Hangartfest racconta il nostro tempo con la danza. Dal 16 al 19 settembre a Pesaro per raccontare il confine tra reale e immaginato

Quattro appuntamenti dal 16 al 19 settembre: assoli, performance corali e progetti multimediali per raccontare il confine tra reale e immaginato

Prosegue Hangartfest, festival di danza contemporanea in scena a Pesaro fino al 21 settembre con un programma fitto e variegato.

La seconda settimana del Festival prende il via martedì 16 settembre con VACUUM, un assolo di e con Ilenia Romano, produzione Pindoc.
Lo spettacolo si ispira alle molteplici sfumature del mito di Elena di Troia, senza mai descriverla direttamente, ma evocandone la complessità e i tratti archetipici. Elena appare come una figura “irregolare”, contraddittoria e sorprendentemente moderna in un mondo dominato da logiche fallocentriche. Capace di suscitare sentimenti contrastanti – amore, attrazione, odio, condanna, comprensione – diventa il centro di una riflessione che, attraverso la danza, si traduce in materia scenica intensa e simbolica. La performance include scene di nudo parziale.    
Intero € 15, ridotto € 10, tesserati € 5

Mercoledì 17 settembre (anteprima) e giovedì 18 (debutto), ore 21.00, va in scena IL SALE E IL PANE, nuova creazione di Marisa Ragazzo e Omid Ighani del gruppo Dacru per la compagnia Naturalis Labor.
Lo spettacolo, coproduzione del Festival, è una danza corale che esplora l’amore come archetipo, intrecciando immaginazione e realtà quotidiana. Ne nasce una visione onesta e sorprendente, simile a un murales intravisto dal finestrino di un treno, che trasforma in linguaggio corporeo le tensioni tra desiderio, sogno e vita reale. «Ho fatto un sogno sull’amore — spiegano gli artisti — e di tutte le cose che i nostri corpi emotivi vogliono immaginare, l’amore è la visione più brillante: una lunga sequenza di fantasie estatiche che raramente diventano realtà. Nella vita quotidiana la bellezza dei sogni e dell’amore stesso sbiadisce, e spesso lascia un graffio. È di questo che vorremmo parlare con i corpi dei danzatori». La replica del 18 sarà seguita da un talk con gli artisti.
Intero € 15, ridotto € 10, tesserati € 5

Sempre giovedì, alle 18.30, al Salone Antonia Pallarini di Palazzo Gradari, in scena Francesca Santamaria con GOOD VIBES ONLY (beta test), una produzione Codeduomo Ets. L’assolo nasce da un’indagine sul gesto dello scrolling, un atto fisico semplice, ripetitivo e quotidiano che l’essere umano del XXI secolo compie in media almeno cento volte al giorno. Dal movimento di un dito su uno schermo si aprono infinite possibilità di contenuti e interrogativi esistenziali, politici, sociologici ed etici sul mondo contemporaneo.
La performance riflette questa complessità attraverso una struttura ispirata alle Freemium App, articolata in capitoli Free Trial, Premium e Gold Version, tra accessi liberi e versioni “premium” dell’esperienza, trasformando un gesto quotidiano in un linguaggio corporeo originale e immersivo.
Intero € 10, ridotto € 7, tesserati € 4A rilanciare il tema dell’identità digitale, venerdì 19 settembre ore 21.00 alla Maddalena il lavoro RMX di Pietro Angelini per la compagnia 369gradi. La performance nasce da una riflessione sul mito di Narciso declinata in chiave contemporanea.
I performer, attraverso l’uso scenico degli smartphone, manipolano contenuti digitali in tempo reale, riflettendo sul rapporto tra reale e virtuale, sovraesposizione e spaesamento nell’era dell’immagine. La narrazione invita lo spettatore ad osservare con consapevolezza il confine tra ciò che mostriamo e ciò che siamo realmente.
Intero € 15,  ridotto € 10, tesserati € 5

I biglietti sono disponibili in prevendita su Liveticket e nei punti vendita convenzionati.
Il botteghino della Maddalena è aperto per tutta la durata del Festival (escluso il lunedì), dalle 17.00 alle 19.00, e nei luoghi di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio.
Il programma completo, le agevolazioni per i tesserati e tutti i dettagli sono disponibili sul sito ufficiale: www.hangartfest.it