Alla Camera dei Deputati l’anteprima di “Fabriano PaperSymphony 2025”

E’ stata inaugurata presso il Corridoio dei Busti di Montecitorio l’anteprima parlamentare, con nove artisti, della IV edizione di “Fabriano PaperSymphony”, rassegna ideata e curata dal critico d’arte Giuseppe Salerno, promossa da Rete Italia APS (nata a Fabriano), con il patrocinio del Rotary Club Roma Polis e il sostegno dell’On. Giorgia Latini, Vicepresidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.


L’anteprima della mostra fabrianese è stata presentata nel corso di una conferenza stampa presso la prestigiosa Sala Stampa della Camera dei Deputati.


Nata nel 2021 per riattivare – nella città universalmente riconosciuta come Capitale della Carta – l’amore e l’interesse verso un materiale prezioso e strategico per il futuro della comunità, Fabriano PaperSymphony mette in dialogo arti visive, musica, danza, teatro, poesia e scrittura. Non semplici opere su carta, ma opere plasmate con la carta: carta, cartone, velina, crespa, assorbente, vetrata e ogni altro supporto cartaceo diventano materia espressiva, artigianale e contemporanea.


Durante la conferenza stampa hanno portato il loro saluto istituzionale e i loro contributi:
On. Giorgia Latini (Vice Presidente Commissione Cultura della Camera dei Deputati); Simona Lupini (Consigliera Regione Marche); Giuseppe Salerno (critico e curatore d’arte); Paolo Notari (giornalista e presentatore TV); Maria Paola Meli (Presidente Rete Italia APS); Alaimo Angellelli (CDA Fondazione Carifac); Livia Faggioni (CDA Fondazione Fedrigoni); Nunzia Esposito (Presidente Rotary Club Roma Polis); Fabrizio Palanca (Presidente CNA Fabriano); Anna Rita Riccioni (Scuola di Danza Tersicore Fabriano); Pietro Morelli (Associazione La Collina della Vita); gli artisti Lughia, Sandro Tiberi (mastro cartaio) e Karoon Jeamviriyasatean ZilluStation. Il coordinamento dei lavori è stato affidato a Niccolò Di Raimondo (consulente parlamentare), con la collaborazione di Stefano Fraboni.


L’anteprima parlamentare presenta una selezione di nove artisti tra tutti quelli che esporranno a Fabriano: Patrizia Balducci, Monia Bonfili, Giulio Brega, Luigi Cioli, Lughia, Lorena Tavolini, Sandro Tiberi, Anita Venturelli e Karoon Jeamviriyasatean ZilluStation, a testimonianza di una comunità creativa viva, inclusiva e in crescita. Per la prima volta la rassegna ospita anche un rinomato artista asiatico, segno della diffusione internazionale della carta fabrianese e del ponte culturale che la manifestazione intesse tra territori e linguaggi.


Il valore di PaperSymphony risiede tanto nelle opere quanto nelle persone che le generano: cittadini, artisti, artigiani, istituzioni e imprese che, “mettendosi in gioco”, abbracciano una visione comune e rafforzano il senso di comunità intorno alla carta – materiale antico e, allo stesso tempo, attualissimo, sostenibile, duttile, capace di fare rete.


Verso Fabriano: apertura il 25 ottobre

Roma è solo l’antipasto dell’’esposizione principale che verrà inaugurerà a Fabriano il 25 ottobre, in Zona Conce, con 50 artisti in mostra e un ricco calendario di eventi collaterali che coinvolgeranno scuole, associazioni, fondazioni e realtà produttive del territorio. Un palinsesto diffuso che unisce arte, formazione, artigianato e innovazione, rafforzando l’identità di Fabriano come laboratorio permanente della carta.




Marchigiani in mostra in Versilia. La più giovane un’elpidiense di 19 anni

Le Marche presenti alla Festa del Libro di Camaiore, dove una originale mostra fotografica – organizzata da EOS Immagine APS in collaborazione con Consorzio di Promozione Turistica della Versilia e Nati Per Scrivere APS con il contributo dell’Associazione Balneari Lido di Camaiore ed il gratuito patrocinio del Comune di Camaiore – ha selezionato 50 fotografi da tutta Italia, chiamati a raccontare, con una immagine, la magia della letteratura. “Storie in scatti”, questo l’evento collaterale e complementare alla Festa del Libro che ha visto esposte 50 foto di 50 autori diversi provenienti da tutta Italia: Valle D’Aosta, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Abruzzo, Lazio, Puglia. Tre i marchigiani selezionati.


Greta Santandrea, 19 anni, di Sant’Elpidio a Mare ha conquistato la giuria con la sua personale interpretazione visiva de “Il visconte dimezzato” di Italo Calvino: una storia breve, allegorica, in cui il protagonista -interpretato in chiave moderna – è diviso in due metà opposte, una buona e una cattiva. “Un corpo attraversato da due forze: la luce che rivela, l’ombra che nasconde. Come il Visconte di Calvino ognuno di noi è fatto di parti in conflitto che cercano equilibrio. La luce, nella mia interpretazione, divide lo spazio in due, come un taglio netto nella carne e nell’anima – dice Greta nel presentare il suo lavoro – la fotografia diventa, così, specchio di una condizione umana eterna: l’essere incompleti”.


Luca Paciaroni di Macerata ha scelto di interpretare visivamente “Il lupo della steppa” di Hermann Hesse mentre Elena Mihailov di Grottammare, si è lasciata ispirare da “La primavera” di Grazia Deledda.


La mostra è stata inaugurata sabato 13 sul pontile del Lido di Camaiore e resterà visibile fino al 21 di settembre. Sabato 13 è stata inaugurata anche la collettiva fotografica tutta al femminile “Donna Fotografia 2025”, organizzata sempre da sempre da EOS Immagine APS in collaborazione con l’Ostello del Pellegrino con la Pro Loco di Camaiore, con il consorzio di promozione turistica della Versilia e con il gratuito patrocinio del Comune di Camaiore: 200 foto esposte tra cui il progetto di Cinzia Giulietti di Senigallia.




La ceramica racconta le Marche: mostra di Paola Iannucci a spazio presente dal 18 al 22 Settembre

Su iniziativa dell’Unione per la Difesa dei Consumatori, sezione Marche e con il patrocinio del Comune di Ancona, dal 18 al 21 settembre  sarà aperta  presso il Museo della Città-Spazio Presente,  la  mostra “La ceramica racconta le Marche”. 

L’esposizione accoglie le opere del Maestro marchigiano Paola Iannucci,  e costituisce una occasione per fare conoscere il territorio, per condividere il racconto visivo di una regione ricca di bellezza, cultura e orgoglio civico, oltre a divulgare la conoscenza dell’arte della ceramica e della maiolica.

Questa mostra– spiega l’artista- raccoglie una serie di *piatti istituzionali* realizzati interamente a mano, nati da un profondo lavoro di ricerca, ascolto e osservazione. Ogni piatto racconta un territorio, la sua storia, i suoi simboli, la sua anima. Ho scelto con cura i soggetti da rappresentare: piazze, monumenti, stemmi, tradizioni popolari e volti illustri, dando loro forma con le antiche tecniche della ceramica artistica. Ogni piatto è un frammento d’identità, un ponte tra arte e memoria, tra passato e presente.  Esporli ad Ancona, cuore delle Marche, è per me un grande onore e un’opportunità” 

L’inaugurazione si svolgerà giovedì 18 settembre alle ore 18:00.

La mostra resterà aperta fino alle ore 22:00 e così nei giorni seguenti, con orario 10:00-22:00.  Proseguirà successivamente in diversi Comuni, arricchendosi di nuovi piatti.

Maestro d’Arte Paola Iannucci nata a Guardiagrele in Abruzzo e residente a Montegranaro.  All’inizio si propone come “Fictilia” laboratorio d’arte e ceramica che tiene aperto fino al 2003 (Fictilia: vaso di coccio e cioè lo stato primario dell’oggetto in ceramica), successivamente si dedica a tempo perso alla sua arte chiudendo il laboratorio ed aprendo la sua galleria d’arte permanente a Montegranaro in Via Vittorio Veneto, 4.
Nel corso della sua lunga carriera ha potuto maturare la propria arte attraverso il restauro di numerose chiese del centro Italia. Si aggiunge così a questa tradizione di pittura, scultura e restauro quella della “decorazione ceramica”.  In quest’ultimo settore ha già ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. 




Gli artisti marchigiani Carlo Iacomucci e Maria Grazia Focanti presenti alla mostra “la Spiritualità nell’arte” di Suzzara (Mantova)

Gli artisti Carlo Iacomucci e Maria Grazia Focanti sono stati invitati presso la prestigiosa Fondazione Scuola di Arti e Mestieri “F. Bertazzoni” di Suzzara, in provincia di Mantova. Il noto critico d’arte, scrittore e curatore prof. Mauro Carrera di Parma li ha invitati alla mostra “Spiritualità nell’arte”, declinata come anelito alla trascendenza, dimensione metafisica, ricerca filosofica, tensione religiosa e speranza collettiva. L’inaugurazione della mostra, che resterà aperta fino al 12 ottobre, è avvenuta il 7 settembre. La manifestazione è nell’ambito della 25ma rassegna “arte in arti e mestieri”.


Ognuno degli artisti selezionati è stato invitato a realizzare un’opera che sarà presente nel catalogo edito per l’occasione. La prestigiosa Scuola nell’edizione del 2024 ha dedicato la rassegna, giunta alla venticinquesima edizione, a Marco Polo, nel settecentesimo anniversario dalla morte.


Angeliche guide per un volo di speranza – cm. 48×33 – 2025 – tecnica mista su carta pesante applicata su tavola di Carlo Iacomucci

Carlo Iacomucci, artista urbinate che vive vicino Jesi, è un poeta-incisore che con la sua arte trasporta il visitatore in un ambiente onirico. L’artista cattura il mistero delle cose. La sua cifra stilistica è nella forza espressiva del segno. L’aquilone e le sue sette gocce o tracce riescono a creare un modo altro, ricco di presenze. Iacomucci è uno dei maggiori incisori a livello nazionale: recentemente è stato invitato alla XII edizione della Biennale di Campobasso, su segnalazione della storica dell’arte prof. Cecilia Casadei.


Cammino protetto- 2025 -Acrilico e materico su tavola cm. 50×35 di Maria Grazia Focanti

Maria Grazia Focanti è un’artista che cerca di suscitare emozioni usando colori e segno, creando uno spazio armonioso. Il suo sentire, come ha recentemente scritto la critica d’arte Sara Tassi “ è quello di chi compie una neo-creazione del mondo fenomenico, tentando di affrancarsi dalla pesantezza della materia per rimpastare la superficie del mondo con una viva creta pittorica”.




