio di venerdì 19 maggio, i lavori riprenderanno”, spiega Bruno Ricciardelli, “con il Matching ‘Nautica, confronto e scambi relazionali tra operatori di filiera’. L’appuntamento è rivolto in particolare alle micro, piccole e medie imprese che, a vario titolo, operano nella filiera del settore Nautica che potranno conoscere realtà operanti in vari ambiti del settore e instaurare con loro rapporti di collaborazione”.

“Sarà anche un momento di informazione e aggiornamento”, prosegue Vittorio Peli, “sulle principali tematiche di interesse settoriale, agevolazioni finanziarie e contributi a fondo perduto, misure agevolative per la riduzione dei costi energetici, strumenti di facilitazione per la ricerca, reperimento di collaboratori e dipendenti, oltre alle opportunità collegate alla formazione finanziata ed ai fondi interprofessionali”.




Confartigianato, Regione Marche e Pipa Club Italia insieme per valorizzare il territorio dal 19 al 21 maggio a Cagli

Conto alla rovescia per la 23^ Festa della Pipa di Cagli, l’evento dedicato agli appassionati, in generale, dell’artigianato artistico e della cultura del bello, con la pipa simbolo del saper fare artigiano. Protagonisti i Maestri Pipai che con sapienza creano oggetti unici, frutto di passione e conoscenza nella lavorazione artigianale della radica, unendo ricerca, design e tradizione. 

L’edizione 2023 della Festa della Pipa si terrà il 19, 20 e 21 maggio ed è completamente rinnovata nella sua formula grazie alla sinergia tra Pipa Club Italia, amministrazione comunale, Regione Marche e Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino. 


L’ evento vuole valorizzare Cagli e l’intero territorio con la presenza delle imprese della produzione pipaia, delle eccellenze dell’artigianato artistico dei maestri de ‘La Via Maestra’ e dell’enogastronomia tipica. 

“Ad arricchire la Festa sarà uno spazio espositivo dedicato all’eccellenza artigianale Made in Marche, tra cui gli artigiani-artisti de ‘La Via Maestra’. In abbinamento alla parte espositiva, Confartigianato ha elaborato percorsi alla scoperta del territorio attraverso le botteghe artigiane aperte per l’occasione. Itinerari che si snodano da Cagli fino alle realtà imprenditoriali eccellenti della costa e dell’entroterra, con una particolare attenzione alle imprese di Cantiano. I percorsi si possono scoprire andando nel sito de ‘La Via Maestra’” spiega Giulia Mazzarini responsabile Turismo e comparto Artistico di Confartigianato Imprese Ancona Pesaro e Urbino.


“Con la Festa della Pipa di Cagli, vince tutto il territorio”, dicono Roberto Bornaccioni presidente del comitato territoriale di Confartigianato Imprese Ancona Pesaro e Urbino e Vittorio Peli, responsabile territoriale di Urbino e aree interne. “Siamo orgogliosi di collaborare con il comune di Cagli e con il ‘Pipa Club Italia’, con cui abbiamo condiviso la realizzazione dell’evento. Una grande opportunità per dare visibilità alle imprese, e creare una proposta per incrementare l’attrattività turistica del territorio”. 

Scopri gli itinerari ->

https://www.laviamaestra.com/festa-della-pipa-tra-pietre-mare-terra-e-storia/

https://www.laviamaestra.com/festa-della-pipa-la-via-della-duchessa-battista/

https://www.laviamaestra.com/itinerari-festival-della-pipa-cagli/https://www.laviamaestra.com/festa-della-pipa-da-caglia-a-cantiano-il-gusto-della-solidarieta/




Femminicidio e violenza di genere: la necessità di una rivoluzione culturale per fermare la crescita del fenomeno. Avvocati e giornalisti a confronto a Senigallia nell’incontro organizzato dall’Associazione “I care We care”

Con quattro stupri e un femminicidio denunciati solo nell’ultima settimana, l’incontro dal titolo “Violenza di genere, Stereotipi e pregiudizi nelle aule di giustizia e nei mass media, confronto tra i protagonisti” organizzato dall’associazione “I care, we care” è quanto mai opportuno per ribadire la necessità di proseguire sulla strada della formazione e della corretta informazione.

