Ventimilarighesottoimariingiallo, giovedì 21 agosto al via a Senigallia il festival del noir e del giallo civile con Gabriella Genisi

Aprirà i battenti giovedì 21 agosto la quattordicesima edizione di Ventimilarighesottoimariingiallo, il festival del noir e del giallo civile: quattro giorni di incontri e visite guidate per esplorare tutti i possibili contenuti del noir: dal giallo civile agli appuntamenti con alcuni tra i più interessanti autori del giallo italiano.


La serata di apertura del festival giovedì 21 agosto (ore 21,30 Giardini della Scuola Pascoli) vedrà come protagonista una scrittrice di grande talento e popolarità: Gabriella Genisi, l’autrice barese dalla cui penna è nata la Commissaria più amata d’Italia, Lolita Lobosco, approdata anche al successo televisivo grazie alla fortunata serie prodotta da Luca Zingaretti ed interpretata da Luisa Ranieri.

Gabriella Genisi, intervistata dal giornalista e saggista Valerio Calzolaio, presenterà il suo ultimo romanzo “Una questione di soldi” nel quale Lolita Lobosco conduce un’inchiesta sulla misteriosa morte della direttrice della filiale di un Istituto di Credito, che in apparenza si è gettata dal balcone del suo appartamento ma che ben presto si scoprirà invece essere stata la vittima di un omicidio. Con la tenacia che la contraddistingue la Commissaria comincia a seguire molte piste sulla scia di un passato oscuro e burrascoso muovendo insospettabili fili nascosti.

In caso di maltempo l’incontro si svolgerà nell’Auditorium San Rocco.


Durante i giorni del Festival gli appassionati avranno la possibilità di accedere anche alla Camera Gialla, il luogo all’interno della sede della Fondazione Rosellini che raccoglie tutti i gialli pubblicati in lingua italiana fin dalla nascita di questo genere con numerose illustrazioni originali. La Fondazione Rosellini organizza infatti dal giovedì alla domenica alcune visite guidate gratuite nella Camera Gialla con prenotazione obbligatoria.

L’edizione di quest’anno prevede anche un affettuoso omaggio al talento visionario ed all’umanità di Giuliano De Minicis, creatore dell’immagine che ha identificato il festival del giallo di Senigallia sin dalla sua prima edizione, prematuramente scomparso cinque anni fa. Tutti gli incontri del festival sono ad ingresso gratuito. Info www.ventimilarighesottoimari.it




Al via la sesta edizione del Ginesio Fest, in programma a San Ginesio dal 20 al 25 agosto /ecco tutto il cartellone

Al via la sesta edizione del Ginesio Fest, in programma a San
Ginesio dal 20 al 25 agosto sotto la direzione artistica di Leonardo Lidi. Tra gli appuntamenti più
attesi del festival, la cerimonia del Premio San Ginesio all’Arte dell’Attore 2025, in programma per
domenica 25 agosto alle ore 21:00 presso il Chiostro Sant’Agostino di San Ginesio. Il
riconoscimento sarà consegnato a due figure di grande rilievo del panorama teatrale italiano:
Davide Enia e Mariangela Granelli, che saranno presenti alla serata di premiazione.

Dal 2025 il Ginesio Fest ha raggiunto un risultato particolarmente importante, è stato infatti
riconosciuto dal Ministero della Cultura tra le ‘prime istanze triennali’, nel settore festival di teatro.
San Ginesio, inserito tra I Borghi più belli d’Italia, torna così a trasformarsi in un autentico
palcoscenico diffuso, dove il teatro non è semplice ospite, ma diventa corpo vivo del territorio. Il
Ginesio Fest rinnova la propria vocazione immersiva, facendo del borgo non solo uno sfondo
suggestivo, ma una vera e propria matrice scenica. Le piazze, le chiese, i chiostri, i giardini e gli
spazi non convenzionali del centro storico vengono attraversati da spettacoli, incontri e
restituzioni, in un disegno organico che intreccia l’arte con i luoghi, la comunità con la scena, il
paesaggio con la narrazione.

Questa relazione tra drammaturgia e geografia, che si nutre di ascolto e rispetto per le
stratificazioni del contesto, è uno dei tratti distintivi del Ginesio Fest: non una vetrina, ma una
struttura viva, in dialogo costante con il paese, le sue abitanti e i suoi abitanti, il pubblico e le
compagnie ospiti. Un’esperienza che rinnova l’idea stessa di festival, inteso come cantiere
temporaneo e concreto, capace di restituire senso alla presenza artistica nei luoghi attraverso la
prossimità, il radicamento e l’incontro.

�� IL TEMA 2025: FURORE
Il filo conduttore scelto da Leonardo Lidi per questa edizione è Furore: un sentimento, uno stato,
una spinta che attraversa i corpi, le parole, i linguaggi della scena.


��️ IL PROGRAMMA
Il cartellone si apre mercoledì 20 agosto al Chiostro di Sant’Agostino con Pinocchio, uno dei titoli
storici del Teatro del Carretto, diretto da Maria Grazia Cipriani, in scena alle ore 21:30.
L’appuntamento è preceduto, alle ore 18:00, dalla Cerimonia di inaugurazione della sesta edizione
del Ginesio Fest.
Giovedì 21 agosto, sempre all’Auditorium di Sant’Agostino, il festival propone due spettacoli:
– alle ore 18:00 Katzelmacher di Rainer Werner Fassbinder, con la regia di Leonardo Lidi e la
produzione del Teatro Stabile di Torino, in debutto nazionale (in accordo con Arcadia & Ricono Srl
per gentile concessione di Verlag der Autoren);
– alle ore 21:30 (Chiostro Sant’Agostino) Altri libertini, adattamento scenico dal celebre testo di Pier
Vittorio Tondelli, con la regia di Licia Lanera.
Venerdì 22 agosto, al Chiostro di Sant’Agostino, alle ore 21:30 va in scena Stuporosa, firmato dal
coreografo Francesco Marilungo e coprodotto da Körper e Fabbrica Europa.
L’appuntamento è preceduto da due eventi:
– alle ore 16:00, alla libreria “Tra le righe”, la presentazione del libro Neurolocig park alla presenza
dell’autore Lorenzo Bartoli;
– alle ore 18:00, presso l’Auditorium Sant’Agostino, il debutto nazionale di Un anno con tredici
lune, ancora da Fassbinder e ancora con la regia di Leonardo Lidi (in accordo con Arcadia & Ricono
Srl per gentile concessione di Verlag der Autoren).
Sabato 23 agosto si apre alle ore 18:00 con due appuntamenti in parallelo:
– SdisOrè di Giovanni Testori, con Evelina Rosselli e la regia del gruppo UROR (Auditorium
Sant’Agostino);
– la restituzione del laboratorio per bambine e bambini (6–12 anni) a Colle Ascarano.
Alle ore 19:15, all’Oratorio San Filippo Neri, è in programma il debutto nazionale di Primo studio –
Io uccido i giganti, adattamento teatrale dell’omonimo fumetto di Joe Kelly, con la regia di Greta
Petronillo, produzione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus e vincitore del Bando Orizzonti.
Chiude la giornata, alle ore 21:30 al Chiostro di Sant’Agostino, Radici, testo di Alba Maria Porto e
Giulia Ottaviano, con la regia di Porto, produzione Asterlizze.
Domenica 24 agosto, alle ore 11:30, presso la Sala consiliare del Comune di San Ginesio, si terrà
un focus di approfondimento con Piemonte dal Vivo.
Alle ore 16:30, nella palestra dell’I.I.O. “A. Gentili – V. Tortoreto”, si svolgerà la restituzione del
laboratorio per attori ISLAND 2. Furore, a cura di Alessio Maria Romano.
Alle ore 18:00, all’Auditorium Sant’Agostino, va in scena Bubikopf – Tragedia comica per pupazzi,
regia di Neville Tranter, produzione Politheater.


A concludere la giornata, alle ore 21:30 al Chiostro di Sant’Agostino, Wonder Woman, scritto da
Antonio Latella e Federico Bellini, diretto da Latella e prodotto da TPE – Teatro Piemonte Europa in
collaborazione con Stabilemobile.
Lunedì 25 agosto, giornata conclusiva del festival, si apre ai Giardini SS. Tommaso e Barnaba con
tre repliche di Arcipelago (ore 16:00, 17:30 e 21:30).
Alle ore 18:00, nella palestra dell’I.I.O. “A. Gentili – V. Tortoreto”, va in scena I’ve loss of attention,
il nuovo lavoro del Collettivo EFFE con testi e regia di Giulia Odetto.
Alle ore 19:00 è prevista la restituzione del laboratorio per adolescenti (13–19 anni), Furore, a cura
di Ilaria Cecere.
La serata conclusiva si apre alle ore 20:30 al Chiostro di Sant’Agostino con la Cerimonia di
premiazione della sesta edizione del Premio San Ginesio “All’arte dell’attore” e si chiude con il
concerto La buona novella dei Perturbazione.


�� IL PREMIO “ALL’ARTE DELL’ATTORE”
Anche quest’anno il Premio San Ginesio “All’arte dell’attore” torna a segnare uno dei momenti
più significativi del festival, riaffermando il suo ruolo come spazio di riflessione e riconoscimento
attorno alla pratica scenica. In programma lunedì 25 agosto nel Chiostro di Sant’Agostino, la
cerimonia si svolgerà nel contesto della serata conclusiva del Ginesio Fest, a conferma della
volontà di saldare l’identità del borgo marchigiano alla centralità del lavoro attoriale.
Il Premio intende valorizzare interpreti che si siano distinti per il rigore del percorso artistico e la
capacità di tradurre in scena la complessità del presente. A presiedere la giuria è Remo Girone,
affiancato da una commissione composta da Rodolfo Di Giammarco, Lucia Mascino, Francesca
Merloni e Giampiero Solari: personalità differenti per formazione e sguardo, chiamate a comporre
una lettura plurale sull’arte dell’attore oggi.
I due vincitori dell’edizione 2025 sono Mariangela Granelli e Davide Enia. La premiazione – alla
presenza di Davide Enia e Mariangela Granelli – si svolgerà durante la serata finale del Ginesio
Fest il 25 agosto, alle ore 21,00 presso il Chiostro Sant’Agostino a San Ginesio.


�� FOCUS PIEMONTE
Tra le novità più significative della sesta edizione del Ginesio Fest (23–25 agosto), si segnala l’avvio
di una collaborazione strategica con Fondazione Piemonte dal Vivo, che debutta al festival con un
articolato Focus Piemonte. L’iniziativa porta a San Ginesio alcune delle proposte più interessanti
della scena piemontese contemporanea, tra teatro di ricerca, musica e nuovi linguaggi, affiancate
da un momento pubblico di confronto tra compagnie, operatori e critici.
Il programma propone:

  • Radici di Asterlizze – 23 agosto ore 21:30
  • Primo Studio – Io uccido i giganti di Fondazione TRG – 23 agosto ore 19:15
  • Wonder Woman di TPE – Teatro Piemonte Europa – 24 agosto ore 21:30
  • La buona novella dei Perturbazione – 25 agosto
  • I’ve loss of attention del Collettivo Effe – 25 agosto ore 18:00
    Un ventaglio di proposte che testimonia la ricchezza di linguaggi e poetiche che attraversano oggi
    la scena teatrale piemontese: dalla drammaturgia contemporanea al teatro musicale, dalla
    narrazione al teatro di figura, in dialogo con temi sociali e politici urgenti. Il Focus Piemonte
    rappresenta un nuovo asse tra territori, festival e compagnie, rafforzando il ruolo del Ginesio Fest
    come piattaforma nazionale di confronto e progettualità condivisa.
  • �� Incontro Focus Piemonte – Domenica 24 agosto ore 11:30
    Presso la Sala consiliare del Comune di San Ginesio si terrà l’incontro con compagnie e operatori
    del Focus, aperto a pubblico, critici e addetti ai lavori. Interverranno: Matteo Negrin (direttore di
    Piemonte dal Vivo), Leonardo Lidi (direttore artistico del festival), Isabella Parrucci (fondatrice del
    Ginesio Fest), le compagnie ospiti e numerosi operatori nazionali. A moderare sarà l’attore
    Christian La Rosa, già protagonista dei dialoghi artisti-pubblico nelle precedenti edizioni.
    “Siamo molto orgogliosi di avviare questa collaborazione con Piemonte dal Vivo — afferma
    Leonardo Lidi — che rappresenta un ulteriore passo verso una rete nazionale di respiro e qualità.”
    “È una sfida che vogliamo raccogliere per crescere insieme” – aggiunge Isabella Parrucci. “Questa
    è un’occasione preziosa per presentare un ritratto ampio e plurale della scena piemontese
    contemporanea” – conclude Matteo Negrin.
    �� ENTI PROMOTORI
  • Promosso e organizzato dal Comune di San Ginesio in collaborazione con l’Associazione Culturale GINESIO FEST, il
    festival si svolge in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo. Media partner dell’iniziativa sono Rai Radio 3, Il
    Resto del Carlino e Teatro e Critica.
    Il Festival gode del patrocinio e del sostegno del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Marche e della Struttura
    Commissariale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, insieme a Camera di Commercio delle Marche, Fondazione
    CARIMA, Provincia di Macerata, Unione Montana dei Monti Azzurri.
    Completano il quadro delle collaborazioni i partner culturali: Marche Teatro, AMAT – Associazione Marchigiana
    Attività Teatrali, Fondazione Marche Cultura, Università degli Studi di Macerata, Università degli Studi di Camerino,
    Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e Università Politecnica delle Marche.
    Main sponsor: Neos Restauri e LE.IL Costruzioni S.r.l.
    Sponsor: Sardellini Costruzioni, Servizi Stradali Marinelli S.r.l., Papa Nicola, Edilizia Azzacconi, C.P.M. Gestioni
    Termiche, Nefer S.r.l.,Corridomnia, Geko S.p.A., Merelli Cave, Ci.Pre. S.r.l.

Info e contatti:
https://www.ginesiofest.it/

Media partner del festival

Associazione Culturale “Ginesio Fest”
Via Capocastello, 47 – 62026 San Ginesio (MC)
P.IVA 02035370432 – C.F. 92034230430
E-mail info@ginesiofest.it
www.ginesiofest.it

GINESIO FEST 2025 – SESTA EDIZIONE

MERCOLEDÌ 20 AGOSTO
 Ore 18:00 – Chiostro Sant’Agostino
INAUGURAZIONE SESTA EDIZIONE DEL GINESIO FEST
Cerimonia di inaugurazione della sesta edizione del Ginesio Fest
 Ore 21:30 – Chiostro Sant’Agostino

SPETTACOLO
“Pinocchio”
Adattamento e regia Maria Grazia Cipriani
Scene e costumi Graziano Gregori
Attori Giandomenico Cupaiuolo, Elsa Bossi, Giacomo Pecchia, Giacomo Vezzani, Nicolò Belliti, Carlo
Gambaro, Ian Gualdani, Filippo Beltrami
Suoni Hubert Westkemper – Luci Angelo Linzalata


GIOVEDÌ 21 AGOSTO
 Ore 18:00 – Auditorium Sant’Agostino
SPETTACOLO – Debutto Nazionale
“Katzelmacher
di Rainer Werner Fassbinder
Regia Leonardo Lidi
con con Giulia Boffa, Chiara Cappa Bava, Enrica Daniele, Marika Favilla , Andrea Guspini,
Michelangela Marinelli, Andrea Madaro, Linda Morando, Pietro Nalesso, Dario Pensabene Bellavia.
Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale”
In accordo con Arcadia & Ricono Srl
per gentile concessione di Verlag der Autoren
 Ore 21:30 – Chiostro Sant’Agostino

SPETTACOLO
“Altri libertini
dal testo di Pier Vittorio Tondelli
adattamento e regia Licia Lanera
con Giandomenico Cupaiuolo, Danilo Giuva, Licia Lanera, Roberto Magnani
luci Martin Palma – sound design Francesco Curci – costumi Angela Tomasicchio
produzione Compagnia Licia Lanera – coproduzione Albe/Ravenna Teatro


VENERDÌ 22 AGOSTO
 Ore 16:00 – Libreria “Tra le righe”
INCONTRO
Presentazione del libro “Neurolocig park” con l’autore Lorenzo Bartoli
 Ore 18:00 – Auditorium Sant’Agostino
SPETTACOLO – Debutto Nazionale
“Un anno con tredici lune”
di Rainer Werner Fassbinder
Regia Leonardo Lidi
con Tommaso Rocco Arquilla, Angelica Beccari, Enrica Daniele, Flavia Federici, Alessandro Glorioso,
Marra Giovanni, Edda Marrone, Giulio Nicotra, Sabri Ayoube.
In accordo con Arcadia & Ricono Srl
per gentile concessione di Verlag der Autoren
 Ore 21:30 – Chiostro Sant’Agostino

SPETTACOLO
“Stuporosa”
Coreografia e regia Francesco Marilungo
con Alice Raffaelli, Barbara Novati, Roberta Racis, Francesca Linnea Ugolini, Vera Di Lecce
musica e vocal coaching Vera Di Lecce – spazio e luci Gianni Staropoli
costumi Lessico Familiare – foto e video Luca del Pia
produzione Körper | Centro Nazionale di Produzione della Danza. Co-produzione Fabbrica Europa.
con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia con il
supporto di Short Theatre Festival, Fuori Programma Festival, Teatro Akropolis & Dracma Teatro –
Progetto CURA, Did Studio, Base Milano, Qenhun.
Premio Ubu 2024 miglior spettacolo di danza.

