“I Matti di Sànpert”, un graphic soul per l’anima di Lucilio Santoni e Alessandro Pertosa da leggere anche sotto l’ombrellone

“I Matti di Sànpert” di Lucilio Santoni e Alessandro Pertosa è una lettura che si distingue, un’esperienza che va oltre il semplice libro. È un “graphic soul”, una fusione tra grafica e spiritualità che colpisce dritto al cuore, combinando la dolcezza dei bambini con la loro capacità di essere irritanti e dire verità scomode.


scrive Emma Cruz

Tra le letture scelte per questi giorni agostani, ce n’è una decisamente atipica, quasi senza genere o di genere nuovo. I Matti di Sànpert è un libro di grafica parlante dal battito spirituale, un graphic soul.  Due amici, scrittori di lungo corso, Lucilio Santoni e Alessandro Pertosa, hanno dato vita questa volta ad un libro inconsueto, aprendo a tutti le porte della loro diversamente sana follia.

Irritante e dolce, come sanno essere i bambini, capaci di dire le parole che vanno taciute, Sànpert sono due anime (“in pena”) in dialogo tra loro,  che con spudoratezza bambina compiono uno smascheramento di questo tempo, insieme una dichiarazione d’amore alla vita nella sua cruda bellezza, con una lacrima dolce.

Ironia e lacrima insieme. Da leggere e rileggere ognuno al ritmo della propria anima. I matti di Sànpert riescono a far sorridere, pensare, scuotere, piangere, consolare, ridere, canticchiare, pregare tutto in una volta.


I disegni e la grafica teneri, quasi di bambini, e la carta, di filigrane differenti, avanzata da scarti di grandi tirature, aiutano le parole, essenziali, posate con rarità, a farsi pure, piene di succo, dal sapore spirituale.

“Se l’anima è grande può accogliere di tutto, anche la sua fine”, scrive Sànpert ad un certo punto, follemente. Forse è una provocazione la sua, una concessione alla propria follia.
Dedicato “a tutti i disperati che, contro ogni evidenza, conservano la speranza”, a tutti gli innamorati delle anime, della propria anima, che sentono infinita, fuori dal tempo, nonostante il mondo, nonostante sé.


Indizi per scovare questi matti su Graphe.it Edizioni.


I matti di Sànpert inaugurano il graphic soul, un nuovo genere espressivo. Non solo fumetto, non solo poesia, ma intreccio viscerale di immagini e parole che affondano gli artigli nella contraddittoria anima del mondo. Con tratti ruvidi e dolcezze inaspettate, con testi che vibrano di palpitante emozione, questa poesia dell’anima dà voce a chi abita i margini, a chi porta il dolore inciso sulla pelle e lo sente pulsare in ogni fibra del proprio essere. Sànpert è uno stare al mondo. È il palpitare di uno spirito che si nasconde ovunque, fra le lacrime di un bambino innocente o nei rantoli di un fiore appena spezzato. La sua voce, spesso afona e graffiata, è un crocevia di anime dolenti, di storie dimenticate, di mormorii che si dissolvono nel caos tenero e fragile dell’umanità. Ogni tavola è una ferita aperta, ogni parola un sussurro che lacera il silenzio. I matti di Sànpert si succedono senza sosta. Parlano agli inquieti, agli erranti, a chi nelle storie o nel bianco fondo della pagina cerca disperatamente il riflesso della propria anima tormentata. È questa un’opera per chi non teme di guardare il dolore negli occhi e scoprire, a volte, che anche lì può nascondersi una gioia, un clamore, una bellezza quasi impossibile da dire. Ma non per questo meno vera. Meno viva. Il libro è stampato su carta avanzata, con pagine di diversa consistenza: una scelta concreta e simbolica al tempo stesso. I matti di Sànpert – personaggi dalle mille vite – prendono forma su fogli scartati dalla stampa dei grandi libri, quelli con una sola vita, forse anche artificiale.


Cupra marittima e Rotella sono i borghi marchigiani dove Sànpert si ostina a vivere. Sànpert nasce nel 2013 dall’incontro di due anime in pena:Lucilio Santoni a Alessandro Pertosa. Questo libro è dedicato ai disperati che, contro ogni evidenza, conservano la speranza.


Alessandro Pertosa (Civitanova Marche, 1980) è filosofo e drammaturgo. Insegna Filosofia teoretica all’ISSR di Ancona e Drammaturgia e linguaggio teatrale in Accademia56 ad Ancona. Ha pubblicato saggi, testi teatrali e raccolte poetiche premiate, con traduzioni in varie lingue.


Lucilio Santoni è scrittore, traduttore e conversatore teatrale. Nelle sue opere intreccia poesia e pensiero in forma scenica. Tra i suoi libri più recenti: Prese il pane e lo spezzò (2024) e Malgrado questa fine del mondo (2022).


Sànpert è un nome collettivo e simbolico, nato dall’unione dei cognomi Santoni e Pertosa. Più che una semplice crasi, è un modo per indicare una voce plurale che scrive all’unisono, fondendo sguardi, stili e sensibilità in un unico corpo autoriale.