“Pasticceri. Io e mio fratello Roberto” per In Cucina al Teatro Sperimentale di Pesaro martedì 19 novembre

Martedì 19 novembre secondo appuntamento di In Cucina, progetto che nasce nell’ambito di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 su iniziativa del Comune di Pesaro con AMAT. Al Teatro Sperimentale Roberto Abbiati e Leonardo Capuano presentano Pasticceri. Io e mio fratello Roberto, un curioso lavoro nel quale gli interpreti trasportano gli spettatori in un mondo di tenerezza, di amore vagheggiato, di sospiri profumanti di cannella. Special partner di In Cucina è Scavolini che ha contribuito a rendere la città di Pesaro nota per l’industria delle cucine, esse hanno fatto la storia del design e del costume del nostro Paese. Il progetto nasce proprio dalla riflessione che le cucine sono il cuore della vita domestica, ma anche il teatro dei cambiamenti culturali e affettivi del nostro paese.


Due fratelli gemelli. Uno ha i baffi l’altro no, uno balbetta l’altro no, parla bello sciolto. Uno crede che la crema pasticcera sia delicata, meravigliosa e bionda come una donna, l’altro conosce la poesia, i poeti, i loro versi e li dice come chi non ha altro modo per parlare. Uno è convinto che le bignoline siano esseri viventi fragili e indifesi, l’altro crede che le bignoline vadano vendute, sennò non si può tirare avanti. Il laboratorio di pasticceria è la loro casa. Un mondo che si è fermato alle quattro di mattina, il loro mondo: cioccolata fusa, pasta sfoglia leggera come piuma, pan di Spagna, meringhe come neve, frittura araba, torta russa, biscotto alle mandorle e bavarese, tutto si muove, vola, danza e la notte si infila dappertutto. Due fratelli gemelli che, come Cyrano e Cristiano, aspettano la loro Rossana e dove la vuoi aspettare se non in pasticceria? Due fratelli pasticceri che profumano di dolci e ascoltano la radio, musica, molta musica.


In Cucina volge al termine il 7 dicembre alla Sala della Repubblica del Teatro Rossini con la live performance Cena sul ring di The Faccions.

Biglietti cortesia 3 euro presso Teatro Rossini 0721 387621, Teatro Sperimentale 0721 387548, biglietterie circuito AMAT vivaticket (info 071 2072439). Inizio spettacolo ore 21.




Sabato 16 novembre torna Civitarcana, il percorso teatrale tra le leggende e i misteri di Civitanova Alta

La settima edizione dell’appuntamento, ad ingresso libero e senza bisogno di prenotazioni, è a calendario sabato 16 novembre 2024 dalle 18 fino a dopo le 23. Come sempre, Civitarcana ripercorre nella narrazione storie e leggende legate alla città alta: racconti che sono stati raccolti dall’autore Enrico Tassetti nel corso degli anni dalla voce di coloro ai quali essi sono stati tramandati e che rivivono grazie alle performance degli allievi della Scuola Comunale di Recitazione Enrico Cecchetti nei vicoli dove esse stesse hanno avuto origine, con la regia di Vanessa Spernanzoni. 


Cinque le postazioni dove immergersi in suggestioni tenebrose, tra arcano e popolare. Sono: chiostro di Sant’Agostino (“Le streghe dei crocicchi”, con spettacolo alle 18 e repliche alle 19, 20, 21, 22); porta Zoppa (“La leggenda del lupo mannaro”, alle 18.15 e repliche alle 19.15, 20.15, 21.15, 22.15); scuola di recitazione all’ex liceo classico (“La dama bianca” alle 18.30 e repliche alle 19.30, 20.30, 21.30 e 22.30); campetto sportivo (“I venti indemoniati del mare” alle 18.45 e repliche alle 19.45, 20.45, 21.45, 22.45); chiostro di San Francesco (“Il drago, il santo e la donzella” alle 18 con repliche alle 19, 20, 21,22). Il pubblico potrà così strutturare come meglio crede il proprio itinerario… da brivido. 


