Pinguini Tattici Nucleari: protagonisti assoluti della scena musicale italiana 

In anteprima per Lucca Comics & Games 2025 . A cinque anni dalla sua pubblicazione il 31 ottobre esce una nuova edizione limitata dell’album “Ahia!” con una nuova copertina realizzata insieme a Emiliano Ponzi – uno degli illustratori più importanti del panorama mondiale 

I Pinguini Tattici Nucleari celebrano i 5 anni di “Ahia!”, un album che ha fatto storia, nato durante il covid e con all’attivo 6 Dischi di Platino, con una nuova edizione limitataper Lucca Comics & Games 2025, il community event più importante d’Europa dedicato al fumetto, al gioco, al videogioco, all’animazione e all’immaginario fantasy dal 29 ottobre al 2 novembre a Lucca. 


La nuova copertina della riedizione del disco è stata realizzata insieme a Emiliano Ponzi, uno degli illustratori italiani più apprezzati, riconosciuti e premiati al mondo. Da quando ha realizzato la sua prima illustrazione per il New York Times nel 2004 la sua carriera è un’escalation di riconoscimenti, premi e progetti sempre più significativi e internazionali. 

“Ho cercato di farmi interprete dei testi, di guardare alle esperienze vissute che li hanno evocati. – racconta Emiliano Ponzi – A quei luoghi di provincia che raccontano però emozioni contemporanee e universali. Sensazioni condivise, specchi che riflettono tante storie piccole e grandi che fanno soffrire e gioire e ci fanno crescere.” 

La band più importante del panorama musicale italiano sarà al Lucca Comics and Games 2025 per un firmacopie dedicato a questo progetto il 31 ottobre alle h 14:00 presso il Palazzo delle Dediche (EX Caffetteria Palazzo Ducale, 1 Cortile Carrara): per accedervi sarà necessario il braccialetto che verrà consegnato all’acquisto del vinile presso il Sony Music Store sito in Via Vittorio Veneto 7 a Lucca. Inoltre nelle mattine del 30 e 31 ottobre, attraverso il nuovo servizio di Filodiffusione in città, l’album Ahia! verrà trasmesso nelle strade di Lucca. 




Wunderkammer Pesaro 2025. Sabato 18 ottobre ore 17 alla Sala Repubblica del Teatro Rossini di Pesaro appuntamento con “Voci d’amore”

Sabato 18 ottobre ore 17 alla Sala Repubblica del Teatro Rossini di Pesaro, appuntamento con “Voci d’amore”, uno spettacolo ideato da Claudio Rastelli per pianoforte (Federico Nicoletta) e voce recitante (Diana Höbel), che unisce amori vissuti, documentati, oppure leggendari, misteriosi, occultati, inventati, alle musiche di Beethoven, Schubert, Schumann, Wagner/Liszt, Debussy, Šostakovič e Rastelli. 

Federico Nicoletta, al pianoforte, e Diana Höbel, autrice e voce recitante, sono i protagonisti di “Voci d’amore”, lo spettacolo ideato da Claudio Rastelli in scena sabato 18 ottobre ore 17 alla Sala Repubblica del Teatro Rossini di Pesaro, nel quadro del cartellone di concerti ed incontri curato da Wunderkammer Orchestra Ets in collaborazione con Comune di Pesaro e Amat, e con il sostegno di Sistemi Klein (main sponsor), Morfeus, Riviera Banca, Giardino di Santa Maria. 

“Voci d’amore”, produzione degli Amici della Musica di Modena, è composto da una selezione di brani di Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Wagner, Debussy e Šostakovič, interpolati da sette melologhi composti da Claudio Rastelli, sui quali scorrono le parole dell’attrice, in un crescendo di partecipazione e immedesimazione con gli amori evocati. 

Amori vissuti, documentati, oppure leggendari, misteriosi, occultati, inventati e musiche scorrono insieme, e portano gli ascoltatori nell’intimità delle vite e delle opere di grandi compositori. L’amore misterioso: Antonie Brentano, la più accreditata “Immortale Amata”, e il lied An die Geliebte di Beethoven scritto per lei. L’amore leggendario: Tristano e Isotta e la Morte di Isotta di Wagner/Liszt. Gli amori proibiti di Schubert, e quelli inventati da Pierre Louys (Le Chansons de Bilitis, messe in musica da Debussy). L’amore coniugale “perfetto” di Schumann e della moglie-musa Clara Wieck, e gli amori meno perfetti di Šostakovič e Mozart. La drammaturgia originale è nata a partire da biografie, saggi musicologici, lettere, testi letterari e poetici. 

Il programma della serata 

C. Rastelli (1963*), “Un lungo grido d’amore” 

R. Schumann (1810-1856), Fantasia in do maggiore. op.17 (1836) 

C. Rastelli, “Un padre cavalca nella notte” – (F. Schubert) 

F. Schubert (1797-1828), Erlkönig (Il re degli Elfi, 1815), trascriz. F. Liszt 

C. Rastelli, “Due madri” 

D. Šostakovič (1906-1975), I movimento dalla Sonata per pianoforte in si minore n.2 op.61 (1943) C. Rastelli, “L’altra notte” 

C. Debussy (1862-1918), Pour invoquer Pan, dieu du vent d’été, da Six épigraphes antiques (1914) W. A. Mozart (1756-1791), da Il Flauto magico: Duetto Papageno/Papagena 

C. Rastelli, “Il tuo fedele Ludwig” 

L. van Beethoven (1770-1827), An die Geliebte (All’amata, 1811) 

C. Rastelli, “Melancolia” 

R. Wagner (1813-1883), Isoldes Liebestod (Morte di Isotta, 1867), trascriz. F. Liszt C. Rastelli, Epilogo: “Ecco le voci d’amore”

Gli artisti 

Diana Höbel è un’attrice, autrice e regista.Diplomata alla scuola diteatro Paolo Grassi diMilano, come autrice e interprete ha creato progetti originali per diversi enti e istituzioni, tutti caratterizzati da un puntuale lavoro sulla parola: i monologhi di teatro civile Pasolini: il caos contro il terrore, Carmen, Punto di fusione; i melologhi Golem, creatura creante, Voci d’amore, Schubert, una vita da outsider, Gerarchia e privilegio; nonché spettacoli di teatro-scienza per Inaf, Sissa, Ego. Ha realizzato biografie teatral-musicali e alla figura di James Joyce e a capitoli dell’Ulisse ha dedicato spettacoli prodotti dal Museo Joyce di Trieste. 

Federico Nicoletta si è esibito da solista per il Maggio Musicale Fiorentino, per il Teatro alla Scala (Kammermusik n. 2 di P. Hindemith), per la Società dei Concerti di Milano in Sala Verdi, per l’apertura della stagione da camera 2022 dell’Accademia di Santa Cecilia, con l’Orquesta RTVE-Radio Televisión Española, i Nürnberger Symphoniker, la Filarmonica Toscanini, l’Orchestra Sinfonica Verdi di Milano, l’Orchestra Giovanile Italiana. 

Nel 2016 gli è stato assegnato il 2° premio e il premio della critica al Concorso Pianistico Internazionale “Rina Sala Gallo” di Monza e nel 2018 il Premio Finalista al XIX Concurso Internacional de Piano de Santander “Paloma O’Shea”. 

Si dedica con grande passione al repertorio operistico e alla musica da camera, collaborando con le prime parti delle orchestre di Teatro alla Scala, Berliner Philharmoniker, London Philharmonic, Opéra de Paris, Philadelphia, Cleveland, Metropolitan Opera, e con gruppi specializzati nel repertorio contemporaneo, per società concertistiche e teatri quali Festival MiTo, Biennale di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Regio di Parma, Lingotto di Torino, Tokyo Bunka Kaikan, Ravenna Festival. Per la stagione 2019/2020 è stato Artista in residenza per la Società dei Concerti di Milano. 

Diplomato con lode all’Accademia di Santa Cecilia con Benedetto Lupo, alla Scuola di Musica di Fiesole con Bruno Canino (musica da camera) e Pietro De Maria (pianoforte), a Napoli e Parma con Stefania Bertucci, Pierpaolo Maurizzi e Pietro Veneri (Direzione d’orchestra), è capo dipartimento di Pianoforte e docente del Master di II livello Play&Rec del Conservatorio di Rovigo. 

Claudio Rastelli.Compositore, divulgatore, docente e pianista inizia gli studi musicali a otto anni nella classe di violino di Alessandro Materassi. Anni dopo comincia gli studi di composizione e di pianoforte, diplomandosi in entrambi al Conservatorio di Parma. Ha studiato all’Accademia Chigiana di Siena con FrancoDonatoni e alla Scuola di Musica di Fiesole conCamillo Togni, senz’altro la figura più importante nella sua formazione di compositore. Allievo di Daniela Landuzzi per il pianoforte, dopo il diploma si perfeziona con Pier Narciso Masi. Dal 1991 a oggi le sue musiche (da camera, per orchestra, per il teatro) sono state eseguite in numerosi paesi europei, Stati Uniti e Giappone da solisti e formazioni come Ex Novo Ensemble, Icarus Ensemble, Quartetto di Torino, AdM Ensemble, Duo Pepicelli, Frankfurt Strings, Wunderkammer Orchestra, Alfonso Alberti, Aldo Orvieto, Ciro Longobardi, Emanuele Arciuli. Oltre alle composizioni originali, la sua produzione comprende rielaborazioni (come i Travestimenti n.1-2-3 da J. S. Bach, Piccole Melodie per la Memoria da B. Bartók, lo spettacolo teatrale Babar da F. Poulenc, con Teatro Gioco Vita, che ha effettuato quasi 200 repliche tra Italia, Europa e Stati Uniti) e trascrizioni da numerosi autori (particolarmente apprezzate quelle delle Sonate per pianoforte di V. Ullmann). Sue composizioni sono state trasmesse da RAI RadioTre e da RAI 5; l’ultima diffusa è il melologo Sopravvissuti (da George Tabori), con Elio de Capitani e AdM Ensemble. Progetta e partecipa a numerose attività di divulgazione e di approfondimento tenendo incontri, conferenze, laboratori e lezioni-concerto per istituzioni musicali, università e scuole. Ogni anno centinaia di adulti/ragazzi/bambini partecipano alle sue proposte. È titolare della cattedra di Pratica e lettura pianistica al Conservatorio di Trieste. Dal 2001 è direttore artistico degli Amici della Musica di Modena. 

