Confartigianato celebra i 70 anni e riparte dalle persone. Il 14 settembre al Teatro delle Muse di Ancona: Tra realtà e social – saper fare e saper essere nell’era digitale

Una serata dedicata alle famiglie, ai genitori, a tutti coloro che hanno una responsabilità formativa, ma anche ai giovani quella che andrà in scena al Teatro delle Muse di Ancona il 14 settembre (20:30 ingresso in sala), fortemente voluta da ANCoS Aps e Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino nell’ambito delle celebrazioni per i suoi 70 anni.


L’evento ‘Tra realtà e social – saper fare e saper essere nell’era digitale’ è il primo del progetto  ‘Connettiamoci – alziamo lo sguardo verso il futuro’ realizzato grazie alla collaborazione con Di.Te, Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo.

‘L’economia e la società stanno affrontando cambiamenti radicali che sono stati accelerati dalla pandemia e con i quali dobbiamo inevitabilmente confrontarci’, hanno spiegato Graziano Sabbatini e Marco Pierpaoli, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino.


‘In occasione dei 70 anni della nostra Associazione siamo voluti partire dall’analisi di una situazione che investe le imprese, in difficoltà nel trovare collaboratori, e la comunità tutta. Lo scopo è ripartire guardano, pertanto, alle Persone. Confartigianato vuole con più forza porsi come attore sociale, oltre che economico, e lavorare per perseguire il benessere delle comunità di riferimento. Le iniziative in programma mirano a portare l’attenzione su molteplici ambiti, con un occhio attento alle famiglie e ai giovani che rappresentano una risorsa per il futuro’.


‘Questi momenti vogliono essere un segnale di vicinanza e supporto alle comunità’, spiega Leonardo Gentile, Presidente Ancos Aps. ‘Occasioni per essere vicini alle persone, ma anche per rafforzare la rete dei soggetti che, a vario titolo, sono impegnati per la crescita, oltre che economica, anche sociale e culturale’.


L’evento ‘Tra realtà e social – saper fare e saper essere nell’era digitale’ affronterà il tema delle strategie e dei percorsi utili per supportare genitori e famiglie nel processo di crescita dei figli in un’era in cui è quanto mai necessario conoscere e gestire le nuove tecnologie per non diventarne vittime. In palcoscenico saliranno Graziano Sabbatini e Marco Pierpaoli, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro Urbino, lo psicoterapeuta e divulgatore Giuseppe Lavenia, il regista e attore Paolo Ruffini, il prof influencer Vincenzo Schettini.




Senigallia Città Gourmet. Alla scoperta del Granchio Blu e delle alghe, risorse alimentari ecosostenibili grazie alle start up. Intanto proseguono Campionaria e Fiera

di Stefano Fabrizi

Giornate intense a Senigallia con la Fiera Campionaria, la Città Gourmet e dal 27 agosto la tradizionale Fiera di Sant’Agostino. Tutti gli eventi sono concentrati nel centro storico della città.

Un successo l’aver programmato, grazie a Tipicità-Grand Tour delle Marche, Senigallia Città Gourmet in questo periodo. Gli incontri proposti stanno riscuotendo grande attenzione e il locale sotto il tendone nei giardini della Rocca sono sempre pieni.

Tinto

Si è partiti il 24 agosto con una “ghiotta” anteprima: Jam Session delle Città Gourmet. Gourmet non è solo enogastronomia, ma uno stile di vita! Con Tinto, conduttore di Decanter e Camper in viaggio, ritorna a Senigallia per accompagnarci in un viaggio alla scoperta di tutto il bello e il buono che la città dalla sabbia di velluto e altri capoluoghi del buon vivere hanno da offrire. E’ stato un viaggio sensoriale attraverso città come San Vito Lo Capo e  Isola della Scala, con tante incursioni e anticipazioni.

Francesca Casci Ceccacci

Il 25 agosto spazio per Pandefrà story. Si parla di pane: ha 6.000 anni e non li dimostra. Il pane è sulle nostre tavole da sempre, eppure solo negli ultimi anni è maturata la consapevolezza che c’è pane… e pane! Con Francesca Casci Ceccacci abbiamo scoperto il progetto Pandefrà, una delle realtà più dirompenti nel panorama nazionale. L’attenzione alla filiera, la scelta delle materie, le tecniche e le scelte. Francesca ha raccontato la sua storia, la sua passione e ha indicato la strada per il futuro con i semi da riscoprire.

Sempre il 25 agosto Pancake sul velluto: un modo per entrare nel mondo di Pozzo Blend, pasticceria che nel giro di pochi anni si è imposta nella città gourmet per la sua attenzione alla materia prima, alla ricerca e capacità di armonizzare tecniche e ingredienti lontani con la tradizione locale. Una raffinata architettura di forma e sapore.

Angelo Serri

Il tema Alieni&Adriatico, andato in scena il 26 agosto, ha catturato l’attenzione di molti e l’evento è stato decisamente interessante. A introdurre il tema Angelo Serri di Tipicità che ha presentato i relatori spiegando che le specie aliene sono uno dei trend topic dell’ultimo anno. Il cambiamento climatico sta spingendo nuove specie a scegliere il mare Adriatico. Certo usare la parola “alieno” fa venire in mente film del genere horror spaziale, ma in questo caso si tratta semplicemente di razze animali che non sono indigene e la loro proliferazione arreca danno alle specie autoctoni, come il granchio blu

Gian Marco Luna, direttore IRBIM CNR

A fare da moderatore Gian Marco Luna, direttore IRBIM CNR, che ha presentato gli altri relatori, non senza prima spiegare il lavoro che viene svolto dal CNR: ed è così che da quello che può essere un “danno” se ne può ricavare un “vantaggio”.

Sabrina Patuelli di Coop Alleanza 3.0

Ad aprire le relazioni Sabrina Patuelli  di Coop Alleanza 3.0, alla quale ha fatto seguito Alice Pari di Blueat, poi la “voce” è passata ad Antonio Morritti di Alga Ulisse per chiudere con Simone Paolini degli Amici del Molo. Ai fornelli Paolo Pistola, chef de La Nicchia dei Sapori coadiuvato dallo chef Luca Facchini, docente all’Alberghiero di Senigallia.

Paolo Pistola, chef de La Nicchia dei Sapori con lo chef Luca Facchini, docente all’Alberghiero di Senigallia
Alice Pari di Blueat

A parlare del granchio blu come risorsa Alice Pari che con altre quattro ragazze hanno fatto partire una start up con un tempismo che sta “macinando” risultati su risultati. L’alieno granchio blu sta facendo strage di vongole veraci mettendo in ginocchio una delle acquacolture più apprezzate dell’Adriatico. Il Governo per limitare i danni ha dato incentivi per pescare e smaltire questi crostacei. La start up ha invece puntato sulla risorsa: il crostaceo ha un polpa commestibile e buona, ma ha un carapace molto duro che non ne favorisce l’utilizzo casalingo. Alice & C. acquista il granchio, lo lavora e lo rimette sul mercato pronto da utilizzare. A questo punto sarebbe opportuno che il Governo invece di dare incentivi per lo smaltimento diriga i fondi per un utilizzo commerciale. In tutto questo è importante, ha osservato Alice, preservare le nostre vongole veraci e mantenere una filiera corta per una maggiore sostenibilità. In questo processo è diventato di grande importanza l’ausilio della Coop che ha sposato la causa e ha messo a disposizione la grande distribuzione per “aiutare” a far conoscere la start up Blueat.

Antonio Morritti di Alga Ulisse

Non meno interessante l’intervento di Antonio Morritti di Alga Ulisse, una cooperativa del Cesenatico che si occupa di alghe (da non confondere con mucillagini e affini). Ci sono oltre 20.000 specie di alghe e tutte commestibili: possono variare ovviamente forme, sapori, nutrienti e impiego. In pratica, con una alimentazione a base di alghe si possono avere tutti i macronutrienti con un impatto zero sull’ambiente, anzi le alghe, come piante, sono produttrici di ossigeno che elaborano assorbendo C02 (anidride carbonica, leggi: effetto serra).

Simone Paolini degli Amici del Molo

A Simone Paolini degli Amici del Molo il compito di chiudere raccontando degli aneddoti dei pescatori senigalliesi.




Per scoprire la filiera e le proposte Gorumet di Coop “Il Maestrale” di Senigallia attraverso i prodotti Fiorfiore Coop e i prodotti realizzati dal banco gastronomia sono intervenuti Sabina Sartini (consigliera di amministrazione di Coop Alleanza e presidente di zona Soci di Ancona), Vito Ayroldi (direttore commerciale Marche), Roberto Donnini (direttore punto vendita Ipercoop Il Maestrale), Silvia Salvoni (direttrice Super Saline).

Il 27 agosto è stata la volta del Dark Spritz Marchigiano: un invitato ad assistere e degustare i frutti di un esperimento. Una sfida lanciata a due produttori dell’entroterra marchigiano. Creare, con i rispettivi prodotti una versione autoctona dello spritz, utilizzando la Vernaccia di Serrapetrona DOCG. Con l’azienda vinicola Alberto Quaquarini e C&E Distillery si è entrati nell’era della Vernaccia nera.

