“Storie di Cucina Marchigiana”: tradizione e gusto nella nuova serie tv di Linfa e Gambero Rosso

La serie tv “Storie di Cucina Marchigiana” è un progetto unico realizzato da Linfa Azienda Speciale della Camera di Commercio in collaborazione con Gambero Rosso, leader nel mondo dell’enogastronomia italiana. La serie si propone di celebrare la ricchezza enogastronomica delle Marche, unendo tradizione culinaria e approfondimenti storico-culturali.

Ogni martedì alle 21:00, vanno in onda gli episodi della serie su Gambero Rosso TV, canale 257 del Digitale Terrestre e in streaming su gamberorosso.tv.

Una grande novità per Gambero Rosso è la presenza di un talent chef marchigiano: Daniele Citeroni. Lo chef, noto per la sua capacità di reinterpretare con maestria i piatti della tradizione, accompagna ogni puntata con una rivisitazione creativa della ricetta protagonista.


Con “Storie di Cucina Marchigiana”, l’obiettivo è valorizzare le radici culinarie delle Marche, raccontando la storia che si cela dietro ogni ricetta, tradizione e territorio. Un viaggio emozionante che unisce cultura e sapori, per scoprire e celebrare l’identità della Regione. Prima della preparazione della ricetta finale in ogni puntata gli approfondimenti con i produttori locali degli ingredienti chiave del piatto, sottolineando l’importanza delle materie prime di eccellenza.


La programmazione è composta da cinque puntate tematiche, ognuna dedicata a un territorio della Regione Marche. Gli episodi in onda ogni martedì alle ore 21.00 su Gambero Rosso TV, canale 257 del Digitale Terrestre, e su Sky canale 415 e 133, e sono disponibili anche in streaming su gamberorosso.tv  .


Calendario delle puntate:

  • 7 gennaio: Ascoli Piceno e la Cucina Nomade
  • 14 gennaio: Fermo e la Cucina Mezzadrile
  • 21 gennaio: Macerata e la Cucina Signorile
  • 28 gennaio: Ancona e la Cucina Monastica
  • 4 febbraio: Pesaro/Urbino e la Cucina Marina

Ogni puntata è aperta da uno storico locale che introduce le origini storico-culturali della ricetta tipica del territorio. Successivamente, lo Chef Daniele Citeroni, propone una rivisitazione della ricetta scelta. Tra questi:

  • Antonio Attorre: Giornalista, docente della Politecnica delle Marche e collaboratore di Slow Food, è autore di libri che esplorano il rapporto tra cultura, cibo e territorio, con particolare attenzione alle Marche.
  • Olimpia Gobbi: ricercatrice in storia economica dell’Universitá di Ancona e autrice di libri, è ispiratrice del progetto Roccamadre focalizzato sulle risorse e il governo dell’ambiente in contesti locali.
  • Angiola Maria Napolioni: già direttrice della Biblioteca Statale di Macerata e curatrice di varie pubblicazioni sulla storia delle Marche, è Principe dell’Accademia dei Catenati di Macerata.
  • Tommaso Lucchetti: Professore all’Università di Parma, storico specializzato nella cultura gastronomica e nell’arte conviviale, è autore di numerose monografie sulla storia della cucina e delle tradizioni gastronomiche marchigiane.
  • Maria Lucia De Nicolò: Docente dell’Universitá di Bologna e Direttrice del Museo della Marineria Washington Patrignani di Pesaro, è autrice di numerosi libri e pubblicazioni sulla storia della pesca nel Mediterraneo durante l’età moderna.

Le prime puntate dedicate alle province del sud delle Marche

La prima puntata, dedicata ad Ascoli Piceno e la Cucina Nomade, è stata trasmessa in anteprima sabato 28 dicembre alle ore 21.00 su Canale 133 di Sky, con una replica domenica 29 dicembre, riscuotendo grande interesse.  Martedì 14 il debutto su Gambero Rosso TV con la puntata dedicata a Fermo e alla sua Cucina Mezzadrile per cui lo chef Citeroni ha proposto un piatto a base di maccheroncini, piatto di festa, con contaminazioni di altri elementi gastronomici sempre espressione del territorio.


La puntata di Macerata, in onda il prossimo 21 gennaio, avrà protagonista la Cucina Nobiliare e i Vincisgrassi.


Hanno detto

Gino Sabatini  Ci fa piacere cominciare il percorso di promozione gastronomica 2025 con questo progetto dedicato alla cucina marchigiana lungo cinque direttrici, una per territorio, e altrettanti claim identificativi. Coi piatti vengono promosse le località e il fattore enogastronomico, che risulta tra i principali elementi motivatori per chi sceglie la destinazione Marche, lo abbiamo visto con la nostra analisi condotta con ISNART, si conferma strategico; il turismo legato al patrimonio delle eccellenze produttive agroalimentari e delle pesca rappresenta un segmento centrale e con numeri in crescita. Si tratta di prodotti che ci rendono appetibili all’estero, come abbiamo riscontrato nel corso degli eventi fieristici organizzati negli ultimi mesi con LINFA.


Simone Mariani Come Presidente di LINFA sono grato alla Camera di Commercio e a Gino Sabatini per la fiducia accordataci in questi anni anche rispetto alla sperimentazione di format nuovi come questo realizzato con Gambero Rosso, uno dei più interessanti messi a punto fino ad ora. Di fatto, attraverso lo sguardo dello chef Daniele Citeroni, abbiamo riletto il territorio rendendolo memorabile; nel nostro calendario di eventi e progetti per il 2025 continueremo sul solco della ricerca e dell’innovazione, forti del fatto che i contenuti digitali ci consentono poi una longevità: i nostri messaggi e le nostre storie rimbalzano su podcast, reti social, canali streaming. Tutto a vantaggio della comunicazione del territorio e dei suoi produttori dei settori agroalimentare, zootecnico, di pesca e acquicoltura fino a tutta la filiera della trasformazione.


Daniele Citeroni (la cui scelta, quale chef molto preparato e oltretutto espressione del territorio, LINFA ha fortemente sostenuto con la produzione, come ha ricordato Laura Melloni dell’Azienda Speciale) Questa di Storie di Cucina marchigiana è stata una bellissima avventura che sta già dando buoni frutti. Le realtà gastronomiche e le ricette possibili nelle Marche sono così stimolanti e numerose che per esaurirle ci vorrebbero le puntate di Beautiful…sono felice di questa esperienza che è abbiamo condotto con due obbiettivi precisi: portare avanti la tradizione e aggiornare i linguaggi.


Antonio Attorre Personalmente ho apprezzato lo spirito e il senso di questo programma articolato in più puntate, ben condotto da Daniele e opportunamente suffragato da una minima conoscenza dei contesti storici di questa regione. Oltretutto la nuova collocazione di Gambero Rosso Channel in digitale terrestre segna un passaggio senz’altro positivo, popolare e distante dagli strepiti fastidiosi del cibo-spettacolo televisivo, un’esperienza abbastanza unica che, da collaboratore del Gambero Rosso della prima ora, non posso che salutare con piacere. La cucina ascolana è nomade perché legata alla transumanza pastorizia e alle inevitabili contaminazioni che ha comportato: con le regioni confinanti, Abruzzo, Lazio, Molise, ma anche le altre dove avveniva la transumanza, come la Maremma toscana e la Sentina di Porto d’Ascoli. Per la puntata ascolana abbiamo presentato il piatto più ascolano che c’è: i “ravioli incaciati”, un piatto di festa col formaggio dei pastori, il pecorino, e il tocco anomalo della cannella, spezia che viene dall’area araba, e la contaminazione portata dallo chef che l’ha arricchita col sapore insieme dolce e acidulo delle mele rosa dei Sibillini e con le erbe di campo.


Le dichiarazioni degli altri storici coinvolti

OLIMPIA GOBBI, per la puntata di FERMO Pane e pasta fatta in casa sono stati nei secoli i piatti base dell’alimentazione contadina marchigiana: pane bianco, pane nero, pasta di farina e acqua ( i cosiddetti taccu’) o con le uova, a seconda del calendario, se giorno ordinario o di festa. E companatico stagionale preso dall’ orto e dal campo (uva, noci, fichi, mele, erbe selvatiche), qualche volta uova, formaggio. Eccezionalmente, in occasione di nascite, morti e matrimonio o per festeggiare il raccolto, anche carne di pollame o maiale. In queste occasioni le donne stendevano una sfoglia all’ uovo particolarmente raffinata, che tagliavano in maccheroncini sottili, conditi poi con ragù di pollame e formaggio pecorino, tutto proveniente dal podere.


ANGIOLA MARIA NAPOLIONI, per la puntata di Macerata Da Direttore della Biblioteca Statale ho avuto modo in passato di studiare i manoscritti del fondo Bonaccorsi appartenuto alla nobile famiglia omonima ; si tratta di documenti dove spesso si legge anche di pranzi e convivi organizzata alla fine del diciassettesimo secolo quando Buonaccorso Buonaccorsi , Cardinale ricopriva l’incarico di  legato apostolico a Bologna. Era una cucina molto ricca, di prodotti, sapori, spezie, odori, davvero elaborata. Centrale la carne, pollame e molta cacciagione, ma abbondavano anche le verdure. I menù subivano l’influenza della cucina pontificia, ma anche di quella francese e spagnola. Accanto a piatti più barocchi venivano messe in tavola molte minestre ballottini, anellini e zuppe di verdure ancora parte della tradizione gastronomica locale.




Nasce “Eh MICA Marche! Inclusione, nuove tecnologie e patrimonio enogastronomico per il rilancio dell’Entroterra.

Il progetto “Eh MICA Marche! Enogastronomia Marchigiana Innovativa Culturalmente Accessibile”, promosso da Arci Macerata come capofila, con il contributo scientifico dell’Università di Macerata, in collaborazione con Quacquarini DolciariaMyMarcaTypimediaRuvido Teatro, si propone come un modello inclusivo di sviluppo economico, culturale e sociale del territorio in grado di trasformare le eccellenze locali in esperienze innovative e accessibili a tutti, unendo cultura, tecnologia e inclusione. Finanziato con 199.957 euro dalla Regione Marche nell’ambito del bando “Sostegno alle Imprese Culturali e Creative”, il progetto si concentra sull’area dell’entroterra maceratese, in particolare sui comuni di Macerata e Serrapetrona colpiti dal sisma del 2016, ma è concepito per essere replicabile in altre zone. L’Università di Macerata svolge un ruolo centrale nella valutazione degli impatti del progetto e contribuirà a progettare percorsi educativi e inclusivi tramite lo spin off In4In. I dettagli sono stati presentati oggi dal rettore John Mc Court, dal presidente di Arci Macerata Massimiliano Bianchini, dalla prorettrice Catia Giaconi, da Laura Faccenda della società di consulenza per la progettazione Bebop e dai rappresentanti dei partner Emanuele Conforti, titolare di Mymarca.it, e Fabio Bonso, presidente di Ruvidoteatro.