Biglietti 

Intero €20 | Ridotto €15 (Soci WKO) 

Online al link https://www.vivaticket.com/it/ticket/voci-d-amore/278735 

Biglietteria Teatro Rossini 

Info e contatti 

Cell. +39 366 6094910; info@wunderkammerorchestra.co




I 30 anni delle amiche del ricamo alla Galleria Rossini

Inaugura martedì 14 ottobre alla Galleria Rossini, la mostra con cui la scuola Amiche del Ricamo celebra un trentennio di vita insieme. Esposti i migliori lavori delle allieve a testimonianza di un lungo cammino speso a diffondere la passione per le arti manuali.

Nuova proposta alla Galleria Rossini di via Rossini 38, spazio della cultura pensato per ampliare l’offerta espositiva cittadina e fornire spunti per eventi, scambi e progetti di creatività. Da martedì 14 a sabato 18 ottobre, in programma la mostra delle Amiche del Ricamo di Pesaro ’30 Anni Insieme’ a cura di Denise Betti. L’inaugurazione è prevista per martedì alle 10.

Con questo evento, la scuola “Le Amiche del Ricamo” celebra un lungo periodo di vita con l’obiettivo di trasmettere la passione per le arti manuali e il ricamo in particolare, a tante persone di tutte le età, per tenere in vita e riportare in auge antiche arti che rischiano di essere dimenticate. L’esposizione è l’occasione per mettere in evidenza come l’utilizzo del ricamo sia cambiato durante questi 30 anni e oggi sia usato non più tanto nell’arredo della casa ma nell’abbigliamento, raggiungendo così un maggiore interesse da parte delle giovani generazioni. Lo dimostra anche la recente partecipazione di moltissimi studenti dei corsi di moda dell’IIS Caterina da Siena/Milano ad uno stage in cui hanno imparato a ricamare a proprio gusto su t-shirt, iniziativa che li ha portati a soggiornare a Pesaro e a visitare la città. 

Alla Galleria Rossini saranno esposti i migliori lavori fatti a mano dalle allieve della scuola: bellissimi manufatti realizzati con tutte le tecniche di decorazione quali macramè, tombolo, uncinetto, maglia e tutti i punti del ricamo classico. I visitatori potranno quindi conoscere le tante declinazioni di questa meravigliosa arte manuale.




Giocare è una cosa seria, la Popsophia di Lucrezia Ercoli al “The Power of Play”

Alla manifestazione internazionale dedicata all’impatto sociale e culturale dei videogiochi, la direttrice artistica di Popsophia e docente di Estetica all’Accademia di Belle Arti di Bologna riflette sul valore educativo e artistico del mondo videoludico. 

I videogiochi non sono soltanto svago o evasione, ma spazi immersivi e interattivi che plasmano identità, comunità e pensiero critico. È il messaggio che Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia, ha portato al festival internazionale “The Power of Play”, che si è svolto all’Auditorium Scavolini di Pesaro.

La presenza della filosofa al fianco di game designers, sceneggiatori di videogiochi, autori, artisti e studiosi si pone nell’ottica di affrontare con la prospettiva della Pop Filosofia, il mondo del videogioco, invitando a superare la visione apocalittica del dibattito mainstream che tende a demonizzare il videogioco, per coglierne invece le potenzialità artistiche, educative e civiche.

 «Il XXI secolo è stato definito il “secolo ludico” – spiega Lucrezia Ercoli –. Se vogliamo attivare il pensiero critico, dobbiamo prima liberarci dai pregiudizi: è fondamentale un’operazione preliminare: uscire dalla prospettiva apocalittica del dibattito mainstream che spesso si limita a demonizzare e patologizzare l’uso dei videogiochi, additandoli come unici colpevoli della corruzione dei giovani. Siamo chiamati, invece, a utilizzare gli strumenti della filosofia per cogliere la complessità dell’universo videoludico e le sue infinite possibilità educative: il videogioco può diventare un’opera d’arte interattiva che ci aiuta a mettere in discussione i limiti del nostro mondo, invitandoci alla riflessione e all’azione. Dall’artivismo all’edutainment, il rapporto filosofico e didattico con i videogiochi è una sfida culturale per il nostro tempo». 

La manifestazione, alla sua edizione zero, è promossa da IIDEA, l’associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, insieme al Comune di Pesaro – Cte Square e all’Università di Urbino Carlo Bo, in collaborazione con Games for Change. Un evento ricco di incontri, laboratori e testimonianze interamente dedicato all’impatto educativo sociale e culturale del gaming attraverso aree tematiche con focus su benessere, sostenibilità, cultura, diritti umani, educazione e consapevolezza. 




PesaroPoesia25 : Il festival che era meglio non fare, a Casa Bucci, Pesaro. Dal 12 ottobre al 2 novembre 2025 

Dal 12 ottobre al 2 novembre 2025, va in scena a Casa Bucci la prima edizione di “PesaroPoesia25 – Il  festival che era meglio non fare”, progetto di Società dell’Uso aps, a cura di Viviana Bucci, con il contributo  del Comune di Pesaro e in collaborazione con Le Voci dei Libri, Bertoni Editore e Libreria Il Catalogo

Parole, musica e arti performative si incontrano coinvolgendo il pubblico come parte attiva del processo  creativo. Un’imperdibile occasione per riflettere grazie alla forza della poesia che va oltre la pagina  intrecciandosi con linguaggi diversi, negli affascinanti spazi di Casa Bucci, fabbrica del ceramista Franco Bucci,  oggi anche centro culturale denso di memoria storica ma rivolto al futuro. 

Dopo l’anteprima del 26 settembre dedicata a Marcello Marchesi, si entra nel vivo domenica 12 ottobre (ore  11) con l’inaugurazione della mostra di memorabilia “Una semplice complessità”, dedicata a “Milano  Poesia”, il mitico festival che a fine secolo scorso rivoluzionò la fruizione dell’arte poetica, come concetto ‘fluido’ e ‘aperto’ a tutte le forme espressive, a cui si ispira la rassegna pesarese. Sarà presente lo scrittore d’arte  Eugenio Gazzola, autore del libro Gli anni di Milano Poesia (il verri edizioni 2024), anni che sono documentati  nel percorso espositivo ricordando importanti tematiche ancora attuali e lo stretto rapporto fra Milano e Pesaro,  un’autostrada culturale contrassegnata da scambi e collaborazioni tra il vulcanico e poliedrico Gianni Sassi, il  fondatore di questo evento innovativo, e l’amico Franco Bucci, di cui Casa Bucci conserva entrambi gli archivi.  Ci saranno oggetti e reperti dell’epoca, grafiche, schizzi e appunti di Sassi, i piatti della poesia e i piatti fluxus 

di Bucci. 

In concomitanza all’apertura della mostra (visitabile fino al 2 novembre), due importanti omaggi rievocheranno momenti storici della kermesse milanese: “La grande tavola” dell’artista multimediale William Xerra (Milano  Poesia 1990), opera partecipativa collettiva su un grande pannello, dove poeti, musicisti, artisti e pubblico  potranno lasciare il loro ‘segno’ durante il festival (a dare il via sarà l’artista Giuliano Del Sorbo) e “Natura  morta” dedicata al compositore Walter Marchetti (Milano Poesia 1984), performance per pianoforte e verdure  trascritta ed eseguita dal compositore e pianista Mario Mariani (al termine il pubblico sarà invitato a prendere gli ortaggi che decorano lo strumento). 

In serata (ore 20.30, prenotazione obbligatoria) evento speciale in collaborazione con Librerie Coop, con ospite  d’eccezione il noto scrittore e imprenditore italiano Oscar Farinetti che, in dialogo con Matteo Ricci,presenterà il suo libro La regola del silenzio (Bompiani 2025), un thriller psicologico incentrato su temi come l’amicizia, l’ambizione e l’amore. 

Giovedì 16 ottobre (ore 21), in programma la performance “La fée verte” in omaggio a Erik Satie, una delle  figure più enigmatiche e visionarie del Novecento, a cento anni dalla morte, con Alain Nouchy al pianoforte,  la voce di Claudia Ceccarini e la danza di Luca Della Corte

Martedì 21 ottobre (ore 18.30) un altro evento speciale sarà ospitato alla Libreria Il Catalogo (via  Castelfidardo 60) dove lo scrittore, poeta e traduttore Luigi Ballerini presenterà il suo recente libro Le anguille  di Leonardo (Marsilio 2025), che indaga la curiosa raffigurazione di piatti di anguille nel Cenacolo vinciano, e  dove sarà in esposizione il suo “Piatto per la Poesia” (inedito) creato insieme a Eliseo Mattiacci, realizzato da  Franco Bucci e Gianni Sassi per l’omonima collana nel 1994. 

Si torna a Casa Bucci per “Un tranquillo weekend di poesia” a partire da sabato 25 ottobre con “Il cielo è di  tutti” (ore 18) a cura di Lucia Ferrati, reading dedicato ai più piccoli con la partecipazione de “Le Piccole Voci  dei Libri”, la poesia raccontata ai e dai bambini, e “Mancano Giulia e le altre donne” (ore 21), momento di  riflessioni arrabbiate sulla violenza di genere con Alessandra Carnaroli che leggerà le sue furiose poesie di  condanna. Si prosegue domenica 26 ottobre con una maratona poetica dalla mattina alla sera, a cominciare da  “Poeti alla scala” (ore 11) a cura di Antonella Lucchi, un reading non stop delle voci poetiche più intense di  Bertoni Editore, con ospiti Bruno Mohorovich coordinatore Poesiaedizioni e Simona Volpe curatrice della  collana Poesia Mundi; pausa “Pranzo poetico collettivo” (ore 13, portando la propria gluppa) e si riprende nel  pomeriggio con: “Palco libero in libera poesia” (ore 15) a disposizione di chiunque voglia esprimersi e  condividere i propri pensieri poetici, “Pensieri sciolti di Elvis Presenzini” (ore 16.30), spunti per riflessioni  profonde, in collaborazione con AIAS Pesaro, e “Inedita” (ore 17.30) sempre a cura di Lucia Ferrati, reading di  versi nuovi e in-auditi di Lella De Marchi e Stefano Sanchini; a seguire, serata concerto “Sono solo  canzonette?” (ore 21) per godere della poesia che si fa musica nei brani di Dalla, De Andrè, Guccini, Area,  Capossela, interpretati da Connie Valentini, voce, Valerio Scrignoli, chitarra. 

Gran finale del festival domenica 2 novembre (ore 11) con “Le tue parole all’improvviso”, una sfida poetica  che nasce da una riflessione sul rapporto spettatore-performer: Camilla Barbarito improvviserà cantando e  declamando i testi suggeriti dal pubblico, accompagnata dal contrabbasso di Paolino Dalla Porta, uno dei  maggiori protagonisti del jazz italiano; si terrà inoltre il finissage della mostra “Una sottile complessità” e  dell’opera partecipativa collettiva “La grande tavola di William Xerra”. 