La serata si è conclusa con VinRibelli, ovvero spremute di territorio.La morfologia unica della regione Marche, caratterizzata dalle “colline rotolanti” che si distendono a pettine verso la costa creando microclimi diversi tra loro, ha dato vita ad un “multiverso” enologico. Nel corso della serata si sono degustati importanti vini, scoprendo tesori nascosti tra le pieghe dell’enologia marchigiana, uvaggi che avete sentito nominare, altri che avete dimenticato e sfateremo qualche taboo sul mondo del vino.

Il 28 agosto il backstage di Senigallia: RetroGusto. Si volgerà lo sguardo ad occidente per tuffarci nei profumi della Val Mivola. Una passeggiata ideale nelle dolci colline che circondano Senigallia accompagnati dalla giornalista di viaggio Erika Mariniello e dagli ideatori di Amaro Que, un prodotto nato per celebrare i profumi di Arcevia e dell’entroterra di Senigallia. Senza muoversi dalla Rocca Roveresca ci troveremo immersi nell’atmosfera dell’Agriturismo il Rustico, pronto per un’escursione tra borghi e vallate.

A chiudere Aromi Sibillini. Gli organizzatori lanciano una sfida allo chef Simone della Vecchia Osteria di Marotta affidandogli due tra i più evocativi simboli della cultura gastronomica dei Sibillini. Da una parte la trota di Sefro, una sentinella della qualità delle acque che riesce a sopravvivere solo in assenza di inquinanti e contaminanti. La Mela Rosa invece è il frutto eterno, immarcescibile nei fienili degli allevatori dell’entroterra. Con la collaborazione di Troticoltura Rossi e Birrificio Agricolo Jester.

Il 29 agosto è la volta di Cioccolati Coraggiosi, premessa obbligatoria, perché una volta terminato questo appuntamento, non vedrete più il cioccolato nello stesso modo. Chocolate family è prima di tutto una sfida sensoriale, nelle mani di Michela e Alberto il cioccolato guadagna una sua voce unica, valorizzando al massimo le potenzialità organolettiche della fava di cacao. Durante l’appuntamento un goloso featuring offerto da Leo e Luca della Pizzaria Legàmi: la pizza incontra il cioccolato, ma il risultato non sarà di sicuro quello che si può immaginare.

Il Grand Tour si chiude il 30 agosto con Aperitivo Totale. Nel 2017 Patatas nana ha stravolto il paradigma dell’aperitivo affermandosi nello scenario internazionale grazie ad un approccio moderno che trasforma la “patata fritta” in un’icona. Un progetto che ha alla base una grande cura del dettaglio, ma anche una grande sinergia con altre realtà che condividono la medesima visione. In questo appuntamento, che chiude il ciclo di incontri di Senigallia Città Gourmet, Patatas nana incontra l’idromele di Giorgio Poeta.




Payback sanitario, a rischio chiusura oltre 40 imprese nelle Marche. Pmi Sanità: “Subito un tavolo con la regione per salvare le aziende e le forniture agli ospedali pubblici”

ono oltre 40 le imprese marchigiane che forniscono apparecchi elettromedicali e altri dispositivi medici agli ospedali e alle strutture sanitarie pubbliche. Dovranno concorrere a versare, insieme alle altre aziende extraregionali che lavorano con Le Ast marchigiane, 136 milioni di euro, pari al 50 per cento dello sforamento dei tetti di spesa delle aziende ospedaliere pubbliche della Regione per gli acquisti dei dispositivi medici per il periodo tra il 2015 e il 2018. In Italia le aziende coinvolte sono 4.449 e danno lavoro a 120 mila dipendenti. Personale altamente qualificato con il 49 per cento di laureati e il 2,6 per cento con dottorato di ricerca. Un quarto di queste aziende avevano presentato ricorso alla Consulta contro il Payback sanitario.  Ora il rischio per queste aziende è quello di andare in rosso e chiudere.

E’ questo l’effetto delle sentenze della Corte Costituzionale n.139 e 140 del 22 luglio.  La consulta non ha rilevato profili di incostituzionalità ed irragionevolezza in merito alla legge sul Payback dispositivi medici ed ha giudicato legittimo il concorso delle aziende al ripiano dello sforamento delle spese sanitarie da parte delle Regioni.


“Sorprendentemente – afferma Marco Micucci delegato per le Marche di PMI Sanità che associa 200 aziende – l’Alta Corte, pur rilevando gravi criticità, ritiene giusto che i fornitori debbano sopperire alle carenze delle ASL in virtù di un principio solidaristico. A nostro avviso queste sentenze hanno un sapore più politico che tecnico costituzionale. Ammettendo le criticità la Consulta sembra passare la palla alla grande assente, e cioè alla politica. È infatti palese la necessità di un intervento emendativo e riformatore a stretto giro, altrimenti tutto il settore e la filiera collegata saranno messe in crisi. Crisi che si riverbererà anche sulla disponibilità di dispositivi medici negli ospedali pubblici. Perché, questo enigmatico contributo solidaristico è preteso solo dal nostro settore? Più che un contributo di solidarietà la richiesta di ripiano, esorbitante e retroattiva, e inoltre calcolata sul fatturato e non sull’utile, appare un vero e proprio esproprio. Infatti le nostre imprese investono in ricerca gran parte dell’utile e non possiamo sopportare un Payback basato sul fatturato che per molte nostre imprese significa fallimento”.


PMI Sanità, supportata da Cna Marche, chiede al governo regionale di istituire un tavolo di concertazione con le aziende che salvaguardi sia la sanità marchigiana sia i bilanci delle imprese.


“La regione Marche” conclude Micucci anche in virtù della vicinanza al governo centrale, deve portare la crisi delle aziende marchigiane sul tavolo del governo Meloni, come, per altro era già stato promesso e deliberato da tutto il consiglio regionale, con una risoluzione unanime e bipartisan.”




“Imprese e mercati, export il futuro delle Marche”. Tavola rotonda il 30 luglio in Cna Marche

“Imprese e mercati, export il futuro delle Marche”. E’ questo il tema della tavola rotonda organizzata da Cna Marche in occasione dell’Assemblea annuale dell’Associazione, che si terrà martedì 30 luglio ad Ancona. L’appuntamento è per le ore 18 nella sala Drudi di Cna Marche, in via Sandro Totti 4, zona Baraccola.

A confrontarsi su progetti, strategie, opportunità per promuovere all’estero prodotti e tecnologie delle aziende marchigiane, saranno il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il presidente di Cna Marche Paolo Silenzi, il presidente della Camera di commercio delle Marche Gino Sabatini, il responsabile nazionale Cna per l’internazionalizzazione Antonio Franceschini, il presidente di ESG Group Giovanni Giorgetti, il segretario Cna Marche Moreno Bordoni. A coordinare la tavola rotonda sarà Daria Paoletti, giornalista di SKY Tg24.


In un periodo di grande difficoltà per il sistema produttivo marchigiano, che ha dovuto affrontare in sequenza le crisi dovute alla pandemia, alle guerre, all’inflazione, ai costi energetici e delle materie prime, l’export ha rappresentato l’ultima frontiera per le nostre imprese.  Tutto questo fino al 2022.

Dallo scorso anno, purtroppo, anche i mercati esteri hanno cominciato a mostrare segni di cedimento.  Nel 2023 le esportazioni regionali sono diminuite del 12,3 per cento, per effetto della riduzione delle vendite di prodotti farmaceutici, prodotti nelle Marche soprattutto da una importante multinazionale nell’ascolano.

Ma, anche escludendo farmaci e medicinali, la crescita dell’export si è fermata, a causa del calo della meccanica e del sistema moda particolarmente rilevante in questa prima parte del 2024.


Cna Marche ritiene fondamentale intensificare la collaborazione tra la Regione, la Camera di Commercio con le sue Aziende speciali e le associazioni di categoria per sostenere le piccole e media imprese esportatrici marchigiane e agevolarne la presenza nelle fiere nazionali e internazionali.


La tavola rotonda di martedì 30 luglio dovrà servire ad individuare e mettere in campo iniziative comuni per rilanciare l’export marchigiano e favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese marchigiane.




La BCC Pergola e Corinaldo mette in scena alla Selva di Boccalupo la festa del socio 2024: incontri, personaggi, giochi, musica e solidarietà

di Veronique Angeletti

Una festa con l’upgrade, quella a Selva di Boccalupo (Parco del Geofisico di Corinaldo) della Bcc Pergola e Corinaldo domenica 7 luglio. Con la solita enogastronomia tipica di qualità, ma con contenuti che creano valori e potenziano l’identità territoriale facendo del socio della cooperativa un partner di crescita.

https://youtu.be/HtSvMnjz_QE

“Il nostro obiettivo – spiega il presidente Fabio Vernarecci – era di fare una festa che consentisse di riappropriarci un po’ del nostro essere socio. Un nuovo format che dimostra che la banca rimane sempre vicino al territorio perché la socialità è nel nostro DNA ma è anche cambiata. Vogliamo essere quell’esempio di chi non abbandona il territorio, ma affonda ancora di più le proprie radici per far sì che chi ci risiede possa continuare ad operare e il comprensorio continui ad essere attrattivo per i nostri giovani e le generazioni future”.