SABATO 23 AGOSTO
 Ore 18:00 – Colle Ascarano
RESTITUZIONE LABORATORIO BAMBINI (6-12 ANNI)
Restituzione laboratorio
 Ore 18:00 – Auditorium Sant’Agostino

SPETTACOLO

“SdisOrè”
di Giovanni Testori
con Evelina Rosselli
Regia Gruppo UROR
realizzazione maschere e marionette Caterina Rossi – disegno del suono Franco Visioli
foto Luigi Angelucci – produzione esecutiva PAV – con uno sguardo di Antonio Latella
ed il sostegno di AMAT Marche e Comune di Pesaro.
 Ore 19:15 – Oratorio San Filippo Neri

SPETTACOLO – Debutto nazionale
“Primo Studio – Io uccido i giganti”
da I Kill Giants di Joe Kelly e Jm Ken Niimura
FONDAZIONE TEATRO RAGAZZI E GIOVANI ONLUS
drammaturgia Diego Pleuteri e Greta Petronillo
Regia e Scene Greta Petronillo
Con Greta Petronillo
spettacolo vincitore del Bando Orizzonti
 Ore 21:30 – Chiostro Sant’Agostino

SPETTACOLO
“Radici”
testo di Alba Maria Porto e Giulia Ottaviano
Regia Alba Maria Porto
con Mauro Bernardi, Giorgia Coco, Federica D’angelo, Lydia Giordano, Adele Tirante
Produzione Asterlizze

DOMENICA 24 AGOSTO
 Ore 11:30 – Sala consiliare Comune di San Ginesio
INCONTRO
Focus di approfondimento con “Piemonte dal Vivo”
 Ore 16:30- Palestra I.I.O. “A. Gentili – V. Tortoreto”
RESTITUZIONE LABORATORIO PER ATTORI
Restituzione laboratorio “ISLAND 2. Furore” a cura di Alessio Maria Romano
 Ore 18:00 – Auditorium Sant’Agostino

SPETTACOLO

“Bubikopf. Tragedia comica per pupazzi”
Regia Neville Tranter
Con Silvia Fancelli e Damiano A. Zigrino
 Ore 21:30 – Chiostro Sant’Agostino

SPETTACOLO
“Wonder Woman”
scritto da Antonio Latella e Federico Bellini
diretto da Antonio Latella
con Maria Chiara Arrighini, Giulia Heathfield Di Renzi , Chiara Ferrara, Beatrice Verzotti.
Costumi Simona D’amico – Musiche e suono Franco Visioli – Movimenti Francesco Manetti e Isacco
Venturini
produzione TPE – Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Stabilemobile


LUNEDÌ 25 AGOSTO
 Ore 16:30 – Giardini SS. Tommaso e Barnaba (in replica alle ore 17,30 e alle ore 21.30)
SPETTACOLO
“Arcipelago”
 Ore 18:00 – Palestra I.I.O “A. Gentili – V. Tortoreto”

SPETTACOLO
“I’ve loss of attention”
di Collettivo EFFE
regia e testi Giulia Odetto
performer e coreografia Camilla Soave
musiche di Davide Tomat
Con il sostegno del Centro Servizi Culturali S. Chiara, di Ariateatro ETS e di Pergine Festival
 Ore 19:00
RESTITUZIONE LABORATORIO ADOLESCENTI (13-19 ANNI)
Restituzione laboratorio per adolescenti “Furore” a cura di Ilaria Cecere
 Ore 20:30 – Chiostro Sant’Agostino

SERATA FINALE DELLA SESTA EDIZIONE DEL GINESIO FEST e CONCERTO
Cerimonia di premiazione della sesta edizione del Premio San Ginesio “All’Arte dell’Attore” e – a
seguire – “La buona novella”, concerto dei Perturbazione

La buona novella di Fabrizio De André
Interpreti: Perturbazione
Tommaso Cerasuolo / voce
Cristiano Lo Mele / chitarre
Alex Baracco / basso
Rossano Lo Mele / batteria
La buona novella di Fabrizio De André, nell’interpretazione dei Perturbazione, è la rilettura del
concept album del cantautore genovese basato sui Vangeli Apocrifi, pubblicato nel 1970.




Addio a Pippo Baudo, amico delle Marche

di Stefano Fabrizi

Pippo Baudo è morto il 16 agosto 2025 a Roma all’età di 89 anni, lasciando un vuoto enorme nel panorama televisivo italiano e nel cuore di chi lo considerava un amico delle Marche.


Una carriera senza eguali

Conduttore e autore per oltre sei decenni, Baudo ha segnato la storia della Rai con programmi iconici come Fantastico, Domenica In e Canzonissima. Detiene il record di tredici conduzioni al Festival di Sanremo, un primato rimasto imbattuto dal 1968 al 2008.


Il legame speciale con le Marche

Anche se siciliano di nascita, Pippo Baudo nutriva un affetto sincero per le Marche. Nel corso degli anni ha partecipato come ospite d’onore a festival culturali a Pesaro e Ascoli Piceno, sostenendo iniziative locali per promuovere arte e musica. Molti spettatori marchigiani lo ricordano per la sua disponibilità a salutare il pubblico in dialetto e per i consigli generosi ai giovani artisti della regione. Tra gli amici il promoter Vladimiro Riga.

Pippo Baudo allo Sferisterio

Questo affetto nei confronti delle Marche si è manifestato in diversi modi nel corso degli anni:

  • Testimonial e promotore: Baudo ha spesso parlato delle Marche come di una “seconda casa”. Ha partecipato a eventi e iniziative per promuovere il territorio, l’arte e la musica locali. In un’occasione, ha visitato lo stand delle Marche alla BIT di Milano, dichiarando di sentirsi “come a casa” nella regione e di provare “una dolce nostalgia” ogni volta che se ne allontanava.
  • Programmi televisivi: Le Marche sono state protagoniste di una puntata del suo programma “Il Viaggio”, in onda su Rai 3. In questa occasione, Baudo ha esplorato diverse località della regione, da Urbino a Recanati, da Castelfidardo a Jesi, mettendo in luce le eccellenze artistiche, culturali e artigianali, come la fisarmonica. Ha mostrato un particolare interesse per Giacomo Leopardi, definendolo “il più grande dopo Dante”, e per la storia della fisarmonica a Castelfidardo.
  • Amicizie e collaborazioni: Ha stretto amicizie con diverse personalità marchigiane, come il pianista Giovanni Allevi, il cantautore Enrico Ruggeri e l’imprenditore Donato Giannini. Questo ha rafforzato il suo legame con il territorio e lo ha portato a ritornare spesso nelle Marche per impegni personali e professionali.
  • Ospite d’onore: Ha partecipato a festival culturali a Pesaro e Ascoli Piceno, mostrando la sua disponibilità a interagire con il pubblico locale, anche salutandolo in dialetto.

Il suo legame con le Marche è stato spesso ricordato, in particolare, in occasione della sua scomparsa, come testimoniato da numerosi articoli di giornale e messaggi di cordoglio che lo hanno definito un “vero amico delle Marche”.


Ancona e Sulvic ricordano Pippo Baudo

A Domenica In aveva citato le origini di Celentano, scoperto dagli impresari Sulpizi e Vico. Estremamente gentile e sempre disponibile, un gran signore. E sapeva ascoltare…

Pippo Baudo aveva con gli impresari anconetani Vittorio Sulpizi e Mario Vico, un rapporto non solo di lavoro ma di reciproca stima ed amicizia. Tanto che, a distanza di molti anni, ricordandosi del Festival dell’Adriatico alla Fiera della Pesca di Ancona, ha accettato volentieri di scrivere l’introduzione del libro “Sulvic, gli impresari del rock” del giornalista Luca Guazzati, fortemente voluto dagli eredi di Sulpizi e Vico.

“La storia della canzone italiana passa da Ancona” scrisse in quella occasione.

Entusiasta dell’iniziativa con un aneddoto dei suoi ne parlò addirittura a Domenica In quando era conduttore citando Sulpizi e Vico come scopritori di Adriano Celentano.

Ecco il telegramma che Sulvic ha inviato all’indirizzo della casa romana di Pippo Baudo dove con la sua segretaria svolgeva le funzioni d’ufficio.

“Con Pippo Baudo se ne va un pilastro della cultura e della tradizione italiana. Persona di grande eleganza e professionalità, disponibile e gentile, scopritore di talenti, sapeva ascoltare e distinguere. La Sulvic degli eredi degli impresari Sulpizi e Vico porge le più sentite condoglianze”


Eredità e ricordi

La sua capacità di scoprire talenti è leggendaria: Lorella Cuccarini, Heather Parisi e Laura Pausini devono molto all’intuito di “Superpippo”. La sua voce calda e autorevole e il sorriso pronto hanno fatto sentire a casa intere generazioni di italiani. Amici e colleghi delle Marche, come il cantautore Enrico Ruggeri e la giornalista Mariolina Venezia, hanno espresso cordoglio per la perdita di un vero amico e mentore.


Omaggi e cerimonia

La famiglia ha annunciato una cerimonia riservata ai soli parenti e agli amici più stretti, in attesa di un evento pubblico che si terrà prossimamente a Pesaro. Il Comune delle Marche farà issare le bandiere a mezz’asta in segno di lutto e organizzerà una serata celebrativa con spezzoni dei suoi programmi. Baudo in prima persona.

I momenti epici del Festival di Sanremo raccontati da Pippo Baudo in prima persona

Nel corso di tredici edizioni, ho vissuto sul palco dell’Ariston episodi che hanno fatto la storia della televisione italiana. Ecco cinque racconti in cui risento ancora l’emozione di quei lampi di genio e imprevisti memorabili.


L’esordio “inatteso” con Louis Armstrong

«Era il 1968 e nessuno mi aveva preparato all’arrivo di Louis Armstrong in gara. Al termine del suo brano “Mi va di cantare”, invece di fermarsi, Satchmo ha dato fiato alla tromba e ha intonato “When the Saints Go Marchin’ In” con l’orchestra in piedi. Dietro le quinte mi dicono che avrei dovuto farlo smettere o rischiavamo la squalifica. Così, armato di un fazzoletto bianco, mi sono fatto largo sul palco: “Please, Mister Satchmo”, gli ho detto, e gli ho strappato gentilmente la tromba dalle mani».


L’invenzione del format e il jingle “cult”

«Ho sempre rivendicato di aver creato la struttura moderna di Sanremo in cinque serate. E il jingle “Perché Sanremo è Sanremo”, firmato da Pippo Caruso e Sergio Bardotti, l’ho scelto io per dare un’anima riconoscibile al festival. Ogni volta che lo sentivo partire, sapevo che stava per succedere qualcosa di unico».


La coppia bionda-mora che fece discutere

«Nel 1995 decidemmo di rompere lo schema classico delle vallette e portammo insieme Anna Falchi e Claudia Koll. Il contrasto bionda-mora scatenò un dibattito pazzesco: da un lato chi amava il loro charme, dall’altro chi pensava fosse un’operazione troppo spinta. Io ero convinto che fossero pronte per rivendicare un ruolo da co-conduttrici, non semplici “accessori”».


Il grande “no” a Elton John

«Ricordo che avevamo un accordo verbale con Elton John: volava da Londra a Nizza, ma ai piani alti non chiudevano il contratto. Il suo arrivo era incerto fino all’ultimo, e alla fine il no definitivo arrivò poche ore prima della diretta. Io non persi la calma: continuai la serata come se nulla fosse, perché in televisione l’imprevisto è il sale dello spettacolo».


Record di ascolti e talenti lanciati

«Ho visto crescere Andrea Bocelli, Laura Pausini, Giorgia ed Eros Ramazzotti sul palco dell’Ariston. In alcune edizioni abbiamo toccato il 74% di share con oltre 17 milioni di spettatori. Ogni applauso era la conferma che avevamo creato qualcosa di irripetibile».


Il conduttore Pippo Baudo, ritratto sul palcoscenico del Teatro Ariston durante la terza serata del Festival di Sanremo

Le scoperte di talenti che hanno cambiato la musica italiana

Pippo Baudo non è stato solo il volto dei più grandi programmi Rai, ma anche un vero e proprio talent scout. Nel corso di sei decenni, ha scoperto e lanciato artisti che hanno rivoluzionato il panorama musicale italiano, trasformando Sanremo e i varietà in vetrine imprescindibili per emergenti e grandi interpreti.


I fari sulla musica leggera

Baudo ha aperto le porte di Sanremo a voci che sono diventate colonne portanti della musica italiana. Tra le rivelazioni portate sul palco dell’Ariston figurano:

  • Laura Pausini
  • Andrea Bocelli
  • Eros Ramazzotti
  • Giorgia
  • Irene Grandi

Ognuno di questi artisti ha saputo trasformare il festival in un trampolino di lancio per carriere internazionali.


Dal cantautorato al pop-rock

Non si limita ai volti più noti: Baudo ha valorizzato anche i cantautori d’autore e band emergenti, contribuendo a un rinnovamento del gusto musicale:

  • Daniele Silvestri
  • Carmen Consoli
  • Caparezza (all’epoca Mikimix)
  • Simone Cristicchi
  • Tricarico

La sua scelta di includere stili diversi ha amplificato il suono di artisti distanti dal mainstream e ha portato freschezza al festival.


Il debutto dei nuovi talenti femminili

Le sue intuizioni non hanno risparmiato il genere femminile, dando spazio a voci e personalità che avrebbero presto segnato le classifiche:

  • Heather Parisi e Lorella Cuccarini (come showgirl ma anche cantanti)
  • Anna Tatangelo
  • Dolcenera
  • Filippa Giordano
  • Mietta (nel 2008)

Baudo ha creduto nel valore artistico delle interpreti, restituendo loro visibilità anche quando il mercato sembrava meno ricettivo.


Da Beppe Grillo a Fabrizio Moro

Il suo sguardo non si è limitato alla musica: Baudo ha scoperto figure che hanno contaminato la cultura italiana in modo inaspettato:

  • Beppe Grillo (cabarettista e voce politica)
  • Tullio Solenghi (satira e varietà)
  • Fabrizio Moro (cantautore e autore)
  • Bianca Guaccero (attrice e cantante)

Queste scoperte testimoniano la sua capacità di riconoscere il talento al di là dei confini tradizionali dello spettacolo.


Pippo Baudo con Mike Bongiorno al 57esimo Festival di Sanremo

Il backstage dei varietà Rai negli anni ‘80

Negli anni Ottanta i varietà Rai erano veri e propri colossi televisivi, frutto di un lavoro collettivo che coinvolgeva autori, registi, tecnici e una grande troupe. Dietro al fascino delle luci e delle scenografie patinate si nascondevano giornate di preparazione intense, dove ogni dettaglio – dalla scelta del jingle alle luci d’atmosfera – veniva curato al millimetro.


Dalla scrittura alla scaletta

La genesi di ogni varietà partiva dagli autori. In sala riunioni sceneggiatori e direttori artistici definivano format, gag, spazi musicali e sketch comici. La scaletta veniva costruita in base a:

  • linea editoriale del palinsesto Rai
  • presenza di ospiti di richiamo
  • esigenze di sponsorizzazione
    Durante questi incontri saltavano fuori titoli provvisori e bozzetti di costume, che poi venivano affinati a settimane di distanza.

Il lavoro dietro le quinte: set design e tecnici

Mentre gli autori pensavano alle battute, i tecnici pianificavano:

  • allestimento delle pedane modulari
  • montaggio di macchine da presa multiple
  • predisposizione dei fondali scorrevoli
    Ogni puntata richiedeva la messa a punto di microfoni nascosti e sistemi audio perfettamente sincronizzati, con prove giornaliere di suono per evitare rimbombi o sbilanciamenti durante le esibizioni live.

L’arte della regia multipista

Registi del calibro di Valerio Lazarov sperimentavano l’uso di chromakey e inquadrature in tempo reale, passando da un cameraman all’altro tramite switcher video. Durante la diretta, il regista:

  1. seguiva il copione su un monitor
  2. dava via libera alle coreografie con il tokai
  3. gestiva imprevisti come ritardi o variazioni last minute
    Un taglio sbagliato significava rivedere l’ordine di trasmissione e rischiare cali di ritmo.

Trucco, costumi e cambi rapidi

Dietro ogni look patinato c’era un’intera squadra:

  • costumiste e stilisti preparavano abiti di scena su misura
  • truccatrici effettuavano prove colore per far risaltare visi sotto i riflettori
  • sarte erano pronte per riparazioni lampo
    Nei varietà più affollati, un cambio d’abito completo avveniva in meno di due minuti, grazie a camerini organizzati a corridoio.

Prove generali e ansie da prima serata

Le prove generali erano vere e proprie anteprime: l’audience veniva fatta entrare in studio, si replicavano luci e suoni della serata, si simulavano applausi e risate registrate. Solo quando regia, autori e troupe approvavano la registrazione, lo spettacolo era pronto per la diretta.


Una delle ultime foto ufficiali di Pippo Baudo

Esempi di show pionieristici

Molti dei varietà di quegli anni hanno lasciato una traccia indelebile per il loro backstage complesso e innovativo. Eccone alcuni:

Titolo Autori Regia Conduzione Data trasmissione
A tutto gag Ferruccio Fantone, Romolo Siena Romolo Siena Massimo Boldi, Daniele Formica, Maurizio Micheli… 17/02/1980 – 23/03/1980
Chromakey folies Leone Mancini Valerio Lazarov David Zed, Stefania Rotolo 07/04/1980
Saltimbanchi si muore Enzo Jannacci Franco Campigotto, Jannacci Franco Franchi, Cecilia Buonocore, Marina Marfoglia 16/02/1980 – 08/03/1980
Variety, un mondo di spettacolo Guido Sacerdote, Paolo Giaccio (TV1) (—) 14/02/1980 – 24/07/1984

Fonte: Rai Teche.


Il Sistina intitolerà la “sua” poltrona al grande Pippo Baudo

Una perdita incolmabile quella del mondo dello spettacolo con la scomparsa di Pippo Baudo.

Pippo era un grande “amico” del Sistina: nel 2013, subito dopo l’insediamento, Piparo lo volle protagonista del suo primo cartellone con “Sistina Story”, un grande omaggio alla grande tradizione del tempio del varietà e della rivista musicale in cui Pippo – accanto ad Enrico Montesano- fece da ineguagliabile narratore.

Il suo saper spaziare dalla musica colta al pop, attraversando tutti i generi musicali esistenti, la sua competenza, la sua ineguagliabile esperienza, la sua sterminata cultura, sono stati per tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di lavorarci insieme, linfa a cui attingere per una crescita artistica oltre che umana.

Non servono altre parole per raccontare la sua grandezza e la sua importanza, se non rilevare l’altrettanto enorme vuoto che adesso lascerà. Quella poltrona in prima fila centrale che sempre era riservata per lui al Sistina gli sarà intitolata in suo ricordo perché Pippo sarà sempre lì seduto ad applaudire e argutamente commentare. Ciao Pippo


Claudio Baglioni ricorda Pippo Baudo

«Ci ha scoperto tutti e tutti, senza di lui, siamo più scoperti.

Era attento, curioso, appassionato, laborioso, versatile, spiritoso, colto, meticoloso.

Era tante cose, molte di più delle tante che ha fatto.

Sarebbe riuscito a far bene anche altro, oltre la tv, se questa non l’avesse accaparrato.

È stato un grande.

SuperPippo.

Davvero il più grande.

È stato grandioso».

Claudio


Reazioni del Team FantaSanremo alla notizia della scomparsa di Pippo Baudo

La notizia della scomparsa di Pippo Baudo ci addolora profondamente.

Quando abbiamo creato il FantaSanremo, non potevamo non chiamare la nostra moneta “Baudo” perché Pippo ha rappresentato e rappresenterà sempre la storia del Festival.