“Questa collaborazione – ha commentato il rettore Mc Court – è un esempio tangibile di quello che l’Università di Macerata può fare per il territorio, mettendo a disposizione le proprie competenze ma anche apprendendo nuove competenze dagli altri partner così da valorizzare questo che ha tanto da offrire”.

Gli obiettivi sono orientati a risultati concreti: rafforzare la rete di operatori della filiera enogastronomica, creando sinergie tra imprese, enti culturali e associazioni non profit; sviluppare nuove idee di business che combinino tradizione e innovazione, utilizzando tecnologie avanzate come intelligenza artificiale, realtà immersiva e strumenti digitali. Il progetto mira, inoltre, a coinvolgere le comunità in percorsi inclusivi e sostenibili e i giovani attraverso attività educative e sostegno all’imprenditorialità.

“Non basta vincere progetti – ha rimarcato il presidente di Arci Macerata Bianchini – ma bisogna realizzarli concretamente. Questo mette insieme un’associazione con oltre 5.000 iscritti in grado di lavorare come un’impresa culturale con un partenariato importante di imprese come Quacquarini, MyMarca e TypiMedia”.


Un tavolo di co-programmazione e co-progettazione riunirà i partner principali e una rete di enti e istituzioni che hanno aderito con lettere di interesse, tra cui i Comuni di SerrapetronaGaglioleValfornace, l’Unione Montana dei Monti Azzurri, il Microbiscottificio Frolla, la Confartigianato Imprese Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, l’Associazione Sommelier Marche e l’Associazione Provinciale Cuochi di Macerata A. Nebbia: uno spazio di confronto per individuare criticità, opportunità e strategie condivise, offrendo spunti per future politiche territoriali.

Tra le azioni più innovative vi è la creazione di due hub tecnologici: HubQu, presso Quacquarini Dolciaria, uno spazio immersivo multisensoriale dedicato alla produzione artigianale e alla Vernaccia di Serrapetrona, e MyHub, presso Casa Marche di MyMarca, che propone cooking experience inclusive e tecnologiche. Entrambi i centri combineranno tradizione e tecnologia per attrarre turisti e creare nuovi modelli di fruizione. Altri interventi includono un sito web e un’applicazione con mappe interattive dei prodotti tipici e delle imprese da parte di Tipymedia, la progettazione di itinerari turistico-enogastronomici accessibili, esperienze teatralizzate nei luoghi di produzione a cura della compagnia Ruvido Teatro e la realizzazione di contenuti multimediali, come podcast e short film, per raccontare il territorio con linguaggi contemporanei.




Timori per i dazi annunciati da Trump. Cna: Dalle Marche verso gli Usa viaggia il 9 per cento dell’export regionale

Dalle Marche verso gli Stati Uniti d’America viaggia il 9 per cento dell’export regionale. Merci che nei primi nove mesi del 2024  hanno portato nelle casse delle imprese marchigiane 1,8 miliardi di eurodi cui 935 milioni dalle attività manifatturiere.  In attesa dell’insediamento di Donald Trump alla presidenza degli USA il 20 gennaio, le imprese marchigiane esportatrici stanno vivendo momenti di apprensione. Un’attesa su cui si addensano fosche nubi di incertezza a causa dei dazi annunciati dal “tycoon” statunitense.


“La minaccia di gravare le esportazioni provenienti dai Paesi dell’Unione Europea di dazi del 10 per cento” affermano il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il segretario Moreno Bordoni “preoccupa fortemente le 2.500 imprese  esportatrici marchigiane, soprattutto quelle della meccanica e della moda ma anche quelle dei medicinali e mobili. Si teme una contrazione dell’import statunitense per i prodotti marchigiani di almeno il 10 per cento, con ripercussioni sulla produzione e sull’occupazione delle nostre piccole e medie imprese. Ci auguriamo che quelli di Trump siano stati solo annunci da campagna elettorale e non si traducano in atti amministrativi concreti. Altrimenti bisognerà porsi il problema di ricollocare le nostre produzioni dal mercato statunitense in altri Paesi che non adottano la politica dei dazi come arma di riequilibrio  commerciale”


Export dalle Marche, USA al terzo  posto.  Nei primi nove mesi del 2024 l’export marchigiano verso gli Usa è stato di 1,8 miliardi di euro. L’export di prodotti manifatturieri negli USA è stato di 935,6 milioni di euro. Gli Stati Uniti si collocano al terzo posto nella graduatori dei Paesi c he importano dalle Marche, preceduti solo da Francia  e Germania.

Il mercato statunitense. Le esportazioni marchigiane verso gli Stati Uniti d’America è stato pari al 9,1% dell’export complessivo marchigiano.

La principale voce di esportazione dalle Marche verso gli Stati Uniti d’America è rappresentata nei primi nove mesi del 2024, dagli articoli farmaceutici (220,2 mln di euro).

La seconda voce per importanza è data dalla meccanica (178,8 mln di Euro). Al terzo posto troviamo il tessile, abbigliamento e calzature con 137 milioni di euro. Al quarto posto vengono le esportazioni di prodotti in metallo (109,1 mln di euro) e al quinto i mobili e altri prodotti manifatturieri (97,7 mln di euro).

Con l’introduzione di misure protezionistiche l’export marchigiano ne risentirebbe negativamente soprattutto per quanto riguarda i beni di consumo (calzature, abbigliamento, pelletterie, mobili).


Export per settore dalle Marche per gli  Usa nei primi nove mesi del 2023 e del 2024

  2023 2024 var.ass. var.%
A-PRODOTTI DELL’AGRICOLTURA, DELLA SILVICOLTURA E DELLA PESCA 707.412 784.973 77.561 11,0
B-PRODOTTI DELL’ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 92.135 206.978 114.843 124,6
C-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 915.322.725 935.675.093 20.352.368 2,2
CA-Prodotti alimentari, bevande e tabacco 26.649.789 31.592.380 4.942.591 18,5
CB-Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori 140.870.923 137.057.075 -3.813.848 -2,7
CC-Legno e prodotti in legno; carta e stampa 16.294.877 13.562.074 -2.732.803 -16,8
CD-Coke e prodotti petroliferi raffinati 0 6.170 6.170 #DIV/0!
CE-Sostanze e prodotti chimici 13.617.276 16.391.051 2.773.775 20,4
CF-Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici 233.855.416 220.235.029 -13.620.387 -5,8
CG-Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti .. 16.763.557 32.669.809 15.906.252 94,9
CH-Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine . 115.411.141 109.159.173 -6.251.968 -5,4
CI-Computer, apparecchi elettronici e ottici 14.590.700 13.467.127 -1.123.573 -7,7
CJ-Apparecchi elettrici 41.136.692 52.843.257 11.706.565 28,5
CK-Macchinari e apparecchi n.c.a. 201.936.979 178.821.161 -23.115.818 -11,4
CL-Mezzi di trasporto 3.357.074 32.121.368 28.764.294 856,8
CM-Mobili e prodotti delle altre attività manifatturiere 90.838.301 97.749.419 6.911.118 7,6
E-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RISANAMENTO 372.924 1.084.006 711.082 190,7
J-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 583.703 1.262.523 678.820 116,3
R-PRODOTTI DELLE ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO . 91.453 44.695 -46.758 -51,1
  1.832.493.077 1.874.733.361 42.240.284 2,3

Fonte: elab. centro studi CNA Marche su dati Istat


Marche – export dei prodotti delle attività manifatturiere – gennaio – settembre 2024 – i primi 10 Paesi in ordine decrescente

PAESI Genn.- Sett. 2024
Francia 1.127.877.472
Germania 1.091.543.127
Stati Uniti 935.675.093
Belgio 688.981.374
Spagna 519.999.718
Regno Unito 474.631.722
Polonia 416.162.350
Paesi Bassi 242.540.513
Cina 238.350.904
Turchia 218.850.723

Fonte: elab. centro studi CNA Marche su dati Istat




Cna – Marche, bilanci di fine anno: in calo le imprese attive e le richieste di lavoratori da parte delle aziende

Marche, fine d’anno triste per le imprese marchigiane. Soprattutto  per il commercio, il settore edile e la manifattura. Tempo di bilanci ma per il sistema produttivo marchigiano, i conti non tornano. Tra la fine di novembre 2023 e lo stesso periodo dell’anno che sta per concludersi, le imprese marchigiane in attività, secondo un report del Centro Studi Cna Marche su dati Camera di Commercio, Infocamere e Movimprese, sono scese da 135.735 a 131.488, con un calo di 4.247 aziende.  In particolare nel commercio (-1604); in agricoltura (-933); nel manifatturiero (-822); nelle costruzioni (-426); nei servizi di alloggio e ristorazione (-347).


Il calo delle imprese in attività si porta dietro anche la diminuzione della richiesta di lavoratori da parte delle aziende marchigiane. Secondo l’indagine Excelsior Unioncamere, le entrate previste a dicembre sono 7.380, e quindi 330 in meno rispetto all’anno prima (-4,3%). Nel trimestre dicembre 2024-febbraio 2025 nelle Marche le entrate previste sono 30.720, pari al 0,6% in meno rispetto al 2023. Dunque, la crisi si fa sentire anche sotto il profilo delle nuove entrate al lavoro previste. 


“Quello che ci lasciamo alle spalle” commentano il presidente Cna Marche Paolo Silenzi e il segretario Moreno Bordoni “è stato un anno difficile. La guerra nel cuore dell’Europa e la crisi in Medio Oriente hanno avuto pesanti conseguenze anche sull’economia marchigiana che ha pagato il rialzo del costo dell’energia, la perdita di export e l’aumento del costo del denaro con una stretta del credito bancario. Per guardare con fiducia al 2025 riteniamo necessario investire nelle tecnologie e nella formazione, nell’internazionalizzazione e nelle infrastrutture: sono queste le strategie per fronteggiare la trasformazione del sistema produttivo regionale  e rilanciare la competitività delle piccole e medie imprese e degli artigiani imprenditori delle Marche.”


Le imprese che a dicembre prevedono assunzioni nelle Marche sono pari al 13%. Le entrate previste si concentreranno per il 61% nel settore dei servizi e per il 68% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; il 15% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici; ancora più difficile che in Italia il reperimento delle figure lavorative richieste nelle Marche: in 54 casi su 100 le imprese della nostra regione prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati; nel 27% dei casi le entrate previste nelle Marche saranno stabili,  ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 73% saranno a termine (a  tempo determinato o altri contratti con durata predefinita); per una quota pari al 29% interesseranno giovani con  meno di 30 anni; per una quota pari al 16 % le imprese prevedono di  assumere personale immigrato; il 10% delle entrate previste sarà destinato a personale laureato. 