Una crescita a doppia velocità, individuale e collettiva, che la festa ha messo felicemente a sistema. Laboratori per i più piccoli sul recupero e il rispetto dell’ambiente con il supporto degli animatori dell’associazione Per Terra che gestisce il Parco Selva di Boccalupo. Un mini-incontro per i giovani soci e anche per quelli più maturi per stimolare ad informarsi meglio sui principi dell’economia. Il tasso di alfabetizzazione finanziaria in Italia è tra i più bassi in Europa.

Una crescita collettiva con il bosco dei piccoli soci e la piantumazione di alberi autoctoni per ogni nuovo nato nella famiglia della Bcc Pergola e Corinaldo. Storie di querce, di aceri, di lecci e di betulle che diventano vessilli di un futuro con radici profonde e ambiziosi fronde.

Una festa che è stata anche l’occasione di ricordare che l’home banking versione Bcc non è soltanto una App sullo smartphone ma rimane uno sportello bancario, un luogo di ascolto e di sostegno vicino a casa che fa la differenza nella qualità di vita di chi abita nelle aree interne e contribuisce allo sviluppo delle comunità locali.

Rappresentativo quindi il momento dedicato alle Associazioni del territorio che la banca sostiene (sono state circa 200 nel 2023, per un totale di oltre 265.000 euro di contributi e donazioni). Dallo sport a macchinari per la sanità, dal restauro di beni culturali a sostegno ai volontari del sociosanitario.

Poi tanto divertimenti con tematiche di spessore affrontati con ospiti come il reporter Pablo Trincia o la runner Ivana di Martino, in anteprima del festival e-sister-e, vessillo del Centro Studi Marche, il nuovo istituto culturale del Comune di Corinaldo; e tanta musica con gruppi acclamati (Gli shampisti) e sorprendenti come The Bank’s, il gruppo rock con soli bancari. Dalla sede di Pergola, voce Marco Fraternali (gestore privati), alla chitarra Alessio Angeloni (antiriciclaggio) e Alberto Pigna (area commerciale), al basso Manuel Peruzzini ( Ict); batteria, il responsabile della filiale Marco Baldini e la splendida voce di Alessia Ghigiarelli (assicurazioni).

In chiusura, il pubblico è stato il protagonista del video della spiritosa e romantica canzone “Adeguata verifica” (testo Stefano Cuccaroni – voce e pianoforte degli Shampisti ma anche consulente finanza della sede centrale di Pergola – in collaborazione con The Bank’s).




Le olive ascolane: il quattordicesimo piatto più amato in Italia e uno dei più popolari sui social

Con hashtag come “cibo italiano” e “cucina italiana” che insieme raggiungono quasi 10 milioni di post in tutto il mondo, BonusFinder Italia ha deciso di approfondire la questione e scoprire quale sia il cibo regionale italiano più popolare di tutti.

Per farlo, abbiamo compilato una lista dei migliori piatti regionali italiani, analizzando il numero di hashtag su Instagram e il volume di ricerca su Google, per creare una classifica complessiva di tutte le regioni.

Articolo completo sul nostro blog: https://www.bonusfinder.it/notizie/intrattenimento/i-piatti-regionali-italiani-piu-popolari


I PIATTI REGIONALI PIÙ FAMOSI IN ITALIA

Pos. Regione Piatto Hashtag (#) Numero di Hashtag su Instagram Volume diricerca su Google Punteggio /10
1 Lazio Carbonara carbonara 1,955,497 125,000 9.33
2 Calabria Nduja nduja 161,527 38,000 7.81
3 Trentino-Alto Adige Canederli Canederli 48,783 39,000 7.72
4 Sicilia Pasta alla Norma Pastaallanorma 38,616 62,000 7.71
5 Toscana Lampredotto lampredotto 41,276 42,000 7.62
6 Campania Pizza Napoletana PizzaNapoletana 2,787,375 24,000 7.52
7 Piemonte Bagna cauda bagnacauda 51,049 32,000 7.33
8 Sardegna Culurgiones Culurgiones 47,608 30,000 6.67
9 Abruzzo Arrosticini Arrosticini 201,261 22,000 6.57
10 Friuli-Venezia Giulia Frico Frico 32,522 22,000 5.05
11 Lombardia Risotto alla Milanese risottoallamilanese 38,170 18,000 4.67
12 Valle d’Aosta Polenta concia polentaconcia 12,562 18,000 3.72
13 Puglia Riso patate e cozze risopatateecozze 12,565 14,000 3.62
14 Marche Olive ascolane oliveascolane 22,663 8,000 3.43
15 Basilicata Peperoni cruschi peperonicruschi 18,369 5,100 2.95
16 Liguria Coniglio alla Ligure coniglioallaligure 2,077 13,000 2.38
17 Veneto Baccala alla Vicentina baccalaallavicentina 2,800 3,800 1.71
18 Umbria Tagliatelle al tartufo tagliatellealtartufo 4,716 2,800 1.62
19 Emilia-Romagna Tortellini Bolognesi tortellinibolognesi 11,539 2,600 1.24
20 Molise Pampanella pampanella 1,858 2,600 0.48

Dati completi qui e aggiornati al 21/06/2024.


La carbonara si conferma regina della cucina italiana con un punteggio di 9,33 su 10. Con quasi 2 milioni di hashtag su Instagram (#carbonara) e 125,000 ricerche mensili su Google, è uno dei piatti più amati e ricercati per la sua semplicità con l’uso di ingredienti genuini e facili da reperire come guanciale, pecorino romano e uova.

La ‘nduja si posiziona al secondo posto in questo speciale studio con un punteggio di 7,81 su 10. Questa specialità calabrese, con oltre 160,000 hashtag su Instagram (#nduja) e 38,000 ricerche mensili su Google, è nota per il suo gusto piccante e deciso ed è apprezzata per la sua versatilità in cucina.

Al terzo posto troviamo i canederli del Trentino-Alto Adige, con un punteggio di 7,72 su 10. Questo piatto tradizionale trentino ha quasi 50,000 hashtag su Instagram (#canederli) e 39,000 ricerche mensili su Google. I canederli, noti anche come Knödel, sono gnocchi di pane arricchiti con speck, formaggio e verdure, tipici della cucina alpina.

La pizza napoletana si classifica sesta con un punteggio di 7,52 su 10. Dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 2017, diventando un simbolo della cucina italiana nel mondo, questa specialitá campana ha oltre  2,700,000 hashtag su Instagram (#pizzanapoletana) e 24,000 ricerche mensili su Google. 


Le olive ascolane marchigiane si piazzano quattordicesime con un punteggio di 3,43 su 10. Con oltre 22,500 hashtag su Instagram (#oliveascolane) e 8,000 ricerche mensili su Google, questi bocconcini fritti ripieni di carne sono un’eccellenza della gastronomia marchigiana, con un sapore unico.




In calo le esportazioni marchigiane nel primo trimestre 2024. Crolla il settore farmaceutico ma perdiamo competitività anche nei macchinari e nella moda

Il crollo dell’export di prodotti farmaceutici nel primo trimestre dell’anno (-90,2 per cento)  ha provocato il più che dimezzamento delle esportazioni marchigiane, scese da 8,1 a 3,6 miliardi di euro ( -4,5 miliardi pari al -55,5 per cento). Ma anche escludendo l’export di medicinali, le esportazioni marchigiane sono comunque calate del 2,6 per cento. Meccanica e moda i settori più penalizzati.

Bordoni (Cna) e Gasparoni (Cgia) : “Si tratta di dati trimestrali e quindi soggetti a correzioni nei trimestri successivi ma riteniamo prudente non sottovalutarli. Per questo va intensificata la collaborazione tra la Regione, le Aziende Speciali della Camera di Commercio e le Associazioni di categoria per sostenere le imprese esportatrici marchigiane e agevolarne  la presenza nelle fiere nazionali  e internazionali.”


Marche, frena anche l’export. Se negli ultimi anni le vendite all’estero avevano consentito al sistema produttivo marchigiano di resistere alle ricorrenti crisi dovute al Covid prima e alle guerre poi, il 2024 è cominciato male  anche sul fronte delle esportazioni.

“Il crollo dell’export di prodotti farmaceutici nel primo trimestre dell’anno “affermano  il segretario di Confartigianato Marche Gilberto Gasparoni e il segretario di  Cna Marche  Moreno Bordoni “ha provocato il più che dimezzamento delle esportazioni marchigiane, scese da 8,1 a 3,6 miliardi di euro ( -4,5 miliardi pari al -55,5 per cento). Ma anche escludendo l’export di medicinali, le esportazioni marchigiane sono comunque calate del 2,6 per cento. Dai 3 miliardi e 196 milioni dei primi tre mesi del 2023 si è passati ai 3 miliardi e 113 milioni dello stesso periodo di quest’anno (-83,2 milioni). Meccanica e moda i settori più penalizzati.”


Tornando ai prodotti farmaceutici, particolarmente negativa è stata la contrazione delle vendite verso Cina (-97,1%) e Belgio (-74,6%). Nel complesso l’export farmaceutico delle Marche tra gennaio e aprile si è quasi azzerato (-90,2 per cento).