La visita a Fermo con una vista tra montagna e colline e una incredibile una biblioteca

di Ines Macchiarola

Due giorni ed una notte con tappa a Porto San Giorgio, sono pochi per descrivere il panorama di suggestioni storico-letterarie ispirate dalla Marca Fermana. Un corso di formazione, una cena sobria, alcuni scatti ancora impressi nella memoria senza il bisogno di estrarli dall’archivio, e via.

A distanza di un anno, ritorno con la memoria davanti alla finestra del B&B  “Le Terrazze”, dove ho avuto la ventura di soggiornare. .

Così, fisso in agenda l’esplorazione della Biblioteca civica di Fermo.


Telefono. Drin. Risponde Elisabetta, titolare della struttura

Con Elisabetta uno scambio di battute e il suo punto di vista per far divettare sempre più attrattiva tutta la zona

Le Terrazze al suo interno diventa una finestra che si tuffa sul fiabesco paesaggio della Marca Fermana. Che sfide deve affrontare un approdo con vista, ma resiliente alle logiche ‘business as usual’?

“Il turismo di Fermo da qualche anno è rappresentato da molti olandesi e persone che vengono dal nord Italia come milanesi, bergamaschi, ma anche umbri e toscani. Sono attratti dalla quiete della città di Fermo e dai borghi medievali adiacenti, ma anche dalle vicine Ascoli e Macerata. Purtroppo usano Fermo solo per uno o massimo due giorni per spezzare il viaggio da nord a sud e poi al ritorno da sud a nord Italia. Io chiamo questo periodo ironicamente della transumanza, come facevano i pastori quando spostavano le pecore da nord a sud e viceversa”.

“In questo contesto, un’oasi di ospitalità come Le Terrazze, situata nel cuore del prestigioso polo museale delle scienze ornitologiche e sull’Artico tra Corso Cavour e la Prefettura, deve affrontare sfide profonde e stratificate. Deve innanzitutto resistere alla tentazione di adattarsi passivamente a un turismo di passaggio, funzionale e breve, che consuma luoghi senza radicarvisi. La sfida vera è trasformare la transitorietà in appartenenza, l’attraversamento in immersione”.

“Essere punto di riferimento storico, culturale e produttivo in una città resiliente come Fermo significa non cedere alle spinte opportunistico-predatorie che privilegiano l’uso immediato del patrimonio a scapito della sua conservazione e valorizzazione a lungo termine. Le Terrazze, con la sua posizione simbolica e fisica, diventa una finestra non solo sul paesaggio fiabesco della Marca Fermana, ma anche su un modello alternativo di accoglienza: lenta, consapevole, radicata nel territorio”.

“La sfida è quindi duplice: da un lato, educare il turista a non essere un semplice passante, ma un ospite curioso e rispettoso; dall’altro, mantenere viva l’identità locale, promuovendo un’economia dell’ospitalità che non si svende alla logica del consumo rapido, ma investe sulla qualità, sulla narrazione autentica e sul legame tra cultura, natura e comunità. Solo così Fermo potrà smettere di essere una tappa e diventare una meta”.


La Biblioteca civica è tappa obbligata del turismo scolastico sostenibile.Attraversando la sede storica universitaria della Politecnica delle Marche, affiorano dalla pietra le crepe e i segni come a scolpire nel tempo e nello spazio cambiamenti di dimensioni epocali. Attività attrattive culturali e scientifiche come Fermo Forum rendono La Marca una meta che attrae tutto l’anno.

“A Fermo e dintorni si organizzano ormai da qualche anno iniziative interessanti e ben congegnate: “Fermhamente”, che coinvolge tutte le scuole, “Tipicità” con le eccellenze enogastronomiche locali, concerti di band e artisti anche di fama internazionale, attività teatrali e laboratori diffusi. Eppure, queste iniziative richiamano soprattutto un pubblico locale o turisti di passaggio – ancora una volta, ospiti per un giorno o due, in transito come nella metafora della ‘transumanza’”.

L’industria calzaturiera, un tempo fiorente e capace di generare marchi di prestigio, vive oggi una profonda crisi strutturale. Non basta più puntare solo sull’artigianato o sulle fiere di settore: serve una rigenerazione culturale ed economica che sappia coniugare tradizione e innovazione”.


Allora, alcune idee per fare di più, potrebbero essere:

1. Potenziare il ruolo dell’università come motore di rigenerazione

Aprire nuove facoltà – non solo scientifiche, ma anche in ambito umanistico, ambientale, digitale e di gestione del patrimonio culturale – potrebbe trasformare Fermo in una città universitaria attrattiva. Portare più professori, ricercatori, dottorandi e studenti da fuori significa creare una comunità stabile, dinamica, con consumi culturali e residenziali duraturi. L’università deve essere un luogo vivo di produzione di pensiero e di innovazione sociale.

2. Ospitare mostre e progetti culturali di respiro internazionale

L’esempio della mostra dedicata a Steve McCurry al Palazzo dei Priori è illuminante: ha attirato migliaia di visitatori da tutta la regione e non solo. Bisogna ripetere e ampliare questa strategia. Mostre di fotografia, arte contemporanea, archeologia, scienza o clima, magari in collaborazione con istituzioni come il MAXXI, il Museo Egizio o il British Museum, possono posizionare Fermo come destinazione culturale di qualità, capace di richiamare pubblico stanziale, non occasionale.

3. Creare un circuito culturale permanente e stagionale

Invece di eventi isolati, servirebbe un calendario annuale strutturato: una “stagione culturale” che unisca Fermo, i suoi borghi, il litorale e l’entroterra. Immaginiamo un ‘Fermo Festival’ in più capitoli: primavera (natura e scienza), estate (musica e teatro nei cortili), autunno (enogastronomia e storia), inverno (filosofia, lettura, cinema). Con un branding forte e una comunicazione mirata anche al nord Europa.

4. Collegare cultura, territorio e sostenibilità

Il Polo delle Scienze Ornitologiche e sull’Artico, con la sua vocazione scientifica e ambientale, può diventare un Hub europeo per lo studio del cambiamento climatico, della biodiversità e della sostenibilità. Laboratori aperti, residenze per scienziati, programmi scolastici internazionali: tutto ciò attirerebbe non solo turisti, ma studiosi, famiglie interessate all’educazione ambientale, viaggiatori consapevoli”.

5. Trasformare il turismo occasionale in turismo esperienziale

Invece di accogliere chi passa, bisogna offrire esperienze che trattengono: corsi di carta fabriana, percorsi filosofici ispirati a Spezioli, trekking culturale tra i borghi, soggiorni-ricerca per studenti universitari, residenze creative per artisti. Servono pacchetti turistici tematici, con pernottamenti, guide locali, collaborazioni con agriturismi e botteghe artigiane”.


Se i castelli sono meta di bibliofili, filantropi, e ricercatori enogastronomici, allora la “Fermo Learning City dell’UNESCO” sfida una condivisione del sapere senza frontiere.

Ma la domanda di ospitalità e’ cambiata, mentre l’Università Politecnica delle Marche e’ pronta per ciberspazio ed intelligenza artificiale.

Come rendere sostenibile l’offerta di ospitalita’?

“Fermo ha tutti i tasselli per diventare non solo una tappa, ma un centro di gravità culturale, educativo e sostenibile. Basta smettere di subire il passaggio e cominciare a offrire una ragione per restare. La Marca Fermana non deve essere solo uno sfondo fiabesco visto da una terrazza: deve diventare un luogo in cui si vive, si studia, si crea, si pensa. E Le Terrazze, con la sua vista sul paesaggio e sul tempo che scorre, può essere il punto di osservazione perfetto per immaginare – e costruire – questo futuro”.

“La candidatura di Fermo a ‘Learning City’ UNESCO ha rafforzato il suo ruolo come centro di apprendimento internazionale, attirando studenti Erasmus, gruppi accademici, filosofi, storici dell’arte ed esperti di sostenibilità. Questo turismo culturale è più stanziale, meno impattante e profondamente legato a progetti di rigenerazione urbana e culturale”.

“Fermo ospita inoltre la sede nazionale di AFS Intercultura, associazione mondiale che promuove scambi scolastici tra studenti italiani e stranieri. Ogni anno, ragazzi da Paesi come Stati Uniti, Germania, Giappone e Svezia vivono a Fermo con famiglie del posto, trasformando la città in un vero laboratorio di cittadinanza globale.

A completare questo ecosistema di scambio, l’associazione locale ‘Language Swap Fermo’ organizza incontri informali per praticare l’italiano e l’inglese tra residenti, turisti e studenti internazionali. Un modo semplice e gratuito di abbattere barriere linguistiche e costruire relazioni autentiche”.

“Maggiore attenzione alla sostenibilità e al basso impatto. Il turista straniero post-pandemia cerca autenticità: predilige Bed and Breakfast, strutture familiari e mobilità sostenibile. A Fermo, questa sensibilità si fonde con l’anima del territorio — piccolo, radicato, accogliente. La sfida ora è trasformare la città non in una meta di massa, ma in un luogo di apprendimento, relazione e bellezza condivisa, dove cultura, natura e umanità si incontrano”.




E’ prorogata fino a sabato 27 settembre 2025 la mostra Il paesaggio marchigiano di Attilio Alfieri al CART di Falconara

E’ prorogata fino a sabato 27 settembre 2025 la mostra Il paesaggio marchigiano di Attilio Alfieri al CART – Centro documentazione ARTe contemporanea di Palazzo Pergoli a Falconara Marittima (An)

La proroga della data di chiusura si è resa necessaria a fronte delle numerose e reiterate richieste pervenute. A questo proposito si ringraziano prestatori ed Enti partecipanti per la disponibilità e la preziosa collaborazione alla migliore riuscita della manifestazione.

Con l’occasione, all’interno della mostra, sono previste anche visite guidate e laboratori artistico – didattici rivolti al pubblico ed alle scuole, disponibili anche per il resto delle opere ospitate nelle Collezioni del CART (Collezione d’arte contemporanea; Galleria di opere di artisti marchigiani del ‘900; Nucleo di opere di Valeriano Trubbiani, su Giacomo Leopardi).

La mostra Il paesaggio marchigiano di Attilio Alfieri, nata da un’idea di Stefano Tonti, direttore scientifico del CART di Falconara Marittima, e realizzata in collaborazione con Aliosca Alfieri figlio dell’artista e Presidente dell’Archivio Attilio Alfieri di Milano, intende attenzionare l’opera di Alfieri attraverso uno spaccato della sua produzione artistica, significativa e utile ad essere approfondita, come il percorso lineare della pratica pittorica più tradizionale (quella del disegno, degli acquerelli, tempere e oli), che si è espressa all’interno di uno dei generi della pittura comunque cari ad Alfieri, come quello del paesaggio, puntando lo sguardo sulle opere rivolte ai territori delle Marche.