Imprese attive al 30 novembre di ogni anno per macrosettori

  2023 2024 VAR.ASS. VAR.%
agricoltura 22.573 21.640 -933 -4,1
industria 35.731 34.475 -1.256 -3,5
di cui manifatture 17.613 16.783 -830 -4,7
di cui costruzioni 18.118 17.692 -426 -2,4
servizi 77.401 75.318 -2.083 -2,7
nc 30 55 25 83,3
TOTALE 135.735 131.488 -4.247 -3,1

Fonte: elab. centro studi CNA Marche su dati Camera Commercio Marche – Opendata-Infocamere Movimprese


Imprese attive al 30 novembre di ogni anno per settore

REGIONE MARCHE 2023 2024 VAR.ASS. VAR.%
a agricoltura, silvicoltura e pesca 22.573 21.640 -933 -4,1
b estrazione di minerali da cave e miniere 69 65 -4 -5,8
c attività manifatturiere 16.818 15.996 -822 -4,9
d fornitura energia elettrica, gas, … 461 456 -5 -1,1
e fornitura acqua; reti fognarie, gestione rifiuti 265 266 1 0,4
f costruzioni 18.118 17.692 -426 -2,4
g commercio e riparazione autoveicoli e moto 30.222 28.618 -1.604 -5,3
h trasporto e magazzinaggio 3.282 3.101 -181 -5,5
i attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 9.352 9.005 -347 -3,7
j servizi di informazione e comunicazione 2.946 2.985 39 1,3
k attività finanziarie e assicurative 3.222 3.226 4 0,1
l attività immobiliari 7.632 7.675 43 0,6
m attività professionali, scientifiche e tecniche 5.793 5.856 63 1,1
n noleggio, ag. viaggio, servizi supporto imprese 4.252 4.240 -12 -0,3
o amm. pubblica e difesa; assic. sociale obblig. 3 1 -2 -66,7
p istruzione 641 642 1 0,2
q sanità e assistenza sociale 902 906 4 0,4
r attività artistiche, sportive, intratten. divert. 2.309 2.289 -20 -0,9
s altre attività di servizi 6.845 6.774 -71 -1,0
nc non classificate 30 55 25 83,3
TOTALE 135.735 131.488 -4.247 -3,1

Fonte: elab. centro studi CNA Marche su dati Camera Commercio Marche – Opendata-Infocamere Movimprese


MARCHE




Umani Ronchi, il Casal di Serra 2022 nella Top 100 di Wine Spectator

Nel suo quarantesimo anniversario il Casal di Serra firmato Umani Ronchi, annata 2022, entra nella Top 100 di Wine Spectator, la classifica dei cento migliori vini al mondo stilata per il 2024 dall’autorevolissima rivista statunitense, considerata la Bibbia dell’enologia internazionale.


Un riconoscimento prestigioso per la cantina marchigiana guidata da Michele Bernetti e per il suo Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore, consacrato dall’influente testata come eccellenza del panorama enoico mondiale.  Ma c’è di più. Su 20 vini italiani selezionati, solo quattro sono bianchi. Tra questi la storica etichetta dell’azienda con sede ad Osimo, che continua così a testimoniare il grande successo del Verdicchio e delle Marche del vino nei mercati internazionali.


Michele Bernetti, ph Francesco Vignali

“Siamo onorati di essere presenti nella Top 100 di Wine Spectator – commenta il titolare di Umani Ronchi, Michele Bernetti – e la scelta del Casal di Serra è per noi motivo di grande soddisfazione. La nostra cantina è stata tra le prime a credere tanti anni fa nelle potenzialità di un vitigno come il Verdicchio, che coltiviamo da 60 anni nel cuore dei Castelli di Jesi, oggi espressione di un territorio bianchista tra i più apprezzati a livello internazionale. Si tratta di un vino capace di parlare tutte le lingue, tra i migliori ambasciatori che le Marche hanno per promuovere la propria ricchezza qualitativa”.


Il Casal di Serra 2002 si è posizionato 60° nella Top 100 della rivista americana. Un appuntamento annuale, attesissimo dai produttori, che premia etichette e regioni emergenti, ma anche aziende tradizionali in grado di esplorare nuove direzioni.


Le selezioni si fondano su quattro criteri: la qualità in base al punteggio, il valore in relazione al prezzo, la disponibilità nel mercato statunitense e, soprattutto, il “fattore X”, ovvero le emozioni suscitate durante la degustazione.


Non si tratta dunque di una “lista della spesa”, ma piuttosto di una guida alle aziende vinicole da tenere d’occhio in futuro, di una riflessione sui produttori e sui vini che ogni anno entusiasmano i redattori di Wine Spectator.




“Le Marche nel bicchiere” 2025, premiate in Ancona le eccellenze vitivinicole marchigiane

Presentata sabato 30 novembre presso l’Università Politecnica delle Marche – Facoltà di Agraria di Ancona la 17ª edizione della guida “Le Marche nel Bicchiere” edita dall’Associazione Italiana Sommelier, riferimento prezioso per quanti desiderano esplorare la ricca offerta dei vini e degli oli marchigiani.


Aula magna e banchi d’assaggio gremiti. Tanti i soci e gli appassionati presenti, oltre ai produttori. Intervenuti alla manifestazione anche il vicesindaco di Ancona Giovanni Zinni, la prof.ssa dell’Università Politecnica delle Marche Oriana Silvestroni, il consigliere regionale Marco Ausili, il vicepresidente CdA Amap Renato Frontini, il direttore dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini Alberto Mazzoni e il segretario del Consorzio Tutela Vini Piceni Elso Pica.


228 le aziende vitivinicole marchigiane che hanno aderito al progetto. «Rispetto alla scorsa edizione abbiamo registrato un minor numero di adesioni, frutto dell’annata avversa colpita dalla peronospora. Molte aziende infatti hanno perso gran parte del raccolto e non hanno prodotto il vino o hanno deciso di non uscire con alcune etichette» spiegano Marica Spuria, referente de “Le Marche nel bicchiere” e Bruno Paialunga, coordinatore dei lavori. 58 i vini premiati con il riconoscimento dell’eccellenza contrassegnata dal “Picchio”, simbolo della Regione Marche, ben distribuite tra le diverse province e denominazioni. Non mancano tra i premiati gli spumanti e i passiti. 14 i “Salvadanai” assegnati a vini dal favorevole rapporto qualità – prezzo. «Negli ultimi anni si è innalzato il punteggio medio, a sancire l’innalzamento del livello qualitativo della produzione marchigiana» sottolinea Cesare Lapadula, delegato AIS Macerata e referente della Commissione rapporti con gli istituti di enogastronomia che insieme alla Spuria ha condotto la presentazione. Accanto alle aziende storiche, a ritirare il premio, anche tante nuove piccole realtà. «Finalmente la Cenerentola della vitivinicultura italiana è riuscita ad emergere. Lavorando intensamente, scegliendo il biologico, restando fedele alla tradizione guardando all’innovazione, avendo cura del territorio, le Marche sono riuscite a trasformarsi da piccolo anatroccolo a incantevole cigno» ha detto Stefano Isidori, presidente AIS Marche. Obiettivo per il futuro dunque continuare a rappresentare in maniera fedele la viticultura marchigiana, invitando tutti i produttori marchigiani ad essere presenti nel catalogo. Non soltanto vino, anche tartufo con una sezione ad hoc curata dal gastronomo Piergiorgio Angelini e dal vicepresidente AIS Marche e delegato di Pesaro Raffale Papi, volta all’individuazione dei migliori vini da tartufo. Infine l’olio: presenti 16 aziende marchigiane con 28 campioni assaggiati dai membri del panel regionale Amap Marche capitanati dalla dott.ssa Barbara Alfei.


Il vino è anche solidarietà, strumento di crescita, condivisione e inclusione sociale. Tant’è che l’Associazione Italiana Sommelier Marche si è aggiudicata l’edizione 2024 del Premio Surgiva con “Diversamente Sommelier”, un progetto innovativo curato dalla delegazione di Ascoli Piceno che ha aperto le porte del mondo della sommellerie ai ragazzi della cooperativa sociale “Centimetro zero” capitanata da Emidio Mandozzi. Il riconoscimento, istituito da Surgiva, l’acqua minerale del Gruppo Lunelli, in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier è giunto alla sua ottava edizione e mira alla valorizzazione delle attività più virtuose, innovative e sostenibili promosse dalle realtà territoriali AIS. A Fabio, uno dei “diversamente sommelier” che con le sue parole di ringraziamento ha fatto commuovere la platea, l’AIS Marche ha donato un’opera d’arte dell’artista locale nonché sommelier AIS Massimiliano Orlandoni realizzata con polvere di foglia di vite e calcare del Conero. Ideatore de “Le Marche nel Bicchiere” fu Claudio Giacomini, venuto a mancare qualche anno fa. Insieme alla sua famiglia l’AIS Marche ha dato vita a una borsa di studio: grazie ad essa due ragazzi della provincia di Ascoli Piceno potranno partecipare gratuitamente al percorso per diventare sommelier. Il Natale è alle porte e con esso torna anche Alba Vitae, il progetto solidale di AIS. Annunciata la realtà che sarà destinataria del ricavato ottenuto dalla vendita delle magnum: l’Associazione Oncologica Fabrianese. Nel corso del pomeriggio sono stati inoltre consegnati i diplomi ai ragazzi delle scuole alberghiere partecipanti al concorso Miglior Sommelier Junior nonché gli attestati di fedeltà ai soci che da 20 e 30 anni sono in AIS: Andrea Morelli, Bruno Paialunga, Fabio Valentini, Giorgio Giampieri e Denio Mochi.


La guida sarà presto spedita a tutti soci AIS Marche insieme al numero di dicembre della rivista Sommeliers Marche Magazine curata dal Maestro Gualberto Compagnucci, mentre i non soci potranno acquistarla in edicola o libreria oltre che online sul sito AIS Marche e IBS.




Papi’s Bar di Pianello di Cagli: primo bar in Italia con superfici trattate con la fotocatalisi, tecnica all’avanguardia  per la purificazione degli ambienti

Innovazione e sostenibilità al servizio del territorio. Il Papi’s Bar, storico locale di Pianello di Cagli del sommelier Raffaele Papi, è stato il primo bar in Italia ad adottare la tecnologia della fotocatalisi per il trattamento delle superfici interne. Grazie a questa innovazione, il Papi’s Bar ha rafforzato il proprio impegno per offrire spazi più salubri, promuovendo buone pratiche e dimostrando come tecnologia e innovazione possano essere strumenti per valorizzare il territorio.