PesaroPoesia25 

12 ottobre – 2 novembre 2025 

Casa Bucci, Strada della Romagna 143, 61121 Pesaro PU 

Ingresso con libera donazione 

Consigliata la prenotazione a tutti gli eventi (obbligatoria per evento del 12 ottobre ore 20.30) whatsapp 376 2829 939, viviana@casabucci.it – www.casabucci.it 




Pesaro, domenica 12 ottobre torna Guida all’ascolto con la lezione-concerto dedicata a Pierre Boulez

Riprende domenica 12 ottobre, dopo la parentesi estiva, la rassegna Guida all’ascolto, condotta dal Maestro Mario Totaro, promossa dalla Filarmonica Gioachino Rossini, con il Comune di Pesaro e l’AMAT e il sostegno di Sistemi Klein e Sky Trade International. La lezione-concerto si svolge in orario mattutino, alle 11 nel Salone Nobile di Palazzo Gradari “Antonia Pallerini”.

L’incontro è dedicato al compositore francese Pierre Boulez, nel centenario della nascita, figura centrale nella musica del secolo scorso: compositore, direttore d’orchestra, saggista, promotore, didatta di fama mondiale, rappresenta forse l’incarnazione musicale moderna del razionalismo francese più puro e genuinamente laico.

I suoi estimatori apprezzano il rigore con il quale ha perseguito per tutta la vita un ideale di purezza dell’oggetto musicale, decantano le sue doti direttoriali, la sua leggendaria capacità analitica, il suo aver fondato alcune fra le più importanti realtà musicali del pianeta.

I suoi detrattori gli rimproverano di aver sempre concepito la composizione musicale essenzialmente come un freddo esercizio tecnico-intellettuale, privilegiando l’aspetto speculativo della ricerca e sostenendo le sue idee con una deleteria, dogmatica intransigenza.

Il tentativo di quest’incontro è quello di dare una visione il più possibile sfaccettata ma sintetica e storicamente attendibile del musicista e dell’intellettuale, mettendo in luce anche alcuni aspetti meno conosciuti e sorprendenti, aspetti che mostrano quanto la realtà sia raramente tutta bianca o tutta nera.

Corredano la trattazione, come al solito, video inerenti (alcuni dei quali decisamente rari) che cercano di far luce sui vari aspetti di questa figura controversa ma di grande interesse.

Biglietto cortesia 5 euro. Biglietteria presso Teatro Sperimentale 0721 387548 e circuito vivaticket anche on line.




A Palazzo dei Capitani la mostra antologica dedicata a Gabriele Maria Pagnini, sarà visitabile dal 19 ottobre al 14 dicembre

Dal 19 ottobre al 14 dicembre 2025, le sale storiche del Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno ospiteranno una grande mostra antologica dedicata a Gabriele Maria Pagnini, uno dei maestri italiani della fotografia di ritratto nel panorama internazionale. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Ascoli Piceno e realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e BIM Tronto, è a cura dell’Archivio Fotografico Italiano, in stretta collaborazione con la Famiglia Pagnini. Co-organizzatori del progetto sono le realtà culturali Ascoli da Vivere, Scintille – associazione socio-culturale e Virtuscoop – società cooperativa sociale.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Ascoli Piceno e realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e BIM Tronto, è a cura dell’Archivio Fotografico Italiano, in stretta collaborazione con la Famiglia Pagnini. Co-organizzatori del progetto sono le realtà culturali Ascoli da Vivere, Scintille – Associazione SocioCulturale e Virtuscoop – Società Cooperativa Sociale.

La Mostra
Un omaggio a un artista che ha segnato l’immaginario visivo dagli anni Settanta fino agli inizi del nuovo millennio, attraverso oltre cento ritratti di grandi protagonisti della cultura, dell’arte e dello spettacolo: Federico Fellini, Andy Warhol, Italo Calvino, Wim Wenders, Roberto Benigni, Dario Fo, David Hockney, Riccardo Muti, Allen Ginsberg, Catherine Deneuve, Luciano Pavarotti, Isabella Rossellini, Jeanne Moreau, solo per citarne alcuni. Le immagini, molte delle quali pubblicate su riviste di culto come Vogue (Italia, Francia, Germania, Spagna, UK), L’Uomo Vogue, Harper’s Bazaar, Ritz Newspaper (diretta da David Bailey, figura iconica della fotografia britannica), restituiscono un panorama unico della ritrattistica editoriale del secondo Novecento.

Un Maestro del Ritratto

Formazione da reporter, anima da pittore, Gabriele Maria Pagnini ha sviluppato un linguaggio visivo personale, ispirato tanto alla pittura rinascimentale quanto alla modernità di Degas, capace di scandagliare l’anima dei soggetti ritratti. Le sue fotografie – in prevalenza in bianco e nero – raccontano un’autenticità non filtrata, mettendo a nudo emozioni, fragilità, intensità. Un “corpo a corpo” con la macchina fotografica, che fa emergere la verità nascosta dietro il personaggio. Come scrisse Federico Zeri, “foto di rara sostenutezza formale e ancor più rara penetrazione psicologica… ritratti d’eccezione, in cui colpisce l’assoluta mancanza di surrogati letterari o esornativi”.

Evento Inaugurale – sabato 18 ottobre 2025

Ore 16.30 – Conferenza pubblica “Rappresentare l’Altro: il ritratto tra arte ed estetica”

Intervengono: Stefano Papetti, curatore delle collezioni comunali di Ascoli Piceno

Pierparide Tedeschi, giornalista, scrittore e filmmaker

Claudio Argentiero, presidente Archivio Fotografico Italiano

Giuseppe Di Caro, fotografo e docente

Modera: Ignacio Maria Coccia, fotografo Contrasto e direttore artistico Festival di Reportage

Ore 18.00 – Inaugurazione della mostra

A seguire, aperitivo inaugurale




Eroi d’ambra e d’avorio di 26 secoli fa il Cofanetto da Belmonte Piceno per la prima volta esposto al pubblico

In occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio”, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata presenta per la prima volta al pubblico il Cofanetto da Belmonte Piceno, prezioso manufatto d’avorio e d’ambra risalente a metà del VI secolo avanti Cristo, che per l’occasione dal 27 settembre 2025 fino al 6 gennaio 2026 sarà visibile nel Salone delle feste del Museo Archeologico Nazionale delle Marche, a Palazzo Ferretti di Ancona, grazie alla collaborazione fra la suddetta Soprintendenza e la Direzione regionale Musei nazionali Marche.


La presentazione ai media dello straordinario pezzo archeologico è in programma venerdì 26 settembre, alle ore 10.30 nell’Auditorium del M A N Marche di Ancona, alla presenza di Giovanni Issini (Soprintendente ABAP AP-MC-FM), Luigi Gallo (Direttore regionale Musei nazionali Marche), Ivano Biscioni (Sindaco di Belmonte Piceno), Diego Voltolini (Direttore M A N Marche), Joachim Weidig (Direttore scientifico delle ricerche a Belmonte Piceno).

A seguire, sabato 27 settembre, alle 18 sempre nell’Auditorium del M A N Marche e Salone delle Feste e a ingresso gratuito, è prevista la conferenza pubblica di presentazione del Cofanetto da Belmonte Piceno, cui interverranno, oltre ai direttori Voltolini e Weidig, anche Francesco Belfiori (Funzionario archeologo SABAP AP-FM-MC) e Nicola Bruni (Funzionario restauratore).

Da segnalare che sempre sabato 27 l’accesso al percorso espositivo del M A N Marche e al Salone delle Feste con il Cofanetto da Belmonte Piceno dalle 19.30 alle 23.30 sarà al costo simbolico di 1 € per l’apertura serale straordinaria delle Giornate Europee del Patrimonio.


L’evento di presentazione del cofanetto sarà inoltre l’occasione per vedere riunite le altre preziose ambre figurate da Belmonte Piceno, in parte già esposte presso il M A N Marche e presso il Museo archeologico nazionale di Ascoli Piceno.


«Dopo un importante lavoro di restauro e di studio – afferma il Soprintendente Issini – il Cofanetto da Belmonte Piceno viene presentato per la prima volta non solo ai cittadini delle Marche, ma anche alla comunità scientifica nazionale e internazionale, che nei prossimi anni potrà sviluppare ulteriori ricerche e approfondimenti su questo straordinario reperto. Si tratta senza dubbio di uno dei rinvenimenti più significativi avvenuti nelle Marche negli ultimi anni. Per questo, insieme al Direttore di Palazzo Ducale di Urbino – Direzione regionale Musei nazionali Marche, Luigi Gallo, abbiamo ritenuto opportuno renderlo accessibile e visibile al pubblico presso il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, a partire dalle Giornate Europee del Patrimonio. Un ringraziamento particolare va ai funzionari e al personale della Soprintendenza che, dal 2018 a oggi, hanno programmato e portato avanti con competenza le complesse attività di tutela del Cofanetto da Belmonte Piceno, fino al recente rimontaggio concluso nelle scorse settimane».


«La prima presentazione al pubblico di un’opera meravigliosa come il Cofanetto da Belmonte Piceno – aggiunge il Direttore Gallo – è un momento importante per il patrimonio archeologico marchigiano e nazionale. Tutelare, conservare e valorizzare sono gli obiettivi che il Ministero della Cultura persegue attraverso le diverse strutture che operano sul territorio: ed è proprio la collaborazione fra istituti ministeriali (Palazzo ducale di Urbino-Direzione regionale Musei nazionali Marche e Soprintendenza ABAP AP-MC-FM) che permette di restituire al grande pubblico e alla comunità scientifica questo prezioso frammento di passato, capace di esprimere la potenza di una bellezza senza tempo. A questo scopo la Direzione regionale Musei nazionali Marche ha messo a disposizione la sede del M A N Marche a Palazzo Ferretti ad Ancona, nella sua funzione di luogo che custodisce e racconta la pluralità delle Marche nell’antichità, per valorizzarne la storia millenaria e per invitare ad andarla a scoprire nei tanti luoghi della cultura diffusi sul territorio».


«Nel 1863, appena dopo l’Unità d’Italia, al Comune di Belmonte fu aggiunto il toponimo “Piceno” per distinguerlo da altri Belmonte sparsi nella nazione – sottolinea il Sindaco Biscioni –. Si potrebbe dire il destino di un nome oppure, per dirla in latino, nomen omen. Successivamente, circa mezzo secolo dopo, nel territorio belmontese è stata rinvenuta una delle più importanti necropoli di epoca picena. Questa la premessa che mi ha motivato nell’intraprendere, con tutti i mezzi e le risorse possibili, un percorso per far diventare Belmonte Piceno un faro nell’archeologia delle Marche. Tante iniziative si sono succedute, ma la più importante è stata la riapertura degli scavi archeologici nel 2018, sempre in collaborazione con la Soprintendenza, dove è emerso il prezioso e unico cofanetto in avorio e ambra. Gli scavi di concessione sono stati finanziati principalmente dal Comune di Belmonte Piceno come ulteriore dimostrazione dell’interesse intorno alla storia dei nostri progenitori. Questo lungo percorso, che non è terminato, ma è appena iniziato, ha portato all’esposizione temporanea del prezioso manufatto presso il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, per dare l’opportunità di ammirare un unicum emerso grazie a un lavoro caparbio e ostinato del Comune che rappresento».