Previsti anche tre punti ristoro e la possibilità di bus navetta dalle 18 alle 24 per e da i parcheggi del cimitero e dell’ITCG. 

Civitanrcana è promossa da Contemporanea 2.0 APS e la Scuola Comunale di Recitazione Enrico Cecchetti, con il Comune di Civitanova Marche e i partner: Teatri di Civitanova, Pro Loco Civitanova Alta, Società Operaia Civitanova Alta, ATAC SPA, APS Sentinelle del Mattino e Sted.




“Molto rumore per nulla” con Lodo Guenzi e Sara Putignano in scena al Teatro Concordia di San Benedetto il 19 e 20 novembre

Lodo Guenzi e Sara Putignano, diretti da Veronica Cruciani sono i protagonisti di “Molto rumore per nulla” uno dei testi più conosciuti di William Shakespeare, che sarà in scena anche al Teatro Concordia di San Benedetto il 19 e 20 novembre nella stagione in abbonamento promossa da Comune e AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiC e il sostegno di BiM Tronto.


“Molto rumore per nulla – scrive nella presentazione la regista Veronica Cruciani – si caratterizza per la presenza di innumerevoli giochi di parole e per una brillante interpretazione dei ruoli di genere. Gran parte di questa tragicommedia ruota attorno alla scrittura di messaggi segreti, allo spiare e origliare conversazioni riservate. Le persone fingono costantemente di essere altro da quello che sono, vengono scambiate per altre persone o sono costantemente ingannate. All’interno dell’opera, l’azione dipende soprattutto dalla parola e ogni personaggio ha il suo modo di giocare, elaborare o abusare del linguaggio. I due protagonisti dell’opera sono Beatrice e Benedetto, hanno tendenze linguistiche che li definiscono. […] Molto rumore per nulla è caratterizzato da una comicità ironica e d’effetto, ma nel testo risiedono anche riflessioni ben più complesse, come gli uomini e le donne vengano trattati in modo differente all’interno della società. La disparità di potere che sono costrette a subire le donne è uno dei temi centrali della commedia di Shakespeare che, per il linguaggio violento e la trama ingannevole, in certi momenti oscilla verso il tragico”.


In scena con Guenzi e Putignano gli attori Paolo Mazzarelli, Francesco Migliaccio, Marco Quaglia, Romina Colbasso, Davide Falbo, Marta Malvestiti, Andrea Monno, Lorenzo Parrotto, Gianluca Pantaleo. Le scene sono di Anna Varaldo, i costumi di Erika Carretta, le luci di Gianni Staropoli e le musiche di Nicolò Carnesi.


Informazioni e prevendite: biglietteria del Teatro Concordia 0735 588246, AMAT 071 2072439 e biglietterie circuito vivaticket (anche on line).
Inizio spettacoli: ore 20.45.




“L’illusione coniugale” di Stefano Artissunch in scena al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno sabato 16 e domenica 17 novembre

Sabato 16 e domenica 17 novembre al termine di una residenza di riallestimento al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, che si conferma accogliente “casa degli artisti”, va in scena L’illusione coniugale di Eric Assous, con Attilio FontanaRosita Celentano e Stefano Artissunch che firma anche la regia. Lo spettacolo è proposto nell’ambito della stagione teatrale promossa dal Comune di Ascoli Piceno con l’AMAT, con il contributo della Regione Marche e del MiC.