Il trattamento è stato eseguito dalla Cav. Vittorio Scipioni di Milano, distributore italiano del marchio americano Pureti, leader mondiale nella fotocatalisi. Questa tecnologia all’avanguardia utilizza la luce per eliminare batteri, virus, muffe e sostanze inquinanti organiche, migliorando la qualità dell’aria e contribuendo a un futuro più sostenibile.

Per inaugurare il progetto, sabato scorso 14 dicembre 2024, il Papi’s Bar ha ospitato un evento aperto alla comunità, offrendo un’occasione per scoprire questa innovazione e degustare i prodotti che rendono unico il locale.


«Da sempre il Papi’s Bar è un luogo di incontro e di promozione del nostro territorio – ha dichiarato Raffaele Papi, titolare del Papi’s Bar –. La scelta di trattare le superfici con la fotocatalisi rappresenta un investimento concreto nella qualità e nella sostenibilità. Siamo orgogliosi di essere stati i primi in Italia ad adottare questa tecnologia, offrendo ai nostri clienti un ambiente più sano e innovativo.»


«La nostra missione è portare sul mercato italiano soluzioni innovative che migliorino la qualità della vita di tutti – ha affermato Vittorio Magnoni, amministratore delegato della Cav. Vittorio Scipioni –. Collaborare con il Papi’s Bar, un esempio di eccellenza e attenzione al territorio, ha per me un valore speciale, dato il mio legame personale con queste terre. Pureti è una tecnologia rivoluzionaria che unisce scienza e sostenibilità, e siamo certi che sarà sempre più apprezzata anche nel settore dell’ospitalità.»


PURETi rende attiva ogni superficie rendendole autopulenti, eliminando sporco, odori, virus, batteri e i principali inquinanti grazie alla sola esposizione alla luce. Un metro quadrato trattato con PURETi è in grado di purificare l’aria quanto un albero. Questa tecnologia innovativa migliora la qualità dell’aria, promuove ambienti più salubri e riduce i costi di manutenzione. Facile da applicare su ogni superficie, PURETi garantisce risultati duraturi, contribuendo a edifici più puliti, tetti più freschi e materiali più resistenti nel tempo.




“Essenza Franciacorta”, masterclass a cura dell’Associazione Italiana Sommelier Marche il 15 dicembre (ore 15) a Villa Piccinetti

“Essenza Franciacorta” è l’affascinante titolo di una straordinaria masterclass dedicata alla classe delle bollicine italiane, a cura dell’Associazione Italiana Sommelier Marche, delegazione di Pesaro in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Franciacorta. L’appuntamento è domenica 15 dicembre alle ore 15.00 a Villa Piccinetti, tra Pesaro e Fano.

Il nome Franciacorta  rimanda a tempi antichi, addirittura introno all’ XI secolo, allor quando nelle zone tra Brescia ed il Lago di Iseo,  si registra la presenza di monasteri cluniacensi e cistercensi che giunsero  da Cluny. Questi monaci erano tanto potenti da ottenere attorno al 1100 l’esenzione dal pagamento del dazio, ecco che allora le loro zone  divennero  Francae Curtes, ovvero corti libere dalle tasse. Da Francae Curtes nacque “Franzacurta”, apparso per la prima volta negli annali del Comune di Brescia già nel 1277.


Ma la storia del Franciacorta  vanta origini i molto più’ antiche e radicate in un territorio in cui la coltivazione della vite è stata una costante: dall’epoca romana al periodo tardo-antico, fino al medioevo, le condizioni pedoclimatiche hanno sempre favorito la crescita dei vigneti. In epoca più recente (1967) è stata riconosciuta la DOC e nel 1995  Franciacorta è divenuto  il primo vino italiano prodotto con il metodo della rifermentazione in bottiglia ad aver ottenuto la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), ed  ora sulle etichette si legge semplicemente “Franciacorta”, un  termine che definisce territorio, metodo di produzione e vino.


Questa breve introduzione storica per presentare un prodotto enologico di assoluta qualità che sarà protagonista indiscusso della imperdibile masterclass Franciacorta, dedicata a coloro che desiderano approfondire le caratteristiche uniche di uno dei vini spumanti più prestigiosi d’Italia. L’evento affronterà in maniera didattica  le tecniche di vinificazione, le ragioni oggettive che rendono il Franciacorta un’eccellenza e le peculiarità delle sue diverse espressioni: dalle Cuvée ai Millesimati, al Saten e Riserve.

Dopo gli onori di casa del Vice Presidente AIS Marche e Delegato di Pesaro Raffaele Papi, partirà la giornata di studio che sarà guidata dal Relatore Sommelier Paolo Tamagnini con la presenza del Presidente del Consorzio di Tutela del Franciacorta Silvano Brescianini, attraverso i quali si avrà  l’opportunità di degustare una selezione esclusiva di DIECI Franciacorta, analizzandone le caratteristiche organolettiche.

In degustazione per la masterclass:

LO SPARVIERE Franciacorta Brut s.a. Cuvèe n°7; IL DOSSO Franciacorta Extra Brut Millesimato Cuvée N. 5; VILLA FRANCIACORTA Franciacorta Brut Millesimato Emozione; LE MARCHESINE Franciacorta Brut Millesimato Secolo Novo; LA FIORITA Franciacorta Rosé Brut s.a.; CA’ DEL BOSCO Franciacorta Rosé Extra Brut s.a. Cuvèe Prestige Edizione 46; CLARABELLA Franciacorta Satèn Brut s.a.; RICCI CURBASTRO Franciacorta Satèn Brut Millesimato ; SULLALI Franciacorta Extra Brut s.a. ed infine CASTEL FAGLIA Franciacorta Dosaggio zero Nature s.a.; Durante l’evento sarà possibile ricevere in omaggio la pubblicazione  “LE ORIGINI DEL FRANCIACORTA NEL RINASCIMENTO ITALIANO”.

Ad accompagnare la degistazione le preparazioni culinarie della cucina di Villa Piccinetti.

Per informazioni 3486416335   pesaro@aismarche. It; www.sommeliermarche.it 




BAM, Birrifici Aperti Marche: da venerdì 6 a domenica 8 dicembre in tutta la Regione tanti appuntamenti

BAM, Birrifici Aperti Marcheda venerdì 6 a domenica 8 dicembre, in tutta la Regione tanti appuntamenti per scoprire le migliori birre agricole e artigianali. Da Fabriano ad Arcevia, da San Benedetto del Tronto ad Ascoli, da Petritoli a Sant’Elpidio a Mare, così come da Serrapetrona a Recanati o da Apecchio a Colli al Metauro, 25 birrifici aprono le loro porte per rivelare i segreti e i sapori unici delle loro bevande, unendo strade e palato, realizzando una vera mappa del territorio da percorrere nei tre giorni. Non solo degustazioni, ogni birrificio offre un proprio programma di eventi per valorizzare il patrimonio brassicolo marchigiano. Musica live, visite guidate, buon cibo e molto altro, tante sorprese che i visitatori sono invitati ad approfondire nelle pagine ufficiali di BAM – Birrifici Aperti Marche, oppure nei rispettivi siti, pagine facebook e Instagram dei birrifici. E poi storia, cultura e tradizioni, oltre a utili sconti di Natale sui prodotti.


La sinergia che si è sviluppata fra i birrifici aderenti favorisce uno degli obiettivi di BAM: incoraggiare una rete di consumatori che, attraverso la passione per la birra e gli stimoli offerti dai produttori, possano esplorare ulteriormente il variegato territorio marchigiano. 


BAM è un’iniziativa dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Marche in collaborazione con La Catasta.


BIRRIFICI ADERENTI


Provincia di Pesaro e Urbino

Collesi Apecchio

Birrificio Del Catria Cantiano

Oltremondo Birrificio Contadino Colli al Metauro

La Cotta Mercatale di Sassocorvaro

Provincia di Ancona

Godog Jesi

Jack Rabbit – brewpub indipendente Jesi

Birrificio dei Castelli Arcevia

MOLESTO Cupramontana

Ibeerfabriano IBEER Fabriano

Birra Millecento Fabriano

Beerik Belvedere Ostrense

Birrificio Il Gobbo Camerano


Provincia di Macerata

Microbirrificio Resina Potenza Picena

Birrificio Laurus – BrewPub Agricolo Recanati

Birrificio MalaRipe Pollenza

Birrificio Sothis Morrovalle

Birra MC – 77 Serrapetrona

Birrificio IL Mastio Colmurano


Provincia di Fermo

Styles Birrificio Artigianale Monte Urano

Birraformante Microbirrificio Sant’Elpidio a Mare

Jester Birrificio Agricolo Petritoli

Provincia di Ascoli Piceno

Ottozampe San Benedetto del Tronto

Birrificio Babylon Ascoli Piceno

Prima Pietra Ascoli Piceno

Carnival Offida




L’associazione Ristoratori di Confcommercio Marche Nord lancia il progetto Ristoculture

L’Associazione Ristoratori di Confcommercio Marche Nord, in collaborazione con Comune di Pesaro, Comitato Pesaro capitale della Cultura Italiana 2024, Fipe e Confcommercio Marche Nord ha lanciato il progetto Ristoculture. La presentazione presso il comune di Pesaro, alla presenza del sindaco Andrea Biancani, del vice Daniele Vimini, del vicedirettore di Confcommercio Marche Nord Agnese Trufelli e del presidente dell’associazione Ristoratori Mario Di Remigio.


Un movimento di ristoratori che nasce dall’idea di difendere e preservare la cultura del cibo del territorio della provincia di Pesaro Urbino.


“Un progetto al quale collaboriamo con grande piacere – ha esordito Vimini – che nasce sulla spinta di Pesaro 2024 e vuole essere anche un ponte con le future capitali italiane della cultura, ad iniziare da Agrigento. Sviluppa diverse iniziative e progettualità che abbiamo portato avanti nel corso degli ultimi anni come la Deco e sulle quali continueremo a lavorare, convinti che la ristorazione di qualità contribuisca a promuovere e a valorizzare il territorio”.