“I care, we care” è un progetto ideato da un gruppo di 11 Avvocati che hanno frequentato un corso di alta formazione giuridica in materia di diritti umani, sulla prevenzione e la lotta alla violenza “di genere”, parte del programma del Consiglio d’Europa “HELP” (“European Programme for Human Rights Education for Legal Professionals in the European Union”).

L’incontro (che si è svolto alla Rotonda a mare di Senigallia il 12 maggio 2023) è stato realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Ancona e l’Ordine dei Giornalisti delle Marche che hanno inserito l’evento nel proprio circuito formativo, l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Senigallia che l’ha inserito nel programma del circuito culturale “8marzo tutto l’anno” e il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche.
















L’Avv. Andrea Nocchi, vicepresidente dell’Ordine degli Avvocati di Ancona ha convenuto che “il tema della violenza di genere reca con sé stereotipi e pregiudizi che non appartengono solo al cittadino” – ha detto. “Gli avvocati – ha aggiunto – per una vittima sono spesso il primo punto di contatto con il mondo esterno e per questo coinvolti in prima linea e dunque depositari di una responsabilità molto forte”. Il tema coinvolge anche l’informazione “e – ha aggiunto il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Franco Elisei – la necessità di usare le giuste parole per raccontare i fatti facendo sì che non si ricorra agli stereotipi troppo spesso considerabili scorciatoie per evitare una riflessione approfondita che invece i giornalisti devono favorire”.

L’incontro introdotto dall’avv. Cristina Barboni, referente regionale di “I care we care”, ha visto i saluti anche di Cinzia Petetta, Assessore Servizi alla Persona e Pari Opportunità del Comune di Senigallia e la collega del comune di Chioggia Elena Zennaro, prima della Presidente nazionale Stella Abbamonte. Particolarmente attesi gli interventi dell’Avv. Licia D’Amico Presidente Onoraria dell’Associazione “I care We Care APS” che si è soffermata “sulle radici culturali di questo fenomeno – ha detto – e per questo eventi formativi e informativi come questo contribuiscono a far sì che, stante l’inefficacia della risposta repressiva vista l’attualità dei fatti criminosi denunciati, occorra fare qualche passo indietro e andare alla radice del problema”.


Il Dott. Fabio Roia, Presidente Vicario del Tribunale di Milano ha effettuato una disanima molto articolata dell’esperienza giudiziaria nella quale ha verificato come “stereotipi e pregiudizi – ha detto – sono alimentati da un contesto sociale profondamente ambiguo e contradditorio nel contrasto alla violenza sulle donne e che anche i magistrati devono superare il pregiudizio involontario che invece è fin troppo radicato nella cultura popolare”. Roia ha ricordato come il 40% della popolazione ritenga che una donna sia in grado di sottrarsi ad una violenza sessuale e il 25% ritenga che il modo di vestire sia una causa della violenza.






















La Dott.ssa Alessandra Alessandroni della Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche e Giudice Onorario presso il Tribunale di Ancona ha rimarcato la necessità di “applicare la parità di genere già nelle famiglie per crescere una generazione di bambini che abbiano intrinseco il rispetto di genere”.

Il giornalista Luca Pagliari ha contribuito al confronto poi concluso dall’Avv. Alessio Stacchiotti, Segretario del Consiglio Distrettuale di Disciplina che ha fatto riferimento alla “spettacolarizzazione di certi processi che avvengono prima mediaticamente che nelle aule giudiziarie”. “L’alterazione del rapporto avvocato-giornalista – ha concluso Stacchiotti – potrebbe causare un fatto deleterio andando a condizionare il giudice e di conseguenza l’accertamento della verità e gli avvocati possono essere sanzionati in caso mettano in atto comportanti che potrebbero offrirgli visibilità e pubblicità ma che potrebbero andare a discapito del cliente considerando la cristallizzazione di quanto viene diffuso”.




A Camerino l’inaugurazione del reparto dialisi dell’ospedale Santa Maria della Pietà

“Una giornata importante per Camerino e tutto il suo territorio, per l’area montana e per la sanità delle Marche che vuole rispondere alle esigenze di salute dei cittadini” è il commento condiviso dai presenti, oggi a Camerino, per la cerimonia di inaugurazione del nuovo Reparto Dialisi al primo piano dell’Ospedale Santa Maria della Pietà.