“Se il dato dell’export farmaceutico è sicuramente congiunturale e provvisorio”  precisano  Gasparoni e Bordoni “ad allarmare sono i dati  negativi dell’export della meccanica e della moda. In particolare preoccupano le esportazioni di macchinari e apparecchiature (oltre 113 milioni di euro di export in meno rispetto al I trimestre 2023, pari al -17,3%) e quelle delle calzature (-40,1 milioni pari all’8,1 per cento) . Il tessile perde 6,4 milioni  pari al 20,8 per cento mentre l’abbigliamento vede aumentare le esportazioni di 3,3 milioni di euri pari al 2,1 per cento. Complessivamente il sistema moda vede l’export ridursi di 43,2 milioni di euro (-6,3 per cento). Meccanica e moda sono settori trainanti del sistema economico marchigiano. Per questo occorre tenere alta la guardia e cogliere questi segnali di difficoltà con grande attenzione per intervenire in tempo a scongiurare l’insorgere di crisi più strutturali”.


Per quanto riguarda gli altri settori manifatturieri marchigiani, si ha un aumento dell’export dei mezzi di trasporto, dei prodotti alimentari e degli apparecchi elettrici.  Per il resto solo segni meno per legno, carta e stampa; prodotti chimici; plastica; metalli; computer.

“Si tratta”  concludono Bordoni e Gasparoni “ di dati trimestrali e quindi soggetti a correzioni nei trimestri successivi ma riteniamo prudente non sottovalutarli. Per questo va intensificata la collaborazione tra la Regione, le Aziende Speciali della Camera di Commercio e le Associazioni di categoria per sostenere le imprese esportatrici marchigiane e agevolarne  la presenza nelle fiere nazionali  e internazionali. In questo senso va rifinanziato l’apposito fondo.  Non ci possiamo permettere che il calo dell’export diventi permanente perché metterebbe a rischio interi sistemi produttivi, economi e sociali della regione.”

Le esportazioni delle Marche

   ! trim 2023 1 trim 2024 VAR.ASS. VAR.%
A-PRODOTTI DELL’AGRICOLTURA, DELLA SILVICOLTURA E DELLA PESCA 32.612.464 34.516.325 1.903.861 5,8
B-PRODOTTI DELL’ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 3.766.709 5.157.818 1.391.109 36,9
CA-Prodotti alimentari, bevande e tabacco 103.792.822 108.310.080 4.517.258 4,4
CB-Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 687.099.593 643.890.006 -43.209.587 -6,3
CC-Legno e prodotti in legno; carta e stampa 121.338.238 111.933.768 -9.404.470 -7,8
CD-Coke e prodotti petroliferi raffinati 40.277.261 29.471.610 -10.805.651 -26,8
CE-Sostanze e prodotti chimici 146.982.446 138.795.906 -8.186.540 -5,6
CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 4.869.267.843 476.361.649 -4.392.906.194 -90,2
CG-Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti lav. minerali non met. 201.439.464 192.967.993 -8.471.471 -4,2
CH-Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 437.159.868 426.015.213 -11.144.655 -2,5
CI-Computer, apparecchi elettronici e ottici 85.253.755 72.787.603 -12.466.152 -14,6
CJ-Apparecchi elettrici 337.011.430 346.655.527 9.644.097 2,9
CK-Macchinari e apparecchi n.c.a. 654.595.323 541.196.146 -113.399.177 -17,3
CL-Mezzi di trasporto 72.271.754 181.095.702 108.823.948 150,6
CM-Prodotti delle altre attività manifatturiere 227.593.759 223.108.032 -4.485.727 -2,0
C-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 7.984.083.556 3.492.589.235 -4.491.494.321 -56,3
D-ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA 0 1.348 1.348
E-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RISANAMENTO 9.157.848 8.918.682 -239.166 -2,6
J-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 2.937.138 16.449.755 13.512.617 460,1
M-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 892 23 -869 -97,4
R-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO 215.559 103.704 -111.855 -51,9
V-MERCI DICHIARATE PROVVISTE DI BORDO, DI RITORNO E RESPINTE, MERCI VARIE 33.248.803 32.174.255 -1.074.548 -3,2
TOTALE EXPORT MARCHE 8.066.022.969 3.589.911.145 -4.476.111.824 -55,5
EXPORT MARCHE AL NETTO DI CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 3.196.755.126 3.113.549.496 -83.205.630 -2,6
         
EXPORT ITALIA 626.194.782.453 626.204.456.947 9.674.494 0,0
EXPORT ITALIA AL NETTO DI CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 612.156.185.502 614.128.090.639 1.971.905.137 0,3

Fonte: ns. elab. su dati Istat – Coeweb

Le esportazioni delle Marche per i settori della MODA

  1 trim 2023  1 trim 2024 VAR.ASS. VAR.%
CB13-Prodotti tessili 30.827.114 24.403.992 -6.423.122 -20,8
CB14-Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 161.325.229 164.698.921 3.373.692 2,1
CB15-Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 494.947.250 454.787.093 -40.160.157 -8,1
CB151-Cuoio conciato e lavorato; art. viaggio, borse, pelletteria .. 93.071.197 88.575.876 -4.495.321 -4,8
CB152-Calzature 401.876.053 366.211.217 -35.664.836 -8,9

Fonte: ns. elab. su dati Istat – Coeweb




Confartigianato presente all’IIS Panzini – Senigallia per la serata di rendicontazione sociale e presentazione progettualità di jobplacement

Confartigianato ha preso parte, insieme a numerosi altri stakeholders, alla serata di rendicontazione sociale organizzata dall’Istituto di Istruzione Superiore Panzini di Senigallia per la collaborazione instaurata con l’istituto al fine di creare un ponte tra mondo della scuola e mondo del lavoro. Presenti per l’Associazione Egidio Muscellini e Francesca Pretini, Presidente e responsabile dell’Area territoriale di Senigallia e Maila Cascia, Responsabile Area Lavoro Confartigianato Imprese Ancona.

Durante l’evento è stata illustrata dal Dirigente una progettualità di job placement: un innovativo cruscotto nel quale verranno inseriti tutti gli studenti dell’istituto per la libera consultabilità delle competenze attraverso video e foto professionali che ritraggono performance reali on the job.

Uno strumento all’avanguardia che, vista la difficoltà di reperimento di personale, può supportare le imprese nella ricerca dei profili e i giovani nella presentazione delle loro attitudini e competenze. Punto di forza del ‘cruscotto’, la formula che è di forte impatto, capace di creare grande empatia e in grado di conferire un’anima ad uno schematico e freddo curriculum.


Confartigianato, nella conferenza stampa tenutasi durante l’evento, ha sottolineato le attività formative, anche con finalità occupazionali, che ha organizzato presso l’Istituto. Tra queste la presentazione di Job Talent, il proprio portale di incrocio domanda/offerta di lavoro, e della proposta formativa in collaborazione con la Federazione Italiana nuoto per il conseguimento del brevetto di salvataggio e con il Consorzio Senigallia Spiagge per le conseguenti opportunità occupazionali stagionali.

Soprattutto è stata evidenziata la collaborazione tecnica e nell’ambito dell’informazione e sensibilizzazione nei confronti delle imprese fornita all’istituto per il progetto finalizzato a creare una classe duale formata da studenti in apprendistato di primo livello. Il progetto ha riscosso un successo tale da essere ritenuto una buona prassi da esportare in altri istituti con lo scopo di limitare la dispersione scolastica e favorire il matching tra imprese e lavoratori.


L’evento è stato l’occasione per ribadire la necessità di operare in modo sinergico affinché i giovani possano riscoprire maturare e difendere la cultura del lavoro.




Torna la Settimana del pesce Azzurro. Dal 10 al 15 giugno in nove ristoranti, tra Ancona e Falconara, il menu della salute del cuore

Torna la Settimana del pesce Azzurro. Dal 10 al 15 giugno sarà possibile degustare in nove ristoranti, tra Ancona e Falconara, il menu della salute del cuore. “E’ un pesce povero ma ci rende ricchi di salute”, specifica il prof. Roberto Antonicelli, direttore e responsabile della ricerca scientifica dell’Unità operativa di Cardiologia e del centro di Telemedicina all’Inrca di Ancona, docente della scuola di specializzazione in Cardiologia dell’Università Politecnica delle Marche.

E’ un cibo a miglio zero, il mare Adriatico ne è ricco e ha un costo alla portata di tutti. Il menu è composto da spaghetti alle sarde, alici scottadito, mezza minerale, un calice di vino e caffè, al costo massimo di 25 euro.


“Portiamo avanti da oltre dieci anni questa iniziativa – prosegue il dottor Antonicelli, presidente di Cuore Vivo onlus che organizza l’evento- per sensibilizzare la popolazione al consumo del pesce azzurro, ricco di Omega 3 e dalle note capacità salvacuore. Il pesce azzurro è ricco di proteine, povero di grassi che fanno male, ma ricco di grassi che fanno bene”.