Ricordiamo come fosse oggi il giorno in cui Pippo lasciò questa dichiarazione a Antonella Nesi e Adn Kronos: “Diventare carta moneta non è male. Questa è forse la cosa più strana che mi sia capitata. Ma è una bella soddisfazione. Vuol dire che qualcosa ho seminato anche tra le nuove generazioni di appassionati del Festival”. Per noi è stata la benedizione ufficiale dal “papà” del Festival di Sanremo.

I 100 Baudi continueranno a esistere per sempre, e ci auguriamo che anche grazie a loro le nuove generazioni sapranno chi era e cosa ha rappresentato Pippo Baudo per la televisione italiana e per il festival della musica italiana che noi amiamo tanto.

Nella prossima edizione del FantaSanremo ci sarà sicuramente qualcosa che lo ricorderà a modo nostro, come facciamo ormai da anni con gli altri giganti che hanno scritto la storia del Festival, della musica e della televisione italiana come Mike Bongiorno e Raffaella Carrà.




Un dipinto di Nicola Convertino Dalle Tenebre alla Luce, il dilemma dell’umanità

Scrive Nicola Convertino: “Questo dipinto, da me realizzato, è titolato: “DALLE TENEBRE ALLA LUCE”. Il significato è il dilemma della nostra umanità; se passiamo dalle tenebre alla luce, probabilmente ci portiamo dietro un passato oscuro che è la nostra eredità (lo si può notare dalla mano destra fumante, con le unghie pronte a graffiare), ma non necessariamente è negativo, è interpretabile. La luce necessita del buio altrimenti non potrebbe mettersi in evidenza appieno, come Giuda era necessario affinché si realizzasse il disegno divino. Pertanto Luce e Tenebre possono convivere in “esseri” pregni di una “grande conoscenza”, come in una particolare “natura” gli Androgini. Come nel caso del Baphomet (l’idolo associato ai Cavalieri Templari, poi divenuta l’immagine iconica creata dall’alchimista Eliphas Levi), spesso ritratto nelle iconorafie antiche con entrambi i sessi, una sorta di combinazione di attributi maschili e femminili (con seni e fallo) e le braccia e mani rivolte verso l’alto e verso il basso, che rappresenta l’unione degli opposti e i processi alchemici di trasformazione (dissoluzione e coagulazione). Per farla breve… L’UNIONE DEGLI OPPOSTI, dove l’androgino è visto come il culmine della realizzazione spirituale, simboleggiando l’equilibrio e l’armonia tra le polarità”.




Visti da vicino. Intervista esclusiva di Lorenza al filosofo Diego Fusaro, marchigiano acquisito

di Lorenza Cappanera*


Ho conosciuto Diego Fusaro la scorsa primavera in Ancona, in occasione di un festival di filosofia diretto da Antonio Luccarini  – Festival del Pensiero Plurale – dove presentava il suo ultimo libro: “ Marx a Wall Street” .

Devo dire che la sua flemma mi aveva sempre intrigato, invitato nei talk show televisivi mi divertiva vederli tutti agitati contrastare quella  modalità sottotono di esporre il suo pensiero , spesso non facile da comprendere , e lui tranquillo, come se niente fosse, rispondeva nel suo linguaggio aulico, denso  di neologismi. 

E alla fine lascia tutti spiazzati davvero, forse anche per incapacità di controbattere con altrettanta destrezza,  l’ interlocutore non ha piu’ molto da dire, ma quello che lascia e’ una boccata d’ aria fresca , un  senso nuovo di apertura, di fuga dall’ evidente che chi vuole carpisce e non può non approfondire. I tempi sono maturi o sono ancora acerbi non sta a me dirlo, ma sento che è tempo di farlo, di contribuire ad aprire un via in qualche modo e il suo ultimo libro apre quella porta, il problema resta varcarla. 

Provo a fargli qualche domanda, mi rendo conto di non avere gli strumenti adatti per controbatterlo, ma devo ammettere che non ho nessuna  voglia di farlo, lascio parlare l’ interlocutore, e’ troppo interessante quello che ha da dire e, per quel che può’ sorprendere malgrado il tema, anche insospettabilmente nuovo. 

Dottor Fusaro lei è un marchigiano a metà, avendo sposato una delle nostre parti.

Si,  sono un marchigiano acquisito

Come si trova in questa regione?

 Benissimo. Nelle Marche mi trovo decisamente bene, e’ una regione in cui non manca nulla.

Le faccio una domanda attinente all’ ultimo suo video di you tube ( la caverna di Platone: come liberare gli schiavi che non sanno di esserlo) che ho ascoltato ieri con molto interesse: secondo lei i marchigiani vivono nella caverna in numero maggiore rispetto ad altre regioni oppure no? 

 Non piu’ di altri. Non più degli umbri o piemontesi, siamo tutti nella caverna, marchigiani compresi. 

Ritorno al suo ultimo libro allora, che ho appena terminato di leggere, lei sta facendo una bella opera di risveglio. Nel 2018  Oettinger , commissario europeo per il bilancio, diceva: “ i mercati insegneranno all’ Italia come votare “ e già’ da li avremmo dovuto capire – i segnali già c’ erano stati tutti – in che vicolo cieco ci avevano ficcato, ma quei pochi o i  molti risvegliati sembra che non sappiamo trovare una via d’ uscita. In “ Marx a Wall Street” lei la via la propone, il vecchio filosofo irrompe nel tempio del capitalismo (mi ricorda qualcuno?) facendo saltare i banchi.

  Si, appunto.

Però Fusaro noi abbiamo conosciuto , seppur indirettamente , il marxismo. In Italia abbiamo avuto un potente partito comunista, in U.R.S.S. sappiamo come è andata, perciò le chiedo : non le sembra un po’ tutto anacronistico?

 No, non lo è. Secondo me Marx non è fuori tempo, anzi, non è mai stato così attuale perché ha fatto del capitalismo  il suo oggetto di studio, anzi direi che valga ancora in maniera maggiore  perche’ oggi di capitalismo ce n’è di piu’ che ai tempi di Marx, come ho provato a dimostrare nel mio libro. Quanto alla soluzione , secondo me l’ idea di uscire dalla caverna del capitalismo in vista di una società basata sulla forma uomo e non sulla forma valore resta un obiettivo fondamentale e piu’ che attuale,  direi imprescindibile. 

Ma mi scusi Professore, una domanda.  dovremmo ritornare come ai tempi dell’ Urss? Ne siamo appena usciti e adesso cosa facciamo,  marcia indietro? 

 Il punto a mio giudizio è un altro : neanche in Unione Sovietica Marx è’ stato mai realizzato, non si tratta di ripristinarlo, e poi dobbiamo guardare al futuro e non al passato.

Allora la cosa migliore da fare, magari ce lo spiega lei in un prossimo libro, cosa s’ intenda davvero per marxismo. Una guida pratica insomma. Glielo chiedo personalmente da sociologa, perche’ quando da giovane studente cominciai a leggere il Capitale io ebbi tutt’ altra sensazione: il testo mi sembrava un trattato francescano, un testo spirituale insomma, completamente diverso da quello presentato  dagli intellettuali sessantottini. Provai un’ insospettabile tenerezza, insomma, a cui non diedi peso, ma il senso mi rimase.  

 E’ vero, in Marx convivono due anime: una filosofica e messianica e un’ anima scientifica e rigorosa, quindi sono compresenti ed inscindibili tra loro. In Marx giovane prevale quella filosofica messianica mentre nel Marx anziano risalta quella scientifica dove pero’ non viene mai meno quella utopico/filosofica.

 Pero’ spiegare bene cosa s’ intende per socialismo, secondo me, ho provato in parte a farlo nel mio libro “Sinistra” che è una spietata critica alle sinistre neoliberaliste odierne, ed è un tentativo di recupero dell’idea di socialismo di Marx e di Gramsci, di socialismo inteso non come società’ di self service consumistica come la pensa la sinistra oggi, e neanche come Unione Sovietica o Cina , ma come società delle libere individualità comunitarie, questo è un po’ il tema che metto a fuoco nel libro “ Sinistra” appunto.

Quindi ritorniamo al libero mercato tra i piccoli magari? Magari solo con la moneta o  il contante, non con le banche sempre addosso, perché ormai siamo arrivati al punto che appena nasci ti appioppano un carta di credito o un conto corrente. Sei solo quello, non altro. 

 Io in questo seguo Marx : sono per la socializzazione dei mezzi per la produzione, quindi le grandi industrie, gli ospedali, le compagnie di trasporto devono essere in mano allo Stato, non ai privati, poi i privati avranno le loro dimensioni private, le loro economizzazioni , le loro transazioni private ma i grandi assett o cespiti devono essere in mano alla collettività e non al privato.

Ma scusi non è come ora?

 Adesso stiamo assistendo alla disgregazione totale di quel poco che c’era di statale : la sanità si sta privatizzando, non devo insegnarlo a voi delle Marche che credo abbiate una delle sanità piu’ tragicamente in declino, ma anche nel resto d’ Italia, non è che altrove la situazione sia migliore. Pero’ nelle Marche pare essere piuttosto grave. Ma non solo la sanità, i trasporti si stanno privatizzando l’ ambito ferroviario, quello aereo. 

Grazie per questa precisazione professor Fusaro solo che io non riesco a convincermi. Ci si lamentava che negli anni Settanta o Ottanta chi stava all’ Economato di un settore dello Stato praticamente aveva la tangente su tutto.

 Beh …da quello che sta emergendo in questi giorni pare che in alcune città’ importanti le mazzette funzionino  anche col privato.

Ma infatti ecco perché dico che non vedo soluzioni…

 Ma non c’ entra nulla con Marx, a mio giudizio, negli anni  Settanta /Ottanta dove non vivevamo in una società marxista ma sicuramente in una società piu’ temperata dallo Stato, alcuni diritti fondamentali erano riconosciuti per tutti. Se vuole le faccio l’ esempio dell’ Istruzione, e adesso invece con il modello privatistico tanti diritti hai quanto vuoi acquistarne, questo è il paradosso stomachevole.

Si, direi di sì. Ritornando alla caverna (chiaro riferimento alla caverna di Platone). Ieri guardavo il suo video e poi di seguito uno  di Federico  Faggin – celebre  scienziato che si è avvicinato alla spiritualità –  e ad un certo punto ho cominciato a riflettere:  passiamo dalla fisica alla spiritualità d’emblée  e poi ho pensato a Seneca e alla sua celebre frase : “ non esiste vento favorevole per un marinaio che non sa dove andare” ecco… noi tutti siamo un po’ così, non sappiamo più dove  andare e allora stiamo fermi, stiamo ad aspettare, e ci rifugiamo nella spiritualità che è un po’ un cercare ugualmente di uscire dalla caverna non trova? Come i primi ebrei cristiani che non trovavano modo di liberarsi dai Romani, infatti erano chiamati “ quelli della Via” , ebrei non ellenizzati, in cerca di un modo di uscire da una situazione senza via di uscita apparente che in un altrove insieme al Signore. I Romani non si spiegavano  perché i cristiani  perseguitati nella fossa con i leoni morivano sorridendo. Alla fine l’ Impero e’ crollato ed è stato il caos. Ultimamente vedo che ovunque si parla di spiritualità e questo sembra essere un po’ il segno dei tempi. I Romani sono i capitalisti, quelli della globalizzazione, dell’ impero del male, e noi dobbiamo trovare un nuovo Messia che ci salvi tutti? 

 Io credo che venga meno una dimensione religiosa intesa come ciò che rilega, che lega una comunità, come è stato per il cristianesimo e compaiono invece forme di spiritualità individualizzata come il modello new age, la spiritualità dell’ individuo che cerca un senso più grande della realtà mortificante in cui è proiettato. Però direi che più che uscita dalla caverna questa forma di spiritualità individualizzata diventa una consolazione per stare un pochino meglio nella caverna sperando che forse in un’ altra vita o in un’ altra forma ci sia qualcosa di migliore, una sorta di polizza assicurativa per l’aldilà più che una religione.

A mio avviso direi che si sa benissimo di vivere  in questo piano fisico da cui però si spera di elevarsi, di entrare già in questa valle di lacrime sollevandosi su un piano astrale/ eterico per dirla alla Steiner. Cioè , voglio dire, buttandola sul mistico cerchi di andare oltre , di non farti coinvolgere più di tanto, ma non so se è la via giusta questa. Guarda caso proprio dopo il 1990 si comincia a parlare di New Age, e questa è proprio la data fatidica in cui la globalizzazione fa le prime mosse – in Italia accadde Tangentopoli e la messa in opera di un sistema che oggi vediamo chiaramente : la politica non esiste più, esistono i mercati che fanno la politica , un sistema folle, disumano .La finanza ha sostituito la politica.  Poi guardi queste guerre…

 Beh …innanzitutto bisogna capire le cause di questo prosperare delle guerre, a mio giudizio la causa principale resta quella che il vecchio marxismo , forse in termini un po’ vintage poteva chiamare imperialismo. Sono tutte guerre propiziate dall’ Occidente capitalista, anche quella Ucraina non è la guerra della Ucraina contro la Russia ma quella dell’ Occidente capitalista contro la Russia colpevole di non piegarsi anch’ essa al modello occidentale, quindi capire le cause e’ già’ una prima possibile terapia, comprendere la malattia in cui versa l’ Occidente che io già chiamo Uccidente da diverso tempo , e’ capire che il problema non sono gli altri ma siamo noi.

Siamo noi occidentali? 

 Pensare che il problema sia l’Iran perché ha un modello di governo che sicuramente ha molti aspetti criticabili e non invece l’Occidente che pretende di muover guerra all’Iran perché ha aspetti di governo non amabili e’ paradossale a mio giudizio.

Che poi credo anche che sia una guerra di religione, anche sul tema della Cristianita’ : la Russia rappresenta quel modello di comprensione dell’ esistenza che insegue il fato, il destino. La differenza tra la Chiesa Romana e quella ortodossa è fondamentalmente marcata  dal Credo, ma non vado oltre perché si aprirebbe un capitolo a parte, comunque un’ accettazione diversa del trascendente che non è da trascurare – rammento il Filioque – un’ ortodossia che la Grecia in parte ha abdicato , anche entrando a far parte dell’ Europa forse, ma che la terza Roma ( Mosca) non ci pensa proprio a metter da parte. 

Certo. Io nel mio libro : “La fine del Cristianesimo“ ho sostenuto che è in atto non una guerra di religione ma una guerra alla religione, che il sistema nichilista del capitale sta sferrando contro tutte le religioni della trascendenza, in primis il Cristianesimo, che sta evaporando, ma poi anche contro l’ Islam, questo è ciò che registro.

Avanzano delle strane forme di sentire in effetti. Pochi giorni fa ho chiesto a qualcuno che si dimostrava molto spirituale se appartenesse a qualche religione e lui mi ha risposto serafico : solo a quella del cuore. Non c’è Dio, che viene sostituito con il nome Universo. Niente da controbattere ma la sua tesi , la difficoltà di appartenere ad una religo, a qualcosa che lega, e’ evidente e dilagante.  

Si, ce ne sono alcune tra l’altro che chiamerei forme sapienziali dell’ Oriente estremo, diversa dalla filosofia greca,romana  ed europea che non chiamerei religiose  e neanche filosofiche in senso proprio, qualcosa a cavaliere tra religione e filosofia senza essere né l’una né l’altra.

Cosa consiglia per ritornare ad intraprendere una nuova via, un po’ più retta di questa che ci sta consegnando al caos, a mio avviso.

 Bisognerebbe ritornare innanzitutto alle scuole filosofiche come nell’ antica Grecia che erano dei veri e propri modelli di vita, non solo di pensiero,  in cui si condivideva un modello esistenziale – come accadeva nell’ accademia di Platone o nel Liceo di Aristotele e nel giardino di Epicuro – si può provare a farlo anche tenendo conto delle opportunità che i mezzi di comunicazione oggi ci offrono, a patto che non vadano a sostituirsi alla comunità reale naturalmente, io stesso faccio molto uso di Internet e delle reti sociali ma non in sostituzione dei rapporti reali ma a integrazione , detto banalmente,  oltre alle lezioni in presenza faccio anche corsi on line che permettono a chi magari è in Brasile o in Giappone di seguire le lezioni, si tratta di un’ opportunità, mentre sarebbe una non opportunità se le persone di Milano dove faccio lezione , anziché venire a seguirmi in presenza si mettessero a casa e mi seguissero on line , li’ sarebbe disastroso invece, questa è la dialettica. 

Posso sapere cosa insegna?

Storia della filosofia all’Istituto Alti Studi strategici e politici di Milano.

Professore la ringrazio moltissimo per avermi concesso del tempo e rimando il tutto alle prossime lezioni on line  a cui spero di poter attendere perché reputo  molto interessante molto di ciò’ che afferma .

 Grazie  a lei! 

Ecco, l’ intervista è terminata, e davvero sono felice che il professor Fusaro sia un marchigiano acquisito, segno che questa terra continua ad attrarre  menti decisamente più orientate , nel vero senso etimologico della parola, a nuove possibilità individuali e di conseguenza comunitarie/ sociali, come da sempre storicamente l’ Adriatico è crocevia e testimone. 

Un buon ferragosto a tutti ! 

*Lorenza Cappanera, ama le Marche e le fa conoscere al mondo attraverso le sue case e i suoi scritti. Il suo sito marchecountryhomes.com è conosciuto in tutto il mondo.  Il suo blog lemiemarche.it   racconta dei tesori e della gente  di questa regione.




Ancona al centro della rigenerazione culturale: la visita del Ministro Alessandro Giuli (in vacanza nelle Marche)

Ancona si conferma un modello di rigenerazione culturale e un punto di riferimento per l’efficace utilizzo dei fondi pubblici. Questo il messaggio chiave emerso dalla visita dell’11 agosto del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in vacanza nelle Marche con la famiglia, che ha voluto toccare con mano le potenzialità della città di Ancona. Accompagnato dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il Ministro ha percorso un vero e proprio “itinerario della cultura”, visitando luoghi simbolo come il Duomo, la Biblioteca Benincasa, l’anfiteatro romano, la Mole Vanvitelliana e il Museo statale tattile Omero.