In mostra sono esposti disegni e dipinti di tutto l’arco della produzione del maestro sul paesaggio d’origine e d’affezione (comprese vedute urbane), per addentrarsi in un aspetto della ricerca di Alfieri, che del paesaggio delle Marche ne indaga, interpreta ed elabora l’essenza, conferendole una solenne e antica dignità

Nel percorso espositivo e nel catalogo della mostra, per la curatela di Andrea Carnevali e Federica Lazzarini, si possono ritrovare tutti i periodi pittorici dell’artista e l’amore per la sua terra d’origine. Dai primi disegni del 1926 agli oli in versione chiarista, dai dipinti di ispirazione cezanniana degli anni Trenta al materico degli anni Quaranta e, a seguire, la vasta produzione degli anni Settanta ed Ottanta. Alle opere in mostra fa da preludio un primo disegno (Soldato del 1919, eseguito all’età di 15 anni), per far comprendere al visitatore il talento naturale di questo artista.

Il paesaggio marchigiano ha accompagnato Attilio Alfieri nel corso di tutta la sua esistenza e nonostante si fosse trasferito giovanissimo a Milano l’artista è sempre tornato regolarmente nella sua terra. Ogni volta attratto irrimediabilmente da un paesaggio che sosteneva essere del tutto tipico, unico per la sezione del terreno e per il cangiantismo dei colori, ed eccezionalmente straordinario per la capacità di trasmettere un senso religioso e di intima pace. Specie il Conero, un monte mitizzato fin da ragazzo e dalle suggestioni poetiche leopardiane, con il suo carico di memorie e richiami sentimentali, secondo quella che Andrea Carnevali, nel testo in catalogo, ha definito essere una geografia affettiva delle Marche e che Federica Lazzarini ha individuato come un sentire epidermico dell’artista della pittura di paesaggio del versante adriatico.

Sono chine, acquerelli, tempere e oli, realizzati sempre all’aperto, a contatto con l’amata natura, in una sorta di ricerca e rigenerazione di sé stesso. Non è quindi un caso se gli ultimi e unici lavori siano stati i paesaggi, decine di disegni eseguiti a pennarello a cavallo del 1990 e ‘91, qui nella sua terra natale nel tentativo di alleviare il dolore causato dalla morte della moglie.

La opere in mostra, oltreché dall’Archivio Attilio Alfieri di Milano provengono da collezioni private e pubbliche anche del territorio (come in particolare dalle Collezioni del Comune di Loreto e del Comune di Sassoferrato), per sottolineare anche una partecipazione condivisa dei luoghi vissuti e rappresentati da Alfieri.

La mostra, in collaborazione con l’Associazione Attilio Alfieri di Milano, è sostenuta dalla Regione Marche con il parternariato dell’AMIA – Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche e dell’Associazione Artistica Artemisia.

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Attilio Alfieri (Loreto 1904 – Milano 1992)

Nato a Loreto da genitori analfabeti e in condizioni economiche modeste. Pittore autodidatta, inizia a disegnare all’età di 15 anni (Il Soldato, in mostra) seguendo le orme e i rudimenti del fratello maggiore, decoratore e pittore dilettante.

Si perfeziona come aiuto del decoratore piacentino Camozzi, chiamato a lavorare nella Basilica di Loreto, e grazie a lui nel 1923 viene assunto come apprendista a Piacenza dai pittori di chiese Aspetti e Rossi. 

Si rende però conto che la decorazione è un freno alla creatività e nel 1925 trova a Milano un lavoro da imbianchino così da poter frequentare i corsi serali di pittura all’Accademia di Brera e al Castello Sforzesco. 

Feci l’entrata a Milano come un passero tentennante, avido di beccare quel nutrimento cittadino necessario alla mia incolmabile ignoranza, innocente presunzione.” (1)

Nell’aprile 1927 viene arruolato nell’esercito e trasferito a Fiume. Il suo spirito libertario e indipendente mal si addice alla rigidità della vita militare; esile di corporatura intraprende un dissimulato digiuno, che gli varrà il congedo anticipato nell’ottobre dello stesso anno. Quel periodo a contatto con la natura selvaggia dell’Istria lo stimolerà alla pittura en plein air. 

Questa notte ho montato di guardia, vidi uno spettacolo lunare meraviglioso. Ero proprio sbigottito. Ricorderò sempre simile impressione, e decisi di studiare il ‘vero’ – la pittura – giacché la poesia mi ha per sempre abbandonato.” (2)

Questa necessità lo spingerà dopo il congedo a trasferirsi in Brianza per studiare il “paesaggio” sulle orme del Segantini.

Rientra a Milano nel 1930 e prende in affitto un abbaino in via Solferino 11, un vero e proprio covo di giovani artisti, tra i quali Saltini, Andreoni, Mantica, Bonfantini, Birolli, Spilimbergo, Lilloni, Greggio, Del Bon, e frequentato da intellettuali come Giolli, Persico, Gatto, Cantatore e Carrieri. 

La prima mostra collettiva, I pittori del numero 11, è del 1931. La seconda nel ‘32 attirerà l’interesse di Giolli e Carrà, e soprattutto di Persico, che nel “Corriere Padano” del 3 marzo 1933 lo annovera tra i più significativi pittori d’avanguardia.

Lo stesso Persico gli darà l’opportunità di esporre, fuori catalogo, alla Triennale di Milano del 1933, i suoi cinque Omaggi.

E’ del 1934 invece la prima personale al Circolo Filologico di Milano.

Tra il 1933 e il 1944 esegue in Italia e all’estero diversi lavori “pubblicitari” per gli stand delle fiere. Inizia così l’esperienza polimaterica, ereditata in parte da Prampolini, ma personalizzata con tecniche più avanzate e un’audacia impensabile a quei tempi, che darà vita a una straordinaria serie di “pannelli e collage”.

Nel 1937 a Parigi, alla Mostra Universale ottiene la medaglia d’oro.

Dal 1939 al 1944 partecipa al Premio Bergamo (premiato 3 volte), alla Quadriennale di Roma (1939 e 1943) e alla Biennale di Venezia (1938, 1942 e 1944). 

Nel corso degli anni ottiene numerosi premi e riconoscimenti tra cui: il Premio Verona e il Premio Pier della Francesca a Firenze nel ‘42; il Premio Medardo Rosso a Milano nel ‘54; il 1° premio Comune di Milano nel ’57; il 1° premio Città di Imperia nel ’63; il 1° premio Maternità Mangiagalli nel 1966 e nel 1988 il Premio alla Riconoscenza della Provincia di Milano. 

La prima antologica è del 1971 alla Società Promotrice Belle Arti al Valentino di Torino. 

Il riconoscimento del suo ruolo artistico a Milano avviene nel 1981 con l’ampia e approfondita antologica promossa dal Comune di Milano; oltre duecento le opere esposte a Palazzo Reale. 

A fine carriera farà seguito nel 1989 “Le due anime dell’enigma“, curata da A. Ginesi e promossa dal comune di Loreto.

Nel 1959 la sua prima monografia edita da Bertieri e curata da Giorgio Kaisserlian, che l’anno successivo curerà anche una seconda, “15 disegni di Attilio Alfieri“, ed. Galleria del Milione.

Ricordiamo inoltre le esposizioni dall’archivio Attilio Alfieri: nel 2004 alla Mole Vanvitelliana di Ancona in occasione del centenario della nascita, nel 2016 a Fano a cura del Credito Valtellinese.

1-2. Citazioni tratte dai diari di Attilio Alfieri, 1925-1931, Archivio Attilio Alfieri, Milano.




Settembre a Camerano tra vino, tradizione, cultura e scoperta del sottosuolo

Il mese di settembre 2025 si preannuncia ricco di eventi imperdibili a Camerano, tra celebrazioni popolari e affascinanti percorsi culturali dedicati alla valorizzazione del territorio.


05-06-07 settembre – Festa del Rocco Conero
Torna l’attesa Festa del Rosso Conero, giunta alla 30isma edizione. Tre serate di musica, enogastronomia, spettacoli e tradizioni locali che animeranno il centro di Camerano. Un’occasione unica per scoprire i sapori del territorio, le eccellenze artigianali e vivere momenti di convivialità in un’atmosfera festosa e coinvolgente.


28 settembre – “Architetti del sottosuolo” – Giornate Europee del Patrimonio 2025
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2025, Camerano apre le porte della sua suggestiva città sotterranea con l’iniziativa “Architetti del sottosuolo”. Una visita guidata tra storia, mistero e architettura ipogea, alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti del territorio.


Orari delle visite guidate:
15:30 | 16:45 | 18:00
Durata: 75 minuti circa
Costo: € 8,00 (biglietto unico)
Ingresso gratuito per bambini fino a 6 anni e per persone con disabilità. Prenotazione obbligatoria.

Visite guidate in inglese

Giovedì 11 Settembre alle ore 17:15 ci sarà la visita guidata in lingua inglese, pensate per i turisti internazionali che desiderano scoprire il fascino sotterraneo di Camerano.
Posti limitati – prenotazione obbligatoria


Mostra “Carlo Maratti e l’incisione” 17 luglio – 14 settembre 2025
Una raffinata esposizione che celebra i 400 anni dalla nascita di Carlo Maratti, attraverso le incisioni che ne hanno diffuso il genio in tutta Europa.
A cura di Simonetta Prosperi Valenti Rodinò e Stefano Papetti, la mostra rientra nelle celebrazioni ufficiali del quarto centenario dell’artista.
Chiesa di San Francesco, Camerano
Ingresso libero
Orari: tutti i giorni 10:00–12:00 / 16:00–19:00
Info: +39 071 7303058 / +39 071 7304018


Informazioni utili

Le Grotte di Camerano sono aperte tutti i giorni fino al 14 Settembre con visite guidate a orari prestabiliti, consultabili sul sito web.
Le visite partono dall’Ufficio IAT in Piazza Roma 26.

Orari di apertura:
Biglietteria, Ufficio Turistico ed Esposizione Farfisa:
9:30 – 13:00 | 15:00 – 19:00

Chiesa di San Francesco:
10:00 – 12:00 | 16:00 – 19:00


DAL 15 SETTEMBRE AL 2 NOVEMBRE

UFFICIO TURISTICO E ESPOSIZIONE FARFISA
Lunedì CHIUSO
Martedì – Domenica/Festivi 9:30-12:30 15:00-19:00

Ultimo ingresso esposizione Farfisa mezz’ora prima della chiusura.

Apertura straordinaria: lunedì 15 e lunedì 22 settembre.