Al taglio del nastro, in presenza delle autorità civili, militari e religiose e personale sanitario, sono intervenuti il vicepresidente e assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, insieme a Gianluca Pasqui, vice presidente del Consiglio regionale e membro della Quarta Commissione e il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, il Capo Dipartimento Salute, Antonio Draisci; Daniela Corsi, Sub Commissario Sanitario e Franco Sopranzi,  Direttore U.O.C Nefrologia e Dialisi.

“L’ospedale di Tolentino – ha spiegato l’assessore Saltamartini – dopo il sisma va demolito e ricostruito. Una parte dei pazienti viene seguita da Macerata e l’altra parte ora verrà accolta in questi nuovi spazi appositamente predisposti per garantire tutti gli standard di sicurezza imprescindibili. Otteniamo così il duplice obiettivo di valorizzare ulteriormente l’ospedale e portare servizi in una zona interna ferita dal sisma del 2016 che va preservata dallo spopolamento.  Non bisogna dimenticare che molti pazienti di Camerino erano costretti a spostarsi a Tolentino, cosa che ora non sarà più necessaria”.

L’Ospedale di Camerino viene dotato di sette posti letto di emodialisi per un potenziale di trattamento di circa 25 pazienti che potranno usufruire delle cure nel nuovo reparto Dialisi.

“L’inaugurazione del nuovo reparto Dialisi all’ospedale di Camerino rappresenta sicuramente un momento importante per tutto il territorio – ha dichiarato il Vice presidente del Consiglio Pasqui – E’ un’altra conferma dell’attenzione che la Regione Marche sta rivolgendo verso i cittadini e l’entroterra su un tema tanto sentito come quello della sanità. Sono convinto che sia stata intrapresa la strada giusta e che, a piccoli passi, riusciremo a dare risposte concrete alle legittime domande che quotidianamente la gente ci pone”.

”Consideriamo che la malattia renale rappresenta una vera e propria emergenza sociale – ha dichiarato Armando Marco Gozzini, Commissario straordinario AST Macerata che non ha potuto presenziare all’inaugurazione per sopraggiunti impegni istituzionali – ne soffre circa il 7/8% della popolazione italiana, e si parla di una patologia quasi completamente asintomatica, se non negli stadi più gravi. Fatta questa premessa, vorrei sottolineare l’importanza per i pazienti dializzati della zona montana di avere un Reparto Dialisi vicino, all’interno dell’Ospedale di Camerino, dove riceveranno le cure di cui hanno bisogno da personale altamente qualificato, sia medico che infermieristico, in un Reparto nuovo e funzionale”.

Per Daniela Corsi: “E’ un grande traguardo quello di oggi, perché contrariamente alle paure di ridimensionamento dei servizi nelle zone montane, l’apertura della Dialisi è la prova di come la nostra Azienda sanitaria sia vicina ai bisogni della popolazione. Abbiamo, infatti, potenziato un’attività che coinvolge i cittadini dell’area montana con

la finalità di evitare loro il disagio di doversi spostare lontano dal luogo di residenza per effettuare la dialisi. La giornata di oggi ha un duplice impatto: sociale e sanitario”.

Per l’allestimento del Centro Dialisi ad Assistenza Limitata (C.A.L.) sono stai eseguiti lavori di riorganizzazione degli ambulatori del Piano terra dell’Ospedale di Camerino e realizzate opere strutturali ed impiantistiche di una certa rilevanza, che hanno comportato la demolizione e il rifacimento di pareti e pavimenti, l’adeguamento degli impianti elettrici, l’ampliamento dell’impianto di gas medicali e l’installazione di attrezzature per la dialisi.

La nuova C.A.L. prevede 6 postazioni, più una dedicata esclusivamente ai pazienti critici, con annessi locali di supporto (centrale di osmosi, locale monitor, magazzini) e quelli a servizio del personale.