Lo scavo

Nel 2018 nuove ricerche hanno ripercorso i passi della strabiliante scoperta della necropoli picena di Belmonte Piceno (in provincia di Fermo) avvenuta nel 1910: in quei luoghi Innocenzo Dall’Osso scavò alcune fra le più importanti sepolture preromane delle Marche, che portarono alla ribalta internazionale il Museo Archeologico Nazionale e la Civiltà Picena.

Dopo più di secolo la necropoli ha restituito un inedito e prezioso capolavoro: un cofanetto in avorio intarsiato d’ambra, un piccolo manufatto straordinario, unico nel suo genere, che condensa capacità artistiche e artigianali e messaggi figurativi densi di significati da decifrare. Il reperto è stato infatti scoperto nel 2018 durante le campagne di ricerca su concessione della ex-Soprintendenza ABAP Marche, finanziate dal comune di Belmonte Piceno e dalla Regione Marche.

La sepoltura da cui proviene era già stata individuata da Dall’Osso nel 1910 ma, come spesso accadeva all’epoca, i vasi di grandi dimensioni spesso lesionati venivano lasciati sul posto e non recuperati per essere restaurati ed esposti. Proprio alle spalle di un grande vaso in terracotta era celato il cofanetto d’avorio: recuperato con il suo blocco di terreno, è stato portato nei laboratori della ditta Coobec di Spoleto (PG) per procedere con un meticoloso microscavo e con il restauro.


La meraviglia

Il cofanetto ha un coperchio con quattro sfingi incise e traforate, con visi e ali d’ambra. Il contenitore invece è realizzato con lastrine di avorio intagliato e inciso, sulle quali sono inserite figure in ambra ricchissime di dettagli incisi sulla superficie retrostante, così da poter essere viste, in origine, attraverso la trasparenza dell’ambra.

Nonostante il naturale degrado dell’ambra, oggi il sapiente intervento di restauro ha permesso di riportare a una corretta lettura il reperto, fornendo immagini che aprono una nuova pagina sui rapporti fra Piceni, Etruschi e mondo mediterraneo.

Ma cosa mostrano le 18 figurine di ambra racchiuse in metope (riquadri) sui lati del cofanetto?

Le immagini della fascia in alto raccontano scene di vita fra figure regali e/o divinità, con momenti di confronto fra personaggi di rango elevato e forse anche riferimenti a una cerimonia matrimoniale.

Nella fascia bassa invece sono rappresentati i “fotogrammi” di antichi miti e racconti epici: Perseo e Medusa, Aiace che trasporta il corpo senza vita di Achille, Cassandra ai piedi della statua di Atena con re Priamo e Aiace alle sue spalle. Tutte scene dal finale tragico, forse un richiamo alla morte quale fine ultima di tutti, anche degli eroi, come gli accurati studi stanno approfondendo.




Galleria Nazionale delle Marche: per le Giornate Europee del Patrimoniodue visite guidate al Codice Santini

Entrato a far parte delle collezioni della Galleria Nazionale delle Marche di Urbino lo scorso 19 febbraio, il cosiddetto Codice Santini sarà straordinariamente visibile in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio: infatti, sabato 27 settembre, il personale della Galleria accompagnerà i visitatori a due visite tematiche alla Biblioteca Pasquale Rotondi, programmate per le ore 15.30 e per le ore 17; in entrambe i casi è gradita la prenotazione scrivendo un’email all’indirizzo galleria@gallerianazionalemarche.it.

Inoltre, nella serata del 27, la Galleria Nazionale delle Marche prolungherà l’orario fino alle 22,15 (ultimo ingresso ore 21,15); durante queste tre ore in più, l’ingresso al museo costerà un solo euro.

«”Architetture: l’arte di costruire” – dice Luigi Gallo, Direttore della Galleria Nazionale delle Marche – è il tema proposto quest’anno per le Giornate Europee del Patrimonio. Un tema che richiama al concetto del fare, nel senso di raggiungere un obiettivo tramite azioni consapevoli. La stagione rinascimentale urbinate fu caratterizzata da architetti, ingegneri, matematici che trovarono nel fondamento scientifico-matematico e nel sapere tecnologico, una chiave di lettura della bellezza e dell’armonia dell’universo. Il Codice Santini, come le formelle del “fregio dell’arte della Guerra” e le tarsie delle Studiolo, testimoniano questa sintesi che caratterizzò l’Umanesimo Matematico urbinate».

Il gioiello di pergamena

Databile nei primissimi decenni del Cinquecento, il prezioso manoscritto su pergamena, noto come Codice Santini, raccoglie una serie di macchine ingegneristiche e belliche, documentando l’interesse per le discipline matematiche e scientifiche nella Urbino del Rinascimento, durante le dinastie Montefeltro e Della Rovere. L’autore del manoscritto è tuttora sconosciuto, riconoscendovi una personalità prossima a Francesco di Giorgio Martini, fino a Giovan Battista Comandino. Resta comunque un’opera profondamente legata a Urbino, e in particolare a Palazzo Ducale, essendone riconoscibile il chiaro riferimento alle formelle del Fregio dell’Arte della Guerra, recentemente riallestite nelle Soprallogge al piano nobile del palazzo ed essendo testimoniata la sua presenza nella preziosa biblioteca ducale oggi conservata, quasi integralmente, alla Biblioteca Vaticana.

Il volume è altresì citato – come mancante – in un inventario della biblioteca ducale del 1632; per questo motivo, probabilmente, non ha seguito la sorte della maggior parte dei volumi della biblioteca ed è rimasto in città, tramandato da alcune nobili famiglie locali, fino agli ultimi proprietari.

Messo in vendita lo scorso anno, è stato acquistato dallo Stato e destinato alla Galleria Nazionale delle Marche.




La collezione Picca Arte Contemporanea inaugura al Conventino di Monteciccardo

Sabato 11 ottobre al Conventino dei Serviti di Maria a Monteciccardo inaugura la Collezione Picca-Arte Contemporanea . L’evento curato da Elisa Di Domenicantonio e Giuseppe Tomasello, è stato realizzato in collaborazione con Pesaro Musei, Municipio di Monteciccardo, Pro Loco di Monteciccardo. L’appuntamento è fissato per le ore 18.00.

Picca – Arte Contemporanea inaugura al Conventino dei Serviti di Maria di Monteciccardo la propria Collezione, un nucleo espositivo costituito dalle opere donate dagli artisti che, tra il 2021 e il 2025, hanno esposto nello spazio fondato e curato dagli artisti Elisa Di Domenicantonio e Giuseppe Tomasello. Picca -Arte Contemporanea è un progetto artistico nato a Pesaro, in Via Diaz 18, un piccolo spazio di 9 mq. che si trova a pochi passi da Piazza del Popolo. Dal 2021 propone mostre e incontri a cadenza quasi mensile che hanno trasformato lo spazio in un punto di riferimento per appassionati e cittadini, fatto di arte, dialogo e convivialità. Dalle esperienze espositive è nata la Collezione Picca Arte Contemporanea in continuo incremento grazie alle opere donate dagli artisti invitati.
Picca Arte inoltre è il nome di un sodalizio creativo tra i due artisti Elisa e Giuseppe, un progetto artistico per il quale collezionare diventa un gesto creativo, ciascuna opera donata non è solo un oggetto, ma un frammento di relazione, di tempo condiviso, di fiducia. Pertanto, la vera opera è la collezione stessa, un autoritratto collettivo, costruito senza commissioni e mercato ma solo con ospitalità, condivisione e sincerità. E’ facile comprendere che Picca non collezioni arte quanto piuttosto   momenti.
Per questa occasione, Picca Arte ha realizzato un intervento artistico pensato in dialogo con lo spazio e la sua identità, dal titolo Eight Light / La stanza di Maria. Ispirandosi agli elementi architettonici della stanza, dominata da una volta decorata con stella a otto punte e fasci irradianti, l’opera si manifesta soltanto al calare del buio: la stella ottagonale e i suoi otto raggi emergono dalla struttura, pervadendo lo spazio di una luce inattesa e trasformandolo in un’esperienza rivelatrice. L’intervento artistico è nato durante l’allestimento della collezione, nel momento in cui i due artisti si sono sdraiati sul pavimento in un momento di relax. Volgendo lo sguardo verso il soffitto, i due artisti, hanno recuperato un frammento mnemonico appartenuto all’infanzia, quando cioè si osservavano le stelline fluorescenti attaccate al soffitto delle camere. E’ proprio in quel frangente essi hanno subito una sorta di trasfigurazione sentendosi proiettati oltre quella stanza, ritrovandosi idealmente sotto una volta stellata.
In Eight Light /La stanza di Maria l’antico viene attualizzato: la decorazione della volta, carica di significato simbolico, è divenuta traccia mutevole che vive di un dualismo naturale: presenza silente alla luce, rivelazione luminosa al buio. La scelta della fluorescenza enfatizza proprio questo dialogo tra visibile e invisibile. Nelle ore diurne, la decorazione sembra assorbita dalla volta mentre in quelle notturne, la geometria si accende e, guidando lo sguardo verso l’alto, restituisce centralità alla struttura architettonica. Gli otto fasci irradiati dalla stella generano una percezione dinamica dello spazio, come se l’architettura stessa respirasse luce. Nella tradizione occidentale, la stella a otto punte è associata a Venere, visibile come prima luce del mattino e ultima della notte, evocando così la natura dell’opera: un segno che appare e scompare, oscillando tra visibile e invisibile. Allo stesso tempo, questo simbolo è profondamente legato all’iconografia classica usata per rappresentare Maria, la stella a otto punte è infatti parte della simbologia che l’accompagna. Pare che la stanza fosse originariamente dedicata al culto mariano, il che rafforza il legame tra luogo, intervento artistico e sacralità.
Da questa doppia valenza simbolica nasce il titolo dell’opera: Eight Light / La stanza di Maria, sintesi visiva e concettuale di un segno che abita il confine tra luce e tenebre, tra materia e spirito. Si tratta di un’opera che lavora sulla soglia tra memoria e contemporaneità, la volta non viene modificata, ma rivelata: la stella e i suoi fasci irradianti ne esaltano la geometria e ne restituiscono la presenza.
L’inaugurazione è in collaborazione con Pesaro Musei, Municipio di Monteciccardo e Pro Loco di Monteciccardo, che per l’occasione offrirà un assaggio di prodotti del territorio. La presentazione della mostra è di Alessandro Giovanardi, accompagnata da un testo di Franco Pozzi. Gli artisti in mostra della collezione sono: Gianluigi Antonelli, Maurizio Battaglia, Giovanni Bianco, Kiril Cholakov, Vittorio D’Augusta,Giuliano Del Sorbo, Giorgio Donini, Massimiliano Fabbri, Alessandro Giampaoli, Federico Guerri, Takako Hirai, Enrico Nanni, Emanuela Palazzi, Franco Pozzi, Sara Principi, Massimo Pulini, Andrea Salvatori, Patrizia Zelano, Abel Zeltman, Collettivo Quarantene, Picca Arte. 

piccartecontemporanea@gmail.com
Info:0721.387541/info@pesaromusei.it
Prenotazione obbligatoria visite guidate: 349.231.5640/ servizimuseali@pesaromusei.