Le dichiarazioni del Ministro: Ancona, un modello di eccellenza

Nel corso della sua visita, il Ministro Giuli ha espresso grande apprezzamento per il capoluogo marchigiano, definendolo “una città splendida che si sta riappropriando della sua identità”. Ha sottolineato come “la rigenerazione culturale sia il punto di forza di Ancona” e ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra il Ministero e gli enti locali. Giuli ha lodato le Marche per la loro capacità di spesa dei fondi pubblici, definendole “un modello per efficacia nell’utilizzo delle risorse” e aggiungendo che “da Ancona a Porto Sant’Elpidio e in tutti i quadranti della regione, stiamo assistendo a un processo di rigenerazione e di rinnovamento dell’offerta culturale che ci rende orgogliosi”.


Progetti PNRR e la candidatura di Ancona 2028

La visita ha offerto l’occasione per fare il punto sui progetti finanziati dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Il Ministro Giuli ha rassicurato che entro la fine del 2026 si vedranno i frutti di questi investimenti, con grandi progetti volti alla valorizzazione dei monumenti e alla creazione di nuovi percorsi culturali. “L’offerta culturale sarà uno dei punti qualificanti di Ancona, così come è già uno dei punti qualificanti delle Marche,” ha affermato.


Anche il Presidente Acquaroli ha sottolineato il ruolo cruciale della cultura per lo sviluppo economico e turistico della regione. Ha evidenziato come la candidatura di Ancona a Capitale Italiana della Cultura 2028 rappresenti un’ulteriore spinta alla crescita, stimolando la sinergia tra il capoluogo e le altre realtà culturali del territorio. A suo avviso, la cultura, unita al recupero dei borghi, è “un elemento dirimente che crediamo possa fare la differenza” per la destagionalizzazione del turismo e lo sviluppo sostenibile delle Marche.

la foto di copertina da un fermo immagine da èTv: Francesco Acquaroli (governatore delle Marche), Alessandro Giulii (ministro della Cultura) e Marta Paraventi (assessore alla Cultura di Ancona)




“80 Voglia di Musica-La notte della Lira” è stata l’edizione dei record a San Benedetto del Tronto

Va in archivio anche la terza edizione dell’evento “80 Voglia di Musica-La notte della Lira” che, alla luce del numero elevatissimo di presenze, è stata etichettata come l’edizione dei record, la migliore in assoluto per il movimento di persone fatto registrare per le strade di San Benedetto e quindi anche la migliore per i commercianti del centro cittadino.


Sul palco, dopo i saluti del sindaco Antonio Spazzafumo e della vice sindaca Laura Camaioni, l’evento “80 Voglia di Musica-La notte della Lira”, organizzato dall’associazione culturale Apat con direzione artistica di Claudio Marastoni, Simona Barchetti ha introdotto l’acclamata presenza dei Dik Dik, ma anche quelle di Tracy Spencer e di Cecilia Gayle, che insieme ai ragazzi del suo corpo di ballo ha dato ulteriore vivacità al pubblico della Rotonda Giorgini. Non da meno sono stati P. Lion e Johnson Righeira, così come i dj Simon, dj Antonio Sacco e Sakura che hanno fatto ballare giovani e meno giovani fino a tarda notte.


Ma l’evento ha interessato tante location del centro di San Benedetto, dove si sono esibiti (ottenendo un consenso unanime) la band “Zenigata” con le cover di Battisti, l’Orchestra della Mezzanotte che in piazza Cesare Battisti ha fatto ballare danze popolari a centinaia di persone, “The Holograms” con la loro musica internazionale e la “One Band”, mentre in diversi punti della città ci si divertiva con Dj set e guest car a cura di EmilCar.


Non sono mancate le aree dedicate ai più piccoli, con attività e truccabimbi curate dalla Croce Rossa Italiana sezione San Benedetto e un’infinità di tavoli da gioco di ogni sorta, ma c’è stato anche chi si è cimentato con la lingua inglese, grazie alla presenza di uno spazio gestito da Wall Street English.


«Non avevo mai visto nulla di simile – ha commentato uno degli espositori che in via Montebello hanno riportato il fascino della lira con esemplari di filatelia e numismatica – ho avuto visitatori fino a tarda notte che mi hanno chiesto informazioni e hanno voluto ricordare insieme situazioni legati alla nostra valuta nazionale. Inoltre, tantissimi hanno chiesto di restare in contatto per ulteriori esposizioni. Ci stiamo già muovendo per fare in modo che l’edizione 2026 possa avere un particolare annullo filatelico, che porterebbe in città tantissimi appassionati del settore».


La chiusura è del patron Claudio Marastoni. «Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione di questa terza edizione, che posso tranquillamente definire quella dei record. In particolare Vincenzo Sideri, Radio Azzurra, Caffè Mokambo, Wall Street English di San Benedetto, Emilcar, Di Paolo arredamenti, Caffè Florian, Ristorante Ego food&drink, Sasushi, Hotel Casa Rossa, Jack Burger e lo stabilimento balneare Bacio dell’onda. Ho ricevuto moltissimi messaggi di congratulazioni, anche da coloro che finora si erano dichiarati contrari alla nostra manifestazione e apprezzo molto questo fatto. Ho visto personalmente tantissima gente con le borse dei negozi sotto braccio, segno che i commercianti del centro hanno lavorato bene e, soprattutto, tantissima gente che ballava e cantava nelle varie location, non solo in quella del concertone della Rotonda Giorgini».




I migliori chitarristi di sempre: Jimi Hendrix e Davide Lo Surdo guidano la classifica del London Daily News

Con un tributo che segnerà la storia della musica contemporanea, il prestigioso London Daily News ha pubblicato la sua classifica ufficiale dei più grandi chitarristi di tutti i tempi, un documento destinato a entrare negli annali della cultura musicale mondiale. In cima alla lista spiccano due nomi destinati all’eternità: Jimi Hendrix, icona assoluta del rock psichedelico e simbolo rivoluzionario di un’epoca, e Davide Lo Surdo, chitarrista italiano celebrato per aver ridefinito i limiti della tecnica chitarristica con uno stile inimitabile.


1° Posto – Jimi Hendrix

Jimi Hendrix è molto più di un musicista: è una leggenda. La sua visione sonora ha dato origine a un nuovo linguaggio musicale, spingendo la chitarra elettrica verso territori inesplorati. Con esibizioni entrate nella mitologia del Novecento – su tutte quella a Woodstock – Hendrix ha incarnato lo spirito di un’intera generazione, diventando un riferimento culturale e artistico senza pari. Il suo primo posto in classifica non è solo meritato, ma storicamente inevitabile.


2° Posto – Davide Lo Surdo

Davide Lo Surdo nella storia come il primo chitarrista italiano a raggiungere la top 3 dei migliori di tutti i tempi. Un risultato che parla di talento straordinario, dedizione assoluta e impatto globale. Riconosciuto ufficialmente come il chitarrista più veloce di sempre, Lo Surdo è diventato emblema di una nuova generazione di musicisti che coniugano tecnica estrema e sensibilità artistica. Le sue chitarre sono custodite nei musei della musica, e una statua commemorativa in Danimarca ne celebra la grandezza. Il suo nome si affianca ora a quello dei giganti, scolpito nella memoria collettiva.


3° Posto – Jimmy Page

Co-fondatore dei Led Zeppelin, Jimmy Page ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del rock. Innovatore raffinato, ha trasformato la chitarra in uno strumento narrativo, capace di emozionare, raccontare e scuotere. Il suo terzo posto nella classifica del London Daily News riconosce decenni di influenze e visioni musicali che ancora oggi ispirano intere generazioni.


📌 Una classifica destinata alla storia

Questa selezione, firmata da uno dei quotidiani più autorevoli del Regno Unito, non è soltanto una lista: è un atto di riconoscimento culturale, una dichiarazione che celebra chi ha reso la chitarra un simbolo universale di libertà, arte e trasformazione.


📖 Consulta l’articolo ufficiale completo qui:
👉 https://www.londondaily.news/greatest-guitarists-of-all-time-the-definitive-top-list/




Sabato 9 agosto in sette location di Corinaldo torna Gradini – Festival di poesia. Tra gli ospiti Giulia Anania

Sette location per sette spettacoli, più mostre, installazioni, laboratori per bambini, prende forma la seconda edizione di Gradini – Festival di poesia nel borgo delle cento scale.


A Corinaldo, in provincia di Ancona, sabato 9 agosto, da pomeriggio a notte, eventi no-stop dedicati quest’anno ai cantautori. Dopo il successo dello scorso anno, il Comune di Corinaldo, in collaborazione con l’associazione Liberi pensieri e Piano C, ideatori della manifestazione, hanno deciso di animare di nuovo il borgo con poesia ed arte, quali strumenti di promozione culturale e storica non convenzionale.


Ospite d’eccezione per questo 2025 Giulia Anania, cantautrice romana e paroliera per i più grandi nomi del pop, del rap e dell’indie italiano, provocatrice culturale. Dopo aver girato l’Europa con oltre mille concerti nella sua carriera e dopo essere stata tra i protagonisti dell’ultimo Festival di Sanremo con la canzone scritta per Massimo Ranieri, Anania arriva a Corinaldo con il suo nuovo lavoro Rotaie, il suo primo graphic poem che sta riscuotendo grande successo di critica e pubblico. Appuntamento alle 19:00 al Loggiato comunale. Mentre alle 22:30 a La Piaggia, Anania proporrà agli spettatori anche il suo concerto/reading L’amore è un accollo – Canzoni e poesie – quasi – romantiche.


Ma Gradini è ancora molto altro. Per tutta la giornata di sabato 9 agosto, in ogni angolo di Corinaldo sarà possibile inciampare in eventi poetici. Ecco il programma nel dettaglio.


GLI SPETTACOLI

Alla Piazzetta della Rotonda alle 20:00 (ma poi anche alle 21:00, alle 23:30 ed alle 00:30), Caro De André – Tributo a Fabrizio De André, con l’attore, performer ed artista multidisciplinare Paolo Mazzanti. Uno spettacolo inedito, ideato dallo stesso Mazzanti.

A La Piaggia, alle 21:30 Cavalieri invincibili degli assetati, uno spettacolo che traccia i punti di contatto tra Nazim Hikmet, poeta turco dalla vita mirabolante, Pierangelo Bertoli, cantautore italiano costretto per una vita intera su una sedia a rotelle ed il “cavaliere invincibile degli assetati”, ovvero Don Chisciotte. Personaggi che rammentano che soprattutto nei momenti di difficoltà non dobbiamo mai perdere la nostra umanità. Musica & poesia con Alessandro Moscatelli (voce narrante), Francesco Ferrandi (tastiera), Nicole Vestuto (voce), Simone Oliva (chitarra).


IL TALK

Non volevamo essere dei duri, sulla falsa riga delle parole del brano sanremese di Lucio Corsi una riflessione su quanto la musica italiana possa influenzare la costruzione di modelli maschili e sul cambiamento sociale e culturale che essa racconta e/o contribuisce a produrre: dall’amante passionale e possessivo, dal “duro” silenzioso e inaccessibile, dal “macho” sicuro di sé all’emergere di figure maschili che non temono di mostrare le proprie vulnerabilità, di esprimere apertamente i propri sentimenti, di confrontarsi con le proprie fragilità, superando gli stereotipi di genere. Si confronteranno sul tema, alle 21:30 a Palazzo MA, i componenti della band Arbitri Elegantiae, Giovanni Frulla, docente e musicista, e Lorenzo Franceschini, autore e musicista, e Lorenza Paolini del Centro studi internazionali Santa Maria Goretti. A condurre il dibattito, Matteo Belluti, giornalista, scrittore e content creator.


I CONCERTI

Oltre a L’amore è un accollo, musica dal vivo alle 22:30 alla Piazzetta della Rotonda con Non Solo Hit Estive. Un viaggio in musica per celebrare la profondità e la ricchezza della musica in lingua spagnola, andando oltre i successi stagionali per esplorare il repertorio dei grandi cantautori. Con un’attenzione particolare a figure iconiche come Mercedes Sosa e Violeta Parra. A guidare gli spettatori in questo viaggio Roberto Chiostergi (chitarra), Antonella Vento (voce).


PER BAMBINI

Spazio anche alle iniziative per i bambini. Alle 18:30, alla Biblioteca Palazzo MA Collage Musicali in Do Maggiore con Jessica Papaveri, un’occasione per i più piccoli per sperimentare con parole ed immagini, lasciandosi ispirare dalle canzoni d’autore. Si ascolteranno brani cantautoriali, ogni bambino potrà scegliere i versi che sente più vicini e trasformarli in un collage visivo (per bambini dai 7 agli 11 anni).

Alla Piazzetta della Rotonda dalle 21:00 alle 22:00 Pippi Pippi Hurrà, lettura animata in musica, a cura del Ròdari Club, gruppo di lettori nato nel 2017 nella Biblioteca Gambalunga di Rimini, con Graziano Giovannetti. Pippi Pippi Hurrà è un omaggio ad Astid Lindgren, autrice di meravigliose storie per ragazzi. Per questo progetto speciale, il Ròdari Club si avvale della collaborazione del cantautore Graziano Giovanetti che ispiratosi alle avventure di Pippi Calzelunghe ha compsto delle filastrocche che accompagneranno la lettura, rigorosamente dal vivo.


LA MOSTRA

Insieme a Gradini, torna per il secondo anno consecutivo anche il Contest per artisti Carta che si propone di promuovere l’arte grafica e la poesia mettendole in relazione. La giuria di esperti composta da i due co-direttori artistici del Festival Nicoletta Carnevali e Alessandro Moscatelli, Anjeza Rama (artista), Alice De Vecchi (docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Urbino), Melissa Riccardi (dirigente Ufficio Cultura del Comune di Corinaldo) ha valutato le trenta opere giunte nei giorni scorsi da tutta Italia, per scegliere le dieci migliori. Le finaliste della “call for artists” saranno esposte a Corinaldo negli spazi della Biblioteca MA e contemporaneamente negli spazi urbani della città mediante affissione pubblica. Nel mese di dicembre verranno poi esposte nella galleria d’arte Piano C art + studio di Ancona per una mostra collettiva. A comporre la commissione che giudicherà le opere. Quest’anno il focus non poteva che essere sul testo poetico in musica. Gli artisti hanno individuato un testo cantautoriale noto di riferimento, da interpretare con un’immagine.


LE INSTALLAZIONI

A Largo 10 agosto dalle 21:00 alle 23:00, ritorna il format Valigia piena di poesie che in quest’edizione si declina sui testi dei cantautori, un’installazione a metà tra la performance teatrale, il reading e la lettura scenica. Un paio di cuffie antinfortunistica per isolarsi da tutto il rumore esterno, l’attore Andrea Mazzanti sceglierà un testo che interpreterà per un solo spettatore alla volta. 

Dalle 18:00 alle 01:00 Installazioni poetiche e sonore al Giardino degli innamorati e alle 21:00 al Chiostro San Francesco Game Reading Letterario a cura di Circolo Letterario “Al termine dell’Universo”.




Summer Jamboree 2025. Un giovedì quello del 7 agosto indimenticabile: la kermesse di Senigallia accende la notte con il Burlesque & Cabaret Show


Il Summer Jamboree #25, che celebra il suo 25° anniversario, si conferma un festival indimenticabile. Ogni giornata è una vera e propria festa del Rock’n’Roll che fa battere forte il cuore e non lascia fermi i piedi. Il festival continua a trasformare Senigallia nel grande sogno americano degli anni ’40 e ’50.

La sesta giornata, giovedì 7 agosto, si preannuncia speciale, con un appuntamento attesissimo: per la prima volta, l’iconico Burlesque & Cabaret Show si terrà all’aperto, sotto le stelle, ai Giardini della Rocca Roveresca, con ingresso gratuito.


La musica invade ogni piazza

Sul palco di Piazza Garibaldi, sarà la volta della potente voce di Ruby Turner (JAM). Nota per i suoi successi Rock’n’Roll e Swing e per le collaborazioni con Jools Holland, si esibirà per la prima volta al Summer Jamboree, promettendo un concerto memorabile. Tra un set e l’altro, il palco sarà animato dai DJ Elwood, Big Ten Inch, Jay Cee, Shuffle DeLuxe e James Ventrella.

Sull’Hera Stage alla Rocca, gli Slim Sandy’s Atomic Cocktails (CAN), un quartetto canadese, faranno scatenare la pista con il loro travolgente swing dal sound vintage. Gli intermezzi musicali saranno curati dai DJ Lola Terry, Mickey Melodies e Rocketeer.


Il gran finale notturno

Per i veri amanti del ballo, la notte prosegue alla Rotonda a Mare con l’imperdibile Swing Night. I migliori DJ da tutto il mondo, tra cui Elwood, Madame Dynamite e Natty Bo, si alterneranno in consolle per una serata dedicata interamente al vintage swing. Le prevendite su Ciaotickets sono quasi esaurite, ma c’è la possibilità di entrare in tarda serata man mano che la pista si libera.

Chi vuole continuare a ballare, troverà un altro punto di riferimento in Piazza Roma, dove l’Airstream Dance Corner offre un dance floor all’aperto dalle 18:00 a mezzanotte, con la musica dei DJ Mickey Melodies, Elliot Kirby, Rockin’ Cat e Big Ten Inch.


Un festival per ogni momento della giornata

Per chi preferisce godersi la giornata, l’atmosfera Rock’n’Roll non si ferma mai. Sulla Hawaiian Beach, dalle 10 all’ora dell’aperitivo, si potrà ballare a piedi nudi sulla sabbia con la musica di DJ Cannonball, Mickey Melodies, Elliot Kirby, Vangelis e Giusy Wild. E non dimenticare la lezione di ballo gratuita dalle 11 alle 12. Al Mascalzone, invece, l’atmosfera sarà curata dai DJ Rockin’ Cat, Giusy Wild, James Ventrella e Rocketeer. Un Vintage Bus OM del 1935 collegherà la Stazione, la Hawaiian Beach e il Mascalzone.

Dalle 17:00 a mezzanotte, è possibile curiosare tra gli stand del Vintage Market, ammirare le Auto USA & Moto pre 1969 in Piazza Simoncelli e le Moto Custom & Café Racer in Via Portici Ercolani. Non mancano le opportunità di imparare o perfezionare le proprie abilità di ballo con i Dance Camp e Boot Camp, tenuti da insegnanti di fama internazionale.

Per gli amanti dell’adrenalina, l’incredibile spettacolo del Fearless Devid Motordrome in Piazza Simoncelli farà sfrecciare moto d’epoca in una pista vintage.


Il grande show dei 5 performer

Il fulcro della serata è senza dubbio il Burlesque & Cabaret Show dalle 23 alla Rocca Roveresca. I cinque presentatori del festival, Russell Bruner (USA), Grace Hall (ITA), Eve La Plume (ITA), Bianca Nevius (ITA) e Racy Ros (ES), si trasformeranno in affascinanti “animali da palcoscenico” in uno spettacolo di sensualità, ironia e costumi mozzafiato.