“Ricerca e sviluppo per innovare le Marche”, il nuovo bando che sostiene con 45 milioni le imprese che sperimentano soluzioni innovative

“Ricerca e sviluppo per innovare le Marche”. E’ il titolo del bando emanato dalla Regione Marche e che stanzia 45 milioni di euro per incentivare le imprese a progettare e sperimentare idee e soluzioni innovative destinate a rispondere concretamente ai fabbisogni emergenti dalla rapida evoluzione delle tecnologie e alle nuove opportunità di mercato. Progetti in grado di apportare un contributo sostanziale alla crescita economica, allo sviluppo sostenibile, alla centralità e sicurezza della persona e all’inclusione sociale


 “Si tratta dello stanziamento più cospicuo mai disposto dalla Regione Marche per un bando a sostegno dello sviluppo e della competitività del nostro sistema produttivo – sottolinea l’assessore allo Sviluppo Economico Andrea Maria Antonini.  “I progetti  – prosegue – dovranno risultare coerenti con le specializzazioni tecnologiche virtuose in grado di far leva sullo sviluppo dei nostri territori e sulla piena partecipazione delle nostre comunità”.  Verranno sperimentate, infatti,  soluzioni tecnologiche avanzate nelle principali vocazioni produttive delle Marche come  l’abitare (casa, arredo e ambienti di vita), il vestire (moda e persona), la meccanica ed engineering,  l’agroalimentare, l’economia dei servizi e del turismo,  i prodotti e servizi per la cultura, l’educazione e la salute.


I contributi oscilleranno tra il 35% ed il 75% del costo dei progetti a seconda della forma di partecipazione (singola o aggregata), dimensione aziendale e tipologia di attività. Saranno inoltre incentivate le imprese che assumono nuovo personale qualificato e introducono iniziative volte e migliorare il welfare aziendale ed il benessere dei lavoratori. Il contributo ad ogni impresa non potrà superare i 500.000,00 euro.


Un intervento che coinvolge l’intero ecosistema regionale dell’innovazione e che punta sulla collaborazione tra imprese, università, centri di ricerca, start-up innovative e Digital Innovation Hub.  Puntando sulla contaminazione reciproca e sull’effettivo trasferimento di conoscenze e competenze innovative nei processi produttivi e favorendo il coinvolgimento delle imprese di piccole dimensioni non solo nelle fasi esecutive dei progetti, ma anche in quelle legate all’analisi e alla ricerca.


“Con questo bando, inoltre, la Regione Marche intende rispondere concretamente alle istanze di semplificazione burocratica –  continua l’assessore – consentendo alle imprese di optare tra due modalità di rendicontazione, una standard e l’altra semplificata, riducendo al minimo le procedure e la documentazione giustificativa delle spese sostenute. Ciò al fine di mettere a terra la risorse in tempi brevi, nell’ottica del pieno utilizzo dei fondi comunitari e per rendere più efficienti  la macchina amministrativa e l’azione di sostegno allo sviluppo economico”.


Le domande di agevolazione dovranno essere presentate tramite la piattaforma SIGEF a partire dalle ore 10:00 del 29 maggio 2023 e fino alle ore 13:00 del 24 luglio 2023. La valutazione dei progetti verrà effettuata da un Comitato di esperti.


La Regione Marche, inoltre, sta lavorando sui bandi che usciranno nei prossimi mesi, tra i primi quello rivolto ad incentivare la realizzazione di progetti per l’innovazione e la diversificazione di prodotto e/o servizio (27,5 mln), a cui seguirà un altro importante bando finalizzato a favorire lo sviluppo di strategie innovative di internazionalizzazione delle imprese (oltre 10 mln).




Giornata internazionale della Croce Rossa, il Comitato regionale Marche consegna la bandiera al presidente della Regione Acquaroli: il vessillo sventola a Palazzo Raffaello

Una delegazione del Comitato regionale Marche della Croce Rossa Italiana ha consegnato l’8 maggio la bandiera dell’associazione al presidente della Regione Francesco Acquaroli. La cerimonia si è svolta, ad Ancona, presso la sede della Giunta regionale di Palazzo Raffaello. A conferire il vessillo, in occasione della giornata internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (che cade l’8 maggio), sono stati il presidente del Comitato regionale Andrea Galvagno e il consigliere Andrea Corinaldesi. Un gesto particolarmente apprezzato dal presidente Acquaroli che ha ringraziato l’associazione e tutto il mondo del volontariato per il costante impegno a favore delle popolazioni che necessitano di soccorso. Una presenza significativa anche nelle Marche che la Regione intende sostenere e valorizzare, riconoscendone l’alto valore di umanità e solidarietà testimoniato quotidianamente. Il vessillo è stato issato all’ingresso di Palazzo Raffaello, a fianco delle bandiere istituzionali.