Ha proseguito Trufelli: “Questo movimento di ristoratori vuole continuare a raccontare il territorio anche dopo Pesaro 2024. E lo vuole fare con i piatti e l’accoglienza. La cultura del cibo non riguarda semplicemente ciò che mangiamo. Il cibo è cultura quando si produce, quando si prepara, quando si consuma. Il cibo rappresenta l’identità culturale di un popolo e nella sua cucina si ritrovano le caratteristiche del territorio. Oggi la ristorazione è un riferimento fondamentale per la cultura enogastronomica, perché è rimasta uno dei pochi luoghi di incontro, di convivio fra uomini, dove si può consumare il territorio con le sue diversità. Tutto questo si realizza a tavola tramite l’ospitalità che ogni ristorante offre. Siamo sull’orlo di una rivoluzione culinaria, che richiede uno sforzo collettivo per trasformare le nostre abitudini alimentari per un futuro più sano e sostenibile, senza dimenticarsi la nostra storia. I ristoratori, della provincia di Pesaro e Urbino così hanno dato vita ad un’unione di intenti, creando il movimento Ristoculture, frutto di esperienze e conoscenze dei territori, definendosi così custodi della cultura enogastronomica della provincia, ed ambasciatori della cultura dell’ospitalità fatta del bello, del buono e del saper fare dei nostri avi”.


Tredici al momento i ristoranti aderenti: Le Fontane (Cagli); Silvana (Silvana); Taverna del pescatore (Casteldimezzo); Alla Lanterna, Il Galeone, Osteria dalla Peppa, Villamarina (Fano); La Palomba (Mondavio); Gibas, Polo Pasta & Pizza (Pesaro); Nenè, Portanova (Urbino); Piccolo mondo (Villagrande di Mombaroccio).


In questi locali da oggi è possibile mangiare, su piatti realizzati per l’iniziativa, ricette elaborate per l’occasione: tradizionali. De.Co., dell’Accademia della cucina italiana, che valorizzano prodotti tipici della provincia di Pesaro Urbino.


“In questo anno in cui Pesaro è capitale della cultura Italiana e nei successivi – ha spiegato il presidente dell’Associazione Ristoratori di Confcommercio Marche Nord Mario Di Remigio – è importante lanciare questo progetto, dedicato a tutta la provincia, per difendere la tradizione contadino-rurale, le usanze e i mondi collegati alla pesca delle marinerie di Pesaro e Fano, facendo diventare i ristoratori custodi della cultura enogastronomica”.


Il progetto ha avuto un’anteprima in occasione della Gionata della Ristorazione (18 maggio), che nel 2023 ha ricevuto dal Capo dello Stato la Medaglia del Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza per l’alto valore dell’iniziativa. La Giornata della Ristorazione, è un’iniziativa ideata da FIPE per valorizzare e rafforzare i valori ed il ruolo della ristorazione e della gastronomia italiana.


Al termine, in collegamento, sono intervenuti i rappresentanti di Confcommercio e di Fipe di Agrigento, per il ‘passaggio di consegne’ tra Capitali della Cultura: “Siamo molto contenti di essere stati coinvolti in questa bellissima iniziativa che svilupperemo durante il 2025 che ci vedrà capitale della cultura. Il turismo legato all’enogastronomia è in forte crescita e questi progetti sono fondamentali per valorizzare tipicità e territorio”.




“Premio Cambiamenti” della CNA. La finale interregionale per le neoimprese di Marche e Umbria sabato 30 novembre alle ore 10 a Villa Caprile di Pesaro

Sicurezza informatica, formazione e consulenza per il benessere sociale, servizi sanitari e kit diagnostici, sono alcuni dei campi innovativi che vedono impegnate le imprese nate negli ultimi cinque anni partecipanti al “contest” Cna. Su 9.377 imprenditori artigiani che hanno avviato l’attività dopo il primo gennaio 2020, sono 4.351 pari al 46,4 per cento, quelli che, sono ancora in attività.


Sono le imprese resistenti. Ma sono anche le imprese coraggiose. Quelle che sono nate negli ultimi cinque anni e sono sopravvissute a pandemia, guerre, crisi energetiche, inflazione, costo del denaro, burocrazia. Sono gli artigiani imprenditori delle Marche. Aziende capaci di riscoprire le tradizioni, promuovere il territorio e le comunità, innovare prodotti e processi e costruire il futuro.


Non è stato un cammino facile. Su 9.377 imprenditori artigiani che hanno avviato l’attività dopo il primo gennaio 2020, secondo una indagine del Centro Studi Cna Marche, ben 5.026 non ce l’hanno fatta a superare i primi cinque anni di vita. Sono 4.351 pari al 46,4 per cento, quelli che, superati ostacoli di ogni genere, sono ancora in attività.


La Cna, da otto anni, premia le neoimprese artigiane d’Italia. Quelle nate negli ultimi cinque anni. Lo fa con il “Premio Cambiamenti”. La finale interregionale Marche Umbria si terrà a Pesaro sabato 30 novembre alle ore 10 a Villa Caprile, sede dell’Istituto Agrario Cecchi.


La Cna, tra centinaia di imprese candidate, ne ha selezionate trentatrè, provenienti dalle Marche e dall’Umbria. Saranno loro a contendersi il “Premio Cambiamenti” interregionale. L’impresa vincente parteciperà alla finale nazionale che si terrà a Roma il 13 dicembre. In palio per la prima classificata al contest nazionale, 20 mila euro in contanti o come primo investimento in un crowfunding. Sono 6.394 le imprese che in tutta Italia parteciperanno alle selezioni Cna.


Sicurezza informatica, formazione e consulenza per il benessere sociale, servizi sanitari e kit diagnostici, riciclo materiali, servizi per la gestione e la tracciabilità dei rifiuti, agroalimentazione di qualità sono alcuni dei settori che vedono impegnate le imprese partecipati alla settima edizione del “contest” Cna.


Il programma dell’evento pesarese, dopo i saluti del Sindaco di Pesaro Andrea Biancani e del Vicesindaco Daniele Vimini, prevede gli interventi del segretario Cna Marche Moreno Bordoni, del direttore del Centro Studi Cna Marche Giovanni Dini e del professor Ilario Favaretto dell’Università di Urbino. Dopo la presentazione delle trenta imprese finaliste e la proclamazione del vincitore, i lavori saranno conclusi da Luca Iaia responsabile nazionale Cna Marketing.

 L’ELENCO DELLE 33 IMPRESE FINALISTE

       
Nome impresa settore   prov  
CHAMELEON GYM FABBRICAZIONE DI ARTICOLI SPORTIVI   AN strumenti per palestre
La sarta Beauty di Maura Pasquini Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno   AN sartoria per privati e imprese
Mellifera srl INDUSTRIE ALIMENTARI   AN tutti i prodotti delle api che produce la nostra azienda agricola, Le Regine del Conero
MENTE ECOLOGICA SRL ATTIVITÀ DI RISANAMENTO E ALTRI SERVIZI DI GESTIONE DEI RIFIUTI   AN Trasporto e smaltimento rifiuti 
Mine Crime ATTIVITÀ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI   AN indicatori territoriali di rischio sicurezza
Vallesina Bio SERVIZI AL TURISMO   AN servizi al turismo per disabili
Wallovely home decor design accessori casa   AN Carte da parati personalizzate e artistiche
LEAF CONCEPT SRLS accessori per stabilimenti balneari   AP struttura ombreggiante antivento brevettata
SOLUZIONI EMERGENTI SRL servizi alle imprese   AP Consulenza e formazione sui temi dell’accessibilità, inclusione, salute e sicurezza inclusiva e gestione inclusiva delle emergenze
FRALEX SRL plastica   FM stampaggio a iniezione di materie plastiche ed estrusione
L’Oca Pazza Osteria ristorazione   FM le antiche ricette delle nostre nonne
Capezzani srl calzature   MC calzature di lusso
HAPPINESS FOR FUTURE ATTIVITÀ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI   MC formazione e consulenza sui temi del benessere  per privati e organizzazioni
Hureax srl ATTIVITÀ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI   MC app mobile ottimizzata per la gestione di eventi e strutture per organizzatori e club
MEET MARCHE DI ALESSANDRA LO GIUDICE SERVIZI AL TURISMO   MC esperienze di viaggio
VERSATO di Gomes Lichy P.H. & Maienza D. s.n.c. enoteca   MC romuovere piccoli produttori del settore alimentare
BAM ITALY SRL PRODUZIONE E VENDITA DI ARREDO BAGNO   PU vende mobili da bagno Made in Italy
BM Diagnostics produzione kit diagnostico   PU kit di automonitoraggio per i marcatori cardiaci.
NIDORAMO prodotti in legno   PU giocattoli in legno e complementi d’arredo per l’infanzia
REKITED abbigliamento sportivo   PU abbigliamento sportivo con materiali riciclati da strumenti sportivi
RL RIABILITA di Piccinetti Roberta e Signoretti Lucia servizi sanitari   PU Poliambulatorio riabilitativo e medico ultraspecializzato 
Sabrina Pedani Groomer Artist servizi per animali   PU Toelettatura artistica style Asiatico per cani piccola taglia
City Up Srl ATTIVITÀ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI   PG app aggregative e interconnesse che hanno il compito di promuovere il patrimonio culturale, sociale ed economico dei territori
CLIMATECH DI MERLI RICCARDO termoidraulica   PG Azienda composta da me ed il mio apprendista Diego, ed il nostro furgone Dobló e mille attrezzi che ci servono ad eseguire non lavori idraulici , ma opere d’arte.
GUSTO 101 SRL torrefazione di caffè,   PG mono porzionato più piccolo al modo, una cialda di diametro 33 mm
MARIK SRL produzione motocicli   PG motocicli particolari per clienti particolari
Reverb Italy produzione cosmetici   PG materie prime che rispettano la definizione di prodotto Naturale
WESAFE SRL ATTIVITÀ DEI SERVIZI D’INFORMAZIONE E ALTRI SERVIZI INFORMATICI   <td width=”9%” nowrap=”nowrap” valign=”bottom” style=”width:9.36%;border-top:none; border-left:none;border-bottom:solid windowtext 1.0pt;border-right:solid windowtext 1.0pt; mso-border-top-alt:solid windowtext .5pt;mso-border-left-alt:solid windowtext .5pt; mso-border-alt:solid windowtext .5pt;background:white;mso-background-themecolor: background1;padding:0cm 3.5pt 0cm 3.5pt;heigh




La XXIII edizione di Choco Marche in piazza Cavour ad Ancona organizzata da Confartigianato Imprese Ancona-Pesaro e Urbino dal 22 al 24 novembre

Taglio del nastro il 22 novembre in piazza Cavour ad Ancona per la XXIII edizione di Choco Marche ‘il gusto che unisce’ organizzata da Confartigianato Imprese Ancona-Pesaro e Urbino con il patrocinio del comune di Ancona e Camera di Commercio delle Marche.

La manifestazione più longeva di Ancona, fino al 24 novembre, trasforma il capoluogo nella capitale del cioccolato di qualità offrendo l’opportunità di vivere un’esperienza immersiva nel mondo.