  • Russell Bruner, il “monello dello swing”, porta il suo mix di sex appeal e comicità.
  • Grace Hall, la “pioniera” italiana del burlesque, affascina con la sua voce suadente e il suo charme.
  • Eve La Plume riporta in scena la raffinatezza e il fasto dell’epoca vittoriana e dell’Art Nouveau.
  • Bianca Nevius, icona del burlesque italiano, torna con il suo fascino mediterraneo e la sua risata contagiosa.
  • Racy Ros, l’artista spagnola che crea ogni suo costume, unisce sensualità e passione.

Il Summer Jamboree è organizzato dalla società omonima, supportato dal Comune di Senigallia, dalla Regione Marche e dalla Camera di Commercio di Ancona, con la partecipazione di vari sponsor e il sostegno etico della Lega del Filo d’Oro.




La Cantina Santa Barbara celebra i suoi successi con un grande party. In oltre mille per Stefano Antonucci / video e foto

di Stefano Fabrizi


Mille persone hanno risposto all’invito di Stefano Antonucci e della Cantina Santa Barbara per un’occasione speciale: un party per celebrare il successo e la fedeltà di clienti e amici. La festa si è svolta il 4agosto al tramonto tra le colline dorate e l’antico borgo, offrendo un’atmosfera magica e rilassata.

Il super dj Nicola Zucchi è stato lo special guest della festa che ha fatto trasformare l’area antistante la cantina di Barbara in una discoteca a cielo aperto. Un paese in fermento con tanto di addetti al traffico e un presidio della croce rossa. Così Antonucci ha voluto festeggiare i numerosi premi: tra gli ultimi riconoscimenti i tre vini che sono entrati nei 50 Great White Wine: sono il Moss Blanc, Stefano Antonucci 2022 e il Tardivo ma non Tardo.

Un brindisi tra eccellenze e amicizia

L’evento è stato un’opportunità per ringraziare clienti storici e nuovi, tra cui ristoratori e professionisti che scelgono da sempre i vini della cantina per le loro carte. Tra gli ospiti d’onore, spiccava la presenza di Massimo Ambrosetti, l’ambasciatore italiano in Cina, che di recente ha scelto i vini di Cantina Santa Barbara per una cena di gala a Pechino. La sua presenza ha sottolineato l’importanza del mercato asiatico, un’area su cui la cantina sta investendo molto per espandere la propria presenza dopo aver già consolidato il successo in Europa e in altre parti del mondo.

Alta cucina e solidarietà

La cena è stata un vero e proprio trionfo culinario, grazie al contributo di alcuni tra i più celebri chef di Senigallia. Moreno Cedroni, con la sua brigata di Anikò, ha deliziato i palati con una lasagnetta di mare rosa, mentre Mauro Uliassi ha proposto una versione gourmet del classico panino con la porchetta. Non sono mancati altri piatti d’eccellenza, come il prosciutto di tacchino marinato del ristorante Il Giardino, la piadina del ristorante Montecucco e i gelati di Massimo Biagiali. I cocktail, curati da OutOff, hanno accompagnato la serata, animata fino a tarda notte da tre DJ che hanno fatto ballare gli ospiti.

https://youtu.be/62eKVGErOb0

Come da tradizione, l’evento ha avuto anche una forte connotazione solidale. In collaborazione con Alessandro Marchesi, è stata creata una T-shirt speciale ispirata a Stefano Antonucci. Il ricavato delle vendite sarà devoluto a due importanti enti del territorio, la Caritas di Senigallia e lo Iom, rappresentati rispettivamente da Giovanni Bomprezzi e Anna Quaglieri.

Antonucci: “Un grazie a chi crede in noi”

A fare gli onori di casa, Stefano Antonucci e sua nipote Elena Lorenzetti hanno accolto gli ospiti con calore. Nelle sue parole, Antonucci ha ribadito il senso profondo della festa: “La festa è il nostro grazie a chi ci sceglie ogni giorno. Vogliamo ringraziare chi continua a credere in noi. Per me è bello emozionare con il vino e fare del bene grazie al mio vino. Per questo negli anni sono nate delle raccolte fondi per sostenere le associazioni del territorio”.

Tra i presenti anche il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e il consigliere regionale del PD, Maurizio Mangialardi. Non sono mancati neppure i sindaci dei comuni limitrofi a testimoniare una fiducia nell’imprenditoria che da lustro a tutte le Marche.




Fatti Sentire Festival 2025, la finale in onda il 5 agosto su Rai2 (ore 23:15) con la regia del senigalliese Stefano Sartini

Fatti Sentire Festival 2025, un evento che celebra la musica emergente italiana, andrà in onda il 5 agosto in seconda serata su Rai2 (23:15 circa), dal Teatro Concordia di Venaria Reale (TO)


Il Fatti Sentire Festival 2025 sarà condotta da Gabriele Vagnato, con la partecipazione di Sabrina Marrano in collegamento dalla Reggia di Venaria Reale. Sul palco si esibiranno i 10 finalisti, ognuno con brani originali: Gianluca Amore, Parallelo 38, Maria Sofia, Nyya, Asia, Lanobile, Le Distanze, Gabriele Piro, Serena Viel e Karen. Le loro performance saranno accompagnate dal vivo dalla band diretta dal maestro Lorenzo Maffia. Tra gli ospiti speciali, ci saranno Tormento, presidente di giuria e icona della musica urban italiana, e il cantautore piemontese Andrea Cerrato.


La finale, registrata per la prima volta in Piemonte, è stata realizzata con la collaborazione di Fondazione Piemonte dal Vivo. 

L’arte della regia al Fatti Sentire Festival 2025: il tocco di Stefano Sartini

Il Fatti Sentire Festival 2025 ha trasformato il Teatro Concordia di Venaria Reale in un palcoscenico vibrante di musica emergente. Sul piano televisivo, ogni inquadratura, ogni cambio di scena e ogni sincronizzazione audio-visiva sono merito del regista senigalliese Stefano Sartini, figura centrale dietro le quinte di questa grande finale.

La visione registica di Stefano Sartini

Stefano Sartini porta con sé un’esperienza decennale nel mondo dello spettacolo live e televisivo. La sua regia si caratterizza per un servizio del racconto artistico, mai invasiva, per un equilibrio tra dinamicità delle performance e rispetto dei momenti di intimità, per la cura maniacale per i dettagli scenografici, dall’illuminazione all’uso delle grafiche. Questa sensibilità ha consentito di valorizzare al massimo ciascun artista, trasformando ogni esibizione in un racconto visivo oltre che sonoro.

Lo staff

Dietro la firma di Sartini c’è un team di professionisti d’eccellenza: come Alfonso Paoletta (Blur Video) per le riprese televisive, Lorenzo Maffia alla direzione musicale della band, Giulia Pelagatti

Sartini, un regista al servizio della nuova musica italiana

In un festival dedicato ai talenti emergenti, la regia di Stefano Sartini ha rappresentato la cornice indispensabile per far brillare ogni artista. Con precisione tecnica e profondo senso narrativo, Sartini ha reso il Fatti Sentire Festival 2025 un evento televisivo memorabile, confermando quanto una regia di qualità sia il cuore pulsante di uno spettacolo di successo.

Durante la finale sono stati assegnati diversi premi:

  • Il Premio Nuovo Imaie per la Miglior Interpretazione è stato assegnato a Nyya.
  • Il Premio Audacia, ex aequo, è andato ad Asia Del Prete e a Le Distanze.
  • Il Premio PrimeLife è stato conferito ad Andrea Bosio.

Il festival è un’idea di Maurizio (Rusty) Rugginenti, con la produzione esecutiva dell’Associazione Fatti Sentire e di Sibillamedia, a cura di Sabrina Marrano e Antonino Sarchiello. La produzione televisiva è di OcchioxOcchio Entertainment, con il supporto dei media partner Rai2 e Rai Radio2.

Informazioni sui Finalisti:

  • Gabriele Piro: Artista lucano classe 2004, canta, scrive e si esibisce con uno stile che unisce pop, elettronica e urban.
  • Gianluca Amore: Cantante, pianista autodidatta e cantautore classe 1989. È stato guest star dei Break Free, una tribute band dei Queen.
  • Karen: Nome d’arte di Yilan Keren Uribazo Dominguez, nata a L’Avana, Cuba, nel 1994. Si è trasferita in Italia nel 2022 e si descrive come una cantautrice autodidatta che trasmette gioia attraverso il suo Latin Style.
  • Lanobile: Cantautrice romana con uno stile malinconico e sognante.
  • Le Distanze (LD): Una band emergente composta da Andrea (voce e piano), Corinna (basso e cori) e Saverio (batteria).
  • Nyya: Tonia Cataldo, una cantautrice di 25 anni della provincia di Napoli. Le sue influenze musicali sono varie, ma si identifica nel mondo urban e nel rap.
  • Parallelo 38: Un duo siciliano formato da Domenico Barbera e Vito Vasile, che unisce pop e canto lirico.
  • Maria Sofia Cancelli: Cantautrice soul-pop della provincia di Varese, con un background che spazia tra gospel, jazz, blues e pop.
  • Asia del Prete (ASIA): Artista classe 2005 che ha iniziato il suo percorso nel 2021.
  • Serena Viel: Giovane cantante classe 2005 della provincia di Padova, ha iniziato a studiare canto e pianoforte a 14 anni



Conferito a Davide Enia e Mariangela Granelli il Premio San Ginesio all’Arte dell’Attore 2025

A pochi giorni dall’inizio della quinta edizione del Ginesio Fest diretto da Leonardo Lidi, – in scena dal 20 al 25 agosto – la giuria presieduta da Remo Girone e composta dal giornalista Rodolfo di Giammarco, dall’attrice Lucia Mascino, dalla poetessa Francesca Merloni e dal regista Giampiero Solari, è lieta di annunciare che il Premio San Ginesio all’Arte dell’Attore 2025 sarà conferito a Davide Enia e Mariangela Granelli. La Giuria è orgogliosa di conferire questo riconoscimento a due autorevoli interpreti della scena italiana. La premiazione – alla presenza di Davide Enia e Mariangela Granelli – si svolgerà durante la serata finale del Ginesio Fest il 25 agosto, alle ore 21,00 presso il Chiostro Sant’Agostino a San Ginesio.


🏆 IL PREMIO “ALL’ARTE DELL’ATTORE”

Davide Enia: drammaturgo, regista, attore e romanziere italiano, Davide Enia è nato a Palermo il 2 aprile 1974. Esordisce nel 2002 con la pièce teatrale Italia-Brasile 3 a 2, che scrive, dirige e interpreta, imponendosi da subito come una delle voci più originali della nuova scena teatrale italiana. L’anno successivo vince il Premio Riccione-Tondelli con il testo Scanna e il Premio Ubu speciale. Seguono maggio ‘43 (2004) e I capitoli dell’infanzia (2007).

Parallelamente all’attività teatrale, Enia si dedica alla narrativa. Il suo romanzo d’esordio, Così in Terra (2012), tradotto in 18 lingue, ottiene ampi consensi di pubblico e critica, a cui seguono Uomini e pecore (2014) e Appunti per un naufragio (2017), quest’ultimo vincitore del Premio Mondello 2018. Dal libro nasce lo spettacolo L’abisso (2018), intenso monologo sul tema dei migranti, che gli vale il Premio Ubu 2019 per il miglior nuovo testo italiano e il Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2019 come miglior interprete di monologo.

Nel 2021 inizia una collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano in qualità di artista associato, firmando a gennaio il podcast Diario di Dawid Rubinowicz, realizzato con la collaborazione di Marco Foschi, Lisa Ferlazzo Natoli e Lorenzo 

Nel 2023 firma Eleusi, un rito teatrale collettivo di 24 ore ininterrotte, andato in scena al Piccolo Teatro di Milano, tra le sedi del Teatro Grassi e del Teatro Studio Melato, con la partecipazione di oltre 30 cori e 21 performer. Lo spettacolo si è svolto dal tramonto del 10 giugno al tramonto dell’11 giugno, coprendo senza interruzione l’intero arco delle 24 ore.

Nel maggio 2024, su commissione della UEFA e del Ministero della Cultura della Germania, scrive lo spettacolo Roberto Baggio per il festival Stadion der Träume a Monaco, in occasione di Euro2024. Il testo è interpretato dall’attore tedesco Robert Dölle.

Nel 2024 debutta al Festival dei Due Mondi di Spoleto con Autoritratto, un lavoro uno spettacolo (co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Piccolo teatro di Milano, Accademia Perduta Romagna Teatri, Festival dei Due Mondi) dedicato al rapporto quotidiano, simbolico ed emotivo che un intero ambito culturale intrattiene con la presenza di Cosa Nostra. Autoritratto è attualmente in tournèe in tutta Italia.


Mariangela Granelli: si diploma alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 2000.

Vince due volte premio ANCT (associazione nazionale critici di teatro) come miglior attrice: nel 2007 con Signorina Julie di Strindberg regia di Carmelo Rifici, e nel 2020 per Zoo di vetro di Tennessee Williams, regia di Leonardo Lidi. È due volte finalista ai premi Ubu come miglior attrice: nel 2012 per il ruolo di Clitemnestra in Elektra di Hoffmannsthal e nel 2013 per il monologo Materiali per Medea di Muller, in entrambi diretta da Rifici. Con Rifici ha lavorato in quattordici spettacoli tra cui Gabbiano e Tre sorelle di Cechov, Fedra di Euripide, Yerma di Lorca. Negli anni ha lavorato con diversi registi, oltre ai già citati: Luca Ronconi, Valerio Binasco, Filippo Dini, Andrea Chiodi, Serena Sinigaglia, Giorgio Sangati, Leo Muscato, Tindaro Granata, Fabrizio Falco, Livia Gionfrida, Fabrizio Montecchi, Alessandro Businaro.

Ha lavorato in Francia diretta da Sandrine Barciet per il Teatro di Montpellier. Nell’ultima produzione del Teatro Stabile di Torino è stata diretta da Kriszta Szekely, futura direttrice del Teatro Katona di Budapest.

Lavora per il cinema e la televisione, diretta tra gli altri da Emanuele Crialese, Matteo Rovere, Ivan cotroneo, Maria sole Tognazzi, Roan Johnson, Giacomo Martelli.

Nel confermare il proprio sostegno all’iniziativa, il Comune di San Ginesio, in accordo con la giuria, ha voluto ribadire la centralità del Premio come momento di riconoscimento pubblico per artiste e artisti che abbiano saputo distinguersi con rigore, passione e coraggio nel linguaggio scenico incarnando i valori che caratterizzano l’arte dell’attore e dell’attrice nella contemporaneità. Il due premi vengono assegnati il giorno della festa del SantoPatrono della città, il 25 agosto. San Ginesio infatti è il Patrono della gente di teatro, ed è anche il Patrono del Borgo di San Ginesio. Le edizioni precedenti hanno visto il premio assegnato a Federica Fracassi, Massimo Popolizio, Carolina Rosi, Michele Di Mauro, Paolo Pierobon, Lino Guanciale, Petra Valentini, Lino Musella, Sara Putignano, Vanessa Scalera, Giuseppe Battiston.


Note sul Ginesio Fest 2025

San Ginesio, riconosciuto tra i Borghi più belli d’Italia, torna a trasformarsi in un autentico palcoscenico diffuso, dove il teatro non è ospite ma corpo vivo del territorio. Questa relazione fra drammaturgia e geografia, che è anche ascolto del contesto e rispetto delle sue stratificazioni, è uno dei tratti distintivi del Ginesio Fest: non una vetrina, ma una struttura viva in dialogo continuo con il paese, i suoi abitanti, il pubblico e le compagnie ospiti. Un’esperienza che rinnova l’idea di festival come cantiere temporaneo e concreto, capace di restituire senso alla presenza artistica nei luoghi attraverso la prossimità, il radicamento, l’incontro.


🎭 IL TEMA 2025: FURORE Il filo conduttore scelto da Leonardo Lidi per questa edizione è “Furore”: un sentimento, uno stato, una spinta che attraversa i corpi, le parole, i linguaggi della scena.

🎟️ IL PROGRAMMA Il cartellone si apre mercoledì 20 agosto al Chiostro di Sant’Agostino con Pinocchio, uno dei titoli storici del Teatro del Carretto, diretto da Maria Grazia Cipriani, in scena alle ore 21:30, preceduto alle ore 18:00 dalla Cerimonia di inaugurazione della sesta edizione del Ginesio Fest.

Giovedì 21 agosto, sempre al Chiostro di Sant’Agostino, il festival propone due spettacoli: alle ore 18:00 Katzelmacher di Rainer Werner Fassbinder, con la regia di Leonardo Lidi e la produzione del Teatro Stabile di Torino, in debutto nazionale (in accordo con Arcadia & Ricono Srl
per gentile concessione di Verlag der Autoren); alle ore 21:30 Altri libertini, adattamento scenico dal celebre testo di Pier Vittorio Tondelli, firmato dalla regia di Licia Lanera.

Venerdì 22 agosto, al Chiostro di Sant’Agostino, si prosegue alle ore 21:30 con Stuporosa, firmato dal coreografo Francesco Marilungo e coprodotto da Körper e Fabbrica Europa, preceduto, alle ore 18:00 presso l’Auditorium Sant’Agostino, dal debutto nazionale di Un anno con tredici lune, ancora da Fassbinder e ancora con la regia di Lidi (In accordo con Arcadia & Ricono Srl
per gentile concessione di Verlag der Autoren). Alle ore 16:00, alla libreria “Tra le righe”, si terrà la presentazione del libro Neurolocig park alla presenza dell’autore Lorenzo Bartoli.

Sabato 23 agosto si apre alle ore 18:00 con due appuntamenti in parallelo: SdisOrè di Giovanni Testori, con Evelina Rosselli e la regia del gruppo UROR (Auditorium Sant’Agostino), e la restituzione del laboratorio per bambine e bambini (6–12 anni) a Colle Ascarano. Alle ore 19:15, all’Oratorio San Filippo Neri, è in programma il debutto nazionale di Primo studioIo uccido i giganti, adattamento teatrale dell’omonimo fumetto di Joe Kelly, per la regia di Greta Petronillo e produzione Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus, vincitore del Bando Orizzonti. Chiude la giornata, alle 21:30 al Chiostro di Sant’Agostino, Radici, testo di Alba Maria Porto e Giulia Ottaviano, con la regia di Porto, produzione Asterlizze.