Anche in altre città si sono svolte manifestazione per la Giornata Mondiale della Croce Rossa. Ad Ancona, per tutta la settimana sarà esposta al balcone del Comune la bandiera che la stessa Croce Rossa ha donato alla Amministrazione. Inoltre, questa sera sarà illuminata di rosso la Fontana del Calamo; negli scorsi anni era stata illuminata la facciata del Teatro delle Muse. L’Amministrazione aderisce così alle celebrazioni per la Croce Rossa grazie all’organizzazione del Comitato di Ancona con il quale collabora fattivamente da tempo. Infine, al Gruppo Giovani volontari della CRI del comitato dorico è stata assegnata proprio giovedì scorso una civica benemerenza perché impegnati in una pluralità di ambiti, dalla lotta alla devianza giovanile, alla cura dell’ambiente, alla promozione di sani stili di vita alla sicurezza stradale, alla cultura della non violenza, all’integrazione sociale.




Da Gabicce a Marotta sulla dorsale del turismo: nasce Assohotel Confesercenti di Fano, Torrette e Marotta

Cresce la rappresentanza di Confesercenti nel settore del turismo: nasce, infatti, a poche settimane da quello di Gabicce Mare, il nuovo gruppo Assohotel di Fano, Torrette e Marotta aderente al sindacato di categoria.

Presidente dell’Associazione è Giacomo Mori, giovane albergatore titolare dell’ Hotel Florence di Marotta che prosegue l’attività di famiglia nel segno della tradizione, ma con uno sguardo alla contemporaneità: “Ho aderito a questo progetto –spiega- proprio perché vedo nel gruppo che si è costituito e nella realtà sindacale che lo supporta, una svolta giovane e innovativa e con un’idea di turismo che mi appartiene: quella di fare rete prima di tutto tra operatori e poi sul territorio, attraverso il dialogo con le istituzioni e le realtà locali. Il lavoro è tanto, ma altrettante sono le potenzialità che siamo chiamati a valorizzare”.


Oltre che dal presidente Giacomo Mori, il nuovo direttivo Assohotel è composto da: Giuseppe Grossi, Luca Silvestroni, Moreno Ragnetti, Joseph Guerrera e Federico Mazzoni. Quindici le strutture ricettive già affiliate al gruppo che si propone di crescere anche nella collaborazione con le altre categorie: “Una crescita che deve essere non soltanto nei numeri –aggiunge Matteo Radicchi direttore Confesercenti Fano- ma soprattutto nella qualità dei progetti che dovranno coinvolgere l’intera catena del commercio, della ristorazione e dei servizi, perché l’accoglienza si fa insieme. La nostra attenzione si rivolgerà naturalmente a tutta la valle del Metauro e del Cesano: soltanto con la giusta sinergia tra costa ed entroterra raggiungeremo gli obbiettivi che siamo prefissati”. Le strutture aderenti sono, oltre all’hotel Florence, le seguenti: Hotel Abbazia, Hotel Ambassador, Hotel Il Punto, Hotel San Marco, Hotel Sole, Hotel Spiaggia d’Oro, Hotel Miramare Inn, Hotel Miramare, Hotel Villa Joseph, Hotel Casadei, Hotel Continental, Hotel Plaza, Hotel Biancaneve, Hotel Lilly.


“Da Gabicce a Marotta –conclude Alessandro Ligurgo direttore provinciale di Confesercenti- stiamo creando una ‘dorsale’ del turismo con gli operatori tra i più rappresentativi che abbiamo sul territorio. Crediamo sia il primo passo di un percorso lungo e piacevole, pieno di progettualità e di proposte fattive, che saranno coordinate a livello provinciale e non solo locale e con le quali vogliamo dare al settore le opportunità che si merita”.