Presenti all’inaugurazione Graziano Sabbatini e Marco Pierpaoli, Presidente e Segretario di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, Giulia Mazzarini, curatrice della manifestazione e Responsabile comparto Alimentare, Luca Casagrande, Responsabile dell’Area territoriale di Ancona, Gino Sabatini Presidente della Camera di Commercio delle Marche, l’assessore alle Attività produttive del comune di Ancona Angelo Eliantonio.

Ad essere coinvolte oltre 50 imprese, di cui 17 cioccolaterie artigianali, per un programma di eventi che sta già facendo registrare il tutto esaurito e che comprende 5 laboratori per bambini, percorsi sensoriali, show cooking e 12 ‘Salotti del Gusto’ con protagonisti maestri cioccolatieri, chef e sommelier pronti a far vivere ai presenti un’esperienza unica, un viaggio tra eccellenze dell’enogastronomia locale e non solo.


Quest’anno l’evento vanta il patrocinio di Rai Marche, la Media Partnership di Rai Kids e la partnership con Confartigianato Novara presente con una folta delegazione e i suoi prodotti tipici, “Choco Marche è un evento importante per la città e per la Regione che valorizza l’artigianalità e l’eccellenza e insieme il territorio”, ha detto il Segretario Pierpaoli evidenziando come la manifestazione tradizionalmente le festività natalizie in città.


Coordinato dal giornalista Maurizio Socci, il viaggio nel gusto venerdì 22 ha offerto un percorso alla scoperta dell’enogastronomia piemontese curato dagli chef dell’Associazione ‘A.p.c.s. 9 Settembre Borgomanero’ di Novara. Grande apprezzamento anche per ‘Autentiche esperienze culinarie’ a cura de L’Angolo della pasta di Falconara di Stefania Spinaci & Dolcevita di Jesi di Luigi Loscalzo.


Il programma di sabato 23 novembre prevede dalle 16.00 lo ‘Spazio Giovani under 35’ con ‘I lievitati, una storia antica che si tramanda’ a cura di Vecchio Forno delle Grazie di Ancona e Brutti ma Buoni di Osimo, a seguire ‘Il cioccolato di Marco Cascia’ con ‘come nasce un’opera’ ‘Tributo alla tradizione’ a cura del maestro cioccolatiere Marco Cascia di Jesi; alle 19.00 tona lo ‘Spazio giovani under 35’ con ‘Le ricette della nonna rivisitate dallo chef’ curate dall’ ‘Enoteca dell’Angolo’ di Falconara e ‘Lorenzo Lab’ di Ancona.


Domenica 24 si inizia al mattino con un ‘Percorso sensoriale al caffè: la nuova proposta di La Mou’ a cura di La Mou Dolce Lab di Falconara, per proseguire con ‘Dolci al cuore: cioccolato finissimo, succhi di frutta e confetture’ con Pierre Dolce al Cuore di Santa Maria Nuova. Il pomeriggio sarà dedicato allo ‘spazio show cooking: gli chef della guida Michelin’ con lo chef Davide Breccia del Ristornate ‘L’Officina’ di Staffolo che presenterà ‘Lumache azienda Mancini, Raguse in porchetta, Pere Coscia e Parmigiano Reggiano’, lo chef Alessandro Rapisarda di Casa Rapisarda di Numana con ‘Tradizione in evoluzione’, lo chef Enrico Mazzaroni del ristorante stellato Il Tiglio di Montemonaco con ‘La torta al cioccolato, una tradizione che si rinnova’ e lo chef Gabriele Giacomucci de ‘La Gioconda’ Di Cagli con ‘(D)entroTerra’.


Per i più piccoli aperti i laboratori, ‘A scuola di cioccolato’ con i cioccolatieri Luigi Loscalzo e Barbara Serrani, ‘Percorso del gusto, alla scoperta del cioccolato’ a cura di Chocolate for Family, ‘Choco attività’ con l’azienda dallaGrest, ‘E se l’uovo fosse dolce?’ curato dalla ‘Fattoria La Marchigiana all’Aria aperta’ e lo spazio dedicato alle letture a tema all’interno della libreria Fagola in collaborazione con Giaconi Editore.


Per chi vuole regalarsi un ritratto fotografico d’autore, c’è invece lo spazio ‘il gusto di un ritratto’ con il fotografo e artista Adriano Maffei e il suo progetto “Un ritratto per sempre”.




Lo smartphone diventa uno strumento a fiato con ZEFIRO, accessorio USB-C. Iniziata con successo la campagna di finanziamento su Kickstarter per l’ARTinoise

ARTinoise, startup italiana che ha reinventato il flauto dolce tradizionale in veste digitale (il re.corder), annuncia il lancio imminente del loro nuovo strumento, lo Zefiro. Lo Zefiro trasforma qualsiasi dispositivo con una porta USB-C in una esperienza musicale innovativa e stimolante. Una campagna Kickstarter per supportare il lancio è partita il 12 novembre è sta riscuotendo un importante successo. Per sostenere questo progetto: https://www.kickstarter.com/projects/artinoise/zefiro-wind-instrument-for-smartphone-users?ref=ddnbh3


Con Zefiro, la creatività musicale non ha limiti. Puoi esplorare una vasta gamma di strumenti, dai classici senza tempo ai suoni e alle modalità di suonare più alternative. L’app trasforma il tuo smartphone in uno strumento intuitivo ed espressivo semplicemente soffiando nello Zefiro e toccando i tasti virtuali sullo schermo. È facile da imparare e si suona in modo naturale.


Zefiro ti permette anche di aggiungere effetti, suonare con amici e accompagnarti con la musica di sottofondo, in qualsiasi momento e luogo. Inoltre, include esercizi di respirazione integrati per la mindfulness e il rilassamento. Per i professionisti, Zefiro funziona anche come potente breath controller MIDI, aggiungendo un’espressività sfumata a esibizioni dal vivo o sessioni in studio.


ARTinoise è  un’azienda di creativi ed esperti di elettronica e di strumenti elettronici di ultima generazione che sta riscuotendo successo nel settore dell’educazione alla musica in Giappone, Usa ed Europa. Il gruppo di lavoro di questa startup innovativa di successo si trova a Jesi nelle Marche.


L’azienda

ARTinoise è un’azienda italiana fondata nel 2017 e selezionata dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) come Startup Innovativa. L’azienda progetta, sviluppa e produce strumenti musicali digitali innovativi che permettono a bambini e adulti di divertirsi, sperimentare, imparare e giocare.

Nell’ottobre 2019 l’azienda lancia una campagna internazionale di crowdfunding per finanziare lo sviluppo e la produzione del suo primo prodotto, il re.corder, un registratore “aumentato” pensato per l’era moderna. Nel maggio 2020 viene completata la prima produzione destinata ai sostenitori del crowdfunding. Successivamente l’azienda stringe diverse partnership per distribuire il prodotto in tutto il mondo e stringe importanti rapporti con diversi rivenditori internazionali (Thomann, Gear4Music, StrumentiMusicali, JW Peppers, Muziker) che permetteranno a re.corder di fare la sua prima apparizione sul mercato a fine estate. 2021.

ARTinoise ha sede nella zona industriale del centro Italia, nelle Marche, che da tempo è un importante centro per lo sviluppo di strumenti musicali ed elettronici con aziende di fama mondiale come Farfisa, Eco, Elka, Siel e Crumar.

L’azienda nasce riunendo il know-how di professionisti con 20 anni di esperienza nel campo dell’elettronica di consumo e industriale. L’esperienza combinata di esperti tecnici, artistici, di marketing e industriali si traduce in una gestione del progetto rapida, accurata ed efficiente dallo sviluppo del prodotto alla produzione.

Ad oggi, ARTinoise ha ricevuto numerosi premi internazionali, brevetti mondiali ed è attualmente impegnata nella ricerca e nello sviluppo di applicazioni e dispositivi attorno al prodotto che apriranno ulteriormente le porte a nuovi progetti, prodotti hardware, app, giochi e metaverso.




Celebrazione al Teatro Pergolesi di Jesi con le autorità locali e del mondo produttivo per il centenario dell’Istituto Professionale “Marconi Pieralisi” il 25 ottobre

Tutto pronto e già sold out, sia la platea che i palchi, per la grande festa al Teatro Pergolesi con le autorità regionali, comunali, dell’Ufficio Scolastico Regionale e del mondo produttivo locale per il centenario dell’istituto Professionale di Jesi. È stata la prima scuola Professionale della città, quella istituita nel 1924 e inaugurata nell’attuale sede di via Raffaello Sanzio. Inizialmente nata come “Scuola di Arti e Mestieri”, ha preso il nome, nel 1962, di “Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato” ed è stata intitolata, nel 1999, all’industriale Egisto Pieralisi, fondatore, con i fratelli, di una società per la fabbricazione di macchine industriali diventata leader mondiale del settore. Una denominazione che racconta e sottolinea il legame e il radicamento dell’Istituto con il territorio e le realtà produttive ed artigianali della Vallesina. Dal 2018 l’Istituto Professionale “Pieralisi” e l’Istituto Tecnico “Marconi” si sono uniti costituendo l’Istituto di Istruzione Superiore “Marconi Pieralisi” di Jesi.


La cerimonia per il centenario della scuola si svolgerà venerdì 25 ottobre alle ore 18, al Teatro Pergolesi di Jesi. Sarà un evento di tutta la città: un momento di condivisione con la comunità locale, che vuole enfatizzare una ricorrenza significativa per la storia economica e sociale della città e del comprensorio, organizzato in collaborazione con la Regione Marche e il Comune di Jesi. Ma oltre agli interventi delle autorità, il palco del Pergolesi vedrà alternarsi docenti, imprenditori, collaboratori che porteranno le loro esperienze e gli studenti e le studentesse dei corsi attuali e degli anni passati che daranno prova del proprio talento e delle proprie competenze.


Interverranno Maria Rita Fiordelmondo, dirigente scolastico dell’I.I.S. “Marconi Pieralisi”, Dino Latini, presidente del Consiglio Regionale delle Marche, Lorenzo Fiordelmondo, sindaco di Jesi, rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche, della famiglia Pieralisi e Gianfranco Gualdoni, autore del libro “La Scuola Industriale di Jesi”.


Sono previsti interventi musicali dell’Istituto Comprensivo “Carlo Urbani” di Jesi e una sfilata di moda organizzata dall’indirizzo Industria e Artigianato per il Made in Italy, settore Moda, dell’Istituto “Marconi Pieralisi”. A coordinare la manifestazione sarà il giornalista Giovanni Filosa.