GROTTE DI CAMERANO

Visitabili dal martedì alla domenica, prenotazione obbligatoria.

Orari visite guidate dal mart-ven: 11:15, 16:00 e 17:30

Orari visite guidate sab-dom e festivi: 10:00, 11:30, 15:30, 16:45 e 18:00

Apertura straordinaria: lunedì 15 e lunedì 22 settembre (orari visita guidata 11:15, 16:00 e 17:30)


CHIESA DI SAN FRANCESCO

Lunedì-venerdì: CHIUSO

Sabato e domenica: 16:00-18:00

Contatti:

071 7304018
info@turismocamerano.it
www.turismocamerano.it

Vi aspettiamo per vivere insieme un settembre all’insegna della tradizione a Camerano, nel cuore sotterraneo delle Marche!




“Luce Interiore. L’oro e la pietra in Edgardo Mannucci” in mostra dall’11 settembre all’ 8 novembre 2025 alla Pinacoteca Civica di Fabriano

Fabriano Pinacoteca Civica Bruno Molajoli dall’11 settembre all’8 novembre 2025. Fabriano celebra Edgardo Mannucci con la mostra “Luce Interiore. L’oro e la pietra in Edgardo Mannucci”. Alla Pinacoteca Civica un omaggio allo scultore marchigiano tra materia, luce e memoria storica.


Il Comune di Fabriano annuncia l’apertura della mostra “Luce Interiore. L’oro e la pietra in Edgardo Mannucci”, a cura di Lorenzo Fiorucci e Giuliana Poli, dedicata allo scultore marchigiano, protagonista dell’arte informale italiana ed europea. L’esposizione sarà ospitata presso la Pinacoteca Civica di Fabriano, in un allestimento che mette in dialogo le opere di Mannucci con le collezioni storiche del museo, creando relazioni atemporali e suggestive.


Il percorso espositivo ripercorre le tappe fondamentali della carriera dell’artista, partendo da alcune opere figurative del primo dopoguerra, come i ritratti della moglie Altea (1946) e della figlia Cristina (1945), per arrivare all’evoluzione verso l’arte informale, segnata profondamente dalla tragedia della Seconda guerra mondiale e dell’ordigno atomico. Un trauma che ha trasformato il pensiero e la pratica artistica di Mannucci, spingendolo verso una ricerca in cui la materia diventa forma di resistenza e sublimazione. Dopo il 1946, le sue sculture iniziano a emergere da una lavorazione intensa e simbolica di metalli come ferro, ottone e alluminio, materiali poveri o di scarto che l’artista arricchisce con pietre e vetro di Murano, generando nuove forme cariche di energia luminosa. È una luce interiore, quella che Mannucci cerca e dona: un’energia che si oppone al buio della distruzione e propone una nuova visione dell’umanità, abitata dall’arte e non dalla guerra.


Un momento particolarmente prezioso della mostra è dedicato ai gioielli d’artista realizzati da Mannucci dal dopoguerra fino agli ultimi anni di vita, piccole sculture da indossare in cui si condensa tutta la forza poetica della sua visione: l’incontro fra bellezza, materia e spiritualità.


“Luce Interiore” non è solo un omaggio a un grande scultore, ma anche una riflessione sull’arte come possibilità di rinascita e trasformazione. Attraverso un allestimento raffinato e coerente, il progetto intende avvicinare il pubblico all’opera di Edgardo Mannucci, mettendo in luce il valore storico e umano del suo percorso.


«Con questa esposizione la città di Fabriano rinnova il proprio legame con l’arte e la memoria, aprendo uno spazio di dialogo tra passato e presente. Le opere di Mannucci, intrise di luce e materia, ci ricordano come la bellezza possa essere forza di rinascita e strumento di riflessione collettiva. È un’occasione preziosa per avvicinare i cittadini e i visitatori alla profondità di un artista marchigiano che ha saputo interpretare le contraddizioni del suo tempo e trasformarle in visioni universali.» – dichiara l’assessore alla Bellezza, Maura Nataloni.




Potenza Picena: sabato 6 ultima visita a Villa Buonaccorsi prima dell’inizio dei lavori

Entrata a far parte del Polo regionale dei musei nazionali delle Marche, Villa Buonaccorsi di Potenza Picena – in provincia di Macerata – potrà essere visitata un’ultima volta il prossimo 6 settembre, prima che siano avviati i lavori della prima fase di interventi.

Le visite si svolgono dalle 15.30 alle 18.30 ed è necessario prenotarsi. Per ulteriori informazioni chiamare il numero +39 0733 687927.

Capolavoro settecentesco di Pietro Bernasconi, stretto collaboratore di Luigi Vanvitelli, Villa Buonaccorsi vanta il magnifico giardino all’italiana realizzato su disegno di Andrea Vici, e la sua inclusione nella Rete dei Musei Nazionali delle Marche apre infatti nuove prospettive per il recupero e la valorizzazione su scala nazionale, europea e internazionale della villa marchigiana, tramite azioni compiute in sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, che coinvolgono la Regione Marche e gli interpreti del territorio e del terzo settore.

Il Ministero della Cultura ha già stanziato circa 10 milioni di euro per una prima fase di interventi di restauro, che inizieranno tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026 interessando anche i giardini storici.

Architettura e paesaggio

Edificata tra XVII e XVIII secolo su progetto della nobile famiglia Buonaccorsi, la villa è un raffinato esempio di dimora patrizia marchigiana. L’elegante facciata è arricchita da cornici, lesene e finestre ad arco; all’interno, le ampie sale conservano affreschi settecenteschi, stucchi decorativi e arredi originali. Di particolare pregio la Loggia decorata da benedetto Biancolini con scene dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso incastonate in una cornice barocca.

Il patrimonio botanico e paesaggistico che circonda la villa è un elemento distintivo, una vera e propria “cornice verde” all’opera architettonica. I giardini, strutturati su più terrazze degradanti verso la valle, sono piantumati con alberi secolari e possiedono una ampia sezione all’italiana con siepi geometriche, aiuole fiorite stagionali, una aranciera e un belvedere centrale che si affaccia sul parco, il cui disegno è ispirato dal trattato Flora, Cultura dei fiori (1633-1638), del gesuita e naturalista senese Giovanni Battista Ferrari. Il sistema verde è decorato da fontane, vasche con corredo di obelischi e più di 100 statue da giardino, raffiguranti personaggi antichi o della Commedia dell’Arte, provenienti dalla bottega del vicentino Orazio Marinali. Al limite inferiore del giardino c’è il cosiddetto “Teatrino degli automi”: una grotticella rivestita di rocce calcaree e conchiglie che ospita giochi idraulici e meccanici che ad oggi sono fra le rare testimonianze ancora esistenti in Italia.




La ceramica racconta le Marche: mostra di Paola Iannuccia spazio presente dal 18 al 22 settembre

Su iniziativa dell’Unione per la Difesa dei Consumatori, sezione Marche e con il patrocinio del Comune di Ancona, dal 18 al 21 settembre  sarà aperta  presso il Museo della Città-Spazio Presente,  la  mostra “La ceramica racconta le Marche”. 

L’esposizione accoglie le opere del Maestro marchigiano Paola Iannucci,  e costituisce una occasione per fare conoscere il territorio, per condividere il racconto visivo di una regione ricca di bellezza, cultura e orgoglio civico, oltre a divulgare la conoscenza dell’arte della ceramica e della maiolica.

Questa mostra– spiega l’artista- raccoglie una serie di *piatti istituzionali* realizzati interamente a mano, nati da un profondo lavoro di ricerca, ascolto e osservazione. Ogni piatto racconta un territorio, la sua storia, i suoi simboli, la sua anima. Ho scelto con cura i soggetti da rappresentare: piazze, monumenti, stemmi, tradizioni popolari e volti illustri, dando loro forma con le antiche tecniche della ceramica artistica. Ogni piatto è un frammento d’identità, un ponte tra arte e memoria, tra passato e presente.  Esporli ad Ancona, cuore delle Marche, è per me un grande onore e un’opportunità” 

L’inaugurazione si svolgerà giovedì 18 settembre alle ore 18:00.

La mostra resterà aperta fino alle ore 22:00 e così nei giorni seguenti, con orario 10:00-22:00.  Proseguirà successivamente in diversi Comuni, arricchendosi di nuovi piatti.

Maestro d’Arte Paola Iannucci nata a Guardiagrele in Abruzzo e residente a Montegranaro.  All’inizio si propone come “Fictilia” laboratorio d’arte e ceramica che tiene aperto fino al 2003, (Fictilia: vaso di coccio e cioè lo stato primario dell’oggetto in ceramica), successivamente si dedica a tempo perso alla sua arte chiudendo il laboratorio ed aprendo la sua galleria d’arte permanente a Montegranaro in Via Vittorio Veneto, 4.
Nel corso della sua lunga carriera ha potuto maturare la propria arte attraverso il restauro di numerose chiese del centro Italia. Si aggiunge così a questa tradizione di pittura, scultura e restauro quella della “decorazione ceramica”.  In quest’ultimo settore ha già ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. 




Settembre ad Ancona, un mese denso di eventi. Dalla Festa del mare a quella dello sport e quindi al festival della storia alla Mole, passando per il vecchio faro al parco del Cardeto e alle conferenze a Palazzo Bosdari

Molti gli eventi culturali e di intrattenimento ad Ancona nel mese di settembre, eventi che non mancheranno di attirare visitatori e turisti, oltre a coinvolgere i cittadini in tanti pomeriggi e serate.   Ecco i principali:


°  Si comincia con l’INAUGURAZIONE DELLA monumentale SCALINATA DEL PASSETTO  martedì 2 settembre, ore 11,30.  Sempre il 2 settembre, in serata, sarà acceso il nuovo impianto di illuminazione;   il  progetto creativo nel suo complesso, firmato Guzzini, sarà presentato e reso pubblico il 19 settembre.  


°  AL PASSETTO, IN PIAZZA CAVOUR E AL PORTO ANTICO – dal 5 al 7 settembre     l’attesa FESTA DEL MARE  2025 


venerdì 5 settembre

Piazza Cavour:

  • Cerimonia conferimento Premio Stamira, ore 18.30;
  • Street food di pesce con associazioni locali, dal 5 al 7 settembre

Pinacoteca civica Podesti: inaugurazione della IV mostra fotografica Ancona tra passato e futuro a cura di Lions Club

Zona Passetto:

  • Esibizione di Baltimora, ore 21.30 circa;

Porto Antico:

  • Street food di pesce fritto e mercatino a tema mare, dal 5 al 7 settembre, solo a

cena;

  • Esibizione del Duo The Johnnies, ore 19.30 circa.

sabato 6 settembre 

Piazza Cavour:

  • presentazione libri, ore 18.00;

Zona Passetto:

  • Talk Nuove generazioni in mare, ore 18.30; 
  • Concerto di Fabrizio Moro, ore 21.30 circa.