E’ quindi un alimento base per prevenire le malattie del cuore. Si può richiedere il menu pesce azzurro ad Ancona da Zenzero, via Villafranca 6/8 tel. 07156166; La Cantineta, via Gramsci, tel. 071202519; La Bottega di Pinocchio, via del Pinocchio 48 tel. 3384440543; Il Pincio, via Circonvallazione 63 tel. 07156672; Gli amici del mare via Mattei tel. 3319693131; Osteria del Pozzo via Bonda 2/c tel. 0712073996; La Botte via Tavernelle 14 tel. 071203031; La Bitta banchina Sauro tel. 0712072869. A Falconara da Nero di Seppia bagni n 3 spiaggia di Falconara marittima tel. 3471564251. Si consiglia la prenotazione.

L’iniziativa è organizzata da Cuore vivo onlus in collaborazione con Inrca Ancona, Sanidoc, consorzio pesca Ancona e i ristoratori anconetani. Info: associazione Cuore vivo onlus presso Inrca Ancona via Montagnola 81, segreteria aperta il mercoledì ore 10-12 tel. 0718003374. www.cuorevivo.org




Si è svolto martedì 7 maggio il secondo incontro tra il Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei carabinierie Unione Regionale Cuochi Marche

Si è svolto martedì 07 maggio 2024 il secondo incontro tra il Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei carabinieri e Unione Regionale Cuochi Marche.Controllori e controllati insieme e mai contro. Questo l’incipit della chiacchierata aperta che si è tenuta alla Rotonda a Mare di Senigallia. L’evento è iniziato con l’intervento del Sindaco Massimo Olivetti ed il saluto all’Assessore Simona Romagnoli. 200 le persone presenti.

Incontro rivolto ai protagonisti del mondo dell’enogastronomia e di tutte quelle professioni legate alla produzione e somministrazione di cibo destinato all’alimentazione umana. Hanno dialogato con il Capitano Alfredo Russo Comandante del NAS Ancona, il Presidente URCM Luca Santini e il Vice Presidente URCM Simone Baleani.

Tanti i temi trattati e molte le domande da parte del pubblico presente che sono state ampiamente soddisfatte. Le corrette procedure di ricezione e conservazione delle merci, la pulizia delle attrezzature e degli ambienti destinati alla preparazione e somministrazione alimenti e bevande, la necessità di avere sempre a cuore una corretta comunicazione tra addetti di sala e cuochi attraverso la descrizione minuziosa dei piatti a menù rendendo chiari ed evidenti gli allergeni agli ospiti.

Luca Santini: Ringraziamo il Capitano Alfredo Russo per la grande disponibilità a questo secondo incontro che ha permesso alle colleghe ed ai colleghi del centro e nord delle Marche di poter partecipare. Molte le interazioni dal pubblico, segnale di grande apertura e di vicinanza. Un momento di crescita professionale.

Simone Baleani: E’ doppia l’emozione di questo secondo incontro con il Comandante Alfredo Russo che si è dimostrato ancora una volta vicino a tutti quanti operano del mondo dell’agroalimentare. Ringraziamo il Sindaco Massimo Olivetti che non ha esitato nel dire subito si ad ospitare questo incontro in uno dei luoghi più suggestivi della città di Senigallia, la Rotonda a Mare e l’Assessore Simona Romagnoli per il supporto. Grazie al Brigadiere Walter Leone che ha affiancato il Capitano Russo nella chiacchierata.




Paolo Costantini è il nuovo presidente Federalberghi, succede a Luciano Cecchini di Fano

Paolo Costantini, Presidente dell’Associazione Pesarese Albergatori – Confcommercio, è stato nominato Presidente provinciale Federalberghi. Costantini succede a Luciano Cecchini di Fano, recentemente eletto Vice Presidente regionale di Federalberghi. La nomina di Costantini alla guida di Federalberghi provinciale è stata concordata e condivisa dai vertici delle Associazioni Albergatori aderenti (Angelo Serra di Gabicce Mare, Luciano Cecchini di Fano, Fabrizio Marcucci Pinoli di Urbino).




Aprol Marche, gli olivicoltori hanno un nuovo presidente: Sabbatini Rossetti succede a Federici

È Francesco Sabbatini Rossetti, olivicoltore di San Marcello, il nuovo presidente di Aprol Marche. L’Organizzazione che riunisce i produttori del settore olivicolo si è riunita nei giorni scorsi nella sede di Coldiretti Marche alla Baraccola, per l’approvazione del bilancio e per eleggere il nuovo consiglio direttivo.


Rossetti, 49 anni, è stato indicato dal nuovo direttivo composto da Giovanni Romiti (Montefelcino), Antonio Biancucci (Fermo), Adriano Geminiani (Ascoli Piceno), Alice Brignoni (Corinaldo), Luigi Sopranzetti (Cingoli), Mauro Pucciarelli (Caldarola).


Passaggio di consegne, dunque, dopo i 15 anni di presidenza di Pierluca Federici. “L’associazione ha lavorato tanto e insieme abbiamo affrontato momenti difficili – ha detto Federici – sono soddisfatto di quanto è stato fatto negli anni a beneficio delle aziende olivicole. Un rinnovo giusto e spero che ci siano tanti giovani promesse in questo settore”. Solo nell’ultimo biennio, Aprol ha organizzato oltre 70 iniziative tra convegni, degustazioni ed eventi di promozione dell’olio, coinvolgendo centinaia di persone, giovani compresi se guardiamo all’incontro dello scorso ottobre a San Marcello con quattro classi della scuola primaria e i loro docenti.


Tanti servizi a disposizione delle aziende tra assistenza tecnica, sviluppo dell’impresa, corsi di potatura e commercializzazione di prodotto.


Coldiretti Marche ha messo a disposizione di recente tre tecnologi alimentari: esperti della trasformazione del prodotto e dell’etichettatura, che supporteranno le aziende nell’analisi del prodotto per affrontare le norme sempre più stringenti che riguardano l’hccp, gli aspetti igienico sanitari di laboratorio, la tracciabilità in etichetta, eccetera. “Servizi che per i soci significa abbattere i costi di produzione e per i consumatori il poter contare su un prodotto finale Made in Italy di altissima qualità – spiega il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Frau – da parte nostra l’attenzione su questo settore è alta e lo abbiamo dimostrato con l’indicazione di origine obbligatoria in etichetta e, qui nelle Marche, spingendo per ottenere un legge regionale sull’oleoturismo che consentisse alle aziende di organizzare eventi in campo per promuovere i propri prodotti e, di conseguenza, tutto il territorio”.


Nelle Marche oltre 18mila aziende si dividono i circa 9.500 ettari di oliveti. Sono presenti 141 frantoi. A causa delle condizioni meteo la produzione 2023, con 1.452 tonnellate di olio (oltre il 40% in meno rispetto alla media degli ultimi 5 anni) la produzione marchigiana ha seguito il trend internazionale. “Coldiretti – conclude David Donninelli, responsabile di Aprol Marche – da anni chiede un piano strategico regionale  dell’olivicoltura che metta al centro le aziende che sono sul mercato, producono reddito e occupazione, oltre al recupero dei tanti uliveti abbandonati che devono essere rinnovati per ridare ossigeno e speranze ai territori”.




Un contributo dal Comune di Corinaldo per 5 corsisti della scuola di formazione di cucito per l’alta moda istituita dal gruppo Bacchiocchi di Trecastelli

Formazione e crescita. Sono le parole chiave dell’azione dell’amministrazione Aloisi per le piccole imprese e per l’individuo. “Se da un lato – spiega Sara Bettini, assessore alle Attività Produttive – abbiamo avviato iniziative di appoggio alla formazione per le imprese locali, dall’altro non potevamo e non volevamo lasciare indietro il singolo. Così la decisione di finanziare 5 corsisti della scuola di formazione di cucito per l’alta moda istituita dal gruppo Bacchiocchi di Trecastelli”.

Il corso consta di 180 ore di pratica ed è rivolto a persone dai 18 ai 45 anni e si svolge dal lunedì al giovedì dalle 18 alle 20. Ogni sessione è a numero chiuso per un massimo di 15 allievi ed ha un costo di 50 euro mensili finalizzati a sostenere i costi per la copertura assicurativa e il materiale didattico.

Altissime le possibilità di assunzione nel settore, già 5 gli operatori che sono entrati a far parte del gruppo Bacchiocchi, che il mese scorso, alla presenza dei sindaci del territorio, ha inaugurato i nuovi locali dedicati alla scuola di formazione “ATLAS” (facente parte del Gruppo) in via Maestri del Lavoro, 8 a Trecastelli.

“Il contributo – prosegue l’assessore Bettini – è di 200 euro ed è riservato ai soli cittadini corinaldesi. Il bando per accedere al finanziamento a titolo di rimborso (occorrerà presentare l’attestato di partecipazione) è in pubblicazione sul sito del Comune di Corinaldo e scadrà il primo luglio”.

Per avere informazioni sui corsi, invece, è possibile scrivere a angela.leone@ethicamoda.it oppure chiamare lo 071-2218028 specificando l’interesse per il corso e le proprie aspettative, chiedendo di partecipare al colloquio preselettivo.