La dirigente Maria Rita Fiordelmondo anticipa che «la serata sarà divisa in quattro momenti: la nascita, il passato, il presente e il futuro della scuola professionale. Si alterneranno momenti di racconto della nascita e del suo sviluppo nel territorio, grazie agli studi e alla ricerca del professor Gualdoni, a dialoghi con ex docenti, attuali insegnanti ed esponenti della Confartigianato, per cercare di testimoniare come l’Istituto sia stato un volano per tante realtà e abbia avuto una centralità non indifferente per la crescita della realtà della Vallesina, rispondendo all’esigenza di un’alta formazione tecnica  al passo con i tempi e con la veloce evoluzione tecnologica. Non mancheranno momenti dinamici, come l’esibizione musicale dell’orchestra dell’Istituto “Carlo Urbani”».


Il comprensivo farà parte della cerimonia perché è l’istituto di riferimento della scuola secondaria di primo grado “Giacomo Leopardi”, che è stata la prima istituita nel comune di Jesi. Ad intervenire, quindi, sarà anche il dirigente scolastico Gilberto Rossi che presenterà l’offerta formativa della scuola e il progetto “Musica d’Insieme”.


«Altri momenti sicuramente coinvolgenti – spiega sempre la dirigente Fiordelmondo – saranno la sfilata di moda delle studentesse dell’indirizzo Industria e Artigianato per il Made in Italy, settore Moda, e le testimonianze di alcuni studenti sul percorso di studio e sui progetti dell’Istituto Professionale del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica, in collaborazione con le aziende. Di particolare interesse sarà la visione, in anteprima assoluta, del docufilm girato tra la fine dello scorso anno scolastico e l’inizio di questo, da parte del regista Jonathan Compagnucci, per raccontare anche la parte più umana della scuola professionale, che spesso rimane fuori dal racconto. Il documentario, attraverso tre storie reali, vuole rompere alcuni pregiudizi e cerca di indagare sui sogni e le aspettative degli studenti, sul loro desiderio di riscatto sociale. Proprio su questo, un nostro studente ci regalerà un’esibizione di un suo brano musicale scritto appositamente per la manifestazione».


«Il centenario dell’Istituto Professionale di Jesi – sottolinea il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – è un’occasione speciale per tutta la città perché ci ricorda il lavoro che in cento anni ha svolto l’istituzione scolastica. Il Professionale ha dunque contribuito sin dalla sua nascita, e continua a farlo ancora oggi come “Marconi Pieralisi”, alla formazione di ragazzi e ragazze in un territorio come il nostro a forte vocazione artigianale, contribuendone alla crescita e allo sviluppo».




Fishmarche(T) 2024: tradizione e sostenibilità si incontrano al porto di Senigallia dall’11 al 13 ottobre

Dall’11 al 13 ottobre torna Fishmarche(t), il festival che celebra il pescato locale e l’economia del territorio con un programma rinnovato e ampliato.


Un tuffo nella tradizione ittica marchigiana

Senigallia si prepara ad accogliere la nuova edizione di Fishmarche(t), l’evento che dal 11 al 13 ottobre 2024 trasformerà il Porto Turistico in un palcoscenico dedicato alle eccellenze ittiche e gastronomiche delle Marche. Patrocinato dal Comune di Senigallia, Fishmarche(t) si conferma come un appuntamento imperdibile per gli amanti del buon cibo e per chi ha a cuore la sostenibilità e la valorizzazione del territorio.


Celebrazione del mare e sostenibilità

Fishmarche(t) trascende il semplice evento culinario per diventare un catalizzatore di sviluppo sostenibile e valorizzazione territoriale. Al cuore dell’iniziativa si trova la promozione della pesca sostenibile e della stagionalità del prodotto ittico, elementi che non solo esaltano i sapori autentici del mare Adriatico, ma contribuiscono attivamente alla riduzione degli sprechi energetici legati al trasporto e alla conservazione. Questa filosofia del km0 si intreccia armoniosamente con l’impegno attivo nella valorizzazione delle risorse marine locali.


Economia circolare e sviluppo locale

L’impatto di Fishmarche(t) si estende ben oltre l’ambito gastronomico, creando un indotto circolare che beneficia l’intera comunità. Dai pescatori locali che forniscono il pesce fresco, ai ristoratori che lo trasformano in prelibatezze. In questo modo, non solo si celebrano le ricchezze del mare, ma Fishmarche(t) si pone come esempio concreto di come la gastronomia possa diventare veicolo di consapevolezza ambientale e sviluppo economico responsabile.


Un programma rinnovato: nuove collaborazioni e esperienze uniche

Fishmarche(t) aprirà i battenti venerdì 11 ottobre alle 17:00, dando il via a tre giorni di celebrazione del mare e dei suoi sapori, presso il Porto Turistico di Senigallia, trasformando quest’area in un vivace hub gastronomico e culturale.

Lo street food sarà il vero protagonista di questa edizione, con cinque rinomati ristoranti locali che offriranno il meglio della cucina marinara: La Baldigara, Da Ciccio, Sepia by Niko, Tajamare/Scalozero e La Tartana. Questi ristoranti prepareranno piatti esclusivamente con pescato locale e di stagione, garantendo freschezza e autenticità in ogni boccone. Ad accompagnare queste prelibatezze, Galli Enoteca ha curato una selezione straordinaria di 50 etichette di vini, offrendo agli ospiti un’esperienza enogastronomica completa e di alto livello.


Un intervento di particolare rilievo sarà quello di Alberto Mazzoni, presidente dell’IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini), un consorzio regionale che si dedica alla tutela del territorio, delle denominazioni DOC e dei produttori vinicoli. Mazzoni offrirà una panoramica approfondita sulle caratteristiche delle DOC dei vini marchigiani, analizzando anche l’impatto dei cambiamenti climatici sul territorio e sulla produzione vinicola.


Le attività si susseguiranno per tutto il weekend, con un programma ricco e variegato. Sabato 12 ottobre, dopo le attività mattutine, l’evento riaprirà le porte al pubblico alle 17:00, offrendo una serata piena di sapori e intrattenimento. Domenica 13 ottobre, l’ultima giornata, inizierà alle 11:00 per una giornata intera immersi nelle delizie del mare. L’evento si concluderà in bellezza con un “Aperitivo con le Frazioni” alle 18:00 e a seguire dalle 18,30 fino alle 23:00 lo Street Food per gustare gli ultimi sapori del mare.


La grande novità di quest’anno è la collaborazione con le frazioni di Senigallia, che arricchiscono l’evento con aperitivi serali a tema: fritto di pesce, sardoncini con bruschetta all’olio e spiedini di seppia, offrendo un’autentica esperienza del territorio. Gli show cooking vedranno la partecipazione dell’Associazione Cuochi Marche oltre che di chef rinomati come Vittorio Serritelli, Alessandro Rapisarda del Ristorante Casa Rapisarda di Numana e altri ospiti a sorpresa.

Venerdì 11 ottobre, FILETTO e VALLONE: Fritto misto

Sabato 12 ottobre, CESANO “La marina Pro”, SCAPEZZANO e RONCITELLI: Sardoncini arrosto e bruschetta con l’olio +Sfilata in costume del gruppo storico “la Castellana”di Scapezzano

Domenica 13 ottobre, MONTIGNANO, SANT’ANGELO E CESANO “noi della Battana” e  CIARNIN: Spiedini con seppie

Tutto accompagnato dal tocco speciale dei vini dell’enoteca Galli!


Per ulteriori informazioni e il programma completo, visitare il sito www.fishmarchet.it




A Pesaro plauso al Forno Vitali. Biancani e Frenquellucci consegnano il riconoscimento a Itala Ferri, moglie di Anteo

Plauso della Città al Forno Vitali, Biancani e Frenquellucci consegnano il riconoscimento a Itala Ferri, moglie di Anteo: «Il loro pane fatto con amore, da oltre 70 anni, è un punto di riferimento per intere generazioni».

Una vita passata a sfornare prelibatezze apprezzate da tutti i pesaresi, che non poteva che essere premiata con il Plauso della Città. «Il giusto riconoscimento per l’operosa attività che il Forno Vitali, il famoso “pane di Anteo”, ha profuso nell’arco di oltre 70 anni di lavoro», hanno commentano il sindaco Andrea Biancani e l’assessora alle Attività Economiche Francesca Frenquellucci, che l’8 ottobre 2024 hanno consegnato il premio alla moglie di Anteo Vitali, Itala Ferri, raggiunta nello storico laboratorio di Santa Veneranda: «Un punto di riferimento a cui hanno attinto intere generazioni di clienti. Per questo motivo a loro va la gratitudine e la riconoscenza della città».

Un’attività “simbolo” per il quartiere e per Pesaro, presente anche in centro storico, «che oggi è porta avanti dalle esperte mani di Itala che ha tramandato l’amore e la passione per questo lavoro alle figlie». 




OktoBeerfest, la festa della birra è in programma in Piazza del Popolo a Fermo dal 10 al 12 ottobre

Si rinnova l’appuntamento con l“OktoBeerfest” l’edizione n. 16 della festa della birra, in programma in Piazza del Popolo a Fermo dal 10 (inaugurazione alle ore 19.00 con la spillatura) al 12 ottobre 2024, dalle ore 18.00 alla mezzanotte.


L’appuntamento, che si rinnova ogni anno con successo (allegata foto di repertorio), è organizzato dal Comune di Fermo – Assessorato al Commercio con la collaborazione dell’Associazione “Amici di Ansbach”, presieduta da Francesco Gismondi e dell’Associazione “Amici di Fermo e del Fermano”.


Un nuovo evento che rafforza e consolida i sempre proficui rapporti di collaborazione e di amicizia con la città tedesca di Ansbach, alla quale nel 2022 è stato intitolato il belvedere di viale Ciccolungo (Ansbach a sua volta nel 2022 aveva intitolato una piazza a Fermo).


L’iniziativa avrà come protagonista la birra bavarese e le specialità franconi provenienti da Ansbach con le tipiche salsicce (bratwurst e stadtwurst) con crauti, i dolci tipici della Franconia, il tutto allietato dalla musica tipica bavarese.


A sottolineare il gemellaggio e la collaborazione con Ansbach il Sindaco Paolo Calcinaro e l’Assessore al commercio Mauro Torresi che ringraziano per la sempre fattiva e operosa collaborazione l’associazione Amici di Ansbach ed il suo Presidente Francesco Gismondi per aver organizzato come sempre un’iniziativa che vuole sottolineare ogni volta il legame sempre vivo con la città tedesca.