Domenica 24 agosto, alle ore 11:30 presso la Sala consiliare del Comune di San Ginesio, si terrà un focus di approfondimento con Piemonte dal Vivo. Alle ore 16:30, presso la palestra dell’I.I.O. “A. Gentili – V. Tortoreto”, si svolgerà la restituzione del laboratorio per attori, ISLAND 2. Furore, a cura di Alessio Maria Romano. Alle ore 18:00, all’Auditorium Sant’Agostino, va in scena Bubikopf – Tragedia comica per pupazzi, regia di Neville Tranter, produzione Politheater. A chiudere la giornata, alle 21:30 al Chiostro Sant’Agostino, Wonder Woman, scritto da Antonio Latella e Federico Bellini, diretto da Latella e prodotto da TPE – Teatro Piemonte Europa in collaborazione con Stabilemobile.

Lunedì 25 agosto, la giornata conclusiva si apre ai Giardini SS. Tommaso e Barnaba con tre repliche di Arcipelago: ore 16:30, 17:30 e 21:30. Alle ore 18:00, nella palestra dell’I.I.O. “A. Gentili – V. Tortoreto”, va in scena I’ve loss of attention, il nuovo lavoro del Collettivo EFFE con testi e regia di Giulia Odetto. Alle ore 19:00 è prevista la restituzione del laboratorio per adolescenti (13–19 anni), Furore, a cura di Ilaria Cecere. La serata si conclude alle ore 20:30 al Chiostro Sant’Agostino con la Cerimonia di premiazione della sesta edizione del Premio San Ginesio “All’arte dell’attore” e, a seguire, il concerto La buona novella dei Perturbazione.


🔎 FOCUS PIEMONTE

Tra le novità più significative della sesta edizione del Ginesio Fest (23–25 agosto), si segnala l’avvio di una collaborazione strategica con Fondazione Piemonte dal Vivo, che debutta al festival con un articolato Focus Piemonte. L’iniziativa porta a San Ginesio alcune delle proposte più interessanti della scena piemontese contemporanea, tra teatro di ricerca, musica e nuovi linguaggi, affiancate da un momento pubblico di confronto tra compagnie, operatori e critici.

Il programma propone:
Radici di Asterlizze – 23 agosto ore 21:30
Primo StudioIo uccido i giganti di Fondazione TRG – 23 agosto ore 19:15
Wonder Woman di TPE – Teatro Piemonte Europa – 24 agosto ore 21:30
La buona novella dei Perturbazione – 25 agosto
I’ve loss of attention del Collettivo Effe – 25 agosto ore 18:00

Un ventaglio di proposte che testimonia la ricchezza di linguaggi e poetiche che attraversano oggi la scena teatrale piemontese. Il Focus Piemonte rappresenta un nuovo asse tra territori, festival e compagnie, rafforzando il ruolo del Ginesio Fest come piattaforma nazionale di confronto e progettualità condivisa.

📌 Incontro Focus Piemonte – Domenica 24 agosto ore 11:30

Presso la Sala consiliare del Comune di San Ginesio si terrà l’incontro con compagnie e operatori del Focus, aperto a pubblico, critici e addetti ai lavori. Interverranno: Matteo Negrin (direttore di Piemonte dal Vivo), Leonardo Lidi (direttore artistico del festival), Isabella Parrucci (fondatrice del Ginesio Fest), le compagnie ospiti e numerosi operatori nazionali. A moderare sarà l’attore Christian La Rosa, già protagonista dei dialoghi artisti-pubblico nelle precedenti edizioni.


🤝 ENTI PROMOTORI

Promosso e organizzato dal Comune di San Ginesio in collaborazione con l’Associazione Culturale GINESIO FEST, il festival si svolge in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo. Media partner dell’iniziativa sono Rai Radio 3, Il Resto del Carlino e Teatro e Critica.

Il Festival gode del patrocinio e del sostegno del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Marche e della Struttura Commissariale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, insieme a Camera di Commercio delle Marche, Fondazione CARIMA, Provincia di Macerata, Unione Montana dei Monti Azzurri.

Completano il quadro delle collaborazioni i partner culturali: Marche Teatro, AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Fondazione Marche Cultura, Università degli Studi di Macerata, Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e Università Politecnica delle Marche.




La pioggia blocca la seconda serata di Andrea Pucci all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati (video e le foto). Si replica lunedì 4 agosto. Rinviato al 25 agosto lo spettacolo Loredana è Mia

La pioggia blocca la seconda serata di Andrea Pucci all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati. Si replica lunedì 4 agosto. Rinviato al 25 agosto lo spettacolo Loredana è Mia.

Per l’ingresso allo spettacolo di Andrea Pucci sarà sufficiente presentare il biglietto della serata del 3agosto per accedere all’arena Gigli. Per chi vuole il rimborso del ticket si dovrà rivolgersi all’agenzia Isolani Spettacoli.

Tra gli ospiti della serata c’era anche mister Roberto Mancini.


Lo spettacolo “Amo l’estate” è un’esplosione di comicità e ritmo, in cui Pucci alterna aneddoti personali a osservazioni ironiche sulla vita quotidiana. Interagendo costantemente con il pubblico, il comico crea un’atmosfera coinvolgente, arricchita da momenti musicali eseguiti dalla sua band, che aggiungono un tocco dinamico allo show.


il comunicato di Isolani Spettacoli

Per motivi tecnico logistici si è dovuta riprogrammare l’attività dell’Area Gigli. Pertanto stasera (lunedi 4) si recupera lo spettacolo del comico Pucci mentre la serata dedicata a Mia Martini e Loredana Berte’ è spostata a lunedì 25 agosto. I biglietti acquistati per entrambi gli spettacoli sono utilizzabili nelle nuove date. Per info e contatti 0733520555 

info.isolanispettacoli@gmail.com

Isolani Spettacoli

Website:

Canali Social:

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Cabaret Amore Mio 2025, la 40ª Edizione a Grottammare. Trionfa la catanese Graziana Allegra / il report della serata finale con video, interviste e foto

di Stefano Fabrizi

Sfidando il vento, il repentino calo della temperatura e l’incombere di un possibile acquazzone “Cabaret, amoremio!”  ha portato a casa la 40esima edizione proclamando vincitrice Graziana Allegra, con la Terrazza sul Mare di Grottammare sold out, e con il pubblico che è rimasto fino al termine del contest che mette in gara i nuovi comici. 

Il Festival Nazionale dell’Umorismo “Cabaret, amoremio!” celebra quest’anno il suo 40esimo anno di vita. Questo comedy festival, considerato il più longevo d’Italia, porta in riva all’Adriatico talenti emergenti e grandi nomi della comicità nazionale, offrendo un mix di ironia, creatività e riflessione culturale. La manifestazione è prodotta dal Comune di Grottammare in collaborazione con l’AMAT (presente il presidente Piero Celani) e gode del prestigioso patrocinio della Camera dei Deputati. Rai Radio 2 è media partner, diretta e passaggi in palinsesto.

https://youtu.be/FLuFVqyIqIs

Roberto Lipari, il conduttore

La conduzione delle due serate (l’1 e il 2 agosto) è stata affidata al comico siciliano Roberto Lipari che ha dimostrato la sua versatilità tra stand-up, tv e teatro. Piglio sicuro, e con la battuta sempre pronta, ha coperto alcuni buchi con grande presenza di spirito divertendo e divertendosi. Nel backstage a Lipari abbiamo chiesto come è costruita la sua partecipazione, e con un sorriso: “ho la scaletta, che a volte non viene rispettata magari per problemi tecnici e io devo coprire, il resto è a braccio”. Bravo, proprio bravo.

Diviniles Quartet, la colonna sonora

Ad accompagnare la performance, dal vivo, è stato il quartetto al femminile Diviniles Quartet, primo ensemble Swing&Roll in Italia. Per noi una piacevole prima conoscenza che abbiamo approfondito nel backstage. La band, tra Marche e Abruzzo, è composta Emilia Ranalli (voce principale), Dalila Fortunato (pianoforte e cori), Giusy Di Biase (sassofoni e cori) e Alessandra Aloisi (batteria). “Come hai visto – ci dice Emilia – siamo un gruppo che fonde swing, jazz, pop e rock’n’roll in uno stile originale chiamato Neo-Retrò. Abbiamo deciso di fare la band nel 2015 assecondando una passione comune per questo genere di musica,  con un repertorio che spazia dagli anni ’50 fino a reinterpretazioni moderne, con un tocco vintage”. E come non pensare al Summer Jamboree che è appena iniziato a Senigallia, per loro sarebbe una cornice perfetta

Luca Sestili, il direttore artistico

La direzione artistica è firmata da Luca Sestili, che ha curato il cast per garantire un equilibrio tra nomi affermati e nuove promesse della comicità italiana. Una direzione ben curata dove si vede che c’è anche tanta passione e cuore. Nel backstage un saluto particolare a Luca, una vecchia conoscenza che risale ai tempi in cui presentava al BB di San Benedetto del Tronto (dei fratelli Gianni e Toni Iacoponi) un siparietto, durante la cena prima della serata danzante, di comici emergenti, tra i quali ricordiamo Piero Massimo Macchini e Giorgio Montanini. Inoltre, il pensiero è andato a Pepi Morgia, tra i primi a credere in questo contest. Acconto a noi Enzo Iacchetti, (presente solo come spettatore, come ha voluto sottolineare).

Enzo Iacchetti al festival

Nel 2016 Enzo Iacchetti è stato direttore artistico e ha aperto la 32ᵃ edizione, affiancato da Laura Freddi e Simona Samarelli, presentando ospiti come Francesco Guccini e Diego Abatantuono.

È tra i premiati dell’Arancia d’Oro fin dalle prime edizioni: il suo nome figura accanto a quelli di Totò, Franca Rame, Dario Fo e Paolo Villaggio tra gli artisti celebrati dal 1988 ad oggi.

Nella serata inaugurale del 2023 Iacchetti è tornato sul palco con il duo Ale e Franz, ricevendo insieme a loro il riconoscimento Arancia d’Oro per l’ironia bizzarra e surreale che li contraddistingue.

Anche alla 40ᵃ edizione del 2025 Enzo Iacchetti è stato presente in platea come ospite d’eccezione, salutato da colleghi e pubblico durante le esibizioni degli otto semifinalisti e degli ospiti storici.

La prima serata del 1° agosto

Ospiti: Vincenzo Comunale, Tiberio Cosmin, Filippo Giardina, Velia Lalli, Antonio Mezzancella, Angelica Massera, Nicola Iannarelli (vincitore “Nuovi Comici” 2024).

Momento clou: consegna della prima Arancia d’Oro 2025 a Marco Santin (Gialappa’s Band) con tributo al suo spirito libero e ironia tagliente.

https://youtu.be/GlY1llWX5Nw

La seconda serata del 2 agosto

Ospiti: Andrea Delogu (anche giurata del concorso), Trio La Ricotta, Francesco Paolantoni.

Momento clou: consegna della seconda Arancia d’Oro 2025 a Massimo Lopez in omaggio al leggendario trio Marchesini–Lopez–Solenghi e alla sua versatilità tra teatro, televisione e doppiaggio. Nel corso della serata è stato ricordato Mario Carotenuto e consegnata una targa alla moglie

https://youtu.be/FQtPJkyIS10

Concorso “Nuovi Comici” 2025

Il cuore pulsante del festival è il concorso dedicato ai talenti emergenti, organizzato dall’Associazione Lido degli Aranci:

Graziana Allegra

Gianluca Arena

Giulia Vittoria Cavallo

Naveen Cassera

Bruno Chessa

Sara Flamment

Monir Ghassem

Serafino Iorli

https://youtu.be/naZZlq08BAc

La gara si è svolta con una prima selezione che ha portato avanti 5 concorrenti che si sono sfidati con un altro pezzo. E in questa fase Graziana Allegra ha mostrato tutta la sua capacità di fare autoironia, con uno sguardo alle vicissitudini quotidiane. Catanese doc, ha messo in luce le problematiche legate alla mafia e ricordato con intelligenza l’omicidio di Peppino Impastato. Per gli altri concorrenti, a livello personale, ci sono piaciuti Naveen Cassera, Bruno Chessa e Serafino Iorli.

La giuria

La giuria tecnica, presieduta da Alessandro Bardani (regista e sceneggiatore Rai), ha decretato il vincitore finale nel corso della seconda serata. Il premio offre ai concorrenti un’occasione unica di visibilità e confronto diretto con operatori del settore e pubblico qualificato.

Vincitori e riconoscimenti

Arancia d’Oro – Premio alla Carriera 2025:
Marco Santin (1 agosto)

La menzione celebra la sua carriera e il contributo dato alla comicità italiana. Il premio è stato assegnato per aver saputo trasformare la risata in una forma d’arte con leggerezza, profondità e continuità artistica. Durante la premiazione, Santin ha tenuto un discorso sollevando un appello per la pace a Gaza. Il momento ha ricordato che anche l’ironia può diventare una voce civile, unendo intelligenza, libertà e coraggio, tutte qualità che gli sono state riconosciute con l’assegnazione del premio.

https://youtu.be/jIayyvGr6kg

Massimo Lopez (2 agosto)

La menzione

C’è un luogo nella memoria collettiva degli italiani che profuma di risate intelligenti, di teatro fatto con l’anima, di comicità che sa essere leggerezza e profondità insieme. In quel luogo c’è il talento inconfondibile di Massimo Lopez, artista completo, capace di attraversare il palcoscenico, la televisione e il doppiaggio con grazia, ironia e un’eleganza rara. Ma in quel luogo c’è anche la storia del trio Solenghi, Marchesini, Lopez. Un sodalizio artistico e umano che ha cambiato per sempre il modo di fare spettacolo, mescolando satira e poesia, ritmo comico e cuore. A Massimo Lopez per averci insegnato che la comicità può essere arte, e l’arte può anche far ridere… fino alle lacrime.

https://youtu.be/lpHxtsqtPxo

Premio Speciale UNIQA 2025:

Andrea Delogu per la sua femminilità coraggiosa e innovativa nel linguaggio con il pubblico televisivo e radiofonico.

La menzione

Per l’approccio moderno, libero e ironico con cui ha saputo ridefinire l’immagine della conduttrice contemporanea, dimostrando che si può essere brillanti e profonde, leggere e incisive, pop e autorevoli allo stesso tempo. Per il suo talento comunicativo, per la sua capacità di giocare con i codici della comicità e dell’ironia senza mai rinunciare all’autenticità, per la forza con cui dà voce a una femminilità nuova, intelligente e coraggiosa.

https://youtu.be/npLkSTf0qok

Vincitrice “Nuovi Comici” 2025:

Graziana Allegra si è aggiudicata il primo premio, conquistando giuria e pubblico con il suo stile originale e ironico.

La Terrazza sul Mare

La Terrazza sul Mare, affacciata sul Lungomare Alcide De Gasperi, offre un palco a picco sul mare con capienza di circa 800 posti. L’allestimento prevede un impianto audio-video di ultima generazione, scenografie leggere e un servizio di biglietteria in loco e online. La cornice notturna, tra le luci del lungomare e il rumore delle onde, amplifica l’atmosfera di festa e condivisione tipica del festival.

Storia del Festival e Albo d’Oro

Nato nel 1985, “Cabaret, amoremio!” ha visto sul suo palco i più grandi protagonisti della comicità italiana. L’Albo d’Oro include nomi come Paolantoni & Sarcinelli (1987), Enzo Fischetti (1999), Trio La Ricotta (2000), Francesco De Carlo (2009), Giorgio Montanini (2010), Federico Sanfrancesco (2023) e Nicola Iannarelli (2024). Nel corso dei decenni il festival è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento per il cabaret e la stand-up italiana.

https://youtu.be/YvX9a0EGz3w

Edizioni precedenti recenti

Le ultime cinque edizioni hanno confermato l’attenzione verso la comicità emergente e i trend più innovativi:

2024: Nicola Iannarelli vince e riceve ampi consensi per un monologo sull’identità umana.

2023: Federico Sanfrancesco trionfa con un mix di satira politica e autoironia.

2022–2021: focus su nuovi format multimediali e coinvolgimento della community social. L’utilizzo dei social media per teaser, backstage e clip virali amplificano la portata dell’evento.

Tendenze della comicità emergente

L’edizione 2025 ha messo in luce alcune tendenze chiave della scena comica italiana:

Stand-up personale e introspective, con monologhi che esplorano vissuti individuali.

Satira politica e sociale, in grado di stimolare il dibattito su temi di attualità.

Contesto socio-politico e riflessioni

Marco Santin ha scelto di lanciare un accorato appello contro la strage a Gaza, trasformando il palco in un luogo di testimonianza civile. Il breve battibecco con uno spettatore, conclusosi con un lungo applauso della platea, ha ricordato il ruolo della comicità come veicolo di libertà di espressione e di denuncia delle ingiustizie. Questo momento ha confermato che anche in un festival dell’umorismo la riflessione su questioni globali può assumere un valore centrale.

i selfie

Stefano Fabrizi ed Enzo Iacchetti
Andrea Delogu e Stefano Fabrizi

Francesco Paolantoni e Stefano Fabrizi
Luca Sestili e Stefano Fabrizi
Stefano Fabrizi e Marco Santin



Senigallia, incontro istituzionale con il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Matteo Salvini al Summer Jamboree. Prima a Fano per la Festa del Mare

Nel pomeriggio del 1° agosto il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha preso parte a un incontro istituzionale all’interno del Summer Jamboree, accolto all’arrivo a Senigallia dal Sindaco Massimo Olivetti, dall’Assessore all’Ambiente e Gestione del verde Elena Campagnolo, dall’Assessore al Turismo Simona Romagnoli, dagli organizzatori del Festival Angelo Di Liberto e Alessandro Piccinini, e da altre rappresentanze dell’Amministrazione comunale.


Il Ministro ha voluto iniziare la visita entrando subito nell’Official Store del Festival, per calarsi nel mood vintage dell’evento e immergersi fin da subito nell’atmosfera unica del Summer Jamboree. Qui ha potuto apprezzare l’attenzione posta alla selezione di oggetti ispirati agli anni ’40 e ’50 e realizzati interamente da artigiani italiani, a partire dagli occhiali da sole prodotti artigianalmente nel distretto del Cadore, donati simbolicamente come omaggio d’ingresso.


Oltre agli occhiali, Salvini ha mostrato curiosità per le borse artigianali realizzate a Roma, i foulard colorati in seta prodotti a Como e i cappelli baker boy confezionati nelle Marche. La cura dei dettagli e l’impegno nel valorizzare il Made in Italy emergono anche in questo spazio, che rappresenta una porta d’accesso simbolica al Festival.