Corinaldo, una storia di famiglia

Due amici impegnati per l’Italia, Alfonso Casati e Antonio Franchini – Una mostra documentaria alla Biblioteca Comunale di Corinaldo

A Corinaldo si ricorda la figura di Alfonso Casati, qui morto per la liberazione nel 1944.

Due giovani amici, Alfonso Casati e Antonio Franchini, uniti dalla passione per l’arte e dal sogno di un’Italia libera, rivivono oggi attraverso dipinti, fotografie e documenti che raccontano il loro talento e la loro tragica fine durante la Liberazione del 1944.

Venerdì 26 settembre alle ore 18.00 si inaugura la mostra UNA STORIA DI FAMIGLIA. L’esposizione, allestita presso la Biblioteca Comunale di Corinaldo, è patrocinata dal Comune di Corinaldo in collaborazione con i comuni di Arcore (MB) e Scapoli (IS) e con il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali di Rocchetta Nuova.

La mostra documentaria riguarda la storia di un’amicizia che lega un conte milanese e un pittore napoletano negli anni della Seconda Guerra mondiale. Alfonso Casati e Antonio Franchini sono al centro della vita intellettuale e culturale delle loro rispettive città, ed hanno una conoscenza in comune fondamentale durante il loro percorso di crescita: Benedetto Croce. Durante la vita di caserma progettano insieme di arruolarsi nel Corpo Italiano di Liberazione, nato in Molise nel marzo del ’44. Dopo un soggiorno a Sorrento, nella villa dei Croce, nel giugno del ’44, i due amici entrano nel Reggimento San Marco, e partecipano alle operazioni di liberazione dai tedeschi sul fronte adriatico. 

La speranza di poter impegnarsi per la patria si infrange contro la morte ineluttabile: Antonio Franchini muore a Belvedere Ostrense il 21 luglio del 1944 per un’esplosione provocata dagli occupanti tedeschi; qualche giorno dopo, il 6 agosto, muore anche Alfonso Casati durante un aspro combattimento a fuoco a Corinaldo.

Sono esposte lettere, fotografie, riproduzioni di quadri, documenti di varia natura che ristabiliscono un legame con il territorio liberato e con le famiglie ritrovate dopo i lutti.

Nella giornata inaugurale del 26 settembre, alle 18.00, sarà ospite lo scrittore Antonio Franchini. Curatore editoriale per moltissime firme di bestseller della narrativa italiana, per Mondadori prima e per Giunti-Bompiani poi, autore raffinato, nel suo ultimo libro pluripremiato “Il fuoco che ti porti dentro” Antonio Franchini descrive anche il vincolo indissolubile tra la passione per l’arte dello zio omonimo, mai conosciuto, e i sentimenti che pervadono la propria opera.

La biblioteca si trova nel centro storico di Corinaldo, di fronte alla sede comunale.

Stefania Carvelli è docente di lettere all’Istituto Comprensivo di Corinaldo. Di origine lucana, è laureata in letteratura greca e in archivistica. Ha vissuto molti anni all’estero (Belgio, Paesi Bassi, Polonia) prima di stabilirsi nelle Marche.

UNA STORIA DI FAMIGLIA – Due amici impegnati per l’Italia

Mostra documentaria a cura di Stefania Carvelli

26 settembre – 26 ottobre 2025

Lunedì – Mercoledì – Venerdì – Sabato 9.30 12.30 – 15.30 18.30

Martedì – Giovedi 15.30 18.30

Biblioteca Comunale di Corinaldo – Largo XVII settembre 1860- Corinaldo

Ingresso libero 

Info tel. 071 7976356




San Terenzio ai Musei

Mercoledì 24 settembre, per la festa del patrono della città, musei e mostre aperti per un viaggio nel patrimonio culturale cittadino tra arte, storia, contemporaneo e Rossini. E giovedì 25, il tour alla scoperta di Rocca Costanza (sede di partenza), Palazzo Ducale, sinagoga e chiesa del Nome di Dio

Mercoledì 24 settembre si festeggia San Terenzio patrono di Pesaro. In centro sono tante le ‘tracce’ del santo che fu il primo vescovo della città dove morì il 24 settembre 247. Iconografie di Terenzio si trovano ai Musei Civici di Palazzo Mosca, al Museo Diocesano, in Cattedrale, nella chiesa di sant’Agostino e al Santuario della Madonna delle Grazie. In particolare ai Musei Civici, è la sala Bellini ad ospitare ‘versioni’ diverse di questa figura: nella Pala dell’Incoronazione della Vergine, Terenzio compare alla base del pilastro destro; è poi presente nella tavola di Giovanni Antonio Bellinzoni da Pesaro che costituiva il coperchio del sarcofago del santo, in questo caso non più vestito da guerriero ma giovane in ricche vesti con un libro e la palma del martirio; è poi raffigurato nell’affresco che ritrae i santi Germano e Decenzio accanto a Terenzio.

E allora porte aperte ai Musei Civici di Palazzo Mosca – con le magnifiche raccolte di ceramica, dipinti e arti decorative su cui svetta l’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini – e a Casa Rossini dove respirare l’atmosfera speciale della casa natale del compositore; entrambi sono visitabili con orario 10-13, 14-19. Ingresso con Card Pesaro Musei o con biglietto singolo, gratuito fino a 18 anni, per gli studenti del Conservatorio Rossini e i possessori della Carta Famiglia del Comune di Pesaro, info 0721 387541.

Per San Terenzio al Museo Nazionale Rossini ingresso gratuito per i residenti di Pesaro e comuni limitrofi. Per chi è pronto a fare un viaggio a 360° nella vita e nelle opere di un genio assoluto della musica, ecco l’orario: 10-13/15-18; info Sistema Museo 0721 1922156 www.museonazionalerossini.it.

Chi invece è curioso di conoscere la storia della città dal punto di vista della sua marineria, potrà varcare le soglie del Museo della Marineria Washington Patrignani aperto il mattino dalle 9.30 alle 12.30, ingresso con card Pesaro Musei, tel 0721 35588.

Per la festa del patrono aperti al pubblico con ingresso gratuito il Museo Diocesano e la chiesa del Nome di Dio – sintesi perfetta tra architettura e scenografia – con orario 10-13/16-19. All’interno del museo dell’Arcidiocesi di Pesaro, i visitatori potranno scoprire alcune testimonianze archeologiche, storiche e artistiche, collegate a San Terenzio come l’urna ottocentesca che conserva le antiche vesti del santo. Rimosse e sostituite nel corso della ricognizione canonica del 1818 sotto il vescovo Andrea Mastai Ferretti, furono successivamente donate al patrizio pesarese Luigi Vatielli che fece realizzare la teca in legno di noce con decorazioni in lamina d’argento.

Per chi coltiva la passione per i motori, tra i luoghi del ‘pacchetto San Terenzio’ anche il Museo Officine Benelli ospitato nella sede storica della fabbrica motociclistica Benelli, celebre marchio che ha fatto grande la storia di Pesaro: esposte in modo permanente 150 motociclette Benelli e MotoBi cui si aggiungono le 70 della Collezione ASI Morbidelli. Orario 16-19 ingresso a pagamento, ridotto con card Pesaro Musei. 

Nel cuore del Parco San Bartolo, mercoledì 24 settembre tappa a Villa Imperiale – esempio perfetto di armonia architettura/paesaggio – per le visite guidate nel pomeriggio a cura di Isairon; prenotazione obbligatoria, costo € 15, info e prenotazioni 338 2629372 info@isairon.it; Centro IAT Pesaro 0721 69341 iat.pesaro@regione.marche.it

Nel giorno di San Terenzio, ampia scelta anche per le mostre. Doppia proposta a Palazzo Mosca: nella nuova ala dei Musei Civici, Nino caffe’ – Tra naturalismo e satira a cura di Mariastella Margozzi: a cinquant’anni dalla morte, l’esposizione celebra ‘il pittore dei pretini per una rilettura critica di uno dei protagonisti della migliore pittura italiana del XX secolo. Nella falegnameria recuperata, Alberto Barbadoro – Senza rumore a cura di Elena Gramaccioni, un evento che – a dieci anni dalla scomparsa – fa luce sulla figura eclettica di un artista a tutto tondo che si è misurato con la pittura, la scultura, la fotografia e la grafica; ingresso con card Pesaro Musei o con biglietto singolo, gratuito fino a 18 anni, studenti del Conservatorio Rossini e possessori Carta Famiglia del Comune di Pesaro, info 0721 387541. A Casa Rossini, Saletta Osmilde Gabucci e Museo Nazionale Rossini, ‘Il Viaggio a Reims: 1825-2025’ la consueta esposizione a cura della Fondazione Rossini, quest’anno è dedicata al bicentenario di un’opera particolarmente importante per la Fondazione Rossini e per il ROF, andata in scena per la prima volta al Théâtre-Italien di Parigi nel 1825 per l’incoronazione di Carlo X a re di Francia. Alla Galleria Rossini, dalle 17.30 alle 19.30 si visita  ‘Contrasti architettonici tra antico e moderno’ la mostra con gli scatti dei soci del Foto Club Pesaro che ritraggono il patrimonio architettonico cittadino con sguardo attento e sensibile; ingresso gratuito, info 0721 387541. Al Museo della Marineria, l’esposizione fotografica ‘Il micromondo della sabbia’ che documenta lo straordinario universo sommerso che vive nei sedimenti marini.