“Un gemellaggio che è sempre proficuo, che contribuiamo a tenere vivo perché è una relazione con cui negli anni si sono costruiti scambi culturali, sociali, sportivi, turistici, una reciproca conoscenza sotto tanti aspetti – ha detto Francesco Gismondi, Presidente dell’Associazione Amici di Ansbach – e che ha in questa iniziativa un momento di incontro e di festa”.




Snai – Unione Montana Marca di Camerino: ripartono i seminari formativi per il marketing turistico

“Istruzione, formazione, lavoro: questi i temi sui quali l’Unione Montana Marca di Camerino, nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne, ha garantito agli operatori del settore turismo, seminari formativi volti a incrementare la competitività del sistema produttivo dell’area alto maceratese. Investire nei giovani e in chi già lavora in tale comparto rappresenta la chiave di volta per sviluppare le migliori strategie di marketing, non solo turistico, per il nostro territorio”.

È Alessandro Gentilucci, presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, a fare il punto sulla ripartenza dei seminari: “si tratta di una attività formativa qualificante che contamina e arricchisce la ricostruzione fisica delle abitazioni. Il nostro è un territorio attrattivo che ha iniziato a mettersi in evidenza anche grazie a una corretta gestione della biodiversità, integrata dalle attività di valorizzazione delle tipicità gastronomiche quali, ad esempio, il tartufo. Parliamo di un territorio che può proporre un’offerta turistica calibrata su una utenza di qualità. I seminari formativi promossi dall’Unione offrono gli strumenti per mettere a sistema tutto questo”.

I corsi avranno inizio martedì prossimo, 8 ottobre, e proseguiranno per tutto il mese. La partecipazione è gratuita e verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per maggiori informazioni e per le iscrizioni: www.seminariinformativi.it




Il 27 settembre presso gli Orti Giuli di Pesaro evento di Coop24evolution: la Cultura e la Cooperazione forze di rigenerazione dei luoghi e delle comunità

di Ester Musco’

L’edizione 2024 di COOPEVOLUTION sarà il 27 settembre agli Orti Giuli di Pesaro: per la prima volta la Capitale italiana della cultura vedrà protagonista la cooperazione.

La Cultura e la Cooperazione sono forze capaci di rigenerare luoghi e comunità, di produrre cambiamento, di agire in senso anticiclico e portare sviluppo in contesti fragili; questi temi saranno al centro dell’evento promosso e organizzato da Legacoop Marche insieme a CulTurMedia, il settore di Legacoop nazionale che si occupa di Cultura, Turismo e Media.

A seguito delle riflessioni emerse durante l’edizione del 2023 alla Rocca di Fano, la Cooperazione entra in modo strutturato e da protagonista nella programmazione della Capitale della Cultura, per illustrare la cultura che genera e i risultati che è in grado di ottenere.

Di fronte a uno scenario sempre più complesso ed in continuo cambiamento, la cooperazione offre la sua cultura, l’esperienza maturata nei territori e la sua apertura all’innovazione attraverso il recupero e la canalizzazione di energie, configurandosi come elemento fondamentale per l’evoluzione, la rigenerazione e lo sviluppo futuro.

“Il 27 settembre rappresenta un’occasione per esplorare concretamente e sotto molteplici aspetti -attraverso dati oggettivi, testimonianze e riflessioni di esperti – il concetto di cooperazione e l’impatto che essa ha sui territori grazie alla forza culturale che produce, alla grande energia capace di creare impatti economici, sociali e ambientali, di rigenerare contesti vari e comunità, di lanciare sfide per il futuro e di lasciare progetti per il mondo delle capitali culturali” illustra il Presidente di Legacoop Marche Gianfranco Alleruzzo, indicando i temi che il Presidente di Legacoop Nazionale, Simone Gamberini, riporterà a sintesi nelle sue conclusioni dedicate ad una mattinata intensa, ricca di testimonianze di esperti, di rappresentanti istituzionali e di cooperative.

Economia e sostenibilità, rigenerazione e welfare, le competenze per affrontare il futuro, saranno i tre focus che verranno affrontati in mattinata alla presenza, oltre del citato Presidente Alleruzzo, del Presidente di Legacoop Marche Franco Alleruzzo, del Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, del Sindaco di Pesaro Andrea Biancani, del l’Assessore regionale alla Cooperazione Andrea Maria Antonini, dell’Eurodeputato Matteo Ricci. Interverranno Giovanna Barni, Presidente di CulTurMedia; Andrea Cori dell’Area Studi Legacoop; Vincenzo Durante Responsabile Area Occupazione INVITALIA; Fabio Renzi, Segretario Generale Fondazione Symbola; Massimo Gottifredi Direttore di CulTurMedia, Alessandro Rinaldi, Direttore Studi e statistiche, Centro Studi di Unioncamere G. Tagliacarne, che illustreranno nuove ricerche sulle questioni e proporranno sintesi a chiusura delle testimonianze dirette di varie cooperative chiamate a dare voce alle proprie esperienze .

L’intensa mattinata si concluderà con gli interventi di Rossella Tarantino della Commissione Europea Capitali Cultura, la presentazione del progetto di rigenerazione degli Orti Giuli da parte della cooperazionee il saluto dell’Assessore Daniele Vimini, evidenziando così il contributo della cooperazione all’eredità delle Capitali della Cultura.

Come ricordato, le conclusioni della mattinata sono affidate al presidente Nazionale di Legacoop, Simone Gamberini. La giornata proseguirà con spazi espositivi, animazioni, visite guidate, presentazioni di progetti e uno spettacolo serale coinvolgente.

Lo spazio degli Orti Giuli sarà animato per l’intera giornata, offrendo il modello di rigenerazione di un luogo che sarà oggetto, da parte della cooperazione locale, di un progetto che sarà illustrato nel corso degli interventi e da elaborati che saranno esposti al pubblico, con l’obiettivo di offrire una ipotesi di recupero e fruizione partecipata per cittadini, turisti e visitatori.

Il programma del pomeriggio riserva la possibilità di: una visita guidata, condotta dalla Cooperativa Isairon, per conoscere meglio gli Orti Giuli e la parte del centro storico ad essi limitrofa; confrontarsi con progetti innovativi dedicati alla medicina – ci sarà una piccola clinica mobile della Coop Meding Care – assaggiare i dolci della cooperativa Frolla e comprendere il suo progetto sociale; partecipare ad una dimostrazione di partecipazione diretta ai processi decisionali del progetto PINQUA (cooperative Cooss Marche e Labirinto e il Centro Servizi Volontariato); conoscere i sistemi di apprendimento dell’Unione europea e la possibilità di accedervi attraverso la Cooperativa Learnable; apprezzare i prodotti delle Cooperative AMA Aquilone, La Biologica, Mondo Solidale, Nuovi Orizzonti, T41b; approfondire la conoscenza della cooperazione con i testi presentati da Librerie Coop e Fondazione Barberini o con le informazioni che si potranno acquisire da Cooss Marche, Coopfond, PICO, Pesce Azzurro, nel corso di presentazioni o negli spazi espositivi.

Spazio a temi sociali per tutto il giorno, insomma, – soprattutto dedicati ai giovani e alla parità di genere – con l’installazione e le mostre “VA.GI.TI”, “Urli al parco” a cura della Coop. Labirinto e l’esposizione “La femminilità non ha confini” di coop On The Road.

A chiudere la serata, alle 21,00, uno spettacolo sorprendente: “Nel Ventre della Balera – una storia di libertà a passo di danza”, una narrazione con disegni e musica che racconterà la storia “eversiva” del ballo liscio e i suoi rapporti con la cooperazione.

Tutti gli spazi e gli eventi sono gratuiti e si svolgeranno al coperto, supportati da un servizio enogastronomico sia a pranzo che a cena.

Spettacolo NEL VENTRE DELLA BALERA




A Lineapelle presentata LA PELLE “AL BACO” ANTI-CO2 che inaugura l’ecoconceria italiana grazie alla formula EBN, simbolo delle Marche innovative e dell’eco ricerca 

Sincronizzare le lancette dell’orologio umano con i ritmi del Pianeta.  Favorire un avanzamento tecnologico in aperto ed intelligente ascolto dell’evoluzione naturale riducendo gli impatti produttivi e proteggendo l’integrità ecologica globale. Sono alcuni degli obiettivi di sviluppo contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Non semplici prescrizioni, ma un programma dettagliato che impegna ogni settore industriale a farsi attore del progresso sociale ed ambientale collettivo.

Decisivo è il ruolo della green-research internazionale, talvolta in grado di costruire ingegnose e virtuose partnership con la migliore tradizione dello stile Made in Italy. 

Ad esempio, la maggior parte dei target di sostenibilità previsti dall’Onu a salvaguardia della salute delle persone e degli ecosistemi è raggiunta, nel comparto conciario, anche grazie al contributo dell’Activeted Silk L1  Biofinishing System. Si tratta di una biotecnologia dagli effetti potenzialmente rivoluzionari. Un nuovo sistema di finitura della pelle ottenuto grazie alle proteine dei bachi da seta. Il metodo è l’unico al mondo adatto a bilanciare prestazioni, biodegradabilità e riduzione di anidride carbonica.

La straordinaria innovazione, ideata dall’impresa statunitense Evolved by Nature è stata industrializzata in Italia da Pellami Due C, azienda marchigiana da tre decenni impegnata a mutare la pelle italiana nel segno di un’eleganza leggera come una farfalla che segue la traiettoria del comfort, della sicurezza, dell’etica. La nuova Formula EBN inaugura con Pellami Due C la rifinizione italiana anti-CO2 che “tramuta il cuoio in seta”.

L’impresa italiana ha promosso un’originale working experience di presentazione intitolata “Metamorfosi. La seta che trasforma la pelle”. La novità è stata presentata a Milano  nel corso di Lineapelle la mostra internazionale di pelli, accessori, componenti, tessuti sintetici e modelli L’iniziativa che cade nei 30 anni della Pellami 2C è una rivoluzione nel comparto  italiano della rifinizione un viaggio nella principale novità nell’ambito della finitura per la pelle, la sola a far registrare una derivazione da origine naturale, bio-based e plastic free, del 75% e la modalità più incisiva nell’azzerare l’uso di catalizzatori ritenuti altamente cancerogeni. Inoltre, si tratta di un sistema che garantisce migliori performance di circolarità e riduce le emissioni di CO2 fino all’82%, sia per il minor uso di polimeri che per il risparmio energetico nel processo produttivo.

Infine l’assenza di PFA, di sostanze chimiche dannose e di cross linker aggiunti, tutela il reale e più limpido valore che regge ogni nobile intrapresa: la dignità e la vita delle persone.

Tutto questo è possibile sintetizzando i cristalli dei bachi da seta che lasciano la pelle al naturale. Liscia, setosa. Una vera e propria pelle al baco