Porto Antico:

  • Esibizione del duo Moodoo, ore 19.30 circa.

Domenica 7 settembre

Duomo:

  • Santa Messa, ore 10.30;

Piazza Cavour:

  • Talk congiunto  dell’Università  Politecnica  delle  Marche, CNR  e  Associazione

           Cogevo, presenta Andrea Socci, ore 17.30;

  • ore 19.00, proiezione del cortometraggio I Grottaroli di Cecilia Pignocchi.

Porto Antico:

  • Cooking show, presenta Andrea Socci, ore 19.30;
  • Esibizione dell’artista Charlie Rock, ore 20.00 circa;
  • Fuochi d’artificio, ore 22.30.

°  IN CENTRO lungo il percorso da mare a mare,  da piazza Diaz, fino a corso Garibaldi, piazza Roma, piazza Stamira, piazza Pertini e la galleria Dorica, dalle 10 alle 20 circa,   domenica 14 settembre  si svolgerà la III edizione della  FESTA DELLO SPORT,  una “maratona” lunga dieci ore per celebrare lo sport e i suoi valori


°  AL PARCO DEL CARDETO:

Martedì 2 settembre alle 21.30

GIURA CHE SENZA ME MAI PIU’ GODRAI, Lezione spettacolo sulle Eroidi di Ovidio

Di e con Cesare Catà, con Paola Giorgi

Musica e canto Ludovica Gasparri e Anna Greta Giannotti.

Un’attrice in scena diventa, nel tempo sospeso della lezione spettacolo, Fillide, Briseide, Fedra, Deianira, ripercorrendo le parole, gli entusiasmi e i terrori delle immortali Heroides, le Lettere in distici elegaici che il poeta latino Ovidio immaginò di essere inviate da alcune eroine abbandonate dai rispettivi uomini lontani. Con un approccio devoto al testo latino, un’inedita traduzione-riscrittura trasforma le Lettere delle eroine ovidiane in monologhi per portare sulla scena le scompaginanti tinte emotive del testo. Mescolando un recupero della cultura e della recitazione classiche con l’ironia della stand-up comedy e la forza dell’arte della narrazione, la lezione-spettacolo vede alternarsi recitazione, letture sceniche, musiche dal vivo e uno storytelling critico originale in cui gli spettatori sono accompagnati negli aspetti simbolici, filosofici e letterari del mito. Vengono così evocati archetipi profondi della psiche umana, quali l’amore e la mancanza, la rabbia e la tenerezza, affrescati stupendamente da Ovidio e ancora presenti prepotentemente nella società globale contemporanea.


Mercoledì 3 settembre alle ore 19.00, nell’ambito di Ancona Waterline Lab (oltre 100 studentesse, studenti, docenti ed esperti di 19 Università si incontreranno per un workshop sulle tematiche della riqualificazione urbana dell’intero arco portuale) avrà luogo l'”Itermediate Review”, la revisione intermedia dei progetti degli studenti con professori, esperti e amministratori locali.


Giovedì 4 settembre alle 21,30 “Cantico Live – A 800 anni dal Cantico delle Creature”, i gruppi e le band dell’attuale christian music raccontano la bellezza della vita e del creato. 
Opere caritative francescane è un’associazione di volontariato che, seguendo lo stile e lo spirito di San Francesco d’Assisi, accoglie persone in difficoltà, in particolare colpite da HIV/AIDS, e promuove la prevenzione e l’inclusione sociale. L’associazione guida il Comitato per l’ottavo centenario francescano ad Ancona, nell’ambito del quale è proposta la serata musicale sul Cantico delle Creature il prossimo 4 settembre 2025.


Dal 12 al 14 settembre il Parco ospiterà il Cardeto Foto Talk, una rassegna fotografica ideata e curata dall’Associazione Forma Formante.

Il festival è pensato per valorizzare la fotografia e il paesaggio attraverso incontri, workshop e shooting guidati da fotografi affermati nel panorama nazionale e internazionale.
Tre serate speciali in uno dei luoghi più suggestivi di Ancona, dove la fotografia incontra il racconto, la riflessione e l’esperienza diretta di tre protagonisti della scena fotografica contemporanea.
Un’occasione unica per ascoltare, dialogare e lasciarsi ispirare sotto il cielo del Cardeto.


Il 12 settembre si comincerà con uno shooting di paesaggio al tramonto guidato da Gioele Piccinini e, in serata, con un talk dedicato alla street photography tenuto da Stefano Mirabella, docente di fotografia. Il giorno successivo sarà protagonista Toni Thorimbert, fotografo di fama internazionale, che incontrerà il pubblico in un talk serale. Il 14 settembre, nel pomeriggio, si terrà uno shooting di ritratto in luce naturale presso l’anfiteatro del Parco, mentre in serata Stefano Schirato, fotografo di reportage e storytelling, chiuderà la rassegna con un incontro incentrato sul racconto visivo della realtà.


Venerdì 12 settembre: 

ore 17.30 tutorial di fotografia paesaggistica con il fotografo Gioele Piccinini, ore 21.30 Stefano Mirabella

Street photography come narrazione urbana, sguardo quotidiano e poesia dell’istante.
Sabato 13 settembre:

Toni Thorimbert – “Storie di Toni”Attraverso immagini inedite e di backstage, il racconto intimo e personale di una carriera fotografica vissuta intensamente”


Domenica 14 settembre

Serata conclusiva

Ore 17.30 tutorial di ritratto in luce naturale

Ore 21.30 Stefano Schirato

In prima persona plurale- la Fotografia come presa di posizione” –

Ingresso gratuito – posti liberi fino a esaurimento

Evento all’aperto – consigliata una seduta o un plaid Un evento organizzato da FORMA FORMANTE A.P.S.


Per raggiungere l’ingresso del Parco del Cardeto si può utilizzare la linea 11 Conerobus, che ferma in via Birarelli, nei pressi di uno dei cancelli di accesso. Gli orari sono consultabili sul sito www.conerobus.it


° ALLA MOLE VANVITELLIANA dall’ 11 al 14 Settembre

FESTIVAL DELLA STORIA “Passioni”

Gli incontri si terranno all’Auditorium e alla Sala Boxe.

Apertura giovedì 11 settembre alle ore 17:00 presso l’Auditorium con la lectio magistralis di Gianfranco Pasquino. 

Gli ospiti del Festival sono Alberto Rossi, Alessandro Campi, Patrizia Gabrielli, Roberto Lampa, Raffaele Baritono, John Mc Court, Giovanni Orsina, Giuseppina Capriotti Vittozzi, Felice Casson, Nicola Sbetti, Alberto Mantovani, Azzurra Meringolo, Patrizio Bianchi, Carlotta Sorba, Vinicio Marchioni, Maurizio Ridolfi.  Il festival si chiude sabato 13 alle 21:00  con il concerto di Lisa Manara insieme ad  Aldo Betto e Riccardo Catria (Ancona Jazz).   

www.festivalstoriancona.it


°  A PALAZZO BOSDARI- PINACOTECA CIVICA E AL RIDOTTO DELLE MUSE IL CICLO DI CONFERENZE  “ANCONA CULTURA APERTA Visioni, viaggi e identità per raccontare Ancona nel mondo”.

Lunedì 8 settembre – ore 17.30, presso la Pinacoteca Civica “Francesco Podesti”, Giovanna Capitelli, Professoressa Ordinaria di Museologia e storia della critica artistica e del restauro, Università Roma Tre – Roma, terrà una conferenza su Le ambizioni di un pittore romantico: Francesco Podesti fra Ancona, Roma, l’Europa, il mondo –Aspettando il Festival della storia 2025 in programma dal 11 al 14 settembre 2025; 

mercoledì 10 settembre 2025 – ore 17.30, alla Pinacoteca Civica “Francesco Podesti”, Ledo Prato, esperto di politiche per i beni e le attività culturali, segretario generale dell’associazione Mecenate 90 relazionerà su “Cultura è cittadinanza”, presentazione del libro edito da Donzelli Editore (2024);  

mercoledì 17 settembre 2025 – ore 17.30 alla Pinacoteca Civica “Francesco Podesti”, Stefano Zuffi, Storico dell’arte, critico e curatore, terrà una conferenza su “Il giardino dipinto” presentazione del libro edito da 24 Ore Cultura (2024);  

giovedì 18 settembre 2025 – ore 17.30, alla Pinacoteca Civica “Francesco Podesti”,  Luigi Gallo, Direttore Galleria Nazionale delle Marche e Musei Nazionali Marche terrà un incontro su Dallo Studiolo di Federico a Simone Cantarini: la storia dell’arte a Palazzo Ducale di Urbino; 

lunedì 29 settembre 2025 – ore 17.30, ancora alla Pinacoteca Civica “Francesco Podesti”, Via Ciriaco Pizzecolli n.17, Ancona, Enrico Maria Dal Pozzolo, Professore di Storia dell’arte Moderna Università di Verona relazionerà su La mostra su Paolo Veronese al Prado di Madrid: un protagonista del Rinascimento tra Venezia, Ancona e l’Europa;  martedì 30 settembre 2025 – ore 17.30 al Ridotto del Teatro delle Muse,  tornerà Enrico Maria Dal Pozzolo, Professore di Storia dell’arte Moderna Università di Verona e parlerà di Verso le celebrazioni per i 450 anni dalla morte di Tiziano (1576-2026). A seguire, “Tiziano senza fine” presentazione e proiezione del film prodotto dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e da Land Comunicazioni (2022).




Camminata nei Musei: il 6  settembre appuntamento con U.S. Acli nel Forte Malatesta e al Museo dell’alto medioevo

“Camminata dei musei”: registrate oltre 6000 presenze in 145 eventi. Sabato 6 settembre è in programma ad Ascoli Piceno un nuovo evento gratuito del progetto “Camminata dei musei” promosso da Unione Sportiva Acli provinciale APS, sostenuto dal Comune di Ascoli Piceno e realizzato in collaborazione con Ascoli Musei.
La manifestazione prevede la visita guidata gratuita al Forte Malatesta e al Museo dell’alto medioevo, due luoghi simbolo della storia della città di Ascoli Piceno. La partenza avverrà alle ore 16 da Piazza Arringo, proprio davanti al municipio. Per partecipare alla manifestazione occorre effettuare la prenotazione esclusivamente tramite un messaggio al numero 3939365509 indicando il nome e cognome di chi sarà presente. È previsto un numero massimo di 35 partecipanti, le iscrizioni dovranno pervenire entro il 4 settembre.