Il bando si può scaricare a questa pagina https://cutt.ly/Dw8GJ22x




Allarme CNA. Payback sanitario, la protesta delle 1507 aziende fornitrici di dispositivi medici: rischiano di pagare 136 milioni di euro per ripianare lo sforamento di spesa delle Asl

Il “Payback dispositivi medici” torna in Regione. Nei giorni scorsi PMI Sanità è stata audita, per la seconda volta, dalla IV Commissione Sanità e Affari Sociali della Regione Marche. Cos’è il Payback? Si tratta di un meccanismo che costringe le imprese a ripianare il 50% dello sforamento dei tetti di spesa delle aziende ospedaliere pubbliche regionali per gli acquisti dei dispositivi medici relativi al quadriennio 2015-2018, dispositivi che gli ospedali hanno utilizzato per la cura dei pazienti.


Nelle Marche lo sforamento calcolato dalla Regione è di oltre 292milioni di euro. Quindi le 1.507 aziende coinvolte, che forniscono dispositivi medici al servizio pubblico regionale dovrebbero versare 136milioni euro. Cifre insostenibili. Sforamenti dovuti in parte alla cattiva gestione e in parte ai tetti di spesa, troppo bassi, fissati dal Ministero. Dopo battaglie legali avviate in tutta Italia e una serie di deroghe che hanno prolungato di mese in mese la scadenza del pagamento, la situazione è ora in stallo.


Il Tar del Lazio infatti, «ha riconosciuto che ben 4 punti della legge sono incostituzionali- spiega Marco Micucci, delegato regionale Pmi Sanità- ed ha rinviato tutta la vicenda alla Corte Costituzionale che si riunirà il prossimo 22 maggio. La sentenza metterà fine, in un senso o nell’altro, a tutta questa faccenda».


Pmi Sanità, affiancata dalla Cna Marche rappresentata dal segretario regionale Moreno Bordoni è stata convocata dalla IV Commissione regionale.

«Nei mesi scorsi abbiamo fatto sentire la nostra voce, abbiamo portato dati e dimostrato la nostra preparazione nel settore- commenta Micucci-. Gli uffici hanno capito di aver fatto degli errori nella catalogazione dei prodotti, dove erano stati inseriti tra i fornitori di dispositivi medici anche i venditori di cibo per animali. Adesso stanno provvedendo a fare un nuovo elenco, ma c’è ancora molta confusione. Questo perché, ancora una volta, non siamo stati coinvolti dall’Agenzia Sanitaria e dal Dipartimento Salute, non c’è stato uno scambio con noi che siamo i diretti interessati. Ad ogni modo ci hanno rassicurato che prenderanno in considerazione le nostre proposte per la catalogazione dei dispositivi medici».


Il segretario Cna Marche Moreno Bordoni riferisce che «il presidente della IV Commissione Nicola Baiocchi e i consiglieri presenti all’audizione si sono impegnati a fare presente in sede di Conferenza Stato-Regioni che i tetti di spesa per i dispositivi medici sono irrisori. La cifra è ridicola, impossibile spendere solo 127milioni di euro. I politici regionali hanno capito la situazione, ora bisogna riuscire ad arrivare al Governo».


La spinosa questione del Payback dispositivi medici non è ancora risolta e già, per i fornitori di dispositivi medici, attrezzature e grandi impianti come tac, risonanze, ecografi, raggi x ecc… è spuntato un nuovo problema.

«Un mese fa nella Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati dei decreti che vanno a colpire ancora una volta noi stakeholders- commenta il delegato regionale di Pmi Sanità-. Si sono inventati un’ulteriore tassa che va ad incidere lo 0,75% di fatturato lordo. Già 100 aziende hanno dato vita ad una class action per impugnare questo provvedimento, altre si stanno muovendo da sole. Ciò comporterà ancora spese legali e nuovi ricorsi al Tar del Lazio. Questa tassa servirà a costituire un altro carrozzone che dovrà vigilare sui dispositivi medici, non si sa bene in che modo. Abbiamo già Consip, Anac, le stazioni uniche appaltanti ecc… Siamo pieni di carrozzoni. Adesso ne fanno un altro pagato, però, da noi fornitori di dispositivi medici».


Su oltre 3 miliardi di fondo sanitario nazionale trasferito alle Marche, solo 136 milioni di euro sono stati destinati alle tecnologie ed ai dispositivi medici (protesi, stent vascolari, valvole cardiache ecc…) Per le 1.507 aziende coinvolte, non resta che sperare nella pronuncia della Corte Costituzionale del 22 maggio, che dovrebbe mettere la parola fine alla richiesta  del Ministero di pretendere dalle impese centinaia di milioni di euro per dispositivi medici forniti alla Asl e utilizzate per curare i pazienti.




Valore Bellezza, grande interesse per la Card di Confcommercio. E il tour di presentazione prosegue lunedì 22 aprile a Urbino e a Pesaro

Buona la prima! Partecipazione e interesse da parte delle attività ha riscosso, presso la sede di Confcommercio Fano, la prima di una serie di presentazioni programmate sul territorio della Card Valore Bellezza. 

E’ il progetto di Confcommercio Marche Nord per rilanciare i negozi di vicinato collegati all’Itinerario della Bellezza, il circuito di promozione e valorizzazione turistica che mette in rete ben 25 Comuni della provincia di Pesaro Urbino

Sono intervenuti alla presentazione la Presidente di Confcommercio Fano Barbara Marcolini, il Direttore Confcommercio Marche Nord Amerigo Varotti, il Vice Direttore Agnese Trufelli insieme a Marco Fratta e Simone Bertozzi di Valore Locale che hanno spiegato il progetto e risposto alle domande dei presenti. In sala anche l’Assessore al Turismo del Comune di Fano Etienn Lucarelli e i dirigenti di Confcommercio Martina Carloni, Simona Baldocchi, Luciano Cecchini, Enrico Cerioni, nonché la Pro Loco, l’Ente Carnevalesca, il Comune di Terre Roveresche.

Ma che cos’è nello specifico Valore Bellezza? Una card con la quale ogni acquisto effettuato nelle attività convenzionate produce un credito restituito al cliente in modalità “cashback vincolato” che è cumulabile e che può essere speso esclusivamente nelle attività stesse aderenti al sistema.

Il credito concesso dalle attività che aderiscono al progetto resta quindi esclusivamente sul territorio. Tutti i settori merceologici possono aderire al progetto in modo che gli acquisti locali possano creare un valore quotidiano.

Il motto è: tutto ciò che il territorio concede, resta sul territorio!

Per informazioni su come un’attività commerciale possa aderire al progetto: segreteria@confcommerciomarchenord.it; 0721.698205.

Il progetto sarà presentato lunedì 22 aprile a Urbino (sede Confcommercio, via Veneto 10), alle 14.30 alle attività commerciali e alle 16 ai pubblici esercizi; e a Pesaro alle 21 nella sede centrale di Pesaro.

Altri appuntamenti in programma a Cagli, Fossombrone, Gradara e Gabicce. A breve verranno comunicate le date.




Bordoni (Cna): Digitale, green e silver economy, il lavoro nei prossimi cinque anni si trova qui

Competenze digitali, green e legate alla silver economy.  Saranno queste le professionalità più richieste dal mercato del lavoro marchigiano nei prossimi cinque anni. E’ quanto emerge dai dati Excelsior Unioncamere elaborati dal Centro Studi Cna Marche.


“Rivoluzione digitale, transizione verde e invecchiamento della popolazione – afferma il segretario Cna Marche Moreno Bordoni“saranno gli elementi centrali del mercato del lavoro tra il 2024 e il 2028. Serviranno nuove figure professionali legate all’intelligenza artificiale e alle energie rinnovabili. La terza transizione sarà quella demografica. Nei prossimi cinque anni, secondo l’Istat, aumenteranno dell’8 per cento gli over 60 e diminuiranno del 4 per cento i marchigiani in età da lavoro tra i 18 e i 59 anni. Si porrà il problema di reperire nuove figure professionali che possano sostituire chi va in pensione. Inoltre l’invecchiamento della popolazione creerà nuovi mercati e nuovi posti di lavoro nei servizi culturali, turistici, immobiliari e assicurativi. Di fronte a questo scenario occorre che istituzioni, scuole e imprese si muovano per tempo al fine di creare le figure professionali richieste. Serviranno politiche attive del lavoro che provvedano a superare la carenza di lavoratori qualificati richiesti dalle imprese insieme a misure di welfare che facilitino l’occupabilità femminile e giovanile”


Tra il 2024 e il 2028 le Marche avranno un fabbisogno occupazionale complessivo di 84.500 mila unità di cui 78 mila lavoratori che andranno a sostituire quelli in uscita e 6.500 nuovi ingressi che amplieranno il totale degli occupati marchigiani.  La richiesta di dirigenti e professioni ad elevata specializzazione sarà di 15.900 lavoratori più 14.900 tecnici. Inoltre serviranno 10 mila impiegati, 16.400 addetti qualificati nel commercio e nei servizi, 13 900 operai specializzati e 5.600 conduttori di impianti.


Al netto del settore agricolo i fabbisogni occupazionali delle Marche coinvolgeranno 83.200 persone di cui 28.800 con formazione terziaria (laurea, ITS Istituti Tecnici Superiori e AFAM Alta Formazione Artistica Musicale), 23.300 con diploma di scuola secondaria superiore tecnico professionale, 3.600 con diploma liceale, 18,200 con qualifica di formazione o diploma professionale e 9.300 con licenza media.