In occasione della PaperWeek di Comieco i ragazzi delle scuole in visita a Boxmarche di Corinaldo

In occasione della PaperWeek e di Riciclo Aperto e in collaborazione con Comieco abbiamo ospitato con gioia i tanti ragazzi desiderosi di scoprire come realizzare insieme un sogno in cui a vivere bene siamo proprio tutti. Per 9 italiani su 10 la raccolta differenziata di carta e cartone è un’abitudine quotidiana irrinunciabile consolidata maggiormente durante la pandemia. Riciclare correttamente significa alimentare in modo virtuoso la circolarità della filiera cartaria e di chi – come noi di Box Marche – lavora con questi materiali derivati per il 57% da fibre di riciclo per farne packaging innovativi e ancora più sostenibili.


Ma possiamo fare sempre di più e sempre meglio. E siamo certi – e statene pur certi – che le nuove generazioni, con il loro coraggio scalpitante e le loro visioni d’oltre, sapranno gestire tutto questo meglio di com’è.


Il TGR Marche ci ha ospitato per parlare del nostro impegno alla PaperWeek.

Rivedi l’intervista completa a Nicola Dominici, il nostro responsabile marketing, e agli studenti della scuola Giuseppe Verdi di San Marcello in provincia di Ancona:

https://www.rainews.it/tgr/marche/articoli/2023/04/alla-scoperta-della-seconda-vita-della-carta-paper-week-corinaldo-1ebaf73c-feda-4f28-8d2b-c9cd3205800f.html




Fano al centro: il valore di un progetto comune

“L’acquisto che genera valore” è lo slogan che sintetizza il progetto “Fano al Centro” promosso dall’omonima cooperativa di commercianti fanesi in collaborazione con Confesercenti e Comune di Fano e con la partecipazione di Commons, Motiva Comunicazione, Welfarebit, Banca di Credito Cooperativo Fano e Legacoop Marche.

Il progetto, vincitore nel 2020 del bando della Regione Marche per il finanziamento dei Centri Commerciali Naturali, si concretizza ora in un circuito al quale possono aderire gli esercizi commerciali, le aziende, i professionisti, i produttori e gli artigiani che condividono una politica comune di sviluppo delle loro attività, della città di Fano e del territorio.

Il valore aggiunto è proprio al momento dell’acquisto: attraverso la card ‘Fano al Centro’ il cliente compra prodotti e servizi e, allo stesso tempo, accumula denaro (cashback) da utilizzare in tutte le attività aderenti al circuito. Una sorta di ‘borsellino virtuale’ che, chi compra, decide se e quando aprire: è il cliente, infatti, a stabilire, ad ogni nuovo acquisto, se aggiungere credito al suo saldo personale o se spenderlo direttamente. La facilità di utilizzo del cashback, inoltre, rappresenta un importante strumento di fidelizzazione.

Il meccanismo, insomma, genera un circolo virtuoso che coinvolge esercenti e consumatori e che determina ricadute positive, sia sulla città, sia sul territorio. Il tutto si realizza con un un’idea di marketing territoriale innovativa e socialmente sostenibile che prevede l’utilizzo di due applicazioni –Esercente e Cliente- già disponibili su Apple e Google Play e attraverso le quali avvengono le transazioni.


A disposizione degli esercenti anche una piattaforma CRM pensata come una sorta di ‘scheda negozio’ per gestire facilmente cashback, transazioni e anagrafiche e un articolato piano di comunicazione finalizzato a promuovere e a valorizzare le attività aderenti. Tra gli strumenti previsti, un sito web, pagine social, campagne advertising e newsletter.

Fondamentali poi le collaborazioni attivate da ‘Fano al Centro’ con importanti realtà del territorio, a partire da Welfarebit azienda che riunisce una rete di specialisti nell’ambito del welfare aziendale e che permette alle attività aderenti al progetto di cogliere al meglio le opportunità che tale settore è in grado di fornire, nell’ottica di valorizzare l’economia circolare sul territorio.