Giovedì 25 settembre alle 16, ultima data estiva per il Tour del giovedì a cura delle Guide Abilitate Federagit che include Rocca Costanza (sede di partenza), Palazzo Ducale, sinagoga e chiesa del Nome di Dio; min 8 partecipanti, durata 2 ore e 30; costo comprensivo di ingressi nei luoghi euro 15,00 (ridotto 12 per possessori Card Pesaro Musei), gratuito fino a 10 anni. La prenotazione obbligatoria va inviata entro 48 ore prima della visita, con nominativo e recapito dei richiedenti e totale partecipanti, indicando nomi e date di nascita dei partecipanti (contenuti richiesti dalla Prefettura di Pesaro Urbino che ha sede a Palazzo Ducale). info e prenotazioni 338 2629372 info@isairon.it. Rocca Costanza e Palazzo Ducale sono visitabili grazie alla disponibilità dell’Agenzia del Demanio e della Prefettura di Pesaro e Urbino. 

www.pesarocultura.it

www.pesaromusei.it




Il festival “Prima scena” arriva ad Ascoli Piceno

Prima Scena, il primo e più importante festival dedicato alla scenografia, arriva ad Ascoli Piceno  con due prestigiosi eventi il 28 settembre e il 2 ottobre. 

Dopo il grande successo delle tappe di Potenza Picena (MC), Senigallia (AN), Urbino e Montefiore dell’Aso  (AP), che hanno registrato una forte partecipazione di pubblico e ospitato nomi di rilievo internazionale,  Prima Scena, il primo e più importante festival di scenografia, arriva ad Ascoli Piceno con due importanti  eventi. 

Domenica 28 settembre alle 18 il Teatro dei Filarmonici ospiterà lo spettacolo “Centomila, uno, nessuno – La  curiosa storia di Luigi Pirandello”. Scritto e diretto da Giuseppe Argirò, è interpretato da Giuseppe Pambieri,  attore e regista dalla carriera costellata di successi tra teatro, cinema e tv, grazie ai lavori con alcuni dei più  importanti nomi come Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli e Luca Ronconi. 

L’evento è gratuito, i biglietti si possono prenotare online su CiaoTickets: info tel. 392 4450125 o 0733  1776765. 

Giovedi 2 ottobre alle 15,30, presso la sala dell’Affresco della SAAD, Scuola di Ateneo di Architettura e Design  dell’Università di Camerino (sede dell’Annunzia, viale della Rimembranza 9) si terrà l’incontro con il direttore  artistico di Prima Scena, lo scenografo Giancarlo Basili, dal titolo “Spazio e Architettura nel Cinema”. Sarà presentato il cortometraggio a lui dedicato, per la regia di Marco Cruciani, e al termine ci sarà un  dibattito moderato da Giuseppe Bonaccorso (SAAD, Università di Camerino) e che vedrà come ospiti anche  Mauro Mazziero (direttore Associazione Centro Culturale), Carlo Bachetti Doria (SAAD, Unicam), Federico  Bellini (SAAD, Unicam) e Marta Magagnini (SAAD, Unicam). 

Carlo Vannicola, Direttore Vicario SAAD, introdurrà l’evento. 

LO SPETTACOLO CON GIUEPPE PAMBIERI 

“Centomila, uno, nessuno – La curiosa storia di Luigi Pirandello” è un viaggio ironico e appassionato nel  multiforme universo di Luigi Pirandello. 

Un ritratto inedito, disegnato attraverso le figure più significative della sua vita, le sue opere, il suo pensiero che vedrà protagonista Giuseppe Pambieri, attore tra i più talentuosi, depositario di una prestigiosa  tradizione teatrale. 

Sarà una riflessione umoristica sull’uomo del Novecento, a cui solo la scena può dare voce. Lo spettacolo  racconta gli aspetti meno visitati dell’esistenza di Pirandello: dai tumultuosi anni giovanili e dal rapporto  conflittuale con il padre, al soggiorno tedesco e agli amori, specchio di una personalità complessa e  tormentata. Una drammaturgia che rivela l’uomo Pirandello attraverso le parole dei suoi personaggi,  facendoceli rivivere più attuali che mai: da Il fu Mattia Pascal ai Sei personaggi in cerca d’autore, dall’Enrico  IV a Non si sa Come, fino a L’uomo dal fiore in bocca.

L’INCONTRO CON GIANCARLO BASILI 

Giancarlo Basili è uno scenografo teatrale e cinematografico di rilievo internazionale. Ha iniziato la sua attività in ambito teatrale curando la progettazione e realizzazione di opere liriche, prosa e  balletto per Luca Ronconi, Giorgio Strehler, Pier Luigi Pizzi, Rudol’f Nureev ecc.. 

Alla fine degli anni Settanta ha iniziato a firmare le scenografie di film d’autore collaborando con i più  importanti registi italiani: Marco Ferreri (“Chiedo Asilo”), Pupi Avati (“Una gita scolastica”, “Noi tre”, “Festa  di Laurea”), Marco Bellocchio (“Gli occhi, la bocca”, “Enrico IV”), Nanni Moretti (“Palombella Rossa”, “La  stanza del figlio” – Palma D’oro Cannes 2001 – “Il caimano” – Ciak d’Oro miglior scenografia), Gianni Amelio  (“Così ridevano”, “L’intrepido” – Premio Festival di Bari Miglior Scenografo, “La tenerezza”, “Hammamet”),  Gabriele Salvatores (“Nirvana” – Ciak d’Oro miglior scenografia, “Io non ho paura”, “Sud”), Giorgio Diritti  (“L’uomo che verrà” – Nastro D’Argento miglior scenografia 2010 – “Lubo”), Marco Tullio Giordana  (“Romanzo di una strage”, “Lea”, “Sangue Pazzo”), Daniele Luchetti (“Il portaborse”, “Anni felici”, “La nostra  vita”), Renato de Maria (“Paz!” – Ciak d’Oro miglior scenografia 2002), Giuseppe Piccioni (“Luce dei miei occhi” – Ciak d’Oro miglior scenografia 2002), Carlo Mazzacurati (“Notte italiana”, “La giusta distanza”, “La  sedia della felicità”), Abbas Kiarostami (“Copia conforme”). 

Dal 2017 al 2023 progetta l’ambientazione scenografica della serie TV internazionale “L’Amica Geniale”,  tratta dai libri di Elena Ferrante (regia di Saverio Costanzo, Alice Rohrwacher, Daniele Luchetti, Laura Bispuri). Nella sua carriera cinematografica ha ricevuto 18 nomination ai David di Donatello e 10 candidature ai Nastri  D’Argento. 

Nel 2010 ha progettato l’allestimento del Padiglione Italia all’Expo di Shanghai e nel 2015 il Padiglione Zero  all’Expo di Milano. 

Dal 2018 al 2023 ha curato la progettazione del restauro del Cinema Modernissimo per la Cineteca di  Bologna. 

IL FESTIVAL PRIMA SCENA 

Prima Scena è il primo festival interamente dedicato all’arte della scenografia, nato per valorizzarne il ruolo  centrale nelle arti visive, nel teatro e nel cinema, non solo come disciplina tecnica ma come linguaggio  artistico autonomo. Attraverso un programma che alterna proiezioni di film, spettacoli, concerti, mostre,  installazioni e ospiti d’eccellenza del panorama artistico internazionale, il festival si propone come un  laboratorio culturale attivo, capace di produrre arte e valorizzare il patrimonio creativo italiano. Le Marche fanno da cornice, una regione che appare agli occhi del mondo come una scenografia naturale e che, dal  Seicento ad oggi, ha dato i natali e ispirato alcuni tra i più grandi scenografi del teatro, del cinema e della  televisione italiana.  

Il progetto è realizzato con il contributo di Regione Marche e dei comuni aderenti ed è parte del brand  SCENARIA, un concept tra formazione e spettacolo ideato da Centro Culturale, associazione di promozione  sociale composta da professionisti del mondo dell’arte e della comunicazione e presieduta da Mauro  Mazziero, pittore, incisore, fotografo, ceramista ed esperto in tecniche di comunicazione multimediale.

Il programma 2025 di Prima Scena

Prima Scena è partito da Potenza Picena (MC) nelle date del 9-10-11 maggio con un tributo a Ferdinando  Scarfiotti. Sono stati proiettati i film “Toys” e “Il conformista” con interventi del direttore artistico Giancarlo  Basili e del regista Marco Tullio Giordana. È stata inaugurata la mostra a cura del prof. Anton Giulio Mancino  dedicata allo scenografo con bozzetti originali e foto inedite provenienti dalla famiglia Scarfiotti. Si è tenuto  inoltre il concerto del Quintetto Gigli con un arrangiamento originale sui temi tratti dalle colonne sonore. Il  festival è proseguito con l’installazione dell’opera “Omaggio a Scarfiotti” dell’artista Antonella Castelli. 

A Senigallia (AN), il 31 maggio, si è parlato di scenografia nell’alta cucina con uno speech dello chef stellato  Errico Recanati dal titolo “La scenografia del piatto”; a seguire Giancarlo Basili ha tenuto una conferenza sullo  scenografo Carlo Cesarini da Senigallia. Il 1 giugno si è tenuto il concerto tributo allo spettacolo televisivo  “Milleluci”, che ha visto sul palco un quartetto di eccellenza composto da Emilia Zamuner, Massimo  Moriconi, Ellade Bandini ed Ettore Carucci. Urbino (PU) ha ospitato il 10 giugno una conferenza sulla  scenografia teatrale presso l’Accademia di Belle Arti e una mostra dedicata ai bozzetti degli allievi e alle opere  inedite di Simone Massi, ispirate a “La Calandria” e “La città ideale”. 

Nei giorni del 7 e 8 agosto, Montefiore dell’Aso (AP) ha accolto i visitatori con tour guidati al Centro di  Documentazione Scenografica (presso il Polo Museale di San Francesco) e nei luoghi di Adolfo De Carolis. 

Nel mese di novembre a Macerata verrà allestita la mostra “From Sketch to Screen” a cura di Tommaso  Gomez, sulle scenografie animate del Gruppo Rainbow.  

Ogni evento è arricchito dalla presenza di esperti del settore che daranno ampio risalto alla realtà artistica e  produttiva della scenografia. Finalità di questa seconda edizione è quella di attivare un progetto di alta  formazione nel campo delle arti dello spettacolo sul territorio marchigiano. 




Yarishna Ayala e Lauralie Chapados: le nuove Ambassador Panatta. Forza, stile e ispirazione al femminile

Icone di forza e bellezza che incarnano l’eccellenza del brand marchigiano leader mondiale nel bodybuilding e fitness.

Performance e stile si fondono in Yarishna Ayala e Lauralie Chapados, scelte da Panatta per rappresentare i valori di un brand sinonimo di innovazione e successo. Entrambe le atlete si vanno ad aggiungere al grande team del marchio Made In Italy, leader nella realizzazione di attrezzature per il bodybuilding e il fitness, che annovera già i miti di tutti i tempi della disciplina come Ronnie Coleman, Lee Haney e Phil Heath.