“Si prevede – precisa Bordoniche nei prossimi cinque anni si avrà una crescita occupazionale per le Marche nei settori legati alla salute e al benessere ma anche nei settori informatici e ad alta intensità tecnologica. Altri comparti dove ci si attende un aumento di occupati sono le costruzioni grazie agli investimenti green, la filiera del commercio e del turismo, la meccatronica. A risentire più di altre della contrazione della domanda saranno invece le filiere della moda e del legno arredo.  Oggi il 52 per cento delle qualifiche richieste non si trovano costringendo le aziende a rinunciare ad assumere, con ripercussioni negative sul Pil regionale.  E’ indispensabile favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro con uno sforzo congiunto di Regione, Università. ITS, istituti professionali, Centri per l’impiego e associazioni di categoria. Abbiamo cinque anni per lavorarci. Cerchiamo di non sprecarli.”




Gli Stati Generali regionali su climate change e filiera della scarpa. L’appuntamento è lunedì 22 aprile all’Auditorium Giusti di Sant’Elpidio a Mare (dalle 17)

La nuova era della calzatura green oriented: al via i primi Stati Generali regionali su climate change e filiera della scarpa. L’appuntamento è lunedì 22 aprile, all’Auditorium Graziano Giusti di Sant’Elpidio a Mare (dalle 17.00). Accademici, manager, imprenditori, politici, saranno protagonisti nel cuore del distretto calzaturiero marchigiano per disegnare il futuro di uno stile italiano ecosostenibile.


L’abito non fa l’atmosfera. Eppure, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, tra l’abbigliamento e le sempre più mutevoli ed irregolari intemperie del tempo correrebbe più di un legame. Innanzitutto, l’universo dello stile produce dall’8 al 10% delle emissioni globali ed è al quarto posto per impatto ambientale. Inoltre già dal 2018 è stata lanciata la Carta per l’Azione Climatica dell’Industria della Moda, a cui hanno aderito marchi prestigiosi che si sono impegnati a ridurre gradualmente le emissioni nette dalla catena di fornitura entro il 2030 fino ad azzerarle entro il 2050.


I repentini mutamenti atmosferici hanno infine colpito duramente, negli ultimi anni, l’intera filiera, anche per via di anomalie metereologiche ormai stabili (si pensi alle piogge tropicali nell’Adriatico) influenzando il comparto fashion e rivoluzionando, assieme alle stagioni, domanda e offerta, senza contare l’effetto dirompente dell’abituale “schizofrenia meteo” sull’approvvigionamento di materie prime con un’ampia panoramica di materiali e fibre a forte rischio d’estinzione. Una piattaforma d’azione sul tema emergerà nel corso dell’incontro “Gli effetti dei cambiamenti climatici sulla filiera della calzatura”, promosso da Unic (Concerie Italiane), Lineapelle e Confindustria Fermo Sezione Accessoristi, con il patrocinio del comune di Sant’Elpidio a Mare.


Si tratta del primo tavolo di confronto regionale sul tema che coinvolgerà l’intero distretto della calzatura Made in Marche e sarà di scena lunedì 22 aprile, all’Auditorium Graziano Giusti di Sant’Elpidio a Mare, a partire dalle 17.00.


Definire idee e paradigmi per un guardaroba in trasformazione, abitare da protagonisti e non da semplici spettatori la complessità di una transizione ecologica in corso per vincere la sfida della sostenibilità, passare in rassegna gli strumenti più all’avanguardia per l’innovazione di processo e di prodotto in uno dei settori trainanti dell’export nazionale, fiore all’occhiello della migliore cultura d’impresa marchigiana.


Sono solo alcune delle traiettorie tematiche che verranno trattate alla presenza di Alessio Pignotti, primo cittadino di Sant’Elpidio a Mare, Fulvia Bacchi (Direttrice Generale di UNIC e Ceo di Lineapelle), Elisabetta Pieragostini (Presidente Accessoristi Confindustria Fermo), Gino Sabatini (Presidente della Camera di Commercio delle Marche), Fabrizio Luciani (Presidente Confindustria Fermo), Jessica Marcozzi (Consigliera Regione Marche), il geologo Gian Luca Lentini, Fabrizio Passarini (Professore Ordinario Dipartimento di Chimica Industriale Università di Bologna), Orietta Pellizzari (Fashion Trend Analyst), Marco Giuliani (coordinatore Corso di Laurea Magistrale in Management, Sostenibilità ed Economia Circolare UNIVPM), Carlo Carlacchiani e Ubaldo Belletti come imprenditori.


Un parterre illustre e multiforme per i primi Stati Regionali su come l’Italian Style può superare le brezze d’un epoca ricca di sfide.





Applicare i principi della Politica Agricola Europea per risolvere i problemi dell’agricoltura, convegno all’Università di Urbino

Non è la politica agricola a causare il profondo disagio del settore agricolo europeo, semmai è con la PAC che si possono indirizzare le scelte agricole verso condizioni migliori per il settore, iniziando dalle imprese agricole. Ma serve una visione di agricoltura integrata con il nostro territorio.

È quanto emerso nel convegno promosso da Confcooperative Fedagripesca e dall’Università degli Studi di Urbino alla presenza di economisti ed esperti del settore dal titolo “Agricoltura e Ambiente: quali politiche per la transizione ecologica in vista delle elezioni europee” che si è tenuto martedì 16 aprile presso il Dipartimento di economia politica dell’Università di Urbino.


L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Rappresentanza italiana della Commissione Europea. Dopo i saluti del Rettore dell’Università degli Studi di Urbino, Giorgio Calcagnini e l’intervento di Ilario Favaretto, Responsabile scientifico del Centro di Documentazione Europea della stessa Università, il dibattito è entrato nel vivo della PAC.

La politica agricola europea è sotto forte pressione. Le manifestazioni degli agricoltori che hanno attraversato l’Europa sono un recente ricordo e ora l’UE deve dimostrare che il piano in discussione rappresenta una valida base per contrastare i cambiamenti climatici in sintonia con le richieste dell’agricoltura.


“Il Green Deal – ha detto Francesco Torriani, presidente regionale di Fedagripesca di Confcooperative – mira a contrastare e a mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici cercando di risolvere alla base i fattori che causano i cambiamenti climatici. Ovviamente le singole misure possono essere discusse e migliorate nella loro applicazione (effettivamente ci sono aspetti che sono stati sottovalutati sia nella definizione degli obblighi della condizionalità “rafforzata” che degli eco-schemi), ma prendersela strumentalmente con il Green deal significa eludere i veri problemi e non fare un buon servizio al futuro dell’agricoltura”.


All’incontro era presente Giovanni Guarneri Presidente del Gruppo di Lavoro Latte del Copa-Cogeca, mentre alla discussione hanno preso parte Fabio Bordignon, Dipartimento di Economia, Società, Politica, l’imprenditore Giovanni Girolomoni del Distretto biologico Marche e Maria Rita Salerno, Presidente dell’Ordine Regionale Dottori Agronomi e Forestali Marche e Sergio Urbinati della Regione Marche.

Il Manifesto di Confcooperative – Fedagripesca

Sulla questione PAC, la Fedagripesca di Confcooperative ha pubblicato un manifesto che raccoglie le osservazioni e avanza le proposte per la Politica agricola europea. Ecco alcuni punti.


Sulla questione dei prezzi. Forse è arrivato il momento di protestare per i prezzi pagati dalle imprese che operano in settori a valle di quello agricolo (GDO in particolare), riprendendo i temi del Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 198, adottato in attuazione della direttiva UE 2019/633, che contiene norme dirette al contrasto di pratiche commerciali sleali negli scambi tra gli operatori della filiera agroalimentare.

Servono politiche «coerenti e sistemiche» in grado di sostenere le filiere produttive (primo pilastro, secondo pilastro e OCM). Lo stesso obiettivo di sostenere le aziende agricole nelle aree montane previste dalla legge nazionale per il biologico (Legge 9 marzo 2022, n. 23) deve passare attraverso una nuova capacità di fare rete e sistema, sia sul lato produttivo/servizi che sul lato delle conoscenze e competenze. 


La competitività. I costi di produzione continuano a crescere o comunque dopo l’impennata dell’anno scorso si mantengono a livelli medio/alti. Vale per le sementi, i mezzi tecnici e il carburante. In questo caso emerge implicitamente anche un fabbisogno di innovazione, ricerca e servizi di consulenza in grado di accompagnare le aziende nell’efficientamento del metodo produttivo e quindi affrontare la sfida della transizione ecologica e digitale coniugando la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale. Gli strumenti che più di altri mirano al raggiungimento di questi obiettivi sono il PNRR e la PAC, strumenti strettamente interconnessi nel sostenere il settore agroalimentare nel processo di rafforzamento della sostenibilità economica, ambientale e sociale delle imprese. Pertanto, bisogna sostenere in maniera incentivante gli investimenti volti all’innovazione in agricoltura, favorendo la costituzione di partenariati tra produttori, università e centri di ricerca in un’ottica di sistema curando in maniera particolare il trasferimento dell’innovazione lungo la filiera agroalimentare attraverso i servizi di consulenza.