A seguire, si è recato presso lo stand della Fondazione Lega del Filo d’Oro, partner etico storico del Festival, dove ha incontrato il Presidente Rossano Bartoli e il team della Fondazione scattando qualche foto in un Sidecar d’epoca. Il tour è poi proseguito tra le aree centrali del Festival, con tappe in Piazza del Duca con tutti gli espositori pronti all’inizio del Festival soffermandosi sul Vintage al Barber Shop e proseguendo poi alla Rocca Roveresca, dove sull’Hera Stage stavano iniziando il soud check per il concerto della sera.


In questo contesto ha anche assaggiato il signature cocktail 2025 a base di Amaro Canaja prodotto a Senigallia, partecipando alla sua preparazione.


La visita si è conclusa in Piazza Simoncelli con un’esibizione del Fearless Devid Motordrome, l’ultimo e unico motordrome ancora funzionante in Italia, in cui moto Indian originali del 1926 sfrecciano a tutta velocità all’interno di una gigantesca struttura in legno. Uno spettacolo emozionante che ha entusiasmato il Vicepresidente.


Infine, Matteo Salvini si è intrattenuto con gli organizzatori per ascoltare aneddoti, episodi e storie che hanno segnato i 25 anni di storia del Summer Jamboree, un festival che ha ospitato autentiche leggende del rock’n’roll come Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Stray Cats, Ben E. King, la regina del burlesque Dita Von Teese, e tanti amici italiani come Renzo Arbore, Greg e Max Paiella. Un evento che è capace di attraversare generazioni, regalando emozioni e memorie indelebili a migliaia di appassionati che anno dopo anno tornano a Senigallia per vivere “la Hottest Rockin’ Holiday on Earth”.


Il Vicepresidente si è congratulato con gli organizzatori per la qualità e la risonanza mediatica dell’evento, sottolineando l’importanza di sostenere in maniera più ampia e strutturata, dal punto di vista istituzionale, manifestazioni culturali di questo livello, capaci di promuovere un turismo di qualità e valorizzare l’immagine dell’Italia nel mondo.


Il vicepremier Matteo Salvini inaugura la 66° Festa del Mare Il Ministro ha brindato con la moretta dopo l’incontro al Caffè Porto con la marineria fanese

“Abbiamo sempre battagliato a Bruxelles in difesa dei pescatori, alcune le abbiamo vinte e altre, purtroppo, le
abbiamo perse. Quella che vogliamo portare avanti è contro i tagli previsti dalla Von Der Leyen della
Commissione europea di 84 miliardi di euro nei prossimi anni alle voci pesca ed agricoltura. Si può risparmiare su
tutto tranne su quello che pescatori ed agricoltori portano sulle nostre tavole. Quindi fondamentale dare battaglia
per evitare i tagli della commissione europea e poi stiamo lavorando con la Guardia costiera per aiutare ad
accompagnare i pescatori invece di complicargli la vita con la burocrazia per eccesso di controlli. Sulla direttiva
Bolkestein ho personalmente fatto il decreto indennizzi che è prossimo a uscire anche con un bando tipo per
carcare di aiutare soprattutto le imprese a conduzione famigliare ed evitare di essere buttate a mare con i loro
sacrifici”. E’ quanto ha dichiarato Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a
Fano in occasione della Festa del Mare dove ha incontrato pescatori e marinai nel cuore della marineria fanese,
al Caffè del Porto, e dove si è svolto anche un punto stampa molto partecipato.

Accompagnato dal presidente della Commissione agricoltura alla Camera dei Deputati, Mirco Carloni e accolto
dal sindaco Luca Serfilippi, dall’assessore al Turismo e Grandi Eventi e alle Attività Produttive Alberto
Santorelli, e da Confesercenti (organizzatori della manifestazione), il Ministro è stato invitato al Caffè del Porto
di Simone Serfilippi e Stefania Palazzini, a degustare la moretta, la bevanda tipica dei marinai fanesi
preparata con caffè corretto con una miscela di liquori, principalmente anice, rum e brandy (o cognac), a cui
viene aggiunta una scorza di limone e zucchero.

La 66° edizione della Festa del Mare entra nel vivo: sabato 2 agosto giornata dedicata alla ‘Notte del Mare’:
inizio alle ore 18 con lo spettacolo in mare delle vongolare con turbosoffianti in collaborazione con la
marineria fanese (davanti al Molo dell’Arzilla). Due appuntamenti importanti la mattina: all’alba (ore 5) per
assistere al concerto per violoncello di Flavia Massimo (a cura di Fano Jazz by the sea, rinviato per
maltempo) e alle ore 9 convegno sul futuro del mare al Fano Marine Center a cura di Fano Unimar odv con la
partecipazione delle associazioni ambientaliste. Alle 18 al nuovo Palco Adriatico (via N. Sauro), si parte di
nuovo alla scoperta delle storie e delle tradizioni marinare. Dalle ore 19 alle 20 proiezione di PescAmare
all’Auditorium del mare mentre dalle ore 19.30 alle 22.30 le iniziative ludiche ‘Marelab – Scopriamo il mare’:
appuntamento in viale C. Simonetti, 27 (a cura de Il Ridosso e Fano Unimar odv). Alle ore 21 All’auditorium
del mare il varietà musical-popolare ‘Ritmi di mare, ritmi di versi’. Dalle ore 21 appuntamenti con la musica
live: l’Orchestra Spettacolo Riccardi si esibirà al Largo Rastatt (ore 21), gli EEF – Early Ettringite
Formation con musica inedita rock con sfumature jazz, funk e fusion (ore 22, Palco Adriatico), il concerto di
Tony B al Palco del Lido (ore 22) e Dj Set Eternal Love Francesco Rossini, Carnage Collective (ore 22,
Parcheggio dei Murales).

Stand gastronomici tutti i giorni, al Porto con specialità preparate secondo le ricette dei pescatori fanesi da
assaggiare nei tanti stand gastronomici ‘Dal Peschereccio alla Tavola’ a cura di Onstage Produzioni e New
Copromo.

Si segnalano, inoltre, la mostra fotografica in realtà aumentata ‘Istanti di Sopravènto’ a cura di Rebel House
(dal 1° al 3 agosto, zona Palco Adriatico) e ancora, dall’1 al 3 agosto, ‘Esposizioni artistiche a tema
marino’ ispirate al brano ‘Com’è profondo il mare” a cura dell’associazione FanoUnimar Odv e Polo
Scolastico 3 di Fano (Istituto A. Olivetti), allestita all’Auditorium del Mare di fronte al Monumento dei caduti del
mare (via Nazario Sauro.

La Festa del Mare è promossa dal Comune di Fano e organizzata da Confesercenti. Partner dell’iniziativa sono:
l’associazione Il Ridosso aps, Onstage Produzioni, Rebel House, FanoUnimar odv, Porto Futuro, Anmi
(Associazione Nazionale Marinai d’Italia), New Copromo, Vigilar.

Info:
Facebook: Fano – Festa Del Mare
Instagram: fano_festadelmare
Instagram: fano_festadelmare




Gabriele Cirilli porta il “meglio di sé” alla Rocca Malatestiana di Fano sabato 2 agosto alle ore 21:15

Anche quest’estate la Rocca Malatestiana di Fano si tinge di allegria con lo spettacolo di Gabriele Cirilli, che torna a conquistare il pubblico con “Il meglio di Gabriele Cirilli”. L’attore si esibirà sabato 2 agosto alle ore 21:15, in un’occasione speciale per vivere una serata ricca di comicità, emozioni e puro intrattenimento.

Lo spettacolo, prodotto da VENTIDIECI in collaborazione con MA.GA.MAT. Srl, è un viaggio esilarante che raccoglie il meglio del repertorio di Cirilli: monologhi indimenticabili, sketch cult, racconti autobiografici, improvvisazione e canzoni interpretate con talento e ironia. Un mix perfetto di teatro comico, cabaret e varietà che mira a far ridere ma anche a riflettere con quella “leggerezza profonda” che è ormai la cifra stilistica dell’artista.

“Ho voluto raccogliere il meglio di questi anni,” racconta Cirilli. “È un modo per ringraziare il pubblico che mi segue da sempre e per regalare un momento di spensieratezza in cui ridere insieme e ritrovarsi, perché il teatro, alla fine, è questo: un incontro, una festa.”

Ad arricchire ulteriormente la serata, ci sarà la giovane band emergente di Pesaro NameLess, che accompagnerà lo spettacolo con la propria energia musicale. Il frontman del gruppo, Lorenzo Schiesaro, è un ex allievo de La Factory di Cirilli, la scuola di alta formazione professionale fondata dall’attore.

Lo spettacolo rientra nella stagione estiva della Rocca Malatestiana, diretta da Massimo Puliani e organizzata da RTI Fano Rocca Malatestiana (Opera Onlus, Nuovi Orizzonti, Coop Culture), con il sostegno del Comune di Fano (Assessorato alla Cultura), della Regione Marche e di Schnell Spa.


Informazioni e biglietti

Lo spettacolo inizierà alle ore 21:15. I biglietti sono disponibili in prevendita presso il Botteghino del Teatro della Fortuna e online sul circuito LiveTicket al seguente link: http://www.liveticket.it/evento.aspx?Id=587322. Per informazioni, è possibile chiamare il numero 0721.800750.


Biografie

Gabriele Cirilli

Attore e comico, Gabriele Cirilli ha appreso il mestiere dai più grandi artisti del teatro e del cinema italiano, a partire dalla sua formazione al Laboratorio di Esercitazioni Sceniche di Roma diretto da Gigi Proietti.

Ha collaborato con nomi prestigiosi come Flavio Bucci, Michele Placido, Lino Banfi, Paolo Villaggio e Alberto Sordi. Ha lavorato con autori storici come Vincenzo Cerami e con premi Oscar come Nicola Piovani.

Ha calcato i palcoscenici dei più importanti teatri italiani, tra cui il Sistina di Roma, grazie a Pietro Garinei.

Il suo rapporto con il pubblico è il suo tratto distintivo, un legame che coltiva da sempre e che si è cementato anche grazie alle sue partecipazioni in televisione, in particolare la storica collaborazione con Carlo Conti in programmi come Tale e Quale Show, Miss Italia e il Festival di Sanremo.

Sabine Alexandra Lindner

Sempre il 2 agosto, ma alle ore 18:00, presso il Salone delle Esposizioni della Rocca Malatestiana, verrà inaugurata la mostra d’arte di Sabine Alexandra Lindner, intitolata “Istanti di donne – Realtà tra sogni, memoria e luce”. L’evento, organizzato dall’Associazione “Il Piccolo Grande Alessandro”, vedrà la partecipazione dell’artista, della curatrice critica Cecilia Casadei, della Presidente dell’Associazione Giorgia Marcelli e del direttore artistico della Rocca, Massimo Puliani.




Andrea Pucci in “Amo l’estate” all’Arena Gigli di Porto Recanati il 2 e il 3 agosto (ore 21)

Andrea Pucci arriva all’Arena Beniamino Gigli di Porto Recanati per due serate di puro divertimento, il 2 agosto e il 3 agosto 2025 alle 21. L’organizzazione è di Isolani Spettacoli.

Lo spettacolo “Amo l’estate” è un’esplosione di comicità e ritmo, in cui Pucci alterna aneddoti personali a osservazioni ironiche sulla vita quotidiana. Interagendo costantemente con il pubblico, il comico crea un’atmosfera coinvolgente, arricchita da momenti musicali eseguiti dalla sua band, che aggiungono un tocco dinamico allo show.

Andrea Pucci è uno dei volti più seguiti della comicità italiana. Con il suo stile diretto e mai banale, ha conquistato palchi e schermi raccontando con leggerezza le difficoltà del vivere quotidiano. Grazie all’esperienza maturata in format televisivi e al teatro, il comico offre al pubblico uno spettacolo fresco, capace di trasformare ogni battuta in un momento di autentica condivisione.


L’appuntamento di Pucci si inserisce in un cartellone ricco di eventi estivi: dai concerti in Arena al mercatino serale sul Corso Matteotti, fino alla Notte delle Saette organizzata da Avis Comunale. Questa cornice rende Porto Recanati una meta ideale per chi cerca un mix di cultura, musica e intrattenimento all’aria aperta.




La ministra Daniela Santanchè nelle Marche, con il governatore Francesco Acquaroli, per parlare di turismo (e non solo). A Senigallia esalta i successi della città e della regione

di Stefano Fabrizi


La ministra Daniela Santanchè nelle Marche per fare il punto sulla situazione turistica, e non solo, della nostra regione accompagnata dal governatore Francesco Acquaroli. Tappe a Frontone, Senigallia e Numana.


Vi riferiamo dell’incontro con i mass media e gli operatori del settore alla Rotonda a Mare della spiaggia di velluto. Ad accoglierla il sindaco Massimo Olivetti con diversi esponenti della giunta e del consiglio. In prima fila il parlamentare europeo Carlo Ciccioli. Presenti anche assessori e dirigenti regionali.


https://youtu.be/A6y91cYKSTY

Il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti

Il sindaco Massimo Olivetti, nel suo intervento, ha espresso gratitudine per la visita della ministra e ha tracciato un bilancio dei notevoli progressi compiuti dalla città, sottolineando l’importanza strategica del settore turistico per l’economia locale ricordando la consegna della Bandiera Blu 2023 a Roma, un momento che ha suggellato l’impegno e la qualità dell’offerta turistica senigalliese.

Il ringraziamento è andato all’attenzione che il Ministero sta dedicando all’economia turistica, riconosciuta come una delle principali fonti di ricchezza per Senigallia. Non a caso, numerosi imprenditori del settore erano presenti, testimoniando l’importanza delle scelte politiche adottate. In particolare, il Sindaco ha evidenziato le nuove normative, come quelle relative al Codice Identificativo Nazionale (CIN), che stanno contribuendo a far emergere una parte significativa della ricettività turistica finora sommersa.

Senigallia, già fregiata di prestigiose onorificenze come la Bandiera Blu, la Bandiera Lilla e la Bandiera Verde, ha raggiunto quest’anno un nuovo, ambizioso traguardo: l’ingresso nel gruppo delle G20 Spiagge, un network che raggruppa le principali località balneari italiane. Un riconoscimento che premia la capacità di una città di 45.000 abitanti di raddoppiare la sua popolazione durante la stagione estiva e di superare, lo scorso anno, il milione di presenze turistiche. Questo successo la posiziona come una delle destinazioni di punta a livello nazionale.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, la cui attenzione e il cui supporto sono stati fondamentali per il rilancio turistico della regione. Olivetti ha elogiato la capacità di Acquaroli di superare la tradizionale dicotomia tra città di mare e città dell’entroterra, valorizzando la differenziazione territoriale come un mosaico di opportunità. “Lo stile sobrio e incisivo del Presidente regionale – ha sottolineato il sindaco – sta portando a risultati tangibili e significativi”.

https://youtu.be/wnOKhCjc47o

Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli

Accolto con calore in un “luogo iconico della Riviera Adriatica” e della canzone italiana (Una Rotonda sul Mare di Fred Bongusto, ndr), Acquaroli ha esordito ringraziando il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti: “una persona con cui si collabora benissimo, sempre disponibile e sempre attento alle esigenze della propria città, a cercare le giuste soluzioni e a comprendere l’importanza di fare squadra”. Un concetto, quello del lavoro di squadra, che il governatore ha ribadito essere fondamentale per una regione come le Marche, dove la tendenza all’individualismo può talvolta ostacolare il progresso.

Il cuore dell’intervento di Acquaroli ha riguardato la strategia di sviluppo turistico regionale, fortemente incentrata sulla riscoperta e valorizzazione dell’entroterra e dei borghi. Nonostante gli eventi calamitosi, come il sisma del 2016, abbiano rallentato lo sviluppo di alcune aree interne, l’obiettivo è stato quello di creare una sinergia tra mare e montagna, mettendo a sistema le ricchezze regionali: il patrimonio enogastronomico, la cultura, il paesaggio, lo sport, gli eventi, i grandi eventi, gli spettacoli.

A questo proposito, Senigallia è stata citata come esempio virtuoso nell’ambito enogastronomico, capace di valorizzare le biodiversità e le numerose cantine sorte negli ultimi anni. Il governatore ha sottolineato come la breve distanza tra montagna e mare, unita al potenziamento delle infrastrutture, renda le Marche un territorio vivibile 365 giorni all’anno, con un’offerta turistica estremamente ampliata.

Un elemento chiave di questa strategia è l’investimento massiccio sull’Aeroporto delle Marche. Acquaroli ha annunciato con orgoglio l’implementazione di nuove rotte, inclusi voli giornalieri su Roma e Milano, e collegamenti settimanali con Napoli, Madrid, Barcellona, Parigi, Londra e Bruxelles. Questo ampliamento dei collegamenti aerei, che sta portando l’aeroporto verso un record assoluto di passeggeri nell’anno in corso, è cruciale per intercettare il turismo straniero di qualità, complementare al consolidato mercato di prossimità italiano. Inoltre, Acquaroli  ha citato il dato degli investimenti immobiliari esteri, segno tangibile di quanto i visitatori si innamorino delle Marche.

Acquaroli ha posto l’accento sulla necessità di un gioco di squadra per affrontare i mercati internazionali, in particolare quelli del Nord Europa, che vedono la nostra regione come un’opportunità anche per quella che tradizionalmente è stata la bassa stagione. Per il governatore, l’obiettivo è superare il concetto di “alta stagione”, proponendo un’offerta ricca per tutto l’anno, con la bellezza dei borghi in autunno e nel periodo natalizio, e la riscoperta di tradizioni, cultura e gastronomia.

A sostegno di questa visione, sono stati menzionati importanti investimenti per la promozione turistica, il sostegno alle strutture alberghiere per l’efficientamento e il miglioramento dell’offerta, e ben 110 milioni di euro destinati ai borghi. “Noi vogliamo definirci la regione dei borghi”, ha affermato Acquaroli, spiegando che la dimensione delle città marchigiane fanno da contenitore  a “grandi bellezze”, citando esempi come Urbino, Recanati e Pesaro.

Infine, il governatore ha difeso l’operato di ATIM (Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche), snocciolando numeri eloquenti: “+24% sul turismo straniero, +28% sul turismo straniero, +13% sul turismo totale”. Nonostante sia una realtà “neonata” di soli tre anni, ATIM ha dimostrato “un’efficacia che ha prodotto e proposto la nostra regione in tutto il mondo”, grazie anche alla collaborazione con una dirigenza di “altissima qualità”, come la dottoressa Marchigiani, capace di tradurre la visione politica in proposte concrete.