Il progetto Camminata dei Musei nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e culturale locale, offrendo ai cittadini e ai visitatori un’occasione per riscoprire le radici del territorio e comprenderne l’evoluzione nel tempo. Visitare i musei, infatti, non è solo un’esperienza educativa, ma anche un modo per sostenere il turismo e l’economia locale.


Dal suo avvio, l’iniziativa ha coinvolto oltre 6.000 partecipanti in 145 eventi distribuiti su 11 edizioni. I musei visitati, grazie al supporto di enti pubblici e privati, si trovano in due regioni (Marche e Abruzzo) e cinque province (Ascoli Piceno, Ancona, Teramo, Fermo e Macerata). Quella del 6 settembre  è dunque una nuova occasione da non perdere per camminare nella storia e vivere la cultura in modo attivo e condiviso.




Fino al 31 agosto, a Senigallia sarà allestita la mostra fotografica interattiva “Pictures of you”

Fino al 31 agosto, a SENIGALLIA presso PALAZZETTO BAVIERA (via Ottorino Manni,1), sarà allestita la mostra fotografica interattiva “PICTURES OF YOU”, un progetto di Henry Ruggeri e Rebel House in collaborazione con Chiara Buratti.

La mostra è composta da fotografie scattate da Henry Ruggeri ad artisti iconici del mondo della musica, come Pearl Jam, Foo Fighters, Rolling Stones, Ramones, AC/DC e tanti altri. 

Grazie alla tecnologia fornita dall’app Notaway®, inquadrando ogni fotografia, appariranno direttamente sul telefono dei visitatori in realtà aumentata i contributi video che erano stati realizzati appositamente da MASSIMO COTTO, tra le voci di più amate di Virgin Radio e protagonista della storia del giornalismo musicale. In questo modo lo spettatore potrà non solo ammirare le fotografie, ma conoscere curiosità e aneddoti degli artisti ritratti grazie allo storytelling unico del grande giornalista. 

La mostra, patrocinata dal Comune di Senigallia, è stata realizzata con il contributo di Fastweb Store di via Bonopera 59, Fastweb Store di via Nicola Abbagnano 7 (c/o Il Molino Shopping Center) e Vodafone Store di Corso II Giugno 8. L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune nell’ambito di Senigallia Città della Fotografia.

PICTURES OF YOU” vede la collaborazione di Chiara Buratti, moglie di Massimo Cotto, per rendere omaggio al contributo straordinario che Massimo ha dato alla scena musicale internazionale. Un tributo innovativo che fonde passato e futuro, unendo memoria e tecnologia per mantenere viva l’eredità di un grande narratore della musica.

Tra le iniziative del progetto “PICTURES OF YOU” anche l’omonimo libro interattivo, edito da Gallucci Editore, in cui sono presenti 120 fotografie di Henry Ruggeri.

Eravamo sul palco di Imola prima del concerto degli AC/DC – dichiara il fotografo Henry Ruggeri – e lui invece di essere emozionato perché avrebbe dovuto parlare davanti a 100.000 persone mi dice che gli sarebbe piaciuto collaborare con me. Poi ha affrontato il pubblico come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ci ho messo nove anni per trovare un progetto all’altezza della sua grandezza e a lui l’idea è piaciuta un sacco. Ricorderò per sempre quella giornata, ricorderò per sempre Massimo. W Massimo!

Città dopo città sono davvero tante le persone che stanno entrando in contatto con il progetto PICTURES OF YOU – afferma Mattia Priori, direttore creativo di Rebel House – e proprio come c’eravamo immaginati il pubblico ci sta accogliendo ovunque andiamo con grandissimo entusiasmo. A Senigallia ci fermeremo un po’ più del solito e applicheremo un format espositivo evoluto che prevede anche eventi speciali in tutta la città, stay tuned!”

HENRY RUGGERI ha iniziato a “ritrarre la musica” nel 1988 spacciandosi per fotografo professionista per conoscere i suoi idoli: i Ramones. Da quel giorno non ha più smesso. Oggi è il fotografo ufficiale di Virgin Radio e uno dei più seguiti fotografi “live” della scena musicale italiana (oltre 160.000 followers nei suoi profili social). Tra i gruppi fotografati troviamo Pearl Jam, Foo Fighters, Rolling Stones, Madonna, Guns N’ Roses, Muse, AC/DC, Ramones, REM, Kiss, U2 e tanti altri. Dal 2014 sta portando in giro per l’Italia una raccolta di foto e memorabilia che raccontano la sua carriera trentennale passata nei pit degli eventi rock più importanti avvenuti nel nostro paese. Ad oggi le mostre fatte sono oltre 50 con esibizioni in città come Napoli, Palermo, Roma, Cosenza, Treviso, Milano, Bassano Del Grappa, Taranto, Londra e Los Angeles.

REBEL HOUSE è un’impresa creativa costituita da Mattia Priori e Serena Pierfranceschi, che dopo anni di attivismo volontario in ambito culturale, hanno sentito l’esigenza di dedicare più tempo e attenzione a un settore con un valore potenziale importante e troppo poca cura dedicata. Nasce così una vera e propria azienda che produce eventi culturali, e che vanta all’attivo numerosi concerti e un festival di musica indie rock realizzato nell’entroterra marchigiano. La novità appena introdotta in Rebel House consiste poi nel declinare la forma delle sue attività in servizi e funzioni propri di un’agenzia creativa. Grazie alla nuova sede operativa di Fano, le proprie competenze di sviluppo, promozione e organizzazione di eventi culturali, sono messe a servizio di aziende, enti pubblici o privati, a cui si aggiungono le attività di comunicazione e brand identity aziendale, per valorizzare ciascun contenuto specifico e significativo




Dalla Fontana della Fortuna al Palazzo Malatestiano. Fano aderisce alla Giornata Internazionale della Fotografia. Successo di pubblico per l’iniziativa del Sistema Museale e di Centrale Fotografia

Il Sistema Museale del Comune di Fano, in collaborazione con l’associazione culturale Centrale Fotografia, ha partecipato alla Giornata Internazionale della Fotografia, evento celebrato in contemporanea in varie parti del mondo. La manifestazione ha registrato una notevole partecipazione di appassionati di fotografia, arte e storia, confermando l’interesse crescente della città per le iniziative culturali legate all’immagine e al patrimonio locale.

La giornata si è aperta alla Fontana della Fortuna, dove il fotografo Luciano Serafini ha realizzato una suggestiva foto di gruppo, simbolico omaggio al linguaggio fotografico. Da lì ha preso avvio una passeggiata culturale attraverso alcuni luoghi significativi: la galleria a cielo aperto CentraEdicola di piazza Amiani, adiacente allo storico Caffè Centrale – sede di Centrale Fotografia dal 2009 – e lo Spazio RIN, che custodisce una preziosa collezione vintage di macchine fotografiche italiane di Paolo Talevi. A guidare il percorso, Paolo Braconi e Marcello Sparaventi, coordinatore dell’iniziativa. «Questa giornata – ha commentato Marcello Sparaventi – dimostra come la fotografia sappia unire persone di generazioni diverse, creando un dialogo vivo tra passato, presente e futuro. È stato emozionante vedere la città trasformarsi in un museo diffuso a cielo aperto».

Grande interesse ha suscitato anche l’apertura straordinaria e gratuita del Museo del Palazzo Malatestiano, dove il pubblico ha potuto ammirare le opere di Mario Giacomelli, Olivo Barbieri, Marilisa Cosello, Fabrizio Bellomo, Fabio Sandri, Davide Tranchina e Paola De Pietri, acquisite nel 2023 attraverso un bando del Ministero della Cultura. «È fondamentale valorizzare il patrimonio contemporaneo della città – ha sottolineato Paolo Braconi – perché la fotografia non è soltanto memoria, ma anche uno strumento critico per leggere il mondo di oggi».

A chiudere la giornata, la performance sonora di Nicola Di Caprio, che con strumenti della tradizione africana e brasiliana riadattati, ha creato un paesaggio sonoro inedito e coinvolgente, accolto con grande entusiasmo dai presenti. «Ho cercato di restituire alla fotografia la sua dimensione invisibile, fatta di ritmo e vibrazioni – ha spiegato Nicola Di Caprio – trasformando il suono in una sorta di pellicola immateriale».

L’iniziativa ha confermato il ruolo di Fano come città attenta alla fotografia e all’arte contemporanea, capace di coniugare memoria storica e ricerca creativa in una dimensione profondamente condivisa.




Dal 28 al 31 agosto al via la quinta edizione del Recanati Comics Festival

Tre mostre, due cataloghi, grandi ospiti – fra i quali lo scrittore Sandrone Dazieri, uno dei maestri del noir italiano – incontri, workshop e molte altre sorprese.
GIOVEDÌ 28 AGOSTO alle ore 18:00, presso lo Spazio Espositivo Rubber, a Recanati in via Roma n° 6, verrà inaugurata “Drôlerie”, mostra personale dell’artista Andrea Grieco.
Visitabile fino al 15 SETTEMBRE. Ingresso gratuito.


VENERDÌ 29 AGOSTO alle ore 18:30, nelle sale del MUSEO PINACOTECA CIVICA di VILLACOLLOREDO MELS a RECANATI, prenderà il via la grande mostra intitolata “Epica e Nuvole” antologica del fumettista Mauro Cicarè, dalle prime graffianti storie apparse su Frigidaire, Tempi Supplementari e L’Eternauta, alla maturità artistica de II Grifo e Heavy Metal U.S.A., fino alle epiche illustrazioni su II Caffè Illustrato legate ai grandi classici della narrativa e alle illustrazioni realizzate per i due libri dedicati alla storia e al mito dei nostri territori: Sibilla e La battaglia del Pian perduto, curati da Fabio Santilli. Un viaggio lungo oltre quarant’anni, attraverso l’Arte, la Letteratura, il Fumetto, la Bellezza.
Visitabile DAL 29 AGOSTO 2025 AL 11 GENNAIO 2026.


SABATO 30 AGOSTO alle ore 17:30, nella TORRE DEL BORGO, avrà inizio “La Contromostra” antologica del fumettista Roberto Battestini. Con una carriera che lo ha portato a scrivere e disegnare esplorando ogni genere, dal fumetto umoristico agli argomenti sacri, dalla cronaca nera all’autobiografia, l’autore presenta in questa mostra un excursus su tutta la sua produzione. Un’esperienza visiva ed emotiva che non lascerà indifferenti i visitatori, appassionati o meno di fumetto essi siano.
Visitabile DAL 29 AGOSTO 2025 AL 11 GENNAIO 2026.