I contributi PAC. Vanno migliorati secondo questo schema: migliorare l’applicazione della condizionalità rafforzata rendendo più flessibili le regole per le rotazioni colturali; migliorare l’applicazione degli Eco Schemi, aumentando anche le risorse dell’Eco-schema 4; legare i premi accoppiati previsti nel I pilastro della PAC e i contributi a superficie previsti dal II pilastro alle filiere o comunque a progetti di sistema; intervenire per correggere le distorsioni che generano i contributi a superfici previsti nel I Pilastro ovvero una rendita fondiaria svincolata dall’effettiva capacità del terreno di fornire un reddito, determinando valori degli affitti insostenibili.


La concorrenza sleale. Poiché il problema esiste occorrerebbe chiedere all’Unione Europea un nuovo impegno su questi fronti, offrendo anche maggiori garanzie a quei prodotti di qualità ambientale e sociale che importiamo dai cosiddetti paesi Terzi. In altre parole, dovremmo chiedere di introdurre il principio “reciprocità”, ovvero che le importazioni nell’UE avvengano nel rispetto delle regole che vigono al ns interno evitando qualsiasi forma di dumping economico, ambientale e sociale.


Il modello di impresa. La sfida alla transizione in tutte le sue declinazioni di fatto sta mettendo in discussione il modello di impresa agricola che abbiamo conosciuto in gran parte fino ad ora. A questa situazione oggettivamente difficile, si aggiunge un limite strutturale del comparto agricolo italiano, ovvero l’eccessiva frammentazione (il 50% delle aziende agricole italiane hanno una SAU inferiore a 3 Ha). Abbiamo un tessuto imprenditoriale di piccole e piccolissime aziende agricole che faticano a stare nel mercato. Promuovere il modello cooperativo significa dare una delle risposte più importanti al settore primario per cercare di uscire dalla crisi. La filiera cooperativa accorcia i passaggi e riduce i costi ed è in grado di fare economie di scala promuovendo investimenti collettivi, può dare valore aggiunto ai propri soci attraverso assistenza tecnica e servizi di consulenza e remunerare la materia prima ai propri soci maggiormente rispetto al mercato.




Vinitaly2024, Marche. Bilancio positivo per Antonini: enoturismo, bio e sostenibilità per conquistare nuovi mercati

Una presenza in crescita di operatori qualificati e buyer esteri, un dibattito vivace sul futuro del vino e un’attenzione condivisa da tutti gli stakeholder del settore nei confronti dei vini marchigiani. È un bilancio assolutamente positivo quello delle Marche a Vinitaly, che lascia soddisfatti i produttori presenti nell’area che Regione Marche ha organizzato anche per questa 56° edizione, con la presenza di 107 cantine, 49 delle quali presenti nella collettiva regionale (38 IMT-Istituto Marchigiano di Tutela Vini e 11 Consorzio Vini Piceni).


Le prime stime sui numeri della Terrazza Marche, cuore dello stand regionale, evidenziano una presenza di oltre 8.000 persone e oltre 700 bottiglie di vino stappate, a conferma che il vino marchigiano attrae sempre di più. Le Marche, d’altronde, sono uno dei territori italiani che hanno fatto della bellezza e dello stile di vita “slow”, all’insegna del benessere, il proprio tratto distintivo.


Esprime soddisfazione per l’edizione 2024 di Vinitaly l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, coinvolto in questi giorni di manifestazione in convegni, degustazioni, masterclass che hanno rivelato i grandi progressi del settore vitivinicolo regionale, caratterizzato da 11.000 imprese e quasi 18.000 ettari, dai quali si ottengono 20 Dop e 1 Igp.


«In questi anni si è compiuto un processo di ricambio generazionale particolarmente vivace e dal 56° Vinitaly è emersa nitida la volontà delle imprese di innovare, programmare il futuro, puntare sulla sostenibilità, sull’enoturismo e il biologico come elementi distintivi, in grado di conquistare nuovi mercati», afferma l’assessore Antonini. 


Sempre affollati gli incontri in Sala Raffaello, quartier generale per degustazioni (dall’inedita verticale sulla longevità del Pecorino al Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica), convegni (sulle visioni future per il vino marchigiano, con giovani imprenditori, enologi e wine maker), approfondimenti di divulgazione scientifica (sulla sperimentazione nelle Marche dei vitigni resistenti, per contrastare i cambiamenti climatici e sulle UGA), partnership internazionali (Valladolid in Spagna e Farm trip nelle Marche: esperienze di enoturismo a confronto). E all’orizzonte, dal 20 al 24 giugno prossimi, la Convention nazionale dell’Associazione delle Donne del Vino, che hanno scelto le Marche come meta per pianificare la rotta delle imprese in rosa per i prossimi mesi.


Voci positive anche dai consorzi. Michele Bernetti, presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (IMT), non ha dubbi: «La 56ª edizione di Vinitaly è stata la consacrazione del vino marchigiano, che guarda oltre il momento di difficolta del settore vitivinicolo con prospettive incoraggianti. Il sistema Vinitaly funziona e attrae sempre più operatori qualificati dall’Italia e dall’estero, specie quest’anno per noi di IMT, che abbiamo messo in rete tutte e 16 le denominazioni del consorzio, assicurando così una grande attenzione anche alle aziende di piccole e medie dimensioni, al di là delle due denominazioni del Verdicchio di Jesi e Matelica che sono i nostri locomotori».


Simone Capecci, presidente del Consorzio Vini Piceni, parla di «un’edizione di Vinitaly più che positiva sia per la presenza qualificata degli operatori sia per gli eventi organizzati dal consorzio, molto seguiti sia in presenza che sui canali social». Le aziende, prosegue Capecci, «hanno lavorato e hanno portato a casa risultati utili, confermando l’appeal del vino marchigiano e le notevoli potenzialità e longevità delle nostre produzioni. Inoltre, siamo riusciti a portare avanti un dibattito nazionale, iniziato nel 2018, per valutare l’utilizzo dei vitigni resistenti anche per le denominazioni. Positiva anche la presenza di buyer esteri, grazie all’operatività di Vinitaly e di Ice Agenzia, così come ha avuto un ritorno particolarmente soddisfacente la presenza delle Marche a Vinitaly & The City».


Le Marche al 56° Vinitaly, Padiglione 7 (Pad. 7 Stand C6-C7-C8-C9); Vinitaly & The City, Cortile Mercato Vecchio




Vinitaly2024, nelle Marche la convention nazionale delle Donne del Vino. Appuntamento dal 20 al 24 giugno alla scoperta delle bellezze della regione

«Ringrazio tutte le Donne del vino d’Italia per aver scelto le Marche, terra del benessere, che offrono la possibilità di una vita un po’ più sostenibile, di aver scelto la nostra regione per la convention nazionale dal 20 al 24 giugno prossimi». Lo ha detto l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, intervenendo il 16 aprile 2024 alla presentazione nella Sala Raffaello dello spazio delle Marche a Vinitaly, alla presentazione del meeting annuale dell’Associazione delle Donne del Vino.


«Le Marche sono un po’ fuori dalle rotte classiche del turismo, ma è una regione che deve essere riscoperta per il grande patrimonio artistico, architettonico, culturale ma anche naturale e paesaggistico – ha proseguito l’assessore Antonini – e la legge sull’enoturismo che abbiamo promulgato è l’occasione per far conoscere il territorio attraverso il vino».


Il programma della Convention nazionale, svelato da Daniela Sorana, delegata marchigiana delle Donne del Vino, toccherà diversi punti del territorio marchigiano.


«Non è stato difficile essere coinvolte dall’entusiasmo di Daniela Sorana, delegata delle Donne del Vino per le Marche e delle vice-delegate Nazzarena Ceci Togni e Stefania Palazzeschi – ha affermato Francesca Severini della Direzione Sviluppo rurale di Regione Marche -. Il programma è di alto profilo e tocca i temi che stiamo affrontando anche durante questa 56ª edizione di Vinitaly, come l’integrazione dei produttori, l’accoglienza in cantina, così come aspetti più tecnici che riguardano i cambiamenti climatici e che richiedono un monitoraggio attento e un’attività di ricerca e di sostegno anche da parte dell’amministrazione pubblica».

Per la vicepresidente vicaria dell’associazione nazionale «Le donne del vino», Francesca Poggio, «saranno quattro giorni di confronti, di rete, di progetti per il futuro, all’insegna delle donne imprenditrici e del vino».

La Convention nazionale dell’Associazione delle Donne del Vino (dal nome evocativo “Le Marche le scoprirai all’Infinito”) sarà itinerante e toccherà, fra le diverse bellezze turistiche e cantine, Ascoli Piceno, Recanati, Jesi, Senigallia, Pesaro, le Grotte di Frasassi, Fabriano, il Santuario di Loreto, la Riviera del Conero.


Le Marche al 56° Vinitaly, Padiglione 7 (Pad. 7 Stand C6-C7-C8-C9); Vinitaly & The City, Cortile Mercato Vecchio