Infine, attraverso le convenzioni siglate con Confesercenti, e Banca di Credito Cooperativo di Fano, gli esercenti e i professionisti affiliati a ‘Fano al Centro’ potranno entrare nel circuito a condizioni agevolate e promuovere la propria attività e i propri servizi a una platea ancora più vasta e attraverso canali diretti di comunicazione.

Per informazioni e adesioni: www.fanoalcentro.it – info@fanoalcentro.it – cell. 353.4470200




Nuova convenzione tra la Confesercenti e l’Agenzia Generali Italia di Pesaro Pertini: coperture assicurative agevolate per gli associati e le loro famiglie

Prende il via la convenzione tra Confesercenti Pesaro e Urbino e l’Agenzia Generali Italia di Pesaro Pertini (Pesaro, via Pertini, 119) che garantisce coperture assicurative agevolate per i rischi connessi alla tutela della persona e dell’attività, per proteggere i progetti personali e imprenditoriali in qualsiasi contesto.

Un’opportunità in più che Confesercenti riserva agli associati, compresi i rispettivi familiari conviventi, e che prevede sconti fino al 26% rispetto alle tariffe normalmente applicate su quattro ambiti: casa, persona, impresa e lavoro e settore auto.

La soluzione per la casa copre per danni verso terzi e tutela i beni contro eventi esterni, come ad esempio gli incendi, mentre quella per la salute e il benessere della persona offre tutele assicurative che prevedono indennizzi e rendite vitalizie in caso di inabilità a seguito di infortunio o malattia, percorsi di prevenzione personalizzati e rimborsi per le spese mediche.

Interessanti poi per gli operatori i moduli che riguardano più nello specifico l’impresa: ATTIVA Arti&Mestieri assicura le attività artigianali e manifatturiere del settore alimentare, metallurgico, tessile, chimico e dell’arredamento e protegge l’integrità del capitale investito; Generali Sei in Ufficio è la soluzione ideale per garantire alle giornate lavorative la serenità necessaria per svolgere al meglio l’attività, tutelando uffici e studi professionali secondo specifiche esigenze. Non può mancare infine la copertura assicurativa specifica per il settore auto che copre per danni da furto e incendio.

“Nel progetto di rinnovamento dei servizi che stiamo portando avanti –spiega il direttore provinciale Confesercenti Alessandro Ligurgo – c’è come primo obbiettivo quello di essere a fianco dell’associato per agevolarlo sia nella gestione d’impresa, sia nel quotidiano e la convenzione che firmiamo oggi in ambito assicurativo va certamente in questo senso. Siamo fieri di poter avere come partner una realtà come Generali che, per efficienza, esperienza e capillarità sul territorio rappresenta una garanzia di affidabilità e di competenza”

La convenzione sarà automaticamente attiva su tutto il territorio provinciale per le imprese iscritte a Confesercenti. Per informazioni tel. 0721.406782 – info@confesercentipu




Gli studenti di Unimc a lezione di ecomoda con Gaia Segattini. A Macerata il seminario del Dipartimento di Economia e Diritto

Il tema dell’impresa basata su principi di etica e sostenibilità è stato al centro del seminario organizzato dal Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università di Macerata che si è tenuto il 27 aprile al Polo Pantaleoni. Gli studenti dei corsi di Impresa sostenibile nella Green economy e Marketing hanno potuto conoscere un caso emblematico di moda responsabile, approfondendo il progetto realizzato dall’imprenditrice marchigiana Gaia Segattini.


“È essenziale – sottolinea la direttrice di Dipartimento di Economia e Diritto, Elena Cedrola – fornire una didattica pensata ed erogata in sinergia con le imprese, per dare maggiori opportunità agli studenti, per creare le competenze giuste per le aziende e in generale per avere un impatto il più possibile efficace sulla società e sull’ambiente. Sul settore moda poniamo particolare attenzione perché abbiamo un gruppo di ricerca da me diretto che se ne occupa, in collaborazione con altri ricercatori francesi, americani e giapponesi”.


Il seminario, proposto dalle docenti dei corsi Barbara Kulaga e Marta Giovannetti, ha consentito di conoscere un modello di imprenditorialità basato sull’economia circolare. L’ospite ha parlato in particolare del suo progetto Gaia Segattini Knotwear (capi di abbigliamento sostenibili e inclusivi, realizzati con filati rigenerati e di giacenza), dei legami che intrattiene con la filiera della moda sostenibile e con fornitori chiave di questo territorio che custodiscono elementi di grande artigianalità ed eccellenza.