«Questo progetto mi ha attratto fin da subito per la sua audacia nel confrontarsi con temi universali come la fedeltà, il tradimento e la ricerca incessante di verità – racconta il regista -, svelati in una narrazione avvincente e realistica nonché per la straordinaria capacità di penetrare nelle profondità delle relazioni umane con una precisione ed una sensibilità uniche. Il mio impegno ad esplorare e rappresentare in modo autentico e potente le dinamiche delle relazioni umane attraverso il linguaggio della commedia è costante. Combinando recitazione intensa, colonna sonora evocativa e scenografia stilizzata ed elegante, lo spettacolo si propone di essere tanto avvincente quanto emotivamente risonante, offrendo al pubblico una visione profonda e penetrante della natura umana e delle sue infinite sfumature. In questo modo L’illusione coniugale non è solo uno spettacolo teatrale ma un’esperienza che invita a riflettere sulle complessità e le contraddizioni dell’animo umano».


La traduzione del testo è di Giulia Serafini, oltra alla regia Stefano Artissunch firma ideazione scenica e disegno luci, assistente alla regia Lorenzo Artissunch, scene di Giuseppe Cordivani, costumi di Emiliano Sicuro, produzione di Synergie Arte Teatro, in collaborazione con Festival Teatrale di Borgio Verezzi.


Informazioni: biglietteria del Teatro 0736 298770, vendita on line su www.vivaticket.com.
Inizio spettacoli sabato ore 20.30, domenica ore 17.30.




“Mettici la mano” di Maurizio De Giovanni con Antonio Milo e Adriano Falivene in scena sabato 16 novembre al Teatro Cicconi di Sant’Elpidio a Mare

Secondo appuntamento per la stagione in abbonamento del Teatro Cicconi di Sant’Elpidio a Mare realizzato dalla collaborazione fra Comune e AMAT con il sostegno di Regione Marche e Ministero della Cultura e il contributo della Fondazione CaRiFermo. Antonio Milo e Adriano Falivene, volti coloratissimi della saga TV del Commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni, sono sabato 16 novembre i protagonisti, con Elisabetta Mirra, e la regia di Alessandro D’Alatri,di Mettici la mano.


Durante un bombardamento a Napoli, nella primavera del ’43, il femminiello Bambinella, il Brigadiere Maione, che ha appena arrestato Melina, assassina del Marchese di Roccafusca di cui era cameriera, e una statua dell’Immacolata scampata alla distruzione di una chiesa, si ritrovano in un rifugio improvvisato. In attesa del cessato allarme, il dialogo tra i tre si fa sempre più profondo e serrato e, mentre apprendiamo cosa davvero e perché è accaduto nel palazzo del marchese, Bambinella si trasforma in un avvocato difensore e Maione nell’accusa di un processo che vede nella statua di gesso un giudice silenzioso e accorato.


Lo spettacolo, diretto dalla regia di Alessandro D’Alatri, è prodotto da Diana Or.I.S. le scene sono di Toni Di Pace, i costumi di Alessandra Torella, le musiche di Marco Zurzolo, il disegno luci di Davide Sondelli.


Biglietti (platea 25 euro, galleria 22 euro; per il fuori abbonamento biglietto a 15 euro in platea e a 10 in galleria, con riduzioni) alla Biglietteria del Teatro (aperta dal giovedì al sabato dalle 18 alle 20, nei punti vendita AMAT/VivaTicket e online su vivaticket.com (con aggravio del costo in favore del gestore del servizio).
Informazioni: biglietteria del Teatro Cicconi, Corso Baccio tel. 347/6467171 nei giorni e orari di apertura e AMAT, tel. 071/2072439 amatmarche.net.
Inizio ore 21.15




Record di turisti a Fabriano nel 2024, il Museo della Carta e della Filigrana verso il traguardo di 50mila visitatori

Il 2024 segna un anno di crescita straordinaria per il turismo a Fabriano, con un afflusso costante di visitatori nelle principali attrazioni culturali della città. In particolare, il Museo della Carta e della Filigrana si avvia a raggiungere il traguardo storico dei 50 mila visitatori, consolidando la propria posizione come polo di eccellenza culturale e attrattiva del territorio e della regione. I dati relativi al Museo della Carta evidenziano una crescita continua nel numero di visitatori. Da gennaio a ottobre 2024, il museo ha accolto complessivamente 48.640 visitatori, segnando un incremento del 18,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in cui si erano registrate 41.032 presenze. Anche il mese di ottobre ha mantenuto una presenza stabile, con 2.313 visitatori, confermando l’attrattività costante del museo e proiettando la struttura verso l’ambizioso traguardo dei 50 mila visitatori entro la fine dell’anno, un record mai raggiunto prima.