SABATO 30 e DOMENICA 31 AGOSTO, all’interno della Corte di PALAZZO VENIERI, un fitto calendario di appuntamenti, tra anteprime esclusive, incontri, performances dal vivo, concerti, esposizioni, laboratori per bambini, info point e portfolio review e una coloratissima mostra mercato, alla presenza di decine di grandi autori, disegnatori ed editori pronti ad incontrare il Pubblico e disponibili per sketch e firmacopie. Completano il ricco programma alcuni appuntamenti itineranti, come l’incontro alla libreria Passpartout con l’autore Massimo Gianvito, moderato dal fumettista Alberto Lavoradori e il mirabolante selfie corner a tema “gattesco” ospitato nel Salone del Mutilato, all’interno dei Giardini Pubblici. Chiuderà la kermesse lo spettacolo musicale di Marino José Malagnino con la banda recanatese E Ciuette.

La manifestazione è organizzata dall’Associazione Culturale Arcadia, in collaborazione con la Cooperativa Sistema Museo e Recanati Musei e patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Recanati.

Per informazioni e orari:
https://www.facebook.com/AssCultArcadia
https://www.facebook.com/recanaticomicsfestival




Fino al 31 agosto al Palazzetto Baviera di Senigallia la mostra fotografica interattiva “PICTURES OF YOU”, un progetto di Henry Ruggeri e Rebel House in collaborazione con Chiara Buratti

Fino al 31 agosto, a SENIGALLIA presso PALAZZETTO BAVIERA (via Ottorino Manni,1), sarà allestita la mostra fotografica interattiva “PICTURES OF YOU”, un progetto di Henry Ruggeri e Rebel House in collaborazione con Chiara Buratti.

La mostra è composta da fotografie scattate da Henry Ruggeri ad artisti iconici del mondo della musica, come Pearl Jam, Foo Fighters, Rolling Stones, Ramones, AC/DC e tanti altri. 

Grazie alla tecnologia fornita dall’app Notaway®, inquadrando ogni fotografia, appariranno direttamente sul telefono dei visitatori in realtà aumentata i contributi video che erano stati realizzati appositamente da MASSIMO COTTO, tra le voci di più amate di Virgin Radio e protagonista della storia del giornalismo musicale. In questo modo lo spettatore potrà non solo ammirare le fotografie, ma conoscere curiosità e aneddoti degli artisti ritratti grazie allo storytelling unico del grande giornalista. 

La mostra, patrocinata dal Comune di Senigallia, è stata realizzata con il contributo di Fastweb Store di via Bonopera 59, Fastweb Store di via Nicola Abbagnano 7 (c/o Il Molino Shopping Center) e Vodafone Store di Corso II Giugno 8. L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune nell’ambito di Senigallia Città della Fotografia.

PICTURES OF YOU” vede la collaborazione di Chiara Buratti, moglie di Massimo Cotto, per rendere omaggio al contributo straordinario che Massimo ha dato alla scena musicale internazionale. Un tributo innovativo che fonde passato e futuro, unendo memoria e tecnologia per mantenere viva l’eredità di un grande narratore della musica.

Tra le iniziative del progetto “PICTURES OF YOU” anche l’omonimo libro interattivo, edito da Gallucci Editore, in cui sono presenti 120 fotografie di Henry Ruggeri.

Eravamo sul palco di Imola prima del concerto degli AC/DC – dichiara il fotografo Henry Ruggeri – e lui invece di essere emozionato perché avrebbe dovuto parlare davanti a 100.000 persone mi dice che gli sarebbe piaciuto collaborare con me. Poi ha affrontato il pubblico come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ci ho messo nove anni per trovare un progetto all’altezza della sua grandezza e a lui l’idea è piaciuta un sacco. Ricorderò per sempre quella giornata, ricorderò per sempre Massimo. W Massimo!

Città dopo città sono davvero tante le persone che stanno entrando in contatto con il progetto PICTURES OF YOU – afferma Mattia Priori, direttore creativo di Rebel House – e proprio come c’eravamo immaginati il pubblico ci sta accogliendo ovunque andiamo con grandissimo entusiasmo. A Senigallia ci fermeremo un po’ più del solito e applicheremo un format espositivo evoluto che prevede anche eventi speciali in tutta la città, stay tuned!”

HENRY RUGGERI ha iniziato a “ritrarre la musica” nel 1988 spacciandosi per fotografo professionista per conoscere i suoi idoli: i Ramones. Da quel giorno non ha più smesso. Oggi è il fotografo ufficiale di Virgin Radio e uno dei più seguiti fotografi “live” della scena musicale italiana (oltre 160.000 followers nei suoi profili social). Tra i gruppi fotografati troviamo Pearl Jam, Foo Fighters, Rolling Stones, Madonna, Guns N’ Roses, Muse, AC/DC, Ramones, REM, Kiss, U2 e tanti altri. Dal 2014 sta portando in giro per l’Italia una raccolta di foto e memorabilia che raccontano la sua carriera trentennale passata nei pit degli eventi rock più importanti avvenuti nel nostro paese. Ad oggi le mostre fatte sono oltre 50 con esibizioni in città come Napoli, Palermo, Roma, Cosenza, Treviso, Milano, Bassano Del Grappa, Taranto, Londra e Los Angeles.

REBEL HOUSE è un’impresa creativa costituita da Mattia Priori e Serena Pierfranceschi, che dopo anni di attivismo volontario in ambito culturale, hanno sentito l’esigenza di dedicare più tempo e attenzione a un settore con un valore potenziale importante e troppo poca cura dedicata. Nasce così una vera e propria azienda che produce eventi culturali, e che vanta all’attivo numerosi concerti e un festival di musica indie rock realizzato nell’entroterra marchigiano. La novità appena introdotta in Rebel House consiste poi nel declinare la forma delle sue attività in servizi e funzioni propri di un’agenzia creativa. Grazie alla nuova sede operativa di Fano, le proprie competenze di sviluppo, promozione e organizzazione di eventi culturali, sono messe a servizio di aziende, enti pubblici o privati, a cui si aggiungono le attività di comunicazione e brand identity aziendale, per valorizzare ciascun contenuto specifico e significativo.

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Tommaso Buglioni, in arte Tom Tattoo al Magazzino Muse di Ancona. Al via la mostra “Neo Pop Action Painting Art”

Tom Tattoo a Magazzino Muse, al via la mostra “Neo Pop Action Painting Art”. Sarà molto più di una esposizione di quadri, quella organizzata da Tommaso Buglioni, in arte Tom Tattoo, e dalla direttrice artistica di Magazzino Muse, Maria Antonietta Scarpari.

Non solo pittura, dicevamo, perché al vernissage di sabato 23 agosto (via degli Aranci 1/F) cè stato spazio persino per la presentazione dell’ultimo libro di Buglioni, “Versetti Lisergici” (Poesia Edizioni), i cui estratti verranno letti dal giornalista Gino Bove.


Buglioni, uno dei primi tatuatori professionisti, sicuramente tra i più conosciuti a livello internazionale, è anche scrittore e pittore, o – come ama definirsi lui – artista della tela. «Ho deciso di fare questa mostra perché Ancona è la mia città, mi scorre nelle vene da sempre. E voglio partire proprio da qui per la prima di una serie di iniziative artistiche – evidenzia Tom – E poi – rimarca – conosco da tempo Maria Antonietta Scarpari, la direttrice di Magazzino Muse, con cui coltivo un legame speciale, una sinergia e una comunione di idee importanti. Magazzino è un piccolo scrigno culturale, uno spazio espositivo estremamente bello».

Tom Tattoo ha davvero fatto la storia, con il suo atelier di Via XXIX Settembre (ad Ancona), diventato una sorta di museo del tatuaggio: ha dedicato la sua intera esistenza all’arte, interrompendo persino gli studi di Medicina e Chirurgia che aveva intrapreso da giovane. Galeotto fu il viaggio negli Stati Uniti.


Entusiasta lui, gioiosa la direttrice Scarpari: «Buglioni l’ho professionalmente corteggiato a lungo – spiega lei – È il tatuatore italiano più famoso e ha da sempre contribuito ad arricchire l’offerta culturale della città. Basti pensare il suo ultimo libro su Umbertì, uno degli storici personaggi della città per il quale ha realizzato persino un docufilm. Il fatto che abbia deciso di esporre qui i suoi coloratissimi quadri è per me motivo di grande orgoglio».  

Se i quadri di Buglioni lasciano spazio all’immaginazione, il libro “Versetti Lisergici” è un viaggio fra i versetti e le citazioni di cui l’artista ama arricchire i propri quadri: «È un libro che racchiude le esperienze personali, i nostri viaggi mentali oltre lo spazio e il tempo, i deliri ma anche i sogni di un artista, con la descrizione di una carrellata di personaggi mitologici, eternauti, viaggiatori ed avventurieri oltremondo».


Tommaso Buglioni

Chi è Tommaso Buglioni

Nato ad Ancona nel 1961, cresce in un popolare quartiere a ridosso del porto e sin da giovanissimo comincia ad esplorare il mondo. Disegnatore e pittore sin dall’infanzia, tatuatore professionista dal 1982, utilizza la scrittura per completare le sue opere, arricchendo il personale simbolismo con pensieri, poesie ed aneddoti.

Viaggia moltissimo per il mondo, sperimentando tutto ciò che arricchirà il proprio immaginario al servizio del suo percorso artistico nella pittura, nel tatuaggio e nella scrittura.

Nel 1979, allora diciassettenne, era già in Olanda per qualche mese. Nell’81, ha già viaggiato in Grecia, Turchia e Germania. Nell’82, da giovane studente della facoltà di Medicina e Chirurgia ad Ancona fa una esperienza negli Stati Uniti, prima a New York e poi a Seattle. È lì che la sua vita cambierà per sempre.

Interrompe gli studi di Medicina e si dedica ad altre esperienze professionali, al tatuaggio e alla pittura, al surrealismo. Visita le maggiori capitali europee, sudamericane, toccando l’Oceania, l’Africa e l’estremo Oriente. Ma è dagli Usa che trarrà molti spunti dalla “street art”, dagli artisti underground, dalla Pop Art e da tutto ciò che apparteneva alla beat generation. Si lascia affascinare e contaminare dal cubismo degli anni Novanta.

Il nuovo millennio, forte delle esperienze precedenti lo trova preparato a continuare dipingendo con formati medio/grandi e polittici, 100X100, 120X100, 120X150 anche se la maggior parte delle sue opere di medio taglio sono nel formato 50X70.

Nasce in quegli anni la serie dedicata ad Umbertì, famoso personaggio anconetano. Le tele verranno esposte alla Mole Vanvitelliana, dove verrà proiettato persino il docufilm realizzato dallo stesso Buglioni.