Lauralie Chapados, conosciuta come “Dark Horse”, ha scritto una pagina di storia nel bodybuilding conquistando il titolo di Ms. Bikini Olympia 2024, con un palmarès impressionante: 12 vittorie Pro e piazzamenti di vertice all’Olympia e all’Arnold Classic (tre volte campionessa). Atleta di origini canadesi francofone, Lauralie è un modello per atleti di tutto il mondo. Il suo segreto? «Vincere l’Olympia mi ha insegnato che la forza non nasce solo dai muscoli, ma dall’allineamento tra testa e corpo, dall’intuizione e dall’autenticità».

Yarishna Ayala, “La regina portoricana”, è un esempio di disciplina e determinazione per migliaia di persone. Ex ballerina professionista, si è imposta come atleta IFBB Pro di fama internazionale, eccellendo nella categoria Wellness (4ª all’Olympia 2021, 8ª nel 2022). Oggi, oltre ad essere un fitness influencer e coach di fama internazionale (è anche personal trainer delle star come Karol G), è una brillante imprenditrice. Il suo motto? «La disciplina fa la differenza: tu puoi farcela!»

Bellezza, eleganza e performance: Yarishna e Lauralie impersonano i valori di Panatta, marchio d’eccellenza che ha aiutato e contribuisce a scolpire i loro corpi con macchinari sempre all’avanguardia. 




Domenica torna “Un Bel Forte in gioco”

Il capoluogo di Belforte del Chienti come un grande parco divertimenti

Giochi, divertimento, ma anche formazione e crescita. Sono questi gli ingredienti di “Un Bel Forte in gioco” che torna domenica 21 settembre, dalle 15, in piazza Umberto I a Belforte del Chienti. L’ormai tradizionale evento, dedicato a bambini e famiglie, è pronto a trasformare il capoluogo del paese in un vero e proprio parco giochi dove il divertimento si fonde con la crescita e la formazione dei più piccoli. L’iniziativa, organizzata in sinergia tra il Comune e la Pro Belforte, mette insieme associazioni, forze dell’ordine e realtà locali per proporre ai partecipanti attività diversificate dove il gioco si presenta nella sua principale funzione educativa e riporta i bambini al divertimento di una volta, fatto di laboratori, scoperta, manualità e natura.

Tra le novità di quest’anno sicuramente la location: sebbene l’evento sia ospitato come sempre in piazza Umberto I, il restyling del cuore del paese permetterà ai partecipanti di vivere ogni angolo del centro, anche grazie ai numerosi spazi verdi presenti. Arriverà poi anche il truck food della pizzeria Doppio Zero di Tolentino che permetterà alle famiglie di cenare a fine evento e godere della bellezza del capoluogo fino a sera, così come anche il carrettino del Bar Gelateria Luciano con le sue dolci specialità. In quanto al divertimento, saranno allestiti diversi punti dove sarà possibile partecipare a giochi didattici, laboratori creativi, naturalistici e culinari, spettacoli, attività sportive e letture. Un’altra new entry è quella degli scacchi: grandi e piccini potranno cimentarsi nel celebre gioco di logica e strategia. Grazie alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine, della Protezione civile e della Croce Rossa, i bambini potranno scoprire l’importanza della presenza sul territorio di queste figure. Non mancheranno – tra gli altri – le associazioni Avis e Anffas, la Biblioteca Mario Ciocchetti, il pastificio Maniinpasta, le associazioni Dire Dare Fare, Il moscardino curioso e L’Occhio nascosto dei Sibillini. Non solo, nell’angolo dedicato agli animali, sarà possibile assistere alle attività di un falconiere e alle attività di ricerca con i cani. Lo sport, da sempre motore per la socialità, sarà presente con karate, pallavolo, ginnastica e tiro con l’arco che conquisteranno tutti. Ma lo spettacolo è per tutta la famiglia: grazie ai performer della Zandella, ci sarà una imperdibile parata luminosa con giocoleria led, ventagli, bastoni, bolas, ali luminose e bolle di sapone giganti. Tante risate anche con il truccabimbi, mentre all’atmosfera musicale ci penserà il Corpo bandistico Belforte del Chienti che farà scoprire a grandi e piccini il valore della musica.




Ambiente, natura, sport, cultura, economia e spettacoli equestri per una due giorni di celebrazioni del Cavallo del Catria

Il Cavallo del Catria, unica razza equina marchigiana, torna protagonista dell’autunno con due giornate che uniscono ambiente, natura, sport, cultura, economia e spettacoli promosse dal Comune di Cantiano con il contributo della Regione Marche e con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Appuntamento a Chiaserna di Cantiano nelle domeniche del 12 e 19 ottobre 2025 per celebrare la grande tradizione equestre attraverso un format unico in Italia, grazie alla sua formula ‘open air’ e a un ricco programma che integra gare sportive, dimostrazioni di disciplina, ristorazione, gastronomia, mercato delle tipicità del territorio, spettacoli, talk e laboratori per bambini. Cantiano Fiera Cavalli, con la 46° Mostra Mercato regionale del Cavallo e la 39° rassegna del Cavallo del Catria, si candida a diventare una delle kermesse più importanti in Italia legate al mondo dell’equitazione, unica nel suo genere poiché si tiene completamente all’aperto in un autentico paradiso naturale, sul versante sud-ovest del Monte Catria, tra le cime più alte dell’Appennino italiano, luogo d’origine della razza equina omonima che risale all’anno Mille.  Il Cavallo del Catria è l’unica razza autoctona marchigiana nota per la sua forza, resistenza, rudezza ed eleganza, al contempo, perfetto per l’equitazione. Protagonista in agricoltura, sport, turismo e ippoterapia, riflette il territorio in cui nasce e cresce: da sempre in libertà sulle pendici del Monte Catria, respirando aria pulita e nutrendosi di pascoli puri. Il programma della due giorni di ottobre, rivolto non solo a professionisti e operatori ma anche al grande pubblico, sarà un focus su questo patrimonio identitario, culturale e naturalistico da tutelare e valorizzare e mira, soprattutto, a offrire un’esperienza immersiva per chi desidera vivere il contatto con la natura e con il cavallo in modo autentico.

L’evento, in uno scenario naturale unico di circa 20 mila mq, vedrà sfilare più di 200 esemplari in mostra per la premiazione dei capi migliori grazie all’associazione Allevatori Cavallo del Catria, che ha svolto un ruolo cruciale nella tutela della razza e della sua forte ascesa. Oggi si contano 1.200 esemplari, numeri straordinari per l’intero settore con ricadute importanti per tutto l’indotto e le tante attività del territorio. A questo si aggiungono le competizioni all’interno dei campionati italiani di equitazione a cura del Centro Ippico La Badia, scuola regionale di turismo equestre, unico centro di valorizzazione nelle Marche della razza Cavallo del Catria, che proporrà in quei giorni, gite, escursioni e passeggiate a cavallo. 

Cantiano Fiera Cavalli è nota anche per il vasto programma di attrazioni e spettacoli equestri: novità di questa edizione sarà la collaborazione con Fiera Cavalli di Verona che, per la prima volta, porterà alle pendici del Monte Catria artisti di fama nazionale per sorprendere il pubblico con show inediti tra acrobazie uniche, coreografie spettacolari che uniscono arte, tecnica e passione per i cavalli. Per i bambini un’area completamente dedicata con giochi e laboratori, tra questi il ‘battesimo della sella’, che per la prima volta farà scoprire loro il fantastico mondo equestre. Per i tanti visitatori in arrivo c’è un itinerario del gusto con circa 30 stand per assaporare le più buone produzioni del territorio con un focus sulle eccellenze enogastronomiche locali apprezzate in tutto il mondo.

Ingresso a pagamento 5 euro, biglietto Family 15 euro, under 12 e over 75 ingresso gratuito.

INFO: FB cantiano.fiera.cavalli | IG Cantiano Fiera Cavalli




Alla biblioteca Rodari una nuova panchina artistica per la campagna di prevenzione al diabete

Martedì 16 settembre giornata ricca alla Biblioteca Rodari di Borgo Santa Maria: alle 16.30 la presentazione delle panchine ideate dal Liceo Mengaroni per la Campagna di prevenzione al diabete e alle 20.45 un nuovo appuntamento della rassegna che dà la parola al lettore.

Martedì 16 settembre, giornata ricca per la Biblioteca Rodari – Borgo Santa Maria (via dell’Indipendenza).

Alle 16.30 appuntamento per la presentazione delle panchine artistiche ideate dagli studenti della classe 3 C grafica del Liceo Artistico Mengaroni e decorate dai volontari della Biblioteca, nell’ambito della Campagna di prevenzione al diabete – colore alla salute ‘il diabete non ferma i tuoi sogni’ promossa dall’Associazione Diabetici di Pesaro. A partire dal 2023, l’associazione che ha tra gli scopi statutari la sensibilizzazione verso questa malattia, ha avviato un progetto per far conoscere il diabete di tipo 1 che colpisce principalmente le persone giovani. In occasione del convegno organizzato a Pesaro nel 2024 dal diabetologo pediatrico Valentino Cherubini, è stata collocata in viale Trieste la prima panchina ‘blu’, colore simbolo del diabete. Per estendere l’iniziativa a tutti i quartieri della città in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune, l’associazione ha coinvolto il Liceo artistico F. Mengaroni. Da qui è nato il progetto cui hanno preso parte gli studenti e le studentesse della classe 3 C di grafica che durante l’anno scolastico 2024-’25, guidati dalla professoressa Isabella Galeazzi hanno elaborato proposte per la decorazione di panchine artistiche seguendo il tema ‘Il diabete non ferma i tuoi sogni’. L’Associazione Diabetici ha selezionato alcuni lavori e nei mesi estivi gli amici/volontari della Biblioteca di Quartiere Rodari hanno decorato le prime due panchine che verranno presentate il 16 settembre. Proprio in quel giorno, una panchina verrà allestita nel giardino della Biblioteca di Borgo Santa Maria alla presenza del direttivo dell’associazione diabetici, della dirigente Serena Perugini e della professoressa Isabella Galeazzi con i suoi allievi del Mengaroni e delle bibliotecarie della Rodari.

Secondo appuntamento alle 20.45, con una nuova tappa de ‘La parola al lettore’, la rassegna per condividere autori e libri che amiamo con altri appassionati lettori. La serata seguirà il flusso delle parole, dei brani letti ad alta voce, di libri che hanno per iniziale la lettera L, protagonista di questo incontro e punto di partenza per una chiacchierata informale in cui si ascolterà, si leggerà e si suggeriranno pubblicazioni, scrittori e poeti. Si può partecipare per semplice curiosità o per ascoltare, chi vorrà potrà anche solo suggerire il titolo di un libro che contiene una parola con l’iniziale scelta. Le serate vogliono essere un momento in cui il lettore è il vero protagonista che porta la sua personale esperienza di letteratura, poesia, immagini e curiosità, da condividere con chi frequenta i libri e la lettura. La partecipazione è libera e gratuita ma si consiglia la prenotazione.