In parallelo, i laboratori didattici del Museo della Carta hanno anch’essi registrato una partecipazione in aumento: nei primi dieci mesi del 2024, gli iscritti ai laboratori sono stati 16.051, segnando un incremento del 32,7% rispetto allo stesso periodo del 2023 (12.099 partecipanti). Il terzo trimestre ha contribuito a rafforzare questa crescita, con 3.452 partecipanti, e si conferma come un periodo di elevato interesse per le attività educative offerte dal museo. Ottobre ha registrato 722 iscritti, sottolineando la costante attrattiva delle iniziative didattiche. Per quanto riguarda la Pinacoteca Civica, il bilancio è altrettanto positivo. Fino ad ottobre, la Pinacoteca ha accolto 12.229 visitatori, superando già il totale dell’intero 2023 e segnando una crescita del 41% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (8.671 presenze). L’Oratorio della Carità ha registrato numeri significativi nonostante il monitoraggio delle presenze sia iniziato solo dal giugno 2023: da giugno a settembre 2024, si contano 6.204 visitatori, quasi il doppio rispetto al medesimo periodo del 2023 (3.432 presenze).


Il Sindaco Daniela Ghergo ha commentato: “Questi risultati confermano la crescente rilevanza culturale di Fabriano e dimostrano che il nostro impegno nel valorizzare il patrimonio artistico e storico della città sta portando frutti significativi. L’obiettivo dei 50 mila visitatori per il Museo della Carta è un traguardo ambizioso e simbolico, che rafforza l’identità della nostra città e attesta l’attrattività di Fabriano come destinazione culturale di rilievo.” Il consistente aumento delle presenze nei musei – dichiara l’assessore Maura Nataloni – rappresenta un risultato molto positivo che va al di là dei puri dati numerici. La crescita dell’affluenza riflette anche l’efficacia delle iniziative di promozione culturale svolte nei musei attraverso esperienze educative ed arricchenti. Riuscire a coinvolgere un pubblico più ampio contribuisce a rafforzare il ruolo dei musei come luoghi di apprendimento e di incontro, dove si costruisce un dialogo tra passato e presente. Il Museo della Carta rappresenta un’attrazione unica per la sua storia e il riconoscimento Unesco ne accresce la connotazione identitaria. La visita al Museo della Carta è un viaggio immersivo che celebra una tradizione artigianale ancora viva, il cui valore storico e culturale continua ad attirare e affascinare visitatori da tutto il mondo.




Fabrizio Romagnoli torna al Teatro Vaccaj di Tolentino sabato 16 novembre con la sua opera originale “Una Lunga Attesa”

Prosegue la stagione di prosa 2024.2025 al Teatro Vaccaj di Tolentino: il secondo fra gli appuntamenti fuori abbonamento vedrà il ritorno di un volto noto alla città. Sabato 16 novembre va in scena Una lunga attesa, opera originale scritta e diretta da Fabrizio Romagnoli, attore e regista tolentinate che “torna a casa” dopo una brillante carriera in Italia e all’estero. 