Arriva quindi il momento dell’espressionismo astratto, dell’action painting in tutte le sue caratteristiche; del dripping, delle spatolate veloci, le pennellate, l’uso della bomboletta, i markers e poi, ovviamente, la fotografia, che fa il verso alla pop art (ed attualmente anche nella neo pop art). Il colore, unica musa ispiratrice, unico attore di tutte le opere di Buglioni.

Opere in cui l’artista ama scrivere, sul retro, pensieri, citazioni, poesie ed aforismi che ora  sono stati racchiusi nel libro “Versetti Lisergici”.

Informazioni utili

La mostra è visitabile dal 23 agosto al 19 settembre con i seguenti orari: giovedì (ore 10-16), venerdì (13-20), sabato e domenica (18-20). Negli altri giorni, previo appuntamento al 3396711190. Ingresso gratuito.




Versi in Luce, gli sguardi di Maurizio Tomassini e le parole di Nino Pedretti. Dal 26 agosto al 3 settembre la Galleria Comunale Rossini di Pesaro ospita la mostra a cura di Enzo Carli

Dal 26 agosto al 3 settembre 2025 orario 17-22 , la Galleria Comunale Rossini di Pesaro
ospita la mostra Versi in Luce, promossa dall’Associazione Università dell’Età Libera e a cura
di Enzo Carli.


Un evento che intreccia due linguaggi diversi ma straordinariamente complementari: la
fotografia di Maurizio Tomassini e la poesia dialettale di Nino Pedretti.
Tomassini, fotografo marchigiano e tra i fondatori dell’associazione culturale Visioni di
Frontiera, propone immagini che raccontano la vita di comunità: il lavoro sul mare e nei
campi, i volti dei bambini e degli anziani, le donne nei mercati, i gesti quotidiani che
diventano racconto collettivo. La sua fotografia restituisce con intensità e delicatezza la
memoria di un tempo, fatta di legami solidi, identità condivisa e una forte dimensione
sociale.


Accanto a queste immagini risuonano i versi di Nino Pedretti (1923–1981), poeta dialettale
romagnolo del “Circal de’ giudéizi” insieme a Tonino Guerra e Raffaello Baldini. Pedretti ha
dato voce agli uomini e alle donne del suo paese attraverso il dialetto, che — come
sottolineava Carlo Bo — non rappresenta una poesia “minore”, ma «una lingua poetica
unica e irripetibile». Nei suoi testi emergono personaggi popolari, storie minime, atmosfere
quotidiane che ritroviamo negli sguardi catturati dall’obiettivo di Tomassini.
La mostra Versi in Luce non è solo un’esposizione fotografica o un omaggio letterario: è un
invito a rivivere un tempo passato, in cui poesia e fotografia si fanno custodi di memoria
storica e culturale, illuminando l’identità profonda di una comunità.
Attraverso lo sguardo del fotografo e la voce del poeta, Pesaro accoglie un percorso di
emozioni e riflessioni che lega passato e presente, restituendo dignità e bellezza alla vita
quotidiana.

Versi in Luce è, dunque, un’occasione unica per riscoprire la forza del racconto corale, dove
arte e memoria si fondono per preservare la storia di un territorio e il valore universale dell’esperienza umana.


Nota sul curatore

La mostra è curata da Enzo Carli, storico e critico della fotografia, autore di numerosi saggi
e studi dedicati al linguaggio fotografico e alla sua evoluzione in Italia. Da anni si occupa
della valorizzazione della cultura visiva con particolare attenzione al rapporto tra fotografia,
memoria e identità dei territori. La sua lettura critica delle opere di Maurizio Tomassini offre
al pubblico una chiave di interpretazione capace di evidenziare il valore poetico ed
evocativo delle immagini, mettendole in dialogo con la parola letteraria di Nino Pedretti.

Via Nanterre (Campus Scolastico) – 61122 Pesaro (PU) – Tel. 0721/416704 www.uniliberapesaro.it




Blooming Festival, arti numeriche e culture digitali il 29 e 30 agosto a Pergola

Torna Blooming, il festival dedicato alla promozione delle espressioni artistiche di ricerca nel campo della cultura digitale, della musica e delle arti elettroniche. Venerdì 29 e sabato 30 agosto 2025, per il nono anno consecutivo, la manifestazione ospiterà artisti e studi creativi internazionali con installazioni, videoproiezioni e performance all’interno di location uniche e rare nel centro storico di Pergola, uno dei Borghi più Belli d’Italia, in provincia di Pesaro Urbino. Spazi sacri, spazi nascosti, spazi sotterranei: chiese, giardini, cantine si animeranno tra proiezioni, immagini, suoni che proporranno una lettura diversa, immaginifica dei luoghi stimolando la meraviglia e la curiosità dei visitatori, contribuendo a valorizzare il patrimonio storico ed architettonico della città.


Blooming, grazie al format che coniuga location suggestive e contenuti multimediali di grande impatto, si conferma una piattaforma unica nel panorama italiano degli eventi legati alle arti digitali. Saranno presenti alcuni dei più importanti e riconosciuti artisti internazionali del settore, alcuni dei quali già ospitati dal festival nelle edizioni precedenti; forte la presenza di artisti e collettivi multidisciplinari italiani, di diverse generazioni e diverse inclinazioni, con opere interattive, immersive e live coinvolgenti.


Ospiti di Blooming festival 2025 saranno Tundra (RU), Yasuhiro Chida (JP), Motorefisico (IT), Daniele Spanò (IT), WOA Studio (IT), Pascolo Abusivo (IT), Quasicristallo (IT), SoundTrek – progetto di Vincenzo Pedata e Tamar Hayduke.
Tundra, collettivo russo di base in Francia, presenterà la sua celebre installazione ROW nel contesto della splendida chiesa di Sant’Orsola. Il giapponese Yasuhiro Chida presenterà per la prima volta in Italia l’installazione luminosa Fresnel nella centralissima chiesa di Santa Maria di Piazza. L’installazione, di scala ambientale, rileggerà lo spazio della chiesa con un intervento che alterna luce e buio.
Motorefisico ha concepito l’installazione multimediale End of sight per la chiesa di San Marco, new entry tra le location del festival.


Tra le novità dell’edizione un grande intervento nello spazio pubblico, Choros, installazione audiovisiva realizzata dal collettivo multidisciplinare Pascolo Abusivo che ridisegnerà i portici del Municipio grazie alla possibilità di interazione del pubblico. Il progetto si pone l’obiettivo di rappresentare un luogo di transito attraverso il quale lo spettatore verrà condotto alla dimensione che lo attende, nella quale il rito funge da soglia e determina lo spazio stesso.


Woa, studio milanese, presenterà l’installazione Origini in una suggestiva cantina mai utilizzata prima. Origini trae ispirazione dalle intricate e invisibili reti della vita vegetale, dai sistemi interconnessi delle radici, che fungono da perfetta metafora delle interrelazioni umane e del loro ruolo centrale nel favorire l’evoluzione culturale e artistica. L’opera si propone di illuminare questi collegamenti nascosti, simboleggiando come le connessioni invisibili costituiscano il fondamento della crescita collettiva nella nostra società interconnessa.


Durante il festival verrà presentato il progetto vincitore della call internazionale #bloomingyou, selezionato tra oltre 50 candidature pervenute da tutto il mondo. La giuria della call, è composta da Federica Patti con la direzione artistica del festival. Nelle due giornate del festival si terranno quattro sessioni di SoundTrek, un format creato da Vincenzo Pedata e Tamar Hayduke per presentare tracce sonore di natura esplorativa e paesaggistica, che vanno ascoltate camminando. Il SoundTrek  per Blooming 2025 è una composizione originale della durata di 20 minuti ispirata alla natura del percorso scelto, un’opera sonora concepita per indagare il rapporto tra ambiente e suono.


Il punto di incontro è Palazzo Bruschi in Piazza Garibaldi, dove verranno distribuiti i sistemi audio e ci sarà una breve introduzione al percorso, che comincerà al suono di una voce. Si attraverserà il passaggio a ridosso del fiume Cinisco sotto il paese, passando per le Tinte, dirigendosi poi verso Villa Ligi, punto di arrivo e di un breve ristoro. Blooming Festival è un progetto di Palazzo Bruschi, con la direzione di Rita Camilucci. L’associazione di promozione sociale ha come scopi principali organizzare eventi culturali e favorire gli scambi che sono più che mai necessari tra idee e le opere, artisti, professionisti e pubblico. La direzione artistica del festival è a cura di Quiet Ensemble, uno dei più importanti studi creativi multimediali italiani. Il festival si svolge con il patrocinio del Ministero della Cultura, Camera di Commercio Marche; con il sostegno e il patrocinio di Regione Marche e Comune di Pergola, il sostegno di Confcommercio Marche nord   


Sponsor: Bcc Pergola Corinaldo, Santelli casa, Unipol
Partner: Rebel House, Proloco Pergola, Officina Giovani, Umanesimo Artificiale, Eidos Consulting
Partner tecnici: Oltremondo Birrificio Contadino, Terracruda, Villa Ligi, Visner di Pergola


Biglietti disponibili su liveticket.it/blooming e presso la Libreria Guidarelli di Pergola
CONTATTI  ciao@bloomingfestival.it




Un dipinto di Nicola Convertino Dalle Tenebre alla Luce, il dilemma dell’umanità

Scrive Nicola Convertino: “Questo dipinto, da me realizzato, è titolato: “DALLE TENEBRE ALLA LUCE”. Il significato è il dilemma della nostra umanità; se passiamo dalle tenebre alla luce, probabilmente ci portiamo dietro un passato oscuro che è la nostra eredità (lo si può notare dalla mano destra fumante, con le unghie pronte a graffiare), ma non necessariamente è negativo, è interpretabile. La luce necessita del buio altrimenti non potrebbe mettersi in evidenza appieno, come Giuda era necessario affinché si realizzasse il disegno divino. Pertanto Luce e Tenebre possono convivere in “esseri” pregni di una “grande conoscenza”, come in una particolare “natura” gli Androgini. Come nel caso del Baphomet (l’idolo associato ai Cavalieri Templari, poi divenuta l’immagine iconica creata dall’alchimista Eliphas Levi), spesso ritratto nelle iconorafie antiche con entrambi i sessi, una sorta di combinazione di attributi maschili e femminili (con seni e fallo) e le braccia e mani rivolte verso l’alto e verso il basso, che rappresenta l’unione degli opposti e i processi alchemici di trasformazione (dissoluzione e coagulazione). Per farla breve… L’UNIONE DEGLI OPPOSTI, dove l’androgino è visto come il culmine della realizzazione spirituale, simboleggiando l’equilibrio e l’armonia tra le polarità”.