“Etica e sostenibilità – dice Gaia Segattini – non sono solo leve del marketing ma sono ormai una necessità. Credo sia importante per gli studenti avvicinarsi a modelli di impresa che hanno origine nel territorio, pur avendo un’eco più ampia; considerando anche il fatto che un modello basato sui concetti di etica e sostenibilità è più attuabile in un sistema di piccole e medie imprese come il nostro: cominciare dal piccolo è un vantaggio, non un handicap.”


Tra i campi di attività che il Dipartimento di Economia e Diritto svolge nel settore della green economy, da citare anche il progetto europeo FoDiGreT, per la creazione di skill digitali e sostenibili per le PMI, con università ed enti di formazione di quattro paesi europei.




Delegazione di Cna Pensionati Marche in audizione al Senato: “Potenziare l’assegno unico per gli anziani non autosufficienti con i fondi del Pnrr”

Le risorse del Pnrr che il Governo è in procinto di ridiscutere con Bruxelles potrebbero essere utilizzate per potenziare la prestazione universale sulla non autosufficienza prevista dalla recente legge delega varata dal Governo lo scorso 21 marzo.

È questa una delle richieste che CNA Pensionati ha avanzato oggi in Senato nel corso del convegno “Silver Economy: il benessere delle persone al centro delle nuove politiche di protezione sociale”,  alla presenza – fra gli altri – di Anna Rossomando vicepresidente del Senato; Elena Murelli, della Commissione affari sociali e sanità del Senato; Sandra Zampa della stessa commissione così come Ignazio Zullo che nel suo intervento ha invitato CNA Pensionati a partecipare ai lavori dell’ Intergruppo Parlamentare per l’Invecchiamento Attivo appena ricostituito.

All’audizione è intervenuta un’ampia delegazione di Cna Pensionati Marche.

“Secondo l’Istat le persone con più di 65 anni sono in Italia quasi 14 milioni, pari al 23% della popolazione – ha detto Giovanni Giungi presidente nazionale di CNA Pensionati – e non è un caso che sia proprio il Pnrr ad assicurare verso questa categoria circa 10 miliardi di euro, considerando la maggior parte delle misure presenti nella Missione 6 e alcune più specifiche e dedicate della Missione 5”. 

“Noi crediamo – ha aggiunto – che occorra spendere bene queste risorse, coinvolgendo in particolare coloro che ne saranno i principali beneficiari, come i sindacati dei pensionati, il mondo del terzo settore, le professioni sanitarie.  Proprio per questo abbiamo presentato oggi il nostro Osservatorio permanente sulla silver economy dedicato ai temi sanitari e alla telemedicina”.

Secondo CNA Pensionati occorre infatti intervenire potenziando la medicina territoriale; investendo e gestendo le nuove tecnologie; costruendo città sostenibili a misura di terza età e immaginando l’introduzione di sostegni per incentivare la domotica nelle case degli anziani.

“La risposta per un nuovo welfare non è la privatizzazione di servizi pubblici, bensì la costruzione di un sistema ispirato alla sussidiarietà – ha chiarito Dario Costantini presidente nazionale CNA in conclusione del convegno – altro tema centrale da risolvere è quello degli anziani soli, aumentati del 24% negli ultimi 12 anni. Un dato significativo che va attenzionato e che ci obbliga come Paese a fare sforzi ulteriori di assistenza alla persona. Anche per questo il Pnrr rappresenta la sfida principale per l’Italia e il termine fallimento non è contemplato. La sfida per la politica è quella di guardare in avanti, ma di farlo come non è mai stato fatto fino ad ora. E proprio i pensionati devono essere i più contenti perché è un discorso che riguarda soprattutto loro. L’Italia realizzerà il Pnrr se verranno coinvolte le imprese private, le nostre micro e piccole imprese, attivando anche investimenti privati. Al tempo stesso va superato il dualismo culturale tra Stato e privati. Non sono alternativi, ma devono essere complementari”.