Info 0721 387976 bibliorodari@comune.pesaro.pu.it Biblioteca Rodari – Borgo Santa Maria, via dell’Indipendenza s.n.




The Power of Play: presentato a Pesaro il programma della prima edizione dell’evento sull’impatto sociale dei videogiochi

L’appuntamento, organizzato da IIDEA, per iniziativa di CTE Square, con la collaborazione di Games for Change, si terrà all’Auditorium Scavolini il 10 e l’11 ottobre prossimi e porterà in città 30 ospiti italiani e internazionali. Tra i diversi contenuti anche la presentazione della nuova ricerca globale sui benefici connessi all’uso dei videogiochi condotta da Entertainment Software Association e Video Games Europe.

Si è tenuta presso la Casa delle Tecnologie Emergenti – CTE Square di Pesaro la conferenza stampa di presentazione della prima edizione di The Power of Play, il nuovo festival che celebra i videogiochi come strumento di cambiamento, in programma il 10 e l’11 ottobre 2025 presso l’Auditorium Scavolini di Pesaro. L’evento è organizzato da IIDEA, l’associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia, per iniziativa del Comune di Pesaro – CTE Square e dell’Università di Urbino Carlo Bo e in partnership con Games for Change, organizzazione internazionale fondata nel 2004 che promuove la creazione e l’utilizzo di videogiochi con impatto sociale positivo.

Presenti alla conferenza stampa Paola Nonni, Dirigente del Servizio Direzione Organizzazione Generale del Comune di Pesaro, Alessandro Bogliolo Coordinatore Scientifico di CTE Square e Professore dell’Università di Urbino e Thalita Malagò, Direttore Generale di IIDEA. Insieme hanno presentato il programma completo della prima edizione italiana del festival internazionale sui videogiochi ad impatto sociale. Nel corso delle due giornate di evento si alterneranno sul palco 30 relatori provenienti da 7 Paesi (Italia, Belgio, Francia, Polonia, Svezia, Regno Unito e USA) impegnati in keynote speech e panel di approfondimento su 6 differenti track tematiche: wellbeing, sustainability, culture, human rights, education e awareness. Ci saranno, inoltre, 6 workshop pratici per studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio. Sarà possibile anche toccare con mano videogiochi ed esperienze significative dal punto di vista socioculturale e incontrare i loro sviluppatori nell’area showcase dell’evento.

Alessandro Bogliolo, Coordinatore Scientifico di CTE Square, ha aggiunto:Il coinvolgimento è la chiave del cambiamento e dell’innovazione sociale. The Power of Play è l’evento che meglio rappresenta i valori che hanno ispirato e guidato il progetto CTE Square. Sono particolarmente felice che siamo riusciti ad organizzare questo importante festival in due giornate di grande significato: la Giornata Mondiale della Salute Mentale e la giornata inaugurale di Europe Code Week”.

Thalita Malagò, Direttore Generale di IIDEA, ha concluso: “Abbiamo colto con entusiasmo l’opportunità di collaborare con CTE Square e Games for Change a The Power of Play, un progetto ambizioso che valorizza i videogiochi oltre l’intrattenimento, riconoscendoli come strumenti di connessione, inclusione, crescita culturale, benessere ed educazione”.

Le anticipazioni sul programma

L’evento ospiterà keynote speaker di alto livello tra cui Sam Barratt, Chief of Youth, Education & Advocacy del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente; Lindsay Grace, docente presso l’University of Miami, game designer, artista e autore; Lucrezia Ercoli, Filosofa e docente di Estetica all’Accademia di Belle Arti di Bologna; Aubrey Quinn, Senior Vice President di ESA (Entertainment Sofftware Association); Nicholas Elles, Vice President Communications and Public Affairs di Video Games Europe. Questi ultimi in particolare apriranno i lavori dell’evento con una presentazione dei risultati dello studio internazionale “The Power of Play”. La ricerca evidenzia il ruolo positivo dei videogiochi e l’impatto che possono avere sul benessere psico-fisico dei videogiocatori e viene pubblicata proprio il 10 ottobre, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale (World Mental Health Day). 

Nella giornata del 10 ottobre, verranno anche assegnati gli Italian Video Game Awards – Games Beyond Entertainment 2025 ai videogiochi italiani capaci di generare un impatto sociale, culturale o educativo. Sono previste due categorie di premiazione: Best in Impact, per il videogioco che affronta con maggiore efficacia tematiche sociali rilevanti, e Best in Learning, dedicato al videogioco in grado di trasmettere conoscenze, abilità o competenze supportando l’apprendimento. L’annuncio dei 6 finalisti e dei giurati è atteso nelle prossime settimane. 

 L’11 ottobre, giorno in cui è prevista la partenza ufficiale della EU Code Week 2025 (Settimana Europea della Programmazione), i lavori del festival saranno invece focalizzati sulle opportunità offerte dall’uso dei videogiochi in contesti didattici. Sono previsti panel di approfondimento per i docenti e gli educatori e laboratori pratici per le scuole. Inoltre, dal palco dell’evento verranno presentate e lanciate due iniziative: la EU Code Week 2025 e la Games for Change Student Challenge, con l’obiettivo di promuovere rispettivamente l’avvicinamento di studenti e studentesse alla programmazione e la realizzazione di videogiochi ispirati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Infine, nel programma dell’evento è stato inserito anche un appuntamento aperto alla cittadinanza, con particolare attenzione ai genitori che vogliono conoscere meglio i videogiochi e usarli correttamente in famiglia. Venerdì 10 ottobre alle 18.30 Mickol Lopez e Daniele Marzano, conosciuti come family influencer Guidasenzapatente, si confronteranno con il pubblico in sala sull’uso dei videogiochi da parte di bambini e ragazzi e sul ruolo dei genitori, grazie anche al supporto di Manuela Cantoia, professoressa di psicologia cognitiva applicata e di motivazione.

La WOM Challenge

The Power of Play adotta WOM per incentivare la partecipazione attiva e il networking durante l’evento. Scaricando l’applicazione WOM Pocket, sarà possibile partecipare alla WOM Challenge e contribuire al successo dell’iniziativa e alla creazione di valore pubblico. Maggiori informazioni su WOM sono consultabili sul sito di The Power of Play. WOM Pocket è disponibile per Android e iOS.A partire da oggi sono aperte le registrazioni gratuite su Eventbrite. Il programma completo dell’evento è disponibile sul sito www.thepowerofplay.it




Pieve Torina: la piscina benessere fiore all’occhiello dell’estate Pievetorinese

Un’estate, quella pievetorinese, ricca di eventi e proposte, con al centro un fiore all’occhiello: la piscina benessere impreziosita di nuove vasche idroterapiche dotate di acqua riscaldata. “Rimarrà aperta fino al prossimo fine settimana” annuncia il sindaco, Alessandro Gentilucci, complice un nuovo previsto innalzamento delle temperature nei prossimi giorni. “Siamo solo a metà di un percorso progettuale che proietterà la nostra piscina, con la conclusione dei cantieri delle nuove sale benessere, tra i luoghi più interessanti del territorio per qualità e varietà dell’offerta nell’ambito del wellness.

Proseguiamo un lavoro di ricostruzione che punta a qualificare Pieve Torina come un’area in cui la natura è incontaminata e da cui promanano salute ed energia. Insieme al percorso kneipp e al sentiero delle acque, anch’essi implementati quest’anno con nuove vasche e l’allungamento della pista ciclopedonale fino a Val Sant’Angelo, confermiamo una vocazione turistica che ci sta premiando con decine di migliaia di presenze. La riapertura del Museo della Nostra Terra consente di aggiungere storia, cultura, tradizioni locali ma anche innovazione tecnologica a un’esperienza di visita che si completa con la possibilità di degustare ottimi prodotti locali”. Pieve Torina e il suo territorio accolgono turisti nella convinzione che questo crescente interesse possa fungere da volano per la ripresa, non solo economica, di tutto un territorio. La piscina e il percorso benessere rimarranno aperti tutti i giorni dalle ore 11 alle ore 18 fino a metà settembre.




La ceramica racconta le Marche: mostra di Paola Iannucci a spazio presente dal 18 al 22 Settembre

Su iniziativa dell’Unione per la Difesa dei Consumatori, sezione Marche e con il patrocinio del Comune di Ancona, dal 18 al 21 settembre  sarà aperta  presso il Museo della Città-Spazio Presente,  la  mostra “La ceramica racconta le Marche”. 

L’esposizione accoglie le opere del Maestro marchigiano Paola Iannucci,  e costituisce una occasione per fare conoscere il territorio, per condividere il racconto visivo di una regione ricca di bellezza, cultura e orgoglio civico, oltre a divulgare la conoscenza dell’arte della ceramica e della maiolica.

Questa mostra– spiega l’artista- raccoglie una serie di *piatti istituzionali* realizzati interamente a mano, nati da un profondo lavoro di ricerca, ascolto e osservazione. Ogni piatto racconta un territorio, la sua storia, i suoi simboli, la sua anima. Ho scelto con cura i soggetti da rappresentare: piazze, monumenti, stemmi, tradizioni popolari e volti illustri, dando loro forma con le antiche tecniche della ceramica artistica. Ogni piatto è un frammento d’identità, un ponte tra arte e memoria, tra passato e presente.  Esporli ad Ancona, cuore delle Marche, è per me un grande onore e un’opportunità” 

L’inaugurazione si svolgerà giovedì 18 settembre alle ore 18:00.

La mostra resterà aperta fino alle ore 22:00 e così nei giorni seguenti, con orario 10:00-22:00.  Proseguirà successivamente in diversi Comuni, arricchendosi di nuovi piatti.

Maestro d’Arte Paola Iannucci nata a Guardiagrele in Abruzzo e residente a Montegranaro.  All’inizio si propone come “Fictilia” laboratorio d’arte e ceramica che tiene aperto fino al 2003 (Fictilia: vaso di coccio e cioè lo stato primario dell’oggetto in ceramica), successivamente si dedica a tempo perso alla sua arte chiudendo il laboratorio ed aprendo la sua galleria d’arte permanente a Montegranaro in Via Vittorio Veneto, 4.
Nel corso della sua lunga carriera ha potuto maturare la propria arte attraverso il restauro di numerose chiese del centro Italia. Si aggiunge così a questa tradizione di pittura, scultura e restauro quella della “decorazione ceramica”.  In quest’ultimo settore ha già ottenuto numerosi premi e riconoscimenti.