Quattro donne. Una stanza. Un tavolo. Una partita a carte. Amiche? Nemiche? Forse solo sopravvivenza. Un susseguirsi di momenti comici e drammatici fino al limite del grottesco delinea il ritratto di quattro donne e della loro misteriosa vita. Ognuna ha plasmato e mutato il proprio passato, ed ora la quotidiana finzione è diventata la loro nuova realtà. Nell’incontrarsi ogni giorno per giocare a carte riconfermano, usando il ricatto psicologico, il potere e il dominio dell’una sull’altra. Una lunga attesa è un vero gioco al massacro. Accuse, illazioni, rivendicazioni, confessioni… Le quattro donne inganneranno lo spettatore fino all’ultimo momento. Ma più che una partita a carte, la pièce è un vero e proprio “gioco delle parti”, una battaglia psicologica tra le quattro enigmatiche protagoniste. E così, sul tavolo non vengono solo svelate le carte, ma le quattro donne “mettono a nudo” la propria intimità, si spogliano dei loro macigni, come se col raccontare episodi della loro vita volessero liberarsi dal peso che si portano dentro da tanto tempo. Litigano, si insultano, ma poi, quando la partita riprende, è come se nulla fosse successo. Amiche come prima. 


Biglietti disponibili online su www.vivaticket.com e al botteghino del Teatro Vaccaj giovedì 14 e venerdì 15 novembre, dalle 18:00 alle 20:00, e nel giorno di rappresentazione, 3 ore prima dell’inizio dello spettacolo.

16 novembre 2024 ore 21.15

Alias Aps
presenta
UNA LUNGA ATTESA
Testo e regia Fabrizio Romagnoli
con Ilaria Antoniani, Manuela Montanaro, Francesca Sangiorgi e Carla Taglioni

Biglietti:
Posto unico intero € 15
Infoinfo@teatrovaccaj.it – 0733 960059 opz. 3




“I dischi ritrovati”: ad Amandola la performance musicale di Paolo Bragaglia domenica 17 novembre 

Il 17 novembre alle 18 presso Artbox, originale spazio espositivo in Piazza Risorgimento ad Amandola, il compositore di musica elettronica Paolo Bragaglia si esibirà in una innovativa performance musicale ad ingresso gratuito intitolata “I dischi ritrovati”. Partendo da alcuni vecchi dischi 78 giri risalenti agli anni ‘30 e ‘40, Paolo Bragaglia trasporterà il pubblico in un percorso lungo il passato e il presente della musica. I dischi saranno mixati ed elaborati in una performance live che unirà dj-set a sperimentazione elettronica; sarà un’esibizione che dilaterà le sonorità di un tempo passato per traslarle nel presente grazie a sintetizzatori e modulatori di suono che daranno alle musiche una seconda vita. Afferma Bragaglia: «Vogliamo trasportare il pubblico nella dimensione del ricordo, evocando e attualizzando un passato che può riemergere nei canali dell’immaginazione».


La performance è collegata alla mostra fotografica “Fernanda:le foto ritrovate”, allestita a Monte San Martino (MC) fino al 22 novembre, dalle 10 alle 18.30 presso The Shed – Residenza d’Arte, ingresso gratuito. Ad Amandola saranno esposte tre fotografie inedite provenienti dall’archivio di “Fernanda”, allo scopo di collegare in maniera efficace, sia dal punto di vista espositivo sia artistico, la performance musicale con la mostra di Monte San Martino.


«Mi sembra incredibile e allo stesso tempo meraviglioso – conclude Bragaglia – che esistano all’interno del territorio delle realtà così aperte a queste iniziative che sono in un certo senso sperimentali e nelle quali si possa portare avanti queste forme di creatività».


Paolo Bragaglia è un musicista e compositore elettronico marchigiano e, tra le altre cose, è il direttore artistico di Acusmatiq Festival, che si tiene ogni anno alla Mole Vanvitelliana di Ancona, nonché ideatore del Museo del Synth Marchigiano e Italiano. Ha composto numerose colonne sonore di film, documentari e cortometraggi. Il progetto “Fernanda: le foto ritrovate” è promosso da Associazione La Casa della Memoria ETS, Associazione Visioni d’Archivio e The Shed – Residenza d’Arte, con il patrocinio del Comune di Monte San Martino e il contributo di Azienda Agricola Fontegranne, CiaLab, Gallicantus, Nuova Edil 2002. Media Partner Radio FM1. Maggiori informazioni al sito www.lefotoritrovate.it