L’ambizione finale del Governatore Acquaroli è chiara: “mi piacerebbe fra qualche anno vedere nella nostra regione un modello, come è accaduto in altri territori italiani, dove il turismo esplode”. Un’esplosione che deve essere soprattutto uno strumento di crescita, in particolare per i giovani, offrendo loro l’opportunità di trovare nelle Marche la propria sfida professionale e la capacità di essere protagonisti nella loro terra. La strategia si concentra sulla formazione, sulle competenze e su progetti ambiziosi, per un futuro in cui il turismo marchigiano possa raggiungere il suo pieno potenziale.

https://youtu.be/RVJEDggRt94

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha offerto un intervento accalorato e ricco di dati, celebrando i notevoli successi turistici delle Marche e, in particolare, di Senigallia, tracciando le linee guida per un futuro di ulteriore crescita. Dalla suggestiva cornice della Rotonda sul Mare, simbolo iconico della città, la ministra ha voluto anche lei sottolineare l’importanza del lavoro di squadra tra istituzioni a ogni livello.

“Ringrazio il presidente Acquaroli per il grande lavoro che è stato fatto sul turismo. Abbiamo lavorato insieme in questi ultimi 3 anni e devo dire che si sono fatte delle cose molto importanti,” ha esordito la ministra, estendendo poi il ringraziamento al sindaco Olivetti. “Il successo si può avere soltanto se a tutti i livelli delle istituzioni si lavora insieme con la stessa visione, con lo stessa azione, perché si vince se si riesce a fare una squadra. E vedete che qua la squadra c’è: governo, presidente di regione, sindaco.”

Un momento di particolare emozione per la ministra è stato il trovarsi sulla Rotonda sul Mare, luogo che evoca ricordi legati alla musica, al divertimento e alla capacità di Senigallia di attrarre giovani e tendenze. “Io poi sono una che nella vita ama anche divertirsi, eh, quindi ricordare: pensare chi avrà ballato qua, quanti ospiti, ma soprattutto quanti giovani all’epoca volevano venire a Senigallia, perché questo era un posto iconico, era un posto per fighi”, ha commentato con spontaneità, sottolineando come i locali di successo e le produzioni cinematografiche possano diventare veri e propri motori di destinazione turistica, citando l’esempio di “Emily in Paris” e le potenzialità di portare grandi produzioni nelle Marche (come sta perseguendo con successo Marche Film Commission diretta da Andrea Agostini, ndr).

La Ministra ha poi invitato a un maggiore orgoglio italiano, contrastando la tendenza a guardare sempre con invidia le nazioni vicine: “Quando andiamo in giro per il mondo e capiscono che stanno parlando con un italiano, ci guardano con meraviglia, con ammirazione, ci esaltano il nostro gusto, la nostra ospitalità, il nostro modo di vivere.”

Per ribadire i successi del settore, Santanchè ha snocciolato numeri significativi, contrastando eventuali “pregiudizi” con dati concreti. Le Marche nel 2024 hanno registrato 2,7 milioni di arrivi turistici, segnando un +12,7% rispetto al 2019, anno di riferimento pre-pandemico, e quasi 11,8 milioni di presenze.

Senigallia si conferma leader regionale con 1.013.443 presenze, seguita da Pesaro e San Benedetto del Tronto. Il dato più entusiasmante, però, riguarda il turismo straniero, che ha superato i livelli pre-pandemia con oltre 500.000 arrivi e 2,2 milioni di presenze, un +28% rispetto al 2019.

Un indicatore chiave per il Ministero del Turismo, ha sottolineato la Ministra, non è solo il numero di turisti, ma la spesa turistica. Le Marche si posizionano al secondo posto in Italia per variazione positiva della spesa turistica estera, con un incremento del 42,29% nel 2024 rispetto al 2023, raggiungendo 441 milioni di euro. “Avere una crescita di una spesa del turismo straniero che cresce di oltre il 42% da un anno all’altro, guardate che non ce ne sono tante regioni,” ha rimarcato Santanchè.

Questo risultato è frutto anche degli investimenti infrastrutturali, come il potenziamento dell’Aeroporto di Ancona, entrato nella Top 10 degli aeroporti italiani per crescita di passeggeri. La Ministra ha evidenziato l’importanza dei nuovi voli verso Madrid, Bruxelles, Milano e Roma, non solo per il turismo internazionale ma anche per quello domestico, invitando gli italiani a riscoprire le bellezze del proprio paese.

Le Marche vantano un patrimonio straordinario: 32 dei 100 borghi più belli d’Italia si trovano nella regione, e il settore turistico impiega quasi 55.000 lavoratori in circa 10.000 aziende, con una domanda di lavoro in aumento superiore alla media nazionale.

Pur riconoscendo i grandi passi avanti, la ministra ha ribadito che “c’è ancora tanto da fare”. La sfida principale è aumentare la spesa pro capite dei turisti, attraverso un miglioramento continuo dei servizi, dalla ristorazione all’accoglienza alberghiera. Il Ministero del Turismo ha sostenuto le Marche con circa 12 milioni di euro attraverso bandi per piccoli comuni a vocazione turistica, cammini e, in particolare, l’Appennino, un investimento senza precedenti.

Concludendo il suo intervento, la ministra ha ribadito la visione del governo: fare del turismo la “prima industria della nostra nazione”, puntando sull’under-tourism e sulla valorizzazione del 96% del territorio italiano che soffre ancora di un basso afflusso turistico. “Rimbocchiamoci le maniche, presidente, sindaco e lavoriamo perché credo che già molto lavoro è stato fatto, ma ancora tanto c’è da fare e dobbiamo lavorare insieme,” ha chiosato, esprimendo il desiderio di rivedere la Rotonda sul Mare tornare a essere il fulcro di musica e divertimento, un luogo dove poter “ballare insieme” e far rivivere la magia che l’ha resa iconica.

Santanchè: garantista con Ricci, la politica si fa nelle urne non in tribunale

In calce registriamo la risposta della ministra alla richiesta di un giornalista sull’inchiesta che interessa il candidato di sinistra alle regionali Matteo Ricci. A margine di un incontro a Senigallia, la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha commentato l’interrogatorio di Matteo Ricci, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali e indagato per corruzione. Santanchè ha sottolineato di essere garantista, pur avendo posizioni politiche diametralmente opposte a quelle di Ricci. Ha poi aggiunto di non voler che la magistratura si sostituisca al corpo elettorale, affermando che i cittadini devono scegliere in base al programma e all’operato di Ricci come sindaco. La ministra ha infine ribadito che il centrodestra intende battere gli avversari nelle urne, distinguendosi da chi, a suo dire, utilizza “mezzi diversi”.

IL COMUNICATO UFFICIALE

TURISMO, LE MARCHE RIPARTONO DAI TERRITORI: OLTRE 100 MILIONI DI EURO PER RIQUALIFICARE, PROMUOVERE E INNOVARE

Borghi che si trasformano in destinazioni, strutture ricettive che si rinnovano, imprese che investono nell’accoglienza e nell’innovazione: è questo il volto delle Marche che guarda al futuro del turismo con ambizione e concretezza.

In occasione della conferenza stampa oggi alla Rotonda a Mare di Senigallia, alla presenza del ministro del Turismo Daniela Santanchè, del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e del sindaco Marcello Olivetti  sono state presentati i numeri e  le principali misure attivate dalla Regione Marche per sostenere un turismo diffuso, integrato e sostenibile, fondato sulla qualità dell’offerta e sulla promozione coordinata dell’identità marchigiana.

“Ogni volta che arrivo nelle Marche – ha detto il ministro Santanchè  che non ha nascosto l’emozione di trovarsi in una location “cantata” in tutto il mondo –  sento un profondo senso di orgoglio per le nostre radici. Un orgoglio che, ne sono convinta, dovrebbe essere ancora più vivo nei cuori dei marchigiani. Questa è una terra straordinaria, che racchiude in sé il meglio dell’Italia: mare e montagna, borghi ricchi di storia, eccellenze enogastronomiche e un patrimonio culturale di valore inestimabile. Oggi, le Marche stanno vivendo una fase di rilancio che merita di essere sostenuta e valorizzata. I numeri lo confermano: il turismo nelle Marche è in forte crescita. Un risultato che è anche frutto del lavoro del presidente Acquaroli e degli investimenti su infrastrutture strategiche, come l’aeroporto di Ancona, che ha registrato una delle crescite più significative in Italia, entrando nella top 10 per incremento del traffico passeggeri. Credo profondamente nella forza del gioco di squadra: Governo, Regione e Comuni devono lavorare fianco a fianco. Solo così potremo consolidare i traguardi raggiunti e trasformare il turismo nella prima risorsa economica delle Marche. Gli imprenditori locali – preparati, coraggiosi e lungimiranti – stanno già contribuendo con investimenti concreti che sosteniamo con risorse importanti. Il Ministero del Turismo continua infatti a credere fortemente in questa regione: abbiamo stanziato 12 milioni di euro a sostegno del suo sviluppo turistico. Mentre molti parlano di over-tourism, io scelgo di parlare di under-turismo: il 96% del nostro territorio nazionale è ancora poco valorizzato, pur offrendo meraviglie uniche. Le Marche ne sono un esempio evidente: una regione  ricca di storia, arte e cultura, che merita una visibilità ben maggiore, anche attraverso la sinergia tra istituzioni locali e governo centrale”

“Il turismo  – ha proseguito il presidente Acquaroli – è un settore che rappresenta non solo un motore di crescita, ma anche uno strumento fondamentale per rafforzare il brand della nostra Regione. È senza dubbio uno dei settori con il maggior potenziale di sviluppo, e questi anni ce lo hanno dimostrato. Abbiamo investito per migliorare i collegamenti, potenziare l’aeroporto, favorire la destagionalizzazione e per rilanciare i nostri borghi. Per il settore turismo su tutti i livelli abbiamo attivato numerosi bandi per circa 100 milioni, tra le principali misure il bando Borgo accogliente rivolto ai comuni e il bando per la riqualificazione delle strutture alberghiere, ma anche attenzione agli itinerari e ai prodotti turistici. Sosteniamo con convinzione un nuovo modello turistico, e l’alta adesione registrata in tutti i bandi è il segno concreto che questo settore è ormai riconosciuto come strategico per il futuro della nostra regione. Lo confermano anche i dati: stiamo registrando una crescita costante, sia sul fronte del turismo interno che su quello estero. Un’offerta che deve essere ulteriormente rafforzata, in particolare sotto il profilo dei servizi, e promossa con ancora più efficacia. Anche quest’anno il trend è positivo: i numeri descrivono uno scenario promettente, che ci incoraggia a proseguire nel percorso intrapreso. Allo stesso tempo, dobbiamo saperci organizzare al meglio per intercettare le nuove tendenze. Il turismo straniero è “alto-spendente” ed è sempre più orientato verso esperienze autentiche, personalizzate e di qualità. I visitatori cercano qualcosa di nuovo, e le Marche, in questo senso, hanno molto da offrire: paesaggi, cultura, gastronomia, accoglienza. Su questo stiamo lavorando. Non è semplice, perché ci siamo posti obiettivi ambiziosi. Ma c’è entusiasmo, cresce la consapevolezza, e soprattutto riscontriamo una partecipazione sempre più attiva da parte del tessuto imprenditoriale”.

Accanto al sostegno economico, la Regione ha investito anche in un’identità forte e riconoscibile, con il lancio del brand “Let’s Marche”, una campagna digitale internazionale e il portale turistico www.letsmarche.it, piattaforma che valorizza l’offerta locale in chiave innovativa e partecipata.

IL TURISMO NELLE MARCHE

 

  • 2024: sorpasso sul 2023 e sul 2019. Nel 2024, la Regione Marche ha registrato complessivamente 2,7 milioni di arrivi turistici (+12,7% sul 2019) e quasi 11,8 milioni di presenze (+13,4% circa sul 2019).
  • Senigallia destinazione preferita. Tra le destinazioni più gettonate vince Senigallia con 225.317 arrivi e 1.013.443 presenze. Seguono Pesaro con 263.123 arrivi e 948.257 presenze e San Benedetto del Tronto con 169.414 arrivi e 825.385 presenze.
  • Destinazione sempre più internazionale. Il turismo straniero è stato un motore fondamentale di questa crescita, superando ampiamente i livelli pre-pandemia: sono stati 506 mila 619 gli arrivi e oltre 2,2 milioni le presenze, queste ultime pari a una crescita del +15% rispetto al 2023 e del +28% rispetto al 2019
  • Spesa turistica estera: Marche al secondo posto per variazione positiva. Nel 2024, la spesa complessiva dei turisti stranieri nelle Marche ha raggiunto circa 441 milioni di euro, segnando un notevole aumento del +42,49% sul 2023: rappresenta una delle performance più significative a livello nazionale, posizionando la Regione al secondo posto per variazione positiva in Italia. Analizzando il dato alla luce del periodo pre-pandemico, la spesa del 2024 supera ampiamente il livello del 2019, con un +63,87%: un chiaro segnale di una completa ripresa dopo la crisi legata alla pandemia e di un rafforzamento dell’attrattività turistica marchigiana [Banca d’Italia].
  • Aeroporto internazionale di Ancona nella top 10 per crescita. L’Aeroporto delle Marche ha sfiorato il record assoluto nel 2024, piazzandosi nella top 10 degli aeroporti italiani che crescono di più, e si avvia a superare nel 2025 il record di passeggeri fermo al 2011. L’indice di crescita è un +8% nel gennaio 2025 rispetto allo stesso mese del 2024.
  • Ai vertici per i “Borghi più belli d’Italia”. Le Marche ospitano ben 32 dei “Borghi più belli d’Italia”, posizionandosi nella top 3 nazionale.
  • Oltre 54 mila lavoratori nel settore. Sono 699 le imprese turistiche delle Marche (423 alloggio, 2083 ristorazione e 88 tour operator) e impiegano 54.100 addetti.
  • 2025: occupati e spesa estera in aumento. Nel primo trimestre del 2025, gli occupati nel settore commercio e turismo sono cresciuti nelle Marche del +1,5%, con una domanda di lavoro in aumento nei comparti dell’alloggio, della ristorazione e dei servizi turistici, ed entrate previste giugno/agosto 2025 del +12,1%, un dato superiore alla media nazionale dell’11,7%. Più in generale, la spesa dei turisti stranieri incide sul PIL della Regione Marche per lo 0,94% su base annua (fino a marzo 2025, in crescita del 46,7%).




Addio a Livio Macchia, il leader dei Camaleonti e la voce gentile del beat italiano

Livio Macchia, morto il 29 luglio 2025,  è nato il 9 novembre 1941 ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari. Cresciuto tra le atmosfere del Sud e le luci di Milano, ha scoperto fin da giovane la passione per il basso e il canto, trasformando il suo amore per la musica in una carriera che lo avrebbe portato a diventare uno dei protagonisti del beat italiano.

Privato e riservato, Macchia ha sempre protetto la sfera familiare dai riflettori, mantenendo pochissime informazioni sulla sua vita lontano dal palco. Si sa però che dal suo primo amore, Renata Simoncini, è nato un figlio, Livio Jr., musicista a sua volta, con cui ha condiviso più di un palco negli ultimi anni, ripercorrendo insieme le note di una grande tradizione musicale.


Formazione e anni di gavetta

All’inizio degli anni Sessanta, Macchia si trasferì a Milano, dove nei locali del Santa Tecla diede vita, insieme a Paolo De Ceglie e Riki Maiocchi, ai Camaleonti. Il nome del gruppo rifletteva la loro capacità di adattarsi: dal repertorio beat ai grandi standard americani, alternavano sonorità in base al pubblico, diventando presto uno dei complessi più richiesti della scena milanese e ottenendo il primo contratto discografico con la Kansas.

Gli anni del successo

Il vero exploit arrivò nel 1968 con “L’ora dell’amore”, versione italiana di “Homburg” dei Procol Harum, che rimase dieci settimane in vetta alle classifiche e vendette oltre un milione e mezzo di copie. A seguire, “Applausi” – cantata dallo stesso Macchia – scalò la hit parade per dodici settimane, vendendo circa 900.000 copie e consolidando il peso dei Camaleonti nel panorama pop italiano. Altri successi come “Io per lei” ed “Eternità” segnarono le partecipazioni al Festival di Sanremo e al Festivalbar, regalando alla band premi, riconoscimenti e un posto fisso nella memoria collettiva.

Ultimo concerto e circostanze della morte

Nonostante una malattia incurabile, Livio Macchia decise di tornare sul palco per celebrare i 60 anni dei Camaleonti con un concerto intitolato “Livio Macchia & Friends”, tenutosi il 30 giugno 2025 a Roca Nuova, nel suo amato Salento. Fu un’ultima, commovente rimpatriata con colleghi, fan e giovani musicisti locali, un testamento di passione e coerenza artistica. Qualche settimana dopo, il 29 luglio 2025, si è spento serenamente nella sua casa di Melendugno, circondato dall’affetto di familiari e amici.

Contributi significativi

Livio Macchia ha portato nei Camaleonti un’eleganza melodica e una ricercatezza armonica che hanno distinto il sound beat italiano degli anni ’60. Il suo basso essenziale e la voce calda hanno dato vita a un filone di canzoni capaci di attraversare generazioni, mescolando attitudine rock e sensibilità melodica con straordinaria naturalezza.

Con oltre 30 milioni di dischi venduti e quattro dischi d’oro, la band fondata da Macchia ha rappresentato un ponte tra epoche musicali, contribuendo a diffondere il pop italiano in tutta Europa. La sua lezione artistica si riflette ancora oggi nei giovani musicisti che attingono alle sue linee di basso e alle sue armonie vocali, rinnovando uno stile semplice e senza tempo.

Riconoscimenti e tributi

“Una stella della musica italiana e internazionale, ma soprattutto un mio grande amico, un figlio della nostra Melendugno che lo ha accolto e amato fino alla fine”, ha dichiarato con commozione il sindaco Maurizio Cisternino, ricordando l’ultimo concerto e l’ultimo saluto di un artista che non ha mai rinunciato al palco .

Nei giorni seguenti, i messaggi di cordoglio di colleghi, fan e semplici ascoltatori hanno ribadito l’importanza di Macchia come interprete di un’epoca irripetibile. La sua voce gentile, ma tenace, e il suono del suo basso continuano a risuonare in chi ha sperimentato le emozioni di un tempo in cui la musica era ancora battito vitale di un’intera generazione.

I Camaleonti, la band storica

Livio Macchia – voce, chitarra, basso (1964-2025)
“Tonino” Antonio Cripezzi – voce, pianoforte, tastiere, violino (1965-2022)
Dave Sumner – chitarra, cori, voce (1973-1981)
Paolo de Ceglie – batteria, cori, voce (1965-2004)